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Storia della filosofia del diritto PDF

705 Pages·1853·20.767 MB·Italian
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STORIA DELLA FILOSOFIA DEL DIRITTO DigitizedbyGoogle STORIA DELLA FILOSOFIA DEL DIRITTO DI FEDERICO GIULIO STAHL PROFESSORE ORDINARIO DI DRITTO MB1.I.AVNIVEMMTABIBEBLIWO TRADOTTADA PIETROTORRE |lt«fr»»ertbtJDcitionrllaUnÌD(t«itàtiUcrddii EDARROTATADA RAPPAEliECONFORTI t TOiió;3cóò;;TxrviTraiiròv; fiponit. PINDARO. TORINO TIP.G.FAYALEECOMPAGNIA. 1853. DigitizedbyCoogle uzihh (\ DigitizedbyCoogle L opera, di cui si pubblica la versione , è stata scritta in un tempo, che le passioni politichenonerano cosi pronteevivaci, comesonooggidì,egrintcllettipo- tevanoattendereriposatamenteaglistudispeculativisenza essere distoltio sviati dagli interessi sempre mutabili della vita pratica. Ai nostri giorni non sisa compren- dere, comesi possastampare un libro, efosseanchedi argomento puramentefilosofico,nelqualenonabbiaqual- che partelapolitica espessononsiail fineprincipale, nascostoopalese, che muova lamentedelloscrittore; accade che la verità non è amata e cercata per sè stessa, lospirito non è libero assolutamentenella inve- DigitizedbyCoogle Vi stigaziono, esi lia sempredinanzi gli ocelli uno scopo praticoe positivo, acuisiadattanoleformolcscientifiche e lesoluzioni de’problemi; e i sistemi non appariscono che come altrettante apoteosi oalmeno come altrettanti mezzi (li vittoria della parte propria. In tal guisa la iicienza, e |iarlicolarmente lafilosofia,la qualeè di sua natura line a sèstessa, si trasmuta in semplice stro- menlo di ambizioni ed utilità private, enon che inge- gnarsi di trovare una ferma più universale del vero, checomprendaesoddisfaccialesetteoppostee componga i conflitti della famigliaumana, discendeella stessa in campo, fomentaidissidi, e combatte orain(juestc-, ora in (juelle file comesoldato di ventura. Perlaqualcosa chi cerca il motivo o l’origine di una dottrina, d’un sistema, di un’opinionescientifica, sovente la trovain tutt’altro che nella spontaneiti'i dell’intelligenza onella varietà e ricchezza infinita dei progressi ideali. Il pregio principalissimo di quest’opera èappunto la sincerità c la indipendenza nella ricerca del vero:l’au- toreè mossonondainteresseparticolare,nondastudio di parte; ma unicamente dalfamore della scienza. E quantoa’principi della sua filosofia, ecco quali sono in brevi parole. L’autore crede nelprogressoreale e perpetuo della filosofiae non la fa consistere, come vogliono alcuni, in una semplice applicazione formale dellasapienzadegliantichi,nètampoconellarestaurazione DigitizedbyGoogle VII della scolastica del medioevo; nè pensa, come altri, chetutta la filosofia moderna da Cartesiosinoall’inven- tore deiridealismoassoluto, debbaconsiderarsicomenon avvenuta, come una lunga seriedierrori,comeunvano sognodegl’intellettispeculativi,cperòconvengaocrearne di un fiato una nuova senza badare a quella, odispe- rando della potenza della menteumanaprocedereari- troso perla vecchia via, senza sapere sin dove; nè, aggiungendoad altridifetti l’incoerenza, che si debba riconosceresinoaduncertopuntoilprincipiocartesiano, e poi romperea un tratto il filo necessario delladedu- zione, peradagiarsi come meglio talenta onel dogma- tismo di Wolf0nello scetticismodi Humeo nellopsi- cologismodegli Scozzesi, negando il criticismodiKant, 0inquest’ultimo,negandol’idealismosoggettivodiFichte, ecosìvia discojTendo. Il che certo non vuol dire, che fautoretengaperbuono eincontrastabile ilprincipiodi Cartesioe l’ultima formaincuisièmanifestatonellafilo- sofia moderna, cioè, il sistemadiHegel;alcontrario,la maggiorpartedi questo libro ha perabbiettodi dimo- strare la falsità di un tal principioedelle sueconse- guenze, nonsolonelcampodellafilosofiaspeculativa,ma anchein quello della filosofia deldiritto edellamorale. Se non chequesta dimostrazione, questa guerra aperta controtutta la scuola cartesiana, non riescealdispregio eallaintolleranza, oalla conclusione, che seella non DigitizedbyCoogle vili fossestala, la filosofia avrebbe più facilmente fornito il suocammino e conseguitouna maggiorcopia diverità teoricheepratiche; siffatta leggerezza nel giudicare le produzioni dello spiriloumano non sipuòrimproverare allo scrittore di quest’opera; nè 6 una impresa cosi agevoleil cancellare tre secoli di storia ideale, dichia- randolaun puro caso, una puraperdita ditempo. Pe- rocché, secondo la mentedell’autore, non èpossibile tragli uomini laverità senza l’errore, nèsipuò avere la coscienza dell’ima senzalacoscienzadell’altro; quan- do questo precede, la veritàsusseguenteèpiùsplendida ed efficace, siccome è più viva la fede dopo il dub- bio epiù forte il vigore della sanità dopo il morbo. Ora tutta la filosofia cartesiana dal suo fondatore fino ad Hegel non è che losviluppo di un principiouni- co: ronnipotenza della ragione. Quindi il Raziona- lismo, cioè, tutta quella generazionedisistemifilosofici, i quali più0meno avvertitamenteintendono a dedurre dalla ragione odal pensieronon solo lafonna, maan- che la materiadi ogni cognizione, non sololeregole logichee le leggi dell’intelligenza, ma tutta la varietà deglioggetti che compongono l’universo:ilmondodella naturaeil mondodellospirito, la religione, l’arte, la —società civilee lesue istituzioni, l’umanità e la storia: tuttequeste cosenon sono che il prodottodel pen- siero, il qualeè identicoall’essere,anzi è l’unicoevero DigitizedbyCoogle i IX essere; Diostessononècheilpensiero, elacreazioneè ilmovimentodialetticodi questapotenzaassoluta. Ora, perchè 1’uomo si accorgesse della incapacità della ra- gione, non che aprodurre, ma a spiegarelarealità e lavita, era necessariochequesto movimento filosofico simanifestasseintutte lesueformeearrivassealpunto estremodella sua perfezione; era necessario che que- stoorgogliodel pensieroumano, che usurpa il luogo di Dio, fosse giudicato inutile e vuoto dagli stessi ef- fetti, ecosi nascesseil bisognodi tenere un’altra via, efossepersempre tolta la possibilità di ritornare nel- l’antica. Il sistemadi Hegel è rullimogradodellosvi- luppo del razionalismo; quindi lanecessità dioccupar- ceneecombatterlo seriamente, non solo indicando la falsità de’suoi risultalipraticiochiamandoloempio, ma dimostrandoconbuoniargomenti l’insussistenzade’suoi concetti fondamentali,perchèsipossaconcludereaquella delfinieradottrina;nèbastaildirechel’Hegelismoèpas- satodimoda,anzièmortoeseppellito; ciò puòessere, manonèmenoverocheperquelli, iqualinonsisono dati alcunapenadiconoscerlo,ecredonodiassistereora asuoifunerali;fHegelismovivetuttavialoromalgrado,al- menocometerribileeminaccioso spettro, il qualenon puòesserescongiurato chedallamagicavirtùdellascien- — za. Ora, secondo la mentedell’autore, vi haqualche cosa, chela ragione dasè non bastaa spiegare; e DigitizedbyCoogle X questoè non solo Dio, ma l’esistenzaconcreta,l’azione, il fatto, lastoria, l’Ethosdel genere umano: in una parola,lavila.La ragionepuò, tuttoalpiù,assegnarele leggilogichee ledeterminazioniimmobilidelleesistenze, puòcomprendereleloroformenecessarieeduniversali,ma non mai leleggi e ledeterminazioni viventi dell’azione, del fatto, della creazione. La creazioneappunto perchè è creazione, è libera, eperò non èsottoposta a’ prin- cipi della necessità e della universalità: quindi la ra- gione, cheè la facoltà delnecessario, non solononpuò produrre, ma nemmeno intendere da sè lecosecome liberi effettidella causalità creativa. Nè da ciòsi vuol conchiudere, che la ragionenon valga a nulla, e tutta l’operadel razionalismodebbaesseredistrutta. Se lara- gionenonè tutta la verità, è parte della verità;eperò rimanga purelaragioneequindi ilrazionalismo inquella palle che ha di vero, cioè, comesistemadiquelleleggi eteniee immutabili, senza le quali cosi gli esistenti di qualunque ordine, come l’Essere•stessonon.vareftòcro, nè potrebberoessere conosciuti; maquestelegginon sono che la basenegativadell’essere in generale, enonsono buone adeterminare la sua vera natura, la sua natura positiva; nessuna cosa potrebbe sussistere senza queste leggi, ma queste leggi nonsonotuttala cosa, nè lasua realità, nè il divenire, nè la mutazione. Epperò fa d’uopod’un altrojirincipio, chenon sialasemplice ra- DigitizedbyCoogle

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