Biblioteca Adelphi 99 MARIO PRAZ Voce dietro la scena UN’ANTOLOGIA PERSONALE Non solo grande critico ed erudito, ma saggista nel senso della più alta tradizio ne inglese — quella di Lamb e di De Quincey —, viaggiatore, memorialista, narratore, Mario Praz ha composto in questo volume una sua « antologia per sonale », raccogliendo testi dai caratteri più diversi, da lui scritti nell’arco di più di cinquant’anni. Ne è risultato un libro che forse un giorno apparirà come il suo più felice in assoluto. Qui, come an che nella Antologia personale di J. L. Bor ges, i testi assumono una nuova patina, per opera del loro nuovo contesto, intri dendosi di un fascino penetrante e pe culiare: quello dell’autoritratto. Come Praz ha voluto precisare nella prefazione a questa « antologia », egli si sente di ap partenere alla « categoria delle persone dotate d’intelligenza imperfetta », quelle — scriveva Lamb — che « si contentano di frammenti e di ritagli della Verità », che la colgono solo « con un lineamento o di profilo tutt’al più », perché « le loro menti sono meramente suggestive ». Ma i « frammenti »ei« ritagli della Verità » che Praz è venuto accumulando nella sua davvero prodigiosa attività, rivolta nelle più svariate direzioni, formano una compagine imponente. Da essa Praz ha distaccato i tanti, perfetti tasselli di que sto « autoritratto », col quale è riuscito a compiere un’impresa assai ardua: appli care a se stesso la stessa chiaroveggenza critica che ha reso celebri tante sue ri cerche, giocate sulle risonanze e le filia zioni. Così, leggendo queste pagine non solo si avrà la sorpresa di scoprire molti testi dispersi e spesso ignorati (per molti saranno qui del tutto nuove certe affa si inanti prose narrative, che hanno avu to una circolazione molto ridotta rispetto ai libri ili critiia), ma si osserverà il lento 53· Roberto Calasso, L’impuro folle (2a ediz.) 54. Joseph Roth, La Cripta dei Cappuccini (8a ediz.) 55. Giorgio Colli, Dopo Nietzsche (2a ediz.) 56. W.H. Hudson, Un mondo lontano 57. Mario Brelich, L’opera del tradimento 58. Il Cantico dei Cantici, a cura di Guido Ceronetti (3“ ediz.) 59. Arthur Schnitzler, Il ritorno di Casanova (2a ediz.) 60. Kenkò, Momenti d’ozio (2a ediz.) 61. Snorri Sturluson, Edda 62. Artemidoro, Il libro dei sogni 63. Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali (4“ ediz? 64. Joseph Roth, Fuga senza fine (6a ediz.) 65. Bhagavad Gita, a cura di A.-M. Esnoul 66. Vasilij Rozanov, Foglie cadute 67. Carlo Collodi, I racconti delle fate 68. Georg Groddeck, Lo scrutatore d’anime (2a ediz.) 69. Joseph Roth, La milleduesima notte (6a ediz.) 70. Alberto Savinio, Nuova enciclopedia (2a ediz.) 71. Georges I. Gurdjieff, Incontri con uomini straordinari 72. Robert Walser, I fratelli Tanner (3* ediz.) 73. John Aubrey, Vite brevi di uomini eminenti 74. Theodore F. Powys, Gli dei di Mr. Tasker 75. Joseph Roth, Giobbe (5“ ediz.) 76. Aleksandr Zinov’ev, Cime abissali, I (2a ediz.) 77. Karen Blixen, Sette storie gotiche (3® ediz.) 78. Hugo von Hofmannsthal, La Torre 79. Alberto Savinio, Il signor Dido 80. Elias Canetti, La provincia dell’uomo (2a ediz.) 81. Emanuel Carnevali, Il primo dio 82. Filostrato, Vita di Apollonio di Tiana 83. Joseph Roth, Il profeta muto 84. Aleksandr Zinov’ev, Cime abissali, II 85. Salvatore Satta, Il giorno del giudizio (3a ediz.) 86. Fernando Pessoa, Una sola moltitudine 87. Blaise Cendrars, Rapsodie gitane 88. Asvaghosa, Le gesta del Buddha 89. Michail Prisvin, Ginseng 90. Joseph Roth, Tarabas (2a ediz.) 91. Max Stirner, L’unico e la sua proprietà 92. Djuna Barnes, La passione (2a ediz.) 93. Ihara Saikaku, Cinque donne amorose 94. Karen Blixen, Racconti d’inverno 95. Elias Canetti, La lingua salvata 96. Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi 97. Erik Satie, Quaderni di un mammifero 98. Colette, Il puro e l’impuro dilaniarsi delle linee di una vita. Ed è questa la « voce dietro la scena » a < ni allude il titolo. Nel percorrere questo va sto « museo di simpatie e differenze ■ (Borges) siamo come attirati da un suo disegno segreto, che neppure l’autore conosce eppure guida la sua mano. È lo stesso fascino della « voce dietro la sce na », che « non manca mai d’efficacia perché gli uomini sentono che c'è un canto dietro la scena della loro vita stes sa », anche se di esso a mala pena « af ferriamo la rima ». L’opera di Mario Praz è vastissima e comprende alcuni saggi ormai classici: da La morte, la carne e il diavolo nella letteratura romantica (Milano-Roma, 1930; edizione riveduta e aumentata, Firenze, 1966) a Gusto neoclassico (Firenze, 1940; terza edi zione, aggiornata e notevolmente aumentata, Mi lano, 1974), dalla Filosofia dell'arredamento (Roma, 1945; seconda edizione, Milano, 1974) agli Studies in Seventeenth-Century Imagery (volume 1: London, 1939, volume li: London, 1947; Second Edition considerably increased, Roma, 1964). L'na biblio grafia degli scritti di Praz aggiornata al 1976 si trova in appendice alla sua raccolta di saggi Pa nopticon romano secondo, Roma, 1977. L'ira nuova edizione ampliata de La casa della vita (1958) è stata pubblicata nel 1979 presso Adelphi. In copertina: Johann Heinrich Füssli, The Ladies oj Has tings, Zollikon, Zurigo (Coll. Martin Hürlimann). BIBLIOTECA ADELPHI 99 DELLO STESSO AUTORE La casa della vita