Storia dei Dogmi Direzione di BERNARD SESBOÙÉ II VITTORINO GROSSI -LUIS F. LADARIA PHILIPPE LÉCRIV AIN -BERNARD SESBOÙÉ L'UOMO E LA SUA SALVEZZA V -XVII secolo Antropologia cristiana: creazione, peccato originale, giustificazione e grazia, etica, escatologia [lj PI EMME Titolo originale: Histoire des dogmes, II: L'homme et son salut © 1995, Desclée, Paris Traduzione dal francese a cura dei Monaci Benedettini di Germagno (Verbania) Copertina: Studio Aemme I Edizione 1997 © 1997 - EDIZIONI PIEMME Spa 15033 Casale Monferrato (AL) - Via del Carmine, 5 Te!. 0142/3361 - Telefax 0142/74223 Stampa: arti grafiche TSG s.r.l., via Mazzini, 4 -Te!. 01411598516 -Fax 0141/594702 -14100 ASTI Abbreviazioni AAS Acta Apostolicae Sedis, Romae ACO Acta Conciliorum Oecumenicorum, éd. E. Schwartz, Berlin 1959-1984. AG Ad Gentes divinitus, Decreto su l'attività missionaria della Chiesa del Concilio Vaticano II. AHDLMA Archives d'histoire doctrinale et littéraire du Moyen Àge, Paris. BA Bibliothèque augustinienne, Desclée de Brouwer, Paris. BAC Biblioteca de Autores Cristianos, La editoria! catolica, Madrid-Toledo. BLE Bulletin de Littérature Ecclésiastique, Toulouse. Budé Éditions Les Belles Lettres, Association Guillaume Budé, Paris. CCCM Corpus Christianorum. Continuatio Medievalis, Brepols, Turnhout. CCSG Corpus Christianorum. Series Graeca, Brepols, Turnhout. CCSL Corpus Christianorum. Series Latina, Brepols, Turnhout. CH Irénée de Lyon, Contre !es Hérésies, trad. A. Rousseau, Cerf, Paris 1984. COD Conciliorum Oecumenicorum Decreta, a cura dell'Istituto per le scienze religiose, Dehoniane, Bologna 1991 (edizione bilingue). esco Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium, Louvain. CSEL Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, Vienne. CTA Concilii Tridentini Acta, Gorresgesellscha/t, Herd.er. DBS Dictionnaire de la Bible. Supplément, Letouzey, Paris. DC Documentation Catholique, Paris. DECA Dictionnaire Encyclopédique du Christianisme Ancien, 2 voll., Cerf, Paris 1990. DHGE Dictionnaire d'Histoire et de Géographie Ecclésiastiques, Letouzey et Ané, Paris. DSp Dictionnaire de Spiritualité (Chantilly), Beauchesne, Paris. DTC Dictionnaire de Théologie Catholique, Letouzey, Paris. DV Dei Verbum, Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione del Con cilio Vaticano II. 5 ABBREVIAZIONI DzS Denzinger-Schi:inmetzer, Enchiridion Symbolorum, de/initionum et de clarationum de rebus /idei et morum, Dehoniane, Bologna 1995. EphThL Ephemerides Theologicae Lovanienses, Peeters, Louvain. EV Enchiridion Vaticanum, EDB, Bologna 1981... FC G. Dumeige, La Poi catholique, Orante, Paris 1969, nuova edizione 1993. GCS Die Griechischen Christlichen Schri/tsteller der ersten (drez) ]ahrhunder te, Leipzig-Berlin. GS Gaudium et Spes, Costituzione pastorale «La Chiesa nel mondo con temporaneo» del Concilio Vaticano II. HE Histoire Ecclésiastique (Eusèbe et autres historiens anciens). IPT Initiation à la Pratique de la Théologie, Cerf, Paris 1982-1983. JSJ ]ournal /or the Studie o/ ]udaism, Brill, Leiden. JTs ]ournal o/ Theological Studies, Clarendon Press, Oxford. LG Lumen Gentium, Costituzione dogmatica su la Chiesa del Concilio Vaticano II. LThK Lexikon fiir Theologie und Kirche, Herder, Freiburg. LV Lumière et Vie, Lyon. Man si Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, Firenze e Venezia 1759-1798 (ristampa anastatica, Graz 1960-1962). MGH Monumenta Germaniae Historica, Berlin. MThZ Munchener Theologische Zeitschri/t. NBA Nuova Biblioteca Agostiniana, a cura di A. Trapé, Città Nuova, Roma 1965 ... NRT Nouvelle Revue Théologique, Casterman, Namur-Tournai. NThZ Neue Theologische Zeitschri/t, Vienne. NTS New Testament Studies, Cambridge. OOA Opera Omnia di S. Ambrogio, a cura di G. Biffi, Città Nuova, Roma 1979 ... PF Les Pères dans la foi, coll. diretta da A.G. Hamman, DDB, Paris. PG Patrologia Graeca (J.P. Migne), Paris. PL Patrologia Latina (J.P. Migne), Paris. RB Revue biblique, Gabalda, Jérusalem-Paris. RDC Revue de Droit Canonique, Strasbourg. REA Revue des Études Augustiniennes, Paris. RevSR Revue des Sciences Religieuses, Strasbourg, RGG Die Religion in Geschichte und Gegenwart, Tiibingen. RHE Revue d'Histoire Ecclésiastique, Louvain. RHLR Revue d'Histoire et de Littérature Religieuse, Paris. RHPR Revue d'Histoire et de Philosophie Religieuse, Strasbourg. RSR Recherches de Science Religieuse, Paris. 6 ABBREVIAZIONI RSPT Revue des Sciences Philosophiques et Théologiques, Vrin, Paris. RTAM Recherches de Théologie Ancienne et Médiévale, Abbaye du Mont-eé sar, Louvain. RTL Revue de Théologie de Louvain. se Sources Chrétiennes, eerf, Lyon-Paris. SM Studia Moralia, Roma. STh San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae (tr. it. La Somma teologica, a cura dei Domenicani italiani, Edizione Studio Domenicano, Bologna 1984). TD Textes et Documents, coli. diretta da H. Hemmer e P. Lejay, Picard, Paris 1904-1912. ThQ Theologische Quartalschrzft, Tiibingen. TRE Theologische Realenzyclopedie, W. De Gruyter, Berlin-New York. TU Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur, Leipzig. ve Vigiliae Christianae, Leiden. VS Giovanni Paolo II, Enciclica Veritatis Splendor (1993), EV, 13 (1995), pp. 1314-1547. TZ Theologische Zeitschri/t, F. Reinhardt Verlag, Basel. WA Weimar Ausgabe (des Oeuvres de Luther). ZKG Zeitschrzft fur Kirchengeschichte, Stuttgart. ZKTh Zeitschri/t fur die katholische Theologie, Herder, Wien. ZNTW Zeitschri/t fur die neutestamentliche Wissenschaft, De Gruyter, Berlin. 7 ABBREVIAZIONI Presentazione Bernard Sesboué Il I volume di questa Storia dei Dogmi ha trattato della dottrina conte nuta nei Simboli di fede e ha seguito la nascita e lo sviluppo dei due dog mi principali del mistero cristiano, quello trinitario e quello cristologico. Questo II volume analizza un tema complementare. Al centro dell'inte resse ora non si trova più il problema di Dio, ciò che Egli è e ciò che ha fatto per l'uomo, ma principalmente l'uomo stesso, ciò che questi è nei confronti e nel disegno di Dio, la sua origine e la sua destinazione e ciò che determina il senso della sua esistenza. Oggetto del volume sarà dun que l'antropologia cristiana. Con questa espressione non si deve intende re una scienza particolare dell'uomo, né semplicemente una riflessione filosofica nei suoi confronti, bensì ciò che la rivelazione cristiana ci dice di lui. Perché essa non è solamente una rivelazione di Dio su Dio, ma anche una rivelazione di Dio sull'uomo. Il volume è suddiviso in due grandi parti: la prima affronterà l'antro pologia propriamente dogmatica, la seconda l'antropologia morale o eti ca. L'integrazione di questi due punti di vista rappresenta, in una storia dei dogmi, una novità. Antropologia dogmatica L'antropologia cristiana ha inizio con la creazione dell'uomo a imma gine e somiglianza di Dio (Gn 1, 26) e prosegue con l'ingresso e la pre senza costante del peccato nel mondo. La lettura anche di quest'ultimo nell'ottica della salvezza rende profondamente ragione del fatto di aver potuto parlare di soteriologia già nel primo volume, prima ancora cioè d'aver presentato la realtà stessa del peccato. Quest'ordine, apparente mente paradossale, riflette il movimento tanto della rivelazione quanto dello sviluppo dogmatico: i Simboli di fede non menzionano il peccato 9 PRESENTAZIONE in se stesso, ma la salvezza donata in Gesù Cristo e la «remissione dei peccati». Questa antropologia lascia d'altra parte aperto tutto lo spazio al tema della salvezza, considerata sotto un altro punto di vista. Non si tratta più semplicemente dell'evento compiuto una volta per sempre dal Cristo nel suo mistero pasquale, ma del modo con cui ogni credente viene a trovarsi giustificato e santificato, finché pervenga alla sua vocazione escatologica nel Regno pienamente realizzato. Il dono della gloria infatti conserva la stessa struttura dell'economia della grazia. Per questo la teologia delle realtà ultime, o escatologia, sarà trattata in questo quadro 1• Antropologia morale L'uomo è, secondo il progetto di Dio, un essere libero. Egli è il destina tario di una vocazione che gli è data da portare a compimento nella grazia, ma non senza l'uso di questa libertà. Lo scarto tra la sua vocazione e il suo stato concreto è quello del suo dover-essere, vale a dire quello dell'esigenza morale, cui non può rispondere se non liberamente. Se questa esigenza morale è ordinata al bene dell'uomo, essa è altresì il luogo di una obbliga zione e di un dovere. Qui non ci troviamo più propriamente nell'ordine del dogma, ma restiamo in quello dell'obbligazione. Non bisogna dunque stu pirsi che lo sviluppo della morale abbia seguito un andamento in una certa misura parallelo a quello dogmatico e abbia dato luogo alla costituzione di punti fermi che si sono progressivamente dogmatizzati. È a partire da questo dato che si comprende la coppia fides et mores, fede e morale, che si ritrova significativamente espressa dal titolo comple to della raccolta, riedita senza fine, del Denzinger: Enchiridion delle pro fessioni di fede, delle definizioni e dichiarazioni su questioni di fede e mo rale. Senza dubbio il significato di questa coppia si è modificato nel tem po: in partenza mores non significano i costumi o la morale, bensì le isti tuzioni positive della Chiesa. Per il momento però manteniamo, di questo termine, il suo senso finale e attuale. La dogmatizzazione della morale è certamente più tardiva di quella degli articoli di fede e si è costituita grazie a una progressiva riflessione elaborata a partire dalla considerazione di un certo numero d'autorità, emerse, sulla base di dati risalenti ad Agostino, nel corso dei lunghi dibat titi tra le scuole teologiche del Medioevo e dei tempi moderni. Solo più tardi si sono avuti veri e propri interventi del magistero. 1 Il quadro più dettagliato di questa prima parte sarà fornito alla fine dell'Introduzione, pp. 23-25. 10 PRESENTAZIONE Noi ci limiteremo qui ad alcune questioni poste dalla morale fonda mentale. Affrontare i molteplici problemi dell'etica speciale (morale so ciale e politica, morale della giustizia, morale familiare e sessuale), che si sono incessantemente affinati in ragione delle trasformazioni della società e delle scoperte scientifiche; supererebbe il compito di quest'opera e la competenza dei suoi autori. Agostino d'Ippona e Tommaso d'Aquino L'aspetto tematico e la doppia prospettiva di queste riflessioni ven gono svolte all'interno del movimento storico che le circonda e le svi luppa. Si può rilevare anzitutto che le questioni di antropologia cristia na sono state affrontate con particolare acribia dalla tradizione latina. Il nome più prestigioso in questo senso è quello di sant' Agostino (3 54- 430), senza dubbio, con Origene, il più grande genio della patristica. Con le sue celebri Confessioni egli ha inaugurato una nuova prospettiva della fede, aggiungendo, alla contemplazione oggettiva del mistero in quanto tale, la domanda sulla sua realizzazione soggettiva. L'influenza di Agostino sarà decisiva per la teologia, la dogmatica e la morale latine. Il vescovo d'Ippona è, secondo quella parola di Newman che verrà ulte riormente ricordata, «l'uomo che ha formato l'intelligenza dell'Europa». Il Medioevo latino non conoscerà i Padri Greci se non per il tramite dello stesso Agostino e le scuole scolastiche si differenzieranno tra loro semplicemente per le sfumature, più o meno importanti, da esse appor tate alla comune tradizione agostiniana. Con Agostino si inaugurano dunque i grandi dibattiti sul peccato, sulla giustificazione e sulla grazia, che rimarranno i temi maggiormente affrontati nel Medioevo e fino al XVI secolo, con la Riforma e il concilio di Trento, e più tardi ancora, con i dibattiti del baianismo e del giansenismo. Si tratta dunque di una lun ga storia che trova il suo centro di gravità tra il v e il XVII secolo. Nel solco di Agostino bisogna anche menzionare il ruolo particolare, nel cuore della teologia scolastica, di san Tommaso d'Aquino. Senza dubbio sarebbe fuorviante far credere che la sua dottrina abbia in se stessa un valore dogmatico e in un'opera come questa la distinzione tra teologia e dogma deve essere mantenuta con grande rigore. Distinzione tuttavia non vuol dire separazione, poiché il dogma non può essere com preso senza la sua necessaria referenza alla teologia di un'epoca. Per questo, una Storia dei Dogmi, senza pretendere di essere una storia della e delle teologie, deve comunque rendere conto anche delle principali prospettive teologiche e del loro rapporto con l'espressione propriamen te dogmatica. PRESENTAZIONE 11 Quel grande genio speculativo che fu Tommaso d'Aquino ha certo i suoi limiti e non deve essere seguito in tutte le sue affermazioni. Non si può tuttavia negare che, attraverso i secoli, la sua dottrina è divenuta l' og getto di un riconoscimento speciale da parte della Chiesa, al punto da passare come una espressione quasi ufficiale del suo pensiero. Questo dato è evidenziato non solo dalla facilità con cui i concili dell'Occidente hanno utilizzato san Tommaso nei loro lavori e hanno riflettuto nell'orizzonte delle sue problematiche, ma altresì dal fatto che l'hanno citato, talvolta ad litteram, nei loro decreti, pur senza canonizzare le sue posizioni laddove queste erano oggetto di un libero dibattito tra scuole teologiche diverse. Per questo il suo pensiero verrà analizzato, per certi temi importanti, in modo privilegiato, al fine di spiegare la genesi di talune affermazioni dog matiche. Non ci si stupirà dunque di incontrare degli sviluppi alquanto speculativi espressi in linguaggio scolastico, in particolare a proposito della natura dell'uomo, composta da un'anima e un corpo, la cui lettura apparirà forse un poco difficoltosa. I concetti filosofici vi avranno larga parte, senza che si tratti tuttavia di escrescenze; l'analisi antropologica infatti sarà sempre ordinata a rendere conto della coerenza della relazione tra Dio e l'uomo. Questo stesso sforzo «teologico» è già stato alla base della stesura del I volume di quest'opera, nello studio dei Padri della Chiesa, che hanno svolto un ruolo di primo piano nella riflessione trinita ria e cristologica. Beninteso, sarebbe grottesco immaginare che i secoli anteriori ad Ago stino, in particolare in Oriente, siano stati muti sull'antropologia e sulla morale cristiana. Tali argomenti però non costituivano il punto focale dei loro grandi dibattiti e i Padri della Chiesa ne hanno parlato semplicemen te, a partire dalla Scrittura, senza porsi ancora le questioni in modo più puntuale. Secondo la celebre formula, securius loquebantur, i Padri si esprimevano con la semplicità della convinzione e dell'evidenza. Va ricor dato anche che i problemi concernenti la grazia e il peccato originale sono stati affrontati anzitutto durante i secoli nei quali esisteva ancora la piena comunione tra l'Oriente e l'Occidente. I dibattiti hanno più volte interes sato le due parti della Chiesa e l'Oriente ha sempre considerato Agostino come un Padre di grande autorità e non si può nemmeno dire che su questi argomenti si siano prodotte importanti divergenze dopo la separa zione. Infine, secondo il metodo già annunciato, anche questo volume si spingerà talvolta fino all'epoca contemporanea, nei casi in cui la natura dei temi studiati lo richiederà (in particolare avverrà per ciò che concerne il rapporto tra natura e soprannatura, e per alcune dichiarazioni del Vati cano Il). 12 PRESENTAZIONE