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Urbis et orbis lingua. Corso di Latino per Licei Classici, Scientifici e Istituti Magistrali. Parte teorica/Volume unico PDF

245 Pages·1991·26.159 MB·Italian
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.v. iTfORIO l'ANTlJCLl 'j I ! I-·' / \ - .l·-··t ..... -;- ,, I ' .. I Cor:;o di Latino per Licei Classici, Scientifici _ e ts·.tiµi~)\1.!ig_i~f!'~~.L ,, PARTE TEORICA/ VOLUME UNICO . I, I: Morfologia e Sintassi r.-,,.~J.-• _;iii~ .... c.. "' ------ . POSEIDOl\·"IA/ -BO--LO-G-~-'J-.:-\ - .----~- RISTAMPA: APRILE 1991 Sommario MORFOLOGIA ~ pronun,i, del ),t;no, Neutri in -um, 17. \,_ Particolarità della seconda declinazio- L'alfabeto, 1. ne, 17. Vocali e dittonghi, 1. Particolarità dei casi, 17. Consonanti, 2. Particolarità dd numero, 19. Divisione e quantità delle sillabe, 3. Np-ra DI GRAMMATICA STORICA, 20. ;'egole dell'accento, 4. ~ eoria della flessione. ~d;nu;..,, ddl',gg<ltivn (I), Aggettivi delle prima classe ( 1• e 2• de- • ;éma e desinenza, 5. clinazione), 21. Aggettivi in -er, 22. Aggettivi pronominali, 23. h,iementi della declinazione. Concordanza dell'aggettivo, 24. Il numero, 7. / Il genere, 7. ~ terza declinazione. I casi latini, 8. /e cinque declinazioni, 10. Generalità, 26. Primo gruppo, 28. f.!:;.._ j Secondo gruppo, 29. Stampa: 1I prima declinazione. Terzo gruppo, 31. La Fotocromo Emiliana S.r.l. Via Sardegna, 30 - Osteria Grande - Castel San Pietro (BO) Particolarità della prima declinazione, 11. Nomi coll'accusativo in -im e l'ablativo in -i, 32. .1 Particolarità dei casi, 12. I Particolarità del numero, 12. Nomi irregolari della 3" declinazione, 32. .,Osservazioni sull'uso dd numero, 33. /Nrrrn DI GRAMMATICA STORICA, 13. ''/ Declinazione dell'aggettivo (II). Riservati tutti i diritti / La seconda declinazione. di proprietà letteraria {'"Masec hili Aggettivi della seconda classe ( 3• declina femminili in -us, 15. zione), 34. CASA EDITRICE POSEIDONIA s.r.l. Maschili in -er, 16. Aggettivi a tre uscite, 34. 40129 Bologna - Via della Cooperazione, 5 Te!. (051) 32.Sl.55 - Telefax (051) 32.S9.39 V Aggettivi a due uscite, 35. Comparativo latino in luogo del superla ~ndefiniti composti di uter, 88. )(,Osservazioni sulle quattro coniugazioni Aggettivi ad una sola uscita, 36. tivo italiano, 59. ,.Alius, alia, aliud; alter, altera, alte - regolari attive, 116. Aggettivi che si scostano dalle uscite co- Particolarità nella formazione del compa . rum, 89. .,\Tempi derivati dal tema del presente (re muni, 37. rativo e del superlativo, 59. -,,C.Omc si rendono in latino le espressio gole pratiche), 116. Riepilogo delle particolarità della 3• de Prefissi con valore superlativo, 62. ni: « gli altri », « le altre », « le altre X'tempi derivati dal tema del perfetto (re clinazione, 38. cose», 89. gole pratiche), 117. )<{... NOTE DI GRAMMATICSAT ORICA3, 9. gradi dell'avverbio. 'lclndefiniti con senso negativo, 90. Xl'empi derivati dal tema del supino {i:ego le pratiche), 119. )'Nemo, nullus, nihil, neuter, 90. J;,{ I gradi dell'avverbio, 63. l(l>ronomi e aggettivi correlativi, 91. X'Forme accorciate, sincopate, arcaiched el quarta declinazione. Formazione dell'avverbio positivo, 63. la voce attiva, 120. Formazione dell'avverbio comparativo e *NOT~E DI GRAM·.MA~T.ICAST .ORI C A,9 )._ rosservazioni sulle quattro coniugazioni Particolarità della quarta declinazione, 42. superlativo, 63. passive, 121. Dativo ed ablativo plurale in -ubus, 42. NoTE DI GRAMMATICSAT ORICA6, 4. X Tempi derivati dal tema del presente (se rie dei tempi semplici), 122. Declinazione del nome domus, 42. "f- Tempi derivati dal tema del supino (se kNOTE DI GRAMMATICSAT ORICA4, 4. '(. numerali. 'f.!-forma, 96. 'f. Forrmie ed eai cctoemrcpiait ec ocmdp oasrtci)a,i ch1e2 3n. ella voce Prospetto dei numerali, 66. t-,.1 modi, 97. passiva, 123. quinta declinazione. Numerali cardinali, 68. '1-I, . tempi, 97. Numerali ordinali, 69. j,. Numeri e persone, 99. La quinta declinazione, 46. Numerali distributivi, 70. 7'Elcmenti della voce verbale, 99. Verbi deponenti. NOTE DI GRAMMATICSAT ORICA4, 8. Avverbi numerali, 71. y.J,cq uattro coniugazioni, 100. ~ Paradigma della 1• coniugazione deponen Appendice: le frazioni- le cifre romane, 72. -;-I tre tempi primitivi e il loro tema, 100. te, 126. "?T', empi primitivi e tempi derivati, 101. 'fiarticolarità del sostantivo ')tParadigma della 2• coniugazione deponen "'fDcsinenzc personali, 102. {~ll'aggettivo. ~ronomi. 1 te, 127. f-Coniugazionc del verbo sum, es, fui, Paradigma della 3" coniugazione deponen )(Pronomi personali e riflessivi, 74. ;,articolarità del sostantivo, 49. i-- esse, 103. te, 128. ~Senso riflessivo e senso non riflessivo antivi indeclinabili, 49. dei pronomi personali, 75. I composti di sum, 105. .ÌParadigma della 4" coniugazione deponen- te, 129. antivi composti, 50. °)<Pronomi e aggettivi possessivi, 76. Prosum, prodes, profui, prodesse, 105. icolarità dell'aggettivo, 51. . ~enso riflessivo e senso non riflessivo \ Possum, potes, potui, posse, 106. 'fÌ' Verbi semideponenti, 130. ~ttivi indeclinabili, 51. dei pronomi possessivi, 77. · Verbi in -io della 3" coniugazione, 131. ~aradigma della 1• coniugazione at- Y Capio, capis, cepi, captum, capere, 132. ~ttivi sostantivati, 51. Caratteristiche della declinazione prono- tiva, 108. Declinazione particolare dei nomi greci, 52. 7' minale, 78. Nomi greci della 1• declinazione, 53. ì"Pronomi dimostrativi, 78. ~ Paradigma della 1• coniugazione passi Nomi greci della 2• declinazione, 53. N>ronomi determinativi, 79. ·r-va, 109. -G>niugazione perifrastica Nomi greci della 3" declinazione, 54. XValore di idem e di ipse, 80. P~radigma della 2• coniugazione atti fattiva e passiva. va, 110. }Pronomi relativi, 80. )Concordanza del pronome relativo, 82. Paradigma della 2• coniugazione passi- fi' j:oniugazionc perifrastica attiva, 133. ~ gl'adi dell'aggettivo. f. Pronomi interrogativi, 82. J va, 111. .._C.Oniugazionpce rifrastica passiva, 133- .J.r nmparativo di uguaglianza e di mino 'XAlttriiv i inot edrri ogaagtgivetit ivic,o n8 4v. alore di sostan- r Parvaad, ig1m1a2 . della 3" coniugazione atti NOTE DI GRAMMATICAST ORICA,1 35• ~a, 56. )<.Pronomi indefiniti, 85. Paradigma della 3" coniugazione passi- Il comparativo di maggioranza, 56. ì"lndefiniti con senso positivo, 85. J... va, 113. Verbi semplici e verbi composti. Traduzione del secondo termine di para- )-Indefiniti con significato di « qualcuno», T' Paradigma della 4" coniugazione atti gone, 57. « qualche cosa», 85. va, 114. Verbi composti con preposizione, 140. Il superlativo, 58. )Indefiniti con significato di « ciascuno », Paradigma della 4" coniugazione passi Significato dei verbi composti rispetto ai Il superlativo relativo, 59. «ognuno,., «qualsivoglia», 87. va, 115. semplici, 142. VI VII ,... Elenco delle forme dei verbi Verbi con perfetto in -ui, 169. Derivazione e classificazione degli avver- Preposizioni coll'accusativo o coll'ablati- Verbi con perfetto in -si, 170. bi, 196. vo, 204. più comuni delle quattro coniugazioni. Verbi con perfetto in -i, 170 Avverbi di modo o di maniera, 197. Le congiunzioni, 204. Verbi con perfetto con allungamento del- Avverbi di qualità, 198. Congiunzioni coordinanti, 205. Verbi di forma attiva, 143. la voc~e radicale, 170. Avverbi di quantità o di numero, 198. Congiunzioni subordinanti, 207. Prima coniugazione, 143. Avverbi di tempo, 199. Verbi di forma deponente, 171. Le interiezioni, 208. Verbi con perfetto in -vi, 143. Avverbi di luogo, 200. Prima coniugazione, 171. Verbi con perfetto in -ui (supino in-itum Avverbi di affermazione o di negazione, Seconda coniugazione, 171. o -tum), 144. 201. Il calendario romano. Terza coniugazione, 171. Verbi con perfetto con allungamento, 145. Avverbi interrogativi, io1. .,, Incoativi, 172. Verbi con perfetto con raddoppiamento, I mesi, 210. 145. Quarta coniugazione, 173. Le preposizioni, 202. Indicazione dei giorni del mese, 211. Verbi intensivi e frequentativi della l" co Preposizioni usate anche come avverbi, Verbi in -io della 3" coniugazione, attivi Il calendario giuliano, 213. niugazione (uscenti in -lo (-so), -ilo, e deponenti, 174. 202. -lito), 146. Preposizioni coll'accusativo, 203. Seconda coniugazione, 147. Preposizioni coll'ablativo, 204. Designazione delle persone. Coniugazione irregolare. Verbi con perfetto in -vi, 148. Verbi con perfetto in -ui, 148. Verbi atematici, 177. SINTASSI DEI CASI Verbi con perfetto in -si (supino in -sum, -tum o mancante), 150. Pero, fers, tuli, latum, fe"t!, 177. Verbi con perfetto con allungamento del Composti di /ero, 179. Le concordanze. Costruzione personale del verbo videor la vocale radicale, 151. Coniugazione di volo, nolo, malo, 179. (con l'infinito e il nominativo), 229. Verbi con perfetto con raddoppiamento, Coniugazione di eo, is, ii (ivi), itum, Il soggetto, 217. Costruzione particolare del verbo videor, 152. ire = andare, 181. Caso ed omissione del soggetto, 217. 230. Verbi con perfetto in -i senza suffisso, 153. Composti di eo, 182. Predicato verbale e nominale, 218. Cofsetrrourz,i onnae" opr,e rspountaolre, tdreaid ovr,e rebcic .,d i2c3o1r., Verbi senza perfetto e senza supino, 153. Queo e nequeo, 184. Concordanza del predicato verbale e della La particella italiana « si » con valore di Terza coniugazione, 154. Fio, fis, factus sum, fieri, 185. còpula, 218. soggetto indeterminato, 232. Verbi con perfetto in -vi (supino in -itum Il passivo nei composti di facio, 187. Concordanza del predicato nominale, 219. Il verbo edo, edis, edi, esum, edere=man- o -tum), 154. Osservazioni sull'accordo del predicato, giare, 187. Accusativo. Verbi con perfetto in -ui (supino in -itum 220. Verbi difettivi, 189. o -tum o mancante), 155. Concordanza a senso, 220. Coepi, coeptum, coepisse, 189. Inversione di una proposizione da attiva Verbi con perfetto in -si (supino in -tum Memini-odi, 190. Concordanza dell'attributo e dell'apposi- in passiva, 234. o -sum), 156. zione, 222. Accusativo semplice, 234. Verbi con perfetto con allungamento della Aio-inquam-fari, 191. L'attributo, 222. Ve rbi transitivi in latino ( e intransitivi in vocale radicale, 160. Forme isolate, 192. italiano), 234. L'apposizione, 222. Verbi con perfetto con raddoppiamento, Verbi impersonali, 193. Altri verbi costruiti coll'accusativo, 235. 161. Verbi che indicano fenomeni atmosferici, Funzione attributiva e predicativa, 223. Verbi che esprimono un sentimento del V erbi con perfetto in -i senza suffisso ( i 193. - Aggettivi in funzione attributiva, 224. l'animo (verba atfectuum), 236. cosl detti verbi in -uo), 164. Verbi che indicano un sentimento del Aggettivi e sostantivi in funzione pre- Verbi che significano « avere odore, avere Verbi incoativi, 166. !' animo, 194. dicativa, 224. sapore, aver sete », ecc., 236. Verbi incoativi primitivi (derivati da ra Verbi relativamente impersonali, 194. Concordanza del pronome relativo, 225. Verbi coll'accusativo dell'oggetto interno, dici verbali), 166. Verbi personali che in significati partico 236. Verbi incoativi derivati (da verbi), 167. lari diventano impersonali, 195. Verbi di movimento, 236. Verbi incoativi deriviati ( da sostantivi o Nominativo. Costruzione dei verbi impersonali, 237. da aggettivi), 168. , Le parti invariabili del discorso. Verbi assolutamente impersonali (piget, Quarta coniugazione,• 169. Verbi copulativi col doppio nominativo, pudet, taedet, misere/, paenitet), 237. Verbi con perfetto in -vi, 169. L'avverbio, 196. 227. Verbi relativamente impersonali, 239. l VIII IX Doppio accusativo, 240. Genitivo soggettivo ed oggettivo, 259. Ablativo di argomento, 283. Uso del singolare invece del plural_e,2 96. Accusativo dell'oggetto e del suo predi Genitivo possessivo, 260. Uso del plurale invece del singolare, 296. cativo, 240. Genitivo dichiarativo (o epcsegetico), 260. Aggettivi, 297. Accusativo dell'oggetto e del luogo, 241. Determinazioni di tempo. Genitivo di pertinenza (o convenienza), Aggettivi usati con valore di sostantivi, Accusativo della persona e della cosa (do 261. 297. ceo, celo, pasco, reposco, flagito), 241. Tempo determinato, 284. Genitivo partitivo, 261. L'aggettivo non si accompagna direttamen Costruzione passiva di doceo e di celo, Quando?= Quando?, 284. 241. Aliquid e nihil con aggettivi, 263. Entro quanto tempo?= Quo temporis te al nome proprio, 297. Verbi di « pregare, interrogare, chiedere,., Genitivo di qualità, 263. spatio?, 285. Osservazioni sull'uso del comparativo e 242. Genitivo dipendente da aggettivi e da Ogni' quanto tempo?= Quo temporis in- del superlativo, 298. Forme particolari nell'uso dell'accusativo, participi, 264. tervallo?, 285. . ' Secondo termine di paragone costituito 243. Genitivo con aggettivi, 264. Quante volte in un dato tempo? = Quo da un pronome dimostrativo, 298. Accusativo di relazione o alla greca, 243. Genitivo con participi, 265. tiens in temporis spatio?, 285. Compara/io compendiaria, 298. Accusativo avverbiale, 244. Genitivo dipendente da verbi, 265. Quanto tempo prima? Quanto tempo do- Comparazione di due aggettivi o avverbi Accusativo esclamativo, 244. Genitivo di stima, 265. po?= Quanto ante? Quanto post?, 286. tra di loro, 298. Complementi che vanno in accusativo, Genitivo di prezzo, 266. Tempo continuato, 287. Traduzione degli avverbi dinanzi a com 245. parativi, 299. Per quanto tempo?= Quamdiu?, 287. Genitivo di colpa, 267. Complemento di estensione (nello spa Da quanto tempo? Quanto tempo fa? =Ex Comparativo assoluto, 299. zio), 245. Genitivo di pena, 268. quo sott.: tempore?, 287. Comparativo latino al posto del superla Complemento di distanza, 246. I nterest e re/eri, 268. Fino a quando? Per quando?= In quod tivo italiano nel paragone fra due ter Il complemento di età, 246. Genitivo con verbi di memoria, 269. tempus?, 288. mini, 300. Da qui a quanto tempo? = Post quod Come si rafforza il superlativo latino, 300. Dativo. Ablativo. tempus?, 288. Pronomi possessivi e riflessivi, 301. Omissione dell'aggettivo possessivo, 301. Uso di suus, a, um; sui, sibi, se; e di is, Dativo d'interesse, 248. Ablativo propriamente detto, 271. ·112eterminazioni di luogo. ea, id, 302, 303. Dativo etico, 249. Ablativo di allontanamento o separazione, Azione reciproca, 305. Dativo di possesso, 249. 271. f--f,tato (o movimento) in luogo: Dove? Dativo di fine, 250. Ablativo di origine o provenienza, 272. = Uhi?, 289. Pronomi dimostrativi e relativi, 305. Dativo di agente, 250. Ablativo di privazione, 273. r.-Moto a luogo: Verso dove?= Quo?, 290. Il pronome iUe, illa, illud, 305. Dativo di relazione, 251. Costruzione di opus est, 273. ""1-Moto da luogo: Da dove?= Unde?, 291. Il pronome is, ea, id, 306. Dativo dipendente da aggettivi, 251. Ablativo di agente, 274. -f-Moto attraverso un luogo: Per dove? Il pronome idem, eadem, idem, 306. Dativo con verbi, 252. Ablativo di materia, 275. = Qua?, 291. Il pronome ipse, ipsa, ipsum, 307. Dativo con verbi transitivi, 252. Ablativo di paragone, 275. Osservazioni sui complementi di luogo, Il pronome relativo qui, quae, quod, 307. Doppia co~truzione dei verbi dono, cir Ablativo strumentale, 277. 292. Pronomi indefiniti, 309. cumdo, induo, ecc., 253. Complemento di mezzo (o strumento), Costruzione dei nomi propri di città ac Qualcuno, qualche cosa, 309. Dativo con verbi intransitivi, 253. 277. compagnati da appellativi, 292. Quidam, 310. Costruzione passiva dei verbi che hanno Ablativo con utor, /ruor, /ungor, vescor, ~struzione di domus e rus, _293. Quisque, 310. il dativo, 255. potior, 278: Stato o moto nelle vicinanze di un luogò, Verbi con diversi costrutti, 256. Ablativo di compagnia (o di unione), 278. 293. Nemo, nihil, nullus, 311. Nemo, nihil, nullus, preceduti da et, (ac, Dativo con verbi composti, 256. Ablativo di modo (o maniera), 278. Avverbi di luogo, 294. atque) o da ut finale, 311. Verbi di eccellenza, 257. Ablativo di abbondanza, 279. Alius, alter, 312. Verbi con doppio dativo, 257. Ablativo di causa, 280. Ablativo di causa con i verba affe ctuum Particolarità sintattiche e stilistiche. Avverbi, 314. ( = verbi di affetto), 281. L'avverbio « più ,., 314. Genitivo. Ablativo di limitazione, 281. Sostantivi, 295. La negazione «non,., 314. Dignus e indignus, 282. Uso del concreto, in latino, al posto del Come si rendono in latino « tanto ,. e Genitivo dipendente da sostantivi, 259. Ablativo di differenza (o misura), 282. l'astratto, 295. «quanto,., 315. X Xl SINTASSI DEL VERBO Osservazioni sull'uso del participio pas- Il gerundivo, 367. sato, 360. Passaggio dalla costruzione del gerundio Nozioni preliminari sul verbo. Congiuntivo potenziale (negazione: non), Usi del participio, 361. a quella del gerundivo, 367. 339. Uso nominale del participio, 361. Osservazioni sull'uso dei vari casi del ge Congiuntivo ottativo (negazione: ne), 340. Uso verbale del participio, 363. rundio o del gerundivo, 368. I generi del verbo, 319. Participio congiunto (o appositivo), 363. Congiuntivo concessivo (negazione: ne), « Senza » seguito da un verbo, 370. Particolarità sull'uso di akuni verbi tran 341. Ablativo assoluto, 364. sitivi, 320. Congiuntivo suppositivo (negazione: ne), Particolarità sull'uso dell'ablativo assolu Il gerundivo nella coniugazione perifra Uso della forma passiva, 322. 341. to, 365. stica passiva, 3 71. Come rendere un verbo passivo italiano, quando ad esso corrisponda un depo L'imperativo, 342. Il gerundio e il gerundivo, 367. 4- Il supino, 372. nente in latino, 322. Imperativo positivo (o iussivo), 342. 11 gerundio, 367. Natura del supino, 372. Uso del passivo con i verbi servili debeo, Imperativo negativo (o probitivo), 343. soleo, possum, ecc., 323. Verbi riflessivi, 324. SINTASSI DEL PERIODO Verbi fraseologici, 325. Le forme nominali del verbo. Il verbo « fare » seguito da un infinito, Unione delle proposizioni. Proposizioni complementari dirette intro Infinito, participio, gerundio e gerundivo, 326. dotte da ut (negazione : ut non), 394. supino, 345. La coordinazione, 377. Proposizioni complementari dirette intro Uso nominale dell'infinito, 345. Coordinazione copulativa, 377. dotte da ut (negazione :ne), 395. Uso dei tempi nel modo indicativo. Infinito semplice, 345. Coordinazione disgiuntiva, 379. Proposizioni complementari dirette intro Uso verbale dell'infinito (in proposizioni Coordinazione avversativa, 380. dotte da quin (=che non, di non), 397. I tempi dell'indicativo, 328. dipendenti soggettive e oggettive), 346. I Coordinazione dichiarativa, 381. Proposizioni complementari dirette con Il presente, 329. Costruzione dell'infinito con l'accusativo, I Coordinazione conclusiva, 381. verba timendi, 398. L'imperfetto, 329. Proposizioni complementari dirette con i 346. I Il perfetto, 330. Uso dei tempi nelle proposizioni dipen verba impediendi e recusandi (ne, quo Tempi dell'infinito, 347. denti al congiuntivo, 382. minus, quin), 399. Il piuccheperfetto, 3.31. I Sull'uso dell'infinito futuro, 348. Proposizioni principali e dipendenti, 382. Il futuro semplice, 332. I L'idea del futuro semplice, 349. I Consecutio temporum in proposizioni di Proposizioni interrogative, 400. Il futuro anteriore, 332. L'idea del futuro anteriore, 351. I rettamente dipendenti dalla principale, Proposizioni interrogative dirette, 400. Rapporto di contemporaneità in proposi Proposizioni infinitive (c on valore sogget- I 383. Proposizioni interrogative dirette sempli- zione all'indicativo, 332. tivo e oggettivo), 352. /· Dipendenza da un indicativo, 383. ci, 400. Legge dell'anteriorità, 333. ! Proposizioni infinitive con valore sogget Dipendenza da imperativi e congiuntivi Proposizioni interrogative dirette disgiun I tempi dello stile epistolare, 334. tivo, 352. indipendenti, 384. tive, 402. Proposizioni infinitive con valore ogget Consecutio temporum in proposizioni non Uso della particella an in proposizioni direttamente dipendenti dalla principa tivo, 353. interrogative dirette apparentemente Uso dei modi le, 385. nelle proposizioni indipendenti. Osservazioni sui verbi che hanno l'accu Particolarità nell'uso della consecutio tem semplici, 402. sativo e l'infinito come oggetto, 354. porum, 386. Proposizioni interrogative indirette, 403. L'indicativo, 335. Proposizioni infinitive usate in funzione Proposizioni italiane costruite con tempi Proposizioni interrogative indirette sem Uso dell'indicativo latino in sostituzione dichiarativa, 356. in contrasto con la consecutio latina, plici, 403. del condizionale italiano, 335. Infinito col nominativo, 357. 388. Proposizioni interrogative indirette di Indicativo latino in luogo del congiuntivo Infinito indipendente, 357. Il futuro del congiuntivo, 388. sgiuntive, 405. italiano in proposizioni dipendenti, 337. La cosiddetta attrazione modale, 390. Come si risponde alle interrogazioni, 405. Infinito storico, 357. Proposizioni complementari indirette ( o Il congiuntivo, 337. Infinito nelle esclamazioni, 357. Proposizioni dipendenti (o subordinate), avverbiali), 406. Congiuntivo esortativo (negazione: ne), 391. 338. Il participio, 358. Proposizioni complementari dirette, 393. Proposizioni finali, 406. Congiuntivo dubitativo (negazione: non), Natura del participio, 358. Proposizioni complementari dirette intro Vari altri modi di rendere in latino le 338. I tempi del participio, 358. dotte dal quod dichiarativo, 393. proposizioni finali, 408. XII Xlll Proposizioni consecutive, 408. Nisi, si non, si minus nelle proposizioni Proposizioni consecutive di forma specia- condizionali, 426. le, 409. Proposizioni ipotetiche introdotte dà dum, Proposizioni causali, 410. modo, dummodo (dum ne, modo ne), ecc., 427. Proposizioni temporali, 413. ·Proposizioni concessive e avversative, 428, Cum coll'indicativo, 413. Proposizioni concessive, 428. Cum col rongiuntivo, 415. Proposizioni avve~ative introdotte da Dum, quoad, donec, quamdiu, 415. Parte prima cum avversativo, 430. Priusquam, antequam, 417. Proposizioni comparative, 430 .. Proposizioni temporali col verbo all'indi- cativo, 418. Comparative reali (col verbo all'indicati vo), 430. Proposizioni condizionali, 419. Comparative ipotetiche (col verbo al con Il periodo ipotetico, 419. giuntivo), 432. Periodo ipotetico con l'apodosi indipen- Riepilogo schematico sull'uso delle con- dente, 420. giunzioni ut e cum, 433. Primo tipo, o dell'obiettività, 420. La congiunzione ut, 433. Secondo tipo,, o della possibilità, 420. La congiunzione ct1m, 434. Terzo tipo, o dell'irrealtà, 421. Periodo-ipotetico con l'apodosi dipenden- Proposizioni relative, 435. te, 423. Relative proprie col verbo all'indicativo, Periodo ipotetico con l'apodosi all'infinito, 435. -423. Relative proprie col congiuntivo, 436. Primo tipo, o dell'obiettività, 423. Relative improprie o avverbiali col verbo Secondo tipo, o della possibilità, 423. al congiuntivo, 437. Terzo tipo, o dell'irrealtà, 424. Discorso indiretto (oratio obliqua), 439. Periodo ipotetico con l'apodosi al con Proposizioni principali, 440. giuntivo, 425. Proposizioni secondarie, 442. Primo e secondo tipo, dell'obiettività e I tempi nel discorso indiretto, 442. della possibilità, 425. Pronomi ed avverbi nel discorso indiret• Terzo tipo, o dell'irrealtà, 425. to, 443. APPENDICE Cenni di prosodia e metrica, 445. Indice analiticò della sintassi, 461. ..... I I i La pronu.n.z ia del latino . § 1. L'alfabeto. Le lettere dell'alfabeto latino sono 24: Maiuscole: A B CD E F G H I K L M N O P Q R S T U V X Y Z. Minuscole: ab ed e/ g h i k l m no p q r s tu v x y z. L'alfabeto latino ha dunque tre lettere più .di quello italiano: k, x ed y. Anche noi tuttavia ci serviamo di queste ultime per trascrivere nomi ~tranieri. i I Note. ID r. Gli antichi usavano indifferentemente V per trascrivere tanto u (vocale) che i v (consonante): DIV VS (pronunzia divus = divino). [n alcune edizioni di scrittori la l tini si è mantenuto quest'uso. i I I ID z.. In molti dizionari si trova tlistinto il segno della. ·i vocale da quello della ; coDAonante (detta jod o i lunga). Es.: lguvium ( = Gubbio), Iarba ( = Jarba, re della I Numidia), Iulus (Iulo, figlio di Enea); jocus ( = scherzo), Jt1lius ( = Giulio), juro ( = giuro). Le edizioni moderne però usano soltanto il segno i sia per la i vocale che per la j con I sonante (iocus, ltllius, iuro). ID 3. ln latino hanno l'inizia.le maiuacola non solo i nomi propri, ma anche tutte le parole (sostantivi, aggettivi, avverbi) derivate da essi, esclusi i verbi. Es.: Italia ( = l'Ita lia), Itali (= gli Italiani), Italicus (= italico, italiano), I/alice (= in italiano): Grae cia (= la Grecia; pron. Grecia), Graecus (= Greco), araecissare (= imitare i Greci). § 2. Vocali e dittonghi . .i i ;I Le vocali sono sei: a, e, i, o, u, y. I i Si pronunciano come nella lingua italiana. Il suono della y (che si usa solo in parole derivate dal greco) è lo stesso della i. Es.: lyra (pron. lira = lira); i gypsum (pron. gipsum = gesso); Nysa (pron. Nisa = Nisa, città dell'Asia). i ·l .j I j I dittonghi, cioè gli incontri di due vocali in una stessa sillaba, in latino sono i seguenti: au, eu, ae, oe, e, più rari: ei, 1,i, yi. Conserva invece il suono t nei seguenti casi: • . Ae ed oe si pronunziano e. Es.: caelum (pron. cèlitm =cielo); Aemilfos ' da s o da x. Es.: Cottius (pron. Cottius E(pdriopnu.s E=m ilEiudsip o=) . Emilio); coena (pron. cèna = cena, pranzo); Oedipus (pron. - Cozai)o )s.e vèe pstrioec e(dpurtoon . dvaè sut~w a=ltr av e\s o ) '. mixtio (pron. mkstio = miscela); - ' Il 1. • ade l'accento. Es.: Toti11s (pron. tot¾~s~; petieram Nota. (pron. b)p este¾ esrua ma = «a vevco c h1" est o). , però pètii (pron. pèzii = chiesi). 0 Il dittongo oe si legge com'è scritto, ma in modo da formare una sola sillaba, in fine di alcuni vocaboli di origine greca: euhoè (pron. eu-hoè = evoè, grido di invo Nota. cazione al dio Bacco), adèlphiiè (pron. adèl/oB = i due fratelli). L t · legge come è scritta: . I d M'l rI)o ina alcus1n e parole dt. ong. m. e green o st~a. me. ) r a ;. Esa.: M(pirlotina dest iàr(ap ro=n. t1ia\1ra1:. /ta ceos p=ric.a poI - In numerosi vocaboli ae ed oe non formano dittongo, ma due sillabe ziade), Antiochus (pron. Anllocus -=-Antioco • iar . nduisntciniatneo. Inc otmalei csaosni oè ds'cursitot es. coElass.t:i coa secrri v(perrolen .c oàne rla = d iaerrieas);i (Daaè,n oaèè) : s(ip proron . orien2ta) lei)n; alcuni infiniti arcaici (cioè ant1.c h1., pnm. 1· t·t vt. 1. Es . .. l\'itier (pron. nltier = sfor• Dànae = Danae); poeta (pron. poèta = poeta); coerceo (pron. coèrceo = co zarsi). stringo). Gli altri dittonghi (au, eu, ei, ui) si leggono come sono scritti. Es.: Europa 5) Sono consonanti . doppi·e x (-- .e s o Egs ) .e zo na(-- =d fsa sOc itas;) . gLaaz a z= s it etsroorvoa. (pron. Europa =Europa); Euboea (pron. Eubèa = Eubea, isola dell'Egeo); solo in parole di origine greca o straruera. s .. z audeo (pron. àudeo = oso); nauta (pron. nàuta =marinaio); Augustus (pron. At,gùstus =Augusto); hei (pron. èi = ahi!); cui (pron. cùi = a cui). Il dittongo yi, che si mostra solo in poche parole derivate dal greco, si pronuncia come ii o come una semplice i. Es.: Harpyia (pron. Ar,plia o Arpia). ~ 4. D1. v1• s·1 on e e quantità delle sillabe. Si dice sillaba un suono o un insi.e me d1. suom• espress i con una sola emis• ~ 3. Consonanti. sione di fiato. . I l t· a è dato dal numero delle vocali Il numero delle sillabe m una parEoa _ ;_;;_li-a. au-rum; con-su-lo. o dei dittonghi della parola stessa. s. . ' Le consonanti in genere hanno la stessa pronunzia delle corrispondenti italiane. Si osservi tuttavia che: r) L'<ch i> non ha suono proprio, ma indica solo una leggera aspirazione, PNeorcte10.'ò , 1a . d Sei sr .i,c oarndtiiq ucuhse lè'u p adreoll ag rud?1p tore qs~!l lanboen (èu nv-o1ci.a-' qleu u· am a) . pTuarlvo olsteag noa ncghraef ic,:o1 1sdi i uqn(=if ormqua) . che praticamente non si fa sentire. Es.: honor (pron. ònor = onore); Corinthus (pron. Corintus = Corinto); nihil (pron. nW = niente). alla stessa regola: lan-gue-o. ' . tica cioè corri- Quando invece l'h segue alla consonante p (ph o pph), il gruppo si pro s on~0e n2t e Daodb bii,a mnoon aèn cvhoec alreic. oerd pareer ciò( v_. n§o. n1 •v an octao ns21)' d cehrae t laa c•o 1m •e cotanlseo nnaenl com. puto delle nunzia / o t]. Es.: Philippus (pron. FiUppus = Filippo); philosophus (pron. ~~labe. Es.: Iu-110 ( = Giunone) è b1S1llabo. filòso/11s= filosofo); Sappho (pron. Sàfjo = Saffo, poetessa greca). . . uono per lo più le stesse norme 2) Il suono <ke i> è sempre gutturale. Es.: Karthago (pron. Cartàgo = Car Nel dividere in sillabe le parole latme, s1 sehg tre in italiano l'incontro tagine); Kaeso (pron. Chèso = Cesone, nome romano). • ò tener presente c e, men · che in italiano. B1so~a per d"tt go in latino ciò avviene solo net di due vocali dà quasi sempre luogo a / t:iJt;i casi le due vocali vici~e'. ~n 3) « gl » si pronunzia sempre gutturale, come nella parola italiana « ne casi che abbiamo veduto al ~ 2 •• In tut J g ·11b a a sé. Ad es.: <eS 1c11J»a gligente •· Es.: figlina ( = la bottega del vasaio) ; gleba ( = zolla); glis (= ghiro). ziché formare dittongo, c~st~t~1sco~o og~un:n~e:e quadrisillabo (Si-ci-li-a). in italiano è trisillabo (S1-c1-ha), m latmo 4) Il gruppo « ti » non accentato seguito da vocale si pronunzia zi. Es. : (Ppartoienn. s Or(àpzriotnes. =pà zOieranzs io=) . paziente); natio (pron. nàzio = nazione); Horatius Nota0. Le parole composte, contran'.1. mAednte a_lleànboarvmues (=c hea ntsein autsoa)n, o eisns eintdaloi anoco, mpsoi stdoi - 1 rt1. mponent1 es.· b vidon" secondo e pa co · i divide ab-a-vus e non a- a-vus. dalla preposizione ab e dal nome avus, s 2 3 In italiano tutte le sillabe si con 'd uguale. In latino invece vi erano sili s~ e~ano ~ome pronunziate in tempo si pronunziavan_o in un tempo doppio ~e~le ':~onedee sillabe brevi: le prime La durata di pronunzia d'una sillaba si dice . t'tà Quando occorra indicare la quantità si u : quan t . il segno - per le brevi Es . salub ·- • I bsa li se~o - per le sillabe l1mghe, . . . er - sa u re; Sèquana = la Senna. ~s 5. Regole dell'accento. Teoria della flessione. Strettamente legate alla quantità delle sillab l'accento tonico delle parole latine I t· I e so~o le n_o~e che regolano Le _parti del discorso in latino sono otto, anziché nove come in italiano, · n par ico are si considen : peréhé la ..l ingua latina -a~~a_g_~!l_·~rticoloD-:i- esse,-q/;attro ~~~ !!ll'iabili.__ ~) Nelle parofe bisillabe l'accento cade • cioè soggette a mutamenti nella parte finale della parola, quattr.o inv~at,_!!i_ non si hanno perciò parole « tronche » Es . . ~emt~re sulla pnma sillaba: e quindi non soggette a mutamento alcuno. - · •. canis, 1:go,e cc. I Sono voci variabili: il sostantiva, l'aggettivo, il pronome, il verbo. b) Nelle parole di tre o più sillabe l'a j questa è l1mga. cade invece sulla t 1 . ccento cade sulla penultima se ì _Sono voci invariabili: l'avverbio. la congiunzione, la preposizione, I'i~ della penulti~a). Es.: monere le er;u tima ~e la_p enulti~a è breve (legge i teriezi one. (leggi incùmbo); incf,bo (leggi ìnc~ib!f e;:.nère) • legere . (leggi lègere); incumbo _Il mut~!11ento di forma in fi_ned ,· parola, ~he, secondo la funzione esercitata, I assume una voce variabile del discorso .•s i dice flessione._ È più propriamente: e) L'accento in una parola di p. • d. t . dietro della terzultima sillaba q al m i. re sillabe non può cadere più in- a) la flessione dei numi, pronomi, aggettivi si dice declinazione; trisillabismo). Es.: ad-hi-b"~ u(-u~que sia la quantità di questa (legge del l b) la flessione del verbo si dice coniugazione. e o - a opero) ; / anfculitm ( = Gianicolo). I I Il nome, il .pronome. l'aggettivo dunque si declinano; il verbo si coniuga. Note. B 1. Secondo la maggior parte dei . . I un~ delle ~articelle -que ( = e), -ve = fa~ma~1, ~uando ad una parola si aggiunge tonico è att1~ato sulla sillaba finale d~lla ), c~ (- qui o là), de_tte enclitiche, l'accento § 6. Tema e desinenza. (= e le armi); vulnerdque (= e le ferite).paro a, anche se essa sia breve. Es.: Armaque . B 2. Quando la particella _ ue . · Nelle parole soggette a flessione vi è una parte fondamentale e general z10ne di suffisso e forma per cosql d•. avendo perduto il suo valore di enclitica ha fun segue .1 e reg_ole •g enerali dell'accento.t re Eusn.: nut:o'nvdot vuea ca(b_ o1 o , 1a p~rola composta •c on essa- mente_ i1_E1ar.iabicl.hee. si chiama tema; una parte variabile e formativa, tanto). pléraque ( = la maggior parte delle ) _q. - ~a ogni parte); ìtaque ( = per che si dice desinenza. cose , mvece itdque (= e cosi). Si abbiano, ad esempio, le seguenti espressioni: Altre norme accentuative su alcuni ve b' . date, quando si tratterà di questi. r I composti con particolari prefissi saranno amo la ros-a in latino amo rosa-m amo le ros-~ in latino amo rosa-s Nelle espressioni italit!ne le voci « ros-a t e « ros-e o indicano rispettivamente il s1·ngolaree d il plurale. In esse vi è una_parte fiss9:.« ros-»~ e-~) e una part~ variabil~ « -a, -e o (desinenza) : la prima di un nome femminile singolare, la seconda di un nome femmìnile plurale. Nelle corrispondenti espressiom: latine le voci o rosa-m, rosa-s • presentano anch'esse una parte comune _fissa « rosa o, che si chiama tema (1). e una parte. (') Più propria.mentt.• le voci 111sum, rwuu constano di tre elementi: ,os- radice; •" vocale tematica (l'unione poi della radice ros-rnn la vocale tema tir.a -4 si dice tema); -111, -s desinenze. Cosi in f>dére ~ chie dere, si ha: />ti· radice verbale; -, vocale tematica dell'infinito della 3• coniugazione; -r• desinenu. 4 5 I'

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