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Tra nazione e lotta di classe. I repubblicani e la rivoluzione russa PDF

242 Pages·2013·1.142 MB·Italian
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(cid:49)(cid:33)(cid:78)(cid:78)(cid:65)(cid:76)(cid:73)(cid:172)(cid:68)(cid:69)(cid:76)(cid:76)(cid:65)(cid:172)(cid:38)(cid:79)(cid:78)(cid:68)(cid:65)(cid:90)(cid:73)(cid:79)(cid:78)(cid:69)(cid:172)(cid:53)(cid:71)(cid:79)(cid:172)(cid:44)(cid:65)(cid:172)(cid:45)(cid:65)(cid:76)(cid:70)(cid:65) (cid:85)(cid:65)(cid:68)(cid:69)(cid:82)(cid:78)(cid:73) (cid:35)(cid:79)(cid:82)(cid:82)(cid:65)(cid:68)(cid:79)(cid:172)(cid:51)(cid:67)(cid:73)(cid:66)(cid:73)(cid:76)(cid:73)(cid:65) (cid:52)(cid:82)(cid:65)(cid:172)(cid:78)(cid:65)(cid:90)(cid:73)(cid:79)(cid:78)(cid:69)(cid:172) (cid:69)(cid:172)(cid:76)(cid:79)(cid:84)(cid:84)(cid:65)(cid:172)(cid:68)(cid:73)(cid:172)(cid:67)(cid:76)(cid:65)(cid:83)(cid:83)(cid:69) (cid:41)(cid:172)(cid:82)(cid:69)(cid:80)(cid:85)(cid:66)(cid:66)(cid:76)(cid:73)(cid:67)(cid:65)(cid:78)(cid:73)(cid:172)(cid:69)(cid:172)(cid:76)(cid:65)(cid:172)(cid:82)(cid:73)(cid:86)(cid:79)(cid:76)(cid:85)(cid:90)(cid:73)(cid:79)(cid:78)(cid:69)(cid:172)(cid:82)(cid:85)(cid:83)(cid:83)(cid:65) QAnnali della Fondazione Ugo La Malfa uaderni Diretti da Gabriele Rigano e Corrado Scibilia I Quaderni degli Annali della Fondazione Ugo La Malfa nascono dall’esperienza della rivista. Obiettivo della collana, infatti, sarà di sviluppare nella dimensione della monografia scientifica, studi sul movimento repubblicano e azionista, ponendosi come l’ideale proseguimento delle sezioni corrispondenti della rivista. Nonostante la ricchezza dei due filoni, la collana costituisce oggi un caso pressoché unico nel panorama editoriale italiano. Essa potrà costituire uno sprone per gli studiosi, anche i più giovani, affinché dedichino le loro energie allo studio di due scuole che hanno rappresentato, pur nella loro natura politica minoritaria, valori fondanti ed esperienze originali della storia del nostro Paese. © Proprietà letteraria riservata Gangemi Editore spa Piazza San Pantaleo 4, Roma www.gangemieditore.it Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o comunque riprodotta senza le dovute autorizzazioni. Le nostre edizioni sono disponibili in Italia e all’estero anchein versione ebook. Our publications, both as books and ebooks, are available in Italy and abroad. ISBN 978-88-492-7493-6 In copertina: A. Rauli, rielaborazione di un particolare della copertina dell’opuscolo Pro e contro il Bolscevismo, di Oliviero Zuccarini. Conservato presso la Fondazione Giangia- como Feltrinelli, Milano Corrado Scibilia Tra nazione e lotta di classe I repubblicani e la rivoluzione russa Indice Introduzione 7 1917-1918: La rivoluzione e l’interventismo 1 Le prime reazioni 13 2 Cappa e la missione in Russia 32 3 Lenin e Kerenskij 42 4 Il grande tradimento russo 55 5 Il Convegno Nazionale di Firenze 67 1919-1920 Pro o contro il bolscevismo 1 “Bolscevismo e Repubblica Sociale” 87 2 La pace e l’intervento in Russia 108 3 Le elezioni e il Congresso di Roma 119 4 L’“utopia conservatrice” di Colajanni 125 5 “Pro e contro il Bolscevismo” 145 6 La segreteria Schiavetti 153 7 L’uscita di Nenni dal PRI 167 1921-1922 Tra comunismo e fascismo 1 Un difficile equilibrio 177 2 La morte di Colajanni 198 3 Verso il fascismo 207 Conclusioni 219 Fonti 227 Indice dei nomi 229 Introduzione La rivoluzione russa costituì un evento di capitale importanza nella storia del Novecento. Le sue conseguenze si sono fatte sentire sotto ogni latitudine e l’Italia non ha fatto eccezione. La storiografia ha da tempo affrontato le conseguenze che la rivoluzione ebbe sulle forze che si richiamavano agli insegnamenti di Marx, con contributi di grande importanza scritti da studiosi molto prestigiosi1, ma non ha trascurato nemmeno il movimento anarchico2. La stessa attenzione, viceversa, non è stata dedicata all’altra forza anti-sistema dell’epoca, il Partito Repub- blicano Italiano (PRI). E invece, la rivoluzione russa costrinse il PRI a mettere in discussione il concetto stesso di rivoluzione e poi a definirne meglio i suoi contenuti. La sua rilevanza per il movimento repubblicano è stata notevole quanto sottovalutata, anche all’interno degli studi spe- cializzati. Uno degli studiosi che ha più lavorato sull’argomento, Santi Fedele, in un suo pregevole studio, parla, infatti, di un atteggiamento Nel citare gli articoli coevi si è scelto di trascriverli così come apparvero. Pertanto, i nomi degli autori sono stati riportati esattamente come apparivano sul giornale e i nomi russi citati nei testi sono stati lasciati nella traslitterazione originaria. 1Per citare solo gli studi specifici: Franco Ferri, La Rivoluzione d’ottobre e le sue ripercussioni nel movimento operaio italiano, “Società” n.1, febbraio 1958, pp. 73-100; Gaetano Arfè, Critica Sociale e la Rivoluzione russa, “Critica Sociale” n. 20, ottobre 1962, pp. 511-514; Emilio Sereni, La Rivoluzione d’ottobre e l’Italia, “Critica marxista” n. 4-5, luglio-ottobre 1967 pp. 3-66; Gabriella Donati Torricelli, La Rivoluzione russa e i socialisti italiani nel 1917-18, “Studi Storici” n. 4, otto- bre-dicembre 1967, pp. 727-765; Aurelio Lepre, Bordiga e Gramsci di fronte alla guerra e alla Ri- voluzione d’ottobre, “Critica marxista” n. 4-5, luglio-ottobre 1967, pp. 104-135; Tommaso Detti, La Rivoluzione d’ottobre e l’Italia, “Studi Storici” n. 4, ottobre-dicembre 1974, pp. 881-893; Stefano Caretti, La rivoluzione russa e il socialismo italiano (1917-1921), Nistri-Lischi, Pisa 1974. 2Pier Carlo Masini, Gli anarchici italiani e la rivoluzione russa, “Rivista storica del socia- lismo” n.15-16, gennaio-agosto 1962, pp. 135-169; Santi Fedele, Una breve illusione. Gli anarchici italiani e la Russia sovietica 1917-1939, FrancoAngeli, Milano 1996. 7 “non solo [di] ostilità preconcetta ma anche [di] assoluta incompren- sione del significato storico della Rivoluzione d’ottobre”3. Una delle spiegazioni dello scarso interesse della storiografia per l’ar- gomento è nelle fonti. Dalle carte di Pubblica Sicurezza, spesso privile- giate in questi lavori, infatti, emerge, nel complesso, un quadro di forte antisocialismo e relativa attenzione alla rivoluzione russa. Ciò è deter- minato non solo dalla sensibilità del funzionario che materialmente sten- deva il rapporto, ma anche dalla diversa quantità di rapporti prodotti dalle singole prefetture. Ad esempio, il fascicolo relativo al PRI a Milano è del tutto sproporzionato all’importanza che la città aveva, numerica- mente parlando, nel movimento repubblicano. E siccome quello mila- nese è un repubblicanesimo molto moderato, al cui vertice troviamo personaggi come Giovan Battista Pirolini, ciò spiega la ragione di una visuale diversa a seconda della prospettiva. Un altro problema che si ri- scontra con le fonti archivistiche istituzionali è quello della difficoltà di comprenderlo e definirlo da parte dei funzionari preposti: ad esempio, il fascicolo di Napoleone Colajanni nel Casellario Politico Centrale ri- porta, nel campo “Colore politico” la dizione “socialista collettivista”. Nella stampa repubblicana, invece, la presenza della rivoluzione russa è massiccia, nella duplice natura di evento nella storia del movimento operaio e nella storia politica novecentesca. La necessità di quantificare, e non solo qualificare, il fenomeno giustifica l’ampio uso delle citazioni contenute nel testo e i riferimenti in nota. Un altro dato da cui emerge l’importanza della rivoluzione russa nelle vicende del PRI è l’influenza che essa ebbe, talvolta in concorso con altri fattori, nelle vicende personali di alcuni esponenti di primo piano del partito o anche di semplici militanti. Si possono riportare alcuni casi esemplari, solo per rapidi cenni. Napoleone Colajanni e Pietro Nenni, dei quali si tratta diffusamente nella ricerca, erano certamente due capi del repubblicanesimo italiano, eppure la loro scelta di vita, tanto radicata, venne messa a dura prova o addirittura abiurata, a causa anche della rivoluzione. Se, infatti, per il vecchio garibaldino gli ultimi anni della sua vita furono caratterizzati dalla polemica durissima con il suo partito, e solo la sua morte impedì, forse, conseguenze anche più definitive, Nenni, dopo alcuni mesi di ma- lessere, concluse la sua ricerca di una nuova prospettiva alla crisi del do- 3Santi Fedele, I repubblicani di fronte al fascismo (1919-1926), Le Monnier, Firenze 1983, p. 35. 8 Introduzione

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