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Vita e morte di Trotskij PDF

396 Pages·2014·11.795 MB·Italian
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VICTOR SERGE VITA E MORTE DI TROTSKIJ Trotskij ha vissuto 61 anni avventurosi e appassionanti come forse nessun altro europeo del nostro secolo. Dalla deportazione in Siberia alla rivoluzione del 1905, dall’esilio a Parigi e New York al successo del ‘17, alla costituzione dell’Armata Rossa, allo scontro con Stalin che lo perseguitò sino alla fine, dalla Francia alla Norvegia al Messico. Victor Serge, con l’aiuto dei ricordi personali e le testimonianze della moglie di Trotskij, rappresénta al vivo l'uomo, il rivoluzionario e il teorico marxista. Victor Serge (Bruxelles 1890), figlio di emigrati russi, si formò negli ambienti anarchici e operai di Parigi. Dall'inverno del ‘18 partecipò alla rivoluzione russa, i cui maggiori protagonisti conobbe personalmente. L'amicizia con Trotskij gli valse nel '33 l’arresto e il confino. Liberato due anni dopo, raggiunse la Francia, e poi il Messico, dove mori nel ‘47. Pubblicista e romanziere, è autore anche di Memorie di un rivoluzionario dal 1901 al 1941, Firenze 1956, e dell'Anno primo della rivoluzione russa, Torino 1967. ISBN 978-88-6802-057-6 PGreco Edizioni 24,00 euro VICTOR SERGE VITA E MORTE DI TROTSKIJ PGRECO Titolo originale dell’opera: Vie et mort de Léon Trotsky per il centenario della rivoluzione russa 1917-2017 © 2014 - I’GRECO EDIZIONI Via Gabbro 4-20100 Milano Per informazioni: www.edizionipgreco.it [email protected] ISBN: 9788868020576 L’editore ha effettuato, senza successo, tutte le ricerche necessarie al fine di identificare gli aventi titolo rispetto ai diritti dell’opera. Pertanto resta disponibile ad assolvere le proprie obbligazioni. AVVERTENZA Questo libro fu concepito inizialmente come le memorie di Natalja Ivanovna Sedova. Scritto da mio padre, Victor Serge, in base agli appunti presi durante le conversazioni avute con lei, e corretto man mano, capitolo per capitolo, il mano­ scritto, come testimoniano le numerose note e aggiunte suc­ cessive, è stato riveduto dalla vedova di Lev Trotskij. Victor Serge avrebbe desiderato che il libro recasse la firma di Natalja Ivanovna e, quanto a sé, di figurare soltanto come estensore della trascrizione o tutt’al più come coautore. Terminato il manoscritto, pochi giorni prima della morte di Victor Serge, Natalja Sedova, considerandolo opera di lui, insisté perché vi figurasse soltanto il nome di Serge, « giac­ ché nel testo appare molto chiaramente ciò che è stato detto da me » *. L’atteggiamento di entrambi, Natalja Ivanovna e Victor Serge, era dettato dalla modestia e dalla delicatezza: egli pensava che la diffusione del libro si sarebbe avvantaggiata della prestigiosa firma della vedova di Trotskij; Natalja Iva­ novna, da parte sua, non voleva usurpare il credito lette­ rario di Victor Serge. Molti anni dopo, parlandomi alla pre­ senza di alcuni intimi, Natalja Ivanovna esternò il suo rim­ pianto di non aver firmato il libro. L’opera fu terminata nel 1946. Allora non si sapeva ancora con certezza il vero nome dell’assassino di Trotskij; gli autori (come risulta dai Carnets di Victor Serge, prima edizione, Julliard) conoscevano il ! I ricordi e le testimonianze di Natalja Ivanovna Sedova sono sempre virgolettate. X Vili e morte di Trotskiì nome di Ramon Mercader, ma, poiché la sua identità non era stata ancora definitivamente accertata, preferirono tacerlo. Seppi da mio padre che, se avesse concepito questo libro come cosa interamente sua, « avrebbe espresso opinioni non necessariamente identiche a quelle di Natalja Ivanovna Sedova ». Per illustrare il particolare stile del modo di pensare di Victor Serge, ri è parso utile premettere, a mo’ di prefazione, alcune pagine sicuramente inedite, da lui scritte poco dopo la sua prima visita alla casa di Coyoacan, nel 1942. Vladimir Kibalcic Mexico, 1971 IL VECCHIO

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