Q u a d e r n i a c p www.quaderniacp.it bimestrale di informazione politico-culturale e di ausili didattici della A s s o c i a z i o n e C u l t u r a l e P e d i a t r i www.acp.it I bambini e i giochi La redazione di Quaderni acp augura ai lettori, alle loro famiglie e alle famiglie dei loro assistiti, un Felice 2008 novembre-dicembre 2007 vol 14 n°6 Poste Italiane s.p.a. - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art 1, comma 2, DCB di Forlì - Aut Tribunale di Oristano 308/89 La Rivista è indicizzata in EMBASE Q u a d e r n i a c p Quaderni acp bimestrale di informazione politico-culturale e di ausili didattici a cura della Website: www.quaderniacp.it A s s o c i a z i o n e C u l t u r a l e P e d i a t r i November-December 2007; 14(6) Direttore Internet Giancarlo Biasini La rivista aderisce agli obiet t ivi di diffusione gratuita on-line della letteratura medica 241 Editorial Direttore responsabile ed è pubblicata per intero al sito 2007: the year of drugs for children? Franco Dessì web:www.quaderniacp.it Maurizio Bonati e-mail: [email protected] Comitato editoriale 242 Research Maurizio Bonati Indirizzi Epidemiological monitoring of diseases: Amministrazione Antonella Brunelli a pilot study in eight Italian hospitals Associazione Culturale Pediatri Sergio Conti Nibali Briantea Paediatric Surveillance Unit via Montiferru 6, 09070 Narbolia (OR) Nicola D’Andrea Tel. 078357401; Fax 0783599149 245 Current issues Luciano De Seta e-mail: [email protected] ICF (International Classification of Functioning, Michele Gangemi Direttore Disability and Health) for children and adolescents Stefania Manetti Giancarlo Biasini Luigi Gualtieri Laura Reali corso U. Comandini 10, 47023 Cesena 247 Public Health Paolo Siani Tel. e Fax 054729304 Aedes albopictus: how should we defende ourselves Francesca Siracusano e-mail: [email protected] countries Claudio Venturelli, Silvia Mascali Zeo Federica Zanetto Ufficio soci via P. Marginesu 8, 07100 Sassari 251 A window on the world Collaboratori Cell. 3939903877, Fax 0793027471 Quiet victims: children and HIV Francesco Ciotti e-mail: [email protected] Raffaella Ravinetto, Laura Ciaffi Giuseppe Cirillo Stampa Antonio Clavenna Stilgraf 252 Info Luisella Grandori viale Angeloni 407, 47023 Cesena 254 A close up on progress Luigi Gualtieri Tel. 0547610201 e-mail: [email protected] Oxytocin and attachment Manuela Pasini Annamaria Moschetti, Maria Luisa Tortorella Italo Spada QUADERNI ACP È PUBBLICAZIONE 261 From literature to practice Antonella Stazzoni ISCRITTA NEL REGISTRO NAZIONALE KETEK, a strange story in eight series DELLA STAMPA N° 8949 Organizzazione Giovanni Peronato © ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI Giovanna Benzi ACP EDIZIONI NO PROFIT 262 Scenarios Progetto grafico Coeliac disease: is a self help diagnosis possible? Ignazio Bellomo Giuseppe De Caro, Angela Alfarano, LA COPERTINA Elena Cama et al. L’immagine riproduce “La befana della bam- Programmazione Web bina povera” (1922), Lorenzo Viani, olio su 266 Appraisals Gianni Piras cartone. Collezione privata. Drug safety in children. All that paediatric clinical trials cannot do QUADERNI ACP. NORME EDITORIALI.Sulla rivista possono essere pubblicati articoli riguardanti argo- menti che siano di ausilio alla professione del pediatra: ricerche svolte nell’area delle cure primarie, casi clinici Francesco Salvo, Achille Patrizio Caputi educativi, scenari clinici affrontati con metodologia EBM o secondo le modalità della medicina narrativa, revisioni su problemi di importanza generale e di ricerca avanzata, schede informative per i genitori. Sono inoltre graditi 269 Moovies articoli riguardanti aspetti di politica sanitaria, considerazioni sull’attività e sull’impegno professionale del pediatra, riflessioni su esperienze professionali. I testi devono pervenire alla redazione ([email protected])via e- 270 Forasustainableworld mail o via posta su floppy disk in via Marginesu 8, 07100 Sassari. Devono essere composti in Times New Roman Environmental pollutants and lung development corpo 12 e con pagine numerate. Le tabelle e le figure vanno inviate in fogli a parte, vanno numerate progressiva- “Per un mondo possibile” Group mente, titolate e richiamate nel testo. Scenari, casi clinici, esperienze e revisioni non possono superare le 12.000 battute, riassunti compresi. Gli altri contributi non possono superare le 17.000 battute, salvo accordi con la reda- 271 Vaccinacipì zione. Le lettere non devono superare le 2.500 battute; qualora siano di dimensioni superiori, possono essere ridot- Polio elimination? Maybe vaccination te dalla redazione (chi non fosse disponibile alla riduzione deve specificarlo nel testo). Il titolodeve essere coerente rispetto al contenuto del testo, informativo, sintetico. La redazione si riserva il diritto di modificare titolo e sottotitolo is not enough Luisella Grandori dell’articolo. Gli AA vanno indicati con nome e cognome. Va indicato: Istituto/Sede/Ente/Centro in cui lavorano gli AA e l’indirizzo e-mail dell’Autore (indicato per la corrispondenza). Gli articoli devono essere corredati da un 272 Farmacipì riassuntoin italiano e in inglese dell’ordine di 500-800 battute. Il riassunto deve essere possibilmente strutturato. Very heavy weather for common cold’s Nel caso delle ricerche va necessariamente redatto in forma strutturata distribuendo il contenuto in introduzione, pharmaceutical preparations materiali e metodi, risultati e discussione (struttura IMRAD). La versione in inglese del riassunto può essere modifi- Antonio Clavenna, Filomena Fortinguerra cata a giudizio della redazione. Alla fine del riassunto vanno inserite 3-5 parole chiavein italiano e in inglese; si consigliano gli AA di usare parole chiave contenute nel MESH di Medline. La traduzione in inglese di titolo, rias- 273 Tenstories sunto e parole chiave può essere fatta dalla redazione. La bibliografia deve essere redatta in ordine di citazione, tutta in caratteri tondi e conforme alle norme pubblicate nell’Index Medicus. Il numero d’ordine della citazione va Liberia still faces challenges inserito tra parentesi. Nel caso di un numero di Autori superiore a tre, dopo il terzo va inserita la dicitura et al. in promoting human rights Stefania Manetti Esempio per le riviste e per i testi 274 Informing parents (1) Corchia C, Scarpelli G. La mortalità infantile nel 1997. Quaderni acp 2000;5:10-4. Weaning how and when: just ask him (2) Bonati M, Impicciatore P, Pandolfini C. La febbre e la tosse nel bambino. Roma: Il Pensiero Scientifico Ed, 1998. Lucio Piermarini Le citazioni vanno contenute il più possibile (entro 10 voci) per non appesantire il testo. Della letteratura grigia (di cui va fatto un uso limitato) vanno citati gli Autori, il titolo, chi ha editato l’articolo, la sede e l’anno di edizione. Il 278 Books percorso redazionale è così strutturato: a) assegnazione dell’articolo in forma anonima a un redattore e a un revisore esterno che lo rivedono secondo una griglia valutativa elaborata dalla rivista; b) primo re-invio agli 280 Born to read Autori, in tempo ragionevole, con accettazione o restituzione o richiesta di eventuali modifiche; c) elaborazione del manoscritto dalla redazione per adeguarlo alle norme editoriali e per renderlo usufruibile al target dei lettori della 282 Meeting synopses rivista. Deve essere dichiarata la provenienza di ogni fornitura di strumenti, attrezzature, materiali, aiuti finanziari utilizzati nel lavoro. È obbligatorio dichiarare l’esistenza di un conflitto d’interesse. La sua eventuale esistenza non 284 Acp news comporta necessariamente il rifiuto alla pubblicazione dell’articolo. La dichiarazione consente alla redazione (e, in caso di pubblicazione, al lettore) di esserne a conoscenza e di giudicare quindi con cognizione di causa quanto 285 Letters contenuto nell’articolo. Quaderni acp 2007; 14(6): 241 2007: l’anno dei farmaci per i bambini? Maurizio Bonati Responsabile Laboratorio per la Salute Materno-Infantile, IRFMN, Milano Parole chiaveReazioni avverse. Farmaci off- farmacovigilanza per i farmaci utilizzati e prevenire questi episodi in tutta la popola- label. Lista essenziale dei farmaci. AIFA. nella popolazione pediatrica”; zione. EMEA c. maggio 2007: viene approvata nel corso Proprio la valutazione dell’utilizzo off-label dell’Ass emb lea dell’OMS la risoluzione dei farmaci e quella delle segnalazioni delle Il Rapporto congiunto UNICEF-OMS Better medicines for childrenche descri- reazioni avverse giunte all’attenzione della Essential medicines for childrendell’agosto ve alcune strategie per migliorare l’ac - Rete Nazionale di Farmacovigilanza costi- 2006 affermava: “I bambini non sono dei cesso ai farmaci essenziali adeguati per tuiscono due delle attività prioritarie del piccoli adulti quando assumono i farmaci. qualità alla popolazione pediatrica; gruppo di lavoro dell’AIFA “Farmaci e Le modalità di assunzione, l’as sorbimento, d. luglio 2007: viene stilata la prima lista di bambini”. I risultati di esito dei primi mesi il metabolismo e l’escre zio ne dei farmaci farmaci essenziali a uso pediatrico (200 di lavoro sono rappresentati da 3note infor- nel bambino sono diversi da quelli dell’a- farmaci, 450 formulazioni); mative importanti per la popolazione infan- dulto. Questi fattori non sono costanti, ma tile, stilate dall’AIFA nel corso del 2007: e. settembre 2007: viene pubblicato il do - variano con l’e tà. Si ricordi che la maggio- cum ento tecnico OMS “Promoting saf e- a. è stata introdotta una nuova controindi- ranza dei farmaci nel mondo non è stata ty of medicines for children”. cazione relativa all’uso di specialità messa in commercio per essere sommini- medicinali decongestionanti nasali a strati ai bambini”. L’uso dei farmaci nella I bisogni (e il diritto) dei bambini di dispor- popolazione pediatrica presenta particolari re di farmaci efficaci e sicuri e utilizzati in base di simpaticomimetici per uso topico ed esclusive caratteristiche: la maggioranza modo razionale dovrebbero essere quindi nei bambini al di sotto di 12 anni; delle prescrizioni è fatta in ambito extrao- evasi, anche se i tempi necessari non saran- b. sono state emanate nuove informazioni spedaliero; l’efficacia clinica e la sicurezza no brevi. Nel frattempo, a livello nazionale, di sicurezza relative all’utilizzo di Pana - d’uso in questa popolazione di pazienti sono alcuni provvedimenti sono già stati presi e cef/Cefaclor e all’aggiornamento del poco documentate in quanto, sia per motiva- altri lo saranno in un prossimo futuro. Rias sunto delle Caratteristiche del Pro - zioni etiche che per le caratteristiche (sinto- I rapporti annuali sul monitoraggio delle dotto; prescrizioni farmaceutiche prodotti dall ’Os- matiche e autolimitanti) della maggioranza c. sono state emesse nuove importanti in - servatorio Nazionale sull’Impiego dei medi- delle malattie, gli studi clinici controllati formazioni relative all’uso della specia- cinali (OsMed) e dal Progetto ARNO indi- che coinvolgono bambini sono scarsi; molto lità medicinale Minirin/DDAVP (de - cano che tre visite pediatriche ogni quattro spesso i farmaci vengono utilizzati nei bam- smopressina) nella formulazione spray esitano con almeno due prescrizioni di far- bini senza che siano stati registrati a tal fine nasale. maci, e che la spesa di uno di questi è a cari- (off-label) oppure a dosaggi inappropriati o, co della famiglia. Sarà compito dell’Agen - Il lavoro di valutazione dei decongestionan- fatto preoccupante, al di fuori delle eviden- zia Italiana del Farmaco (AIFA), anche at- ti nasali è stato oggetto di un articolo for- ze documentate di efficacia e sicurezza. I trav erso l’apposito gruppo di lavoro “Far- male pubblicato su alcune riviste nazionali bambini risultano ancora come una popola- maci e bambini” costituito nel 2006, defini- (Quaderni acp 2007;14:154) e in corso di zione largamente sconosciuta per quanto re un programma condiviso con le Regioni pub blicazione anche a livello internaziona- concerne l’uso razionale dei farmaci, perché di monitoraggio attento e costante dell’uso le. Inoltre, è in fase conclusiva la valutazio- ancora poco contaminata dalla conoscenza razionale dei farmaci nella popolazione ne delle segnalazioni riguardanti l’uso di an - basata sulla metodologia delle evidenze pediatrica che favorisca quei prodotti di tiemetici, in particolare la me to clopramide e scientifiche.Questa situazione critica non è documentata efficacia e sicurezza e minor il domperidone. Com ples sivamente si tratta peculiare della realtà italiana, ma comune a costo. Infatti, troppo spesso (2-10% delle di formare un approccio metodologico nuo- livello internazionale, come il Rapporto prescrizioni), l’uso dei farmaci nei bambini vo che caratterizza l’at ten zio ne rivolta alla UNICEF-OMS ribadiva, quasi ad annun- è associato a un rischio di reazioni avverse popolazione pediatrica da parte dell’A gen - ciarel’ap pro vazione di una serie di provve- anche gravi che possono richiedere un ac - z ia Nazionale sul Far ma co che prevede an - dimenti legislativi e l’attivazione di iniziati- cesso al pronto soccorso o un ricovero o- che la programmazionedi interventi educa- ve, in particolare europei, volti a cancellare spedaliero o il protrarsi della degenza. tivi e formativi, partecipati e condivisi, quel la “disattenzione” nei confronti dei far- Alcune gravi reazioni avverse, sepp ur rara- rivolti agli operatori sanitari, ai familiari e maci per i bambini e che possono essere mente, risultano anche fatali. Spesso la agli stessi pazienti (seppur piccoli), con l’o- così riassunti: comparsa di reazioni avverse nella popola- biettivo di rendere l’assistenza prestata, e a. dicembre 2006: viene approvato il “Re - zione pediatrica è associata all’uso off-label ricevuta, nell’ambito del SSN più aderente golamento europeo per la sperimentazio- dei farmaci. I medici hanno il dovere di pre- ai bisogni di salute della popolazione pedia- ne di farmaci per i bambini”; scrivere un farmaco nel miglior interesse dei trica, somministrando farmaci secondo cri- b. gennaio 2007: entrano in vigore le “Li - loro pazienti e segnalare la comparsa di teri di appropriatezza, di efficacia, di sicu- nee guida per la conduzione di studi di eventuali reazioni avverse per comprendere rezza e di economicità.u Per corrispondenza: Maurizio Bonati e-mail: [email protected] 241 Quaderni acp 2007; 14(6): 242-244 Il monitoraggio epidemiologico delle malattie: l’esperienza pilota di otto ospedali sentinella Briantea Paediatric Surveillance Unit* Abstract dali lombardi operanti prevalentemente Epidemiological monitoring of diseases: a pilot study in eight Italian hospitals nell ’area della Brianza (omogenea dal The paper reports the activity of an epidemiological surveillance network in eight hos- pun to di vista socio-economico-cultu ra le), pitals in the Lombardia Region, Italy. 235 cases of 15 monitored diseases were report- a ven te come scopo il monitoraggio at tivo ed in two years (148 during 2005 and 87 during 2006). Schönlein-Henoch purpura di alcune patologie con bassa incidenza o was the most commonly reported disease (81), followed by idiopathic thrombocy- per le quali non esistono percorsi diagno- topenic purpura (24), diabetes mellitus (21 first diagnosis) and cerebral ischemia (2). stico-terapeutici definiti o condivisi. Despite the short duration and the few number of cases observed, the analysis of the Materiali e metodi activity highlights the potential and the importance of an epidemiological surveillance Durante la fase preliminare del progetto i network. partecipanti al gruppo di lavoro hanno Quaderni acp 2007; 14(6): 242-244 elaborato un elenco di quindici patologie Key words Epidemiology. Child. Schönlein-Henoch Purpura. Thrombocytopenic a bassa incidenza (tabella 1)da sottopor- Idiopathic Purpura re a monitoraggio. Per ciascuna patologia L’articolo riporta i risultati dell’attività di una rete di sorveglianza epidemiologica sono stati definiti alcuni criteri diagnosti- costituita da otto ospedali lombardi. In due anni di attività, sono stati segnalati 235 ci minimi per la definizione dei casi. casi di 15 patologie a bassa incidenza sottoposte a monitoraggio (148nel 2005 e 87 La raccolta dei dati è stata effettuata me - nel 2006). La porpora di Schönlein-Henoch è risultata la patologia più frequente- diante un’apposita scheda validata nel mente osservata (81 pazienti), seguita dalla porpora trombocitopenica idiopatica (24) cor so di una fase pilota. Sono stati rac- e dal diabete mellito (21 primi casi). Sono stati, inoltre, segnalati due casi di ischemia colti alcuni dati anagrafici (data di nasci- ta, provincia di residenza, nazionalità cerebrale. Per quanto si tratti di un’esperienza limitata per arco temporale e numero della famiglia), la data del ricovero, la di casi, l’analisi dell’attività evidenzia le potenzialità e l’importanza di una rete di patologia. Per alcune patologie (varicel- monitoraggio epidemiologico sistematico. la, complicanze della meningite) è stata, Parole chiaveEpidemiologia. Bambino. Porpora di Schönlein Henoch. Porpora trom- inoltre, predisposta una scheda dedicata bocitopenica idiopatica per la raccolta di ulteriori informazioni riguardanti la terapia, il decorso e l’esito. Introduzione rapido ed efficiente, come richiederebbe I dati sono stati raccolti in un database di La raccolta sistematica dei dati epide- ogni intervento di contenimento o pre- MS Access. miologici è essenziale per produrre co- venzione di epifenomeni. I dati sono stati confrontati con il tasso di no scenze sulla malattia, per valutarne La scarsità di dati epidemiologici è parti- ricoveri ospedalieri in Regione Lom bar - l’im patto nella popolazione, l’andamento colarmente rilevante in pediatria, un dia per le patologie in esame, stimato in temporale, il decorso, l’efficacia degli ambito da sempre orfano di evidenze. base ai dati delle Schede di Dimissione interventi curativi e/o preventivi [1]. Per ovviare a questi limiti, nel 1986, nel Ospedaliera, comprensivi di ricoveri In Italia un monitoraggio epidemiologico Regno Unito, è stata costituita la British ordinari e day hospital. Le patologie so - sistematico è previsto per poche malat- Paediatric Surveillance Unit (BPSU), no state identificate in base alla diagno- tie: ricordiamo alcune malattie infettive una rete di 1300 operatori sanitari a cui si principale di dimissione utilizzando (SIMI; INFLUNET), i tumori,le malfor- mensilmente viene richiesto di segnalare il cod ice pertinente dell’International mazioni congenite [2-5]. il numero di casi delle patologie in studio Clas si fication of Diseases – 9th revision Per la maggior parte delle malattie è osservati nel mese precedente. Per ogni – Clinical Modification (ICD-9-CM). scarsa la disponibilità di dati correntiche malattia è prevista l’elaborazione di un Nel caso delle iperbilirubinemie (codice consentano una stima accurata della pre- protocollo di studio e di criteri di defini- ICD-9-CM 774) e delle complicanze valenza e incidenza delle diverse condi- zione dei casi. Nel corso di venti anni di della varicella (052, escluso 052,9) sono zioni patologiche. Una forma frequente attività sono state monitorate 60 patolo- stati utilizzati i dati di tutti i relativi rico- di raccolta dati è rappresentata dalle in- gie e 14 sono attualmente sottoposte a veri, non potendo discriminare la gravità da gini campionarietemporali o dall’ana- monitoraggio [7-9]. della malattia. lisi dei ricoveri ospedalieri [6]. Bisogna Seguendo il modello inglese nel gennaio Risultati e discussione considerare anche il fatto che i dati sono 2005, si è costituita la Briantea Paedia - spesso raccolti e/o analizzati in modo re - tric Surveillance Unit (BrianteaPSU), u- Nel corso del 2005, primo anno di sorve- trospettivo, un approccio che pone ulte- na rete “sentinella” composta dai reparti glianza attiva, per le quindici patologie riori limiti a un uso dell’informazione di pediatria e neonatologia di otto ospe- sottoposte a monitoraggio sono stati ri - Per corrispondenza: Coordinamento Briantea Paediatric Surveillance Unit e-mail: [email protected] 242 research letters Quaderni acp 2007; 14(6) TABELLA 1: DISTRIBUZIONE DEIRICOVERIPER PATOLOGIA E TASSIDIINCIDENZA NELLA REGIONE LOMBARDIA (2000-2003) E NEGLI OSPEDALI BRIANTEAPSU Patologie Regione Lombardia BrianteaPSU Numero casi* Incidenza* Casi Casi segnalati (per 100.000 bambini Attesi/anno** 0-14 anni) 2005 2006 Totale Porpora di Schönlein-Henoch 338 (299-374) 28,4 (25,6-31,4) 28 50 31 81 Porpora trombocitopenica idiopatica 195 (169-233) 16,4 (13,9-19,9) 16 15 9 24 Diabete mellito 454 (380-542) 38,0 (31,8-44,6) 38 16 5 21 Tubercolosi 35 (23-48) 2,9 (2,0-4,0) 3 15 4 19 Malattia di Kawasaki 107 (90-134) 9,0 (7,5-11,5) 9 9 7 16 Sindrome nefrosica 204 (169-231) 17,1 (14,5-19,3) 17 9 6 15 Complicanze gravi della varicella 64 (51-82) 5,3 (4,4-6,9) 5 7 7 14 Malattia reumatica 37 (29-42) 3,1 (2,4-3,6) 3 9 4 13 Meningiti batteriche 91 (80-100) 7,7 (6,7-8,6) 8 5 7 12 Empiema 9 (6-11) 0,8 (0,5-0,9) 1 4 4 8 Malaria 37 (24-43) 3,1 (2,0-3,7) 3 2 3 5 Iperbilirubinemie neonatali gravi 1814 (1630-2078) 152,1 (139,8-171,1) 152 2 - 2 Ischemie cerebrali 0 – 0 2 - 2 Anafilassi 20 (8-45) 1,7 (0,7-3,9) 2 2 -° 2 Sindrome di Prader-Willi 49 (28-66) 4,1 (2,4-5,5) 4 1 -° 1 289 147°° 86°° 233 *Media(min-max); **N. eventi segnalati (attesi); °dati non raccolti nel 2006.°°Un paziente ricoverato presentava due patologie. co verati 147 bambini, con un numero di la sola eccezione di un ospedale. L’età degli ospedali coinvolti, si osserva in ge- ricoveri per ospedale che variava da sei e dei pazienti variava da 2 giorni a 18 anni. nerale una corrispondenza tra il numero trenta,mentre nel 2006 sono stati segna- Il 54% dei pazienti era di sesso maschile di casi segnalati e quelli attesi in base al- lati solo 87 casi (9-17 per ciascun ospe- e nell’80% dei casi la famiglia era di l’incidenza in Lombardia(tabella 1).Al - dale, con un ospedale che non ha effet- nazionalità italiana. I pazienti risiedeva- cune patologie fanno, però, eccezione.È tuato segnalazioni). Due pazienti presen- no principalmente nelle province di stata osservata una differenza notevole tavano al momento del ricovero due Milano e Lecco (dove operano gli ospe- tra il numero di iperbilirubinemie neona- patologie. La patologia più frequente- dali della BrianteaPSU).Il 52% dei rico- tali atteso e quello osservato, che è spie- mente osservata negli ospedali delle rete, veri è avvenuto nel periodo gennaio- gabile con il fatto che il codice ICD- sia nel 2005 che nel 2006, è stata la por- maggio. 9-CM non consente di discriminare le pora di Schönlein-Henoch (81 pazienti), Solo per la porpora di Schönlein-Henoch iperbilirubinemie neonatali sulla base seguita dalla porpora trombocitopenica sono stati resi noti casi da tutti i centri della gravità. Per quanto riguarda il dia- idiopatica (24casi osservati) e dal diabe- coinvolti (con un numero di ricove- bete mellito, la differenza è dovuta al te mellito (21 primi casi osservati nel ri/anno per ospedale da 2 a 10). fatto che nell’ambito della BrianteaPSU biennio in esame) (tabella 1). Alcune patologie sono state segnalate la segnalazione riguardava solo i primi Nonostante non vi fossero differenze con maggiore frequenza in un singolo casi. È interessante, però, notare come rilevanti nel numero totale di ricoveri nei centro ospedaliero: per esempio 13/21 per altre patologie la segnalazione è due anni di monitoraggio, per la maggior primi casi di diabete mellito sono stati mag giore ri spetto a quanto atteso, come, parte delle patologie il numero di casi segnalati dall’ospedale di Lecco (con un per esempio,per la porpora di Schönlein- segnalati nel 2006 era inferiore a quello tasso di 5 per 1000 ricoveri) e 13/24 casi Henoch: la differenza potrebbe essere del 2005, con l’eccezione di meningiti di porpora trombocitopenica idiopatica dovuta alla presenza di “centri di riferi- batteriche (aumentato da 5 a 7) e malaria so no stati segnalati dall’ospedale di mento” nella rete. Anche il numero di (da 2 a 3), mentre il numero di casi di Monz a (3 per 1000 ricoveri). casi ditubercolosi nel 2005 era superiore empiemi e di complicanze gravi della Confrontando i dati raccolti con i ricove- agli attesi, cosa che non si è verificata nel varicella è rimasto costante. ri pediatrici in Regione Lombardia e sti- 2006. Sono stati, inoltre, osservati due Anche il numero delle segnalazioni per mando in 100.000 gli abitanti minori di casi di ischemia cerebrale, mai osservati ospedale è diminuito in tutti i centri, con 14 anni residenti nel bacino di utenza in Lombardia negli anni precedenti. 243 research letters Quaderni acp 2007; 14(6) Un’analisi più approfondita ha riguarda- casi di tubercolosi, che potrebbe essere Bibliografia to le segnalazioni concernenti tubercolo- indicativa di un aumento dell’incidenza [1] Rothman KJ. Modern Epidemiology. 2nd edi- tion. Lippincott Williams & Wilkins, 1998. si, complicanze della varicella e me - della malattia e/o dell’emergere di biso- [2] Sistema Informatizzato Malattie Infettive. ningite. gni assistenziali finora poco conosciuti; http://www.simi.iss.it/. Per quanto riguarda la tubercolosi, 13 come, peraltro, induce alla riflessione il [3] INFLUNET. Italian Influenza Surveillance bambini sono stati ricoverati in regime fatto che l’anno successivo i casi segna- Network. http://www.influnet.it/. ordinario, 2 in day hospital. I casi sono lati fossero 4, coerentemente con l’atte- [4] AIRT Working Group. Italian cancer figures – report 2006: 1. Incidence, mortality and estima- stati ricoverati in 6 degli 8 ospedali par- so sulla base dei ricoveri in Regione tes. Epidem Prev 2006;30 (1 suppl 2): 8-10,12- tecipanti, con un numero di ricoveri 1-4 Lombardia. 28,30-101. per ospedale (0,5-3,6 per mille ricoveri). L’osservazione di due casi di ischemia [5] Calzolari E, Garani G, Cocchi G, et al. Con ge - I bambini ricoverati provenivano preva- cerebrale accresce la consapevolezza nital heart defects: 15 years of experience of the Emilia-Romagna Registry (Italy). Eur J Epidemiol lentemente da famiglie straniere (10, di della possibile comparsa, seppur rara, di 2003;18:773-80. cui 6 di origine marocchina) o di nazio- questa patologia anche in età pediatrica e [6] Galassi C, De Sario M, Biggeri A, Bisanti L, et nalità mista (2 casi); 3 bambini erano di pone il problema dell’adattamento al al. Changes in prevalence of asthma and allergies famiglie italiane; 4 sono nati all’estero bambino di protocolli diagnostico-tera- among children and adolescents in Italy: 1994- (3 in Africa). peutici pensati per l’adulto. 2002. Pediatrics2006;117:34-42. [7] British Paediatric Surveillance Unit. http:// 14 casi di complicanze gravi della vari- Oltre alle potenzialità questa fase pilo- bpsu.inopsu.com/. cella (7 per anno di monitoraggio) sono ta ha, però, evidenziato anche alcuni [8] Lynn RM, Pebody R, Knowles R. Twenty years stati osservati in 4 degli 8 ospedali; limiti. Innanzitutto la possibilità di una of active paediatric surveillance in the the UK and 6 erano polmoniti, 5 meningiti/encefaliti, Republic ofIreland. Euro Surveill. 2006;11:191-2. sovrastima di alcune patologie dovuta 1 fascite e 1 porpora trombocitopenica, [9] Lynn R, Ross E. The British Paediatric Surv eil - alla presenza di centri di riferimento, ma lance Unit: the first 20 years. Arch Dis Child 2007; 1 non specificata. I pazienti avevano anche, d’altro canto, la possibile sottose- 92:744-5. un’e tà media di 4 anni (range 2-13); gnalazione di altre malattie. 3 avevano un età ≥ 12 anni. I 5 casi per Inoltre, la diminuzione in quasi tutti i cui è stato possibile raccogliere informa- centri ospedalieri del numero di segnala- *Briantea Paediatric Surveillance Unit:Ales san - zioni riguardo al decorso e all’esito si dra Pianaroli, Andrea Sterpa, UO Pediatria, A - zioni tra il 2005 e il 2006 evidenzia la sono risolti con la guarigione. zienda Ospedaliera di Vimercate, Presidio di Cara- difficoltà di mantenere costanti l’atten - te Brianza; Renato Malberti, UO Pediatria, Os pe- Per quanto riguarda i 12 casi di meningi- zione e la sensibilità degli operatori coin- dale Bassini, Azienda Ospedaliera San Gerardo, te, 5 erano causati dal meningocco, men- volti. Una difficoltà verosimilmente Cinisello Bals amo; Luciano Beccaria, UO Pe- tre l’Haemophilus influentiae, lo pneu- diatria, Az ienda Ospedaliera Ospedale di Lecco, amplificata dal numero di patologie sot- mococco, lo streptococco emolitico di Lecco; Gianluigi Gargantini, Patrizia Rogari, gruppo B e lo Streptococcus agalactiae toposte a monitoraggio; focalizzarsi solo U.O. Pediatria, A zien da Ospedaliera di Mele gna - sulla segnalazione di un numero ristretto no, Melegnano; Alb ert o Bettinelli,UO Pediatria, erano responsabili di un caso ciascuno. di patologie potrebbe consentire una Azienda Os ped al iera Ospedale di Lecco, Presidio Per 3 casi non è stato possibile ottenere di Merate; Marina Col, Cesare Ghitti, Silvia Mal- maggiore continuità nel tempo dell’atti- informazioni sull’agente causale. guzzi, Marco Spinelli, Giuseppe Masera, Clinica I bambini ricoverati avevano un’età vità di monitoraggio. Pe diatrica, A zienda Ospedaliera San Gerardo, media di 4 anni (range: 1 mese-9 anni). Particolare difficoltà haincontrato il ten- Monz a; Pao lo Tagliabue, UO Neonatologia, A - Per soli 5 casi è stato possibile raccoglie- tativo di raccogliere un maggior numero zienda Os ped aliera San Gerardo, Monza; Giu- seppe Ric ciar di, Azienda Ospedaliera Vimercate, re informazioni più dettagliate riguardo di informazioni riguardo all’esito e al Sesto San Giov anni; Patrizia Calzi, Silvia Ca pan - al trattamento e all’esito (2 di questi e- percorso diagnostico-terapeutico-assi- na,Azienda Ospedaliera di Vimercate, Vimercate. rano deceduti). stenziale per alcune patologie: per solo 1/3 dei casi di meningite e complicanze Coordinamento: Maurizio Bonati, Maria Grazia Calati, Antonio Clavenna, Laboratorio per la Discussione e conclusioni della varicella è stato possibile ottenere i Salute Materno-Infantile, Istituto di Ricerche Far - Per quanto si tratti solo di un’analisi su dati. La raccolta di queste informazioni mac ologiche “Mario Negri”, Milano. avrebbe potuto fornire dati utili per il un numero molto piccolo di casi, i risul- tati di due anni di attività del gruppo di monitoraggio epidemiologico, così come lavoro Briantea Paediatric Surveillance per un confronto sui percorsi intrapresi in Unit evidenziano le potenzialità e l’im - ospedali che operano in un’area omoge- portanza di una rete di monitoraggio epi- nea. demiologico, sia per la tempestività nel- Nonostante i limiti e la breve durata l’osservare un fenomeno sia per la possi- dell’esperienza, il modello della Brian- bilità di raccogliere informazioni accura- tea Paediatric Surveillance Unit,miglio- te che non si potrebbero ottenere utiliz- rato e implementato, potrebbe essere zando le banche dati amministrative, i replicato in altrerealtà, così da estendere cui dati sono raccolti, inoltre, in modo la rete di monitoraggio e da poter con- retrospettivo. frontare l’epidemiologia delle malattie in A questo riguardo, è da sottolineare la contesti territoriali e assistenziali diffe- segnalazione, nel corso del 2005, di 15 renti. 244 Quaderni acp 2007; 14(6): 245-246 L’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) per bambini e ragazzi Luigi Gualtieri UO di Neuropsichiatria Infantile, ASL Cesena Abstract spostare tutto il corpo da un posto ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) for chil- all’altro, su qualsiasi superficie o spa- dren and adolescents zio, utilizzando apparecchiature spe- The first publication of ICIDH in 1980 by WHO marked a significant change in the cifiche realizzate per facilitare lo spo- ways to define and take care of disabilities. The ICF is a further evolution in this clas- stamento o creare altri modi per spo- sification system which tries to use a common language in taking caring of health starsi, come con i pattini, con gli sci, con l’attrezzatura per le immersioni, o problems and disability by a multidisciplinary approach. All this will produce a sig- muoversi per la strada usando una nificant fall-out on medical practice, research and social-health policies. sedia a rotelle o un deambulatore. Quaderni acp 2007; 14(6): 245-246 3. Fattori ambientali. Come servizi, KeywordsDeficit. Disability. Handicap. Limitation sistemi e politiche di sostegno sociale L’attenzione per le disabilità, per la loro definizione e per le diverse modalità di af- e generale finalizzati a fornire soste- frontarle ha segnato un consistente cambiamento dal 1980, data della prima pubbli- gno a coloro che abbisognano di aiuto nel fare acquisti, nell’occuparsi dei cazione dell’ICIDH da parte dell ’OMS. L’ICF (evoluzione del precedente sistema di lavori di casa, nei trasporti, nella cura classificazione) vuole essere uno strumento innovativo per concezione e costruzione. di sé e degli altri, in modo da poter Esso consente di utilizzare un linguaggio comune per cercare di affrontare i problemi funzionare in maniera più piena all’in- della salute e della disabilità in maniera multidisciplinare. Avrà inoltre importanti terno della società. ricadute sulla pratica medica, sulla ricerca e sulle politiche sociosanitarie. In base a questa diversa logica, una per- Parole chiaveDeficit. Disabilità. Handicap. Limitazione sona può trovarsi ad avere: Il 22 maggio 2001 la 54ª Assemblea condizione di salute che, in un contesto (cid:1) una menomazione senza avere limita- Mondiale della Sanità ha approvato e sfav orevole, può trasformarsi in disabi- zioni dell’attività (è il caso di una per- pubblicato la classificazione ICF (Inter- lità. La classificazione ICF mette in evi- sona sfigurata dalla lebbra che può na tional Classification of Functioning, denza innanzitutto il ruolo centrale dei avere o non avere limitazioni dell’atti- Di sability and Health), riconosciuta da fattori ambientali, classificandoli in ma - vità); 191 Paesi come la nuova norma per clas- niera sistematica, accanto ai fattori con- (cid:1) limitazioni dell’attività senza evidenti sificare la salute e la disabilità [1]. testuali della persona. menomazioni (è il caso di una persona Il modello descritto nell’ICF rappresenta Si giunge così a una nuova definizione di con carenti capacità nelle attività quo- un importante cambiamento di prospetti- disabilità come: una “condizione di salu- tidiane per diversi problemi); va sulla disabilità. Esso viene enunciato te in un ambiente sfavorevole”. (cid:1) problemi di partecipazione senza nei tre principi alla base della classifica- L’ICF adotta sostanzialmente il modello menomazioni o limitazioni di attività zione stessa: biopsicosociale. Si supera così la dicoto- (è il caso di una persona HIV positiva, (cid:1) universalismo; mia tra il modello puramente “medico” e o un ex paziente ricoverato per malat- (cid:1) approccio integrato; quello puramente “sociale”. tia mentale); (cid:1) modello interattivo e multidimensio- Lo strumento coglie la natura dinamica (cid:1) un certo grado di influenza di un fat- nale del funzionamento e della disabi- continua e reciproca delle interazioni in - tore disabilitante (è il caso di una per- lità. di viduo/ambiente e concepisce la disabi- sona in cui l’inattività può causare Per la prima volta si assiste a una sorta di lità come una variazione lungo tre di - danno muscolare o l’istituziona liz za - rivoluzione nella definizione di salute e mensioni definite. zione può portare a perdita di capacità disabilità, che fanno parte di uno stesso 1. Funzioni corporee. Mentali, per e- sociali). continuum multi-dimensionale. sem pio le funzioni dell’orientamento Nella stesura dell’ICF è stato adottato un Finora, il concetto di disabilità poteva come funzioni mentali relative allo linguaggio neutrale non tanto per evitare interessare un “gruppo” minoritario al - spa zio, al tempo, all’orientamento ri - di “etichettare” le personequanto piutto- l’interno della comunità, ora il modello spetto a sé e agli altri. Fisiche, per e- sto per “definire una condizione di salu- “universale” colloca la disabilità in una sempio le funzioni dei muscoli respi- te” la cui alterazione o modificazione in condizione o in un’esperienza di salute ratori coinvolti nella funzione respira- una persona può portare disagio, interfe- che ogni persona può sperimentare nel- toria. renza con le attività quotidiane, o con la l’arco della propria vita, durante la quale 2. Attività e partecipazione. Comespo- necessità di contatto con i servizi per la tutti possono trovarsi in una specifica starsi usando apparecchiature/au sili: salute. Per corrispondenza: Luigi Gualtieri e-mail: [email protected] 245 attualità Quaderni acp 2007; 14(6) L’alterazione o modificazione può essere Strutture corporee:strutture del sistema che il problema della persona consista in una malattia (acuta o cronica), un di - nervoso, orecchio, occhio, e strutture una limitazione nelle attività, oppure una sordine, un trauma o un’offesa, opp ur e cor relate; strutture coinvolte nella voce e restrizione della partecipazione a causa può riflettere altre condizioni correlate nell’eloquio; strutture dei sistemi cardio- di qualche discriminazione. Consente, alla salute, come la gravidanza, l’an zia- vascolare, immunologico, e dell’appara- quindi, non solo di migliorare le capacità nità, lo stress, le anomalie congenite o le to respiratorio; strutture correlate all’ap- della persona ma anche di avere indica- predisposizioni genetiche. Ciò permette parato digerente e ai sistemi metabolico zioni per modificare l’ambiente così da di porre tutte le condizioni di salute sullo ed endocrino, correlate ai sistemi geni- eliminare il maggior numero di ostacoli o stesso piano, di abbattere quel “mu ro” tourinario e riproduttivo, cute. barriere. che spesso si erige di fronte a colui che è L’utilizzo di un linguaggio comune e di diverso e consente di analizzare, a parità Attività e partecipazione: apprendimen- uno strumento universale può completa- di patologia, i contesti sociale, familiare, to e applicazione delle conoscenze; com- re e sostanziare il coordinamento tra va - piti e richieste generali, comunicazione, rie aree di intervento e fornire basi per abitativo o lavorativo della persona, tutte mobilità, cura della propria persona, vita una valutazione e una ricerca interdisci- condizioni che assumono un ruolo cen- domestica, interazioni e relazioni inter- plinare comparabile e confrontabile. trale nella qualità della vita. personali, aree di vita principali, vita Finora l’applicabilità della classificazio- L’adozione del modello ICF rappresenta sociale, civile e di comunità. ne ICF riguardava solo gli adulti. un’evoluzione della classificazione Di recente è stata pubblicata la classifi- ICIDH (International Classification of Fattori ambientali: prodotti e tecnolo- cazione del Funzionamento della Di sa - Impairments, Disabilities and Handicap) gia, ambiente naturale e cambiamenti bilità e della Salute da applicare a bam- dell’Organizzazione Mondiale della Sa - am bientali effettuati dall’uomo, relazioni bini e adolescenti di tutto il mondo (ICF- nità del 1980[2]. In questa classificazio- e sostegno sociale, atteggiamenti, servi- CY). Tale versione sarà presentata in una ne veniva fatta la distinzione tra “meno- zi, sistemi e politiche. Conferenza mondiale che si terrà a fine mazione” (impairment), definita come novembre a Venezia. “perdita o anormalità di una struttura o di Tuttavia, gli studi effettuati sull’ICIDH, Essa fornisce un linguaggio condiviso una funzione psicologica, fisiologica o pur concordando sulla sua utilità, rileva- per cogliere i molteplici aspetti della cre- anatomica”, e altri due termini: vano sostanzialmente un limite concet- scita e dello sviluppo dei bambini nelle 1. “disabilità” (disability) intesa come tuale contenuto nello strumento: avere varie età, nelle più diverse condizioni di “qualsiasi limitazione o perdita (con- una malattia implicava necessariamente salute e nei Paesi più diversi: un grande seguente a menomazione) della capa- e in modo consequenziale, avere una passo, una riflessione complessa e com- cità di compiere un’attività nel modo menomazione, una disabilitàe quindi un plessiva sulla definizione dei bisogni dei o nell’ampiezza considerati normali handicap. bambini e sulla promozione dei loro per un essere umano”; A seguito di ciò si è imposta una serie di diritti. 2. “handicap” come “condizione di revisioni, iniziate nel 1993, che hanno Sono stati approntati anche strumenti visto coinvolti più di 65 Paesi in Europa, specifici per l’assessment, per il tratta- svan taggio conseguente alla menoma- America del Nord, Asia e Australia, per mento e l’integrazione delle disabilità zione o a disabilità che in un soggetto un lavoro durato sette anni e conclusosi secondo i criteri forniti dall’ICF, adulti e limita o impedisce l’adempimento del nel 2001 con la pubblicazione dell’ICF. infanzia [3]. I pediatri dovranno cimen- ruolo normale per tale soggetto in Questo ulteriore strumento ha superato i tarsi ben presto con questo nuovo stru- relazione all’età, al sesso e ai fattori limiti del precedente, soprattutto perché mento la cui applicazione, all’inizio, socio-culturali”. intende il processo disabilitante come potrà suscitare qualche difficoltà. L’aspetto significativo di questo primo una interazione o relazione complessa documento (ICDH) è stato quello di as- fra la condizione di salute e i fattori con- so ciare lo stato di una persona non solo a testuali (ambientali e personali). funzioni e strutture del corpo umano più In esso viene sottolineata ed enfatizzata o meno efficienti, ma anche ad attività l’interazione dinamica tra questi fattori e individuali o di partecipazione alla vita come gli interventi a livello di un ele- sociale e ai diversi fattori ambientali. mento possano influenzare gli altri ele- Bibliografia menti correlati. [1] World Health Organization. ICF, Classif ic az io- Funzioni corporee: funzioni mentali, Inoltre, per l’ICF, le diverse dimensioni ne Internazionale del Funzionamento, della Di sa- sensoriali e legate al dolore; della voce e indicate si riferiscono sempre all’espe- biltà e della Salute, Gardolo-Trento: Erickson, 2002. dell’eloquio, dei sistemi cardiovascolare, rienza o alle circostanze della singola [2] World Health Organization. The International ematologico, immunologico, e dell’appa- per sona. Classification of Impairments, Disability and Han- rato respiratorio, dell’apparato digerente Le applicazioni di questo strumento non dicap: a Manual of Classification Relating to Con - e del sistema metabolico endo cri no, ge ni - riguardano solamente la base scientifica seq uences of Diseases. Geneva: WHO, 1980. [3] ASTRID “Portfolio per l’assessment” - Stru- tourinarie e riproduttive, neuro-muscol o- che esso fornisce per classificare le con- menti per la diagnosi funzionale e il trattamento scheletriche e correlate al mo vi mento; dizioni di salute, mapermette di sceglie- delle disabilità: Firenze, Giunti OS Organizzazioni della cute e delle strutture correlate. re gli interventi più appropriati a seconda Spe ciali, 2007. 246 Quaderni acp 2007; 14(6): 247-250 La Zanzara Tigre: come difenderci Claudio Venturelli, Silvia Mascali Zeo Dipartimento Sanità pubblica, Ausl Cesena Abstract a che fare con la caratteristica biologica Aedes albopictus: how should we defende ourselves che le è attribuita e che la vede piuttosto The tiger mosquito (Aedes albopictus) has appeared in Italy for the first time in the stanziale e pigra nel volo attivo [3]. In port of Genoa during the 1990 Autumn. In a very short period all Italian regions from realtà non è corretto dire che Aedes albo- north to south to the islands have been colonized. Due to its biological plasticity envi- pictus si sia “spostata” nel senso che lo ronmental impediments have also been surmounted. A research in the Emilia-Roma- abbia fatto autonomamente. La maggior gna region has confirmed that both manhole covers and saucers for flower pots are parte dei suoi viaggi li ha compiuti come the preferred places for the growth of mosquito grubs. The investigation regarded Ae- ospite indesiderato su mezzi di trasporto, des albopictusrole as a vector. In the summer of 2007 in this region, the first European o aiutata dal vento. Importata attraverso epidemical centre of infection of Chikungunya has appeared. Since Aedes albopictus il commercio di copertoni usati prove- is a very efficient vector for different pathogens, keeping a great alert is mandatory. nienti dal Sud degli Stati Uniti, dopo che Quaderni acp 2007; 14(6): 247-250 questi avevano già fatto un lungo viag- KeywordsTiger mosquito. Aedes albopictus. Dengue. Chikungunya gio dal lontano oriente (il suo areale di origine è il Sud Est asiatico), si è intro- La Zanzara Tigre (Aedes albopictus) è stata individuata per la prima volta in Italia nel- dotta in Italia e qui ha agevolmente supe- l’autunno del 1990, nel porto di Genova. In breve tempo ha colonizzato quasi tutte le rato gli ostacoli di tipo ambientale grazie regioni italiane da Nord verso Sud, isole comprese e, grazie alla sua plasticità biolo- alla sua plasticità biologica. Ha modifi- gica, ha facilmente superato gli ostacoli di tipo ambientale. Una ricerca svolta in cato negli anni la propria abitudine a uti- Emilia-Romagna ha confermato che tombini e sottovasisono i luoghi prediletti per lo lizzare le cavità degli alberi presenti sviluppo delle larve di Zanzara Tigre. L’indagine condotta sul ruolo vettore di Aedes nella foresta pluviale, suo habitat natura- albopictus non aveva ancora evidenziato la presenza di Zanzare Tigre “infette”, fino le, sostituendoli con i numerosi piccoli alla estate del 2007 quando si è verificato in Emilia-Romagna il primo focolaio epide- contenitori presenti nelle nostre città. La mico europeo diChikungunya. Rimane opportuno, tuttavia, mantenere l’allerta perché natura ci insegna che, se offriamo oppor- Aedes albopictusha una grande efficienza nel veicolare numerosi agenti patogeni. tunità a un animale di insediarsi, questo Parole chiaveZanzara Tigre. Aedes albopictus.Dengue. Chikungunya lo fa con facilità adottando tutte le strate- gie di sopravvivenza che la natura gli ha donato.La ZT presente in Italia ha quin- Nel mondo esistono circa 2500 specie di mina può riprodursi immediatamente di abitudini diverse da quella importata zanzare diverse tra loro per abitudini ali- originando dalle 200 alle 400 uova. dal Sud Est asiatico circa venti anni fa. mentari e habitat. In Italia ne è stata clas- Alcune zanzare svernano come adulte La variabilità genetica le ha consentito di sificata circa una settantina di specie. Tra rifugiandosi negli scantinati, nei sottotet- esprimere adattamenti ai nuovi ambienti queste una decina rende complicata la ti, nelle stalle, altre passano l’inverno colonizzati, nei quali viene sottoposta a nostra convivenza a causa dell’ abitudine come uovo o come larva. Gli adulti di pressioni ambientali diverse da quelle di di pungerci,procurando fastidi e in alcu- Zanzara Tigre (ZT) di norma sono pre- origine, come le minime termiche, il ni Paesi gravi malattie. Sono presenti senti solo da aprile a novembre, ma le regime pluviometrico, il fotoperiodo, la nel le zone calde del pianeta in gran nu - uova di questa specie riescono a soprav- tipologia dei focolai larvali, l’ospite da mero di specie, ma alcune di queste ben vivere anche a inverni piuttosto rigidi. pungere, la competizione ecc. Oggi ab - si sono adattate ai climi più rigidi, addi- Alcuni studi hanno provato che negli biamo di fronte una zanzara in grado di rittura come quelli del Polo Nord. Le ultimi anni questa zanzara si è acclimata- allontanarsi dal proprio luogo di svilup- zanzare compiono il loro ciclo vitale per ta tanto da riuscire a deporre le proprie po con un volo attivo che la porta fino a 3/4 in acqua (uovo, larva, pupa) e solo uova anche nei mesi invernali[2]. quasi un chilometro di distanza. Eppure nella formaadulta si diffondono nell’am- si tratta sempre di Aedes albopictus, che biente aereo, trovando riparo, nelle ore La Zanzara Tigre in Italia nei primi tempi veniva descritta come più calde della giornata, tra lavegetazio- La Zanzara Tigre (Aedes albopictus) è “pigra” in quanto non si allontanava che ne [1]. Il ciclo di sviluppo è in stretta sta ta individuata casualmente per la pri - di poche decine di metri dal ristagno relazione con la temperatura, le ore di ma volta in Italia nell’autunno del 1990, d’acqua dove le sue larve si erano svi- luce e la presenza di acqua. In primavera nel porto di Genova. Poco tempo dopo fu luppate. Oggi è capace di volare in alto e si completa in 15-20 giorni; in estate avvistata in Veneto; oggi ha colonizzato introdursi nelle abitazioni al 20° piano, sono sufficienti 6-8 giorni per passare le Regioni italiane da Nord verso Sud, mentre solo alcuni anni fa si scriveva che dall’uovo all’insetto adulto, la cui fem- spostandosi con una rapidità che poco ha volava ad altezza di caviglie e di bacino, Per corrispondenza: Claudio Venturelli e-mail: [email protected] 247 salute pubblica Quaderni acp 2007; 14(6) e raramente poteva superare il metro e FIGURA 1: PIANO DI ABITAZIONE IN RELAZIONE ALLA PERCEZIONE DEL PROBLEMA mezzo dal suolo. L’insetto è riconoscibi- le per la caratteristica colorazione del corpo (nero a bande trasversali bianche Abitazione 76% sulle zampe e sull’addome, e con una con giardino 17% striscia bianca che le solca il dorso e il 7% capo). La femmina adulta ha bisogno di Oltre secondo 37% sangue per maturare le uova e punge di piano 39% giorno verso la tarda mattinata e preva- 24% elevato/elevatissimo lentemente all’aperto, a differenza delle moderato più comuni zanzare, come la Culex, che Secondo 50% assente si presentano nelle ore notturne, ricono- piano 39% 11% scibili dal caratteristico ronzio. Dopo circa 60 ore dal pasto di sangue, Terra/primo 60% depone le uova poco al di sopra del punto piano 30% di bagnatura, esclusivamente in piccole 10% raccolte temporanee di acqua stagnante. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Oltre ai tombini (caditoie stradali, pluvia- li del tetto) predilige luoghi nei quali, grazie alla pioggia o all’azione dell’uo- mo, si raccoglie accidentalmente dell’ac- FIGURA 2: PERCENTUALE DI ACCESSO A CURE SANITARIE IN RIFERIMENTO A PUNTURA qua che poi ristagna per almeno 7 giorni. DI INSETTO Quindi bottiglie, barattoli, cavità di albe- 88,6% ri, lattine, bicchieri, annaffiatoi, secchi, 100% bacinelle, sottovasi, bidoni, vasche, teli di plastica, abbeveratoi per animali, gron- 80% daie otturate, piante in idrocoltura, pneu- matici, anfore e rocce ornamentali, sono 60% tra le più comuni riserve di ZT. Una ricer- ca all’interno del progetto “Per una stra- 40% tegia integrata di lotta alla ZT” della Regione Emilia-Romagna ha contribuito 20% 5,7% 3,3% 2,4% a chiarire quali siano i luoghi maggior- mente a rischio per il suo sviluppo:abita- 0% zioni con cortile o giardino,parchi (giar- Nessuna cura Medico Pronto Farmacista dini e spazi verdi di ampie dimensioni), Soccorso vivai (inseriti in ambienti urbani), piazza- li con o senza verde (parcheggi pri vati a uso pubblico, zone di carico-scarico al - trappole attivate ad anidride carbonica dalle persone. Per analizzare questo l’interno delle aree produttive ecc.)[4]. (CO). Il sistema sfrutta la particolare fenomeno sono state rivolte precise 2 I maggiori focolai a livello “do mestico” modalità di ricerca dell’ospite da parte domande a un gruppo di intervistati, e i sono rappresentati da tombini (40,8%) e della zanzara femmina che è attratta dati di percezione sono stati incrociati sottovasi (30,8%). Questi ultimi non appunto dalla CO. Le specie catturate con le variabili che descrivono l’am - 2 sono affatto da sottovalutare: in un sotto- con maggiore frequenza sono Culex biente, con l’abitudine a trascorrere ore vaso di medie dimensioni sono state tro- pipiens, la zanzara comune che entra in all’aperto e con il numero di anni di resi- vate fino a 200 larve di ZT. Le aree pri- casa e ci punge soprattutto di notte, e denza [4]. È emerso che le persone resi- vate contribuiscono in modo determinan- Aedes caspius che punge nelle ore del denti in abitazioni a piano terra e con te alla colonizzazione e al suo insedia- tramonto e di prima mattina in ambienti giardino percepiscono i maggiori disagi mento. La ricerca, però, ha anche per- esterni. (figura 1). La popolazione intervistata messo di rilevare presenze massicce di Una prospettiva futura è quella di trova- durante l’in da gine ha dimostrato di ZT in zone assolate e prive di verde. re una correlazione tra i dati raccolti con conoscere l’esi stenza del problema: il le ovitrappole e i più numerosi focolai 69% del campione la descrive corretta- La dimensione del fenomeno sparsi nell’ambiente circostante: si sup- mente definendola “nera con striature Ma quante sono le zanzare? Nella stagio- pone un rapporto di 1 a 10.000. bianche”. Vi è però scarsa conoscenza ne 2006 sono state sottratte nel territorio Questo permetterebbe di avere un quadro della biologia dell’insetto. L’errore più della Romagna (Cesena, Forlì, Ravenna, complessivo vicino alla situazione reale. diffuso è quello riferito a: “le zanzare Rimini con circa 1.000.000 di abitanti) È ovvio che maggiore è la presenza di nascono tra gli alberi?”, domanda alla 853.680 uova di ZT con circa 400 ovi- ZT e maggiore è il fastidio percepito quale il 61% risponde di sì. 248
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