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The corporation. La patologica ricerca del profitto e del potere PDF

244 Pages·2004·10.96 MB·Italian
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DOCUMENTI. FANDANGO Joel Bakan othe rporation La patologica ricerca del profitto e del potere E Motig:No[WAValo[d=}:=MC©la=/olal] DOCUMENTI 18 AAMINNIEO LIBRI. Tutti i diritti, incluso quello di riprodurre questo volume o parti di esso, sono riservati, ad eccezione di quanto previsto dalla legge sul copyright. Per informazioni rivolgersi all'editore © 2004 by Joel Bakan © 2004 Fandango s.r.l. Via Ajaccio 12/B, 00198 Roma www.fandango.it titolo originale: Te Corporation traduzione dall’inglese di Andrea Grechi ISBN 88-87517-90-8 La collana Documenti è curata da Anaîs Ginori Progetto grafico Studio Jellici Il traduttore ringrazia Giacomo Spila per il prezioso aiuto Questo volume è stampato su carta Freelife Cento della cartiera Fedrigoni. Si tratta di un supporto non patinato riciclato di elevata qualità, ottenuto con l'80% di fibre secondarie preconsumer di pura cellulosa e con il 20% di fibre riciclate deinchiostrate. Le qualità generali del prodotto, lo pongono ai livelli più alti nel panorama delle carte riciclate. Il nome Freelife Cento da un lato esprime l'appartenenza al Sistema Freelife sia in termini qualitativi che di prestazioni, dall'altro lato indica che il 100% delle fibre è riciclato. 4a SCHo, TsPe #95 È (aiscita Joel Bakan The Corporation La patologica ricerca del profitto e del potere a cura di Andrea Grechi A Marlee Digitized by the Internet Archive in 2022 with funding from Kahle/Austin Foundation https://archive.org/details/corporationiapat0000baka Introduzione Mentre sui nostri televisori si susseguono le immagini di dirigenti d'azienda caduti in disgrazia e con le manette ai polsi, esperti, politi- ci e imprenditori si affrettano a rassicurarci che i disastri di Wall Street sono da imputare a singoli individui avidi e corrotti, e non al sistema nel suo insieme. “Si tratta solo di qualche mela marcia?” ha chiesto tempo fa Sam Donaldson all’ex presidente della Borsa di New York Richard Grasso, nel programma della ABC 7his Week, “oppure c'è qualcosa che si è rotto nel sistema?”. “Senti, Sam” ha spiegato Grasso, “abbiamo avuto dei grossi fallimenti, e siamo stati costretti a mandar via i responsabili, a sradicare cattive abitudini; sicuramente, che si sia trattato di uno o di quindici casi, ciò va visto in confronto alle oltre diecimila aziende quotate in Borsa. Rimane il fatto, Sam, che anche se fossimo in presenza di un solo caso, una sola Enron o una sola: WorldCom, non possiamo permettercelo”. A dispetto di queste rassicurazioni, oggi i cittadini — e anche molti imprenditori — temono che i guasti del sistema siano molto più pro- fondi di quanto non rivelino i sussulti che scuotono Wall Street. Questi diffusi timori sono oggetto del presente libro. Una premessa fondamentale è che la corporation va considerata come un'istituzione, ossia una struttura e un complesso di imperati- vi che guidano le azioni delle persone al suo interno. La corporation è un'istituzione anche sotto il profilo giuridico, la cui esistenza e capacità di operare è soggetta alla legge. La sua missione dal punto di vista giuridico consiste nel perseguire inesorabilmente e indero- gabilmente i propri interessi, a prescindere dalle conseguenze spesso negative che il suo operato può avere sugli altri. Da ciò ne discende, a mio avviso, che la corporation è un'istituzione intrinsecamente patologica, detentrice di un potere pericoloso sulle persone e sulla società. Questo solleva alcune domande, che affronto successiva- mente nei vari capitoli. In che modo la corporation è diventata quello che è oggi (capitolo 1)? Quali sono le caratteristiche e quali le implicazioni derivanti dalla sua natura patologica (capitoli 2 e 3) e dal suo potere sulla società (capitoli 4 e 5)? E cosa deve e può esse- re fatto per attenuare il suo potenziale dannoso (capitolo 6)? Questi gli interrogativi principali ai quali il presente libro cerca di rispon- dere. Mettendo in luce gli imperativi istituzionali comuni a tutte le corporation e le relative implicazioni per la società, mi auguro di fornire un essenziale anello mancante a beneficio di chiunque voglia comprendere e fare qualcosa al riguardo di alcune tra le questioni più pressanti dei nostri tempi. Peter Drucker, forse il teorico di management più influente a livello mondiale, fu tra i primi ad analizzare la corporation come istituzione nel suo saggio pionieristico del 1946, Concept of the Cor- poration. Fu Drucker a mettere in evidenza il fatto che tutte le cor- poration sono caratterizzate dallo stesso ordinamento interno e dagli stessi fini istituzionali. Per la maggioranza delle persone, tut- tavia, le notizie quotidiane provenienti dal mondo aziendale tendo- no a oscurare il quadro d'insieme. Come dice l'amministratore dele- gato della Pfizer, Hank McKinnell, “facciamo fatica a pensare alle corporation come istituzioni”. Tendiamo piuttosto a considerarle principalmente per gli elementi che le differenziano le une dalle altre — multinazionali anziché locali, hi-tech o dell'industria pesan- te, innovatrici o tradizionaliste, originali o convenzionali, affidabili o rischiose, con o senza marchio commerciale, buone o cattive — perdendo così di vista il fatto che tutte le corporation, almeno quel- le quotate in Borsa, hanno in comune la stessa struttura istituziona- le; che ha senso parlare della corporation, non solo delle corpora- tion. Rispondendo alla semplice domanda: “Cosè una corpora- tion?”, il docente della Harvard Business School Joe Badaracco ha osservato: “È curioso che in tanti anni d’insegnamento in una facol- THE CORPORATION tà d'economia nessuno mi abbia mai chiesto in modo così diretto di spiegare cosa penso che sia una corporation”'. Questo libro si prefigge lo scopo di esaminare cosa sia veramente la corporation, intesa come istituzione. Le istituzioni sono ovvia- mente formate da persone, e ciò che segue si basa in gran parte su interviste dirette a protagonisti delle corporation, a esperti che ne hanno fatto oggetto di analisi e a osservatori critici che ne evidenzia- no i pericoli e propongono soluzioni’. Per quanto concerne lo stile e l'impostazione del libro, ho volutamente cercato di evitare un uso indebito di termini tecnici e accademici. L'obiettivo è di renderlo accessibile sia al lettore comune sia all’addetto ai lavori, senza con questo pregiudicarne il solido ancoraggio a una ricerca rigorosa e alla mia conoscenza e padronanza della materia come giurista. Nel libro utilizzo il termine ‘corporation’ con riferimento alle grandi società per azioni anglo-americane quotate in Borsa, in contrapposizione alle piccole società di capitali o alle piccole e grandi società di perso- ne con o senza fini di lucro. L’analisi si concentra sulla corporation anglo-americana, in quanto le corporation più grandi e potenti del pianeta hanno sede negli Stati Uniti, e grazie alla globalizzazione eco- nomica hanno esteso la loro influenza oltre i confini nazionali. Inol- tre; alcuni elementdie l modello angloamericano caratterizzano sem- pre più le corporation di altri paesi, principalmente in Europa e Giappone?. Per queste ragioni, le analisi e le considerazioni qui espo- ste assumono implicazioni di rilievo su scala internazionale. INTRODUZIONE % 1. Interviste a Hank McKinnell e Joe Bada- racco. 2. Le interviste sono state registrate per un film documentario tratto da questo libro, The Corporation. Ho scritto il film insieme a Mark Achbar, che è anche produttore (con Bart Simpson) e regista (con Jennifer Abbott). La gran parte delle interviste è stata realizzata da Mark Achbar e Dawn Brett (produttore associato, come il sotto- scritto). Tranne pochi casi in cui ho realiz- zato le interviste personalmente, il mio ruolo si è limitato alla stesura delle doman- de e alla formulazione delle strategie. Sono riconoscente ad Achbar, Abbott, Brett e Simpson, così come alla Big Pictures Media, la società che ha prodotto il film, e alle emittenti televisive, alle istituzioni e alle persone che lo hanno finanziato. 3. Lawrence E. Mitchell, Corporate Irrespon- sibility: Americas Newest Export (New Haven: Yale University Press, 19 febbraio 2002) 8 THE CORPORATION

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