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Trieste 1918-1954. Guida all’architettura PDF

176 Pages·2008·86.173 MB·Italian
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TRIESTE 1918-1954 GUIDA ALL'ARCHITETTURA . A CURA DI PAOLO NICOLOSO • FEDERICA ROVELLO T RIESTE 1918-1954. GUIDA ALL'ARCHITETTURA si propo ne di far conoscere la città attraverso 1·ar chitettura, raccontando le storie complesse - alcune volte conosciute. altre volte dimenticate oppure rima ste nascoste - dei suoi palazzi. delle sue piazze e dei suoi piani urbanistici; inoltre vuole interpretare i segni con cui l'architettura e la città parlano. ricostruendo ne i significati, mostrandone aspetti poco noti, dando voce a programmi mai realizzati. PAOLO N1cowso insegna Storia dell'architettura alle Università di Trieste e di Udine. Ha pubblicato La città inventata (Pordenone 1992). Gli architetti di Mussolini (Milano 1999) e. con A. Guerra ed E. Molteni, Il trionfo della miseria (Milano 1995). Ha curato con F. Luppi Il piano Fanfani in Friuli (Udine 2001). Marcello D'Olivo architetto (Milano 2002). È autore di numerosi saggi sull'architettura del Novecento in Italia. FEDERICA ROVELLO. architetto e dottore di ricerca. insegna Teoria e sto ria del restauro alla Facoltà di Architettura dell'Università di Trieste. È segretario della sezione Friuli Venezia Giulia dell'associazione do.ca.mo.mo. Italia onlus (Associazione italiana per la documenta zione e la conservazione degli edifici e dei complessi urbani moderni). Ha pubblicato diversi saggi e studi sull'architettura degli anni Trenta. relativi in particolare alla città di Trieste. € 25,00 (Iva compresa) www .mgspress.rnm @ Villa Morpur~o @ Casa d'abitazione Fanna-Widmer @ casa del fascio @ Ampliament~ . aie Palazzo mun1eip @ ® Università I Cantieri riuniti Sede centra e del l'Adriatico @ Casa fascista I del lavoratore Portua e @ ch1.e s~.d 1. San Francesco d'Ass1s1 !?A\ Chi.e sa d e ll'lm.m acolato V C ore di Mana . @ Coum plesso_d .i edifici a Campi Elisi @ Educandato . del Gesù Bambino frr.. Piano regolatore . ~ della zona industriale di Trieste . del poliambulatorio @ Sede . chirurgico e sanatorio dell'INAM ·ullo @ Villaggio del fa~c1 @ Casa a torre Vnz IAÌ\ Chiesa e conven~o ~ della Beata Vergine delle Grazie IA'YI Ospedale . \!!:J Santorio Santona @ Tribune .1 PP odromo Montebello . NAIL fAA\ Sede provincia!~'. ~ @ d. serv1z10 Stazione _1 t' AQuila er la Socie a . . @ cp ase Be Ic 1. -Botteri-Ersin1 (D Faro della Vittoria CI) Palazzo Aedes Q) Piano regolatore 8) Progetto di sventramento di Città vecchia e sistemazione del colle di San Giusto G) Rione del Re, Rozzol in Monte @ Stazione marittima (J) Palazzo INA @ Edifici a corte in viale Miramare (2) Palazzo della TEL VE @ Edificio a corte in via dell'Istria @ Casa del combattente @ Idroscalo @ casa d'abitazione Ghira @ casa d'abitazione Zelco-Lucatelli @ Sistemazione del Quartiere Oberdan @ Casa d'abitazione Mandolfo @ scuola materna Maria Cristina di Savoia @ Stazione autocorriere @ Palazzo della RAS @ Liceo-ginnasio Dante Alighieri @ Casa del lavoro (ex ONB) @ Palazzo del le Assicurazioni generali @ Casa d'abitazione Opiglia-Cernitz (casa alta) @ Banco di Napoli @ Mercato rionale coperto TRIESTE 1918-1954 GUIDA ALL'ARCHITETTURA A CURA DI PAOLO NICOLOSO • FEDERICA ROVELLO ISBN 978-88-89219-15-7 © 2005-2008 MGS PRESs S.a.s. Via Sara Davis 101 - 34135 Trieste Tel. I Fax: 040 44968 e-mail: [email protected] www.mgspress.com Oirellore editoriale CARLO GIOVANELIA le elaborazioni cartografiche sulla base della Carta Tecnica Regionale sono a cura di MANUEIA SABATTI Grafica e impaginazione C1AUD1A Ouos1 o e-mail: [email protected] MGSPRESS Seconda edizione Ottobre 2008 2008 INDICE PAOLO NICOLOSO, FEDERICA ROVELLO. Introduzione ............................................................ p. 7 Fonti archivistiche .................................................... p. 9 Acronimi ................................................................. p. IO ANNA MARIA VINCI, Un breve profilo storico ............................................ p. Il PAOLA D1 BIAGI, Passeggiando per Trieste. Stagioni e idee della città pubblica ............................ p. 25 ALESSANDRA MARIN, Piani regolatori per "una più grande Trieste" .............. p. 35 PAOLO NICOLOSO. Architetture per la città fascista. 1933-1939 ................ p. 47 FEDERICA ROVELLO, "Architettura minore" a Trieste. 1925-1945. Frammenti di modernità ............................................ p. 59 ILARIA GAROFOLO, Modernità e tradizione nella costruzione edilizia del la città ................................................................ p. 73 ELENA MARCHIGIANI, Prove di densità nell'edilizia sociale. 1946-1957 .......... p. 83 BARBARA BIGI, PAOLA UGOLINI BERNASCONI, Itinerari. .. d'archivio ................................................ p. 95 I curatori ringraziano: SCHEDE ADRIANO DUGULIN, CIVICI MUSEI DI STORIA ED ARTE di Trieste ILARIA GAROFOLO E PAOLA DI BIAGI, DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE I. Faro della Vittoria ............................................ p. 99 ARCHITETTONICA E URBANA. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di Trieste. 2. Palazzo Aedes ................................................. p. 105 3. Piano regolatore .............................................. p. 109 Per la disponibilità dimostrata nel corso delle ricerche sono debitori nei confronti di: 4. Progetto di sventramento di Città vecchia e sistemazione del colle di San Giusto .............. p. 115 BARBARA BIGI, PAOLA UGOLINI BERNASCONI Archivio generale. COMUNE di Trieste. 5. Rione del Re. Rozzo\ in Monte ......................... p. 121 MARINA CASSIN, MARIA DREOSSI, ORESTE FELLA. GIULIANO PERSOGLIA 6. Stazione marittima ........................................... p. 127 PIANIFICAZIONE URBANA. Archivio tecnico disegni. COMUNE di Trieste. 7. Palazzo INA .................................................... p. 129 ONDINA NININO. CRISTINA KLARER 8. Edifici a corte in viale Miramare ........................ p. 133 Fototeca CIVICI MUSEI DI STORIA E ARTE, Trieste. 9. Palazzo della TELVE ........................................ p. 139 DARIO SALMI IO. Edificio a corte in via dell'lstria ......................... p. 143 Archivio Storico AUTORITÀ PORTUALE. Trieste. Il. Casa del combattente ....................................... p. 149 PIERGIORGIO RAGAZZONI, SILVIA SEMOLI 12. Idroscalo ......................................................... p. 153 Archivio del VILLAGGIO DEL FANCIULLO. Trieste. 13. Casa d'abitazione Ghira ................................... p. 155 PIERO MARANGHI FONDAZIONE PIERO PORTALUPPI, Milano. 14. Casa d'abitazione Zelco-Lucatelli ...................... p. 157 PIERO BOICO 15. Sistemazione del Quartiere Oberdan .................. p. 161 5 16. Casa d'abitazione Mandolfo ............................. p. 167 PAOLO N1cmoso. FEDERICA ROVELLO 17. Scuola materna Maria Cristina di Savoia ............ p. 171 INTRODUZIONE 18. Stazione autocorriere ....................................... p. 175 19. Palazzo della RAS ........................................... p. 177 20. Liceo-ginnasio Dante Alighieri. ......................... p. 181 Questa guida si propone di fare conoscere la città attraverso 21. Casa del lavoro (ex ONB) ................................. p. 185 l'architettura. raccontando le storie complesse. alcune volte già 22. Palazzo delle Assicurazioni generali. ................. p. 191 conosciute. altre volte dimenticate oppure rimaste nascoste, dei 23. Casa d'abitazione Opiglia-Cernitz (casa alta) ..... p. 195 suoi palazzi. delle sue piazze. dei suoi piani urbanistici; si pro 24. Banco di Napoli ............................................... p. 201 pone di dare un'interpretazione ai segni con cui l'architettura e la città parlano, ricostruendone i significati. mostrandone aspet 25. Mercato rionale coperto ................................... p. 205 ti poco noti. dando voce a programmi mai realizzati. 26. Villa Morpurgo ................................................ p. 209 La città è 1·esito di un processo continuo di modificazioni 27. Casa d'abitazione Fanna-Widmer ...................... p. 213 che ne mutano il volto. La guida registra Queste trasformazio 28. Casa del fascio ................................................ p. 217 ni, seguendo le dinamiche urbanistiche che portano alla forma 29. Ampliamento Palazzo municipale ...................... p. 223 zione di nuovi spazi centrali e nuove periferie, di nuove diret 30. Università ........................................................ p. 227 trici di espansione. Dà conto dei risultati raggiunti nel campo 31. Sede centrale Cantieri riuniti dell'Adriatico ........ p. 235 delle costruzioni. Rileva le trasformazioni che investono il cen 32. Casa fascista del lavoratore portuale .................. p. 239 tro antico e riscrivono la storia della città: con un'operazione 33. Chiesa di San Francesco d"Assisi. ...................... p. 243 selettiva. il passato viene ripreso. esaltato. cancellato. inventa 34. Chiesa dell"lmmacolato Cuore di Maria ............. p. 249 to o trasfigurato. La città non è dunQue un luogo neutro. All'opposto è sinonimo di complessità. luogo di sinergie. ma 35. Complesso di edifici a Campi Elisi .................... p. 253 anche di contraddizioni e di connitti. 36. Educandato del Gesù Bambino ......................... p. 259 37. Piano regolatore della zona industriale L'arco temporale di indagine, compreso tra il 1918 e il di Trieste ......................................................... p. 261 1954. non racchiude alcun intento celebrativo. Piuttosto si è 38. Sede del poliambulatorio voluto riconoscere il peso dell'evento storico riconducibile e sanatorio chirurgico dell'INAM ...................... p. 265 a Queste due date. 39. Villaggio del fanciullo ...................................... p. 269 Il 1918 segna il passaggio di Trieste all'Italia. il 1954 il suo 40. Casa a torre Vriz ............................................. p. 275 ritorno. La prima data segna il tramonto di un cosmopolitismo 41. Chiesa e convento della Beata Vergine mitteleuropeo sconfitto da un nazionalismo irredentista, su cui delle Grazie .................................................... p. 281 si innesta di lì a poco un fascismo particolarmente aggressivo. 42. Ospedale Santorio Santorio .............................. p. 285 La seconda data segna la fine di nove anni di amministrazio 43. Tribune ippodromo Montebello ......................... p. 289 ne del Governo militare alleato. Questo periodo è stato prece duto da Quasi due anni di dominazione nazista e da 40 giorni 44. Sede provinciale INAIL. .................................... p. 293 di occupazione delle formazioni comuniste di Tito. Dal 1925 al 45. Stazione di servizio per la Società AQuila .......... p. 297 1945 in Questa città imperano e si scontrano le tre principali 46. Case Belci-Botteri-Ersini .................................. p. 299 ideologie totalitarie - fascismo. nazismo e comunismo - e le Biografie .................................................................. p. 301 ideologie nazionaliste - italiana. tedesca e slava. Il 1954 segna Cronologia storica .................................................... p. 313 la fine di un primo lungo dopoguerra. a significare Quanto lace ranti siano state le divisioni nella città e più difficile il proces Cronologia architettonica .......................................... p. 317 so di pacificazione. Bibliografia .............................................................. p. 321 Il periodo del connitto vede un'assenza di attività edilizia, Referenze fotografiche .............................................. p. 335 che invece si concentra negli anni precedenti e successivi. Le amministrazioni fasciste e l'amministrazione alleata sono con Indice dei nomi ........................................................ p. 339 trassegnate da diversi. opposti. connotati ideologici. Al belli cismo e al nazionalismo esasperato si contrappone il valore della convivenza pacifica e della democrazia. Anche attraverso l'architettura si può leggere. in alcuni casi. la traduzione in pie tra o in cemento dei distinti portati ideologici. 6 7 La guida è costruita su una serie di schede, oltre 40, raccol te secondo un ordine cronologico, che intendono presentare un contributo aggiornato della ricerca storica, svolta principal FONTI ARCHIVISTICHE mente sulle carte degli archivi cittadini. Le schede individuano un possibile percorso -non certamente l'unico -definito da un nucleo di opere ritenute tra le più significative. Ciascuna sche APB Archivio Piero Boico. Trieste da è illustrata con una o più immagini, in gran parte ricavate da ABBPR Archivio Bbpr. Milano fotografie d'epoca. ACS Archivio Centrale dello Stato. Roma Accanto alle schede il volume raccoglie i contributi di stu ACSR-Rapu Triennale di Milano. Nodo Politecnico di Milano diosi che con strumenti diversi di analisi interpretano la storia ACUTs Archivio della Curia di Trieste della città. Nei saggi viene affrontato il tema della forma urba ADCTs Pianificazione Urbana. Archivio tecnico disegni. na disegnata dall'incidenza degli spazi pubblici e prevista dai Comune di Trieste piani regolatori. Vengono prese in esame la realizzazione del AEZITs Archivio dell'Ente Zona Industriale. Trieste volto fascista della città e la costruzione dell'edilizia minore. Viene analizzato lo stato delle conoscenze tecniche nel campo AF Archivio Foschini. Roma delle costruzioni e della ricerca tipologica nell'edilizia sociale. AGCTs Archivio Generale. Comune di Trieste Si traccia il profilo storico di un travagliato trentennio. AIR Archivio dell'Istituto regionale per la storia del movi In Questa città. dove più che altrove il trascorso preme sul mento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia. Trieste presente. la guida vuole offrire uno strumento non per officia AST Archivio di Stato. Trieste re il passato. ma per favorire la comprensione storica. APT Archivio Storico Autorità Portuale. Trieste ATER Archivio dell'Azienda territoriale per l'edilizia residen- ziale. Provincia di Trieste AUT Archivio Ufficio tecnico del Genio civile. Trieste AVF Archivio del Villaggio del fanciullo. Opicina CMSACTs Fototeca Civici Musei di Storia e Arte. Comune di Trieste UTTs Ufficio Tavolare. Trieste UVCTs Pianificazione Urbana. Ufficio visure. Comune di Trieste 8 9 ANNA MARIA VINCI ACRONIMI UN BREVE PROFILO STORICO ANIAI Associazione nazionale architetti e ingegneri italiani L'area. che alla fine della prima guerra mondiale si affaccia ai confini orientali dello Stato. per un verso appare subito ATER Azienda territoriale per l'edilizia residenziale come un osservatorio che si apre sull'Europa danubiano-balca CEP Comitato di coordinamento dell'edilizia popolare nica distrutta e sfigurata dal connitto, per l'altro rappresenta CIAM Congresso internazionale di architettura moderna una scena su cui si rappresentano, in modo a volte straordina CLN Comitato di liberazione nazionale riamente nitido, eventi di portata nazionale ed internazionale. CLNAI Comitato di liberazione nazionale Alta Italia Lo sgretolarsi dello Stato liberale italiano ha spesso in Queste CNR Comitato nazionale delle ricerche terre l'evidenza di un ciclo ormai irreversibile, mentre l'idea di CRDA Cantieri riuniti dell'Alto Adriatico nuove guerre sempre possibili, nonostante i trattati di pace. è Qui coltivata con furore e con paura. ECA Economie Cooperation Administration Il confine delimita le conQuiste dell'esercito italiano. ma da EPIT Ente porto industriale di Trieste subito appare come "confine mobile", vuoi per lo straripamen EPIZ Ente porlo industriale di Zaule to delle truppe (caso non isolato nell'Europa di Quegli anni) al ERP European Recovery Program di là della linea d'armistizio vuoi perché esso si configura come GMA Governo militare alleato lo spalto da cui trattare e pretendere nuovi avanzamenti e GUF Gioventù universitaria fascista nuove aree di penetrazione, innanzitutto nel "ventre molle" dei IACP Istituto autonomo case popolari Balcani. Il concetto di "confine mobile" si lega saldamente a Quello di "barriera" che divide due mondi e due civiltà (Quella ICAM Istituto comunale abitazioni minime italiana e Quella slava) poste ad un diverso livello di un'ipote INA Istituto nazionale assicurazioni tica scala gerarchica (superiorità italiana/inferiorità slava). INAIL Istituto nazionale infortuni sul lavoro L'intreccio dei due concetti si ripropone. rovesciato nei deside INAM Istituto nazionale assistenza malattia ri e negli intenti dei gruppi dirigenti slavi (politici e culturali). INCIS Istituto nazionale case per impiegati dello stato che puntano a riportare la linea di confine tratteggiata dall'ar INPS Istituto nazionale previdenza sociale mistizio di Villa Giusti al vecchio limite del 1866. a vantaggio delle loro popolazioni. Le vicende storiche si incaricheranno INU lsliluto nazionale di urbanistica poi. nel breve arco di un trentennio. di spostare a più riprese IUAV Istituto universitario di architettura di Venezia Quella frontiera. innescando - sempre - dolorosi tormenti. MIT Massachussetts lnstilule of Technology Almeno in parte. tutto ciò costituiva l'eredità delle lacera MSA Movimento di studi per l'architettura zioni che. a cavallo del secolo, si erano aperte nel vecchio ONMI Opera nazionale per la maternità e l'infanzia corpo dell'Impero austro-ungarico tra le molte nazionalità ivi ONB Opera nazionale balilla presenti e. nel Litorale austriaco. tra comunità italiana e comu PNF Partilo nazionale fascista nità non italiane (tedesche, ma soprattutto slovene e croate): l'età dei nazionalismi aveva awiato scelte politiche e culturali RAMI Raggruppamento architetti moderni italiani che escludevano ogni diversità rifiutando la rottura dei vecchi RAS Riunione adriatica di sicurtà schemi di privilegio in relazione alla gestione del potere poli SAPIT Società anonima della zona industriale del porto di tico ed economico, riservata a pochi gruppi sociali e naziona Trieste li. A loro volta i popoli "giovani" e le nazioni "senza storia" SISA Società italiana servizi aerei avevano trovato il modo di salire alla ribalta come forze socia TELVE Telefoni delle Venezie li emergenti costruendo forti identità comunitarie, senza nega TLT Territorio libero di Trieste re tuttavia la malefica spirale dell'intolleranza e delle chiusure. UNRRA Uniteci Nation Relief and Rehabilitation Adminislration La Grande Guerra di certo non risolve nulla. Anzi. Alla fine la contrapposizione è tra Stati sovrani che sono alla ricerca affannosa di spazi nuovi di affermazione nell'Europa distrutta e che si ricompattano al loro interno sul filo del nazionalismo più esasperato. Se si guarda ancora dall'osservatorio italiano. la 10 l l barriera tra popoli conviventi sullo stesso territorio si erge. Di certo le capacità organizzative di Francesco Giunta non poi, con tanta più forza Quanta è maggiore l'incertezza del bastano da sole a spiegare il fenomeno: sono gli esiti della Quadro europeo e Quanto più l'esito delle conQuiste italiane ha Grande Guerra a costituire la linea di discrimine rispetto al pas di fatto aumentato, in particolare nella Venezia Giulia, la con sato. Non c'è solo il disagio economico e sociale. la violenza ed sistenza numerica "dell'altro" (sloveno e croato) vissuto da il ribellismo. la sensazione di straniamento. il vuoto dei troppi subito con la paura dell'ignoranza e con lo stereotipo dello morti. la falcidia delle generazioni più giovani. È il peso delle straniero/nemico. distruzioni causate dagli eventi bellici (che è più evidente nel L'occupazione militare, prima, e l'insediamento di un Friuli e nel Goriziano). è l'incertezza per il futuro assetto eco Governatorato generale civile. già nell'agosto 1919. per tutto il nomico-strutturale (che attanaglia soprattutto Trieste con il suo territorio in Questione (Trieste. Gorizia. il Friuli orientale. porto e l'intera Venezia Giulia). è la difficile ricomposizione l'Istria e una porzione non insignificante della Carniola) rap delle comunità locali. frantumate dall'esodo indotto dal connit presentano un passaggio essenziale sulla via della definizione to. a determinare condizioni generali di precaria instabilità. sen dei trattati di pace e le conseguenti procedure che determina z'altro più gravi che nel resto delle regioni italiane. A ciò si no l'annessione all'Italia (nella primavera del 1921) dell'area aggiungano almeno altri due fattori che gravano in particolare citata. In Quel breve arco di tempo (1918-1921) si consumano gli sull'area giuliana e. più in generale. lungo la traccia del confine ultimi spiccioli di un progetto di moderazione in cui alcuni nord-orientale. segnata dall'occupazione delle truppe italiane: esponenti politici ed anche militari avevano creduto. pur nel un profondo rimescolamento del Quadro demografico e. appun l'ambito del concetto vitalista di "conQuista" giusta e necessa to. la presenza in forze sul territorio dell'esercito e di una parte ria. li ribollire di una società in crisi non è più contenibile. notevole degli alti comandi militari. A ridosso delle trattative di È in tale contesto che si delinea il fenomeno del "fascismo pace. il clima da "vittoria mutilata" awolge tutto in una cappa di di confine". come evento di fortissimo impatto. esaltazione e di cupo fermento: l'impresa fiumana mescolerà i "Fascismo di confine": è Questa la definizione che il nuovo mille rivoli dello scontento con l'esaltazione della volontà di movimento politico sceglie fin dall'inizio per delineare la sua potenza. contribuendo ad accendere la miccia della rapidissima specifica identità. Intorno ad essa il fascismo locale. nel corso affermazione del movimento fascista lungo il percorso che, dalle del ventennio. costruisce una linea politica ed un mito. zone orientali giuliane, si sposta ad occidente. Rispetto al panorama nazionale, il caso della nascita e dello A guerra finita. inoltre. soprattutto Trieste è oggetto di una sviluppo del movimento fascista a Trieste è giudicato dalla sto forte ondata di immigrazione dal resto d'Italia: i cosiddetti "regni riografia un "caso anomalo". sia per la precocità con cui si pre coli" arrivano a frotte. Nel gruppo sono compresi coloro che ritor senta sulla scena sia per la sua rapida capacità di affermazio nano nel capoluogo giuliano dopo esserne stati espulsi all'inizio ne. li fascio triestino di combattimento sorge il 3 aprile 1919 e della guerra europea. essendo privi della cittadinanza austriaca: vi la sua violenta forza d'urto. che è già in campo nell'agosto sono poi gli smobilitali dall'esercito che restano in regione. e infi dello stesso anno. viene messa a punto nel maggio del 1920 ne i civili dell'amministrazione prowisoria. al fine di sostituire il con la costituzione di Quelle che vengono definite "sQuadre personale degli uffici pubblici dell'ex Governo imperiale. volontarie di difesa cittadina". Si tratta di una massa di persone che ripopola la città, sguar A Trieste si stampa. già a partire dal dicembre del 1920. il nita dalla crisi bellica (dai 240.834 presenti nel 1913 si passa ai secondo Quotidiano fascista d'Italia, "Il Popolo di Trieste". filia circa 225.000 del 1919) e dalle molte partenze di non italiani zione diretta del foglio mussoliniano: nella primavera del 1921 (in particolare tedeschi e sloveni. ma anche cechi e magiari) la federazione fascista di Trieste è la maggiore in Italia con che si allontanano dalla città fin dal 1919. 14.756 iscritti. il 18% del totale nazionale degli aderenti al par "È calato Qui uno stormo di parassiti. tenori. baritoni. violinisti. tito. prima di Ferrara. Milano e Bologna. Ben presto Giunta. mandolinisti. .. chitarristi": con Queste parole sprezzanti uno dei "piccolo awocato senza clienti" e toscano d'origine. catapulta più noti e battaglieri intellettuali nazionalisti giuliani. Attilio to a Trieste nei primi mesi del 1920. può fregiarsi del titolo di Tamaro. descrive nel 1919 i nuovi venuti. adottando singolarmente "vicerè della Venezia Giulia". esibendo in faccia ai circoli più la stessa "immagine dell'italiano" che la propaganda austriaca esclusivi dell'élite cittadina i fasti del suo successo. aveva fatto propria nel più recente passato. Si tratta di un atteg "Capitale del fascismo regionale": così Trieste appare in Que giamento non isolato: molti ferventi assertori dell'italianità di Que sti anni. riuscendo - nonostante Qualche smagliatura e Qualche ste terre e per di più convinti sostenitori dell'espansione italiana contraddizione - a conQuistare un'egemonia ed un ruolo di verso l'Adriatico ed i Balcani. mal sopportano poi di conciliare il prestigio che. con il consolidamento della dittatura. non sarà loro mito di patria con gli italiani che mostrano nelle terre "reden invece assolutamente in grado di mantenere. te" il volto di una nazione povera e provata dalla guerra. 12

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