Scritto nel 1762, ma pubblicato solo nel 1823, dopo essere stato tradotto in tedesco da Goethe nel 1805, Il nipote di Rameau è una delle opere più originali di Diderot. Nel dialogo immaginario tra lo stesso autore e il nipote del celebre musicista Rameau - un parassita avviato dallo zio allo studio della musica, incapace di adattarsi a un mestiere qualsiasi, ma maestro solo nell'arte dell'ipocrisia - emerge la critica e il ritratto deformato della società settecentesca dei salons, dei filosofi e soprattutto del vizio e della noia. Rameau svela i suoi difetti, ma "è colpa dei costumi della nazione, non mia colpa", dice, spostando la responsabilità sui potenti e sull'intera società.