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Utopia e riforma nell’Iluminismo PDF

185 Pages·1970·0.582 MB·Italian
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a Utopia e riforma nell’Illuminismo di Franco Venturi Storiad’ItaliaEinaudi a Edizionediriferimento: Utopiaeriformanell’Illuminismo,Einaudi,Torino1970 Storiad’ItaliaEinaudi II . Sommario Introduzione 1 Capitoloprimo. ReerepubblichetraSeie 23 Settecento Capitolosecondo. Irepubblicaniinglesi 61 Capitoloterzo. DaMontesquieualla 93 Rivoluzione Capitoloquarto. Ildirittodipunire 127 Capitoloquinto. Cronologiaegeografia 157 dell’illuminismo Storiad’ItaliaEinaudi III Introduzione Esser invitato a tenere le George Macaulay Trevelyan Lectures è un grosso impegno. Trascorrere tre setti- mane a Cambridge per rispondere a questo invito è un gran piacere, tra quelle biblioteche e le discussioni con gli amici e colleghi. Eccone ora il risultato. Il proble- ma scelto è evidentemente ampio. Spero che i punti di vistapresceltiperosservarloconsentanoaquestepagine dinonessertroppodispersiveepermettanoanziditoc- carealcunialmenodeinodicentralidellagrandeetàdei lumi, cogliendola nel suo difficile e fecondo equilibrio d’utopiaediriforma. Avevo avuto la tentazione di intitolare queste lezioni WasistAufklärung? Hopoiresistitoaquestatentazio- ne, non perché temessi d’essere accusato d’aver voluto mettermi sullo stesso piano di Immanuel Kant, di Mo- ses Mendelssohn e degli altri valentuomini che rispose- ro nel 1784 al quesito così formulato dalla «Berlinische Monatschrift». Sperochetuttipossano,almenoinque- sta materia, fare affidamento su una mia sufficiente ca- pacitàdiautocritica.Senonsonorisalitoalladatainizia- ledeldibattitosull’illuminismo,èperchésonoconvinto che quella discussione, pur così interessante, rischiò al- loraerischiaancoroggidideviarelaricercaportandola suunastradasbagliata. Da Kant a Cassirer, e oltre, l’illuminismo europeo è stato dominato da questa interpretazione filosofica del- laAufklärungtedesca.AlmenoCassirererastatosincero eavevaintitolatoilsuolibroDiePhilosophiederAufklä- rung. Riapriamolo. Per limitarci alla Germania, domi- nanoBaumgarteneBodmer,JerusalemeLessing,Wol- ffeKant.SchlötzereBüsching,adesempio,sonoassen- ti. Eppurel’unofuilpiùimportantepubblicistadelse- Storiad’ItaliaEinaudi 1 FrancoVenturi-Utopiaeriformanell’Illuminismo condoSettecento,scoprìagliocchideitedeschiuninte- ro mondo storico quale la Russia e meglio d’ogni altro dimostrò la difficoltà, i contrasti d’un pensiero liberale nella Germania di quella età. Il secondo diede una di- mensionenuovaallageografia,dominandoconisuoili- bril’interomercatoeuropeodiqueglianni. NéinCas- sirertroviamounsoloeconomista. UnaAufklärungche nontocchilostato,laterra,ilcommercioèevidentemen- te mutila almeno di una delle sue ali. Come diceva Di- derot: «Imposez-moisilencesurlareligionetlegouver- nement,etjen’auraiplusrienàdire»1. Certodireligio- ne settecentesca molto si parla in Cassirer. Di governo –nonditeoriegiuridiche,madipolitica–pocoonulla. E questa tendenza non accenna a mutare tra gli storici deilumi. Èuscitol’annoscorsoinItaliaunlibroimpor- tante,intitolatoL’illuminismotedesco. EtàdiLessingdi NicolaoMerker2. Èscrittodaunmarxista. Discutecon- tinuamente sul valore sociale delle idee filosofiche. Ma Schlötzer e Büsching sono praticamente assenti, i fisio- cratitedeschicomesemainonfosseroesistiti. C’ètutto, dallareligioneallasocietà.Quelchemancaè«legouver- nement»,comedicevaDiderot,l’azionepoliticaconcre- ta. A ben guardare, l’interpretazione filosofica della Au- fklärung, da Kant a Cassirer e ad oggi, rischia di essere variamentedeformanteperchéèsempre. unastoriache tendeessenzialmentearisalirealleorigini,aiprincipîpri- midelleideechevedeoperarenellarealtàdelXVIIIse- colo. Guarda a Descartes, a Leibniz, a Locke, a Male- branche,inlorovedelefontidiqueipensierichefuron poiutilizzatieintorbidatidallafilosofiapopolare,chefu- ronoconsumatinelcorsodellalottaideologicadelseco- 1Lapromenadedusceptique,inŒuvrescomplètes,acuradi J.AssézateM.Tourneux,Paris1875,vol.I,p.184. 2Bari1968. Storiad’ItaliaEinaudi 2 FrancoVenturi-Utopiaeriformanell’Illuminismo lodeilumi. Perrimettereordinedopolabattaglia, l’u- nica cosa da fare, sembrano dire questi storici, è quella divederecomefosserostatiforgiatiqueiconcettiiqua- li,contortieguasti,stannodifronteainostriocchi,co- me furono fabbricate quelle armi che dobbiamo ora ri- forbire sulla cote di un grande sistema filosofico, sulla pietra d’una delle grandi concezioni del mondo, razio- nalismo,naturalismo,sensismo,ecc. Peccatochequesto metodo si scontri precisamente con quello che fu il ca- ratterefondamentaledelpensieroilluminista, laradica- levolontàcioèdinoncostruiresistemifilosofici,latota- lesfiducianellalorovalidità. Condillac,Voltaire,Dide- rot, d’Alembert, a metà del secolo, lo hanno detto tan- tochiaramentedanonlasciarcipiùdubbioalcuno. Non alleoriginidelleideedobbiamorisalire,evidentemente, ma alla loro funzione nella storia del Settecento. I filo- sofi hanno la tentazione di rinavigare verso la sorgente. Gli. storici debbono dirci come il fiume si aprì la sua strada,inmezzoaqualiostacoliedifficoltà.Latentazio- ne invero di molti tedeschi, fin dal Settecento, fu quel- ladidareunvaloremiticoall’origineedicercarlàogni luce e ogni bene. Ogni volta che sono anch’io attratto a far così a ritroso il cammino della storia per tentar di spiegare un’idea, un fatto, vado a rileggermi il passo di Herder che mi pare conservare sempre tutta l’efficacia d’unacaricaturainvolontariad’ognigermanicanostalgia dell’Ur: «Conquantadeliziamainoileggiamolenarra- zionipoetichesull’origine, dellesingolecose, sulprimo navigatore, sul primo bacio, il primo giardino, il primo morto, il primo cammello...»3. È una caricatura questa cheglistoricidell’illuminismonondovrebberomaiper- deredivista.Herdererasemplicementeingenuoquando 3VersucheinerGeschichtederlyrischenDichtkunst,inSämm- tlicheWerke,acuradiBernardSuphan,Berlin1891,vol. 32, p.86. Storiad’ItaliaEinaudi 3 FrancoVenturi-Utopiaeriformanell’Illuminismo scrivevaquesterighenelsuoframmentosullastoriadel- lalirica,pocoprimadiriprendereedapprofondireque- stavisionenelsuopamphletdel1774AucheinePhiloso- phiederGeschichte. Poi,dopoHerder,questafugaver- soilpassatoperspiegareilpresenteèandataraffinando- siecomplicandosi.Èmenofaciledacogliere,questano- stalgiadell’Ur,quandoèrivestitadaipiùseducentiargo- menti razionali, ma non è per questo meno pericolosa. Non si tratta più soltanto di cose così semplici come il primogiardinodell’umanità,delparadisoterrestreedei suoipatriarcaliabitanti, ma, poniamo, dellaagostiniana eteologicaCivitasdei. Theheavenlycityoftheeighteen- th century philosophers è, com’è noto, il titolo d’un fa- moso libro di Carl Becker. Avvolto in un velo, l’auto- revollepresentarloungiornocosìaisuoilettori: «This certainly isn’t history. I hope it is philosophy, because ifitisnotitisprobablymoonshine: –orwouldyousay thedistinctionisoversubtle?»Noncistupiremoconsta- tandochequestaoperapiacqueaicrociani,inItalia,con questo suo tentativo di far coincidere filosofia e storia dell’illuminismo4. Ma si tratta purtuttavia di una coin- cidenzaillusoria,d’untentativodiritrovarenelpensiero di Diderot e di d’Holbach, di Voltaire e di Hume, non quellocheessiavevanoportatodinuovo,distoricamen- te efficace e fecondo, ma quello che coincideva sostan- zialmenteconleideefondamentalidelpassato, lalegge naturale,lamorale,l’immortalità. Storiaretroattivarac- contatacongrandecharmeemoltadottrina,comeavvie- neaiconservatoriintelligenti,scetticisututto,salvosulla volontàdinoncederealnuovo,all’inatteso,aquelloche restafuoridellaloroheavenlycity. Daquandoquestoli- bro fu pubblicato, nel 1932, ogni studio sul Settecento 4Su Becker e Croce, cfr. BURLEIGH TAYLOR WILKINS, CarlBecker.AbiographicalstudyinAmericanintellectualhisto- ry,Cambridge(Mass.)1961,pp.193sgg. Storiad’ItaliaEinaudi 4 FrancoVenturi-Utopiaeriformanell’Illuminismo europeo,sullasuafunzionepoliticaesociale,nonhapo- tuto, credo, che constatare come fuori dalle mura della civitasdeirestasseinrealtànonpoco,inveritàl’illumini- smostesso.CarlBeckerèrimastounepisodioimportan- tenellostudiodelconservatorismoedellaciviltàameri- cana.Malasuaheavenlycityèdiventataogniannosem- prepiùisolataelontana, allespalledichihacercatodi scenderelungoilcorsodelfiumestoricosettecentesco. Eppure la tentazione di volgere indietro lo sguardo evidentementeèforte,enonèfacileresistervi. Unodei criticipiùesplicitidiCarlBeckerèlostudiosochepiùha fattoperdarciunavisionecritica,realistica,nonoffusca- tadaschemifilosoficieideologicidella politica di Vol- taire, Peter Gay, quando ha voluto dare un sottotitolo all’operasuaTheEnlightenment: Aninterpretation,non hatrovatodimegliocheTheriseofmodernpaganism5.Il primovolumediquest’opera,dicuinonènecessariodi- rel’interesse(sitrattadelmaggiortentativodisintesifi- noracompiutodiquelchesièdettoepensatosulSette- centoinquestiultimidecenni)rivela,nellasuastessaco- struzione,questareiteratafugaversoleoriginieilpassa- to,Dopounaouverturesull’Enlightenmentinitsworld, su The little flock of philosophes, sui problemi cioè del- la diffusione europea dei lumi, sul rapporto tra il pic- cologruppoeleforzeestrutturesocialidiquell’epoca, quandocisiaspetterebbeunastoriadelformarsidellit- tle flock e del suo effettivo operare in mezzo alle cose, eccoinveceTheappealtoantiquity,Theusefulandbelo- vedpast,eccoebreiegreci,paganiecristiani. Equando finalmentesperiamodiessereallafine, Beyondtheholy circle,comes’intitolal’ultimapartediquestolibro,ecco venirci incontro d’Holbach e Diderot, ma dietro a loro staancoralagrandeombradiLucrezio.SullaMissionof Lucretiussichiudeilprimovolumediquest’opera,tan- 5NewYork,1967. Storiad’ItaliaEinaudi 5 FrancoVenturi-Utopiaeriformanell’Illuminismo topienadicoseinteressantieimportanti, machecosti- tuisceunaprovaancoradiquantosiadifficileusciredal cerchio magico della tradizione della Aufklärung tede- sca,dellavisione,fraSetteeOttocento,dellagermanica Humanität,dallapassioneperlaGreciaeperRomache crebbenelleuniversitàdelladoctaGermania. Chiuden- do questo libro pensavo a Delio Cantimori, che faceva finirel’etàumanisticaconlarivoluzionefrancese, chiu- dendo anch’egli in un solo mondo ideale gli scolastici, gli umanisti fino alla soglia dell’illuminismo, da Petrar- ca a Rousseau, come egli scrisse un giorno6. Peter Gay cidiceeglistessochiaramente,nelpreziosoBibliographi- calessaychechiudequestoprimovolume, qualisianoi suoi punti di partenza e di riferimento: Cassirer innan- zi tutto, il Warburg Institut, Fritz Saxl, Auerbach. Pe- terGayportaaquestatradizioneunasensibilitàfilosofi- camoderna,unacoscienzaadesempiocheCassirernon ebbemaidelvaloredelmaterialismosettecentesco,così comeunasensibilitàpoliticachetradizionalmenteman- cò agli umanisti tedeschi. Ma sono rami nuovi e inne- stisuunanticoegloriosotronco. Effettivamenteillibro diPeterGaypotrebbeessereintitolato–enonèpiccolo complimento–WasistAufklärung? Hoprovatoiostessoafareunapiccola,maritengosi- gnificativaverificadelpuntodivistaumanisticonell’in- terpretazione del Settecento. Ho cercato cioè di capire checosasignificasseeffettivamentelarispostacheKant stessodiedeaquell’interrogativo,edè,comeènoto,che dobbiamoconsiderarecomemottodell’illuminismo: Sa- pere aude. Son parole tratte da Orazio. Qual più bel- laprovadellapresenzadelmondoclassico, oaddirittu- radell’identificazionedegliilluministiconl’antichitàpa- 6Valore dell’umanesimo, in Studi di storia, Torino 1959, p. 383. Cfr. pure Il problema rinascimentale a proposito di ArmandoSapori,inibid.,pp.366sgg. Storiad’ItaliaEinaudi 6 FrancoVenturi-Utopiaeriformanell’Illuminismo gana, come sostiene Peter Gay? Tornano all’orecchio i versidiVoltaire,leparolediDiderot,isaggidiGaliani, e così potremmo continuare per tutta l’Europa. dei lu- mi, ritrovando ovunque il poeta latino. Ma che signifi- ca questa presenza? Il dubbio mi nacque molto tempo addietro, quando ero ragazzo, e di Orazio mi parlò un giornocongrandeammirazione,quasiconvenerazione, unilluministachehoavutolafortunadiconoscereper- sonalmente, Gaetano Salvemini. Ricordo il mio stupo- reeilmiodubbio,chenaturalmentenonosaiesprimer- gli, dicomepotesselui, Salvemini, l’uomodalcarattere cosìindipendenteeschietto,dalleideepolitichecosìli- bere, dalla coscienza sociale così acuita e moderna, co- mepotesseunilluministaparsuoamareilpoetadell’e- tàd’Augusto, l’uomopoliticamenteesocialmentetanto diverso, contrario anzi a lui; che era stato Orazio. Ma- giadellapoesia? Larispostanonmiaccontentòallorae nonmisoddisfaneppureoggi,néperSalvemini,néper DiderotoVoltaire.Ildubbiocrebbeinmeilgiornolon- tanoincuisentiiFrancescoSaverioNitti,cheunillumi- nistanonera,mauneconomistailluminatosì,dichiarar- michesevolevofarlostoricoavreisempredovutoricor- dareilprofondomottodiCicerone, secondocuilasto- riaèoratoria. VivoorainItalia,inunpaesecioèincui seungiovanevuolpoterentrareinunauniversitàdove sistudialastoria,poniamo,adesempio,dell’intelligenci- jarussaodelmovimentooperaioeuropeo,ètenutoafa- reunliceoincuileggeràobbligatoriamente,sultestoori- ginale,lepoesienonsoltantodiOrazio,maanchequel- le di Anacreonte. E questo proprio nel paese, in Italia, in cui gli illuministi settecenteschi, grandi e piccoli, ac- cantoallacriticadellalegge,dellatradizioneromanaco- minciarono a criticare anche l’insegnamento obbligato- Storiad’ItaliaEinaudi 7

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