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Su Nietzsche PDF

152 Pages·1981·48.044 MB·Italian
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Universale scienze sociali MAZZINO MONTINARI SU NIETZSCHE .. ori Riuniti 193 MON 39 Universale Scienze sociali Indice IX Prefazione XI Cronologia XV Nota al testo Su Nietzsche 3 Prologo 14 Nietzsche e Wagner cent'anni fa 30 Il « grande, grandissimo maestro >> 35 Lou o dell'egoismo 47 Critica del testo e volontà di potenza 66 Lo scolaro di Goethe 73 Interpretazioni naziste 90 Equivoci marxisti 104 Delio Cantimori e Nietzsche 123 Per una biografia Prefazione Presento una raccolta di saggi su Nietzsche: tra il primo (in ordine cronologico), che è del 1961, e il secondo del 1972, si situa l'intenso e assillante lavoro di fondazione dell'edizione critica tedesca e della cura dell'italiana, su cui riferisco nelle prime pa gine di questo libro. Nei prossimi anni l'impresa iniziata da Gior gio Colli giungerà al termine e sarà ancora al centro della mia attività di studioso. Questi lavori, come altri che ho pubblicato in Germania, sono perciò prodotti marginali rispetto a tale atti vità, ma al tempo stesso ne rendono conto e ne discendono. Essi, come l'edizione, propongono un modo diverso di leggere Nietz sche: storico e non ideologico, filologico e non attualizzante. Si tratta insomma di prolegomeni alla lettura di Nietzsche. Ma una precisazione mi sembra necessaria: in particolare verso quegli stu diosi di Nietzsche che nella mia proposta avvertono aria di clau sura filologica e volontà di non compromettere né me stesso né Nietzsche, rendendo, come si dice, Nietzsche medesimo « inno cuo » attraverso una sua storicizzazione. Costoro dimenticano che Nietzsche ha chiesto, in una celebre pagina, di essere letto filolo gicamente. Quanto alla storicizzazione, posso solo deplorare che si confonda senso storico e storicismo (come una volta avverti Cantimori), e che lo storicismo sia diventato una sorta di fantoc cio e di falso bersaglio polemico di tutti coloro che non sanno leggere lentamente, come pretendeva Nietzsche per i suoi libri (in quella celebre pagina: Aurora, prefazione § 5). Lo stesso Nietzsche per la verità si attendeva una profonda trasformazione dell'umanità proprio dal senso storico (Gaia scienza 337), che era per lui il tratto assolutamente nuovo, inquietante e rivoluzionario del suo tempo (al quale lui stesso non intendeva rinunciare in alcun modo). Leggere Nietzsche con senso storico vuol dire al largare al massimo la propria capacità di assimilazione critica dei suoi pensieri, riuscire anche a non sovrapporre preoccupazioni nostre alle sue, ma invece le sue portare rettamente dentro le nostre, grazie all'estensione del nostro sensorio per la storia: da Nietzsche a noi. 018 X Certo non sono gli stessi occhi coi quali oggi io guardo alla realtà, rispetto, poniamo, a esattamente trenta anni fa, quando cominciai a lavorare per il partito comunista e precisamente nelle Edizioni Rinascita di gloriosa memoria. I miei anni cinquanta co minciarono esattamente il 1° novembre 1950: Valentino Gerra tana e Giuseppe Garritano, Ambrogio Donini e Gastone Mana corda, ma anche Paolo Robotti e Aldo Lampredi e Aldo Vercel lino... E Marx e Engels e Lenin e Stalin... A quell'epoca di cer tezze debbo ancora oggi irrinunciabili pregiudizi a favore di una militanza nel Pci e contro il sinistrismo radicale piccolo-borghese. Nietzsche significò per me, alla fine degli anni cinquanta, una sorta di pausa, necessaria per liquidare le certezze ideologiche e metafisiche (il materialismo di Lenin-Stalin mi sembra metafi sico), superflue anzi dannose per l'azione politica. Fu anche una pausa nella militanza politica, in parte dovuta al lavoro esclusivo dell'edizione e al prolungato soggiorno (fino alla fine del 1970) a Weimar (Rdt). Ma anche allora pensare politicamente significava per me essere inevitabilmente comunista (col Pci). Oggi ritengo di compiere qualcosa di importante, anche per l'azione politica, quando, dedicandomi allo studio e all'edizione di Nietzsche, cerco di assicurare un'immagine corretta del suo pensiero e di consolidare l'esistenza di quella che in altra oc casione ho chiamato la « dimensione Nietzsche », intesa come - dimensione della libertà di spirito nascente « dalla carica critica, razionale e liberatrice del suo pensiero ». Non so se il lettore avvertirà, come lo avverto io (e con disap punto), un certo tono qua e là apologetico, soprattutto nelle mie controversie con le interpretazioni di Lukács e Bäumler (mi si perdoni anche la vicinanza provocatoria dei due nomi-antipodi, e mi si consenta di dire che anche Lukács appartiene all'epoca non rinnegata delle mie certezze). Tenga allora presente, il lettore, che io ho cominciato a occuparmi di Nietzsche alla fine degli anni cinquanta, quando una qualche apologetica era pur necessaria per affrontare un simile autore. Oggi la situazione è cambiata. Mi pare anzi che si faccia strada un certo sincretismo filosofico, av viluppante e insidioso, contro il quale sarà sempre piú necessario prendere posizione. Berlino, novembre 1980 Mazzino Montinari

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