ANDRÉ BARBAUH TRAITATO PRATICÍ| 0l ASTROLflGIA ASTROLABIO ANDRÉ BARBAULT TRATTATO PRATICO DI ASTROLOGIA T itolo originale dell' operut rRertÉ pnerleus o'estnotoclE (Editions du Seuil) Traduzione di FABIO RUGANI @ 1961. Editions du Seuil. Paris. /A 1979, Casa Ed. Astrolabio Ubaldini Editore, Roma. And,ré Barbault TRATTATO PRATICO di ASTROLOGIA ROMA ASTROLABIO MCMLXXIX Inmoduzione Utt Trattato di Astrologia nel XX secolo! Ecco un'impresa audace, te noft addiitturu initante, che uotei giustificare in poche parole. Per una mente razionale che le giudichi dall'esterno, è impossibile integrare le allermazioni dell'astrologia classica al noslro pensiero scientilico. Senza dubbio, le azioni di grat.'itazione e d'itadianento del Sole (le stagioni) e della Luna ([e maree), soflo aîntnesse e si con- cepisce pare ana certa int'luenza dell'attioità solare. L'apparizione, cioè, sul nostro astro diurno, di macchie che si accompagnano a perturba- zioni terrestri. Ma non sarebbe allatto il caso di mettere sullo stesso picno, accanto a queste inlluenze generali, ammesse da tutti, Ie influen- ze "speciali", al liuello indiuiduale, dei due luminari e, a maggior ragione, di pianeti cotne Marte e Saturno. Eppure l'astrologia è pro- prio qaesto; è tutto ciò che si troua al margine delle inlluenze genedi ulficialmente riconosciute. Come dice un uitico, è "il resto", anzi, per essere più esatti e per dir le cose lino in fondo, è un"'assurdità"! Ecco I'eaidenza, il credo attuale. Oso at'lermare, per qaanto mi com- pete, che si tratta di una falsa evidenza, al pari di molte altre in campi diuersi, e non è allatto una sorprcsa lra le rneno " sensazionali" quella che lo suiluppo attuale delle nostre ilcerche scientificbe sta pel riue- larcì. Come il critico citato in precedenza, Mr. Jean Porte, dell'Istituto Nazionale di statistiche, dichìara a ploposito dell'astrologia: "...Assur- di o no, i fatti sono fatti e, anche se la scienza di un'epoca non riesce a integrarli, l'uomo di scienza deve riconoscere la loro esistenza in attesa di poter dare loro una spiegazione". // principale problema è proprio qaello di sapere se i fatti" astro- " logici cioè i rapporti che I'astrologia pretende di suelare e di sta- - bilire lra indici celesti e lenomeni unani e terrestri siano real- - mente latti. Più precisamente, questh "lalsa euidenza" cl)e uorrebbe fare dell'astrologia una chimera, deriua tlal latto cbe tale problena, essenziale, non è stato mai allqoxtato dalla scienza ulliciale la quale si accontenta di un giudizìo a priori. Bisogna saperc, inlatti, che I ntroduzione I'asnologia non è mai stata sottoposta dd ufl r)ero contlollo scieflti- lico da parte degli organi ulliciali. Dopo la riuoluzione copetnicana, essa lu ritenata priaa di londamento in quanto basata sull'errottea concezione astronomica che consideraua la Terra il centro del nottdo; e ciò, nonostante la dit'esa lattane dagli stessi Copernico, Keplero e Galileot. Al giorno d'oggi essendo già in atto un'euoluzione - - l'argomexto eliocentrico che lu la caasa dell'opposizione all'astrolo- gia non è piìt sostettato da alcuno. Ma, dal XVII al XX secolo, I'edificazione della scienza non ba latto altro che distaccare lo spirito razionale dal pensiero astrologico lino al punto di rendere perfetta- mente inutile il dedicarsi a ricercbe per Ia ueilica di tale conoscenza: c'era di meglio da lare... In seguito alle prime ueifiche, imperlette e comunque uiziate o sospettate di parzialità, condotte dagli stessi astrologi sulla scia del rinnouatore Paul Cboisnard ueriliche basate salle statisticbe e sul calcolo delle probabilità - un aooersario dell'astrologia si dette - alt'ine la pena di allrcntare seriamente questi lanosi "fatti". E così cuuenfle che an esperto in materia di statisticbe dei risaltati del - quale laremo, in quest'opera, I'indispensabile bilancio - potè lorxire, per qilanto stupito, t4na prona, da qui in aoanti inefutabile, sull'esi- stenza di an "inllusso astrale" di tipo astrologico. Da quel giorno si è largamettte opelto una breccia lra le maglie dell'apúori di un ra- zionalismo tloppo sistematicanente ostile all'astrologia. Nonostante che rimanga solo in parte "prouata", l'astrologia conta oggi l'appog- gio di uno statuto statistico cbe a sua uolta riposa sa uenticinqaemila date di nascita. Si potrà d.unqae insistere nel bellarsi dell'astrologia: la uerità continuerà a larsi strada e, in lin dei conti, non sarà la pri- ma né l'ultima a lar uacillarc alcune idee preconcette; Ia storia delle scienze è piena di iluoluzioni di qaesto genele che distruggono la logica conseruatrìce e le consuetudini... I A questo proposito non è inutile ricordare che, contrariamente alle idee ammesse, I'opera di Copernico: De rexolutionibus orbium celestium nacque sotto I'influsso delle dottrine astrologiche, fu stampata a cura di Rhaeticus, un astrologo amico dello scienziato polacco, e dedicata al Papa Paolo III, pro- tettore degli astrologi. Nella seconda metà del XVI secolo, mentre la teoria copernicana è respinta dalle Università, gli astrologi, soprattutto, sono fra ccloro i quali, noncuranti delle beffe del mondo scientifico e delle sentenze di scomunica pronunciate dai teologi, difendono coraggiosamente la nuova dot- trina. (A questo proposito si potrà consultare: \Wrlsrlu KN,lpprcr, "Copernic e! l'Astrologie", n. 4, della Tour Saint-Jacques). Introduzione Certamente, come diceua il nostro onesto cfitico, non è possibile, in una società come la flostla, alfuontare senza pregiadizio il proble- ma dell'influsso degli astri sulla uita umata: "Colui il qaale ouol conseroare un'attitudirc scientilica di fronte a questo problema deoe gaardarsi dalla pretesa di esaminarlo nsenza pregiadizi'. lngannereb- be i suoi lettori oppule se stesso. Deae piuttosto cercore di prendere coscienza dei propri pregiudizi e di riconoscerli pubblicamente, salao, in segaito, a slorzarsi di metterli in qualcbe modo "t'ra parentesi" per un tempo limitato". Tanto uale alnmettere cbe, accostandomi all'astrologia, le ho accor- dato un pregiudizio fauoreoole; pregiudizio sicaranente incline a una certa tolleranza di spirito, così come il pregiudizio opposto porta al- I'intolleranza. Ma esistóno lorse esperienze o conoscenze umane le quali possano essere comprese in rnodo satto senza il credito di una prelirninare simpatia? Ciò uale, a maggior ragione, per una conosceflza cbe è più uicina a un'arte cbe a una scienza. Piuttosto cbe giadicaila superlicialmenle non è lorse p ù ragioneuole tentare una paziente ú- cerca dall'interno allo scopo di cog.lierne la uerità intima oppure di ind.iuiduarne la aanità? Aoendo già dedicato oltre oenticinque anni a qilest'auuentilro, e mosso la nia curiosità sopra nigliaia di carte del cielo, credo di essere nella condizione di potel parlare cotl cogniziolre di caasa. Di questa coltoscenza mi sono lormato un'idea al cui con- lronto quella allrettata di ult critico, per quanto brillante posso essere costui, non è cbe una coricatara Inoltre, essendo scrupoloso nella pratica, ho auato cura di liberamti proglessiucrnente da ciò che, alla proac di una uerilica empirica, non ruerìtaua di essere conseruato. L'ho latto aflincbé questo libro, di buona fede, possa ollrire un insegna- mento accettabile, tale da indurre a una sana pratica dell'astrologia. Un insegnamento di questo genere non si sarebbe potuto concepire senza un'opplicazione: per renderlo uioo, ma anche per dare una spe- cie di dimostrazione, conueniua illustrarlo con clcuni esempi storici, di personaggi noti, alneno panialnente, alla maggiolaflza delle per- sone. A questo punto si presentaua una dilficoltà: quale scelta ope- rare sulle uarìe migliaia di casi (politici, artisti, scienziati, scrittori) dei quali già possedeuo gli elementi? Se auessi preso alcuni esempi in mezzo a questi gruppi, sarei stato sospettato, ineuitabilmente, di aaer scelto "i casi adatti" senza poter giustificare le mie scelte. Allora, per euitare questo appunto, non mi restaoa che prendere un'inteta collezione e considerarne la serie obbligatoria dei casi. In quest'ordine d'idee, nor trouai altro di meglio cbe riuolgermi alla collezione dei Re Isboduzione di Francia dei quali è nota I'ora di îrascittt dal pritxo all'ultimo. Il uantaggio di tale scelta è che c'è poco da discuterc sai dati di ruscita e cbe, di taluni, se ne coltosce il monento esatto quasi aI minuto. Tenni tuttauia a conpletore questa serie troppo esigua, in quanto liruitata a diciannoue casi, includendoui i soli personaggi importanti della storia di Francia dei qaali si conoscono le ore di nascita: Caterina dei Medici, Ricbelieu, Mazarino, Colbert, Maùa Antonietta, Robe- spierre, Napoleone I e Napoleone III; ftessut o, certaffiefite, trouerà da ridbe... Comprendete uft meccanismo, significa snontare gli ingranaggi, stu- diarli pezzo per pezzo e rimontarli per ricostruire I'insieme. Per quan- to sia insostituibile, questo metodo cartesiano presta il lianco ad alcu- ne obiezioni. L'astrologo "purosangue" pretenderà cbe non esistono "inllussi isolati" e che un tema astrologico è uft tutto sintetico, che parla solo in funzione del complesso rappresentato. Bisogna conuenire, infatti, che ogni lenomeno secondario è orientato dal lenomeno cbe gli è saperiore. E anche a ciò aggiungere an'obiezione piìt graue; è artilicioso e dillicile isolare an'azione singola e lar la parte di qaello cbe spetta a ciascuno dei numerosi lattori messi in giuoco dalla aarie- tà degli elementi del tema. E tuttauia, come eoitare questo procedi- mento analitico? Non esiste alcun metodo che possa ualidanente so- stituirsi a questo; tutto ciò che si può lare è prendere ogni precau' zione necessaria e dar prot,a di rigore analitico. Inlatti non aedo molto bene come si possa euidenziare l'essenza di una conligurazione, ancbe semplice, se non si coltosce innanzitutto la netura dell'astrc, quella del segno che quest'ultimo occapa e degli aspetti che forma; e ciò, pur considerando il metodo global.e corte il migliorc ixsegna- mento. Nessuna sintesi è possibile senza alta minuziosa analisi pleuen- tioa. Non ci si rueraaigli dunque se i temi della collezione che mi ser- uono da eselnpi sono, nel corso di questo trattato, dislocati, spiegati a lrammenti e nofl secondo una successione; è solo in questo modo che mi è possibile, finalmente, di presentarli al liaello della loro sìn- tesi più espressiua. Questo trattato non ba allatto la pretesa di presentare tutta I'astro- logia pratica dall'A alla Z; tutt'al più, di darue an'introduzione gene- rule, assai conlornte, deJ resto, ai liruiti di una conosceîtza cbe è tut- toru alla rìcerca di se stessa. È opportuno preuenire il lettore contro le due seguenti reazioni malsane. Questo libro è pericoloso come può esserlct un trettoto di medicina Introduzione nelle mani di una natura inquieta, incline ad attribuirsi tutte Ie ma- lattie dopo auerne letto la descrizione. Nel constatare ufla costella- zione, ancbe se poco problematica, del cielo natale, qaesto spirito inquieto t'inirà sicuraffiente per immaginarsi il peggio e peî Íarsi nol- to rnale. È un latto noto che lo studente astrologo ba la rnano pesan- te; si attexd€ setnpre troppo dalle situazioni armonicbe e tene, non meno eccessiuamente, l'efÍetto delle dissonanze. Tuttauia fa presto a rendersi conto che la uita non ha quell'aspetto drammatico che gli saggeriscono le proprie conligurazioni e acqaista, coll'esperienza, quel senso delle proporzioni cbe armonizza il giudizio alla relatiuità della condizione umafta. Non posso lare a meno, dunque, di mettere in guardia il lettore cofltro questo manieru di uedere il meglio, o il peg- gio, di uft terna natale, col rischio di accorgersi poi, che non esislono altrc cbe nella saa imnaginazione. E neppure bisogna corlele il pericolo di chiedere troppo all'astro- logia, di attendersi più di qaanto essa sia ix grado di dare. Giaccbé si rilerisce all'intimità dell'essere, alla sua flatura e al suo destino, l'uotno, in generale, assume aerso di essa u?1 atteggiamento che trae origine dalla mentalità magica: in astrologia non ci si può sbagliare e si ba il douere di sapere îutto... Anche gli aoaersari dell'astrologia lenno mostra di quest'atteggiometlto inazionale. Ora, se attualnente si tratta di ana conosceflza in uia di costituzione, di perlezionatnento e in grado di ottenere risultati apprezzabili, è tuttora ufla conoscenza cbe cerca se stetsa, che si pone mille problerni e che coruporta mille punti oscuri. In breue, è una conosceflza. assai irnperletta cbe non può, in alcun modo, aoere la pretesa di soddist'are l'aaidità del sapere amano proprio sul terreno in cui si soolge. Essa è come altre cono- scefize arnafle (psicologia, medicina...) anzi, meno auonzata di - qlette cbe banno ancora molto da scoprire. Occone prendere - le sue dilese. Ma, allo stato attuale, essa ci lornisce alcuni risulteti certi: basta mettere alla proua l'insegnamento di questo tlattato e giudicare. Auendo pleso pienaffiente coscienza della condizione tertesúe del- l'ilomo, la mentalità contenporanea dimentica straflaftiente che l'uomo è ancbe celeste, particella infina del pianeta Terra, ad essa legato nel suo destino costnico. È tenpo di aprire gli occbi su zt/ut conoscenza come I'astrologia se uogliamo realizzare quella sintesi di tutte le discipline che intende ridare all'uomo un posto, non solo sulla Terra, ma nella totalità dell'Uniuerso. ANunÉ Bann.tulr Alcune opinioni sull'Astrologia Anlsrorrr-r: "Questo mondo è necessariamente collegato ai movimenti del mondo superiore. Qualunque potenza, nel nostro mondo, è governata da questi movimenri" (Truttato del Cielo). San GEnoI-r.r'ro: "Taccio nei riguardi dei filosofi, degli astronomi e degli asro logi, la scienza dei quali, molto utile agli uomini, si afferma attraverso il dogma, si esplica col metodo, si giustifica con I'esperienza" (Prefazione, all'inizio della Bibbia di San Gerolamo). S,rH Tor.avaso D'AqurNo: "I corpi celesti sono la causa di ciò che avviene in questo mondo sublunare; agiscono indirettamente sulle azioni umane ma non tutti gli effetti che producono sono inevitabili" (Somma, quest. XV, art. 5, vol. III, pagg. 2-29). DaNre: "Lo cielo i vostri movimenti inizia; /non dico tutti, ma posto ch'io'l dica, / lume v'è dato a bene e a malizia / e libero voler; che, se fatica, / nelle prime battaglie col ciel dura, I poi vince tutto, se ben si nutrica" (Purgatoio, Canto XVI. 7l). TvcHo-BnenÉ: "L'uomo racchitrde in sé un'influenza ben più grande di quella degli astri; se vive secondo giustizia supererà le infh.renze, ma se segue le propríe cieche inclinazioni e se si abbassa al rango dei bruti e degli animali, vivendo come questi, allora ii re della natura non comanderà più, ma sarà quest'ultima a comandarlo". KrpLEno: "Venti anni di studi pratici hanno convinto il mio spirito ribelle sulla realtà dell'astrologia". Gorrsn: "Venni al mondo a Francoforte-sul-Meno il 28 agosto 1749, al dodi- cesimo tocco di mezzogiorno. La costellazione era propizia, il Sole si rovava nel segno della Vergine; Giove e Venere erano in buon aspetto col Sole; Mercurio non era sfavorevole, Saturno e Marte neutri; solamente la Luna, piena, quel giorno, esercitava la propria torza di riverbero, tanto più potente giacché la sua ora planetaria era iniziata. Si oppose dunque alla mia nascita fino a che quest'ora non fu trascorsa. Questi buoni aspetti, molto apprezzati in seguito. dagli asrologi, rappresenreranno senza dubbio il motivo per il qualc sono rimasto in vita. Infatti, per I'inettitudine dell'ostetrica, pensarono che fossi morto venendo al mondo e fu solo dooo numerosi sforzi che vidi la luce" lPoesia e l'erità, Cap. It. Brrzec: "L'Astrologia è una scienza immensa che ha regnato sulle più grandi intelligenze". t2 Almsc opinioni Rou,rlx Rolr,rxo: "I-lo maturato a lungo la convinzione che tutre le leggi evolutive particolari dei popoli, delle nazioni, delle classi, e le loro lotte, siano subordinate a più vaste leggi cosmiche che regolano I'evoluzione gene- rale dell'umanità". C. G. JtrNc: "Se le persone, I'istruzione delle quali lascia a desiderare, hanno creduto fino ad oggi di poter prendere in giro I'astrologia, considerandola come una pseudo-scienza liquidata da molto tempo, questa astrologia, che rimonta dal profondo dell'anima popolare, si presenta oggi, di nuovo, alle porte delle nostre Università che aveva lasciato tre secoli or sono" (Seelet'- probleme der Gegenwart, pag. 2411. EvueNulr MouNrpn: "È un fatto notevole che la scienza di Keplero e la fede di San Tommaso non abbiano ritenuto un dovere di respingere, in via di principio, le affermazioni dell'astrologia. Essi credevano nell'influsso degli astri, e alcuni scienziati cominciano oggi a comporre tavole statistiche al fine di vedere se daranno luogo a correlazioni psico-cosmiche. È i'unico modo scien- tifico di affrontare il problema. La solidarietà ubiquitaria dell'universo lascerebbe piuttosto supporre che i risultati saranno positivi e che permetteranno, come già per la chirologia, per ia gra{ologia e per la fisiognomia, di estirpare dall'astrologia le chiacchiere dei ciarlatani (...t. Se ci rivolgiamo alle antiche classificazioni astrologiche dei caratteri non possiamo fare a meno di mera- vigliarci per la loro concordanza approssimativa con più di un risultato della morfologia e della fisiognomia contemporanee (...). Le prime sintesi abbozzate dalla tipologia astrologica sono comunque più vicine alla veta caratterologia che non la psicologia delle categorie. Quella psicologia che, nel secolo scorso, ha ingombrato la conoscenza concreta dell'uomo coi suoi sistemi di facoltà mitíche... (Traité du Caractère, pagg. 124-126). Gasntsr M,lncu: "Aggiungo volentieri, nonostante il rischio di uno scandalo, che I'astrologia qualunque cosa si debba pensare, in ultima analisi, dei metodi e dei ris- ultati ai quali ha dato luogo presenta questo principale interesse, di attirare I'attenzione sull'idea di una- figura, di una configurazione, del destino individuale" (Du relus à l'Inaocation, pag. t251. "Anche se in questo campo non ho un'esperienza personale, mi sono srati riferiti troppi fatti precisi e concordanti per non essere persuaso che nel- l'astrologla non vi sia un fondo di verità. Mi rifiuto categoricamente di cred.re che tutto ciò sia ciarlataneria. Senza dubbio, nulla vi è di fatale. Secondo la frase latina, gli astri inclinano, non determinano" (Nouuelles littérafues del ó luglio 1950). Rev. Padre RteurT: "Sono come San Tommaso. "Per rispondere a questa domanda, bisognerebbe innanzi tutto precisare cosa intendiamo per astrologia. Se pretendiamo di leggere negli astri tutto ciò che dovrà avvenire, come se tutto, quaggirì, fosse interamente determinato dal- I'azione astrale e la libertà dell'uomo nulla potesse modificare, allora tale pretesa contraddice la concezione cristiana del libero arbitrio umano. Ma si può anche ammettere, come hanno fatto molti illustri dottori della Chiesa, ad esempio San Tommaso d'Aquino, éhe gli astri esercitino una certa in{luenza sul temperamento, sulla costituzione e, pertanto, sul comportamento degli uomini. Da qui, la possibilità di prevedere le tendenze che essi mani- festetanno coo molra probabilità, anche se non infallibilmente . Pensiamo