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Sistema endocrino ed apparato cardiovascolare PDF

18 Pages·2017·0.97 MB·Italian
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- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 Vol.97,N.12,Dicembre 2006 Pagg.679-696 Sistema endocrino ed apparato cardiovascolare: correlazioni fisiopatologiche e cliniche. Modulo intersistemico di medicina interna Mario Andreoli Riassunto.L’ormone tiroideo influenza tutte le componenti dell’apparato cardiovascolare. Ma il miocardio,così come la rete vascolare periferica,svolgono anche funzioni endocrine,pro- ducendo in situ,molecole ormonali.Gli ormoni polipeptidici atriali costituiscono un sistema endocrino controregolatorio del sistema renina-angiotensina-aldosterone;il loro rapido do- saggio rappresenta un presidio diagnostico assai utile,non solo nella emergenza cardiore- spiratoria,ma anche quale elemento predittivo per la valutazione prognostica della cardio- patia scompensata.La barriera endoteliale,organo bersaglio di molteplici segnali ormonali, svolge anche funzioni endocrine;la compromissione delle funzioni endoteliali,modulate dal livello di ossido nitrico (NO) è sostenuta da molteplici meccanismi che riducono la biodispo- nibilità di NO.In diverse condizioni patologiche extratiroidee si delinea la “sindrome da T3 bassa”,che si osserva anche nel post-infarto del miocardio e nello scompenso cardiaco.L’in- sufficienza cardiaca è da considerare quale patologia intersistemica,nel cui contesto neu- roendocrino la ridotta produzione di T3 potrebbe svolgere un ruolo adattativo allo stato de- trimentale dello scompenso cardiocircolatorio.Le recenti acquisizioni fisiopatologiche e far- macocinetiche consentono di prospettare che, per il trattamento della disfunzione ventricolare,la somministrazione di tiroxina o derivati tiromimetici possa rappresentare un provvedimento terapeutico idoneo a conseguire un rimodellamento ventricolare. Parole chiave.Cuore:organo endocrino;disfunzione endoteliale,disfunzione erettile;do- saggio del peptide natriuretico cerebrale;effetti,genomici e non genomici,degli ormoni tiroidei;malattia diabetica,micro e macro vasculopatia ipertensiva e diabetica;metabo- lismo degli ormoni tiroidei;ormoni polipeptidici atriali,ormoni tiroidei e scompenso car- diocircolatorio;sindrome da T3 bassa,sindrome tireo-cardiaca;stress ossidativo. Summary. Pathophysiological and clinical correlations between endocrine and cardio- vascular systems.An intersystemic model of Internal Medicine. This review focuses on the mechanisms by which thyroid hormones affect the regula- tion of the cardiovascular system and the termogenic and hemodinamic variation induced by thyroid disfunction.It is also stressed the hormonal role of the cardiac myocites realis- ing natriuretic peptides, involved in plasma volume homeostasis and cardiovascular re- modelling;its rapid measurement is a useful clinical tool,in the diagnostic and prognos- tic of left ventricular dysfunction,correlating with the degree of the clinical symptoms.The endothelial layer is a receptor-effector endocrine organ that produces substances that maintain vasomotor balance and vascular-tissue homeostasis.Cardiovascular risk factors causes oxidative stress that alter endothelial function and leads to endothelial dysfunction. On the basis of the present body of evidence there is no doubt that endothelial dysfunction contributes to the initiation,and progression,of atherosclerotic disease and that it could be considered an independent vascular risk factor for the micro- and macrovascular dam- ages in the diabetetic disease.In several extrathyroidal pathological condition,as well as in heart failure,the main alteration of the thyroid function is referred to as “low T3 syn- drome”.This syndrome is due to an adaptative reaction of the metabolic pathway of thy- roxine,producing an increased amount of rT3,metabolically inactive,thus decreasing the detrimental metabolic effects of T3,in conditions of critically impaired hemodinamic and metabolic efficency.Preliminary clinical trials,in heart failure,suggest the prognostic val- ue of the level of circulating T3,as well as uselfuness of T3,or of thyromimetic derivatives (DITPA),in chronic treatment of the heart ventricular dysfunction. Key words. BNP measurement,diabetic disease,endothelial dysfunction,erectile dys- function,genomic and non genomic effects of thyroid hormones,hypertensive micro and macro vasculopathy,low T3 syndrome,metabolism of thyroid hormones,oxidative stress, polipeptide atrial hormones,the heart:endocrine organ,thyroid hormones and ventricu- lar dysfunction,thyroid-cardiac syndrome. Emerito di Endocrinologia,Università La Sapienza,Roma Pervenuto il 15 settembre 2006. - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 680 Recenti Progressi in Medicina,97,12,2006 Lineamenti storici munitario6. E, grazie alla e premesse In questa rassegna sono sinteticamente de- interconnessione ed alle fisiopatologiche scritte le attuali conoscenze in tema di reci- reciproche interazioni tra proche correlazioni tra alcuni sistemi,endo- questi tre sistemi di tra- La endocrinologia,qua- crini e non endocrini,valutati nelle loro spe- smissione di segnali,è ga- le disciplina biomedica de- cifiche attività funzionali, esplorate grazie rantito l’adattamento del- scrittiva,può essere datata anche alle disponibilità delle più recenti in- l’organismo al mutare sin dalla epoca della sor- dagini,che consentono di quantificare,con dell’ambiente, endogeno prendente accurata descri- assoluta specificità ed assai elevata sensi- ed esogeno. A livello dei zione della analisi aristo- bilità, la concentrazione delle molecole or- vari organi ed apparati si monali; queste sono misurabili nei diversi telica degli effetti, indotti configura, così, una com- distretti dell’organismo, a livello ematico e negli uccelli, dalla castra- plessa rete di specifici se- cellulare, in quantità infinitesimali, fino al zione. E Brown-Sequard, gnali chimici, le molecole fentogramma, la milionesima parte del mi- nel 1899,affermò che il te- ormonali, che regolano, crogrammo.In particolare,nell’ambito delle sticolo contiene una so- sia in condizioni fisiologi- più recenti acquisizioni,sperimentali e clini- stanza attiva “dinamogena che che in situazioni pato- che,vengono discusse le reciproche inter- e corroborante”1.Tali enun- correlazioni tra sistema endocrino ed appa- logiche,funzioni di ordine ciazioni sono da considera- rato cardiovascolare. trofico e metabolico. Le re profetiche per lo svilup- reazioni adattative, inne- po della endocrinologia, scate dalle diverse compo- consolidandosi nei secoli il principio della organo- nenti del sistema endocrino,consentono,tramite si- terapia, già praticata con meticoloso rigore, dagli nergici eventi biomolecolari di tipo stimolatorio o egizi e dai babilonesi.Queste intuizioni sono inte- inibitorio, di garantire la sopravvivenza e la con- grate da effigi,scultoree o pittoriche,riproducenti servazione della specie. malattie del sistema endocrino,inconsapevolmen- Per quanto attiene alla tiroide, nel trattato De te documentate dalla storia e dalla preistoria del- Voce,attribuito a Galeno7,è descritto un organo,spu- l’arte. gnoso,privo di dotti,al quale veniva conferita la fun- Ma – pur avendo William Harvey2,all’inizio del zione lubrificatrice della laringe. diciassettesimo secolo,correttamente definita la cir- colazione del sangue(figura 1) – la nascita dell’en- docrinologia, quale scienza biomedica, è stata ca- ratterizzata da un protratto travaglio.Si stentò a concepire l’idea che,in analogia con il sistema ner- voso,preposto alla trasmissione di impulsi elettri- ci,ogni organo potesse trasmettere messaggi,o se- gnali,ad altri organi,tramite l’apparato circolato- rio e veicolati dalla massa ematica.Solo nel 1865, Claude Bernard, del Collége de France ed Accademico di Francia, prospettò che la trasmis- sione di informazioni,da una cellula all’altra,po- tesse verificarsi non solo tramite il sistema nervo- so,ma anche attraverso messaggi chimici3;infatti egli descrisse la secrezione epatica del glucosio,tra- sferito per via ematica a tutte le cellule dell’orga- nismo,inaugurandosi così l’era della medicina spe- rimentale; egli definiva “a secrezione interna” la funzione di alcuni organi,limitandone peraltro il si- gnificato ad un concetto nutritivo,non percependo quello omeostatico,che oggi sostanzia la funzione endocrina sia a livello sistemico, che cellulare e subcellulare. Nel 1855, con la descrizione del surrene4, e la successiva dimostrazione nel 1897 dell’effetto pressorio della epinefrina5iniziò l’epoca della me- dicina clinica,fondata anche sul sistema delle co- municazioni attivato da messaggi chimici,inaugu- randosi così l’era della moderna endocrinologia. Ed oggi,alla luce del patrimonio di conoscenze, biocellulari e biomolecolari,nonché fisiologiche,fi- siopatologiche e cliniche,l’apparato endocrino può essere definito quale sistema di comunicazione,in- tersistemico,intercellulare,ed intracellulare,che è Figura 1. reciprocamente integrato con gli altri sistemi di co- municazione: il sistema nervoso ed il sistema im- - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 M.Andreoli:Correlazioni,fisiopatologiche e cliniche,tra sistema endocrino ed apparato cardiovascolare 681 Andrea Vesalio,nella sua monumentale De huma- primo,nel 1815,segnalò l’associazione tra aumento ni corporis fabrica8,descriveva la ghiandola quale or- di volume della tiroide e manifestazioni cardiocirco- gano riccamente vascolarizzato di colore carnoso,di- latorie:palpitazioni,cardiomegalia,tachicardia16.Le slocato alla radice della laringe;in passato,alla tiroi- sue osservazioni di gozzo associato a cardiopatia,fu- de furono attribuite fantasiose funzioni estetiche, rono pubblicate nel 1825,tre anni dopo la sua morte. disintossicanti,od anche,sulla base della ricca vasco- Pertanto la malattia ipertiroidea,associata a cardio- larizzazione,di shunt vascolare,quale organo idoneo patia ed oftalmopatia, dovrebbe essere denominata a prevenire repentine inondazioni ematiche del di- quale malattia di Parry,poiché Robert Graves pub- stretto cerebrale;fu anche prospettato che la tiroide blicò la sua descrizione del “gozzo esoftalmico” nel svolgesse,in connessione con il sistema venoso,una 183512 e,solo nel 1840,von Basedow descriveva l’i- funzione di riserva linfatica.Va sottolineato che – no- pertrofia del tessuto orbitario dell’esoftalmo17. nostante lo iodio sia stato scoperto,all’inizio del XIX Ma, nonostante che siffatti rilievi clinici sulla secolo,da Bernard Courtois9,e successivamente sia “sindrome tireo-cardiaca” siano stati ampiamente stato riconosciuto da Baumann10 nel 1895, l’elevato confermati, notevoli incertezze interpretative dei tenore iodico della tiroide – il gozzo era noto ai medi- meccanismi fisiopatologici, responsabili delle ma- ci assiro-babilonesi, greci, romani, salernitani; e in nifestazioni cardiovascolari causate dell’ipertiroi- una scultura lignea egizia è raffigurata Cleopatra,ef- dismo,hanno contraddistinto l’evolvere delle cono- figiata con un’evidente intumescenza del collo,verosi- scenze in tema di rapporti fisiopatologici e clinici milmente dovuta alla presenza del gozzo (figura 2).E tra ormoni tiroidei e apparato cardiovascolare.Tan- nell’antica Cina,sulla base della farmacopea delle er- to che negli anni 50,per il trattamento dello scom- be,l’imperatore Shen Nung prescriveva,per il tratta- penso congestizio refrattario alla terapia cardioci- mento del gozzo,l’uso di alghe marine.Così come,in netica,è stata propugnata la tiroidectomia chirur- Italia, alla fine del dodicesimo secolo, Ruggero Fru- gica,o la siderazione radiometabolica della tiroide. gardi della Scuola Salernitana (1170),nella sua ope- Plummer introdusse,nel 1923,la somministra- ra Pratica Chirurgiae,proponeva,per il trattamento zione profilattica dello iodio quale efficace misura del gozzo,ceneri di spugna associate ad alghe,in sin- preventiva della “crisi tireotossica”intraoperatoria, tonia con l’assai più antica prescrizione cinese.11 ad espressione cardio-aritmizzante15.Egli,sulla ba- A proposito del reciproco coinvolgimento tra l’ap- se della teoria che ipotizzava la produzione,da par- parato cardiovascolare ed il sistema endocrino, sin te della ghiandola iperfunzionante,di una moleco- dalla metà del 19°secolo,Robert Graves12e Thomas la ormonale anomala,ritenne che in tali condizioni Addison4 segnalavano che l’alterazione della secre- tachiaritmiche si producesse una molecola tiroxini- zione ormonale,tiroidea o surrenalica,comporta va- ca non completamente iodurata. riazioni significative della at- tività funzionale del sistema cardiovascolare.Peraltro,nel 1722,Charles de Saint-Yves e Testa,nel 1800,descrissero alcuni casi di «tumore freddo nell’anteriore parte del collo, detto “broncocele»;tali rilievi furono confermati, agli inizi dell’Ottocento, dal chirurgo romano Giuseppe Flajani, archiatra pontificio (Pio VI), (c) (a) il quale,nel 1802,né sottoli- neò, unitamente alla tachi- cardia, la sintomatologia compressiva13. Il termine “ipertiroidi- smo”fu coniato nel 1907 da Charles Mayo nel Minneso- ta14; ed egli, con tale termi- nologia designava sia il goz- zo esoftalmico sia il gozzo tossico adenomatosico. Dob- (b) (e) (d) biamo a Henry Plummer Figura 2.La rappresentazione nell’arte di quadri clinici riferibili a malattie del sistema (1921) la distinzione delle endocrino: due forme principali di iper- (a) Effige scultorea egizia raffigurante un faraone della dinastia degli Achenati con stig- mate fisionomiche proprie dell’acromegalia. tiroidismo,quello basedowia- (b) Statuetta greca in terracotta del 4°secolo a.c.riproducente una donna obesa con con- no, con esoftalmo, e quello notazioni somatiche riproducenti la obesità surrenalica della malattia di Cushing. adenomatosico, senza oftal- (c) Il paradigmatico esoftalmo bilaterale dell’ipertiroidismo basedowiano è riprodotto in mopatia, ma caratterizzato una statuetta peruviana in terracotta. (d) Una evidente tumefazione gozzigena è riprodotta in una scultura lignea di Cleopatra. da manifestazioni cardiova- (e) Un gozzo diffuso,semplice,è delineato in uno splendido dipinto di Rubens. scolari15.E Caleb Parry,per - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 682 Recenti Progressi in Medicina,97,12,2006 Si tratta della felice intuizione del ruolo della triiodotironina, che svolge una determinante fun- • Nell’ipotiroidismo si osservano manifesta- zione omeostatica nella fisiopatologia della tiroide; zioni cardiocircolatorie speculari a quelle e sono oggi ben delineate le “sindromi da T3-tossi- che si registrano nella sindrome tireotossica: cosi”,caratterizzate,soprattutto,da manifestazioni nella insufficienza tiroidea aumenta la mio- cardiocircolatorie. sina V3, e la sua ridotta attività ATP-asica causa il deprimersi della attività di contra- zione delle fibre miocardiche. • Infatti gli ormoni tiroidei svolgono complessi effetti,emodinamici e cardiocinetici,riconduci- bili a tre meccanismi:effetti diretti sul musco- Il ridursi della Ca ++ ATP-asi del reticolo sarco- lo cardiaco;interazione tra iodotironine e siste- plasmatico determina l’allungamento del tempo di ma simpato-adrenergico; aumento del flusso rilasciamento diastolico.Tale disfunzione diastolica ematico periferico, conseguente all’aumentato comporta,anche per effetto della riduzione della fre- consumo di ossigeno nei tessuti periferici. quenza cardiaca,il ridursi della frazione di eiezione e della gittata sistolica.Peraltro va rimarcato che la cardiomegalia dell’ipotiroidismo conclamato è so- La “sindrome ipercinetica” dell’ipertiroidismo stenuta dalla imbibizione mixedematosa della ma- configura una situazione emodinamica simile a trice intercellulare e della fibrosi interstiziale.Pari- quella della fistola arterovenosa, e dell’anemia di menti l’irrigidimento dell’albero arterioso è da ri- severa entità,delineandosi così un quadro di “scom- condurre alle alterazioni della parete vascolare, e penso ad alta gittata”.Tale condizione è sostenuta segnatamente della lamina endoteliale, causa di sia dall’aumento della velocità di circolo,sia dalla ipertensione arteriosa,soprattutto diastolica19. riduzione delle resistenze periferiche (determinate dall’esaltata termogenesi che impone diffusa vaso- dilatazione tessutale).Inoltre l’ormone tiroideo mo- • È stato dimostrato, inoltre, che l’ormone ti- difica sia la contrazione sia il rilasciamento del mu- roideo modifica, in maniera significativa, le scolo cardiaco: aumentano, nella fase sistolica, la proprietà elettriche dei miociti atriali. forza e la velocità di contrazione (dovuta ad au- mento della miosina V1 e della miosina ATPasi Ca++,a livello del reticolo endoplasmico).Mentre, La molecola iodotironinica aumenta la frequen- nella fase diastolica, aumenta la velocità del rila- za cardiaca,induce ipertrofia dei miociti atriali ed sciamento,a motivo sia del disimpegno del reticolo accorciamento della durata del potenziale di azio- actino-miosinico che dell’aumento,nel reticolo sar- ne;aumenta,inoltre,la capacitanza della membra- coplasmatico,della Ca ++ATPasi,e della captazio- na cellulare.Recenti rilievi dimostrano che l’ormo- ne del Ca++ nel reticolo.Le variazioni delle isofor- ne tiroideo,modificando,nei miociti,il flusso dei ca- me della miosina comportano variazioni della con- nali ionici,riduce la soglia del potenziale di azione; trattilità del miocardio che, nell’ipertiroidismo, il variare di questo parametro elettrico rappresen- determina un aumento della velocità di accorcia- ta il momento causale della aritmia cardiaca che mento delle fibre, ed accelerata frequenza di con- può registrarsi nella tireotossicosi20. trazione18,19. Ma l’apparato cardiovascolare, oltre a costi- tuire una struttura effettrice,diretta ed indiret- ta, di molecole ormonali diverse, svolge anche • Ma, oltre agli effetti regolatori degli eventi funzioni endocrine, sintetizzando molecole or- trascrizionali,l’ormone tiroideo svolge anche monali;infatti il muscolo cardiaco,oltre alla pre- effetti non genomici,di tipo energetico e me- minente funzione contrattile,svolge una impor- tabolico, coinvolti nell’espletarsi degli effetti tante funzione endocrina, tramite ormoni poli- inotropi e cronotropi sul muscolo cardiaco. peptidici,sintetizzati a livello dei cardiomiociti. Tali effetti non nucleari,che non richiedono pe- L’apparato cardiaco, intervenendo nella rego- riodi di latenza, implicano modificazioni di mem- lazione della omeostasi idrosalina e del tono brana,che comportano variazioni delle correnti io- vasomotorio,svolge una rilevante attività mo- niche del Na + e del K+, modificando la perfor- dulatrice intersistemica (endocrina e cardio- mance dei canali di potassio nel miocardio e nelle circolatoria)21. cellule muscolari dei vasi periferici;viene così mo- dificata sia la eccitabilità e la contrattilità del mio- cardio,sia il tono vascolare periferico.Va menzio- Parimenti, la lamina endoteliale, oltre a costi- nato che anche l’ipertiroidismo subclinico può pre- tuire una struttura bersaglio del sistema endocri- disporre all’insorgere di una fibrillazione atriale, no, svolge un ruolo cruciale nel modulare l’omeo- aumentando così, soprattutto nell’anziano, il ri- stasi vascolare. Pertanto, nel suo complesso, l’ap- schio di mortalità cardiovascolare,in pazienti con parato cardiovascolare,oltre che a presiedere alle disfunzione diastolica,la quale implica il delinear- attività emodinamiche e vasomotorie, è deputato si di una latente insufficienza cardiaca18. ad espletare funzioni endocrine. - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 M.Andreoli:Correlazioni,fisiopatologiche e cliniche,tra sistema endocrino ed apparato cardiovascolare 683 Sono di seguito illustrate alcune delle più sa- lare e metabolica, e segnatamente nella vasculo- lienti recenti risultanze fisiopatologiche e le loro patia aterosclerotica,ipertensiva e diabetica;reci- trasposizioni cliniche applicative in tema di:fisio- proche intercorrelazionitra ormoni tiroidei ed ap- patologia del cuore quale organo endocrino, sotto- parato cardiovascolare,in condizioni fisiologiche e lineando il ruolo dei polipeptidi atriali nella eco- patologiche; variazioni del metabolismo degli or- nomia intersistemica;la barriera endoteliale,qua- moni tiroidei,indotte dalla patologia extratiroidea, le struttura endocrina, modulatrice della acuta e cronica;l’impiego potenziale degli ormoni omeostasi vascolare, analizzata anche nei suoi tiroidei,o di composti tiromimetici,nel trattamen- aspetti disfunzionali,nella patologia cardiovasco- to della insufficienza cardiocircolatoria. (cid:2) L’OGGI Attuali conoscenze in tema di reciproche correlazioni tra sistema endocrino ed apparato cardiocircolatorio Tutte le funzioni del sistema cardiocircolatorio sono influenzate,direttamente ed indirettamente,dalle io- dotironine che innescano effetti,genomici e non genomici,sul muscolo cardiaco,regolandone l’attività ino- tropa e cronotropa.Inoltre la interazione tra ormoni iodati e sistema simpatoadrenergico modula l’attività emodinamica ed il flusso ematico periferico.Nelle sindromi ipertiroidee si configura il quadro della “car- dio-vasculopatia iperdinamica”; mentre nella condizione ipotiroidea, si instaurano definite alterazioni morfofunzionali dell’apparato cardiocircolatorio,sino al disegnarsi della “cardiomiopatia mixedematosa”. In diverse condizioni patologiche extratiroidee,e segnatamente quelle cardiovascolari,acute o croniche, si delinea la “sindrome da T3 bassa”, che comporta l’aumento della rT3, metabolicamente inerte, con- sentendo un cospicuo risparmio di energia, in condizioni metabolicamente compromesse, a motivo di eventi menomanti la efficienza dell’apparato cardiocircolatorio.A livello del miocardio e del microcirco- lo periferico la tiroxina è trasformata,ad opera di un sistema monodesiossidativo,nel suo derivato triio- dato,la T3,metabolicamente più attiva e dotata di attività cardiocinetica e vasodilatatrice.L’endotelio costituisce una lamina limitante dell’albero circolatorio che impedisce la coagulazione intravascolare,es- sendo dotato di funzioni multiple che regolano il flusso ematico e la omeostasi tessutale. ILDOMANI Aspetti innovativi delle recenti acquisizioni biomolecolari e fisiopatologiche ed implicazioni diagnostiche Il cuore,oltre alla funzione attiva contrattile,svolge anche funzioni endocrine,producendo peptidi na- triuretici, dotati di proprietà sodiuretiche e ipotensive. Gli ormoni atriali sono controregolatori del si- stema renina-angiotensina-aldosterone,e determinano effetti vasodilatatori ed ipotensivi.Il dosaggio ra- pido ed automatizzato del BNP (Brain Natriuretic Peptide = Peptide natriuretico cerebrale),che può es- sere eseguito anche in ambulanza,consente di valutare lo stato di funzione ventricolare;pertanto è assai utile in condizioni di emergenza,quale parametro differenziale della dispnea ad acuta insorgenza;è uno strumento diagnostico assai valido anche per la valutazione diagnostica e terapeutica della cardiopatia scompensata. La barriera endoteliale,oltre ad essere un organo bersaglio di molteplici segnali ormonali,è da consi- derare come il più importante organo endocrino,producendo numerose sostanze che regolano il tono va- scolare,nonché fattori che modulano i processi proliferativi e coagulativi garantendo,in condizioni nor- mali,il normale flusso ematico ed impedendo il formarsi di trombi.La disfunzione endoteliale compor- ta alterazioni strutturali della muscolatura liscia della parete arteriosa con ispessimento della intima dei grossi tronchi arteriosi,quale precoce lesione della vasculopatia:diabetica,aterosclerotica ed iper- tensiva. La disfunzione endoteliale può essere valutata misurando la vasodilatazione farmacologica- mente indotta mediante ultrasonografia ad alta risoluzione,o mediante tecniche al laser doppler che con- sentono di valutare anche la perfusione tessutale. Il cuore:organo endocrino Gli ormoni polipeptidici atriali sono sinte- tizzati a livello dei miociti cardiaci, in risposta al Va sottolineato che il miocardio,oltre a svolge- variare della tensione della parete muscolare e,se- re la attività contrattile,produce peptidi natriure- creti nel sangue, interagiscono con specifici recet- tici atriali, ANP (Peptide natriuretico atriale) e tori nel rene,nella corteccia surrenalica ed a livel- BNP (Peptide natriuretico cerebrale) dotati di pro- lo della muscolatura liscia dei vasi.Oltre al pepti- prietà diuretiche, sodiuretiche, ed ipotensive22; de natriuretico atriale ANP,identificato negli anni pertanto il muscolo cardiaco somma, alla premi- ’80, è stato isolato, e caratterizzato, il BNP; la se- nente funzione cinetica, quella di regolazione del crezione di queste sostanze vasoattive è stimolata tonovasomotore e della omeostasi idrosalina;l’ef- non solo da fattori emodinamici,che comportano lo fetto natriuretico e diuretico è espletato tramite stiramento dei miociti e la distensione delle came- l’inibizione del riassorbimento di sodio e l’incre- re cardiache,ma anche dall’attivazione del sistema mento della filtrazione glomerulare23. neurormonale22. - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 684 Recenti Progressi in Medicina,97,12,2006 Il meccanismo di azione di questi ormoni pepti- costituendo, nella diagnosi di una dispnea dici,a livello delle strutture recettoriali degli organi acuta, il più attendibile marker bioumorale bersaglio,è mediato dal secondo messaggero intra- specificamente differenziativo.Inoltre il do- cellulare,il Guasnosil-Monofostato-Ciclico (C-GMP). saggio dei peptidi natriuretici atriali, quale I due ormoni atriali svolgono funzioni analoghe nei affidabile marker diagnostico,e prognostico, vari organi ed apparati;a livello renale inducono na- costituisce un presidio assai utile per strati- triuresi,tramite l’inibizione del riassorbimento di so- ficare lo scompenso cardiaco, e la sindrome dio e l’incremento della filtrazione glomerulare.Gli coronarica acuta22,24. effetti vascolari di questi L’odierna disponibilità ormoni, caratterizzati dal di rapide metodologie au- rilassamento della musco- tomatizzate,che consento- latura liscia vasale,induco- Il cuore organo endocrino no il dosaggio di tale no dilatazione, venosa ed – Gli ormoni polipeptidici atriali sono sin- marker, non solo in labo- arteriosa,che comporta ri- tetizzati a livello dei miocardiociti, in ri- ratorio,ed al letto del pa- duzione della pressione ar- sposta allo stimolo della distensione del ziente,ma anche in ambu- teriosa e del pre-carico. miocardio. lanza, consente di docu- Inoltre ANP e BNP deter- – I polipeptidi natriuretici atriali costitui- mentare che il livello minano significativi effetti scono un sistema endocrino vasoattivo, circolante di tale peptide, controregolatore del sistema vasocostrit- simpatico-inibitori,sia a li- direttamente proporzio- tore ed idroritentivo renina-angiotensina- vello centrale che periferi- nale al grado di espansio- aldosterone. co,inibendo altresì il siste- ne volumetrica ventricola- – Il dosaggio automatizzato del livello di ma renina-angiotenina-al- re,può riflettere,con accu- BNP circolante, che riflette lo stato fun- dosterone22,23. ratezza più significativa, zionale del miocardio, costituisce, so- Nel complesso,i peptidi rispetto a quella offerta prattutto nell’emergenza,un valido stru- atriali devono essere consi- dalla frazione di eiezione mento diagnostico differenziativo ed un derati antagonisti all’effet- affidabile marker prognostico. sinistra,lo stato funziona- to idroritentivo indotto le del ventricolo sinistro. dall’aldosterone, e pertan- Pertanto, i livelli plasma- to sono definibili quali or- tici di BNP possono discri- moni controregolatori dell’attività del sistema reni- minare,in caso di dispnea ad acuta insorgenza,la na-angiotensina-aldosterone.Essi,antagonizzando forma a genesi cardiaca da quella causata da pato- la vasocostrizione indotta dall’angiotensina II, de- logia non cardiaca.Inoltre,ai livelli ematici di BNP terminano intensi effetti vasodilatori,causando co- può essere conferito il ruolo di un valido elemento sì un rapido stato ipotensivo;tale evento ipotensivo predittivo;infatti,in pazienti con dispnea acuta,li- è più spiccato nell’iperteso,rispetto al normoteso. velli elevati si associano a maggior incidenza di epi- Oggi,il dosaggio del BNP,quale parametro or- sodi ricorrenti di scompenso cardiaco 22,24,25. gano-specifico, è il più utilizzato nella pratica cli- Va,infine,evidenziato che il tasso di BNP corre- nica, in quanto il suo livello è espressione fedele la con la severità dello scompenso cardiaco;rappre- dello stato funzionale del ventricolo sinistro;ed in- senta pertanto un valido parametro di valutazione fatti,nei pazienti con scompenso cardiaco,con l’ag- prognostica. Inoltre il dosaggio di BNP può offrire gravarsi della disfunzione miocardica,aumenta la utili elementi per individuare,nell’ambito di diver- concentrazione plasmatica del pro-ormone intat- se patologie croniche,i pazienti a rischio di svilup- to24,25. Il livello plasmatico di BNP, elevato in pa- pare scompenso cardiaco. Infatti, nei soggetti con zienti con disfunzione ventricolare sinistra,appa- funzione ventricolare sinistra compromessa,il BNP re direttamente correlato,sia con l’entità della sin- correla con gli indici di ecodoppler di disfunzione tomatologia,che con la evoluzione prognostica 22,25. diastolica. Pertanto elevate concentrazioni emati- La sua misurazione è inserita nel pannello se- che di BNP possono indicare la presenza di insuffi- meiologico dello screening diagnostico dello scom- cienza ventricolare sinistra,indipendentemente dal penso cardiocircolatorio in pazienti che si presen- riscontro,o meno,di elementi sintomatici. tano al pronto soccorso con una sintomatologia di- spnoica, a repentina insorgenza22,24. Inoltre il livello plasmatico di BNP,adeguatamente correla- In sintesi,gli ormoni natriuretici atriali co- to con altri fattori di rischio,si è rivelato utile nel stituiscono un sistema modulatore del tono predire eventi cardiovascolari e il rischio di morte. vasomotorio e della omeostasi idrosalina,nonchè Il dosaggio di BNP è stato proposto anche quale di controregolazione dei principali sistemi vaso- criterio diagnostico di ischemia cardiaca, sia nel- costrittivi e sodio-ritentivi;svolgono funzioni re- l’infarto del miocardio,così come nelle sindromi co- golatrici multisistemiche che modulano,in condi- ronariche acute,nonché in corso di ischemia tran- zioni di acuta emergenza,o di cronica disfunzio- sitoria,indotta dall’esercizio fisico. ne,emodinamica e/o neuroendocrina,l’omeostasi Allo stato attuale,la misurazione dei pep- intersistemica.Il loro rapido dosaggio,nell’emer- tidi natriuretici atriali nel plasma, in condi- genza della patologia cardiaca, rappresenta un zioni di stress cardiaco,rappresenta un vali- nuovo strumento diagnostico,assai valido per la do strumento biochimico di utilità clinico- valutazione prognostica e terapeutica. diagnostica nei reparti di emergenza, - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 M.Andreoli:Correlazioni,fisiopatologiche e cliniche,tra sistema endocrino ed apparato cardiovascolare 685 L’endotelio:struttura endocrina. L’apparato recettoriale-effettore della lamina La disfunzione endoteliale nella patogenesi endoteliale costituisce una struttura che risponde della vasculopatia aterosclerotica, a molteplici stimoli, chimici o fisici, presenti al- ipertensiva e diabetica. l’interno del vaso,modificando la forma delle cel- Metodologie per valutare lule endoteliali,oppure rilasciando composti che, la funzione endoteliale interagendo con lo stimolo, garantiscono l’omeo- stasi vascolare.Le cellule endoteliali sintetizzano Le cellule endoteliali costituiscono una sottile e secernono una ampia varietà di diverse moleco- lamina monocellulare che ricopre la superficie in- le,di tipo agonista od antagonista;producono so- terna di tutti i vasi sanguigni,che separano il san- stanze con attività vasocostrittiva e vasodilata- gue dai tessuti. Tale struttura epiteliale, oltre ad trice,procoagulanti ed anticoagulanti,infiamma- essere un apparato bersaglio del sistema endocrino, torie ed antinfiammatorie, fibrinolitica e svolge molteplici funzioni:infatti funge da struttu- antifibrinolitica,ossidante ed antiossidante,e al- ra recettoriale-effettrice di molteplici stimoli,fisici tre ancora. Con la compromissione di tale com- o chimici,ai quali risponde con la produzione di va- plesso equilibrio, tra i diversi fattori modulatori rie sostanze, idonee per della emostasi vascolare, consentire un normale si creano le condizioni che equilibrio vasomotorio, consentono l’invasione di Funzioni dell’endotelio vascolare: nonché l’omeostasi vasco- lipidi e leucociti (monociti – Regolazione del tono della parete vasale lare a livello tessuta- e T-linfociti),realizzando- tramite la produzione di ossido nitrico le26,26bis. La sua funzione si così una reazione in- (NO), dotato di effetto vasodilalatorio, non è solo di tipo autocri- fiammatoria e la infiltra- nonché di endotelina,quale fattore vaso- na e solinocrina, ma an- zione lipidica, la prima costrittore. che paracrina ed endocri- – Inoltre,inibisce la adesione e la aggrega- tappa della formazione na:con meccanismi diver- zione piastrinica,tramite le prostacicline, della placca ateromatosa; sificati modula la attività ossido nitrico e fattori di coagulazione. con il persistere di tali al- delle cellule muscolari li- – Interviene, tramite la sintesi di proteine terazioni, la infiltrazione sce della parete vascolare, della matrice extracellulare (ECM),di fat- lipidica si estende e suc- determinando rilassa- tori di crescita, e di molecole ormonali, cessivamente si verifica mento e costrizione,e per- nel modulare la struttura e le attività fun- la rottura della placca, tanto vasodilatazione e zionali di molteplici tessuti. con conseguente forma- vasocostrizione.La funzio- – Regola il flusso di molecole,dal lume va- zione di trombi ed occlu- ne omeostatica dell’endo- scolare allo spazio interstiziale, costi- sione vascolare. tuendosi un selettivo sistema di barriera. telio si esplica per il tra- Inoltre, le cellule en- mite del controllo di mol- doteliali producono so- teplici agenti, fattori sia stanze che variano il tono pro-trombotici che antitrombotici;sostanze varie,fi- vascolare,così come fattori che innescano proces- brinolitiche e antifibrinolitiche,o di proliferazione e si proliferativi e coagulativi,quali l’ossido nitrico migrazione cellulare;molecole di adesione e attiva- (NO), prostaciclina (PGI ), oltre a fattori iperpo- 2 zione dei leucociti;o fattori che stimolano sia le rea- larizzanti;i fattori endoteliali dotati di proprietà zioni infiammatore,che i processi immunologici. vasodilatatrici svolgono effetti inibitori sulle pia- Lo stress ossidativo, quale fattore di rischio strine.A livello della struttura endoteliale inter- cardiovascolare, altera le capacità omeostatiche vengono anche fattori di vasocostrizione,sia pro- dell’endotelio e consente lo sviluppo di una disfun- dotti localmente,sia di derivazione ematica.Una zione endoteliale,sostenuta da processi infiamma- di queste sostanze, il fattore von Willenbrand tori responsabili della vasculopatia.Pertanto l’ap- (VWb),glicoproteina multimerica,è fondamenta- parato endoteliale non è da considerare esclusiva- le per la adesione e la aggregazione piastrini- mente quale barriera limitante dell’albero ca26,26bis.Va ricordato,inoltre,che le cellule endo- vascolare, che impedisce la coagulazione intrava- teliali producono tre isoforme di un peptide vaso- scolare ma quale organo dotato di funzioni multi- costrittore,di 21 aminoacidi,le endoteline,1,2,3, ple, che regolano il normale flusso ematico e la la cui produzione è stimolata dalla ipossia; esse omeastasi tessutale.Si consideri che,sebbene essa rappresentano una importante fonte di prostaci- sia costituita da una esile lamina monostratifica- clina,sintetizzata in risposta a:stress,ipossia,ed ta,che ricopre la parete interna dell’intero sistema altri mediatori che determinano il prodursi di os- vascolare,il suo peso totale,(circa 1800g),è supe- sido nitrico;questo attiva sistemi vasodilatatori, riore a quello del fegato e la sua massa è equiva- inibendo, altresì, la aggregazione piastrinica. In lente a quella della maggior parte dei cuori;inoltre complesso,NO determina sia vasodilatazione che la superficie equivale a quella della più parte dei inattivazione della funzione piastrinica. Quasi campi da tennis.Per tali motivi è da considerare la tutti gli stimoli che producono vasodilatazione più voluminosa e, forse, la più importante ghian- svolgono tale effetto tramite l’ossido nitrico, un dola endocrina. Tale struttura endocrina, oltre a gas volatile, biologicamente attivo, presente in produrre principî attivi,regolando emostasi,fibri- tutti i tessuti che,in virtù del suo basso peso mo- nolisi nonché fattori di crescita,secerne fattori che lecolare e delle sue proprietà lipofiliche,diffonde influenzano il tono e la permeabilità vasale. agevolmente nelle membrane cellulari27. - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 686 Recenti Progressi in Medicina,97,12,2006 L’ossido nitrico attraversa la intima endote- liale, raggiungendo il tessuto muscolare liscio In sintesi,dalla analisi di tutti i rilievi, della parete arteriosa e determinando così il ri- clinici e sperimentali, inerenti ai mec- lassamento della fibra muscolare liscia e conse- canismi che regolano la funzione endoteliale, guente vasodilatazione.La più parte del potente emerge che l’omeostasi vascolare è modulata gas NO diffonde nel lume vascolare, ove è rapi- dalla equilibrata interazione di queste due damente inattivato, tramite reazione diossige- sostanze:ossido nitrico e angiotensina II,l’u- nante con la ossiemoglobina, formandosi nitrito na vasodilatante ed anti-aterosclerotica, l’al- (NO2)28.Lo stimolo più importante per la forma- tra vasocostrittiva ed aterogena.Peraltro non zione di NO è rappresentato dallo stress, causa- è necessario che una delle due sostanze sia to dall’aumento della velocità di circolo, che de- prodotta in eccesso, poiché il diminuire della termina una vasodilatazione, proporzionale alla sintesi, e della disponibilità, di una di esse, quantità di NO prodotta dall’endotelio;e tale di- implica il prevalere dell’altra prodotta in latazione vascolare è denominata endotelio-di- quantità normali.Fisiologicamente,l’endote- pendente;mentre l’ossido nitrico circolante cau- lio dovrebbe mantenere una omeostasi equili- sa vasodilatazione non dipendente dalla risposta brata, così che la malattia non sia attivata, endoteliale allo stimolo. ove l’endotelio sia capace di produrre moleco- le protettive; quando tali funzioni sono com- L’ossido nitrico,oltre ad essere un vasodilatato- promesse si delinea la “disfunzione endote- re,riduce la permeabilità vascolare nonché la sin- liale”26-28. tesi di molecole di adesione dei linfociti e dei mo- nociti;inoltre riduce l’aggregazione piastrinica,la ossidazione e la infiammazione dei tessuti,inibisce l’attivazione dei fattori trombogeneci, la crescita della proliferazione e la migrazione cellulare,non- Va, inoltre, menzionato che il normale meta- ché la espressione di citochine pro-aterogeniche e bolismo aerobico comporta la produzione di com- relative complicanze. A motivo di tali effetti, NO posti ossidanti,quali l’anione O ,il perossido di 2 costituisce un sistema antispastico ed antitrombo- idrogeno (H O ), radicali idrossilici (HO), acido 2 2 tico dell’endotelio ed è da considerare una moleco- ipocloridico (HO Cl), e radicali lipidici; tali mo- la antiaterogenetica28. lecole sono intensamente reattive con altre mo- lecole biologiche,che sono denominate Reacting Gli studi più recenti inducono a ritenere che Oxygen Species (ROS).In condizioni fisiologiche l’ormone nitrico (NO2) possa costituire il princi- la produzione di ROS è bilanciata da un effi- pale deposito intravascolare di NO,la cui produ- ciente sistema di antiossidanti, molecole che zione è resa possibile tramite una reazione,allo- neutralizzano le molecole ROS,prevenendo così stericamente controllata, tra nitrito-reduttasi il danno ossidativo.Nei tessuti,i ROS sono tra- con il substrato eme della emoglobina,suggeren- sformati in ossigeno ed acqua,mediante sistemi do così una nuova funzione della emoglobina. enzimatici antiossidanti naturali. In condizioni Pertanto la produzione ipossica di NO dal nitri- patologiche i ROS sono presenti in quantità ec- to rappresenta un fattore cruciale per la omeo- cessive; tale squilibrio comporta il delinearsi di stasi vascolare;e sotto questo aspetto la caratte- una condizione di “stress ossidativo”, causa de- rizzazione delle reazioni che generano NO è de- terminante di danni cellulari e disfunzione tes- terminante per la interpretazione di molteplici sutale. Lo stress ossidativo, quale fattore di ri- meccanismi operanti in condizioni fisiologiche e schio cardiovascolare, altera le capacità omeo- patologiche28. statiche dell’endotelio, e consente lo sviluppo di una disfunzione endoteliale, sostenuta da pro- Peraltro, le cellule endoteliali liberano l’an- cessi infiammatori, responsabili della vasculo- giotensina II, un antagonista di NO, tramite l’i- patia. drolisi della angiotensina I,ad opera dell’enzima di conversione (ACE).L’angiotensina II causa va- socostrizione ed effetti protrombogenici, ossida- tivi ed antifibrinolitici, favorendo altresì la MECCANISMIPATOGENETICI espressione di molecole di adesione. Inoltre sti- DELLADISFUNZIONEENDOTELIALE mola la produzione di fattori attivanti la cresci- – Ridotta produzione di NO. ta e la proliferazione,così come la espressione di – Diminuita formazione di sostanze vasodilata- citochine pro-infiammatorie e pro-aterogeniche. trici endotelio-derivate (quali prostaciclina; Tutti questi fattori contribuiscono ad innescare fattori iperpolarizzanti). lo sviluppo del processo aterogenetico, del suo – Compromessa diffusione di tali sostanze,dal- progredire e delle sue complicanze.L’angiotensi- l’endotelio vascolare alle cellule muscolari li- na II stimola anche l’enzima di conversione del- sce. la endotelina che presiede alla degradazione del- – Ridotta responsività della muscolatura liscia la big-endotelina, liberando endotelina I, il più alle sostanze vasodilatatrici. potente polipeptide vasocostrittore della parete – Aumento pressorio determinato da fattori di vascolare che,a livello cardiaco,può comportare contrattilità endotelio-derivati. ischemia ed aritmia. - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 M.Andreoli:Correlazioni,fisiopatologiche e cliniche,tra sistema endocrino ed apparato cardiovascolare 687 dono nel lume,registrandosi,nellospazio sub-inti- Sia il tipo 1 (insulino-dipendente),che il ti- male,modificazioni strutturali,coinvolte nella di- po 2 (non insulino-dipendente) della ma- sfunzione endoteliale.Pertanto in regime iperten- lattia diabetica, sono correlabili con lo sivo,così come nella patologia aterosclerotica e nel- “stress ossidativo”, ed ambedue le condizioni la malattia diabetica,per l’intervento di molteplici rappresentano un notevole, ed indipendente, mediatori, sono compromesse le risposte endote- fattore di rischio per la malattia coronarica,per lio-dipendenti.Infatti in queste situazioni di alte- l’ictus e per la patologia vascolare periferica. razioni endocrino-metaboliche, le cellule endote- liali della intima arteriosa sono esposte a molte- plici fattori,fisici e chimici,quali l’elevato regime pressorio, l’ipercolesterolemia e la iperglicemia, La iperglicemia causa glicosilazione delle pro- nonché alterazioni della aggregazione piastrinica e teine e dei fosfolipidi,esaltando così lo stress ossi- dei processi coagulativi.Tali fattori possono alte- dativo intracellulare e il formarsi di composti sta- rare le proprietà antitrombotiche delle cellule en- bili, gli AGE (Advanced Glicosilation End Pro- doteliali;si ricordi che queste strutture della bar- ducts), che generano ROS, aumentando il danno riera endoteliale regolano il tono della parete va- ossidativo della parete vasale.Pertanto il processo sale tramite la produzione di ossido nitrico,dotato aterosclerotico dei grossi vasi può precedere lo svi- di effetto vasodilatatorio, nonché di endotelina, luppo del diabete; si è pertanto indotti a ritenere quale fattore vasocostrittore.Inoltre tali fattori en- che l’aterosclerosi possa non rappresentare una dotelio-dipendenti,inibiscono la adesione e la ag- complicanza del diabete, poiché le due condizioni gregazione piastrinica tramite le prostacicline,os- possono condividere comuni momenti causali, ge- sido nitrico e fattori di coagulazione;intervengono, netici e/o ambientali.Va sottolineato che l’abnorme per mezzo della sintesi di proteine della matrice funzione endoteliale può precedere il formarsi di extracellulare (ECM),di fattori di crescita e di mo- alterazioni vascolari proprie della malattia atero- lecole ormonali,nel modulare la struttura e le at- sclerotica e della vasculopatia diabetica.Nella fa- tività funzionali di molteplici tessuti. L’endotelio, se iniziale dell’aterosclerosi e dello stato ipertensi- inoltre, regola il flusso di molecole, dal lume va- vo,è dato osservare una compromissione della fi- scolare allo spazio interstiziale,costituendo così un siologica attività della barriera endoteliale, selettivo sistema di barriera26-28. risultando altresì alterato il tono vascolare.Inoltre la presenza di lipoproteine a bassa densità ossi- dante (OX-LDL) determina l’inattivazione di NO, Le recenti acquisizioni,cliniche e sperimentali, causando, per questa via, vasocostrizione sia en- inducono a ritenere che il danno micro o macro- dotelio-dipendente che endotelio-indipendente.Le vascolare,che si osserva nella patologia cardio- molecole lipoproteiche LDL native sono innocue, vascolare così come nello stato ipertensivo e nel- mentre le forme ossidate (OX-LDL) sono altamen- la malattia diabetica,sia da riferire ad una di- te immunogeniche e,a livello della intima,deter- sfunzione endoteliale,quale precoce alterazione, minano liberazione di fosfolipidi,molecole di ade- peraltro reversibile ove sia tempestivamente ri- sione endoteliale e di attrazione dei monociti;inol- conosciuta e congruamente trattata. tre inducono effetti citotossici,esaltano la attività dei geni proinfiammatori e dei fattori di crescita cellulare,provocando così una disfunzione endote- Pertanto lo stato disfunzionale della barriera liale associata ad aggregazione piastrinica,che fa- endoteliale svolge un ruolo determinante nell’in- vorisce la trombogenesi.Le OX-LDL si riscontrano nescare i momenti patogenetici, sia della micro nella lamina subendoteliale e,con il progredire del che della macro vasculopatia diabetica, nonché loro accumulo, si formano le cellule schiumose; della lesione aterosclerotica,così come del regime queste sono le principali componenti delle strie di ipertensivo.Nella fase pre-clinica di queste condi- grasso,il cui costituirsi rappresenta la prima tap- zioni,si registrano,inizialmente,sia anomalie del pa della formazione della placca ateromatosa;inol- tono vascolarecon ridotta vasodilatazione,sia va- tre le cellule schiumose innescano, nei T-linfociti, riazioni della produzione di ossido nitrico, com- reazioni antigeniche che iniziano ed esaltano la ri- provate dal ridursi delle attività NO- sintetasi sposta immunologica. (NOS) dell’endotelio, così come dal variare della disponibilità di endotelina, che contribuisce alla La disfunzione endotelialecomporta la ade- disregolazione della sintesi delle ECM;queste so- sione,e l’aggregazione,delle piastrine e dei mono- no quantitativamente variate e qualitativamente citi che liberano fattori di crescita,nonché altri fat- alterate 29,30. tori mitogenici che possono attivare la prolifera- Studi epidemiologici su una coorte di cinquemi- zione, oppure innescare la espressione genica di la pazienti,con un follow-up di 10 anni,hanno rile- fattori di crescita.Tale stato disfunzionale deter- vato che i soggetti con vasculopatia periferica sono mina anomalie strutturali della muscolatura liscia più predisposti all’infarto acuto del miocardio e ad della media della parete arteriosa,con conseguen- ictus cerebrale.Tale studio ha indotto a ritenere che te ispessimento della intima dei grossi tronchi ar- l’aterosclerosi è da considerare una patologia com- teriosi.Ed infatti,in regime ipertensivo,le cellule plessa, riconducibile a “4 concetti”. 1) la malattia endoteliali dei vasi sono più voluminose e protru- aterosclerotica è una condizione patologica diffusa; - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 95.216.99.24 Fri, 05 Apr 2019, 06:02:24 688 Recenti Progressi in Medicina,97,12,2006 2) eterogenea e multiforme;3) la qualità della plac- doteliali,proteine mediatrici della cascata di even- ca ateromatosa è più importante delle dimensioni; ti segnaletici del messaggio insulinemico e del- 4) la aterosclerosi è una patologia infiammatoria, l’IGF-1.A questo riguardo mutazioni di IRS-1,po- immunologica,poligenica e multifattoriale.29 trebbero rappresentare un fattore di rischio per la Inoltre,nella vasculopatia diabetica,così co- coronaropatia,soprattutto nei pazienti insulinore- me nel regime aterosclerotico ed ipertensivo è com- sistenti. promessa la funzione di barriera della lamina en- doteliale ed è aumentata la viscosità ematica.Ed in- La sindrome metabolica, caratterizzata da fatti,in tali condizioni,cardiovascolari,endocrine e intolleranza glicidica, ipertensione, dislipidemia, metaboliche, si osserva: ridotta produzione di NO, obesità e patologia cardiovascolare, è una sindro- dotato di effetti vasodilatatori;diminuita formazio- me polimorfa29.La obesità del tipo centrale produ- ne di sostanze vasodilatatrici endotelio-derivate; ce effetti viscerali che rappresentano fattori di ri- compromessa diffusione,alle cellule muscolari lisce, schio, mediati dalla azione metabolica degli acidi di sostanze prodotte dall’endotelio vascolare;ridot- grassi liberi quale momento causale della insulino- ta responsività della muscolatura liscia alle sostan- resistenza. Tali rilievi inducono ad enfatizzare il ze vasodilatatrici; aumento pressorio, causato dal- ruolo di appropriate strategie terapeutiche incen- l’intervento sinergistico dei momenti patogenetici, trate su mirati interventi socioeconomici,ad inte- integrati dagli effetti cooperanti di fattori di con- grazione di trattamenti farmacologici adottati per trattilità endotelio-derivati. La produzione di tali il controllo di questa patologia epidemica della mo- fattori di contrazione è stimolata sia dalle piastrine, derna società. che da fattori di derivazione piastrinica; tale di- Va sottolineato che gli ormoni tiroidei in- sfunzione endoteliale,può contribuire all’insorgere fluenzano la attività funzionale del sistema di complicanze della vasculopatia e dello stato iper- vascolare e che nelle disfunzioni tiroidee è tensivo:cioè infarto miocardico ed ictus cerebrale. alterata la funzione endoteliale,così come la resistenza vascolare, nonché la funzione re- nale30. Ed infatti, l’ipotiroidismo determina una PATOLOGIACARDIOVASCOLAREASSOCIATA ridotta sensibilità ai fattori vasocostrittori, so- CONABNORMILIVELLIDIOSSIDONITRICO prattutto agli agonisti simpatici;sperimentalmen- te si è dimostrato che nell’ipotiroidismo si riduce la – Aterosclerosi vasodilatazione endotelio-dipendente e la produ- – Angina micro-vascolare zione di donatori di ossido nitrico. Per converso, – Ipertensione essenziale nell’ipertiroidismo aumenta la responsività vasco- – Malattia diabetica – Disfunzione erettile lare endotelio-dipendente, secondaria allo stress – Micro e macrovasculopatia: diabetica, atero- da attrito, caratteristico della circolazione iperdi- sclerotica,ipertensiva namica.Inoltre l’ormone tiroideo interviene nel re- golare l’emodinamica renale, nonché il metaboli- smo idro-salino;nell’ipertiroidismo si osserva una Va, inoltre, sottolineato che la insulino-resi- iperattività del sistema renina angiotensina. stenza può essere coinvolta, direttamente e/o in- direttamente, nella mediazione dei meccanismi Sul piano andrologico,è stato prospettato che la causali della disfunzione endoteliale29; infatti re- disfunzione erettile possa rappresentare una centi rilievi dimostrano che i glicitazoni, farmaci espressione della disfunzione endoteliale, costi- insulino-sensibilizzanti, funzionando quali agoni- tuendo un marker predittivo di elevato rischio di sti del PPAR (Peroxidase Proliferator-Activated patologia cardiovascolare.Infatti è stato dimostra- Receptor),migliorano,nei pazienti diabetici tipo 2, to che l’ossido nitrico,a livello della muscolatura li- la dilatazione arteriosa flusso-mediata e NO-di- scia cavernosa e della parete arteriolare, attiva pendente;inoltre tali farmaci migliorano la espres- l’enzima guanilato-ciclasi che presiede alla degra- sione del segnale insulinico. dazione del GPT, rilasciando GMP, che riduce la La diversificata incidenza,e progressione,del- captazione del Ca 2 + da parte del muscolo liscio, la vasculopatia diabetica e delle complicanze, va- producendo vasodilatazione 26-28. riabilmente coesistenti nello stesso paziente,non- ché la eterogeneità delle differenti complicanze va- scolari nella popolazione diabetica, inducono a In sintesi:la disfunzione endoteliale costituisce considerare il ruolo determinante,o quanto meno una fase precoce del processo aterogenetico, predisponente, di fattori genetici che possono in- coinvolto sia nella vasculopatia diabetica che in tervenire, conferendo una specifica suscettibilità quella ipertensiva;lo stress ossidativo svolge un al danno endoteliale.E sotto questo aspetto devo- ruolo critico, promotore del substrato umorale no essere analizzati quali geni candidati:geni co- che sottende al manifestarsi della disfunzione dificanti le proteine specificamente sintetizzate endoteliale,quale momento patogenetico deter- dalle cellule endoteliali;geni implicati nella prote- minante implicato nella genesi delle alterazioni zione dagli stress ossidativi;geni coinvolti nel me- vascolari proprie della malattia diabetica, così tabolismo omocisteinico. come del processo aterosclerotico responsabile La suscettibilità geneticaal danno vascolare ed della patologia ipertensiva. endoteliale,potrebbe coinvolgere,nelle cellule en-

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correlazioni fisiopatologiche e cliniche. Modulo intersistemico di medicina interna. Mario Andreoli. Emerito di Endocrinologia, Università La Sapienza,
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