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Storia della guerra d'Ungaria negli anni 1848 e 1849 PDF

510 Pages·2010·26.25 MB·Italian
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gr^ QP [tàLf&a&i ^s^>' p ; STORIA DELLA GUERRA D'UNGARIA NECULI ANNI 1848 e 1849 MASSIMO SCHHÌSIIER TRADUZ?ON" IAL TEDESCO CON LNA INTRODUZIONE STORICA GAETANO POLARI. LUGANO TIPOGRAFIA DELLA SVIZZERA ITALIANA 1851. mm €1 CAPRONI RIR1IOTECA* Scaffale.1.1 FlLA 4286 2 STORIA DELLA GUERRA D'UNGARIA NEGLI ANNI 1*1* e 1849 TRADUZIONE DAL TEDESCO CON UNA INTRODUZIONE STORICA GAETANO POLARI. Nessun de' popoli — E grande o abietto Se gli arma il petto Dritto ed onor, Ognun combattere Sa con valor. sfnlica Canzone. LUGANO TIPOGRAFIA DELLA SVIZZERA ITALIANA La presente Traduzione è posta sotto la sal- vaguardia della Legge sulle produzioni lettera- rie del 20 Maggio 4835., essendosi adempiuto a quanto essa prescrive airarticolo 9.° , , INTRODUZIONE Éljen a szabadsag! Viva la libertà! La lotta nazionale degli Ungari contro la dinastia austriaca non data solo dagli ultimi tre anni: essa è antica quanto il vincolo di questa provincia col- l'impero, si è riprodotta a differenti epoche, sotto varie forme, con nomi diversi. L'opposizione di Na- dasdy nel 4530, di Bocskai nel 1605, di Bethlen Gabor nel 4619, di Tòkòly nel 4686, di Rakoczy nei 4703, era la opposizione di Batthyanyi, di Gorgey, di Kos- suth nel 4848 e 1849. Queste memorie e questi nomi vivono del continuo nelle tradizioni e nei canti po- polari, pieni di un sublime sarcasmo contro l'aposta- sia nazionale, contro i piaggiatori del dominio stra- niero, contro l'aristocrazia degenere e spergiura (4). (1) Orti Magnati Veri ladroni Vendon la patria Per li galloni. Canzone popolare dei tempi di Leopoldo. La resistenza è nella natura medesima del vincolo che unisce l'Ungaria airimpero. La Prammatica San- zione stabilisce che il regno d'Ungaria è indivisibile dalla rimanente Austria, ma l'articolo 40 della Co- stituzione ungarese del 4790, sancita dal regio giu- ramento, dichiara manifestamente che l'Ungaria for- ma un regno libero e proprio, un regno indipen- dente affatto nel suo sistema legislativo ed ammini- strativo, un regno pertanto che non può essere sot- toposto a niun altro popolo, a niun altro paese. La natura elettiva e costituzionale della corona unga- rese si era conservata anche dopo che questa fu passata sul capo degli imperatori d'Austria. La mas- sima fondamentale giurata nel secolo XIII da An- drea l'I, che i signori avevano il diritto di ribellarsi contro il re qualora questi ne avesse violati i pri- vilegi era stata imposta più volte all'orgoglio im- periale dei dominatori di Absburgo; e se si consi- dera che su questi privilegi riposava intera la co- stituzione ungarica, non sarà difficile il comprendere in quale ardua relazione si trovasse l'assolutismo au- striaco di faccia a questo paese, massime nei rap- porti legislativi. L' imperator d'Austria non era per sé stesso anche re d'Ungaria: egli non lo era, se non dopo essere stato incoronalo come tale; e per la legge di successione in tutti gli atti di incoro- nazione era assunto il patto che il nuovo re do- vesse serbare illesi i dirilli, le franchigie e la in- , tegrilà della coslìluzioiie. Il vincolo non era tra l'Un- garia e le altre province dell'impero, sì tra la na- zione ungarese e la persona dell' imperatore di Au- stria e re d' Ungaria. A ciò s'arrogo la natura stessa della Costituzione, tale da comunicare ai corpi legislativi una potenza di controllo sul potere del governo unica finora in Europa. L'ardore infine e l'entusiasmo con cui il popolo si atteneva alle sue antiche libertà, e l'e- nergia potente con cui sapeva difenderle quando si trovavano minacciate, venivano a rendere più ardua l'opera del governo austriaco in faccia al paese. Era in cima alla Costituzione ungarese una Dieta composta di due camere, che neir Ungaria avevano nome di Tavole, la Tavola dei Magnati e la Tavola degli Stati. La Tavola dei magnati era composta (1848) di 165 membri della alta nobiltà, principi, conti e ba- roni del reame; al loro fianco sedevano gii arcive- scovi , i vescovi e gli alti dignitari. Queste distin- zioni aristocratiche erano incognite prima del con- tatto coll'Austria: le Diete, che tenevansi allora a cielo aperto e a cui ogni membro assisteva a cavallo erano frequentate da tutti nobili, vale a dire da i tutti i guerrieri. La Tavola degli stati era composta di 205 mem- bri, deputati dei Comitati che ne inviavano due cia- scuno, dei Capitoli e delle città regie. , VI Nei Comitati era la base stessa della Costituzione. Due assemblee o Congregazioni generali tenutevi ogni anno vi raccoglievano a parlamento tutto il clero e tutti i nobili (\) possessori e maggiorenni, e anche minorenni se impiegati. A queste congregazioni ap- , partengono diritti della più alta importanza sono : desse che ricevono decreti del Consiglio Àulico o i del Consiglio Locotenenziale, per indi restituirli colle osservazioni o trasmetterli ai magistrati esecutivi ; desse che riveggono conti desse che approvano i , gli affari municipali, desse che pongono in accusa i funzionari o i privati per delitti di ragione pubblica, desse che danno le istruzioni ai deputati alla Dieta, prescrivendo le parole che denno pronunciare e che non possono nel decorso rimutarsi se non dai man- danti; desse infine che si fanno rendere ragione delle deliberazioni della Dieta. È pertanto nei Comitati non nella Dieta, che risiede la sovranità: e quando la Dieta si tiene, si tengono contemporaneamente quarantasei diete nei Comitati, le cui deliberazioni si registrano alla Dieta centrale. Così, in un tempo in cui negli altri Stati d'Europa a sancire una leg- ge non si voleva più che il consenso del governo e delle camerej era necessaria in Ungaria la mag- (1) La parola nobile tiene in Ungaria un senso diverso dall'or- dinario. Molti paesani sono nobili, e molti nobili invece non han- no possesso. In Transilvania, p.' e., nel paese de' Sedi (Szekler, Siculi) lutti gli abitanti sono nobili e hanno il diritto di votare. VII gioranza dei voti di tutta la nobiltà possidente del regno. La Dieta radunavasi ogni terzo anno. La Tavola dei magnati era presieduta dal Palatino, quella de- gli Stati dal Personale (presidente). I membri d'ambe le camere assistevano alle sedute in costume nazio- nale e la sciabola al fianco. Codesta Costituzione, di natura aristocratica e sto- rica, se nei rapporti politici satisfaceva alle esigenze e ni bisogni della indipendenza nazionale di faccia al dominio straniero, era altrettanto impotente ne' rap- porti sociali a sciogliere alcuno dei problemi della libertà, ad effettuare alcuno de' diritti del popolo, a promuovere in nulla la emancipazione delle classi povere ed oppresse. Il privilegio era alla cima di essa : alla sua base, la servitù. Il contadino ungarese, malgrado la naturale fertilità del suolo che rendeva meno dura la sua esistenza, non era per questo me- no gravato da ogni sorta di avanìe e carichi feu- dali ; arenato il commercio, il popolo ignorante. Codesti difetti erano nelle istituzioni più che ne- gli uomini ; il primo bagliore di luce democratica li avrebbe smascherati agli occhi della nazione la op- ; posizione sarebbe entrata nel suo vero stadio, la lotta avrebbe attinto la sua ultima meta. La nobiltà un- garese , stirpe generosa , intelligente e libera dai pregiudizi che vilipendono la medesima casta negli Stati convicini, aveva ereditato nelle tradizioni eroi- , vili che de' suoi maggiori l' amore dell' indipendenza e della libertà la cultura iva sempre più riaccostan- : dola allo spirito rivoluzionario dell'epoca; e., poiché la libertà non può venire che dalla intelligenza, ella si fece bentosto iniziatrice dell' idea e dei progressi popolari. Vicina ad abdicare spontanea la sua poli- tica supremazia, ella cominciava a sogghignare e a spogliarsi de' suoi titoli (4). Il governo austriaco fu atterrito dagli effetti di questa subitana trasforma- zione dell'idea in un popolo ch'egli credeva, o al- meno voleva^ schiavo del passato e dell'esistente: le sue creature nel delirio del loro politico disingan- , no, dipinsero i membri delle camere ungaresi quali idolatri del privilegio, quali uomini pregiudicati da- gli usi barbari e dalle idee oscure del medio evo. Alle calunnie il patriotismo magiaro rispose coi fat- ti. Negli ultimi tempi una forte opposizione, com- posta delle più chiare intelligenze del paese, si venne organizzando, specialmente nel seno della seconda camera j la quale , comprendendo che la quistione della indipendenza di faccia all'estero era subordi- nata affatto alla quistione della libertà all' interno assunse la missione, non solo di arrestare i progressi dell'assolutismo di Vienna, ma di riformare insieme la legislazione del paese per mezzo di istituzioni li- ei) li barone Giuseppe ECHvós ne ha dato il primo l'esempio or sono nove anni.

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La Tavola dei magnati era composta (1848) di. 165 membri della alta .. di ottimi cavalli e avido di vincite e di scommesse qual era Széchenyi, per
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