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Segnalatore d'incendio. Una lettura delle tesi "Sul concetto di storia" di Walter Benjamin PDF

73 Pages·2004·15.383 MB·Italian
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Prima edizione gennaio 1004 Indice © 2004 Bollati Boringhie.ri editore s.r.l., Torino, corso Vi11orio Emanuele Il, 86 I diritti di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati Stampato in Italia dalla M.S./Litogralia di Torino ISBN 88-339•1449•6 Titolo originale Walter Ben;amin: Averti=ent d'incendie. Une lecture des thèsei «Sur le conccpl d'histoire» © Prcsscs Univcrsitaircs. de France, Paris 2001 Traduzione dal francese di Mario Pczzella Introduzione Romanticismo, messianismo Schema grafico della copertina di Pierluigi Cerri 7 e marxismo nella filosofia Stampato su carta Palatina delle Canierc Milfani Fabriano della storia di Walter Benjamin 29 x. Una lettura delle tesi Sul concetto di storia Apertura della storia 1 28 2. 143 Indice dei nomi Introduzione Romanticismo, messianismo e marxismo nella filosofia della storia di Walter Benjamin Walter Benjamin non è un autore come gli altri: la sua ope ra frammentaria, incompiuta, talvolta ermetica, spesso ana cronistica, e tuttavia sempre attuale, occupa un posto singo lare, addirittura unico, nel panorama intellettuale e politico del xx secolo. · Era soprattutto un critico letterario, un «letterato», più che un filosofo, come riteneva Hannah Arendt?1 Io penso in vece - come Gershom Scholem - che fosse un filosofo, anche quando scriveva di arte o letteratura.2 Il punto di vista di Adorno è simile a quello di Scholem, come risulta da una let tera (inedita) ad Hannah Arendt: «A mio avviso, ciò che de finisce il significato di Benjamin per la mia vita intellettuale è evidente: l'essenza del suo pensiero in quantcr pensiero filo sofico. Non ho mai potuto intendere la sua opera a partire da un'altra prospettiva ... Certo, sono consapevole della distanza tra i suoi scritti e ogni concezione tradizionale della filosofia».l 1 Cfr. Hannah Arcndt, Walte, Benjamin: L'omino gobbo e il pescatore di per le (1968), in //futuro alle rpalle, a cura di Lea Ritter Santini, il Mulino, Bologna 1981, pp. 107-08. 2 «Benjamin era un filosofo. L.o ~ stato in tutte le fasi della sua attività e in ruue le forme ch'cssa ha as,sunto. Apparentemente, egli si è occupato in massi• ma parte di letteratura e di aree. spesso anche di fenomeni gravitanti ai confini di lcucratura e politica, raramente di argomenti convenzionalmente intesi e con• siderali come temi di filosofia pura. Ma ciò che in ogni cosa lo preoccupa sono le esperienze del filosofo» (Gershom Scholcm, Walter Benjamin (196,), in Walle, Ben(amin e il suo angelo, Adelphi, Milano 1978, p. 79). Cit. in Gary Srnith, Thinking through Benjamin. An lntroducrory Essay, in id. (a cura di), Philosophy, Aesthelics, Hislory, The University of Chicago P1ess, Chi• 8 INTRODUZIONE ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO 9 La ricezione di Benjamin, specie in Francia, si è interessata mica di Benjamin contro «l'appiattimento socio-evolutivo del prioritariamente all'aspetto estetico della sua opera, con la ten la concezione materialistica della storia» è rivolta contro «la denza a considerarlo soprattutto uno storico della cultura. 4 degenerazione della coscienza moderna del tempo» e mira Ora, senza trascurare questo aspetto della sua opera, bisogna dunque a «rinnovare» questa coscienza. Ma egli non riesce a riconoscere che il suo pensiero ha una portata assai più ampia, integrare nel suo «discorso filosofico della modernità» i prin che mira nientemeno che a una nuova comprensione della cipali concetti benjaminiani - come la Jetztzeit, l'istante au storia umana. Gli scritti sull'arte e sulla letteratura possono tentico che interrompe il continuum della storia; esso gli sem essere compresi solo in relazione a questa visione complessi bra evidentemente ispirato a un <<amalgama» tra esperienze va, che li illumina dall'interno. La sua riflessione costituisce surrealiste e temi della mistica ebraica. 6 un tutto, nel quale arte, storia, cultura, politica, letteratura e È ugualmente impossibile trasformare Benjamin in un teologia sono inseparabili. precursore del postmodernismo. La sua delegittimazione del Di solito, classifichiamo le diverse filosofie della storia secon Grande Racconto della modernità occidentale, la sua deco do il loro carattere progressista o conservatore, rivoluzionario struzione del discorso del progresso, la sua difesa della di o nostalgico del passato. Walter Benjamin sfugge a questi sche scontinuità storica si situano a una distanza incommensura mi. È un critico rivoluzionario della filosofia del progresso, bile dallo sguardo disinvolto dei postmoderni sulla società un avversario marxista del « progressismo», un nostalgico del attuale, presentata come un mondo in cui i grandi racconti passato che sogna l'avvenire, un romantico partigiano del ma sono finalmente terminati e sono Stati sostituiti da «giochi terialismo. Egli è, in tutti i sensi della parola, «inclassificabi linguistici>>, «flessibili» e «agonistici». 7 le». A ragione Adorno lo definiva un pensatore «al di fuori di La concezione della storia di Benjamin.non è postmoder qualsiasi corrente».' La sua opera si presenta in effetti come na, prima di tutto perché essa non è affatto «al di là di ogni una sorta di masso erratico al confine delle grandi tendenze racconto» - ammesso che questo sia possibile - ma costitui della filosofia contemporanea. sce una forma eterodossa del racconto dell'emancipazione: Perciò è inutile cercare di reclutarlo in uno dei due grandi ispirandosi a fonti messianiche e marxiste, essa utilizza la no schieramenti che oggi lottano per l'egemonia sulla scena (o sa stalgia del passato come metodo rivoluzionario per la critica rebbe meglio dire sul mercato?) delle idee: il modernismo e il del presente.8 Il suo pensiero non è•dunque né «moderno» (nel postmodernismo. Jiirgen Habermas sembra esitare: dopo aver denunciato, 6 Jiirgen Haberrnas, li discorso filosofico della modernità: Dodici kzioni, nel suo articolo del r966, l'antievoluzionismo di Benjamin Laterza, Roma-Bari 1987, p. 12 (ed. orig. 1985); id., \'(!alter Beniamin. Critica come contraddittorio nei confronti del materialismo storico, che rende coscienti oppure critica salvificar(1972), in Profili politico-filosofici. Hei degger, Gehlen, farpers, Bfoch, Adorno, Lowilh, Arendl, Ben;amin, Scholem, Ga• nel suo Discorso filosofico della modernità afferma che la pole- damer, Horkheimer, Marcure, a cura dl Leonardo Ceppa, Gucrini e Associati, Mi lano 2000, pp. 226 e 231•32 (cd. orig. 1981). cago 1989, pp. vm-tx. La data della lettera non è menzionata ma, a giudicare dal 1 Jean-François Lyotaid, La condizio11e postmoderna. Rapporto ,uls apere, Fcl conteSto, deve risalire al 1967. irinelli, Milano r981, pp. 20 sgg. (ed. orig. 1979). 4 Tra le eccezioni: Danie! Bensaid, Walter Beniamin. Sentinelle messiani4ue à 8 Uno studioso postmoderno interessato a Benjamin riconosce che la sua idea 14 gauche du possibk, Plon, Paris 1990; Stéphane Mosès, I.A storia e il suo angelo. di una perdita o di una incompiutc·zza del passato che dev'essere reintegrato nel Ros,niweig, Ben;amin, Scholem, Anabasi, Milano 1993 (ed. orig. 1992);Jeanne futuro «impedisce ogni concezione del presente come agonistico» ed è dunque Marie Gagnebin, Histoireet narralion chez Walter Beniamin, L'Harmattan, Paris in contraddizione con il modo di pensare postmoderno: cfr. Andrew Benjamin, 1994; Asoo Miinster, Progrès et catastrophe. Walter Ben;amin et l'histoire. Réffe. Tradition and Experience. Walter Ben;amin's «On some Motifs i11 Baudelaire•, in xions sur l'itir.érdire philosophi411e d'un man<isme «mélancolique», Kimé, Paris 1996. id. (a cura di), The Problems ofM O<kmity. Adorno and Beniamin, Routledge, Lon l In un ar1ico!o pubb~cato su «Le Monde» del 31 maggio 1969. don -New York 1989, pp. 137-39. IO INTRODUZIONE ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO [I logia, la concezione heideggeriana della «temporalità autenti senso di Habermas) né «postmoderno» {nel senso di Lyotard), ca», l'apertura del passato. Se si ritiene, come Lucien Gold ma consiste piuttosto in una critica moderna della modernità mann, che Storia e coscienza di classe di Lukacs sia stata una {capitalistico-industriale), che si ispira a riferimenti culturali delle fonti nascoste di Essere e tempo, n si potrebbe supporre e storici precapitalistici. che Benjamin e Heidegger si siano ispirati alla stessa opera. Fra i tentativi di interpretazione della sua opera, mi sem Tuttavia, pur partendo da un insieme di domande comuni, i bra particolarmente discutibile quello che cerca di collocarlo due pensatori divergono radicalmente. Mi pare evidente che nello stesso ambito filosofico di Martin Heidegger. Hannah Benjamin non sia stato un «seguace» di Heidegger, non solo Arendt, nel suo appassionato saggio degli anni sessanta, ha perché egli lo nega categoricamente, ma per l'ottima ragione purtroppo contribuito a questo equivoco, affermando, contro che la sua concezione critica della temporalità era già defini ogni evidenza, che «Senza saperlo Benjamin aveva, a1 fondo, r~, nelle sue linee essenziali, nel corso degli anni 1915-25, e in modo rilevante, molto più in comune [con Heidegger] ... cioè molto prima della pubblicazione di Essere e tempo. che non con le sottigliezze dialettiche dei suoi amici marxi sti». Ora, Benjamin ha manifestato molto chiaramente i suoi 9 Le tesi Sul concetto di storia di Walter Benjamin costitui se?timenti di ostilità verso l'autore di Essere e tempo, molto scono uno dei testi filosofici e politici più importanti del xx prima della sua adesione al Terzo Reich: in una lettera a secolo. Nel pensiero rivoluzionario è forse il documento più Scholem del 20 gennaio 1930 si parla dello scontro «tra le no significativo dopo le Tesi su Feuerbach di Marx. Testo enigma stre due maniere, assai differenti, di considerare la storia»; tico, allusivo, perfino sibillino, il suo ermetismo è costellato di pochi mesi dopo, il 25 aprile, scrive all'amico di un progetto immagini, di allegorie, di illuminazioni, cosparso di strani pa di lettura critica, insieme a Brecht, tesa a «fare a pezzi .. : radossi, attraversato da intuizioni folgoranti. Heidegger».10 Nel Passagenwerk egli esprime uno dei più im Per riuscire a interpretare questo testo, mi pare indispensa portanti argomenti della sua critica: «Heidegger cerca invano bile situarlo nel complesso del!' opera benjaminiana. Cerchia di salvare la storia per la fenomenologia in modo astratto, at mo di ritrovare, nel movimento del suo pensiero, i momenti traverso la "storicità" [Geschichtlichkeit]».11 Quando, nel 1938, che preparano o annunciano il testo del 1940. Internationale Literatur, una pubblicazione staliniana apparsa La filosofia della storia di Benjamin attinge a tre fonti mol a Mosca, lo presenta come «seguace di Heidegger» riferen to diverse: il romanticismo teq_~o, il messianismo ebraico, il dosi a un passo del suo saggio sulle Affinità elettive di Goethe '!1F"..li:ismo. Non si tratta di una combinatoria o di una «sinte (1922), egli non può trattenersi dal commentare, in una let si» eclettica di queste tre prospettive (apparentemente) incom tera a Gretel Adorno (20 luglio 1938): «La miseria di queste patibili, ma dell'invenzione, a partire da esse, di una conce pubblicazioni è grande». 12 zione nuova, profondamente originale. Non si può spiegare il Certo, si possono confrontare le concezioni del tempo sto suo modo di procedere con una qualche «influenza»: le diffe rico di entrambi, per cercarne le affinità: il tema dell'escato- renti correnti di pensiero, i diversi autori da lui citati, gli scritti dei suoi amici sono materiali con i quali egli costruisce ,: Arcndt, Walùr Bm;amin: L'omino gobbo e il pescatore di perk cit., p. 165. un edificio proprio, elementi grazie ai quali realizza un'opera Walter Bcnjamin, u/lere 19r;-1940, a cura di Gcrshom Scholcm e Thco di fusione alchemica, per fabbricare con essi l'oro dei filosofi. dor W. Adorno, Einaudi, Torino 1978, pp. 178 e 185 (cd. orig. 1966). 11 Walter Bcnjamin, Opere, a cura di Giorgio Agambcn, XI: Parigi, capil4k del XIX secolo. I «pa,u,gts»di Parigi, a cura di Rolf Ticdcmann, Einaudi, Torino 1>C fr. Lucien Goldmann, Lukdcs e Htidtggtr. Frammenti po1t11mi a cura di I 98"6B, pe, 5.99• . , _ . Yousscf lshaghpour, Bcrcani, Verona 1976 (ed. orig. 1973). ' nJarrun, A.A:ller< l9l)·l940 Cli., p. ~54. ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO 12 INTRODUZIONE le della civiltà moderna (capitalistica) in nome di valori pre L'espressione «filosofia della storia» rischia di indurre in moderni (precapitalistici) - una critica o una protesta che col errore. Non c'è in Benjamin un sistema filosofico: tutta la sua riflessione ha la forma del saggio o del frammento - o addirit pisce aspetti sentiti come insopportabili e degradanti: la quan tura della citazione pura e semplice, in cui passi estrapolati tificazione e la meccanizzazione della vita, la reificazione dei dal contesto sono messi al servizio di un proprio percorso. rapporti sociali, la dissoluzione della comunità e il disincanto Ogni tentativo di sistematizzazione di questo «pensiero poeti del mondo. Il suo sguardo nostalgico verso il passato non si co»14 è dunque problematico e incerto. Le brevi note che se gnifica che essa sia necessariamente regressiva: reazione e ri guono propongono solo qualche pista di ricerca. voluzione sono entrambe figure possibili della visione roman tica del mondo. Per il romanticismo rivoluzionario, l'obiettivo \ Spesso, nella letteratura su Benjamin, si incontrano due er non è un ritorno al passato, ma una svolta da esso verso un fu. 16 rori simmetrici che bisognerebbe, a mio avviso, evitare a ogni çuro utopico. costo: il primo consiste nel dissociare, con un'operazione (nel Nella Germania della fine del xrx secolo, il romanticismo senso clinico del termine) di «cesura epistemologica» l'opera (designato talvolta come «neoromanticismo») è una delle for giovanile «idealistica» e teologica da quella «materialistica» me culturali dominanti, sia nella letteratura sia nelle scienze e rivoluzionaria della maturità; il secondo invece considera la umane; esso si manifesta in molti tentativi di reincantamento sua opera come un tutto omogeneo e non prende per nulla in del monde, tra i quali il «ritorno del religioso» occupa un posto considerazione il profondo sconvolgimento provocato, verso di rilievo. Il rapporto di Benjamin col romanticismo si esprime la metà degli anni venti, dalla scoperta del marxismo. Per com non solo nel suo interesse per la Friihromantik (soprattutto prendere il movimento del suo pensiero bisogna dunque consi Schlegel e Novalis) o per figure tardoromantiche come E. T. A. derare simultaneamente la continuità di alcuni temi fonda Hoffmann, Franz von Baader, Franz Joseph Molitor eJohann mentali e le diverse svolte e rotture che scandiscono il suo Jacob Bachofen - o ancora per Baudelaire e i surrealisti-, ma 11 tragitto intellettuale e politico: nell'insieme delle sue idee estetiche, teologiche e storico-filo Prendiamo come punto di partenza il momento romantico, sofiche. Queste tre sfere, d'altronde, sono cosl strettamente le che si trova al centro degli interessi del giovane Benjamin. gate in Benjamin, che è difficile distinguerle senza infrangere Per comprenderne la portata occorre forse ricordare che il ro ciò che costituisce la singolarità del suo pensiero. manticismo non è solo una scuola letteraria e artistica dell'i Uno dei primi articoli di Benjamin s'intitola per l'appunto nizio del XIX secolo: si tratta di una vera e propria visione del Romanticismo: egli invoca la nascita di un nuovo romanticismo, mondo, di uno stile di pensiero, di una struttura della sensi proclamando che la «romantica vokmtà di bellezza, la romanti bilità, che si manifesta in tutte le sfere della vita culturale, da ca volontà di verità, la romantica vokmtà di azione» sono ac Rousseau e Novalis fino ai surrealisti (e oltre). Si potrebbe quisizioni «insuperabili» della cultura moderna. 17 Questo testo definire la Weltanschauung romantica come una critica cultura• per cosl dire inaugurale testimonia insieme del legame profon do di Benjamin con la tradizione romantica - concepita come "Secondo la Arendt, Benjamin «pensava poeticamente» (Wa/t,r Bmiamin: arte, conoscenza e prassi - e di un desiderio di rinnovamento. L'omino gobbo e il p<scato,e di p<rk cit., p. t 28). "Mosès ha ragione di insiStere sull'«ccceziona.le continuità» dell'itinerario 16 Per una discussione più particolareggiata del concetto di romanticismo, intelleuuale di Benjamin: più che di evoluzione, sostiene, bisognerebbe parlare dr. Michael Lowy e Robert Sayrc, Révohe el méla1U:oue. Luomantismc à con1re di «stratificazione». Egli riconosce tuttavia l'importanza della svolta marxista, couran1 de '4 modemité, Payot, Paris 1992, a partire dalla quale si manifesta una diffidenza nuova rispetto al carattere 17 Walter Benjamin, Romantu:ismo (1913), in~" eit., I: Mt14/isica della astratto, irresponsabile, di una visione puramente eStetica della Storia (dr. La Rioventù. Seri/li 1910-1918, Einaudi, Torino 1982, p. 56. storia t il suo angew eit., pp. 159-60). INTRODUZIONE ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO 15 Un altro scritto dello stesso periodo - il Dialogo sulla religio l'incoerenza, l'imprecisione e la mancanza di rigore delle pre sità contemporanea - rivela anch'esso la fascinazione che questa tese che essa avanza nei confronti del presente. Invece queste cultura esercitava sul giovane Benjamin: «Abbiamo avuto il nostre considerazioni fanno riferimento a uno stato determi romanticismo e ad esso dobbiamo l'aver approfondito il lato nato, in cui la storia riposa come raccolta in un punto focale, notturno della natura ... Ma continuiamo a vivere come se il e a cui alludono da sempre le immagini utopiche dei pensato romanticismo non fosse mai esistito». li testo evoca anche l'a ri. Gli elementi dello stato finale non sono tendenze informi spirazione neoromantica a una nuova religione e a un nuovo so di progresso, né sono chiaramente visibili; sono, al contrario, cialismo, i cui «profeti» si chiamano Tolstoj, Nietzsche, Strind opere, creazioni e pensièri sommamente minacciati, malfa berg. Questa «religione sociale» si opporrebbe alle concezioni mati e derisi, che giacciono nel grembo profondo di ogni pre attuali del sociale, che lo riducono «a una questione di civiltà, sente ... Questo stato ... può essere soltanto colto nella sua come la luce elettrica». Il dialogo riprende molti aspetti della struttura metafisica, come il regno messianico o l'idea fran critica romantica della modernità: la trasformazione degli esse cese di rivoluzione».19 ri umani in «macchine da lavoro>), la degradazione del lavoro Le immagini utopiche - messianiche e rivoluzionarie - con in pura tecnica, la sottomissione disperante delle persone al tro «l'informe tendenza progressista»: sono già delineati i termini della riflessione che Benjamin proseguirà per tutta la meccanismo sociale, la sostituzione degli <<sforzi eroico-rivolu vita. Il messianismo è, secondo Benjamin, al centro della con zionari» del passato con il miserevole cammino (simile a quello cezione romantica del tempo e della storia. Nell'introduzione del granchio) dell'evoluzione e del progresso.•& alla sua tesi di dottorato, Il concetto di critica nel romanticismo Quest'ultima riflessione già ci mostra a quale torsione Be tedesco, egli insiste sull'idea che «l'essenza storica del roman njamin sottoponga la tradizione romantica: l'attacco contro ticismo .. . potrebbe essere da cercare nel messianismo ro l'ideologia del progresso non viene condotto in nome del mantico». Egli scopre questa dimensione soprattutto negli conservatorismo passatista, ma della rivoluzione. Ritroviamo questa tonalità sovversiva nella conferenza sulla Vita degli scritti di Schlegel e Novalis, e cita tra l'altro questo stupefa cente passo del giovane Friedrich Schlegel: «Il desiderio ri studenti, un documento capitale, che pare abbracciare come voluzionario di realizzare il regno di Dio è ... l'inizio della in un unico fascio di luce tutte le idee che lo ossessioneranno storia moderna». Ritroviamo qui il problema «metafisico» del per tutta la vita. Secondo Benjamin, le vere domande che si la temporalità storica: Benjamin oppone l'« infinità tempo pongono alla società non sono «problemi filosofici stret rale ... qualitativa» (zeitliche Unendlichkeit ... qualitative) «che tamente specialistici», ma proprio «i problemi metafisici di è una conseguenza del messianismo romantico», per cui la Platone e Spinoza, dei romantici e di Nietzsche». Tra queste vita dell'umanità è un processo di compimento e non sempli domande «metafisiche,>, quella sulla temporalità storica è fon cemente un divenire, alla «vuota infinità del tempo» (leeren damentale. Le osservazioni che aprono il saggio contengono Unendlichkeit der Zeit) caratteristica dell'ideologia moderna un preannuncio sorprendente della sua filosofia messianica del progresso. 20 Non è possibile ignorare l'evidente affinità della storia: «C'è una concezione della storia che, fidando fra questo passaggio, sfuggito ali' attenzione degli interpreti, nell'infinità del tempo, distingue solo il ritmo, la velocità de e le tesi del 1940 Sul concetto di storia. gli uomini e delle epoche, che scorrono più rapidi o più lenti sui binari del progresso. A questa concezione corrispondono 19 Walter Benjamin, La vittJ degfi ,/udenti (1914), in Melll/ìrica della gioventù cit.,f- 137. 18 Walter Bcnjamin, Dialogo ,uffa refigio,ità con~mporanea (composto nel 2 Id., If concelto di critica nel romanricismo tedesco (1919), in Opere cit., Il: 19u, pubblicato postumo nel 1972), in MettJfuica della gioventù cit., pp. 31, 42, li concetto di critica nel romanticismo tedesco. Scrilli 1919,1922, Einaudi, Torino 27, 28, 29 e 33. I 982, pp. 6-7 e 86. rNTRODUZIONE ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO '7 Qual è il rapporto tra le due «immagini utopiche», il regno Questo testo mostra quale fosse l'aspetto del marxismo messianico e la rivoluzione? Senza rispondere direttamente alla che interessava Benjamin e che gli permetterà di illuminare di domanda, Benjamin l'affronta in un testo pubblicato postumo, nuova luce la sua visione del processo storico: la lotta di clas che risale probabilmente agli anni 1921-22: il Frammento Teo se. Ma il materialismo storico non sostituirà le sue intuizioni logico-politico. In un primo momento egli sembra distinguere «antiprogressiste», d'ispirazione romantica e messianica: si radicalmente la sfera del divenire storico da quella del messia: articolerà con esse, acquistando così una qualità critica che lo «nulla di storico può volersi da se stesso riferire al messianico». distingue radicalmente dal marxismo «ufficiale» allora domi Ma immediatamente dopo costruisce su questo abisso appa nante. Per la sua posizione critica contro l'ideologia del pro rentemente invalicabile un ponte dialettico, una fragile passe gresso, Benjamin occupa in effetti una posizione singolare e rella, che sembra direttamente ispirata da alcuni paragrafi del unica nel pensiero marxista e nella si.nistra europea tra le due la Stella della redenzione di Franz Rosenzweig, un libro che guerre.2} Benjamin ammirava profondamente. La dinamica del profano, Questa articolazione si manifesta per la prima volta nel li che egli definisce come «la ricerca di felicità dell'umanità libe bro Strada a senso unico, scritto tra il 1923 e il 1926, dove si ra» - da confrontare con le «grandi opere di liberazione» di trova, sotto il titolo «Segnalatore d'incendio», questa pre Rosenzweig - può «favorire l'avvento del regno messianico». monizione storica sui pericoli del progresso: se il rovescia La formulazione di Benjamin è meno esplicita di quella di mento della borghesia da parte del proletariato «non si sarà Rosenzweig, per il quale gli atti emancipatori sono <<le precon compiuto ad un punto quasi esattamente calcolabile dello svi dizioni necessarie» dell'avvento del regno di Dio: si tratta tutta luppo economico e tecnico (lo segnalano inflazione e guerra via della stessa intenzione, che cerca di stabilire una mediazio chimica) tutto sarà perduto. Prima che la scintilla raggiunga ne tra le lotte di liberazione, storiche, «profane» degli uomini la dinamite, la miccia accesa va tagliata».24 e il compimento della promessa messianica. 21 Contrariamente al marxismo evoluzionistico volgare - che Come si articoleranno questi fermenti messianici, utopici e certo può rifarsi ad alcuni scritti di Marx ed Engels -, Benja romantici con il materialismo storico? Il marxismo diverrà gra min non concepisce la rivoluzione come il risultato «natura dualmente un elemento chiave della sua concezione della storia le» o «inevitabile» del progresso economico e tecnico (o della a partire dal 1924, quando legge Storia e coscienza di classe di «contraddizione tra forze produttive e rapporti di produzio Lukacs e scopre il comunismo grazie ad Asja Lacis. Nel 1929, ne»), ma come l'interruzione di una evoluzione storica che Benjamin parla ancora del saggio di Lukacs come di uno dei rari conduce alla catastrofe. Egli rivendica il pessimismo (nell'ar libri che restano vivi e attuali: «La pi~ organica e serrata opera ticolo sul surrealismo del 1929), proprio perché percepisce filosofica della letteratura marxista. E un libro unico per la si questo pericolo catastrofico - un pessimismo che non ha nien- curezza con cui ha visto come la situazione critica della filosofia esprima la situazione critica della lotta di classe, e come l'ormai matura rivoluzione concreta sia l'assoluta premessa, anzi l'asso " Cfr. il bel libro di Munster, Progrès et cata<lrophe cit., in particolax:c p. 64, luta esecuzione e l'ultima parola della conoscenza teoretica».22 Dopo la morte di Senjamin, questa posizione sarà ripresa - con sfumature di• verse e riserve - daUa teoria critica deHa Scuola di Francoforte. 24 Waher Benjamin, Slrada a senso unico (1928), in Opere cit., IV: Strada a 21 Walter Benjamin, Frammenlo Teologico-polilico (postumo, r972), in Il wnso unico. Scrilli 1926-1927, Einaudi, Torino r983, p. 44. C'è un'affinità sor• conce/lo di critica nel romanticismo tedesco cit., p. 171, e Frani Roscnzweig, La prendente tra questo testo e le idee di una rivoluzionaria marxista, che Bcnjamin slèlkz della redenzione, a cura di Gianfranco Bonola, Marictti, Casale Monferra• forse conosceva, anche se non la cita: Rosa Luxcmburg. Nella Crisi dcli.a socia/• to 1985, p. )08 (ed. orig. 1921). tlemocrazia ella formulava la famosa parola d'ordine «socialismo o barbarie:., 22 1 Walter Benjamin, Ubrichesonorim1JJ1iat1Uali (,929), in Opm,cit., V: Ombre rompendo con le illusioni di progresso lineare e futuro assicurato della sinistra corte. Seri/li 1928-1929, a cura di Giorgio Agambcn, Einaudi, Torino 199}, p. }27, europea. I 18 INTRODUZIONE ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO te a che vedere con la rassegnazione fatalistica e ancor meno «le infami battute», egli conclude: «Bisogna organizzare il col Kulturpessimismus tedesco, conservatore, reazionario e pre pessimismo», «l'organizzazione del pessimismo» è la sola pa fascista di Cari Schmitt, Oswald Spengler o Moeller van der rola d'ordine che ci impedisca di essere sconfitti.26 Bruck: il pessimismo è qui al servizio dell'emancipazione del Inutile precisare che questa appassionata apologia del pes le classi oppresse. Egli non si preoccupa per il «declino» simismo era assai poco rappresentativa delJa cultura politica delle élite, o della nazione, ma per le minacce che il progresso del comunismo francese dell'epoca. In effetti, Pierre Naville tecnico ed economico promosso dal capitalismo fa gravare sul sarebbe stato ben presto, in quelJo stesso 1928, espulso dal l'umanità. Partito: la logica del suo antiottimismo lo condurrà nelle file Niente sembra più risibile - agli occhi di Benjamin - del dell'opposizione comunista di sinistra trockista, di cui diverrà !'o ttimismo dei partiti borghesi e della socialdemocrazia, il cui uno dei principali dirigenti. programma politico è solo «una brutta poesia sulla primave Nell'opera benjaminiana la filosofia pessimistica della sto ra». Contro questo «ottimismo senza coscienza, dilettante ria si manifesta in modo particolarmente acuto nella sua visio sco», ispirato dall'ideologia del progresso lineare, egli scopre ne del futuro europeo: « E ciò significa pessimismo su tutta la nel pessimismo il punto di convergenza effettivo tra surreali linea. Pessimismo assoluto. Sfiducia nella sorte della lettera smo e comunismo. 2 Naturalmente non si tratta di un senti tura, sfiducia nella sorte della libertà, sfiducia nella sorte del ~ mento contemplativo, ma di un pessimismo attivo, «organiz l'umanità europea, ma soprattutto sfiducia, sfiducia e sfidu zato», pratico, teso interamente verso l'obiettivo di impedire, cia verso ogni forma di intesa: tra le classi, tra i popoli, tra i con tutti i mezzi possibili, l'avvento del peggio. singoli. E illimitata fiducia solo nel gruppo Farben e nel per Ci si può chiedere cosa possa significare il concetto di pes fezionamento pacifico dell'aviazione».27 simismo riferito ai comunisti: nel 1929 la dottrina che celebra Questa visione critica permette a Benjamin di scorgere i trionfi del socialismo in URSS e la caduta imminente del ca - intuitivamente ma con una sorprendente acutezza - le ca pitalismo, non è proprio un esempio perfetto di illusione ot tastrofi che attendevano l'Europa, ben riassunte dalla frase timistica? In effetti, Benjamin ha ripreso il concetto di «or ironica sulla «illimitata fiducia». Certo, neanche lui, il più ganizzazione del pessimismo» da un'opera che egli definisce pessimista di tutti, poteva prevedere le distruzioni che la «eccellente», La Révolution et /es intellectuels (1928) del comu Luftwaffe avrebbe inflitto alle città e alle popolazioni civili nista dissidente Pierre Naville. Membro del gruppo surreali europee; che la I. G. Farben si sarebbe distinta, appena dodi sta - era stato uno dei redattori della rivista « La Révolution ci anni più tardi, per la produzione del gas Zyklon B utiliz surréaliste» - Naville in quel momento aveva scelto di im zato per «razionalizzare» il genocidio; che le sue fabbriche pegnarsi politicamente nel Partito comunista francese, e cer avrebbero impiegato la forza lavoro dei campi di concentra cava di convincere i suoi amici a fare altrettanto. . Per Pierre mento - nell'ordine di decine di migliaia di prigionieri. Tut Naville il pessimismo, che costituisce «la fonte del metodo ri tavia, unico tra tutti i pensatori e dirigenti.marxisti di quegli voluzionario di Marx», è il solo modo «di sfuggire all'impo anni, Benjamin ha avuto la premonizione dei mostruosi disastri tenza e alle disillusioni di un'epoca di compromessi». Rifiu che poteva generare la civiltà industriale-borghese in crisi.28 tando l' «ottimismo grossolano» di un Herbert Spencer - che egli definisce poco amabilmente come « un cervello mostruo 26 Piene Naville, La Révolutio11 et /es intellectuels, Gallimard, Paris 1975, pp. 76-77 e 110•17. samente ristretto» - o di un Anatole France, di cui detesta 27 Bcnjamin, Il su"ealismo cit., pp. 266•67. 28 Sulla premonizione benjaminiana della Shoah, cfr. il libro imporca~te di E.nzo Traverso, L'Histoire dichirie. Essai sur Auschwiq et /es intelfectuels, Edirions du 2> Waher Bcnjamin, Il surrealismo. L'ultima istantanea sugli intellettuali turo• péi (1929), in Ombn' cortecit., p. 266. Ceri, Paris 1997. 20 INTRODUZIONE ROMANTICISMO, MESSIANISMO E MARXISMO 21 Questo pessimismo si manifesta in Benjamin, come in Blan le, che costituisce per il secondo una delle più pure manife qui o Péguy, con una sorta di «malinconia rivoluzionaria», stazioni di illuminazione profana. l' che traduce il sentimento della ricorrenza del disastro, il ti Durante un breve periodo «sperimentale», tra il 1933 e il more di un eterno ritorno delle sconfitte. 29 Come questo si 1936, l'epoca del secondo piano quinquennale, alcuni testi concilia con il suo impegno per la causa degli oppressi? La marxisti di Benjamin sembrano vicini al «produttivismo» so scelta «proletaria» di Benjamin non è per niente ispirata da vietico, con una adesione poco critica alle promesse del pro un qualche ottimismo sul comportamento delle «masse» o gresso tecnologico.J2 Tuttavia anche in quegli anni egli non dalla fiducia nel futuro radioso del socialismo. Essa è essen ha perso del tutto il suo interesse per la problematica romanti zialmente una scommessa - nel senso di Pascal - sulla possi ca, come dimostra il saggio su Bachofen del 1935. In effetti, bilità di una lotta di emancipazione. in questo periodo il pensiero di Benjamin è abbastanza con L'articolo del 1929 testimonia dell'interesse di Benjatnin traddittorio: talvolta egli passa molto rapidamente da un per il surrealismo, che egli considera come una manifestazio estremo all'altro - anche all'interno di uno stesso testo, come ne moderna del romanticismo rivoluzionario. Si potrebbe for nel famoso saggio sull'opera d'arte. In questi scritti si trova allo se definire il modo di pensare comune a Benjamin e André stesso tempo un elemento costante della sua riflessione mar Breton come una sorta di «marxismo gotico» distinto dalla xista - la tendenza materialistica -, e una tendenza «speri versione dominante, improntata a un materialismo metafisico e mentale», che Io induce a spingere alcuni ragionamenti fino contaminata dall'ideologia evoluzionistica del progresso. Jo all'estreme conseguenze. Egli sembra tentato dalla variante L'aggettivo «gotico» dev'essere compreso nella sua accezione sovietica dell'ideologia del progresso, salvo poi reinterpretar romantica: la fascinazione per l'incantesimo e il meraviglioso, la a modo suo. Alcune letture marxiste dell'opera di Benja e anche per gli aspetti «fatati» delle società e delle culture premoderne. Il romanzo nero inglese del xvm secolo e alcuni min privilegeranno proprio questi testi, più vicini a un ma romantici tedeschi del xix sono riferimenti «gotici» che si terialismo storico «classico», se non ortodosso. Se faccio il trovano al centro dell'opera di Breton e di Benjamin. contrario, ciò dipende dai miei interessi e dalle mie scelte fi • Il marxismo gotico comune a entrambi sarebbe dunque un losofico-politiche, e anche dal fine del mio lavoro, che è quel materialismo storico sensibile alla dimensione magica delle lo di studiare la genesi delle tesi del 1940: certo esse traggo culture del passato, al momento «nero» della rivolta, all'illu no ispirazione, in modo decisivo, da altri scritti. minazione che lacera, come un lampo, il cielo dell'azione A partire dal 1936, questa specie di «parentesi progressista» rivoluzionaria. «Gotico» si deve anche intendere nel senso si chiude e Benjamin integra sempre più il momento romanti letterale, come riferimento positivo ad alcuni momenti chia co alla sua critica marxista sui generis delle forme capitalisti• ve della cultura profana medievale: non a caso sia Breton sia ,he di alienazione. Per esempio, negli scritti degli anni 1936-38 Benjamin ammirano l'amor cortese del Medioevo provenza- su Baudelaire, egli riprende l'idea tipicamente romantica - sug- 19 Daniel Bcnsa'ìd ha scritto bcUe pagine su questo: dr. Le Pari mélancolique. " Cfr. Michael Lowy, \'(/a/te, B,njamin e il surrealismo: storia di un incantesi Mél4mo,phoses de la politique, politiquedes mél4mo,phoses, Fayard, Paris 1997, mo rivoluzioMrio, in LA stt/14 dtl mauino: su"ealismo e marxismo, Massari, Bol pp. 244-,8. Un'analisi di grande finezza del «marxismo malinconico» di Benja s~n• 2001 (ed. orig. 2000). min si nova nel libro del filosofo brasiLiano Leandro Konder, Walter Benjamin, o "Cfr. Walter Bcnjamin, Esperienza e povertà (1933), «Metaphorcin•, 3, ma,xitmo da melancoli4, Campus, Rio de Janeiro 1989. , ,n8; L'autore come produtlQre (l934), in Avanguardia e rivolutione, Einaudi, '° Margarct Cohen, Profane 1/lumination. Walttr 8,njamin and the Paris o/ Torino 1973, e - solo in parte - L'opera d'arte nell'epcca della sua riproducibilità Surrtafist Revolulion, University o{ California Press, Berkeley• London • Los An t,•cnica (1936), in L'opera d'arte nell'epoca della tua rip,od,,cibilitil tecnica, Einau geles 199}, pp. 1-2. Ji, Torino r966.

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