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Tre pietre fanno un muro: La storia dell’archeologia PDF

557 Pages·2018·14.85 MB·Italian
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Preview Tre pietre fanno un muro: La storia dell’archeologia

L’autore Eric H. Cline è docente nel Dipartimento di Lingue e civiltà classiche del Vicino Oriente e Direttore del Capitol Archaeological Institute presso la George Washington University. Ha al suo attivo 30 campagne di scavo in Israele, Egitto, Giordania, Cipro, Grecia, Creta e negli Stati Uniti, tra le quali nove campagne presso Megiddo (l’Armageddon della Bibbia), in Israele, di cui codirige il sito archeologico, così come codirige il sito di Tel Kabri, nello stesso Paese. Ha vinto per ben tre volte il premio «Best Popular Book on Archaeology» della Biblical Archaeological Society, è spesso apparso in televisione e in radio ed è prolifico autore di articoli scientifici e di libri divulgativi, tra i quali From Eden to Exile. Unraveling Mysteries of the Bible (2007), Biblical Archaeology. A Very Short Introduction (2009) e The Trojan War. A Very Short Introduction (2013). Per Bollati Boringhieri sono usciti: 1177 a.C. Il collasso della civiltà (2014), Armageddon. La valle di tutte le battaglie (2016) e Gerusalemme assediata. Dall’antica Canaan allo Stato d’Israele (2017). Controfrontespizio www.bollatiboringhieri.it www.facebook.com/bollatiboringhieri © 2017 Princeton University Press Titolo originale Three Stones Make a Wall. The Story of Archaeology © 2018 Bollati Boringhieri editore Torino, corso Vittorio Emanuele II, 86 Gruppo editoriale Mauri Spagnol ISBN 978-88-3393019-0 Illustrazione di copertina: Arco di Caracalla, Volubilis © DEA C. Sappa, De Agostini Getty Imageso Prima edizione digitale gennaio 2018 Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata Indice Prefazione. Una zampa di scimmia pietrificata Prologo. «Cose meravigliose»: Tutankhamon e la sua tomba Tre pietre fanno un muro Parte prima. Gli albori dell’archeologia e i primi archeologi 1. Cenere alla cenere nell’Italia antica 2. Alla ricerca di Troia 3. Dall’Egitto all’eternità 4. Misteri in Mesopotamia 5. Esplorazioni nelle giungle del Centroamerica Scaviamo più a fondo 1. Come fate a sapere dove scavare? Parte seconda. Africa, Europa e Levante: dai primi ominini ai coltivatori 6. Alla scoperta dei nostri più antichi antenati 7. Primi agricoltori nella Mezzaluna Fertile Parte terza. L’Età del Bronzo nel Mar Egeo 8. Rivelazioni sui primi greci 9. Sulle tracce di Atlantide? 10. Incanto sottomarino Parte quarta. Alla scoperta dei classici 11. Dal lancio del disco alla democrazia 12. Che cosa hanno fatto i romani per noi? Scaviamo più a fondo 2. Come fate a sapere in che modo scavare? Parte quinta. Scoperte nella Terra Santa e oltre 13. Gli scavi di Armageddon 14. Riscoprire la Bibbia 15. Mistero a Masada 16. Città del deserto Scaviamo più a fondo 3. A quando risale e perché si è conservato? Parte sesta. L’archeologia del Nuovo Mondo 17. Linee nella sabbia, città nel cielo 18. Teste giganti, serpenti piumati e aquile reali 19. Sottomarini e coloni; monete d’oro e proiettili di piombo Scaviamo più a fondo 4. Potete tenere quello che trovate? Epilogo. Ritorno al futuro Ringraziamenti Bibliografia Note Prefazione Prologo 1. Cenere alla cenere nell’Italia antica 2. Alla ricerca di Troia 3. Dall’Egitto all’eternità 4. Misteri in Mesopotamia 5. Esplorazioni nelle giungle del Centroamerica Scaviamo più a fondo 1 6. Alla scoperta dei nostri più antichi antenati 7. Primi agricoltori nella Mezzaluna Fertile 8. Rivelazioni sui primi greci 9. Sulle tracce di Atlantide? 10. Incanto sottomarino 11. Dal lancio del disco alla democrazia 12. Che cosa hanno fatto i romani per noi? Scaviamo più a fondo 2 13. Gli scavi di Armageddon 14. Riscoprire la Bibbia 15. Mistero a Masada 16. Città del deserto Scaviamo più a fondo 3 17. Linee nella sabbia, città nel cielo 18. Teste giganti, serpenti piumati e aquile reali 19. Sottomarini e coloni; monete d’oro e proiettili di piombo Scaviamo più a fondo 4 Epilogo Indice delle illustrazioni Indice dei nomi e dei luoghi Prefazione Una zampa di scimmia pietrificata Quando avevo sette anni, mia madre mi diede un libro intitolato The Walls of Windy Troy, una biografia per ragazzi che raccontava la ricerca delle rovine dell’antica città di Troia da parte di Heinrich Schliemann.1 Dopo averlo letto, annunciai di voler fare l’archeologo. Più tardi, alle medie e alle superiori, lessi Incidents of Travel in Yucatán di John Lloyd Stephens e Civiltà sepolte di C.W. Ceram, e il mio desiderio si fece ancor più forte: rimasi affascinato dai racconti sul ritrovamento di città perdute nella giungla e sulla scoperta di antiche civiltà.2 Una volta al college, scelsi appena possibile archeologia come disciplina principale e, terminati gli studi, mia madre mi rimise in mano il libro su Schliemann con cui tutto era iniziato quattordici anni prima. Lo custodisco ancora oggi nel mio ufficio alla George Washington University. Non sono certo il solo a essere attratto dall’archeologia; è piuttosto evidente che molte altre persone lo sono. Lo dimostrano il successo dei film di Indiana Jones e il boom di documentari televisivi che vengono trasmessi quasi ogni sera sull’uno o sull’altro canale. Ho perso il conto delle volte in cui qualcuno mi ha detto: «Sai, se non avessi studiato da _____ (inserire qui medico, avvocato, infermiere, contabile, finanziere a Wall Street ecc.), avrei fatto l’archeologo». La maggior parte della gente, tuttavia, sa poco o niente di che cosa significhi. Forse immagina si tratti di cercare tesori perduti, viaggiare in luoghi esotici e scavare meticolosamente con l’ausilio di spazzolini o altri strumenti da dentista. Di solito non è affatto così, e la grande maggioranza degli archeologi non assomiglia per niente a Indiana Jones. Sin dal secondo anno di college prendo parte a spedizioni archeologiche quasi ogni estate: più di trenta campagne sul campo in totale nell’arco degli ultimi trentacinque anni. Sulla base dei luoghi in cui ho lavorato – principalmente il Medio Oriente e la Grecia – i più mi ritengono un archeologo del Vecchio Mondo. Ma ho scavato anche in California e nel Vermont, in quegli Stati Uniti considerati in termini archeologici il Nuovo Mondo. Ho avuto modo di partecipare a una lunga serie di progetti interessanti, tra questi Tel Anafa, Megiddo e Tel Kabri in Israele; l’Agorà di Atene, Beozia e Pilo in Grecia; Tell el- Maskhuta in Egitto; Paleocastro a Creta; Kataret al-Samra in Giordania; Agios Dimitrios e Pafo a Cipro. Si tratta per lo più di siti di cui quasi nessun altro, archeologi a parte, ha mai sentito parlare, a eccezione forse dell’Agorà nel centro di Atene e Megiddo in Israele, che corrisponde alla biblica Armageddon. Posso assicurare che scavare in questi siti non ha nulla a che spartire con quanto si vede nei film. Spesso mi si chiede: «Qual è la cosa migliore che hai trovato?». La mia risposta è: «Una zampa di scimmia pietrificata». Accadde nell’estate successiva al secondo anno di università durante i miei primi scavi oltreoceano, nel corso di un progetto condotto dall’Università del Michigan presso il sito greco-romano di Tel Anafa, nel nord d’Israele. Un giorno, a metà mattina circa, il caldo si era fatto davvero intenso e cominciavo seriamente a temere un’insolazione. Proprio allora, il mio patìsh, o martelletto per gli scavi, colpì un oggetto a un’angolazione tale da farlo balzare dritto in alto e compiere diversi giri su se stesso prima di ricadere a terra. Mentre si trovava ancora a mezz’aria notai il suo colore

Description:
«Intensamente godibile. Cline è un grande narratore nel suo campo. Più di un lettore potrebbe provare l’urgente desiderio di buttarsi su un monticello di terra nelle vicinanze armato di pala e piccone.»The Wall Street Journal - James Romm«Questo libro ti prende per mano e ti conduce in un «m
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