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Tiere Furlane 03 (dicembre 2009 - Anno 1 Numero 3) PDF

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Il nestri avignî RIVISTA Lo storico presepe delle DI CULTURA Suore Orsoline di Cividale si trova nel Monastero DEL TERRITORIO cividalese di S. Maria in Dicembre 2009 Valle. Artistico e prezioso Anno 1 Numero 3 lavoro di artigianato, ISSN 2036-8283 realizzato nel silenzio della clausura, fa rivivere la 3 gente che animava le vie di Cividale nell’Ottocento attraverso statuine che vestono i costumi dell’epoca. 9 0 0 2 e r b m e c i d 3 N. Nuvole (Non sono solo nuvole le nuvole che nuvola più nuvola più nuvola fanno disfanno nel cielo figure di maghi di draghi o serpi o sirene ma sillaba più sillaba con cura staccano voci musiche serene o queste che fra parentesi ho posate olent oc sulla prora di nuvole d’estate) di fu 9 0 0 2 Pierluigi Cappello bre m dice 2 1 n. Il nostro futuro. o al Mostra regionale del Bovino da latte, Codroipo, 28 ottobre 2009. nsert Fotografie di Michele Zuccato, Studio Attimi di Codroipo. I Robert Hogg, The Herefordshire Pomona, London, 1878. Si tratta di una raccolta straordinaria di cromolitografie opera del maestro litografo Guillaume Severeyns. I disegni sono realizzati dalle artiste Alice Blanche Ellis e Elisabetta Boll che per otto anni hanno seguito le varie fasi di maturazione dei frutti riproducendoli poi dal vero. Quest’opera è dedicata alla conservazione delle antiche varietà di mele e pere. Le 44 tavole sono suddivise in tre sezioni e sono accompagnate da un’accurata descrizione generale e scientifica del frutto. Biblioteca ERSA “Luigi Chiozza” di Scodovacca. 2 • Pubblicità per il pastificio Mulinaris di Udine. L'autore è Gino Boccasile (Bari 1901 - Milano 1952), illustratore e cartellonista. 3 • Buon Natale con le coionarie NNNNNNNNNNNNN NNNeeelll pppeeerrriiiooodddooo dddeeellllll’’’aaannnnnnooo ccchhheee iii nnnooossstttrrriii ddaa uunn ccoollttiivvaattoorree llìì pprreesseennttee nnnooonnnnnniii ccchhhiiiaaammmaaavvvaaannnooo VVVeeennndddèèèmmmiiisss, ((vvaallee ppiiùù ddii qquuaallssiiaassii eettiicchheett-- eee ccchhheee pppoootttrrreeemmmmmmooo tttrrraaaddduuurrrrrreee cccooonnn ta). HHHaaarrrvvveeesssttt tttiiimmmeee,,, vvviii sssooonnnooo,,, iiinnn FFFrrriiiuuullliii,,, Fuori dal coro una piccola llleee “““FFFeeesssttteee dddeeelllllleee PPPaaatttaaattteee”””... HHHaaannnnnnooo uuunnn patata de noantri, quella nnnooommmeee pppiiiùùù aaauuullliiicccooo,,, mmmaaa nnnoooiii aaammmiiiaaa--- che si chiama coionàrie mmmooo ccchhhiiiaaammmaaarrrllleee “““FFFeeesssttteee””” pppeeerrrccchhhèèè (colonàrie ddoovvee pprreevvaallee uunnaa mmmaaannnttteeennngggooonnnooo qqquuueeessstttooo sssiiigggnnniiifififi cccaaatttooo pruderie iinnvveerroo ffuuoorrii mmooddaa)),, dddiii mmmaaannniiifffeeessstttaaazzziiiooonnneee pppooopppooolllaaarrreee... CCCiii o anche surisìn,, iill ccuuii pprreezzzzoo pppiiiaaaccceee fffrrreeeqqquuueeennntttaaarrrllleee,,, sssoooppprrraaattttttuuuttttttooo aannddaavvaa ddaaii 22,,5500 aaii 33,,0000 eeuurroo in incognito, e osservare come, al chilo. al sonare del mezzodì, la gente Una signora non si fece arrivi a frotte e faccia una lunga sfuggire l’occasione per fi la davanti alle casse per un iinnvveeiirree ccoonnttrroo ii pprreezzzzii ttrrooppppoo ticket che dà diritto ad un piatto aallttii,, qquuaassii cchhee ii ppaattaattiiccoollttoorrii ddii cceeddeerree aallllaa vvoogglliiaa ddii ppaattaattiinnee.. di gnocchi. Quelli che in tanti pprraattiiccaasssseerroo ll’’eessttoorrssiioonnee ccoommee llaa LLee ssiiggnnoorree cchhee ffaannnnoo llaa ssppeessaa paesi del Friuli, con scivolamento più organizzata delle delinquen- dovrebbero, però, cominciare a semantico, si chiamano tuttora ze. Il suo gracchiare “io tre euro capire i prezzi e, soprattutto, a macarons. non glieli dò” fece restar male il capire il lavoro che c’è dietro i Il successo gastronomico è dato giovane pataticoltore-venditore- prodotti locali. Capire signifi ca da due componenti: la qualità informatore assai gentile che si rispettare. della materia prima e le capacità trovava dietro il banco. Gli astan- Il numero 3 di Tiere furlane culinarie delle donne. Tanto la ti fecero quel movimento del vi arriverà, e ci pare una buona prima che le seconde sono “loca- capo che va da sinistra a destra strenna, prima di un altro tipo di li”, quindi uniche. È il concetto e viceversa. Le patate alzarono i “Feste”, quelle che hanno perso di terroir tanto caro ai produtto- loro numerosi occhi al cielo. le loro connotazioni più genuine. ri di vino. Quasi quasi oseremmo Entrati nel vicino super market Non vogliamo scadere nel mora- parlare persino di cru. constatammo che le “patatine” lismo codino, vi facciamo tanti Ogni “Festa della Patata” ha una hanno un prezzo al chilo che va sinceri auguri, ed uno in parti- Mostra-mercato del prezioso dagli 8,00 ai 21,00 euro; e se il colare: quello di trovare ancora tubero: un plauso ai tecnici e agli sacchetto contiene qualche inno- delle coionarie per guarnire appassionati che la allestiscono. cuo gadget per bambini allora il e arricchire i piatti di Natale e Il “Mercato”: i prezzi ci sono costo raggiunge le vette dell’as- Capodanno. Nessuna televisione sembrati più che accettabili per surdo. le pubblicizza: buon segno. un prodotto che non ha subito Naturalmente ognuno è libero di maltrattamenti di sorta e le cui comprare, o non comprare, ciò L’assessore regionale alle Risorse caratteristiche (mica tutte le pa- che vuole e confessiamo che ci agricole, naturali e forestali tate sono uguali) sono illustrate è successo, qualche rara volta, Claudio Violino 4 • INDICE Tiere furlane RIVISTA DI CULTURA DEL TERRITORIO 7 Autorizzazione del Tribunale di Udine n. 14/09 R.P. del 19/06/2009 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale Risorse agricole, chel Prossec cu plâs naturali e forestali a Tite e a Cec... Dicembre 2009 - numero 3 - anno 1 [email protected] Dai pàstini triestini ai colli della Marca Direttore responsabile: Christian Romanini passando per la Patria ([email protected]) Enos COSTANTINI Comitato di redazione: Gabriella Bucco, Christian Romanini, Mauro Pascolini, Angelo Vianello, Pietro Zandigiacomo Coordinamento editoriale: Enos Costantini 21 Hanno collaborato a questo numero: - Giuseppe Berini - Gabriella Bucco Alvise Comel ([email protected]), - Stefano Buiatti Francesco DEL ZAN ([email protected]) - Floriana Bulfon Sandro MENEGON (fl [email protected]) - Costantino Cattivello ([email protected]) 31 - Enos Costantini ([email protected]) - Francesco Del Zan ([email protected]) - Gabriele Gerometta ([email protected]) - Licia Ghetti De Nobili - Sandro Menegon ([email protected]) Il pastifi cio - Giovanni Puppatti ([email protected]) Quadruvium - Maurizio Tondolo ([email protected]) Licia GHETTI DE NOBILI - Claudio Violino ([email protected]) Referenze fotografi che: Quando non diversamente indicato le fotografi e sono dell’autore dell’articolo. Enos Costantini: pp. 56, 58, 59, 60, 61 62, 67, 75, 85, 86 alto, 88, 90, 91, 92, 100, 111, secondo risvolto di copertina; Michele Zuccato: copertina, primo risvolto di copertina 3399 Ricerche iconografi che: Enos Costantini; Biblioteca ERSA “Luigi Chiozza” Scodovacca SSppeecciiââll bbiirree Progetto grafi co e stampa: Litostil, Fagagna (Ud) ffuurrllaannee Chi riproduce, anche parzialmente, i testi contenuti SStteeffaannoo BBUUIIAATTTTII in questo fascicolo è tenuto a citare la fonte. 5 • 85 53 Ortaggi locali... Il çuç di Ledrania o almeno con un Transumanza, nome locale pendolarismo e caseifi cazione in un paese Costantino CATTIVELLO delle Prealpi Floriana BULFON 75 Orticole furlane Enos COSTANTINI 63 93 La vacja e il Cont La stagione d’oro dell’allevamento in Val d’Arzino Gabriele GEROMETTA Lâ a tindi L’uccellagione in Friuli: una passione dura a morire Giovanni PUPPATTI, Giuseppe BERINI 105 L’Ecomuseo delle acque del Gemonese Maurizio TONDOLO 69 Giovanni Fiorini Gabriella BUCCO 6 • 7 • Enos COSTANTINI chel Prossec cu plâs a Tite e a Cec... Dai pàstini triestini ai colli della Marca passando per la Patria NNNNNNNNNNNNN ➤ Grappolo di Prosecco: AAAmmmpppeeelllooogggrrraaafififi aaa iiitttaaallliiiaaannnaaa NNNeeellllllaaa ssstttooorrriiiaaa dddeeelllllleee vvviiitttiiicccooollltttuuurrraaa nnnooonnn triestina, proprio sotto il villaggio pubblicata dddaaalll MMMiiinnniiisssttteeerrrooo dddeeellllll’’’AAAgggrrriiicccooollltttuuurrraaa eee sssooonnnooo iiinnnfffrrreeeqqquuueeennntttiii iii cccaaasssiii dddiii vvviiitttiiigggnnniii di Prosecco. CCCooommmmmmeeerrrccciiiooo pppeeerrr ooopppeeerrraaa dddeeelll CCCooommmiiitttaaatttooo ccceeennntttrrraaallleee ccchhheee,,, sssooottttttooossstttiiimmmaaatttiii ooo aaabbbbbbaaannndddooonnnaaatttiii aaammmpppeeelllooogggrrraaafififi cccooo eee dddeeelllllleee CCCooommmmmmiiissssssiiiooonnniii ppprrrooovvviiinnnccciiiaaallliii... Fascicolo quinto, tavole, Torino 1885. iiinnn pppaaatttrrriiiaaa,,, fffaaannnnnnooo fffooorrrtttuuunnnaaa aaallltttrrrooovvveee;;; Il nome (Biblioteca ERSA “Luigi Chiozza”). lll’’’eeessseeemmmpppiiiooo dddeeelll SSSaaauuuvvviiigggnnnooonnnaaasssssseee /// L’ipotesi più accreditata è che il LLLaaa gggrrraaannndddeee AAAmmmpppeeelllooogggrrraaafififi aaa iiitttaaallliiiaaannnaaa,,, pppuuubbbbbbllliiicccaaatttaaa,,, TTTooocccaaaiii pppuuuòòò eeesssssseeerrreee pppaaarrraaadddiiigggmmmaaatttiiicccooo... nome del vino di cui stiamo trat- tttrrraaa iiilll 111888777999 eee iiilll 111888999000 aaa cccuuurrraaa dddeeelll MMMiiinnniiisssttteeerrrooo Non mancano, peraltro, casi tando venga dal centro abitato di dell’Agricoltura e del Comitato centrale ampelografi co, istituito nel 1872, fu un’opera di vini prestigiosi che vedono Prosecco (Prôsek in sloveno che incompiuta. Ne uscirono infatti soltanto sette rifl ettere il proprio nome in altre è la lingua del posto) in comune fascicoli di testo e un album di ventotto tavole contrade per prodotti ben diver- di Trieste. Il toponimo ha una cromolitografi che, ciascuna dedicata a un si; e l’esempio del Tokaij / Tocai prima attestazione nel 1311 in vitigno italiano, di uve da vino. Proprio nel 1879, infatti, furono scoperte anche in Italia è altrettanto paradigmatico. cui, guarda caso, si menziona una peronospora e fi llossera e dunque l’attenzione Per il Prosecco possono valere vigna: vinea Muchor de Prose- delle autorità e degli studiosi dovette rivolgersi entrambe le vicende storiche cho; malgrado abbia un aspetto alla lotta contro questi agenti patogeni. appena accennate: un vitigno “italiano” deriva dall’antico slavo L’autore di molte tavole è il pittore Giuseppe Falchetti, nato a Caluso (TO), patria di un friulano può essersi trasferito prose˘ku˘ composto con la forman- famoso passito, nel 1843. Egli lavorò sotto la nel vicino Veneto; sicuramente te pro e la base verbale se˘k- ‘ta- direzione del maggior ampelografo dell’epoca, il vino che ne deriva prende il gliare’, con il signifi cato di ‘zona il conte Giuseppe di Rovasenda (1824 - 1913) che nel 1877 diede alle stampe il famoso nome di un prestigioso vino che disboscata’ (Merkù 1994, 207). Saggio di una Ampelografi a universale. nasceva sui pàstini della riviera A titolo di curiosità: in sloveno ☛ 8 • ☞ moderno tanto la vite che il vino di Prosecco sarebbe quello citato prendono il nome di Prosécˇan da Plinio (Castellum nobile (Šlenc 2006). vino Pucinum) nella sua Natu- ralis Historia. Il luogo Ciò non ci interessa, ci interessa La breve descrizione ottocente- la sua testimonianza che risale sca di Prosecco che segue, diffi- al 1647. Quanto alla “bontà” del cilmente superabile, mette bene vino di Prosecco pare che dal in relazione il luogo col vino: Tommasini sia attribuita solo alla “Lieto e ridente, nell’ubertosità reminiscenza classica, tanto che de’ suoi clivi verdeggianti, si ele- poi così fraseggia: “Dopo il vino va a piccola distanza da Trieste, istriano di Prosecco, ha il luogo formando un colle dolcemente il moscato di Capo d’Istria, anzi inclinato, a cui fianchi invano lo supera, poichè il signor abate cercheresti un palmo di terreno, Grillo nella lettera ove descrive che fosse sfuggito all’industre il suo viaggio in Istria, gustato il mano dell’agricoltore. Dalla radi- vino di Prosecco disse ch’era un ce al vertice, ivi s’addossa vigna vin grosso più tosto di zappa che sopra vigna, e l’ardente sole che di zuppa”. le feconda e le tepide aure che La nostra opinione è che l’abate le vagheggiano, vi maturano un Grillo (le sue Lettere vennero Goritia ha diversi, et prelibati Liquori, vino cui pochi forse ponno stare pubblicate nel 1616) si sia imbat- Vini esquisiti, come Prosecco, Di Staragora, Di Cormons, Lucinico, de a pari, niuno certo superare…” tuto in un ruvido Teran; oppure, Colli, Rifoschi. Tavola del goriziano (Marchesetti 1878, 7-8). come suggerisce Marchesetti Giovanni Maria Marussig (1641- 1878, 9, “pare che tal aspro giu- 1712). È probabile che, qui, il Prosecco sostituisca il nome Ribolla Il legame col territorio dizio del buon abate sia nato, per ad indicare un vino pregiato che, Nel 1647 Giacomo Filippo Tom- averne forse trincato un po’ più all’epoca, era dolce. masini (Padova 1595 - Cittanova del bisogno, se egli desidera che d’Istria 1654), all’epoca vescovo fosse foco in bocca ed acqua di Cittanova, scrisse i Commen- nello stomaco e ne bevesse la tarj storici-geografici della bocca e non la testa”. regolarmente dall’imperatrice Provincia dell’Istria (Arch. Nelle parole del Vescovo di Citta- Livia, ecc. ecc. 1837). Il Tommasini, dopo aver nova il Prosecco è sempre detto Da quei lontani tempi tanta affermato che “Universalmente “istriano” e ciò non deve fare acqua è passata dal Timavo e vien il vino d’Istria lodato”, scri- meraviglia: per gli antichi l’Istria sono cambiati i popoli, le lingue, ve: “Appresso gli antichi il vino cominciava al Timavo. La “Vene- le culture, la viticoltura, i vitigni primo, e più stimato era quello zia Giulia” sarebbe stata inventa- e i vini. di Prosecco. Questa è una costa ta, a tavolino, solo nel 1863. Finiamola di insistere nel voler di monte, non molto lontana da dare una patente di classicità San Giovanni di Duino, e posta al La solita fanfaluca ad un vino che, tra l’altro, porta sole, divisa in tre contrade, Gri- Sono pochi gli scrittori di cose un nome sloveno. E, poi, tutte gnano, Santacroce, e Prosecco, le enoiche, i geografi, gli storici, queste penne deboli non fanno quali tutte tre producono copia che sono riusciti a sottrarsi alla altro che citare gli immediati loro di vini rari, che tutti camminano sirena pliniana. È dal Cinquecen- predecessori, mai che vadano ad col nome di Prosecco, celebrato to che si discetta e si elucubra abbeverarsi alla fonte primaria, da Plinio [...]”. Secondo il vesco- sui vini locali che sarebbero il cioè in Plinio stesso. vo di Cittanova, e in questo si Pùcino, citato da Plinio nella C’è chi dice che il Pùcino era trova in buona compagnia, il vino Naturalis Historia, e trincato il Refosco e chi parteggia per 9 • il Prosecco: il pliniano vino di 2. il Prosecco era caratteristico no, sarebbe lecito aspettarsi la Pùcino, nome di una località, del Friuli, tanto quanto il Marze- menzione della Ribolla. Non si probabilmente Duino, non poteva mino era caratteristico di Vicen- tratta, però, di una dimenticanza essere nè l’uno nè l’altro; e dia- za. Ed era un vanto del Friuli: del Marussig; gli è che, in certi moci un taglio a questa faccenda Doni... lu Friul il Prossech cu momenti storici, si è creata una che ha stufato tutti i santi del puarte vant. certa confusione tra Prosecco e paradiso, che non sono pochi. Nel medesimo secolo il Prosecco Ribolla e che il Prosecco, assunto era noto anche fuori dal Friuli, un prestigio superiore, magari I vini prosecchi almeno a Venezia, a giudicare da solo localmente o solo per un ciò che scrive Girolamo Brusoni periodo di tempo, possa avere È famoso oltremonti (1614 - 1686), nato in Polesi- sostituito la Ribolla nel parlare ed oltremare ne, ma immerso nell’ambiente comune e nei documenti. Però l’eccellente vino di Prosecco libertino di quella città: “... egli attenzione: cambia il nome, ma (Girolamo Co. Agapito, 1824) in meno d’un’ora si bebbe il vino rimane il medesimo. In tredici bicchieri di prosecco, di pratica può essere successo che, Vanto friulano moscato e di malvagia”. Si noti data la fama qualitativa del vino Uno dei primi testimoni, se fosse che il Prosecco è in compagnia di Prosecco possa essere stato stato una soubrette potremmo di altri due vini che, all’epoca, chiamato con tale nome anche dire testimonial, del Prosecco fu erano di alto pregio. Non si un vino fatto altrove, ad esempio quel buon viveur che corrispon- può trattare di Prosecco vene- nel Goriziano, dove il vino princi- de al nome di Ermes di Collore- to perchè questo avrebbe fatto pe è sempre stato la Ribolla. do (1622 - 1692), di professione capolino solo verso la fine del Il viennese Wolfgang Lazius conte, poeta per diletto, domi- secolo successivo, e avrebbe im- (1514 - 1565), storico e cartogra- ciliato a Gorizzo nell’attuale co- piegato oltre un secolo e mezzo fo, ci ha lasciato una descrizione mune di Camino al Tagliamento. per raggiungere l’attuale fama e geografica che ora ci illumina, Troviamo citato tre volte questo diffusione. peccato che scrivesse in latino: vino nei versi del conte poeta Nel Settecento il toscano Giovan- ...occurrunt Mons Falcone ubi che amava il nettare di Bacco ni Cosimo Villifranchi, autore di est ostium et portus Lisontii accanto alla piel vive: Oenologia toscana, pubblicata fluminis, Timavus fluvius - Chel Prossech blanch prezios, nel 1773, considerava il Prosecco cum suis fontibus, Duinum et oh ce gran truffe! L’han barat- ancora “triestino”: “...tuttora si Prosecchium: atque toto isto tat in t’un caratellat Di neri raccoglie nel pendìo del monte di litore vineta sunt electissima et cividin (NP); Cantuel in faccia al Mare Adria- ubi optimum Rifolium vinum - Al jere dal Prossech, / Cu tico, poche miglia distante da praecipue Prosecchi nascitur, plâs a Tite e a Cec, / Di tal che Trieste”, ma è sempre grazie alla quod dubio procul Pucinum la migràmie [per la rima in luo- solita reminiscenza pliniana. illud Plinii fuit (Marchesetti go di migrànie?] / Fasè vigni 1878, 9). Il solito riferimento al a ducuancj, ma senze infamie Prosecco e Ribolla pliniano Pucino non ci interessa, (Poesie scelte 1992, I, 183); In una tavola del prete-poeta- ci importa di sentire parlare di - Doni Vicenze il Marzemin disegnatore goriziano Giovanni Ribolla (Rifolium) e, in par- recent, / lu Friul il Prossech cu Maria Marussig (1641-1712) si ticolare, sapere che la Ribolla puarte vant (Poesie scelte 1992, legge: Goritia ha diversi, et migliore si faceva soprattutto a I, 124; Pellegrini 1994, 207). prelibati Liquori, Vini esquisi- Prosecco. Si può pensare, perciò, Da questi versi si può dedurre ti, come Prosecco, Di Starago- a uno scivolamento di significato: che, nel Seicento, ra, Di Cormons, Lucinico, de col nome di Prosecco si venne 1. il Prosecco era un vino molto Colli, Rifoschi. ad indicare, almeno in qualche stimato e apprezzato, quindi di Chi conosce la storia vitivinicola luogo e qualche epoca, la Ribolla elevata qualità; del Friuli sa che, da un Gorizia- migliore, o una Ribolla con ca- ☛

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