VIVA RACCOMANDAZIONE Leggete e meditate le due importanti prelazioni che seguono BENEDETTO XV E LA DEVOZIONE ALLO SPIRITO SANTO Il Santo Padre Benedetto XV, che ardeva di così vivo desiderio di veder risorto e diffuso tra le genti il vero spirito della fede di Gesù Cristo, unica fonte di verità, giustizia, libertà e pace nel mondo, ha approvato cordialmente la santa iniziativa di quelle anime fervide, che promuovono con i migliori mezzi il culto pubblico e popolare dello Spirito Santo, che è il grande maestro interiore dell'uomo. Il Rev.mo P Giuseppe Angelucci, Superiore dei Servi di Maria e Direttore dell'Unione dello Spirito Santo, fondata nella Chiesa di S. Marcello a Roma, in una udienza privata, con- cessagli dal S. Padre, espose al Papa il movimento a favore della devozione allo Spirito Santo. Benedetto XV accolse con gran simpatia l 'apostolato per l'incremento di questa de- vozione, troppo negletta e trascurata dalla generalità dei Cristiani e si degnò impartire a tutti i promotori una Benedizione speciale, e volle altresì dare il suo venerando nome alla Pia Unione dello Spirito Santo, facendo voti caldissimi per una diffusione generale della medesima pel mondo. Non sappiamo dissimulare il rincrescimento, che ancora affligge l'animo nostro nel vedere l'indifferenza, l'apatia e spesso anche le contrarietà di alcuni elementi nostri, che più degli altri avrebbero il dovere imprescindibile di esserne gli apostoli, e che guardano purtroppo con senso di sospetto e di timore questa devozione. Ci fa pena che intorno ad essa si siano create tante diffidenze ingiustificate, che non hanno nessuna ragione di continuare ad esistere. Le eresie intorno allo Spirito Santo non sono una sufficiente giustificazione a questo stato di animo, contrario allo spirito della Chiesa e dell'Evangelo. Le eresie disgraziatamente non attaccano solamente la Terza Divina Persona; attaccano tutti i dogmi e non risparmiano la stessa persona di N.S. nella sua divinità, nei suoi sacramenti, nella sua vita eucaristica. Dovremmo perciò mettere in sospetto la devozione verso la Persona di N.S. appunto perché l'eresia continuamente si sbizzarrisce in cento forme diverse per mutilare, dimezzare, sfigurare la divina bellezza del Re Divino? Anzi è per questo che bisogna accentuare, intensificare sempre più la nostra devozione ed il nostro amore verso il Divin Salvatore, posto a segno di contraddizione e a resurrezione di molti in Israele. Le grandi devozioni di Cristo Re, del Cuore SS. di Gesù, del Cuore Eucaristico, che la Chiesa propaga e benedice, hanno per oggetto la Persona adorabile di N.S. I Congressi Eucaristici Parrocchiali, Diocesani, Regionali, Nazionali, Internazionali, lo stesso Giubileo Straordinario della Divina Redenzione sono la più eloquente risposta dell'amore della Chiesa Cattolica all'odio delle eresie e delle sette anticristiane. E lo stesso amore entusiasta che noi dobbiamo nutrire e propagare verso la Terza Divina Persona, malgrado tutti gli scismi e le eresie vecchie e nuove, nonostante le degenerazioni diaboliche e isteriche dei Protestanti, così detti, pentacostali, la cui propaganda deleteria va penetrando nelle ignare popolazioni delle nostre campagne e dei nostri paesi rurali. Via perciò le incomprensioni meschine, i sospettosi malintesi, i personalismi gretti e ingenerosi. Apriamo le finestre e le porte del nostro cuore al Divino Spirito e ripetiamo spesso, ognora con la Chiesa, il Veni, Sante Spiritus, il Veni Creator Spiritus come racco- mandava vivamente Leone XIII nell'Enciclica Divinum Illud. Onoriamo lo Spirito Santo, ripetono con accento autorevole ed accorata, in opere vo- luminose, d'indiscutibile valore, il celebre Mons. Gaume e l'illustre Cardinale. Manning. Lo stesso invito, per tacere d'altri, ripetono: il Benedettino P Mezza nella sua operetta «Il Dimenticato» e il Cardinale Lega in una recente Pastorale, riportata dai giornali cattolici anche dalla Fede e Civiltà di Reggio Calabria'. . I Santi e le Sante del secolo passato, dei quali si sono fatte o si stanno facendo le cause, battono spesso e con gran forza su questo culto speciale, più sentito, più generale e popolare dello Spirito Santo. Questo grido sopratutto ripete con la presente Ora di adorazione allo Spirito Santo, la pia giovine Anna Rosa Macrì, morta santamente il 20 ottobre del 1918. Questa umile e pia creatura, che compose questa bella Ora di adorazione, ammirata da teologi e diffusa a migliaia di copie, visse consumandosi d'amore per il Divino Paracleto, apostola e vittima dello Spirito Santo. E ora continua dal Cielo il suo apostolato, a favore di questa devozione, I Di recente pubblicazione, dalla internazionale Salesiana, è uscito un bel volume (di pag. 342) del Rev. Sac. Durante A. con prefazione del Card. Minoretti, dal titolo: Il Grande Sconosciuto; che raccomandiamo vivamente ai lettori. Anche il P. Arrighini, scrittore molto conosciuto nel campo religioso, sentì il bisogno di pubblicare un'opera intitolata: Il Dio Ignoto (Tipografia Marietti - Torino) per propugnare e raccomandare questa devozione. invocando, su tutti coloro che la diffondono, le più elette grazie. Diamo allo Spirito Santo il posto che, Gli compete, come Persona Divina, tra tutte le devozioni che fioriscono nella Chiesa Cattolica. Facciamo che le belle parole che la Chiesa canta nel Pange lingua diventino vivente realtà: Procedenti ab utroque, compar sit laudatio: a Colui che procede da entrambi (dal Padre e dal Figliuolo) sia uguale la lode. In questa sublime invocazione di Tommaso d'Aquino è il grido dell' anima cristiana riboccante di gratitudine, di amore, di fede, di giustizia verso lo Spirito Creatore e Santi- ficatore, largitone benefico d'ogni dono e d'ogni grazia. PREFAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE Per la seconda volta, ti si presenta, o devoto lettore, l'Ora di Adorazione allo Spirito Santo. La prima edizione si è esaurita ben presto, accolta dovunque con entusiasmo, come lo dimostrano gli attestati di ammirazione e di lode che ci pervennero da ogni parte. Meravigliosi poi sono gli effetti spirituali che tutti sperimentano, con questa pratica di devozione, riconosciuta generalmente utile e necessaria al rinnovamento della cristiana pietà nelle anime. E questo ci conforta non poco, perché si va attuando così un ardente voto del glorioso Pontefice Leone XIII. Nessuno dovrebbe ignorare la sua sapientissima Enciclica: Divinum illud sullo Spirito Santo, pubblicata nel 1897, per richiamare il mondo Cattolico ad un culto più vivo e vero verso il Divino Paracleto. Il sapiente Pontefice enumera in questa lettera Enciclica i grandi benefici ricevuti dalla infinita bontà dello Spirito Santo. Essi sono 1 'incarnazione del Verbo; la sua particolare cooperazione al sacrificio del Calvario; la sua solenne venuta nella Pentecoste; la sua efficace assistenza alla Chiesa; la remissione dei peccati; la grazia santificante e la sua presenza, personale nell'anime in grazia di Dio, per cui la Chiesa lo appella il Dolce Ospite dell'anima; i sette doni ed i dodici frutti. In fine conclude che tutti «dobbiamo per gratitudine rivolgerci a Lui pieni di ossequio e di devozione; e ciò si otterrà se gli uomini si studieranno di conoscerlo, di amarlo, di pregarlo ogni giorno di più». Lamenta la scarsa conoscenza che si ha dello Spirito Santo, con le seguenti parole che dovrebbero commuovere e far pensare seriamente: «Forse non mancano ai giorni nostri di quelli, che se fossero interrogati, come una volta certuni dall'Apostolo S. Paolo, se avessero ricevuto lo Spirito Santo, risponderebbe ro anch 'essi: — Noi non sappiamo neppure se lo Spirito Santo esiste. (Act. XIX 2). O se pure l'ignoranza non giunge tant'oltre, certo in una gran parte è scarsa la cognizione che se ne ha; ne hanno sì sempre sulle labbra il nome, ma la loro fede è molto caliginosa». Lo Spirito Santo esige 1 'omaggio della nostra adorazione, del ringraziamento e della supplica perché Egli è Dio, nostro supremo benefattore e largitone benefico di tutti i doni e di tutte le grazie: e il S. Padre ci esorta vivamente ad amarlo con tutta l'anima, mostrarci grati, ad invocarlo. Ha diritto alla nostra riparazione, perché Egli è il Grande offeso, e per moltissimi si può dire il Grande dimenticato. Tutti i peccati contro Dio, la Creazione, la Incarnazione, la Redenzione, la Chiesa. feriscono lo Spirito Santo, essendo Egli il sostanziale e divino Amore, e tutto quanto esiste nell'ordine della natura e della grazia fu ispirato e prodotto dall'Amore. Inoltre vi sono delle colpe così gravi che la Chiesa appella peccati contro lo Spirito Santo, perché l 'offen- dono più direttamente. Per tutto questo noi dobbiamo al Dio dell'Amore una riparazione costante ed universale. L'ora di adorazione come venne concepita e divisa secondo i quattro fini del sacrifizio, contiene anche la riparazione e perciò a noi sembra la forma più completa e perfetta per onorare lo Spirito Santo. Che questa seconda edizione trovi dunque la stessa benevole accoglienza della prima, e che molte altre ne seguano in avvenire, affinché da tutti e dovunque e sempre lo Spirito dei sette doni sia più conosciuto, profondamente adorato, ardentemente amato. Roccella, settembre, festa di S. Michele Arc. 1914. Sac. TOSCANO ANTONIO LA PIA GIOVINETTA ANNAROSA MACRI' L'autrice dell'Ora di Adorazione allo Spirito Santo, Annarosa. Macrì, nasceva a Roccella Ionica da umili e pii genitori il 27 settembre 1890. A sette anni, nella festa della SS. Annunziata, durante la S. Messa, spinta da un bisogno interiore, si consacrò a Dio con voto di verginità. Il suo spirito di preghiera era meraviglioso: rimaneva in orazione, in ginocchio, da tre sino a sette ore di continuo e passava anche pregando buona parte della notte. Al grande amore verso Gesù Sacramentato e a Maria SS. univa una fervida devozione allo Spirito Santo e desiderava consumarsi come un grano d'incenso in suo onore. L'Ora di Adorazione, approvata e indulgenziata dal Vescovo della Diocesi, ebbe una larga diffusione; finora si sono esitate circa dodicimila copie. Fu specchio di tutte le virtù cristiane, specie dell'umiltà e della purità. La sua vita interiore fu un continuo tessuto di grazie interiori e di santi carismi. Moriva con tutti i conforti religiosi, offrendosi vittima per la grande guerra, verso le prime ore del mattino, il 20 ottobre 1918, quando s 'iniziò la grandiosa offensiva delle nostre valorose truppe e che ebbe il suo epilogo glorioso a Vittorio Veneto. Molte grazie vengono attribuite alla sua intercessione, e la sua tomba è mèta continua di anime, che invocano l'aiuto delle sue preghiere. PREGHIERE ALLA SS. TRINITA E A MARIA SANTISSIMA per la glorificazione della PIA GIOVINETTA, ANNAROSA MAGRI' efficaci per impetrare qualunque grazia a sua intercessione (Per triduo o Novena) Eterno Padre, Voi che ricolmaste di favori e virtù singolari la Pia Giovinetta, Annarosa Macrì, e poneste in lei le vostre compiacenze divine, deh! ottenetemi per intercessione di lei la grazia che tanto desidero...2; e degnatevi di glorificare la vostra serva fedele con elevarla agli onori dell'altare. Un Gloria Patri. Eterno Figlio, dolcissimo Gesù, Voi, che tanto teneramente amaste la Pia Giovinetta; 2 Qui si può nominare la grazia che si desidera, così a seguito. Annarosa Macrì, e di tanti privilegi e benefici adornaste questa vostra amante sposa, deh ! ottenetemi per intercessione di lei la grazia che tanto desidero..., e degnatevi di glorificare sulla terra la vostra serva fedele con elevarla agli onori dell'altare. Un Gloria Patri. Eterno Spirito Santo, Voi che con predilezione particolare elegeste la Pia Giovinetta, Annarosa Macri, quale strumento e apostola del vostro amore e del vostro culto e la ricolmaste abbondantemente dei vostri. doni e frutti salutari, deh! ottenetemi per .intercessio- ne di lei, la grazia che tanto desidero..., e degnatevi di glorificare sulla terra la vostra serva fedele con elevarla agli onori dell'altare. Un Gloria Patri. A MARIA SANTISSIMA O Vergine Immacolata e Madre mia, Maria, Voi, che trovate ogni delizia fra le anime caste, spose del vostro Divin Figliuolo Gesù, implorate dalla SS. Trinità la glorificazione in terra della Pia Giovinetta Annarosa Macri, che tanto vi amò e glorificò in vita, e per l'inter- cessione di lei impetratemi dal Buon Dio la grazia che tanto desidero..., e la gioia di poter presto venerare sugli altari la vostra serva e figlia, onde raggiungerla poi nel cielo, e quivi con lei con gli Angeli e coi Santi amare, benedire e glorificare, Voi, madre mia, insieme col Padre, col Figliuolo e con lo Spirito Santo, per tutta l'eternità. Così sia. Un'Ave Maria. Nihil obstat quominus imprimatur S. Angeli de Lombardis, die 5 Decembris, 1935 Can VINCENTIUS GALLICCHIO Imprimatur: t IULIUS Archiepiscopus Compae Bolloet Episcopus S. Angeli de Lombardis ArcivescovileBisacien ac Laquedonien. Si concedono 100 giorni d'indulgenza ai fedeli che reciteranno la suddetta preghiera con spirito di fede e di umiltà. PRIMO QUARTO D'ORA ADORAZIONE Mi presento innanzi al tuo sguardo divino, o verità eterna, lume risplendente, carità che accendi e consumi. Mi prostro innanzi alla tua adorabile maestà, o Spirito Santo, e profondamente Ti adoro. Riconosco il mio nulla, ma pure, animato dalla tua bontà, il mio cuore si solleva a Te, e coi palpiti più ardenti vorrebbe consolarti dell'abbandono in cui sei tenuto. Tu sei luce, o Divinissimo Spirito, che rischiara e consola, e i cui raggi feriscono con tanta soavità il cuore, ogni battito del quale vorrebbe essere un dolce cantico di amore, un inno soave di lode che salendo al cielo andasse a confondersi con quelli che lassù gli Angeli santi Ti van ripetendo con divina armonia. Che grido di gioia non dovrebbe innanzi a Te, o Spirito Santo, erompere dai nostri cuori!... Tu sei Dio !.... Spirito Santo Dio!... Oh! queste parole mi rapiscono i sensi, e mi fan contemplare un raggio della tua bontà! Il mio povero cuore non è capace a comprendere il raggio dell'amor tuo, ma 1' anima mia, irradiata dal tuo amore, nuota come in un mare di grazia e di felicità. Tu sei santo, o Spirito di luce, d'amore e di forza, e sante hai voluto che fossero tutte le opere tue. Santa dunque è la terra che calpestiamo, santa l 'aria che respiriamo, sante le creature che ci circondano e che in loro muta favella ci parlano di Te, bontà infinita. Che se la creatura umana non ha di Te una giusta, per quanto inadeguata conoscenza, sua è la colpa perché priva di quella viva e robusta fede, che deve circondare il cuore e penetrare lo spirito. Qual differenza tra me e Te, o Santo Spirito! Tu Spirito purissimo, circondato d'angeliche schiere, io vilissima creatura circondata di miserie e peccati! Tu splendore di luce, io fitta tenebra di errori! Tu purezza celestiale, io abisso di sozzure! Tu bellezza incantevole, io orrenda bruttezza! Come oso starmene alla tua divina presenza? Vorrei fuggire, impaurito dal mio cieco nulla, ma tu mi chiami e l'anima mia in Te solo trova il suo riposo. Vieni dunque, o mistica Colomba, vieni: io Ti adoro. E nell'adorarti, deh! quante cose vorrei dirti! Vorrei saperti esprimere tutta quanta la gioia che provo nel vedermi ammesso alla tua conoscienza, vorrei poter usare il linguaggio vero del cuore, vorrei che l'anima mia, librandosi sull'ali d'un immenso amore, Ti adorasse cogli Angioli. Non ho io, poveretto, queste mistiche elevazioni, eppure m'inchino innanzi a Te e ripeto; Spirito Santo, Tu sei l'unica mia gioia, io Ti adoro!' Gli Angeli stessi, spiriti purissimi, creati dal tuo soffio divino, sono un nulla innanzi a Te, tant'è grande ed eccelsa la tua maestà. Ma essi conoscono il mistero che adorano, mentr'io non Ti comprendo affatto. Accendi la tua luce nel .mio intelletto, perché si apra all' eterne verità, purifica e tempra la mia volontà, riscalda l'anima mia, infiamma il mio cuore. Sì, infiamma il mio cuore perché Ti ami, Ti riconosca e Ti adori con profonda venerazione, o Santissimo Paracleto. Ti adori in tutti i momenti del viver mio, Ti adori sino all'ultima mia agonia, finché non passerò ad amarti e ad adorarti con tutti gli Angioli del Paradiso, per tutti i secoli. Sì, vorrei adorarti come Ti adorano gli Angeli tuoi, o mio dolce Spirito Santo! Io Ti dono il cuore con tutti i palpiti suoi, e intendo che ogni battito di essa sia un profondissimo ossequio, un fervido atto di amore. Fa che Ti adori come Ti adora Maria Santissima, che come giglio al mistico raggio di sole eleva a Te il profumo immacolato. Fa che ti adori, o Spirito Santo, luce di celeste bellezza, coi più elevati Cherubini. Splenda innanzi a te il mio cuore vivificato dalla tua grazia, reso dolce e puro dalla tua amorevolissima bontà. Fa che Ti ami, o infinito Amore, Ti veneri e Ti adori coi più ardenti Serafini, perché non posso vivere senza amare ed adorare Te, che sei la vita della mia virtù, la gioia del cuore mio, la viva forza del mio povero spirito. Fa che Ti adori, o Spirito Santo, e trovi in Te solo il mio riposo, in Te che sei nutrimento dell' anima mia, sostanza della mia beatitudine. Fa che Ti adori assai, fa, che mi perda nella tua, luce, mi riposi nel tuo cuore, Ti ricolmi di purissimi atti di amore, e riconosca appieno la mia bassezza e la tua immensa grandezza per sempre più adorarti profondamente con tutte le facoltà dell'anima e le forze del mio essere. Fa che ti adori e mi bei sempre in Te, bellezza eterna, specchio lucentissimo, tesoro nascosto, Maestà suprema e incomprensibile, celeste calamita di cuori, luce abbagliante, oceano d'amore e di contento, che rendi felici i cuori delle creature che in te riposano e confidano. Fa che Ti adori sempre, o Spirito Santo, Ti riconosca su tutti i punti del creato, e il primo raggio di sole che spunta la mattina, lo splendore del giorno, il tramonto della sera, le stelle che rischiarano la notte serena, la placida e argentea luna che splende sul firmamento, tutte, tutte queste creature mi parlino di Te e m'insegnino ad adorarti con sentimento di fede ed amore sempre crescente. SECONDO QUARTO D'ORA. RINGRAZIAMENTO Meditando le tue opere meravigliose, tutti i tuoi prodigi d'amore, sento vivo nell'anima il bisogno di cantarti un inno di ringraziamento, o mio dolcissimo Spirito Santo. Dovrei!... vor- rei!... ma non so poi come conviene ringraziarti per tanti benefici, specie per averci lasciato Gesù nella SS. Eucaristia. Questo dono, che contiene ogni dono, questo tesoro preziosissimo comprende eccelse Meraviglie di cielo. Ed io umilmente prostrato innanzi a Te, là dove vivi e palpiti insieme con Gesù in Sacramento, affettuosamente Ti ringrazio. Oh! se avessi 1' angelica favella, quante cose avrei a dirti! Ma pure nella mia pochezza Ti ringrazio, Ti amo, Ti lodo, Ti adoro nel SS. Sacramento !... e non ne sei Tu, o Spirito Santo, l' autore? non L'hai tu ridotto in un'ostia? Nell'Eucarestia batte un Cuore, ed il cuore è il centro dell' amore, e quel cuore fu formato da Te, che sei l 'amore perenne ed essenziale. Quando quel Cuore operò il più grande dei prodigi coll'annientarsi e prender forma d'un'ostia, Tu vigile sentinella, amato splendore, comunicavi ad esso l'ebbrezza dell'amor tuo, e per un miracolo grandioso rimanesti in Lui. E così, sotto le specie sacramentali, non solo trovo Gesù, dolcissimo cibo dell'anima mia, non solo trovo la potenza del Padre, la sapienza del Figlio, ma trovo ancora la tua bontà, o Spirito Santo, trovo Te, che sei luce smagliante, Te, che sei purissimo, ardentissimo fuoco. Io Ti ringrazio, Ti ringrazio quanto so e posso, ed a ringraziarti per me invito gli Angeli e Santi, invito la cara mamma nostra, Maria SS. O fuoco illuminatore delle menti ed attrattore di cuori, fa che io ti comprenda quanto so e posso, mi perda in Te, in Te mi consumi. Foss'io un'ostia, foss'io solo cuore, tutto cuore, foss'io fuoco e m'immedesimassi in Te per ripetere eternamente a Te, quasi colla tua stessa voce: Grazie, grazie, grazie! Dovunque guardo, dovunque m'aggiro, mi circonda, o Spirito Santo, il tuo splendore. Tu sei Dio, Dio grande, Dio santo, Dio immortale, mentre io sono schifezza, peccato e nulla. M'abbasso nel centro della mia miseria, e Ti ringrazio. Perché anzi non darmi un cuore compreso dalla tua bontà, un cuore che coll'ali robuste voli fino a te, voli nell'azzurro dei cie- li, ed una alle angeliche schiere di lassù canti a Te l'inno più bello della lode e del ringrazia- mento? Mentre T'ammiro nelle opere prodigiose dell' amor tuo, o Spirito Santo, compreso dalla tua grandezza inimmaginabile, tutto mi perdo e mi confondo. Avess'io almeno quella dolcezza che parte dai raggi della tua carità, quella purezza che emana dal tuo splendore, quelle opere sante e perfette che vengono dalla tua bontà, quella gioia che Ti circonda, quella santità che T'investe, quel fuoco che Ti consuma, quell'amore che arde e mai si spegne! Oh! foss'io, ripeto, un'ostial... sì... un'ostia! O grande vulcano d'amore, vieni a nutrire l'anima mia della tua carità, in modo che nessuno abbia posto sul mio cuore all'infuori di Te. Vieni, fuoco d'amore, palpita sui miei pensieri, fuoco vivo, fuoco ardente, fuoco impene- trabile dello Spirito Santo, vieni nell'anima mia, versami la tua dolcezza, dammi forza, insegnami la via, portami a Te, fammi tutto tuo. Grazie, o Spirito Santo, grazie d'aventi creato, grazie d'avermi rigenerato nelle acque santifi- canti del battesimo. Che a quelle solenni promesse non mentisca mai, che mai più io macchi quella santa stola battesimale, a costo di qualunque sacrifizio, a costo della vita stessa! Grazie, o mio Spirito Santo, per avermi fortificato col sacro crisma dei forti, grazie per esser Tu disceso nell'anima mia, inondandola di luce e di gioia, grazie per avermi versato in seno, la bellezza dei tuoi doni, dei quali se non ho fatto buon uso, tutta mia è la colpa. Grazie, o Spirito Santo, per avermi guidato nella mia fanciullezza e per esserti più volte posato colla tua luce gioconda sul piccolo mio cuore. Grazie per quante volte mi hai rimpro- verate le mancanze a fine di condurmi alla virtù. Grazie per avermi guidato nella mia gio- vinezza, quando ogni spina mi sembrava un fiore. Tu dolce e benigno, col tuo sapere mi scoprivi le amare punture dei fiori di quaggiù, ed invece che sui fiori m'invitavi a passare su per le spine, veri fiori di paradiso che tengono tutto il candore nascosto. Grazie, o Spirito Santo, per avermi condotto, quale madre amorosa, pei sentieri di gigli fioriti e per fresche ed olezzanti aiuole. Grazie per avermi fatto sentire nausea d'ogni cosa mondana e per avermi dato fame profonda del pane degli Angeli. Grazie infinite per esserti rimasto nel Cuore di Gesù nell'Eucaristia. Grazie per avermi mostrato il bel cuore di Gesù per mezzo della Santa Chiesa. Grazie per avermi dato per mia protettrice ed avvocata la tua sposa e madre mia Maria. Grazie, grazie infinite per tutti i benefizi fatti a me, sol meritevole di castighi, grazie per tutte le grazie in generale ed in particolare concesse ai miei cari e a tutto il mondo. Per tutti Ti rendo infinite grazie, ma più che altro ti rendo grazie per aver sopportato con tanta bontà l'indegnità del mio cuore. Fa, o Spirito Santo, Spirito dello spirito mio, che ogni istante della mia vita sia un inno di lode, di gloria e di ringraziamento a Te, bontà infinita. TERZO QUARTO D'ORA RIPARAZIONE Volgo lo sguardo al cielo, o mio dolce Spirito Santo, ed ammiro, fra il luccicar delle stelle e lo splendore del sole, le tue eccelse grandezze i questi mi commuove tutto, e nel cuore l'amore e l'indifferenza mi battagliano, l'amore tuo, Paracleto Divino, e l'indifferenza umana. Bontà infinital... mi vergogno e mi nascondo ne l'intimo del mio nulla, mi vergogno in pensare come ti trattano gli uomini! Tu, eccelsa Maestà, ami, e non mai ti stanchi d'amare, cerchi sempre più i modi come meglio Ti puoi manifestare all'uomo per renderlo felice, ed egli all'incontro Ti paga con ingiurie, oltraggi, ed ingratitudine! Vorrei coll'ali dell'amore più fervido e puro volane sino a Te, toccare le tue penne, o Colomba immacolata dello Spirito Santo, nascondermi nel tuo fuoco, abbellirmi colla tua splendida bellezza perdermi nel tuo soffio Divino e così cogli Angeli e con Maria Santissima cantare un inno di riparazione, onde addolcire le tue piaghe aperte dalla nostra indifferenza, ingratitudine ed infedeltà. O dolce Spirito Santo, gli Angeli appariscono un nulla innanzi a Te e nessuno può consi- derare mai la tua grandezza, e poi Ti abbassi sino a noi, bussi ripetutamente al cuore del- l'uomo, gli fai mille carezze per avvicinarlo a Te, sei tutto fiamme di carità, tutto dolcezza, mentre l'uomo Ti volge lo sguardo con dire: Non ti conosco, non so chi sei! Spirito Santo, sei tanto buono che ricevi questo calice amaro d'ingratitudine senza mostrarti offeso per nulla, e continui il Tuo ufficio di conquistator di anime. Tu non hai bisogno dell' uomo, perché sei infinitamente glorificato; e intanto Ti adoperi al servizio dell'uomo come se avessi bisogno della gloria e della consolazione dell' uomo. Io vedo un contrasto d' amore e un contrasto di malizia e d'enorme dimenticanza! Pertanto lasciami, o Padre amoroso, riposare sui tuo petto di Colomba amabi le, onde Ti ami, Ti adori e Ti ripari per tante mostruosità che ricevi, Sì, permetti, o Spirito divinamente amabile, che io Ti faccio continui atti di riparazione, senta i forti tuoi palpiti, corrisponda alle tue chiamate, e colla purezza delle mie opere buone, colle angeliche virtù e con un ardente fervore ripari a tutto, mi adoperi per farti conoscere ed amare, Ti porti nel cuore di tutti, e con uno slancio affettuoso Ti faccia comprendere per quel che sei. Mi fosse dato, o Paracleto amabile, conoscere la tua bontà, scoprire a tutti le tue meraviglie, Vorrei dire: Angeli belli, sgombrate il nostro intelletto dal tenebrio degli errori e fateci conoscere lo Spirito Santo, fateci conoscere come tutto è vanità ed afflizione di spirito quaggiù, all'infuori di Dio, del suo Spirito Settiforme. Fateci conoscere, o Angeliche Ge- rarchie, che solo dallo Spirito Santo vengono a noi tutti i doni celesti e terreni, fateci conoscere come lo Spirito Santo é degno di tutti gli amori. Vieni, mio dolcissimo Consolatore, vieni, io Ti abbraccio, Ti stringo al mio cuore, Ti faccio ammenda, onorevole, Ti voglio amare per tutti e per tutti riparare. Vieni, Spirito Santo, e colla tua eccelsa luce trionfa in mezzo all'umanità tutta quanta. Vieni, mistica Colomba, dolce tesoro, vieni ch'io Ti voglio amare per tutti e ripararti appieno. Vieni, mio sommo ed immutabile bene, e lava nelle limpidissime tue acque le mie sozzure ed iniquità. Sono stato io, lo confesso innanzi a te e innanzi a tutti che più degli altri Ti offesi, Ti tradii; pertanto non finirò mai di piangere e detestare la mia freddezza, causa di tanti rilassamenti e di tante dimenticanze verso di Te. Vieni, Spirito Santo, vieni, mia luce e mia santità, vieni nell' anima mia, io Ti prometto e Ti giuro di cuore che mai, mai più ti offenderò, o mi dimenticherò di Te. Vieni, Spirito Santo, non Ti faccia indietreggiare la mia ingratitudine, vieni, fatti portare dalla tua bontà, vieni, fatti conoscere ed amare, vieni, vieni! ! ! Oh! come si può vivere senza di Te, Spirito Santo? quale luce illumina se non Tu? quale sole . ci riscalda, se non il tuo fuoco? quale gioia ci consola se non la tua Maestà? Vieni, Spirito Santo, vieni; sono stato cattivo, ora non sarò più tale. Te lo prometto. Non ho corrisposto alle tue grazie, d'ora innanzi Ti ubbidirò sempre; non Ti ho amato, perché dis- sipato, ora Ti amerò di tutto cuore; sono stato ribelle, sono stato imprudente, stolto, iniquo, perdono, perdono, Spirito Santo! Riparerò, riparerò a tutto con una vita conforme al Tuo volere santo. Ti amerò sì, Ti amerò assai e sempre. Oh! quei lumi, quelle grazie con cui Tu pietosamente operavi sul mio cuore, come mi rimproverano severamente! Perdono, perdono, Spirito Santo: colla faccia nella polvere Ti chiedo perdono; non me lo negare, dammi il bacio del tuo perdono. Colle lagrime agli occhi, Spirito Santo, Ti domando perdono, coll'amarezza del dolore, col cuore pentito ed umiliato Ti domando perdono, concedimi un ampio perdono. Perdono di tutte le mie nere ingratitudini, di tutte le mie iniquità e di quelle del mondo intiero. Perdono, perdono, Spirito Santo, che sei tutto tenerezza, dammi il tuo perdono! Aprimi l'ali della tua amorosissima longanimità, dammi il perdono ! Sorridimi, Spirito Santo, ed io Ti amerò sempre, sempre, favella alla mia lingua, ed io canterò in eterno le misericordie tue, illumina la mia volontà ed io farò vedere a tutti quanto sei compassionevole e buono. Sì, Spirito Santo, padre mio diletto, con tutti i sensi del mio corpo, con tutti i palpiti del mio cuore, con tutti i moti del mio spirito m'innalzerò a Te, formerò di tutto me stesso un cantico di riparazione. Con tutti i sensi miei Ti darò gusto, soddisferò al crudele abbandono in cui il mio cuore Ti lasciò per primo, ed all'abbandono di tanti e tanti che purtroppo continuano ad offenderti. Perdono, Padre mio, perdono! Voglio ardere nel fuoco divino, ma prima di tutto Ti domando perdono e lagrime di sincera contrizione per riparare a tutto. Ben sai, Spirito Santo, che non arriva a bruciarsi mai un tronco verde e pieno di sudiciumi e d'acqua, se non quando è ben esposto ed asciugato al sole: anch'io tronco verde di affetti terreni e sudicio di peccati e di colpe Ti apro l'anima, Ti apro il cuore, Ti apro le viscere del mio spirito! Vieni, vieni, sole vivificatore, asciuga, risana e purifica, e poi bruciami intieramente col tuo fuoco d'amore. ULTIMO QUARTO D'ORA PREGHIERA Oh! come si allieta il cuore al consolante pensiero di essere esaudito, dopo aver bussato un'ora intera alla porta della tua bontà, o Spirito Santo, ed aver aspettato come cervetta assetata l'acqua limpidissima delle tue grazie e benedizioni ! Sì, non dubito punto, ma con confidenza filiale aspetto l'acqua che può dissetare la mia sete. Dammi a bere le tue fiamme divine, ho sete di fiamme e tu solo mi puoi dissetare. Ho sete di sacrifizi e Tu solo puoi rinvigorire il mio cuore in modo che la fiamma tua mi bruci e mi consumi sull'altare del tuo volere. Ho sete di farti amare; fa che ogni anima cristiana Ti conosca, Ti ami e Ti adori. Dammi anime, o Spirito Santo, che Ti sappiano amare con per- fetto amore. Illumina, accendi, brucia, infiamma, rinvigorisci tutti i cuori: porta, porta tutti a Te, e facci perdere nel tuo soffio divino.
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