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Versatilita nell'utilizzo di strutture umane da parte del pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii (Natterer, 1819) PDF

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Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 134/1993 (I): 13-16, Giugno 1995 Edoardo Vernier (*) Versatilità nell’utilizzo di strutture umane da parte del pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii (Natterer, 1819) Riassunto — Attualmente Pipistrellus kuhlii può essere considerato come la più comune specie di chirottero italiana. La ragione del suo successo è probabilmente dovuta anche alla sua grande adattabilità verso alcune strutture umane introdotte di recente sul territorio, che procurano nuovi rifugi in grande quantità. In questa nota breve vengono forniti due esempi di questa capacità di adattamento del Pipistrello di Kuhl: l’uso dei pali della luce in cemento e delle grondaie di nuovo disegno. Abstract — Versatility in using human landscape elements of Kuhl’s Pipistrelle, Pipistrel¬ lus kuhlii (Natterer, 1819). Actually Pipistrellus kuhlii is thè commonest Italian Bat species. The reason of ìts success is probably due to thè cleverness to adaptation to some new human landscape elements, that provide many new roosts. In this brief note are given two examples of this ability of thè Kuhl s Pipistrelle: thè use of thè concrete poles and of some new gutters. Key words: Ecology, Bats, Vespertilionidae, Pipistrellus kuhlii. Il pipistrello albolimbato è la più comune specie italiana di chirottero (Lanza, 1959; Vernier, 1987). Si tratta di una specie antropofila che vive bene e volentieri vicino all’uomo; ha poche esigenze per i rifugi e si adatta a diverse condizioni ambientali. Secondo osservazioni personali, condotte dal 1975 ad oggi, sembra che sia una specie in aumento numerico (Vernier, 1993). Poiché una delle cause più importanti a cui si è attribuita la diminuzio¬ ne numerica dei nostri pipistrelli è la mancanza di rifugi adatti (Vernier, 1983; Stebbings, 1967), questa specie dimostra di saper utilizzare con versa¬ tilità e abilità varie strutture umane presenti sul territorio e/o di recente introdotte in grande quantità dall’uomo. Vediamo alcuni esempi di questi utilizzi «insoliti»: (*) Collaboratore del Dipartimento di Biologia - Università di Padova. Indirizzo privato: Via delle Palme 20/1, 35137 Padova. 14 E. VERNIER 1) Pali della luce. I pali della luce in cemento, cavi all’interno, hanno un buon isolamento termico e non sembrano utilizzati da altri mammiferi. Si tratta di pali in cemento con una cavità interna: l’accesso è reso possibile dai fori per i bulloni, che a volte non sono tutti utilizzati. L’autore del presente lavoro ha verificato l’utilizzo di questi particolari rifugi durante una ricerca sui pipistrelli della pineta di Cervia (RA), nei mesi di luglio degli anni 1985-87 (Vernier, 1987) (Fig. 1). In seguito il fenomeno è stato registrato in vari comuni della provincia di Padova: Calaone (sui Colli Euganei), Terrassa Padovana, e Arsego. Fig. 1 — Nell’immagine si vede un Pipistrellus kuhlii nel momento in cui esce da un palo in cemento della linea elettrica (Pineta di Cervia, Ravenna; da Vernier, 1987). 15 UTILIZZO DI STRUTTURE UMANE DA PARTE DI PIPISTRELLUS KUHLII Si può quindi ragionevolmente pensare che tale modello di comporta¬ mento sia stato adottato nelle altre regioni d’Italia, dove abbondano i pali in cemento del tipo sopra descritto. Secondo i dati Enel emersi durante un recente convegno sull’impatto ambientale delle linee elettriche (Bologna, settembre 1992), ogni anno ven¬ gono posati sul territorio italiano decine di migliaia di pali del tipo utilizzato da Pipistrelli kuhlii (e forse, da altri Pipistrelli); esiste quindi una disponi¬ bilità assai ampia e in continuo aumento di tale tipo di rifugi, che in un certo senso «sostituisce» le cavità di alberi. 2) Grondaie. Sebbene probabilmente l’utilizzo delle grondaie come ri¬ fugio primaverile-estivo fosse già presente da parte dei nostri pipistrelli, dai primi anni ’70 in poi sono state prodotte e utilizzate in grande quantità sul territorio delle grondaie a sezione quadrata o rettangolare che hanno note¬ volmente ampliato l’importanza del fenomeno. Queste nuove grondaie, infatti, vengono normalmente montate la¬ sciando uno spazio grondaia-muro di 1 o 2 cm circa; tale intercapedine risul¬ ta assai gradita al pipistrello di Kuhl, che la colonizza con facilità, utilizzan¬ dola come rifugio e come luogo di allevamento dei piccoli; il fenomeno è stato verificato dozzine di volte in gran parte d’Italia, con colonie a volte di 10-12 esemplari, ma anche di 100 o più; non è stata osservata finora una espo¬ sizione preferenziale dei pipistrelli su un lato degli edifici, ma quando le grondaie corrono lungo tutto il perimetro dell’abitazione (Fig. 2) gli animali sono liberi di spostarsi lungo tale perimetro. Fig. 2 — Casa singola di nuova costruzione a S. Bellino (Rovigo), che ospita una piccola colo¬ nia di Pipistrellus sp. La presenza delle grondaie a sezione quadrata risulta determinante per l’insediamento del Pipistrello di Kuhl. Si tratta di una situazione comune, riscontrata in varie regioni d’Italia. 16 E. VERNIER Esiste probabilmente anche un vantaggio termico nell’utilizzo delle grondaie, che si scaldano per molte ore nella buona stagione; l’uso di tali rifugi poi dimostra che Pipistrellus kuhlii non abbisogna di ambienti partico¬ larmente umidi, tanto che spesso si ritrova all’interno dei cassoni delle per¬ siane, sia d’estate che d’inverno. I casi di utilizzo di queste strutture metallo-muratura come rifugio da parte di pipistrelli sono oggi veramente numerosi, e riguardano nella stra¬ grande maggioranza dei casi solo la specie Pipistrellus kuhlii. Un gran numero di condomini e villette sono così diventati rifugi e nursery di gruppi, anche numerosi, di questi piccoli vespertilionidi. È stato possibile contare fino a 100 individui lungo le grondaie di una singola villa a Cittadella (Padova). Sembra evidente che il pipistrello di Kuhl ha capacità di adattamento e plasticità comportamentali notevoli, e che ha saputo sfruttare con successo i cambiamenti del territorio che in altri casi hanno portato a drastiche dimi¬ nuzioni di altre specie di chirotteri. II pipistrello di Kuhl è una delle specie che più comunemente volano intorno ai lampioni, a ulteriore dimostrazione che la specie si è ben adattata alla vicinanza dell’uomo e delle sue strutture, attuando così delle strategie di sopravvivenza vincenti, nell’attuale situazione urbanistica dove sia i nuovi edifici che i vecchi, ristrutturati, costituiscono nuovi rifugi per questa specie. Bibliografìa Lanza B., 1959 - Chiroptera (pp. 187-473). In: Toschi A. & Lanza B.: Fauna d’Italia, IV, Mammalia: generalità, Insectivora, Chiroptera, Ed. Calde- rini: viii+485. Stebbings R., 1967 - Conservation of Bats. Journal of thè Devon Trust, 13: 517-522. Vernier E., 1983 - Nota preliminare sui Chirotteri delle grotte della provincia di Pordenone. Atti 4° Convegno di Speleologia del Friuli-Venezia Giulia (Pordenone, 9-11 novembre 1979): 63-68. Vernier E., 1987 - Manuale pratico dei Chirotteri italiani. Pubbl. da: Unione Speleologica Pordenonese C.A.I. & Assessorato all’Ecologia della Provin¬ cia di Pordenone: iv+147. Vernier E., 1993 - Lo strano caso del Pipistrello albolimbato, una specie di Chirottero in espansione. Ambiente Risorse Salute, Aprile 1993, pp. 54-56.

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