E. Ferrari C. Galbassini E. Ferrari C. Galbassini m w m w KW * con Quaderno operativo di laboratorio Prima edizione: 2015 Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti della CESIVI Si ringrazia il progettista Claudio Mascheretti della UFG Elettronica per le numerose indicazioni di indirizzo sulle comunicazioni short range. Impaginazione e grafica: Studio Grafico 2B - San Paolo d’Argon (BG) Copertina: Vavassori & Vavassori - Bonate Sotto (BG) Stampa: Arti Grafiche Battaia Franco S.r.l. -Zibido S.G. (MI) Perle citazioni delle fonti, perle riproduzioni varie inserite in quest’opera, nonché per eventuali non volute omissioni nei riferimenti o nelle attribuzioni all’interno del libro, l’editore è a disposizione degli accertati aventi esclusivo diritto. Il copyright delle iconografìe e la proprietà dei marchi registrati citati ne! testo, utilizzati ai soli Uni didattici e a titolo esemplificativo, sono dei rispettivi proprietari e inseriti nei limiti della normativa vigente per le opere a carattere didattico scolastico. L’Editrice San Marco dichiara che il presente libro di testo è finibile sia in versione mista, sia in versione digitale, in conformità alle attuali Linee Guida e normative relative alle caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo. Printed in Italy La Casa Editrice San Marco è certificata da *>. Member of CISQ Federafton ^ ISBN 978-88-8488-261-5 1 RINA A ISO 9001:2008 Sistema Qualità Certificato TUTTI I DIRUTI RISERVATI per l'attività di "Progettazione, produzione © 2015 Editrice San Marco S.r.l., Bergamo Ponteranica e commercializzazione di libri di testo scolastici e prodotti multimediali" (certificato n. 24043/10/S) www.cditricesanmarco.it - [email protected] È vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata dall’editore. 1 trasgressori saranno puniti a nonna di legge. 1 diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla S1AE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org. Ristampa________________________________________________________________________ 1 2 3 4 5 2015 2016 2017 2018 2019 PRESENTAZIONE Questo volume è destinato all’insegnamento della disciplina Telecomunicazioni nel terzo e quarto anno del nuovo indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, nello specifico per l’articolazione Informatica. Il testo, composto da 9 unità didattiche, fornisce tutto il materiale necessario per sviluppare le conoscenze e le abilità richieste per il secondo biennio e rappresenta una risorsa di contenuti e di esercitazioni alla quale attingere per programmare l’attività didattica. Ogni unità comprende: • argomenti di base trattati in modo conciso, con linguaggio semplice ma rigoroso sotto il profilo tecnico; • esempi applicativi tratti da situazioni reali, con la presenza di aspetti tecnici innovativi; • numerosi esercizi svolti di difficoltà crescente, in grado di chiarire e consolidare i concetti, il procedimento risolutivo o l’applicazione esposti nell’unità; • una serie di esercizi da svolgere, per i quali è sempre indicata la soluzione; • un test finale vero/falso utile per il ripasso e l’autovalutazione; • un estratto in lingua originale, proveniente da cataloghi e manuali aziendali, per permettere agli studenti di affrontare la termino logia di settore in lingua inglese, contestualizzata all’interno di documentazione tecnica reale. Per aiutare l’apprendimento dello studente, la trattazione è accom pagnata da circa 800 tra disegni, figure e tabelle. Comprensione della materia che può essere valutata e verificata passo passo, grazie alla presenza di un totale di circa 700 esercizi, a prevalente indirizzo applicativo. Il testo, nel suo sviluppo, vuole mantenersi costantemente vici no agii aspetti reali e attuali dei settore, includendo l’analisi di problemi e situazioni complesse, con particolare attenzione ai processi produttivi. Il volume è corredato di un importante quaderno operativo per il laboratorio, contenente una nutrita serie di materiali strutturati in schede per le esercitazioni, sia pratiche, sia in simulazione, con spunti di riflessione sui risultati delle prove e con ulteriori approfondimenti. Il quaderno operativo è composto da 3 parti, le prime due, di natura introduttiva, trattano i temi della sicurezza in laboratorio INDICE Filtra di ricostruzione............................................................................73 SI SCHEDA 12 • Prove su encoder e decoder.......................52 Encoder con priorità 4532....................................................................52 B SCHEDA 24 - Prove di riflessione sulle linee......................74 Decoder per display 4511....................................................................53 Terminazione parallelo..........................................................................74 I l SCHEDA 13 - Prove sui contatori........................................54 Terminazione serie................................................................................74 Contatori binari e BCD..........................................................................54 B SCHEDA 25 - Generatori pseudo-random...........................74 Contatore BCD con display...................................................................55 Shift register retroazionati.......................................................................75 i SCHEDA 14 ■ Prove sui temporizzatori.............................55 Shift register a 8 bit................................................................................75 Applicazione a una linea..........................................................................76 RC e inverter trigger..............................................................................55 Astabile con 555...................................................................................56 B SCHEDA 26-Prove suRS 232 ................................................77 Generatore di toni.................................................................................56 Connettore.............................................................................................77 Oscillatore con quarzo e inverter CMOS...........................................56 Cavi........................................................................................................77 i SCHEDA 15 - Circuiti con temporizzatori...........................57 Hyperterminal........................................................................................78 Livelli elettrici dei segnali.....................................................................79 Misuratore di riflessi............................................................................57 Generatore di funzioni digitali periodiche..........................................58 B SCHEDA 27 - Prove su RS 485 ................................................80 Divisore di frequenza per tre...............................................................58 Da RS 232 a TTL....................................................................................80 l! SCHEDA 16 -Misure sui PLL..................................................58 Da TTL a RS 485....................................................................................80 Rivelatore di fase.................................................................................58 B SCHEDA 28 - Serial device server........................................81 LM567...................................................................................................60 Tibbo device server...............................................................................81 PLL_Virtual...........................................................................................60 IP address..............................................................................................81 B SCHEDA 17 - Scrittura di una RAM statica......................61 Collaudo.................................................................................................82 Scrittura manuale di una RAM statica................................................61 Rete di sensori.......................................................................................82 Hi SCHEDA 18 - Da Verilog alla macchina a stati................62 B SCHEDA 29 - Prove sulla modulazione AM .......................82 Serbatoio di mescola............................................................................63 Segnale modulato AM..........................................................................82 Rivelatore a diodo.................................................................................83 B SCHEDA 19 - Analisi di forme d'onda periodiche............63 Trasmissione DSB..................................................................................83 Scomposizione di una quadra.............................................................63 B SCHEDA 30 - Prove sulla modulazione FM........................83 Ricostruzione della quadra..................................................................63 Analizzatore di spettro........................................................................63 VCO........................................................................................................83 B SCHEDA 20 - Impedenza al variare della frequenza ....64 Deviazione di frequenza.......................................................................84 B RC al variare della frequenza..............................................................64 SCHEDA 31 - Analizzatori di modulazione........................85 RL al variare della frequenza...............................................................65 Vettore errore........................................................................................85 RLC serie al variare della frequenza...................................................65 B SCHEDA 32 - Prove sulla modulazione PAM.....................87 RLC parallelo al variare della frequenza............................................66 Spettro del segnale PAM......................................................................87 B SCHEDA 21 - Prove sui filtri..................................................66 Individuazione dei blocchi....................................................................87 Filtro RC................................................................................................66 B SCHEDA 33 - Comandi AT per GSM......................................88 Analisi in AC........................................................................................67 Connessioni...........................................................................................88 Due celle RC in cascata.......................................................................67 Comandi di base...................................................................................89 Filtro attivo...........................................................................................68 Lettura dei messaggi.............................................................................89 Filtro attivo con guadagno in banda.................................................68 Invio di un messaggio...........................................................................89 Analisi della risposta in frequenza di un filtro passivo LC...............69 Analisi della risposta in frequenza di un filtro attivo.......................69 B SCHEDA 34 - Connessione RS 232 - WiFi.............................90 Analisi della risposta in frequenza di filtri attivi integrati...............70 RN-131...................................................................................................90 B SCHEDA 22 - Prove sugli amplificatori............................70 Connessione lato seriale.......................................................................90 Amplificatore non invertente.............................................................70 Connessione ad hoc lato WiFi..............................................................91 Inseguitore di tensione.......................................................................71 Gestione parametri...............................................................................93 B Amplificatore invertente....................................................................71 SCHEDA 35 - Connessione RS 232 - Bluetooth.................93 B SCHEDA 23 - Prove sui convertitori ADC e DAC............72 T9JRN41 -l/RM.......................................................................................93 ADC in tensione..................................................................................72 Lettura parametri..................................................................................94 DAC intensione...................................................................................72 Factory reset..........................................................................................95 THD......................................................................................................73 Bridge RS 232 - Bluetooth....................................................................95 4 LA SICUREZZA IN LABORATORIO Si possono individuare quattro diverse zone U f Elementi di sicurezza di pericolosità: Da quando la presenza dell'energia elettri • in zona 1, per correnti inferiori a 0,5 mA, ca nella vita quotidiana è diventata per tutti non si hanno normalmente reazioni percet un'abitudine, si è iniziato, colpevolmente, a tibili; ridurre la necessaria attenzione circa le pre • in zona 2, tra 0,5 e 10 mA, si supera la so cauzioni da assumere e le adeguate norme di glia di percezione e si hanno deboli reazioni comportamento, tanto che il rischio elettrico muscolari, prive di effetti fisiologicamente rappresenta, ad oggi, la maggiore causa di in pericolosi, tanto che l'infortunato riesce an cidenti, anche mortali, dentro e fuori i luoghi di cora a staccarsi dal contatto; lavoro. Sono più di 45mila gli italiani che ogni • in zona 3, tra 10 e 30 mA, non si ha alcun anno rimangono vittima di incidenti e infortuni effetto fisiologico pericoloso se la scarica di natura elettrica a causa, sia di impianti ob elettrica si interrompe entro 0,5 s, mentre, soleti e inadeguati, sia di comportamenti che per correnti superiori (da 30 a 500 mA), si non rispettano le norme di sicurezza. hanno effetti pericolosi come contrazione involontaria dei muscoli (fenomeno di teta- nizzazione), difficoltà respiratorie e aritmie Pericolosità della corrente La pericolosità del fenomeno di elettrocuzio nella pulsazione cardiaca, fortunatamente ne, cioè della corrente elettrica che attraver reversibili, che normalmente, se la loro du sa parti del corpo umano, dipende da molti rata è limitata entro i 200 ms, si concludono fattori, elettrici e fisiologici, di cui i principali senza danni organici; la massima corrente sono il tipo di corrente (continua o alternata), alla quale si riesce ancora a mollare la pre la sua intensità, il percorso seguito attraverso sa, detta corrente di rilascio o corrente di il corpo, il tempo di esposizione al fenome distacco, si aggira sui 10a-30 mA; no, lo stato di salute e lo stato mentale del • in zona 4, oltre la curva caratteristica c1 soggetto. (zona di fibrillazione), la possibilità di in La soglia di percezione vale tipicamente correre nella fibrillazione ventricolare di 0,5 mA in alternata e 2 mA in continua. La fig. venta sempre più probabile, superando le 1.1 riporta una suddivisione statistica riferita curve c2 (5%, con 50 mA) e c3 (50%), con a un individuo medio, percorso, dalla mano conseguenti arresto del cuore, arresto della sinistra ai piedi, da una corrente alternata con respirazione e gravi bruciature. frequenza compresa fra i 15 Hz e i 100 Hz. La fibrillazione, difatti, è un'alterazione della regolare alternanza contrazione-espansione del muscolo cardiaco, che introduce uno stato irregolare privo di contrazioni ed espansioni; è un fenomeno irreversibile, annullabile solo me diante l'impiego di opportuni defibrillatori. Il limite convenzionale, al di sotto del quale la corrente industriale è considerata non perico losa, vale quindi 10 + 30 mA Intensità della corrente [mA] Limiti di tensione La tensione corrispondente alla corrente pe Zone di pericolosità della corrente elettrica ricolosa è di difficile valutazione poiché la alternata (15-M00 Hz). resistenza del corpo umano può variare con 5 1. LA SICUREZZA IN LABORATORIO ampi margini, in funzione dei punti di contat Una cabina di trasformazione (o più sempli to, dell'estensione del contatto stesso, della cemente un trasformatore da palo), situata pressione e dello spessore della pelle e del suo in prossimità della fornitura, la trasforma poi grado di umidità. I percorsi più pericolosi si dalla Media Tensione alla Bassa Tensione (fig. hanno fra una delle mani e la schiena. La re 1.3). sistenza equivalente del corpo cambia anche con il valore della tensione applicata e con la frequenza. Per un adulto medio i valori della resistenza equivalente offerta dal corpo (nel percorso dalle mani ai piedi) a una tensione alternata a 50 Hz vanno all'incirca dai 4.000 Q a 50 V, ai 3.000 Q a 120 V, fino ai 2.000 Q a 230 V efficaci. Per questo motivo non vengo no ritenute pericolose, in locali asciutti (abita zioni e uffici), tensioni sinusoidali con valore Cabina di trasformazione MT-BT. efficace minore di 50 V Le norme CEI suddividono gli impianti elettrici l = V = . 50V =12 5m A in quattro categorie, in funzione dei range di 1 R 4.000 a lz'3mM tensione nominale Vn di alimentazione, conti e tensioni continue minori di 120 V (Norma CEI nua o alternata, come indicato in tab. 1.1. 64-8-4-41, Comitato Elettrotecnico Italiano), seppure applicate per un tempo illimitato. Categoria 0 1 2 3 deirimpianto Classificazione dei sistemi elettrici v„ 120 <V„ 1.500 <V„ L'energia elettrica, prodotta mediante le cen Vn maxDC [V] s 120 s 1.500 * 30.000 > 30.000 trali e gestita da un ente pubblico o privato > 50 < Vn 1.000 <V„ (gestore dell'energia), è distribuita mediante VnmaxAC [V] VI10 o £ 1.000 £ 30.000 BT MT AT reti in corrente alternata prima in Alta Tensio ne (AT, Vn > 30.000 V) e successivamente in Categorie degli impianti elettrici secondo le Media Tensione (MT, 1.000 V < Vn <30.000 V, norme CEI. fig. 1.2). Mentre le forniture industriali possono anche essere in MT, con cabina di trasformazione MT/ BT a carico dell'utente, le forniture civili sono di cat. 1 in BT e il punto di consegna dell'ener gia da parte del gestore inizia dal contatore, che è di pertinenza dell'ente gestore. L'attivazione del contatore è subordinata alla sottoscrizione di un formale contratto scritto che specifica la potenza nominale richiesta dall'utente e la garanzia di continuità del servi zio offerta dall'ente erogatore, il contatore mi sura la quantità di energia assorbita dall'uten te, la registra in kWh e ne comunica il valore al gestore, mediante segnali di comunicazione che utilizzano, come mezzo di trasmissione, la stessa linea elettrica di distribuzione (tecnica di trasmissione detta "a onde convogliate"). La massima potenza disponibile vale il 10% in più della potenza impegnata; oltre questo valore interviene un apposito dispositivo limi- 6 1. LA SICUREZZA IN LABORATORIO tatore che sgancia l'interruttore automatico (fig. 1.6), perché dispone di due maglie di terra interno al contatore. indipendenti. La fornitura di categoria 1 può essere di tipo trifase o monofase. In ambito civile, la fornitura trifase in BT è L---- * destinata ad alcune utenze dei servizi condo 230 V • N—' » miniali (pompe, ecc.). Presenta una tensione PE di 230/400 V (50 Hz), con potenza disponibile Fresa bipasso 10/16A fino a 15 kW, e fa uso di quattro conduttori (fig. 1.4), tre di fase (Li, L2, L3), solitamente di colore nero o marrone, e uno detto neutro Fornitura monofase. (N), di colore blu. Il conduttore di neutro è connesso al morsetto comune (centro stella) dei tre avvolgimenti del secondario del trasformatore MT/BT e, insie 0 nUoUoUo \ 0_ L2 ,, nooos „ U me a questo, collegato saldamente al terreno N (messo a terra) in prossimità del trasformatore stesso. TT i : PE 1 D Sistema di distribuzione TT. /TffiTO \V ,2 ’ UUU v3, Nelle aziende con cabina MT/BT di proprie X^V23 ■ UUU tà (fig. 1.7), disponendo già della maglia di v, v2 v3 terra per il secondario del trasformatore, la distribuzione interna può avvenire a quattro fili (sistema TN-C, con conduttore di neutro e PE congiunti) o anche a cinque fili (sistema B Tensioni concatenate e di fase in un sistema di distribuzione trifase. TN-S, con il conduttore PE separato). Le tensioni disponibili sono di due valori: |—^OOcr—0-^— ___________ bi. • 400 V, se prelevate tra fase e fase (V12, V23, nooo\ „ L2 L2 V31), dette tensioni concatenate; nooo\ „ L3 l3 • 230 V, se prelevate tra una delle fasi e il PEN N filo di neutro (V,, V2, V3), dette tensioni di fase T PE 1 < > i | <> < > | 11____________________1 •____________ La fornitura monofase è a 230 V, con potenza TN-C TN-S nominale da scegliere a contratto tra 1,5 kW, I Sistema di distribuzione TN. 3 kW, 4,5 kW, 6 kW o 10 kW. La distribuzione impiega due soli conduttori (fig. 1.5), uno di Esercizi n. 1, 2, 3, 4 fase (nero, grigio o marrone) e il neutro, ob bligatoriamente di colore blu. A questi, all'interno degli edifici, si aggiunge un terzo conduttore, di colore giallo-verde, I E 9 Concetto di rischio elettrico detto PE, che permette di collegare gli invo Il Decreto Legislativo n. 81/2008 (art. 8, capo lucri metallici (carcassa) degli utilizzatori alla maglia di terra indipendente dell'edificio uten III, titolo III) impone al datore di lavoro di prov te (massa). Un tale sistema di distribuzione, vedere a tutte le operazioni necessarie a salva guardare i lavoratori da tutti i rischi di natura caratteristico degli impianti civili, è detto TT 7 1. LA SICUREZZA IN LABORATORIO elettrica, obbligandolo a eseguire una speci talmente in tensione, per esempio, per un fica valutazione del rischio elettrico. Valutati guasto o per un cedimento dell'isolamento i rischi, il datore di lavoro deve adottare tutte principale. le misure tecniche e organizzative necessarie Per evitare tali contatti, le norme CEI impon a eliminare o ridurre i rischi presenti, a indivi gono alcune contromisure (tab. 1.2). duare i necessari dispositivi di protezione indi viduali e collettivi e a predisporre le procedure Tipo di contatto d'uso e manutenzione degli impianti. Diretto Indiretto Isola Prote Protezioni contro i contatti accidentali Protezio mento Differenziale + messa a zione ne totale involucri terra Limitando il discorso ai sistemi TT per impianti attiva barriere civili, si può vedere (fig. 1.8) come una persona Bassissima tensione di può subire gli effetti del passaggio di corrente sicurezza quando entra in contatto anche con uno solo doppio isolamento Prote degli elementi in tensione (un conduttore at Prote Ostacoli, luoghi non conduttori zioni zione distan locali isolanti tivo, un morsetto, ecc.), poiché chiude, con passi parziale ziamento (collegamento il proprio corpo appoggiato al pavimento, la ve equipotenziale locale non maglia elettrica che, attraverso il terreno, con connesso a terra) giunge le due maglie di terra, dell'edificio e del separazione elettrica trasformatore MT/BT. Si parla in questo caso Classificazione dei contatti accidentali e dei di contatto diretto relativi sistemi di protezione. Un primo accorgimento, per prevenire i con tatti diretti con le parti in tensione, consiste nel creare una separazione fisica (barriera), tra l'individuo e la parte attiva in tensione, mediante coperture a isolamento completo o con involucri e vere e proprie barriere di se parazione. Tale sistema è definito protezione totale. Protezioni parziali dai contatti diretti sono costituite, invece, da ostacoli di protezione o sistemi di distanziamento. Oltre a essere costruiti con materiali adeguati all'impiego e al luogo di installazione, gli appa recchi elettrici vanno dotati di un manuale che riporti le modalità d'uso in sicurezza. Sul corpo del dispositivo, una sigla alfanumerica con le lettere iniziali IP (International Protection) ne specifica il grado di protezione agli agenti fisici esterni, solidi (prima cifra, tab. 1.3) e liquidi (seconda cifra, tab. 1.4) (CEI EN 60529). Oltre a prevenire i contatti accidentali diretti con le parti in tensione, utilizzando materiali Si parla, invece, di contatto indiretto (fig. isolanti non removibiii e involucri adeguati, 1.9) quando si tocca un elemento, come un una protezione aggiuntiva, impiega un in contenitore metallico, un carter, uno sportello, terruttore differenziale, con corrente di soglia che non è in tensione in condizioni ordinarie non superiore a 30 mA negli impianti dome di isolamento, ma che può risultare acciden stici. 8