Un quadro sintetico, equilibrato e chiarificatore dello stato d’emergenza imposto a livello mondiale, che si snoda attraverso l’intreccio di osservazioni filosofico-scientifiche (soprattutto inerenti l’epistemologia) e psicologiche (illuminanti gli esempi di psicologia sociale).
Sono tempi strani, così tanto che la “normalità” dovrebbe essere soppiantata da una “nuova normalità”. Così almeno ci dicono, così ci è stato comunicato fin dai primissimi giorni di questa emergenza in cui ci siamo trovati ad affrontare un virus di cui, affermavano, non si sapeva niente.
Eppure, chissà come, già si sapeva che alcune delle nostre più radicate abitudini avrebbero dovuto cambiare con l’introduzione del distanziamento, delle mascherine, della misurazione della temperatura, del telelavoro, della didattica a distanza e di altre simili amenità cui, a quanto pare, ci siamo ormai assuefatti.
L’autore Benedetto Tangocci riflette su ben altre parole, quelle che lui chiama la “vera umanità”: non regole arbitrarie decise e imposte da presunti esperti, bensì l’insieme degli aspetti che in quanto specie ci sono propri per decreto naturale (non ministeriale), affinché sia possibile difenderne almeno la memoria, che sia seme da germogliare ogni volta che è possibile.
Dall’indice del libro:
Benedetto Tangocci svolge la professione di psicologo a Firenze. È membro del Gruppo di Psicologia della Fondazione per la Salutogenesi Onlus, firmatario del ComunicatoPsi, membro fondatore di SinergEtica, Movimento di Libera Psicologia, psicologo di Segnale Dieta GIFT. È autore di numerosi articoli scientifici e divulgativi.