Le ricerche documentarie compiute negli ultimi decenni dagli studiosi di Jules Verne hanno permesso di appurare in maniera pressoché incontrovertibile che alcuni romanzi pubblicati dopo la morte dello scrittore avvenuta nel 1905 furono in realtà scritti dal figlio Michel (1861-1925): a lui vanno infatti ascritti il cupo racconto fantascientifico “L’eterno Adamo”, il romanzo “L’Agenzia Thompson & C.” e la seconda parte de “La straordinaria avventura della Missione Barsac”. Oltre a questi, esistono anche due racconti pubblicati quando Jules Verne era ancora in vita con il suo nome ma che in realtà furono scritti dal figlio Michel, e che vengono qui presentati: in “Un espresso dell’avvenire” si racconta la colossale impresa della costruzione di una ferrovia sotterranea in fondo al mare che collega le due sponde dell’Atlantico; “Nell’anno 2889” è invece la descrizione di un lontano futuro in cui un ricchissimo magnate dell’editoria americana ha costruito un impero editoriale talmente potente da essere in grado di condizionare la politica estera delle grandi potenze mondiale.
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