TIMER 555 E CIRCUITI DI IMPIEGO A CURA DEL PROF. GIANCARLO FIONDA I.T.I.S. “A. MONACO” - COSENZA INDICE Timer 555 e circuiti di impiego ……………………………………………………………....Pag. 1 Multivibratore astabile col timer 555 ………………………………………………………...Pag. 2 Multivibratore monostabile col timer 555 ………………………………...…………….……Pag. 4 Criteri di progetto …………………………………………………………………………….Pag. 6 Progetto e verifica di un multivibratore astabile a frequenza fissa con timer 555 …………...Pag. 8 Progetto e verifica di un multivibratore astabile a frequenza fissa con timer 555 e taratura del duty-cycle al 50% ……………………………………………………………...Pag. 10 Progetto e verifica di un multivibratore astabile con duty-cycle regolabile ……………...…..Pag. 14 Altro multivibratore astabile con duty-cycle regolabile …………………………………........Pag. 20 Progetto e verifica di un multivibratore monostabile ………………………………..………..Pag. 22 Generatore di segnale a dente di sega ………………………………………………………...Pag. 27 TIMER 555 E CIRCUITI DI IMPIEGO Il timer 555 è un circuito integrato temporizzatore a 8 pin. Il suo schema interno funzionale è il seguente: GND 1 8 V CC V 2 5 7 Scarica t 5 Out 3 6 V 5 s Reset 4 5 Vcxh Il partitore di tensione resistivo R-R-R fornisce le tensioni di riferimento ai comparatori di trigger (V /3) e di soglia (2V /3). Se si inserisce tra il pin 5 (V ) e massa una resistenza si ottiene una CC CC ch tensione di riferimento nel comparatore di soglia minore di 2V /3 (e una tensione di riferimento CC nel comparatore di trigger minore di V /3. CC Se non utilizzato, tra pin 5 e massa si inserisce un condensatore di 10ηF, al fine di cortocircuitare eventuali disturbi presenti sull’alimentazione. Le uscite dei due comparatori sono applicate in ingresso ad un flip-flop SR. L’uscita Q del FFSR è collegata alla base di un transistor e all’ingresso di un buffer invertente che fornisce la tensione d’uscita. Quando l'uscita Q si trova a livello basso il transistor è interdetto (il piedino 7 è un circuito aperto) e la tensione d’uscita è a livello alto (V ). Quando l'uscita Q si trova a livello alto CC il transistor è saturo (il piedino 7 è un cortocircuito verso massa) e la tensione d’uscita è a livello basso (0V). Il buffer d’uscita è in grado di erogare una corrente massima di 200mA; la tensione di alimentazione può variare da 5V a 15V. Il funzionamento del circuito può riassumersi nel seguente modo: ⎧V = 0 ⎧R =0 ⎧Q =1 o1 ⎧V = V ⎪ ⎪ ⎪ ⎪ o CC Se V ,V < V 3 ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ t s CC Vt<VCC 3 e VCC 3<Vs<2VCC 3 ⎪⎩Vo2 = Vo2H ⎪⎩S=1 ⎪⎩Q =0 ⎪⎩TR interdetto 1 ⎧V = V ⎧R =1 ⎧Q = 0 o1 o1H ⎧V =0 ⎪ ⎪ ⎪ ⎪ o Se V ,V > 2V 3 ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ t s CC Vs>2VCC 3 e VCC 3<Vt<2VCC 3 ⎪⎩Vo2 =0 ⎪⎩S=0 ⎪⎩Q =1 ⎪⎩TR saturo ⎧V =0 ⎧R =0 o1 ⎪ ⎪ Se V 3< V ,V < 2V 3 ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ ⇒ stato precedente CC t s CC ⎪ ⎪ V =0 S=0 ⎩ ⎩ o2 ASTABILE COL TIMER 555 Il multivibratore astabile è un circuito in grado di generare una forma d'onda rettangolare, senza segnale applicato in ingresso. Lo schema elettrico è il seguente: V CC 8 4 R A Alim Res 7 Dis 3 V Out R o B 6 V S 2 V GND V ch t 5 1 C 10ηF Supponendo il condensatore C inizialmente scarico, al momento dell’alimentazione del circuito, gli ingressi di trigger e di soglia in tale istante vengono cortocircuitati a massa dal condensatore (differenza di potenziale ai suoi capi nulla, i due terminali sono equipotenziali). Vo , VC V CC transitorio T T L H iniziale 2V /3 CC V C V /3 CC 0 t t t 1 2 Le tensioni sull’ingresso di trigger e di soglia, V e V , che coincidono con la tensione istantanea t s V del condensatore, sono minori di V /3; pertanto, l’uscita V del timer si trova a livello alto C CC o (V ) e il transistor è interdetto (piedino 7 circuito aperto). Il condensatore si carica attraverso la CC serie delle resistenze R ed R , con costante di tempo τ = (R + R )C, verso V . Quando la A B C A B CC tensione V , e quindi anche le tensioni V e V , raggiunge, istante t = 0, il valore 2V /3 si ha la C t s CC commutazione dell’uscita dal livello alto V al livello basso 0V e il transistor si porta in CC saturazione, cortocircuitando il piedino 7 a massa. 2 Da tale istante la capacità inizia a scaricarsi, partendo dalla tensione 2V /3, attraverso la resistenza CC R e il transistor saturo, con costante di tempo τ = R C, verso massa. All’istante t = t la tensione B S B 1 V , e quindi anche le tensioni V e V , raggiunge il valore V /3 in corrispondenza del quale si ha C t s CC la commutazione dell’uscita dal livello basso 0V al livello alto V e l’interdizione del transistor, CC che scollega dalla massa il piedino 7. Da tale istante la capacità inizia a caricarsi, partendo dalla tensione V /3, attraverso la serie delle CC resistenze R ed R , con costante di tempo τ = (R + R )C, verso V . All’istante t = t la tensione A B C A B CC 2 V , e quindi anche le tensioni V e V , raggiunge il valore 2V /3 in corrispondenza del quale si ha C t s CC la commutazione dell’uscita dal livello alto V al livello basso 0V e il transistor si porta in CC saturazione, cortocircuitando il piedino 7 a massa. Da questo instante in poi il ciclo si ripete identicamente, fornendo in uscita un’onda rettangolare, la cui durata a livello alto è sempre maggiore di quella a livello basso. Sommando i due tempi T e T si ottiene il periodo: H L T = T + T . H L T Si definisce duty cycle (ciclo utile) a livello alto (D ) il rapporto tra T e T: D = H >50% H H H T T Si definisce duty cycle (ciclo utile) a livello alto (D ) il rapporto tra T e T: D = L <50% L L L T In genere viene indicato come duty cycle D quello a livello alto. Per calcolare il periodo occorre calcolare, utilizzando l’equazione di carica e scarica del t ( ) − condensatore V (t) = V + V −V ⋅e τ, T e T . C f i f H L Calcolo di T L Si scrive l’equazione di scarica del condensatore e si impone che al tempo t = t = T la tensione 1 L V (t) ai capi del condensatore abbia raggiunto il valore V /3: C CC t T T 2 − 2 − L 1 − L 1 V (t) = V ⋅e τS ⇒ V (t )= V ⋅e τS = V ⇒ e τS = ⇒ C 3 CC C 1 3 CC 3 CC 2 T 1 1 ⇒ − L =ln ⇒ T = −τ ln = τ ln2=0,7τ = 0,7R C τ 2 L S 2 S S B S Calcolo di T H Poiché l’equazione di carica è valida se il transitorio inizia al tempo t = 0, bisogna considerare come istante iniziale il tempo t = t , ossia fare una traslazione dell’ordinata in t , il che equivale a 1 1 passare dalla variabile tempo t alla variabile tempo t − t . 1 Si scrive l’equazione di carica del condensatore e si impone che al tempo t = t (t − t = T ) la 2 2 1 H tensione V (t) ai capi del condensatore abbia raggiunto il valore 2V /3: C CC t−t T ⎛1 ⎞ − 1 2 − H 2 V (t−t )= V +⎜ V −V ⎟⋅e τC ⇒ V (t −t )= V (T )= V − V ⋅e τC = V ⇒ C 1 CC ⎝3 CC CC⎠ C 2 1 C H CC 3 CC 3 CC 3 T − H 1 T 1 1 ⇒ e τC = ⇒ − H =ln ⇒ T = −τ ln = τ ln2= 0,7τ =0,7(R +R )C 2 τ 2 H C 2 C C A B C Per il periodo T e il duty cycle D si ha: ( ) ( ) T = T +T = 0,7 R +R C+0,7R C =0,7 R +2R C H L A B B A B ( ) T 0,7 R +R C R +R D = H = A B = A B >50% ( ) T 0,7 R +2R C R +2R A B A B MULTIVIBRATORE MONOSTABILE CON TIMER 555 Il multivibratore monostabile genera un impulso rettangolare d’uscita di durata prefissata quando viene sollecitato da un impulso esterno sull’ingresso di trigger. V CC 8 4 R Alim Res RA 3 V Out o 7 C Dis i V V 2 V 6 iD t t Vi VS D V GND i ch R i R 5 10ηF 1 C V i VCC/3 t ViD t V t V /2 CC t V , V o C VCC T 2V /3 CC V C t t t o 1 4 Il monostabile ha un solo stato stabile, nel nostro caso l'uscita si mantiene sempre a livello basso (0V) finché non arriva un impulso dall’esterno (attraverso un opportuno circuito derivatore) sul piedino 2 tale da portare la sua tensione al di sotto di V /3. Infatti, il partitore resistivo posto tra CC V e massa mantiene la tensione di trigger V al valore V /2; tale situazione forza l’uscita a CC t CC livello basso (0V) e il transistor saturo mantiene la tensione del condensatore V e la tensione C dell’ingresso di soglia V a zero volt. S Quando un impulso esterno sul piedino 2 porta la tensione di trigger al di sotto di V /3, l’uscita CC commuta dal livello basso 0V a livello alto V , il transistor si interdice e il condensatore inizia a CC caricarsi, con costante di tempo τ = R C, verso la tensione di alimentazione V . A CC Tale carica dura un tempo T, pari al tempo che la tensione ai capi del condensatore impiega a raggiungere il valore 2V /3, in corrispondenza del quale l’uscita commuta dal livello alto V al CC CC livello basso 0V e il transistor si satura cortocircuitando a massa il condensatore, che si scarica quasi istantaneamente. Per calcolare la durata T dell’impulso, si utilizza l’equazione di carica del condensatore, in cui si impone che dopo intervallo di tempo T abbia raggiunto il valore 2V /3, al quale si ha la CC commutazione dell’uscita al livello basso. Si considera come istante iniziale il tempo t = t , ossia si fa una traslazione dell’ordinata in t , il che o o equivale a passare dalla variabile tempo t alla variabile tempo t − t . o Si scrive l’equazione di carica del condensatore e si impone che al tempo t = t (t − t = T) la 1 1 o tensione V (t) ai capi del condensatore abbia raggiunto il valore 2V /3: C CC −t−to ( ) −t1−to 2 V (t) = V −V ⋅e τ ⇒ V t = V −V ⋅e τ = V ⇒ C CC CC C 1 CC CC 3 CC −T 1 T 1 1 ⇒ e τ = ⇒ − =ln ⇒ T = −τln = τln3=1,1τ=1,1R C 3 τ 3 3 A Il tempo di recupero è trascurabile, essendo la scarica del condensatore quasi istantanea. Per un corretto funzionamento dei circuiti deve risultare: R ≥ 1kΩ ; C ≤ 500µF. Inoltre: A − se V = 15V ⇒ R + R ≤ 10MΩ; CC A B − se V = 5V ⇒ R + R ≤ 3,4MΩ. CC A B l’uscita può essere utilizzata per un funzionamento normalmente alto o normalmente basso, a secondo di come viene collegato il carico. V V CC CC 8 8 R 3 L R L 3 1 1 Uscita normalmente alta Uscita normalmente bassa 5 CRITERI DI PROGETTO Astabile Si fissa la frequenza f e il duty-cycle D. dall’espressione del duty-cycle si esplicita R in funzione A di R : B R +R D = A B ⇒ R +R = R D+2R D ⇒ R (1−D)= R (2D−1) ⇒ R +2R A B A B A B A B 2D−1 ⇒ R = R ; si fissa il valore di R e si calcola R . A 1−D B B A Dall’espressione del periodo T si calcola C: T 1 T =(R +2R )Cln2 ⇒ C = = A B (R +2R )ln2 f(R +2R )ln2 A B A B Monostabile Dall’espressione della durata T dell’impulso d’uscita si calcola il prodotto R C: A T T = R Cln3 ⇒ R C = ; si fissa il valore di C e si calcola il valore di R . A A ln3 A Si fisa un opportuno valore per le due resistenze R. Regolazione dell’impulso a compensazione delle variazioni della capacità di temporizzazione dal valore nominale dovute alla tolleranza Nel monostabile la durata dell’impulso d’uscita è uguale al tempo che la capacità di temporizzazione impiega a caricarsi, partendo da zero e tendendo a V , fino a 2V /3 = V (pin CC CC ch 5). V , V o C V CC T V c h V = 0 ; V = V ; τ = R C Ci Cf CC A VC t t t o 1 L’equazione di carica della capacità è: t t ⎛ t ⎞ V (t) = V +(V −V )⋅e−τ = V −V e−τ = V ⎜1−e−τ ⎟ C Cf Ci Cf CC CC CC⎜ ⎟ ⎝ ⎠ 6 Dopo un tempo T, la tensione sulla capacità raggiunge il valore V al quale il BJT di scarica si ch satura cortocircuitando la capacità a massa e termina l’impulso d’uscita. ⎛ − T ⎞ − T V ⎛ V ⎞ V = V ⎜1−e RAC ⎟ ⇒ e RAC =1− ch ⇒ T = −R Cln⎜1− ch ⎟ ch CC⎜ ⎟ V A ⎜ V ⎟ ⎝ ⎠ CC ⎝ CC ⎠ Una volta fissato il valore della costante di tempo R C, la durata dell’impulso d’uscita dipende dal A V rapporto ch , ossia dal valore di V . Il valore di V (tensione ai capi della capacità), in ch C V CC corrispondenza del quale termina l’impulso d’uscita, può essere modificato, rispetto al valore 2V /3, inserendo, tra pin 5 e massa, una resistenza esterna. Tale resistenza, in parallelo alla serie CC R-R, modifica il rapporto di partizione con diminuzione della tensione V rispetto al valore ch 2V /3. CC Se si aggiunge in serie alla resistenza sul pin 5 un trimmer, si ha la possibilità di far variare la tensione V , che determina la fine dell’impulso, tra un valore minimo e un valore massimo. C Si sceglie R = 4R e R >> 2R ; con tali valori si ha: 1 T ( ) ( ) kR +4R ⋅2R kR +4R ⋅2R R = T = T con 0 ≤ k ≤ 1 e P kR +4R +2R kR +6R T T R V R V = P V ⇒ ch = P ch R +R CC V R +R P CC P 4 R 4 R 3 4 − se k = 0 ⇒ kR = 0 ⇒ R = R ⇒ V = P V = V = V ⇒ T P 3 ch R +R CC 4 CC 7 CC P R + R 3 7 V 4 ⎛ V ⎞ ⎛ 4⎞ ⇒ ch = ⇒ T = −R Cln⎜1− ch ⎟ = −R Cln⎜1− ⎟ = 0,847R C V 7 A ⎜⎝ V ⎟⎠ A ⎝ 7⎠ A CC CC ( ) R +4R ⋅2R R ⋅2R − se k = 1 ⇒ kR = R ⇒ R = T ≅ T = 2R ⇒ T T P R +6R R T T R 2R 2 V 2 ⇒ V = P V = V = V ⇒ ch = ⇒ ch R +R CC R +2R CC 3 CC V 3 P CC ⎛ V ⎞ ⎛ 2⎞ ⇒ T = −R Cln⎜1− ch ⎟ = −R Cln⎜1− ⎟ =1,1R C A ⎜⎝ V ⎟⎠ A ⎝ 3⎠ A CC Fissati i valori di R e C , la durata dell’impulso d’uscita può essere regolato da un valore minimo A T = 0,847R C a un valore massimo T = 1,1R C. È quindi possibile effettuare piccole MIN A MIN A compensazioni della capacità di temporizzazione. PROGETTO E VERIFICA DI UN MULTIVIBRATORE ASTABILE A FREQUENZA FISSA CON TIMER 555 Si fissa f = 1,5kHz → T = 0,67ms ; D = 60% ; V = 5V e 12V. CC V CC R a 8 4 R L 7 R 3 b V o 6 2 1 5 R L C 10ηF C 1 Calcolo di R ed R A B Dal duty-cycle si ha: R +R D = A B ⇒ R +R = R D+2R D ⇒ R (1−D)= R (2D−1) ⇒ R +2R A B A B A B A B 2D−1 2⋅0,6−1 ⇒ R = R = R =0,5R ⇒ R = 2R A 1−D B 1−0,6 B B B A 8 Si fissa il valore di R = 2,2kΩ e si calcola R = 2⋅R = 2⋅2,2⋅103 = 4,4kΩ , valore A B A commerciale 3,9kΩ. Calcolo di C ( ) Dall’espressione del periodo T si calcola C: T = R +2R Cln2 ⇒ A B T 0,67⋅10−3 ⇒ C = = =0,097µF=97ηF (R +2R )ln2 (2,2⋅103 +2⋅3,9⋅103)ln2 A B valore commerciale C = 100ηF. Con tali valori si ha: T =(R +R )Cln2= (2,2⋅103 +3,9⋅103)⋅100⋅10−9 ⋅ln2=0,423ms H A B T 0,423⋅10−3 T = R Cln2=3,9⋅103 ⋅100⋅10−9 ⋅ln2=0,270ms ; D = H = = 0,61 → 61% L B T 0,693⋅10−3 1 1 T = T +T = 0,423⋅10−3 +0,270⋅10−3 =0,693ms ; f = = =1,44kHz H L T 0,693⋅10−3 Procedimento di verifica 1. Si monta il circuito, lo si alimenta con tensione V = 5V e si collega all’uscita il canale CH1 CC dell’oscilloscopio. 2. Del segnale visualizzato si misurano le durate dei due semiperiodi (T e T ) e l’ampiezza. H L 3. Si riporta il disegno dell’oscillogramma. 4. Si regola la tensione dell’alimentatore a 12V e si ripetono i punti 2 e 3. Risultati sperimentali Con V = 5V e R = 10kΩ CC L Senza carico V = 4,4V uscita bassa. o Con un carico di 10kΩ V = 4,4V uscita bassa ; V = 4,6V uscita alta. o o In tutti i casi T = 0,44ms ; T = 0,28ms ; T = T + T = 0,72ms H L H L 1 1 T 0,44⋅10−3 f = = =1,39kHz ; D = H = =0,61 → 61% T 0,72⋅10−3 T 0,72⋅10−3 V V o o 4 4,6 t t 9
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