ebook img

Introduzione ai Pitagorici PDF

233 Pages·1999·2.02 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Introduzione ai Pitagorici

Introduzai one lP ITAGORICI di BrunCoe ntrane EditoLrait erza lF ILOSOFI 65 © 199G6iu,s. L aterza & Figli Prima edizione 1996 Seconda edizione 1999 Èv ietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l'autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l'acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai dan· ni della cultura. INTRODUZIONE A IP ITAGORICI DI BRUNO CENTRONE • EDITORI LA TERZA Proprileetttàe rrairsiearv ata GiusL.a ter&za F igSlpia R,o ma-Bari Finidtiso t ampanreegl e nna19i9o9 PoligrDaefihcoon i·an Sot abilimdeinB taor i perc ontdoe lGliau sL.a ter&z Fai gSlpia CL2 0-4829-9 ISBN88 4204829-1 I PITAGORICI l.I NTRODUZIONE l. Problemi generali È stato detto che la storia del pitagorismo rappresen­ ta il capitolo più controverso della filosofia greca, e la letteratura sul pitagorismo è stata definita un pozzo senza fondo che nessuno studioso può esplorare compiutamen­ te1. A differenza che per altri presocratici, a rendere dif­ ficoltosa la ricostruzione della storia dell'antico pitagori­ smo è, più che la scarsità del materiale a disposizione, la sua sovrabbondanza. Gran parte delle testimonianze sul pitagorismo risu!tano però internamente contraddittorie o comunque scarsamente attendibili; quelle più antiche, risalenti a contemporanei di Pitagora o ad autori di poco posteriori sono assai esigue e anche ciò che ci è pervenu­ to degli autori successivi, sino all'età imperiale, è di entità assai modesta a fronte della probabile ampiezza della let­ teratura sul pitagorismo; la maggior parte del materiale risale ad autori di età imperiale avanzata. Come notò Zel­ ler2, da ciò indotto a un comprensibile scetticismo, le in­ formazioni a nostra disposizione crescono in misura di- 1C fr. W.K.C. Guthrie, A History o/ Greek Philoso.phy, I. The Earl­ ier Presocratics and the Pythagoreans, Cambridge 1988 , p.14 6. 2 E.Z eller-R. Mondolfo, La filosofia dei greci nel suo sviluppo sto­ rico, I 2, trad. it., Firenze 195ol, p.29 9. 3 rettamente proporzionale alla lontananza cronologica dal pitagorismo delle origini. Sebbene anche per le testimo­ nianze sul pitagorismo possa valere il principio recentio­ res non deteriores, e la stratificazione delle fonti sia stata progressivamente ricostruita con sempre maggior preci­ sione, non è ancora sufficiente risalire all'indietro nel tempo per incontrare testimonianze in linea di principio attendibili. Più di altri suoi contemporanei, Pitagora di­ viene una figura leggendaria molto presto, forse ancora in vita; la sua leggenda si consolida in particolare nell'Acca­ demia e nel Peripato e raggiunge il suo apice in età im­ periale, a opera di neopitagorici e neoplatonici. Questo interesse preponderante per la persona, unito alla sua proverbiale autorità, ha originato, in vari autori e secon­ do differenti modalità, una tendenza ad attribuire a Pita­ gora tutti gli sviluppi dottrinali dei pitagorici o a colle­ garlo con fatti storici che risalgono a periodi posteriori. In questa figura mitizzata confluiscono ben presto idea­ lità scientifiche e filosofiche, etiche e religiose, che ne fanno l'esponente di un tipo di vita idealizzata. Pitagora diviene così il politico eccellente, il filosofo sommo, lo scienziato che riassume in sé i vari saperi, la guida spiri­ tuale dell'umanità. Gli intenti agiografici, o quelli oppo­ sti, denigratori, prevalgono nettamente nella tradizione ri­ spetto all'obiettività storica. A tutto ciò si aggiunge il fatto che una larga parte della letteratura pitagorica a noi pervenuta è costituita da apocrifi, individuati per tali in alcuni casi già nell'antichi­ tà, ma in particolare a partire dal secolo scorso. La quan­ tità di falsi pitagorici è imponente e non ha un riscontro di analoga portata per quanto riguarda altri autori anti­ chi, in particolare per i presocratici. Se della totalità degli scritti tramandati sotto il nome di Pitagora e di gran par­ te di quelli attribuiti ad altri pitagorici è stata unanime­ mente riconosciuta l'inautenticità, altri frammenti e testi­ monianze, come nel caso di Archita e Filolao, costitui­ scono ancora oggetto di discussione. La stessa preponde­ ranza di scritti apocrifi ha indotto in alcuni casi a un ec­ cesso di diffidenza nei confronti di materiale che può 4 probabilmente rivendicare a buon diritto il valore di te­ stimonianza affidabile per la ricostruzione delle fasi anti­ che della storia del pitagorismo. La ragione più immediata di questa proliferazione di falsi è data dalla necessità di colmare, in presenza di una leggenda già costituitasi, la lacuna derivante dalla man­ canza, nell'antichità, di scritti pitagorici. La questione, se Pitagora avesse lasciato scritti, era già aspramente dibat­ tuta nell'a ntichità3 e spesso risolta in senso negativo. La critica è ormai unanime nel ritenere che Pitagora non la­ sciò alcuno scritto e in gran parte concorde nell'ascrivere il primo libro pitagorico a Filolao di Crotone, che è di un secolo posteriore a Pitagora ed è sicuramente un pensa­ tore originale. La mancanza di documenti scritti originali rende in partenza problematica l'affidabilità delle fonti per la ricostruzione delle dottrine pitagoriche antiche, per nonparlare della vita di Pitagora e dell'organizzazio­ ne e della storia dell'associazione. Da un lato la produ­ zione di apocrifi, dall'altro le distorsioni operate da vari rami della tradizione, hanno reso assai arduo il compito degli studiosi, costretti a districarsi in un ammasso di ma­ teriale eterogeneo; le conclusioni raggiunte sono state, e sono tuttora, diametralmente opposte, già nello stabilire la natura del fenomeno pitagorico. In base alle testimonianze delle fonti antiche, infatti, il pitagorismo può essere interpretato come un movimen­ to religioso, una vera e propria setta o confraternita, o come un partito politico, o come una scuola filosofica, o anche come una scuola scientifica con spiccati interessi nel campo delle matematiche. Questa molteplicità di im­ magini è un riflesso di quella che caratterizza la figura di Pitagora, presentato di volta in volta dalla tradizione co­ me uomo politico, come filosofo, come matematico, o co­ me taumaturgo dai tratti sciamanici, santone a capo di una setta religiosa, figura prossima alla divinità. Anche le più recenti ricostruzioni di Pitagora e del pitagorismo 'Cfr. Diog. Laert. VIII 6·8 e in/ra, pp.14 8-50. 5

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.