Table Of ContentSOLLE CONDIZIONI
DELL’INDUSTRIA MINERARIA
NELL’ ISOLA DI.SARDEGNA
PER
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FIRENZE, 1871 - Tip. Eredi Botta.
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SESSIONE 1870-71
PRIJIA DELLA XI LEGISLATURA
CAftlERA DEI DEPUTATI
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RELAZIONE DEL DEPUTATO SELLA
ALLA
COMMISSIONE D’INCHIESTA
COMPOSTA DEI DICI* UT ATI*
Depretis, Ferracciù, Macchi, Mantegazza,
Sella, Tenani
SULLE
CONDIZIONI DELL INDUSTRIA MINERARIA
NELL’ISOLA DI SARDEGNA
Tornata del 3 maggio 1871
O norevoli co lleg h i 1 — L’importanza dell'indu rito ai miei collaboratori, ed a collaboratori io mi
stria mineraria della Sardegna era nota a tutti noi ebb'i tutti gl’ingegneri delle miniere nell’isola.
prima che ci recassimo nell’isola onde compiere l’alta Pel buon governo delle miniere è necessario che chi
missione che il Parlamento ci affidò. Eppure quando le dirige abbia personalmente vedute e studiate molte
esaminata attentamente e fino in fondo taluna delle altre miniere. Egli è solo coll’attento studio di masse
precipue miniere, ebbimo a toccare con mano quanto metallifere, delle quali il lavoro umano abbia messo in
grande fosse il presente e quanto lusinghiero si pre chiaro la giacitura nelle viscere della terra, che si ac
sentasse l’avvenire, fummo unanimi nel dichiarare la quista la perizia indispensabile per presumere retta-
nostra aspettazione vinta dai fatti. mente l’andamento di una massa metallifera che si
La recente e radicale trasformazione dei paesi e imprende a coltivare. Egli è solo rendendosi conto dei
delle città esistenti nelle regioni metallifere, ci dimo modi con cui altri seppe risolvere le difficoltà gravis
strava come le ipiniere avessero largamente^contrìbuito sime quali talvolta s’incontrano nei lavori sotterranei,
al risorgimento da qualche lustro notevolissimo della che si governa utilmente una miniera. Indi la necessità
Sardegna ; come' esse potessero e dovessero essere uno che gli ingegneri mineralogici veggano molte miniere,
dei più importanti fattori dei rapidi progressi cuifessa indi un sentimento di fraterna solidarietà, il quale
può essere condotta. senza uopo di società segrete, in ogni parte del mondo
Per altra parte non sfuggì alla vostra sagacia quanto li dispone a reciproca cortesia ed a vicendevole am-
serie siano le difficoltà contro le quali l’industria mi mestramento.
neraria deve lottare nell’isola. Vi parve quindi dovere Non vi meraviglierete quindi se presso gli ingegneri
della Commissione il chiamare l’attenzione del ParlaT delle miniere dell’isola, i quali mi accolsero come an
mento e del paese sulle miniere della Sardegna. Voi tico collega, io abbia trovato ogni aiuto per la presente
desideraste che intorno ad esse venisse fatta relaziona relazione. Sono in debito di manifestare pubblicamente
speciale, la quale costituisse una appendice della rela la mia gratitudine agli ingegneri Marchese, Giordano,
zione generale sulle condizioni dell’isola, che la Com Pellegrini, Gouin, Ferrua, Bourdiol, Bichard, Keller,
missione deve presentare al Parlamento. Chiostri, Signe, Gordinne, ecc. ecc.,giacché tutti dovrei
Gli studi da me altra volta fatti intorno alle scienze nominare gli ingegneri e direttori di miniere dell’isola;
minerarie mi valsero l’incarico di vostro relatore in come debbo ringraziare l’ingegnere Pietrasanta ed il
questa parte del nostro compito. Incarico difficile ma cav. Amat di San Filippo che mi assistettero, l’uno
onorevole anzi seducente per qualunque naturalista non colla formazione della carta mineraria l’altro collo
insensibile alle svariatissime bellezze e rarità della Sar studio dei documenti minerari dell’archivio di Cagliari.
degna, che la rendono uno dei paesi più interessanti di Premesso un cenno storico sulla industria mineraria
Europa. A corrispondere degnamente al mandato di cui dell’isola, discorrerò delle sue condizioni presenti, e
mi onoraste, sarebbe stato mestieri consacrare esclusi concluderò con alcune proposte che sottopongo alla
vamente all’ardua impresa mesi ed anni. Ma voi cono vostra saviezza, onde consideriate se siano meritevoli
scete le esigenze della vita parlamentare ; fu per ogni di essere portate innanzi al Parlamento.
verso impossibile fare ciò che sarebbe stato necessario Come sapete questa relazione venne presentata al
per compire il programma che era nella vostra e nella Parlamento nel 1869. Pure, siccome non potè per molte
mia ménte. Però se qualche parte del lavoro che vi cause essere stampata prima dell’aprile 1871, ebbi agio
presento fosse da voi giudicata non senza pregio, giu di introdurvi le variazioni corrispondenti ai dati ed
stizia vuole che io vi preghi di attribuirne tutto il me» alle nozioni che si ebbero in questo intervallo.
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ogni nave approdante in Sardegna pagasse cinque soldi
PARTE PRIMA.
per ciascun minatore che conduceva (1). Poscia nel
378 Valente, Graziano e Valentiniano vietarono l’ac
Cenni Storici sulle miniere della Sardegna. cesso della Sardegna ai metallari, inculcando ai pre
fetti delle Gallie e d’Italia la più grande severità con
tro chi infrangesse questo decreto (2). Le quali dispo
sizioni dimostrano almeno come allora fosse così im
CAPO I.
portante la lavorazione delle miniere sarde da invitare
Periodo anteriore al secolo xm. i reggitori dell’impero a tassare od a proibire l’af
fluenza dei minatori del continente, nella tema forse
La storia delle miniere della Sardegna è stata di che ne scapitassero le miniere sovratutto di Spagna
recente oggetto di lunghi e classici studi per opera-dei appartenenti allo Stato od al principe.
senatore Baudi di Vesme. Questi fece scoperta di do Dopo le due leggi imperiali del secolo IV non si co
cumenti importantissimi, dei quali in appresso si dirà, noscono più documenti relativi alle miniere per lungo
e pubblicò nel 1870 un’opera cui noi largamente attin tratto di tempo. Dal 455 al 534 i vandali dominarono
gemmo, che ha per titolo : DeìVindustria delle miniere nell’isola, dal 551 al 553 i goti. A questi succedet
nel territorio di Villa di Chiesa (Iglesias), in Sarde tero gli inetti presidi mandati dagli imperatori di Bi
gna, nei primi tempi della dominazione aragonese. E sanzio, finche, scacciato il greco dominio, succedette il
per verità molto interessante sotto ogai punto di vista governo nazionale dei giudici. Ma anche questo venne
è la storia mineraria dell’isola. presto turbato dalle incursioni dei saraceni.
La lavorazione delle miniere della Sardegna risale Legislazione romana. — Delle disposizioni adottate
a remota antichità ed in periodi ben lontani dall’at dai Romani relativamente alle miniere della Sardegna
tuale fu certamente di non piccola importanza. Ce ne poco più si sa di quanto abbiamo detto per dimostrare
porgono un primo indizio i nomi di Plumbea, Metalla l’importanza di esse in queU’epoca. È noto del resto'
dati ad antiche città, quelli tuttora adoperati di Argen che le miniere erano dai Romani lavorate ora dai privati
tiera, Argentana, Montiferru, Calapiombo, ecc., ecc. ora dallo Stato che vi condannava gli schiavi e quelli
Ce lo dimostrano gli antichi [scrittori. Quinziano Ar- che avevano commessi grandi delitti, damnati ad effo-
chitremio, il geografo Solino, i poeti Rutilio Numan* dienda metalla.
ziano, Sidonio Apollinare ed altri accennano alla ric Nelle fervide lotte sorte fra coloro che reclamano la
chezza metallifera dell’isola. libertà di coltivazione delle miniere, e quelli che vor
Si presume che le miniere della Sardegna fossero rebbero infeudarle al proprietario del suolo, si cerca
già esplorate dai Fenici, attivissimi ricercatori di ar dai secondi di trarre in appoggio della loro tesi l’auto
gento e le cui monete di quel metallo, celebrate nell’an rità sempre grandissima della giurisprudenza romana.
tichità per la purezza e bellezza, erano accettate nelle Per verità nelle scienze e nelle industrie vuoisi far
transazioni commerciali degli altri popoli. uso molto parco del principio di autorità, giacché il
Nel periodo cartaginese e romano fu certamente attiva concetto della infallibilità vi fa poca fortuna. Ed infatti
la lavorazione delle miniere sarde. In antichi scavi si rin povera umanità, se in fatto di miniere ne fosse all’epoca
vennero lucerne, vasi in terra cotta, monete puniche e
romane. Nel museo di Cagliari si conserva un pane di (1) Si qua navis metallarium ad Sardiniam transtulerit, gu-
piombo del peso di 34 chilogrammi trovato in Carci- bernator ipsius vel magister quinos prò singulis homitiibus soli-
dos cogatur inferre. Codice Teodosiano, lib. x, tit. xix.
nadas, presso al porto di San Nicolò, sopra una delle
(2) Datis ad inlustres viros prefectos Galliarum et Italia lit-
cui faccio è impresso : lVLVerator OAESar HADRiawws
teris primum metallarios prcecipimus admoneri, ne eis novelli
AUGustus. Recentemente si trovarono ciottoli perfo
statuti, quod fuerat elicitum privilegio transeundi ad Sardiniam
rati, mazze ed ascie in pietra, che accennerebbero ad spes improba blandiatur. Deinde provincianon qua mari al-
un’epoca nella quale il ferro doveva almeno essere assai luuntur judices, scientes fieri ut universorum navigatio huius-
modi hominum generi clauderetur, ita ut si aurileguli transfretare
prezioso. Analoghe conclusioni si deducono dalle trac-
temptassent, severitate custodibus, si negligentia navigandi his-
cie di antichi forni e dai residui delle fusioni che si
dem copiam praebuissent : ita ut hcec non sine periodo suo rec-
trovarono presso quelle vetuste scavazioni.
tores provinqiarum negligendo, meminerint. Codice Teodosiano.
Valentiniano nell’anno di Cristo 369 decretava che Conet. 9.
Description:zione generale sulle condizioni dell'isola, che la Com nominare gli ingegneri e direttori di miniere dell'isola; 323 Sa Furca de Ant.° Giòe .