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Strutture e trasformazioni della signoria rurale nei secoli X-XIII, a cura di Gerhard Dilcher e Cinzio Violante PDF

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Annali dell'Istituto storico italo-gcrm,mico Strutture e trasformazioni della signoria rurale nei secoli X-Xlii Società editrice il lvlulino Bologna Istituto trentino di cultura Pubblicazioni dell'Istituto storico italo-germanico in Trento Annali dell'Istituto storico italo-germanico Quaderno 44 Strutture e trasformazioni della signoria rurale nei secoli X-Xlii a cura di Gerhard Dilcher e Cinzio Violante Società editrice il Mulino Bologna Istituto storico italo-germanico in Trento La signoria rurale nei secoli X-XII Landliche Herrschaftsstrukturen in der Wandlungsperiode des Mittelalters (1000-1250) Atti della XXXVII settimana di studio 12-16 settembre 1994 Coordinatori: Gerhard Dilcher Cinzio Violante ISBN 88-15-05575-4 Copyright© 1996 by Società editrice il Mulino, Bologna. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, com- presa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata. Sommario INTRODUZIONE: La signoria rurale nel contesto sto- rico dei secoli X-XII, di Cinzio VIOLANTE p. 7 PARTE PRIMA: PROB1.EMI STORIOGRAFICI E CONCET- TUALI Il mito signorile degli storici francesi, di Domini- que BARTHÉLEMY 59 Signoria fondiaria: un concetto moderno per una realtà medievale, di Klaus SCHREINER 83 PARTE SECONDA: LA SIGNORIA RURALE NELL'ITALIA SETTENTRIONALE E IN CASTIGLIA Formazione, strutture e processi di riconoscimento giuridico delle signorie rurali tra Lombardia e Pie- monte orientale (secoli XI-XIII), di Giancarlo ANDENNA 123 Arimanni e signori dall'età postcarolingia alla pri- ma età comunale, di Andrea CASTAGNETTI 169 «Masnada» e «boni homines» come strumento di dominio delle signorie rurali in Toscana (secoli XI- XIII), di Piero BRANCOLI BUSDRAGHI 287 La signoria rurale in Toscana, di Chris WICKHAM 343 5 Proprietà, evoluzione delle strutture agrarie e tra- sformazioni sociali in Castiglia (secoli XI-XII), di Carlos ESTEPA p. 411 PARTE TERZA: STRUTTURE SIGNORILI RURALI E SIGNO- RIA FONDIARIA IN GERMANIA Struttura ed evoluzione della signoria fondiaria nelle zone di antico insediamento in Germania (secoli X- XIII), di Werner R6SENER 447 Signoria fondiaria con o senza potere giurisdizio- nale? Lo sviluppo delle strutture della signoria ru- rale nelle aree di insediamento tra Elba e Oder (XII-XIII secolo), di Martina ScHATTKOWSKY 481 L'importanza della signoria fondiaria nell'ottica della storia economica comparata, di Franz IRSIGLER 525 Il ruolo della signoria fondiaria nella formazione consociativa del diritto. L'esempio dei monasteri di Werden e Rupertsberg, di Hanna VOLLRATH 557 Signoria fondiaria e formazione di territori. Signori terrieri e signori territoriali in documenti di lingua tedesca del XIII secolo, di Dietmar WILLOWEIT 595 CONCLUSIONE: Signoria rurale in Italia e Germania (X-XIII secolo). Problemi e prospettive, di Gerhard DILCHER 623 6 Introduzione La signoria rurale nel contesto storico dei secoli X-Xli di Cinzio Violante ad Adriaan Verhulst Premessa Tocca a chi introduce un convegno mettere a fuoco il pro- blema che viene trattato e precisarne il significato più di quanto non si possa ricavare dal titolo. E, poiché siamo degli storici, questo chiarimento non potrà esser fatto me- glio che considerando «la guisa dei nascimenti», secondo l'espressione di Giambattista Vico, spiegando cioè come si sia giunti alla determinazione del tema e alla definizione della struttura di questo convegno. In origine proposi come tema al Comitato scientifico del- l'Istituto storico italo-germanico la signoria rurale nell'Eu- ropa carolingia e postcarolingia e nelle sue propaggini poli- tiche (l'Inghilterra e l'Italia meridionale normanne), e nei regni cristiani della Penisola Iberica durante i secoli IX-XII/ XIII. La proposta fu accettata all'unanimità, in linea di mas- sima. Ci fu soltanto chi obiettò, quanto all'ampiezza e alla struttura da dare al convegno, che sarebbe stato meglio limi- tarsi - secondo la nostra tradizione - alla Germania e all'Ita- lia e adottare la struttura ben collaudata delle Settimane di studio trentine. Al fondo di questa obiezione stava l'idea che la signoria rurale dovesse essere trattata essenzialmente come una questione di storia locale. Secondo la mia proposta di un convegno internazionale non limitato alla Germania e all'Italia, il nostro tema si sarebbe dovuto invece affrontare da un punto di vista prevalente- mente metodologico e problematico, e ciò sarebbe stato pos- sibile soltanto su un piano comparatistico molto ampio. In- fatti, in tal modo penso che si potrebbe tentare di avvicinar- 7 si a una articolata sintesi, sia pur provvisoria. La sintesi appunto deve essere il nostro obiettivo inquietante, in una storiografia che diventa sempre più frammentaria, o sche- matizzante per adeguamento al metodo delle cosiddette 'scien- ze umane'. Naturalmente non mi nascondo che non tutte le ricerche locali che sarebbero auspicabili sono state già con- dotte; ma penso che la sintesi storica debba essere un impe- gno in ogni fase del lavoro storiografico, a qualsiasi stadio esso sia giunto, e possa continuamente essere riproposta, a mano a mano che le ricerche avanzano. Invero quello delle signorie rurali può essere considerato uno dei grandi temi della storiografia. E in questi ultimi tempi si è acuito e si sta diffondendo l'interesse degli storici appunto per la signoria rurale, da quando, da alcuni decen- ni, è stata dimostrata la sostanziale distinzione tra regime signorile e regime feudale. È opportuno precisare preliminarmente che 'signoria rura- le' o - in tedesco - 'landliche Herrschaftsstrukturen', come suggerisce nel titolo del nostro convegno Gerhard Dilcher, sono espressioni generiche che designano qualsiasi tipo di signoria formatasi nelle campagne. Nella sua essenzialità la signoria rurale va intesa come l'elemento più piccolo (direi la 'cellula') della struttura politico-amministrativa e milita- re, cioè come la forma di organizzazione locale di potere autonomo rispetto all'autorità centrale. Il potere signorile infatti deriva, in varia misura e maniera, da circostanze am- bientali e personali, locali, pure quando esso è all'origine appropriazione di poteri regi o comitali. Le signorie rurali, diffondendosi in gran parte dell'Europa carolingia e postcarolingia, e infittendosi sempre più con l'andare del tempo, ebbero una notevole evoluzione tipolo- gica e in tutta questa vicenda si innestarono intimamente nel vivo di tutta la compagine politica, ecclesiastica e sociale, entro quadri istituzionali che non erano per niente uniformi. Infatti, le signorie rurali si inserivano nello sviluppo dell'in- tero sistema organizzativo della vita delle campagne, cioè nello sviluppo dell'economia curtense, nel processo di nasci- ta e di crescita di una nuova generazione di castelli, nella 8

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