Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Meccanica Dipartimento di Meccanica Dottorato di Ricerca in Ingegneria dei Sistemi Meccanici - XVIII ciclo “Un approccio alla discretizzazione automatica per l’analisi fluidodinamica di componenti di impianti di aspirazione e scarico” Coordinatore del Corso: Prof. Stefano Bruni Relatore: Prof. Umberto Cugini Tutor: Prof. Giorgio Colombo Candidata: Dott.ssa Laura Bocchi 4 5 Al mio caro papà 6 7 Indice Sommario...............................................................................................................pag. 5 1. Introduzione....................................................................................................pag. 7 2. Generalità degli impianti di aspirazione e scarico….……….……pag. 13 2.1 Architettura di un impianto…………………………………………...pag.13 2.2 Silenziamento del veicolo.......................................................................pag. 18 2.3 Normative internazionali in vigore………………………….………..pag.20 2.4 Dispositivi silenziatori………………………………………...……….pag. 20 3. Il processo di progettazione e gli strumenti disponibili.................pag. 25 3.1 Metodologia di progettazione...............................................................pag. 27 3.1.1 Criteri di progetto……………………………………………….pag. 28 3.1.2 Applicazioni: esempi di ottimizzazione……………………...…pag. 33 3.2 Sistemi per la prototipazione virtuale..................................................pag. 41 3.3 Modelli di calcolo...................................................................................pag. 42 3.3.1 Modelli monodimensionali………………………………….….pag. 44 3.3.2 Modelli bi- e tridimensionali…………………………………...pag. 48 3.4 Analisi dei metodi numerici..................................................................pag. 55 4. Dal modello CAD alla discretizzazione automatica CFD: un approccio......................................................................................................pag. 64 4.1 Generazione del modello geometrico della cavità...............................pag. 67 4.1.1 Modello geometrico di in una camera di espansione……..…….pag. 67 4.1.2 Modello geometrico della marmitta Maserati.............................pag. 68 4.2 Il formato STEP……………………………………………………….pag. 68 4.2.1 Cenni storici.................................................................................pag. 69 4.3 Feature fluidodinamiche elementari....................................................pag. 72 4.4 Regole di discretizzazione.....................................................................pag. 76 4.5 Discretizzazione delle feature fluidodinamiche...................................pag. 81 1 4.5.1 Feature geometriche elementari...................................................pag. 81 4.5.2 Aggregazioni di feature fluidodinamiche elementari…………..pag. 87 5. Riconoscimento automatico delle feature fluidodinamiche…...pag. 89 5.1 Approccio logico utilizzato....................................................................pag. 90 5.2 Implementazione....................................................................................pag. 94 6. Validazione della metodologia...........................................................pag. 103 6.1 Casi di studio elementari………………………………………...…..pag. 103 6.2 Caso di studio complesso…………………………………………….pag. 109 6.2.1 Discretizzazione…………………………………………..…...pag. 113 6.2.2 Simulazione e confronto con i dati sperimentali………………pag.113 7. Sviluppi futuri......................................................................................pag. 117 Conclusioni........................................................................................................pag. 119 Appendice 1: Normative...............................................................................pag. 122 Appendice 2: Formalizzazione IDEF del processo di simulazione 1D..............................................................................................pag. 126 Appendice 3: Metodo delle caratteristiche............................................pag. 137 Appendice 4: Configurazione dei parametri di simulazione eseguita sulla marmitta Maserati mediante il codice Fluent………………………………………………………..pag. 143 Appendice 5: Informazioni geometriche rappresentate nel formato standard STEP.....................................................................pag. 149 Appendice 6: Attività.....................................................................................pag. 158 Appendice 7: Esempio di file STEP generato dal modellatore Solid Works......................................................................................pag. 159 Appendice 8: Struttura del codice implementato ANALIZZA STEP e files temporanei...................................................................pag. 175 Appendice 9: Riordina STEP.....................................................................pag. 211 Appendice 10: Estrazione dati...................................................................pag. 212 2 Appendice 11: Acquisizione dati...............................................................pag. 213 Appendice 12: Elaborazione dati: lib02..................................................pag. 214 Appendice 13: Elaborazione dati: lib03..................................................pag. 215 Appendice 14: Elaborazione dati: lib04..................................................pag. 216 Appendice 15: Elaborazione dati: lib05..................................................pag. 217 Appendice 16: Elaborazione dati: lib06..................................................pag. 218 Appendice 17: Elaborazione dati: giunz07............................................pag. 219 Appendice 18: Elaborazione dati: giunz08............................................pag. 220 Appendice 19: Analisi degli STEP generati da diversi CAD…...…pag. 221 Bibliografia........................................................................................................pag. 236 3 4 Sommario La corretta progettazione dei sistemi di aspirazione e scarico è un aspetto fondamentale per la diminuzione delle emissioni inquinanti, sia chimiche che acustiche, e per l’efficienza dei motori a combustione interna, obiettivi che oggi sono di fondamentale importanza per la salvaguardia dell’ambiente. Questa finalità si traduce nella ricerca di tecnologie atte alla progettazione di sistemi ad alta efficienza energetica e basso impatto ambientale. A tal fine rivestono un’importanza fondamentale le simulazioni numeriche, che permettono di valutare il corretto funzionamento dal punto di vista fluidodinamico di questi dispositivi. Tali simulazioni sono oggi ancora poco utilizzate nel mondo industriale per la loro notevole complessità e difficoltà nella gestione dei modelli. Risulta così essenziale la valutazione di un possibile approccio metodologico volto alla definizione del modello fluidodinamico partendo dal prototipo virtuale dell’impianto. Per fare questo, è necessario acquisire, formalizzare e rappresentare in una struttura informativa le conoscenze di un esperto del settore. L’approccio logico seguito per ricercare questa integrazione automatica è basato sull’utilizzo di feature fluidodinamiche elementari e loro aggregazioni. L’obiettivo di questa ricerca è l’individuazione di un approccio metodologico alla discretizzazione automatica per l’analisi acustico-fluidodinamica monodimensionale degli impianti di aspirazione e scarico di motori a combustione interna, utilizzando come input il prototipo virtuale dell’impianto stesso. Dalla caratterizzazione delle feature fluidodinamiche elementari e dalla esplicazione delle tecniche di gestione per le discontinuità geometriche, è stato possibile implementare un codice che integra la modellazione virtuale con gli strumenti di analisi fluidodinamica e che permette di tradurre il prototipo virtuale dell’impianto in una combinazione delle feature fluidodinamiche elementari individuate, generando in maniera automatica l’input file per il simulatore fluidodinamico. Sono stati investigati diversi strumenti disponibili per l’analisi fluidodinamica, e dalle proprietà geometriche di forte caratterizzazione direzionale dei condotti nonché dalla fisica che governa i fenomeni fluidodinamica di questi sistemi, si è evinto che i modelli di calcolo numerico monodimensionale risultano a tutt’oggi più adatti a trattare sistemi complessi e di grandi dimensioni rispetto ai codici CFD basati sulla suddivisione spaziale. La metodologia seguita per l’acquisizione della geometria dal modello virtuale dell’impianto, utilizza, per motivi di generalizzazione della procedura, il formato standard STEP, formato neutro di interscambio dati tra modellatori CAD 3D, che contiene tutte le informazioni geometriche del prototipo in esame. Il riconoscimento delle feature fluidodinamiche, oltre ad avere un forte carattere di generalità, risulta adatto ad una futura integrazione nel campo dell’ottimizzazione progettuale. Il codice implementato, ovvia alla difficoltà dell’attività di preprocessing, fino ad oggi subordinata alle conoscenze ed all’esperienza dell’operatore. 5 Per ottenere l’automatizzazione della discretizzazione monodimensionale, sono state individuate le correlazioni tra gli elementi geometrici di base caratteristici degli impianti di aspirazione e scarico e le corrispondenti feature fluidodinamiche; è stato così possibile modellare un impianto complesso dal riconoscimento delle feature di base di cui lo stesso è composto. In questa attività ricerca si è fatto esplicito riferimento al formato STEP utilizzato dal modellatore virtuale CAD 3D Solid Works, mentre per quanto riguarda il codice di simulazione numerica si è considerato il programma FLUAC, basato sulla tecnica numerica del metodo delle caratteristiche. La metodologia di automatizzazione della discretizzazione monodimensionale di sistemi complessi individuata e sviluppata nell’ambito di questo progetto di ricerca, risulta confermata e validata da esempi applicativi su diversificate geometrie; e può quindi essere considerata un primo passo per l’implementazione di una metodologia di progettazione dei sistemi di aspirazione e scarico dei motori a combustione interna, che permetta la riduzione dei tempi di progettazione di detti sistemi. L’integrazione tra prototipazione virtuale e modellazione CFD, basata sull’individuazione delle feature fluidodinamiche elementari e composizione di esse, ottenuta mediante l’individuazione della strategia per il loro riconoscimento, è stata in questa sede per la prima volta investigata. La riduzione delle tempistiche e delle risorse impiegate per la corretta progettazione di impianti di aspirazione e scarico, è quindi un argomento a forte ricaduta industriale ed economica. L’integrazione tra modellatore CAD e simulatore CFD ottenuto mediante l’approccio sviluppato in questa attività di ricerca, ha caratteristiche di generalità, applicabilità e fruibilità da parte di un elevato numero di operatori, fornendo indicazioni interessanti per l’automatizzazione del processo di sviluppo prodotto mediante l’utilizzo di ulteriori software integrati che permettano un’ interoperabilità durante le fasi del processo di progettazione. E’ pertanto legittimo supporre che la ricerca iniziata nell’ambito di questo Dottorato, completata dalla strategia di riconoscimento di feature fluidodinamiche non prese in considerazione in questa sede, e generalizzata al caso del formato STEP generato da un qualunque sistema CAD, possa permettere di automatizzare il processo di caratterizzazione di impianti di qualunque geometria, costituendo così un importante contributo alla riduzione dei tempi e dei costi per la corretta progettazione degli impianti di aspirazione e scarico ed un migliore livello qualitativo degli stessi. 6