«Con Il Club dei filosofi dilettanti McCall Smith compie un salto di qualità narrativa, avvicinandosi allo spessore di Agatha Christie.» Il Sole 24 Ore«Uno scrittore meraviglioso, da leggere assolutamente.»The Guardian«Un indiscusso maestro del romanzo.» Publishers WeeklyTra la direzione della «Rivista di Etica Applicata», il compagno Jamie, ormai promesso sposo, e il loro piccolo Charlie, Isabel Dalhousie non ha certo il tempo di annoiarsi. Eppure, quando una donna dall’aria distinta l’avvicina nella gastronomia della nipote per chiederle aiuto, non sa tirarsi indietro. È una questione delicata: alla Bishop Forbes, prestigiosa scuola maschile di Edimburgo, deve essere nominato un nuovo preside, ma una lettera anonima rischia di compromettere il processo di selezione dei candidati e il futuro dell’istituto. Uno dei possibili prescelti ha qualcosa da nascondere e tocca a Isabel, con il suo acume e la sua proverbiale discrezione, scoprire di chi si tratti e perché. A rendere il terreno più labile e insidioso, intervengono alcuni spinosi problemi personali, che minano la serenità e le certezze della «detective per caso»: fino a che punto dobbiamo fidarci di coloro che amiamo? Qual è il confine tra le piccole debolezze, le manie che ci contraddistinguono, e in certa misura possono anche risultare affascinanti, e la colpa, il crimine vero e proprio? Sullo sfondo, gli affetti e le passioni di sempre – i buoni amici; la ruvida ed energica governante Grace; la nipote Cat e il suo nuovo fidanzato, meno improbabile del solito; l’acquisto di un prezioso cimelio di famiglia –, e una Edimburgo più affascinante e sfaccettata che mai, che Isabel descrive con gli occhi di un’innamorata disposta a perdonarle tutto.