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Vita minacciata. Il tema della paura nella Bibbia Ebraica PDF

352 Pages·2007·8.898 MB·Italian
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A N A L E C T A B I B L I C A 1 19 B R U N A C O S T A C U R T A L A V I T A M I N A C C I A T A IL TEMA DELLA PAURA NELLA BIBBIA EBRAICA EDITRICE PONTIFICIO ISTITUTO BIBLICO 2 0 0 7 ANALECTA BIBLICA Collana iniziata nel 1952. Pubblica studi e ricerche di professori o tesi di dottorato del Pontificio Istituto Biblico o di altre Istituzioni accademiche su temi biblici. Volumi pubblicati dal 1998 48. LYONNET, Stanislas - SABOURIN, Léopold: Sin, Redemption, and Sacrifice. A Biblical and Patristic Study. First Reprint. 1998, pp. XVI-352. 138. GIURISATO, Giorgio: Struttura e teologia della Prima Lettera di Giovanni. Analisi letteraria e retorica, contenuto teologico. 1998, pp. IV- 720 + pieghevole. 139. BARTHOLOMEW, Craig G.: Reading Ecclesiastes. Old Testament Exegesis and Hermeneutical Theory. 1998, pp. VIII-322. 140. MILER, Jean: Les citations d’accomplissement dans VÉvangile de Matthieu. Quand Dieu se rendprésent en toute humanité. 1999, pp. 424. 73/74. DE LA POTTERIE, Ignace: La vérité dans Saint Jean. Deuxième édition revue et corrigée. 1999, pp. XXX-1132. 141. NAY, Reto: Jahwe ini Dialog. Kommunikationsanalytische Untersuchung von Ez 14,1-11 unter Beriicksichtigung des dialogischen Rahmens in Ez 8- 11 und Ez 20. 1999, pp. XII-428. 142. NORTH, Robert: Medicine in thè Biblical Background and Other Essays on thè Origins of Hebrew. 2000, pp. 196. 143. BECHARD, Dean P.: Paul outside thè Walls: A Study ofLuke’s Socio-geo- graphical Universalism in Acts 14:8-20. 2000, pp. 544 144. HEIL, J.Paul: The Transfiguration of Jesus: Narrative Meaning and Function ofMark 9:2-8, Matti7:1-8 and Luke 9:28-36. 2000, pp. 368. 145. NORTH, Robert: The Biblical Jubilee ... afterfifty years. 2000, pp. 168. 146. PRASAD, Jacob: Foundations of thè Christian Way of Life according to 1 Peter 1, 13-25. An Exegetico-theological study. 2000, pp. XX-468. 147. LAMBRECHT, Jan: Collected Studies on Pauline Literature and on The Book of Revelation. 2001, pp. XVI-438. 100. TOSATO, Angelo: Il matrimonio israelitico: una teoria generale. la ristampa: nuova prefazione, presentazione e bibliografia. 2001, pp. XXVI-278. 148. SON, Sang-Won (Aaron): Corporate Elements in Pauline Anthropology: A Study ofSelected Terms, Idioms, and Concepts in thè Light of Paul1 s Usage and Background. 2001, pp. XVIII-240. 149. BAGLOW, Christopher T.: “Modus et Forma”: A New Approach to thè Exegesis of Saint Thomas Aquinas with an Application to thè (Lectura super Epistolam ad Ephesios\ 2002, pp. VI-294. 150. KEERANKERI, George: The Love Commandment in Mark. En Exegetico- Theological Study ofMk 12,28-34. 2003, pp. 280. 96. MANICARDI, Ermenegildo: Il cammino di Gesù nel Vangelo di Marco. Schema narrativo e tema cristologico. la ristampa: nuova prefazione e bibliografia. 2003, pp. XII-224. ANALECTA BIBLICA INVESTIGATIONES SCIENTIFICAE IN RES BIBLICAS BRUNA COSTACURTA LA VITA MINACCIATA Il tema della paura nella Bibbia Ebraica EDITRICE PONTIFICIO ISTITUTO BIBLICO-ROMA 2007 1988 - Prima edizione 1997 - Prima ristampa, riveduta e corretta 2007 — Seconda ristampa, riveduta e corretta IMPRIMI POTEST Romae, die 29 Aprilis 1997 R. P. Robert F. O’Toole, S.J. Rector Pontifica Instituti Biblici EAN 978887653 ISBN 88-7653-119-X © E.P.I.B. - Roma - 2007 Iura editionis et versionis reservantur Editrice Pontificio Istituto Biblico Piazza della Pilotta, 35 - 00187 Roma, Italia alla memoria di mio padre PREFAZIONE Il presente studio riproduce, con qualche aggiunta marginale, la tesi di dottorato in Scienze Bibliche difesa nel giugno 1987 presso il Pontificio Istituto Biblico. Ha diretto il lavoro il P. Maurice Gilbert S.J., a cui va in primo luogo il mio ringraziamento per il costante impegno e la paziente dedizione con cui ha seguito le varie fasi della ricerca e dell’elaborazione dello scritto. Il P. Luis Alonso Schòkel S.J. ha accompagnato il lavoro come correlatore, con piena disponibilità e generosa sollecitudine. Ad ambedue questi maestri desidero esprimere tutta la mia riconoscenza per avermi fatto dono della loro guida ed aver messo a mia disposizione tanta preziosa competenza e sapienza. Il mio grazie sincero va anche ai Rettori della Pontificia Università Gregoriana e del Pontifìcio Istituto Biblico che si sono succeduti in que­ sti anni, a tutti gli altri Professori, e con particolare affetto al compianto P. Mitchell Dahood S.J., indimenticabile maestro ed amico, che mi ha introdotto e guidato nello studio e nella passione per le lingue semitiche. Esprimo la mia gratitudine pure agli addetti alla Biblioteca del Biblico per la loro simpatia e collaborazione. Grazie anche a tutti coloro che hanno aiutato e sostenuto il mio cammino in questi lunghi anni di studio, in particolare il P. Francesco Rossi de Gasperis S.J., il dott. Paolo Pieri, la comunità di Via Giusti delle Suore Francescane di Maria, e M. Angelamaria Campanile la cui genero­ sità e amicizia profonda mi sono state e sono doni inestimabili. Devo la pubblicazione di questo studio al generoso interessamento dell’Istituto delle Suore di Maria Bambina e dell’Unione Superiore Mag­ giori d’Italia che hanno provveduto, anche con il concorso della Pontifì­ cia Università Gregoriana, a tutte le spese di stampa. Ringrazio di cuore, con sincera e profonda gratitudine. Roma, dicembre 1987 Bruna Costacurta NOTA ALLA RISTAMPA A quasi dieci anni dì distanza dalla pubblicazione di questa disserta­ zione, il tema che essa affronta mantiene intatto il suo interesse e la sua attualità. L’emozione della paura resta infatti ima dimensione antropolo­ gica centrale e imprescindibile, che continua ad essere oggetto di analisi e riflessione. D’altra parte, però, nel campo della ricerca biblica, non sono emersi nuovi dati o studi innovativi sull’argomento, lasciando così alla presente monografia la sua validità e utilità. Per questo, essendo il libro ormai esaurito, si è pensato di fare ima ristampa, offrendo alla fine del volume una breve lista di Errata Corrige, ma senza procedere all’oneroso lavoro di una nuova edizione. Le integra­ zioni bibliografiche sarebbero potute essere numerose, in particolare per quel che concerne lo studio dei vari testi presi in esame e l’analisi di alcune radici ebraiche; trattandosi però di apporti limitati a delle que­ stioni puntuali, l’impianto organizzativo e interpretativo del campo se­ mantico della paura non ne risulterebbe in realtà modificato. In questa occasione, sembra utile ribadire la ragionevolezza della scelta metodologica soggiacente a questo studio, volutamente sincronico a motivo della specifica fisionomia del tema affrontato. L’intento infatti è di prendere in esame un’emozione fondamentale dell’essere umano, un’esperienza basilare che fa parte della sua struttura profonda e accom­ pagna l’uomo di tutti i tempi nel suo costitutivo vivere sotto minaccia. Possono in parte cambiare i connotati contingenti di questa minaccia, forse anche alcuni modi di esprimere la paura, ma l’esperienza rimane fondamentalmente la stessa, e si presenta come confronto con la propria creaturalità. Non sembra perciò di grande utilità tentare un’indagine sto­ rica sul fenomeno, né procedere distinguendo tra strati letterari di epoche diverse. Se a ciò si aggiunge l'insufficiente consenso degli studiosi ri­ guardo alla determinazione delle fonti e alla datazione dei testi, si capirà facilmente il perché di una scelta sincronica, in accordo anche con alcune significative correnti della ricerca biblica attuale. Ringrazio il Padre Pasquale Puca S.J., direttore dell’Editrice Pontifi­ cio Istituto Biblico, che si è fatto promotore di questa ristampa. Roma, maggio 1997 Bruna Costacurta INTRODUZIONE L’uomo da sempre ha dovuto lottare per vivere. La storia umana è una lunga serie di tentativi di progredire nella ricerca di una sempre mi­ gliore e più stabile condizione di vita. Ma gli ostacoli sono innumerevoli, i pericoli incalcolabili, e l’essere umano ha dovuto e deve quotidianamen­ te confrontarsi con le mille minacce dell’esistere e con quella definitiva del morire. In un’epoca come la nostra, in cui sembra che il progresso sia giunto a soglie elevatissime, paradossalmente quel confronto si fa sempre più angoscioso. Perché dò che aiuta a vivere può sempre trasformarsi in causa di morte. La fortezza impenetrabile creata per proteggere, se si chiude sui suoi abitanti, diventa la loro tomba. Cosi, la nostra epoca co­ nosce terrori proporzionati all’alto livello della sua tecnica: guerra atomi­ ca, disastri nucleari, violenza incontrollata, solitudine, morte anonima, alienazione. La vita è migliorata, ma è cominciata a venir meno una trop­ po ottimistica fiducia nelle capacità conoscitive e programmatrici dell’uo­ mo e nelle possibilità risolutive delle sue istituzioni. Cresce così l’instabili­ tà, l’incertezza, la difficoltà a trovare un senso al proprio esistere. Cresce la paura. Non meraviglia perciò che lo studio di questa emozione stia ulti­ mamente occupando esperti di varie discipline come psicologi, storici, sociologi. In Italia, questo interesse sul fenomeno del temere si è chia­ ramente manifestato con un Convegno tenutosi a Milano nell’ottobre del 1984 e dedicato proprio alla paural. In quegli anni, si erano avute anche varie pubblicazioni sul tema. In particolare, vanno ricordate le opere di A. Oliverio Ferraris (Psicologia della paura, 1980 2 ; Origini e conseguenze dell’ansia sociale, 1981; L’assedio della paura, 1983) e, nel­ l’ambito della saggistica, Madre Paura di R. Balbi, del 1984. 1 Nell’ottobre 1983, a Roma, la Cattedra di Filosofia della politica dell’Università «La Sapienza» aveva organizzato il 1° Simposio Intemazionale di Filosofia della Politica sul tema: «La paura e la città» (cfr. Pasini, ed., La paura e la città). Nello stesso periodo, solo pochi giorni prima, la Società canadese di Teologia teneva a Montreal il suo congres­ so il cui tema era la paura (cfr. Mettayer - Dufort, edd., La peur). 2 L’anno precedente, era stato anche tradotto in italiano l’importante studio di Delumeau, La Peur en Occident (XIV'-XVlll* siècles). Lo stesso Autore ha poi pubblica­ to, nel 1983, Le péché et la peur. 10 INTRODUZIONE A tale interesse in campo profano non ha finora corrisposto un uguale interesse nel campo della ricerca biblica veterotestamentaria, anco­ ra povera di studi dedicati ai sentimenti e alle emozioni umane. Le Antropologie bibliche si sono infatti solitamente occupate del problema della costituzione unitaria e non dualistica deU’individuo, della triade basar, nepes, ruh e di altre dimensioni dell’essere dell’uomo, ma non propriamente delle sue emozioni3. Rari sono anche gli studi mono­ grafici su un sentimento particolare4, come pure su temi in qualche mo­ do attinenti al campo delle emozionis. Nulla poi, a nostra conoscenza, è stato pubblicato sull’emozione del­ la paura. Essa è stata solo a volte trattata come elemento parziale all’in- temo di temi diversi e più vasti6 ; oppure ne è stato esaminato solo un aspetto: in questa linea si situa l’abbondante produzione sul tema del «Ti­ more di Dio», molto studiato a causa delle sue particolari implicazioni teologiche7. La nostra tesi invece vuole fare della paura in quanto tale, in tutti i suoi aspetti e manifestazioni, l’oggetto specifico della ricerca. Come base di elaborazione metodologica, è stato utile il confronto con alcuni recenti studi della terminologia biblica che si rifanno alle ac­ quisizioni della scienza linguistica8. Essendo però il nostro uno studio su un’emozione, abbiamo adeguato il metodo all’oggetto in questione tenen­ do conto della sua complessità, ricchezza di sfumature, pluralità di termi­ nologia, di situazioni, di manifestazioni, ecc.5. 1 Cfr. ad es. Eichrodt, Das Menschenverstàndnis des A.T.; Tresmontant, Essai sur la pensée hèbraìque; Wolff, Anthropologie des A.T.; Rogerson, Anthropology and thè O.T. 4 Cfr. Morris, Testaments of Love-, Grelot, Dans les angoisses: l'espérance. 5 Cfr. Westermann, «Das HofFen im A.T.»; Scharbert, Der Schmerz im A.T.; Zimmerli, Der Mensch undseine Hoffnung im A.T.; Seidel, Das Erlebnis der Einsamkeit im A.T.; Gerstenberger - Schrage, Leiden-, Simundson, Faith under Fire. * Cfr. i capitoli «Todesfurcht» in Wàchter, Der Tod im A.T., 10-56 e «Die Bedeu- tungsfelder von Mul und Furcht» in R. Lauha, Psychophysischer Sprachgebrauch im A.T., 133-154. 7 Segnaliamo solo le monografìe più importanti: Plath, Furcht Gottes (con una breve sezione sulla paura: «Menschenfurcht», pp. 11-31); Becker, Gottesfurcht im A'.T.; Haspecker, Gottesfurcht bei Jesus Sirach; Derousseaux, La Crainte de Dieu dans l'A.T. 8 In particolare, segnaliamo le opere di Sawyer, Semantics in Biblical Research-, Pons, L'oppression dans l'A.T:, Brenner, Colour Terms in thè O.T.-, Balentine, The Hidden God; Guillén Torralba, La fuerza oculta de Dios; Bovati, Ristabilire la giustizia. * NeU’afTrontare una tematica cosi peculiare è stato anche utile l’apporto della scien­ za psicologica e occasionalmente dell’etologia. Il riferimento a queste discipline ha consen­ tito una più precisa attenzione ai vari elementi del fenomeno presenti nel testo biblico e una migliore comprensione del loro significato. Abbiamo invece preferito non utilizzare come punto di riferimento il pensiero filosofico, che pure si è occupato delle emozioni, per non sovrapporre ai dati biblici dei sistemi concettuali e interpretativi già strutturati.

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