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Storia della scienza II: La scienza in Cina. La scienza indiana (colour) PDF

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STORIA DELLA SCIENZA ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI STORIA DELLA SCIENZA VOLUME II INDICE DEL VOLUME II sincri fi imi . j CAPITOLO VI I PRIMORDI DELL’IMPERO 73 LA SCIENZA IN CINA 1. La visione olistica degli Han 73 2. La scuola del mistero e la corrente CAPITOLO I delle ‘conversazioni pure’ 75 INTRODUZIONE GENERALE 5 3. Il buddhismo in Cina 1. Prologo 5 4. Il rinnovamento confuciano alla fine dei Tang 2. Aspetti della storiografìa della scienza in Cina 6 e all’inizio dei Song 82 3. Presentazione della Sezione 13 4. Gli apporti della storia della scienza in Cina 24 CAPITOLO VII SCIENZA E CONTESTO SOCIALE 83 1. Lo sfondo sociale e politico 83 PARTE I - DAI QIN-HAN AI TANG: LA FORMAZIONE 2. Il panorama culturale e il ruolo dell’istruzione 88 DI UNA LETTERATURA SPECIALISTICA 3. Scienza e bisogni sociali 89 CAPITOLO II CAPITOLO Vili INTRODUZIONE 30 ISTITUZIONI SCOLASTICHE E PRODUZIONE DI TESTI 91 CAPITOLO III 1. L’istruzione pubblica 91 DALLA FONDAZIONE DELL’IMPERO AI TANG 37 2. L’istruzione privata 94 1. L’unificazione dell’Impero 38 3. Le scuole di matematica e di medicina 2. La concezione dell’Universo 41 del periodo Tang 95 3. Agricoltura, controllo del territorio e scambi 4. I libri di testo nel periodo delle dinastie con il mondo esterno 43 Han e Tang 96 Il contesto intellettuale CAPITOLO IX PRODUZIONE, CIRCOLAZIONE CAPITOLO IV E GESTIONE DEI TESTI 98 L’EREDITÀ PREIMPERIALE 47 1. I supporti della scrittura 98 1. Il crollo delia teocrazia Shang e il successivo orientamento 48 2. Le biblioteche e la circolazione 2. Perdita e ricostruzione della fede 50 del libro manoscritto 100 3. Idealismo o utilitarismo? 51 3. Classificazione dei libri e gerarchia del sapere 104 4. Questioni epistemologiche 52 5. La concettualizzazione dell’infinito e il relativismo 53 CAPITOLO X 6. Relativismo e trascendenza 54 LO STUDIO DELLA LINGUA: 7. Positivismo e autoritarismo 55 L’UNIFICAZIONE DELLA SCRITTURA E I DIZIONARI CAPITOLO V 1. 1 libri di caratteri nel processo di unificazione TRE SCUOLE DI PENSIERO 56 della scrittura 109 \. I moisti e il Canone moista 56 2. L’organizzazione dei caratteri per temi 109 2. l ‘cosmologi’ 64 3. L’organizzazione dei caratteri per radicali 111 3. Le dispute dei dialettici 68 4. L’organizzazione dei caratteri per rime j ]£ XI CAPITOLO XI 3. La teoria classica della medicina cinese SHUSHU- LA DIVINAZIONE 116 dai Qin ai Tang 233 1. Introduzione all'arte dei pronostici 116 4. Lo sviluppo della diagnostica e dell’analisi clinica: 2. Geomanzia e declinazione magnetica dell’ago III-IX secolo 240 della bussola 119 5- Le strategie terapeutiche 242 6. Gli apporti del taoismo e del buddhismo CAPITOLO XII allo sviluppo della farmacopea 243 LA MATEMATICA 125 1. Le bacchette 125 CAPITOLO XIX 2. I Nove capitoli sui procedimenti matematici-. IMMORTALITÀ DEL CORPO UMANO: la costituzione di un canone nella matematica 133 L’ALCHIMIA 244 3. Esegesi e dimostrazione: i commentari 1. L’evoluzione della tradizione alchemica cinese 245 ai Nove capitoli sui procedimenti matematici 142 2. Aspetti sociali e rituali 249 4. L'evoluzione della matematica dalla dinastia Han 3. L’elisir 250 alla dinastia Tang 149 4. Ingredienti e metodi 252 5. Metodi matematici nella compilazione dei calendari 153 5. Alchimia, taoismo e scienza 254 CAPITOLO XIII CAPITOLO XX IL CIELO 155 UNO SGUARDO SUL MONDO NATURALE 255 1. L’Ufficio astronomico 155 1. La farmacopea 255 2. Gli strumenti astronomici 158 2. I dizionari e le opere di altro genere 258 3. La cartografìa celeste 163 4. Astronomia e astrologia 167 CAPITOLO XXI 5. La compilazione dei calendari 170 ASPETTI TECNOLOGICI: LA METALLURGIA DEL FERRO 263 CAPITOLO XIV 1. Il monopolio dell’industria del ferro SISTEMI DI ORGANIZZAZIONE durante la dinastia Han 263 DELLA CONOSCENZA 174 2. L’organizzazione della produzione del ferro 1. Armonia, sistemi di unità di misura e calendario 174 nella Cina Han 264 2. Le scale musicali 175 3. Le tecniche di produzione del ferro 3. L’armonia matematica 176 nella Cina Han 2 66 4. I pesi e le misure 178 5. La misurazione del tempo CAPITOLO XXII e le sue correlazioni cosmiche 179 LA CINA E LE ZONE LIMITROFE 269 6. Tubi sonori e pronostici 181 1. Un antico testo astrologico indiano e le sue traduzioni cinesi 269 CAPITOLO XV 2. I testi di epoca Tang 271 LA COSMOGRAFIA DALL’ANTICHITÀ ALLA DINASTIA TANG 182 1. Le dottrine cosmografiche: Gaitian, Huntian e Xuanye 183 parte ii - l’epoca song-yuan: 2. La misurazione dell’Universo 187 UN RINASCIMENTO? 3. Il mancato sviluppo della cosmografia 188 CAPITOLO XXIII CAPITOLO XVI INTRODUZIONE 276 LA TERRA 190 1. 1 testi geografici ufficiali dalla dinastia Han CAPITOLO XXIV alla dinastia Tang 190 IL MOMENTO SONG: ASPETTI POLITICI, 2. li Classico dei monti e dei mari e la concezione DEMOGRAFICI ED ECONOMICI 281 delDorganizzazione terrestre’ 197 1. Continuità e rottura dinastica 282 3. I viaggi nelle regioni meridionali 198 2. Crescita, migrazioni e urbanizzazione 286 3. Mercati e attivismo dello Stato 288 CAPITOLO XVII L’AGRICOLTURA 204 CAPITOLO XXV 1. L’agricoltura e lo Stato nel periodo Han 204 IL CONTESTO INTELLETTUALE: 2. Tecniche essenziali per il popolo 208 LA CONOSCENZA DELLA NATURA NEL NEOCONFUCIANESIMO 290 CAPITOLO xvm 1. Il clima intellettuale del periodo Song: LA MEDICINA 219 il neoconfucianesimo 1. La nascita della medicina 219 2. Li e getvu: la convergenza delle discipline morali 2. La formazione del testo canonico e intellettuali e le sue linee di trasmissione 227 3. Vastità d’interessi -w" 4. Il ridimensionamento degli interessi nei periodi CAPITOLO XXXII dei Song meridionali e degli Yuan 293 SISTEMI DI ORGANIZZAZIONE 5. 11 mondo della Natura e gli schemi concettuali DELLA CONOSCENZA 355 neoconfuciani 295 1. La fioritura di un nuovo genere di testi: 6. Una conoscenza della Natura particolaristica i bìjìo ‘note in punta di pennello’ e basata sul senso comune 296 2. I Discorsi in punta di pennello dal Ruscello dei sogni 358 3. Il mondo della Natura 366 CAPITOLO XXVI 4. La passione per gli studi antiquari SCIENZA E CONTESTO SOCIALE 297 5. Il problema della luce 380 1. I letterati: valori e istituzioni 298 2. Stato, società e promozione delle scienze positive 300 CAPITOLO XXXIII 3. Valorizzazione delle innovazioni: NAVIGAZIONE, VIAGGI E CARTOGRAFIA 384 la modernità Song 303 1. La marina nei periodi Song e Yuan 384 2. Sviluppo navale e progresso tecnico-scientifico 387 CAPITOLO XXVII ISTITUZIONI SCOLASTICHE CAPITOLO XXXIV E PRODUZIONE DI TESTI 305 L’AGRICOLTURA 390 1. Istruzione privata e governativa 306 1. La stampa e la comunicazione 2. Il sistema degli esami nellamministrazione statale 307 delle conoscenze agricole 390 3. La rinascita delle accademie e il sorgere 2. Lo sviluppo dell’agricoltura meridionale 395 del neoconfucianesimo 308 3. Le ‘Rivoluzioni verdi’, l’agricoltura e lo Stato 398 4. Scuole elementari e familiari, scuole superiori 309 5. Il progetto intellettuale del periodo Song 311 CAPITOLO XXXV LA MEDICINA 400 CAPITOLO XXVIII 1. La filosofìa della medicina: PRODUZIONE, CIRCOLAZIONE teoria delle corrispondenze sistematiche 400 E GESTIONE DEI TESTI 313 2. Gli aspetti sociali della produzione medica 410 1. Le trasformazioni del libro 313 2. L'invenzione della xilografìa e i suoi effetti 314 CAPITOLO XXXVI 3. Moltiplicazione e riproducibilità dei testi. ASPETTI TECNOLOGICI: Le tecniche tipografiche 317 L’ARCHITETTURA DEL PERIODO SONG 4. I circuiti del libro: biblioteche e librerie 319 E LE NORME DI LI JIE 420 5. Bibliografìe e diffusione del sapere 320 1. Le Norme di Li Jie 420 2. Il sistema dello cai 424 CAPITOLO XXIX 3. Composizione delle Norme 42~ LO STUDIO DELLA LINGUA: LA FONOLOGIA 322 CAPITOLO XXXVII 1. Il metodo del fanqie 322 LA CINA E LE ZONE LIMITROFE: L’ISLAM 428 2. I toni lessicali 323 3. Tavole di rime e fonazione 324 CAPITOLO XXX PARTE III - I MING: VERSO UNA COMUNITÀ LA MATEMATICA 328 INTERNAZIONALE 1. La rinascita della matematica e la tarda tradizione settentrionale 328 CAPITOLO XXXVIII 2. La tradizione meridionale: Qin Jiushao INTRODUZIONE 431 e Yang Hui 335 3. La sintesi delle tradizioni matematiche CAPITOLO XXXIX settentrionale e meridionale nell’opera LA DINASTIA MING: LINEAMENTI GENERALI 440 di Zhu Shijie 340 1. Storia, politica e istituzioni 441 2. Economia, demografìa e società 443 CAPITOLO XXXI 3. La Cina dei Ming e il mondo esterno 445 L’ASTRONOMIA 344 1. Controllo statale e astronomia civile 344 CAPITOLO XL 2. L’astronomia e l’astrologia sotto il patrocinio IL CONTESTO INTELLETTUALE 447 imperiale dei Song settentrionali 345 1. Tendenze della conoscenza 447 3. Il patrocinio imperiale sull’astronomia durante 2. L’esempio di Zhu Zaiyu 450 il periodo dei Song meridionali 349 4. Il patrocinio imperiale sull’astronomia durante CAPITOLO XLI le dinastie Jin e Yuan 349 SCIENZA E CONTESTO SOCIALE 453 5. Gli strumenti astronomici nelle dinastie 1. Ambienti di attività intellettuale 453 Song e Yuan 350 2. La corte 455 XIII 3. Gli uffici amministrativi 436 2. Utilizzazione del mondo della Natura a scopo 4. Le società di letterati c l'accademia 458 di sopravvivenza o di cura 538 5. La famiglia 459 3. Scritti di carattere enciclopedico, aneddotico 6. Le officine 461 e tecnico 541 4. Monografìe 545 CAPITOLO XLII EDUCAZIONE, SOCIETÀ ED ESAMI 462 CAPITOLO XLIX 1. Ideali educativi nella Cina dei Ming 462 ASPETTI TECNOLOGICI 549 2. La transizione dai Song ai Ming 463 1. Le grandi armi da fuoco 549 3. Il sistema degli esami di Stato nella Cina dei Ming 464 2. Lo zucchero 552 4. Esami, politica e società 467 5. Esaltazione della cultura letteraria 469 CAPITOLO L LA CINA E LE ZONE LIMITROFE 560 CAPITOLO XLIII 1. Il Giappone 560 PRODUZIONE, CIRCOLAZIONE 2. La Corea 565 E GESTIONE DEI TESTI 470 3. Il Vietnam 569 1. I nuovi tipi di libro 470 2. L’illustrazione e l'impaginazione 472 3. Editoria pubblica e privata 472 EPILOGO 4. Le biblioteche private e l’editoria 474 LA SCIENZA NELLA CINA PREMODERNA: UN’ANALISI COMPARATIVA 571 CAPITOLO XLIV MATEMATICA E ASTRONOMIA 475 Bibliografia 581 1. La perdita delle conoscenze matematiche Referenze iconografiche 606 e astronomiche 475 2. Un’opera per la divulgazione della matematica: le Origini generali dei metodi matematici 480 3. L’abaco 481 LA SCIENZA INDIANA 4. L’introduzione della matematica occidentale in Cina nel XVII secolo 485 5. Le prime reazioni all’astronomia occidentale 490 CAPITOLO I LA SCIENZA NELLA CULTURA INDIANA 611 CAPITOLO XLV 1. Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze 611 GEOGRAFIA E CARTOGRAFIA 493 2. Il progresso scientifico 615 1. La cartografìa in Cina 493 3. Contesti, retroterra culturali e la lezione di Newton 625 2. Mappe delle proprietà private 4. Universalità, astrazione e Rivoluzione scientifica 629 e delle proprietà statali 49 4 5. Origine e sviluppo dei linguaggi artificiali 634 3. Mappe geomantiche 496 4. Mappe di distretto 496 CAPITOLO II 5. Mappe di viaggio e mappe difensive 498 IL PENSIERO INDIANO 638 6. Mappe nazionali 500 1. Una ‘filosofìa’ indiana? 638 2. Il Nyàya 645 CAPITOLO XLVI 3. Il Vaisesika 655 L’AGRICOLTURA 502 4. Il Sàmkhya (-Yoga) 661 .. Un’involuzione agricola? 503 5. La Mimàmsà 666 2. Crescita dei rendimenti 505 6. Il Vedànta 670 3. Stato, mercato e progressi della tecnica 507 7. Gli antagonisti della cultura brahmanica: 4. Conoscenze locali e ‘sapere pratico’ 508 il materialismo dei Lokàyata e il jainismo 672 8. Gli antagonisti della cultura brahmanica: CAPITOLO XLVII il buddhismo 676 LA MEDICINA 511 1. La medicina nella società Ming 511 CAPITOLO III 2. Attività editoriali e correnti di pensiero I PROFESSIONISTI DELLA SCIENZA nel periodo Ming 516 E LA LORO FORMAZIONE 690 3. Prospettive tardo-imperiali sulla cosmologia 1.11 sistema castale 690 medica e sul corpo umano 531 2. Astronomi, medici e artigiani 692 3. L’educazione impartita dai guru 693 CAPITOLO XLVII1 4. Particolari istituzioni educative 695 UNO SGUARDO SUL MONDO NATURALE 536 5. L’educazione nei monasteri 697 1. Osservazione delle cose 6. Dizionari di termini scientifici ed enciclopedie 701 e ricerca del loro principio 536 7. Biblioteche 705 XÌV AVVERTENZE EDITORIALI Abbreviazioni e simboli nell’ordine, dal cognome e dal nome (o dai nomi) dell’autore e, analoga­ mente, del secondo e del terzo autore (se vi fossero altri autori oltre al Diamo qui di seguito l'elenco delle abbreviazioni e dei simboli usati terzo, ci si limiterà al primo e si aggiungerà et al. «e altri»), dal titolo sistematicamente nell'opera, omettendo quelli, peraltro di immediata (corsivo), dalla città di edizione, dall’editore, dall’anno di edizione (per comprensibilità, la cui occorrenza abbia carattere occasionale: studi in più parti o in più volumi, anche dall’indicazione della parte o del volume interessati ed eventualmente dell’anno di edizione del vo u- art., artt. articolo, -i ms., mss. manoscritto, -i me stesso nel caso di opera edita in più anni). In qualche caso potrebbe bibl. bibliografia, biblioteca m. s. m. metri sul mare essere aggiunto l’anno di una nuova edizione (3. ed. anno, e simili) o di c., cc. carta, -e p., pp. pagina, -e una ristampa (rist. anno) o, viceversa, l’anno della prima edizione (1. ed. ca. circa pref. prefazione anno) se la citazione riguardasse un’edizione successiva, (c) Studi com­ cap., capp. capitolo, -i préf. préface presi in un 'opera collettiva o in una pubblicazione periodica. Dopo il riferi­ cfr. confronta pub. published mento bibliografico, il nome o i nomi degli autori e il titolo dello studio coli. priv. collezione privata (o pubi.) (corsivo) seguono, introdotti dalla preposizione «in», gli elementi identi­ ecc. eccetera pubbl. pubblicato, ficativi dell’opera collettiva (autore o autori, titolo in corsivo, città di edi­ ed. edito, editore, pubblicazione zione, editore, anno di edizione, pagine) o, senza la preposizione «in», edizione; rist. ristampa quelli della pubblicazione periodica (titolo in caratteri normali tra doppi edited, editor, edition r., rr. riga, -he apici, numero, anno di edizione, pagine). éd. éditeur, édition tav., Tav. tavola, Tavola 5. Ordine alfabetico. Per la Sezione sulla Cina le fonti sono date, in bi­ engl. English trad. tradotto, traduzione; bliografìa, secondo l’ordine alfabetico dei titoli delle opere (gli autori, (o Engl.) traduit, traduction compilatori, curatori sono indicati in seconda posizione); a questo pro­ exp (mat.) esponenziale transl. translated, translation posito va sottolineato che nell’ordine alfabetico utilizzato in questo caso f.,ff. foglio, -i trascr. trascritto, trascrizione l’elemento ordinatore non sono le lettere, ma i caratteri cinesi traslitterati fr., frr. frammento, -i ùbers. ùbersetzt, tradotto secondo il sistema Pinyn (e quindi la scansione in caratteri delle parole); hrsg. herausgegeben, edito V. vedi; verso, -i; a determinare l’ordine non sarà dunque la prima lettera bensì il primo long. longitudine volume, -i carattere (o il secondo se tra due parole il primo carattere è lo stesso), quindi Shanhai jing precederà Shanghan lun perché il suo primo carattere Apici e corsivo Shan è (questa volta in base all’ordine alfabetico delle singole lettere) precedente a Shang, che è il primo carattere di Shanghan. Gli apici semplici servono a evidenziare parole o espressioni rite­ 6. Traduzione dei titoli. Per la resa in italiano dei titoli di opere india­ nute particolarmente significative. I doppi apici sono usati per evi­ ne o cinesi vale quanto segue: dei titoli della Sezione indiana è stata for­ denziare una citazione all’intemo di una citazione principale. Il corsivo è nita nel testo la traduzione in italiano, salvo per quei titoli ‘intraducibili’, usato, oltre che nei titoli delle opere, per le parole non italiane. la cui traduzione avrebbe cioè richiesto una spiegazione; in questi casi si è preferito, d’accordo con gli autori, dare il solo titolo originale. Nell’elen­ Bibliografie, citazioni e indicazioni bibliografiche co bibliografico il titolo è solo in originale. Per le fonti cinesi (nel testo e in bibliografìa) si è dato il titolo origina­ 1. Bibliografìe. Le bibliografìe, suddivise in fonti e studi, sono date alla le, traslitterato in Pinyn (v. sotto Traslitterazioni), e una traduzione ita­ fine di ciascuna delle tre Sezioni. Mentre nella Sezione precolombiana liana che è stata fornita, per una questione di uniformità, visto il gran tanto le fonti quanto gli studi sono relativi a ciascun capitolo, nelle Sezio­ numero degli autori e delle lingue in cui i testi sono giunti in redazione, ni indiana e cinese le fonti si riferiscono all’intera Sezione, diversamente dagli stessi consulenti scientifici della Sezione. La traduzione dei titoli dagli studi che sono dati, anche in questo caso, per capitoli, con l’unica degli studi (solo in bibliografia) è puramente orientativa e intende infor­ eccezione, nella Sezione cinese, della grande raccolta di studi curata da Jo­ mare il lettore non sinologo circa l argomento degli studi in questione. seph Needham, Science and civilisation in China, Cambridge, Cambridge University Press, 1954-2000, citata una volta per tutte in testa agli studi. Radici quadrate, cubiche 2. Citazioni di opere nel testo. Le opere sono citate generalmente in for­ ma discorsiva, ma sempre in modo che risultino chiaramente l’autore e Per non alterare l’interlinea, sono espresse nella moderna notazione espo­ il titolo; il nome dell’autore è l’elemento ordinatore, e quindi di ricerca, nenziale con esponente frazionario, per cui, \ a =a]/-, \ a2=a2li, e così via. nei repertori bibliografici che sono presenti alla fine di ogni Sezione; qua­ lora siano citate opere anonime o raccolte e collane di testi, costituisce Termini scientifici elemento di ricerca nel repertorio bibliografico il titolo dell’opera o quel­ lo della raccolta o della collana. Sono in genere con l’iniziale minuscola, come si usa nell’italiano cor­ 3. Citazioni di passi di opere nel testo. Se un passo è citato testualmente, rente, ancorché la natura di nome proprio e quindi l’uso dell’iniziale il titolo dell’opera, preceduto o no dal nome dell’autore o da quelli degli maiuscola sia la regola nel linguaggio di varie scienze, quali, tipicamente, autori, è posto tra parentesi tonde ed è accompagnato dagli elementi la botanica e la zoologia; questa riduzione a nome comune è stata adotta­ strutturali dell’opera (libro, capitolo, paragrafo, pagine, ecc.) atti a iden­ ta per eliminare la sgradevole contrapposizione che si verrebbe a creare in tificare il passo citato; alternativamente, possono essere dati il nome del un medesimo testo per la presenza contemporanea di termini identici ma curatore di una determinata edizione dell’opera e la pagina o le pagine in tratti gli uni dal linguaggio scientifico e gli altri dal linguaggio comune. cui si trova il passo citato. Oltre che, naturalmente, per i nomi sentiti come nomi propri, è usata 4. Citazioni di studi e saggi critici, (a) Nel testo. È dato il riferimento comunque l’iniziale maiuscola nei seguenti casi: {a) nella terminologia bibliografico, costituito dagli elementi per l’identificazione nel repertorio scientifica latina, tuttora ampiamente usata nelle scienze naturali {Carne- bibliografico della Sezione, ossia il cognome dell’autore (o del primo de­ lina, nome scientifico dell erba dorella; Camelopardalis, l’unica specie del gli autori) e l’anno di edizione, eventualmente seguiti dalla precisazione genere Giraffe, ecc.) e spesso italianizzata (Paleozoico nella geologia; ecc.); delle parti o pagine interessate. (b) Nei repertori bibliografici. Studi in (b) nei casi di ambiguità, quando il termine ha significato differente co­ uno o più volumi. È ripetuto il riferimento bibliografico, che è seguito, me nome proprio scientifico e come nome comune, quale, per esempio. XVII Natura per indicare l’insieme della cose materiali che ci circondano e che accennata. R ne è il corrispettivo lungo. Anche /è una vocale, peraltro di costituiscono il mondo nel quale viviamo (te forze e le leggi della Natura; rara occorrenza, per la cui pronuncia vale quanto detto per y. Si noti tutta­ filosofa della Natura, denominazione iniziale della fisica; ecc.) e natura nel via che in vedico e in alcune lingue indiane moderne lo stesso simbolo, significato di qualità, carattere proprio, essenza di qualcosa (la natura di in posizione intervocalica, indica un suono laterale postalveolare, ossia un individuo, di un problema, ecc., potendosi parlare anche di natura della una l retroflessa. Natura, riferendosi all essenza di quest'ultima); è questo anche il caso di C è sempre palatale, come nell’italiano cena, anche davanti ad a, u, o. Cosmo e Universo e di vari altri termini astronomici e cosmologici (per es., J è anch’essa palatale, come la g nell’italiano gente. G è invece sempre ve­ Terra per il nostro pianeta per evitare confusione col nome comune terra, lare, come nell’italiano gola, anche davanti a e, i e nel gruppo £«. fi è una sinonimo di suolo), in tal modo uniformandosi all uso corrente nell’astro­ nasale velare (come la n nei termini italiani anca, rango). Nè una nasale nomia, nella quale le denominazioni dei pianeti, delle stelle e di altri og­ palatale (come la n nei termini italiani angelo, pancia). Te d sono occlu­ getti celesti (per es., di costellazioni) sono stati sempre sentiri come nomi sive retroflesse (o cacuminali), che hanno cioè un punto di articolazione propri (Pianeti Medicei, ecc.; Sirio, Stella Polare, ecc.; Andromeda, Chioma postalveolare, come -dd- nel siciliano bedda. A esse corrisponde la nasale di Berenice, ecc.), in molti casi perché inizialmente personificati mitologi­ retroflessa n. Se p si pronunciano come se- nell’italiano scena. camente o associati a dèi (Sole, Luna, Mercurio, Venere, ecc.). H indica un’aspirazione forte, come in inglese. Tuttavia, h dopo un occlusiva (kh, gh, eh, jh, ph, dh, th, dh, ph, bh) non è un suono a sé Toponimi stante, ma indica che la consonante in questione è accompagnata da un’aspirazione; h indica una lieve aspirazione sorda; m nasalizza la vocale Quelli contemporanei hanno la forma adottata ufficialmente nei vari che la precede. Stati; per quelli del passato è indicata, di norma, la forma dell’epoca, ac­ compagnata, nel caso che esista, da quella attuale. Traslitterazione dell’arabo I termini in arabo sono stati traslitterati secondo i criteri normalmente Traslitterazioni in uso nella comunità scientifica e nelle principali riviste (cfr. “Arabie Scien­ ces and philosophy. A historical journal”), in base alla seguente tabella. Tutta l'opera è scritta in caratteri del cosiddetto alfabeto latino interna­ zionale di 26 lettere, comprese le parole appartenenti a lingue diverse dal- 3 1 italiano; queste, a meno che si tratti di termini specifici (nomi propri, to­ £ c g J r d ■wi f j n ponimi e simili), sono date di norma in caratteri corsivi, eventualmente b c h 3 z io t ó q 0 h provvisti di particolari segni diacritici (accenti, dieresi, tilde, ecc.) loro o t t h cT s £ cz ti k ! à propri, e in forma traslitterata se la lingua alla quale appartengono ha 0 a 0 d V 1 t J i L5 1/y una scrittura diversa da quella latina. t 3 d ? L g f m J ù/w Traslitterazioni delle lingue dell’Estremo Oriente i toponimi e ii nomina receptasono scritti informasemplificata. La traslitterazione del cinese è eseguita con il sistema Pinyn, adottato Traslitterazioni da persiano e urdu in forma ufficiale sul piano internazionale nel 1979 e gradualmente af­ Per queste lingue si è seguito il sistema di traslitterazione dell’arabo fermatosi nei vari ambiti specialistici a partire dagli anni Ottanta del XX (v. sopra) con l’aggiunta delle lettere caratteristiche dell’alfabeto persiano: secolo. Per il giapponese si è seguito il sistema Hepburn; per il coreano il sistema McCune-Reischauer. c è palatale come nell’italiano cena-, g è sempre velare come nell’italiano gatto; z è l’equivalente persiano dell’arabo d: in linea di massima si pro­ Traslitterazioni delle lingue indiane nuncia come la z nell’italiano zaino. Per i termini traslitterati dalle lingue antiche dell’India (principalmente Unità di misura dalla dinastia Han ai Ming sanscrito, ma anche pàli, ardhamàgadhi, ecc.) si sono adottati i segni dia­ critici correntemente usati nella letteratura scientifica contemporanea. Per le unità di misura adottate nelle diverse epoche dinastiche, non Le vocali si pronunciano come in italiano; un trattino orizzontale sopra sono disponibili riferimenti storici attestati dai quali desumere corri­ la vocale, come in à, i, ù, indica che essa è lunga. R è una vocale e si pronun­ spondenze univoche con le attuali unità in uso. Nell’opera si fa riferi­ cia come r seguita da una i (oppure u, in certe regioni dell’India) appena mento alla tabella che segue, concordata con i consulenti scientifici. Han Sui Tamg Song Yuan Ming Lunghezza 1 fen =10 li 0,231 cm 0,295 cm 0,306 cm 0,314 cm 0,35 cm 0,32 cm 1 cun =10 fen 2,31 cm 2,95 cm 3,06 cm 3,14 cm 3,5 cm 3,2 cm 1 chi =10 cun 23,1 cm 29,5 cm 30,6 cm 31,4 cm 35 cm 32 cm 1 zhang= 10 chi 2,31 m 2,95 m 3,06 m 3,14 m 3,5 m 3,2 m 1 yin= 10 zhang 23,1 m - - - - - Superficie 1 mu= 10 fen 458,65 m2 752,4 m2 580,33 m2 566,25 m2 566,25 m2 580,33 m2 1 cjing~ 100 mu 45.865 m2 75.240 m2 58.033 m2 56.625 m2 56.625 m2 58,033 m2 Volume 1 he= 2 hue (yue) 20 cm3 60 cm3 60 cm3 70,2 cm3 100,3 cm3 103,5 cm3 i sheng-10 he (ge) 200 cm3 600 cm3 600 cm3 702 cm3 1003 cm3 1035 cm3 1 dou= 10 sheng 2 dm3 6 dm3 6 dm3 7,02 dm3 10,03 dm3 10,35 dm3 1 hu= 10 dou 20 dm3 60 dm3 60 dm3 70,2 dm3 100,3 dm3 103,5 dm3 Peso 1 shu-10 fen 0,57 o 0,65 g . - - - - 1 banliang= 12 shu 6,9 o 7,8 g - - - - - 1 ltang= 24 shu 13,8 o 15,6 g 41,3 g 41,4 o 42,0 g 41,3 g 38,1 g 37,3 g 1 jin =16 liang 220 o 250 g 660 g 662 o 672 g 661 g 610 g 596,8 g 1 jun=3Q jin 6,60 o 7,50 kg - - - - 1 dan (shi)=4 jun 26,4 o 30,0 kg 79,2 kg 79,4 o 80,6 kg 79,3 kg 73,2 kg 71,6 kg Il li è anche un’unità di misura per lunghezze itinerarie e astronomichee corrisponde a: 498,96 m(Han); 531 m(Sui); 550,80 m (Tang); 565,.20 m (Song); 630 m (Yuan); 576 m (Ming) XVIII GLI AUTORI DEL VOLUME II Ina Asim Universitàtsbibliothek Wiirzburg am Flubland Anthony F. Ave ni Colgate University - Hamilton (NY) Arun Kumar Biswas The Asiatic Society - Calcutta Fran^oise Bottéro Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales - Paris Francesca Bray University of California - Santa Barbara Timothy Brook University of Toronto George Cardona University of Pennsylvania Mario Casari Università di Roma ‘La Sapienza’ Chang Chia-Feng National Taiwan University Karine Chemla Université de Paris VII Chen Jiujin Chinese Academy of Sciences - Beijing Chen Meidong Chinese Academy of Sciences - Beijing Chen Qiyun National Tsing-Hua University - Hsinchu Anne Cheng Institut National des Langues et Civilisations Orientales - Paris Chu Pingyi Academia Sinica - Taipei CoNSTANCE ClaSSEN Concordia University - Montreal Antonella Comba Università di Torino Christopher Cullen University of London Bruno Dagens Université de Paris III Christian Daniels Tokyo University of Foreign Studies Jacques Dars CNRS - Paris Rahul Peter Das Martin Luther-Universitàt Halle-Wittenberg Institut National des Langues et Civilisations Orientales - Paris Catherine Despeux Vera Dorofeeva-Lichtmann CNRS, EHESS - Paris Jean-Pierre Drège École Frammise d’Extrème-Orient - Paris Andrea Eberhard-Bréard REHSEIS, CNRS - Paris Benjamin Elman University of California - Los Angeles Peter Engelfriet Leiden University Stéphane Feuillas Université de Paris VII Fu Daiwie National Tsing-Hua University - Hsinchu Fung Kam Wing University of Hong Kong Charlotte Furth University of Southern California - Los Angeles Christophe Gaudier Saint-Denis Ge Rongjin People’s University of China - Beijing JeaN'Francjois Genotte Université de Paris I Guo Shirong Inner Mongolia Normal University - Huhhoc Guo Wentao Agricukure University in Nanjing Guo Zhengzhong Chinese Academy of Social Sciences - Beijing Han Qi Chinese Academy of Sciences - Beijing Marta Hanson lnsticute for Advanced Study - Princeton Donald Harper University of Chicago Takao Hayashi Doshisha University - Kyoto XIX Dorks Heyden Instituto Nacional de Antropologia e Historia - Ciudad de Mexico TJ HtNRICHS Connecticut College - New London Annick Horiuchi Université de Paris VII Hsu Cho-yun University oi Pittsburgh Huang Yi-Long National Tsing-Hua University - Hsinchu John S. Justeson State University of New York Marc Kalinowski Ecole Pratique des Hautes Ftudes - Paris Yung Sik Kim Seoul National University Christian Lamouroux Ecole Frammise d’Extréme-Orient - Paris Heather Lechtman Massachusetts Insti tute of Technology - Cambridge Thomas H.C. Lee City College - New York Angela Ki Che Leung Academia Sinica - Taipei Jean Levi CNRS - Paris Li Jianmin Academia Sinica - Taipei Li Zhaohua Tianjin University Geoffrey E.R. Lloyd Needham Research Institute - Cambridge Bruno Lo Turco Università di Roma ‘La Sapienza’ Michael Loewe University of Cambridge John S. Major Dartmouth College - New York Stephen C. McCluskey West Virginia University - Morgantown Georges Métailié Muséum National d’Histoire Naturelle - Paris Christopher Minkowski Cornell University - Ithaca (NY) Giacomella Orofino Istituto Universitario Orientale - Napoli Bernard Ortiz de Montellano Wayne State University - Detroit Park Seong-Rae Hankuk University of Foreign Studies - Seoul Peng Wei Chinese Academy of Social Sciences - Beijing David Pingree Brown University - Providence Fabrizio Pregadio Technische Universitàt Berlin Edwin G. Pulleyblank University of British Columbia - Vancouver Qu Anjing Harvard University Jeffrey Riegel University of California - Berkeley Etsuo Shirasugi Tohoku University of Art & Design - Sendai Fabrizio Speziale Roma Frits Staal University of California - Berkeley Bidare V. Subbarayappa Indian Institute of World Culture - Bangalore Sun Xiaochun University of Pennsylvania - Philadelphia Raffaele Torella Università di Roma ‘La Sapienza’ Gary Urton Colgate University - Hamilton (NY) Alexei Volkov Université de Montréal Donald B. Wagner University of Copenhagen Wang Rongbin Beijing Planetarium David G. White University of California - Santa Barbara Pierre-Étienne Will Collège de France - Paris Gyula Wojtilla József Attila University - Szeged Michio Yano Kyoto Sangyo University Zheng Jianjian University of Science and Technology ol China - Hefei XX

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