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76 Pages·2014·5.38 MB·Italian
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la Biblioteca di via Senato Milano mensile, anno vi n.7/8 – luglio/agosto 2014 BIBLIOFILIA Alessandro Paganini, spericolato editore di giancarlo petrella PUNTURE DI PENNA Consigli intellettuali per il vero Maître à penser di luigi mascheroni BVS: GRAFICA Una celebre rivista e un grande incisore di luca piva GUERRA E LETTERATURA Vicende belliche nella letteratura classica di marco cimmino GUERRA E SCRITTURA Il giovane Tolkien e la prima guerra mondiale di gianfranco de turris la Biblioteca di via Senato – Milano MENSILE DI BIBLIOFILIA – ANNO VI – N.7-8/53 – MILANO, LUGLIO/AGOSTO 2014 Sommario 6 BvS: Grafica 58 Guerra e scrittura UNA CELEBRE RIVISTA IL GIOVANE J.R.R.TOLKIEN E E UN GRANDE INCISORE LA PRIMA GUERRA MONDIALE di Luca Piva di Gianfranco de Turris 14 Bibliofilia 64 L’Altro Scaffale ALESSANDRO PAGANINI, NAPOLEONE, LA GRAFICA SPERICOLATO EDITORE E I FRAMMENTI PUBBLICITARI di Giancarlo Petrella di Alberto Cesare Ambesi 28 Editoria 69 Filosofia delle parole e delle cose LA CIVILTÀ PERFEZIONATA PASSAGGI DI SENSO FRA DA CHAMFORT A SCIASCIA METAFORA E SIMILITUDINE di Massimo Gatta di Daniele Gigli 33 INSEDICESIMO – Le rubriche 71 BvS: il ristoro del buon lettore LE MOSTRE – LA PROPOSTA IL CANTO MAGICO DEL MESE – LA NOTIZIA DEL DELLA SIRIOLA MESE di Gianluca Montinaro a cura di Luca Pietro Nicoletti, Federica Balza e Marco Cimmino 72 HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO 50 Punture di penna CONSIGLI INTELLETTUALI PER IL VERO MAÎTRE À PENSER di Luigi Mascheroni 54 Guerra e letteratura VICENDE BELLICHE NELLA LETTERATURA CLASSICA di Marco Cimmino SI RINGRAZIANO LE AZIENDE CHE SOSTENGONO QUESTA RIVISTA CON LA LORO COMUNICAZIONE Fondazione Biblioteca di via Senato Biblioteca di via Senato – Edizioni Presidente Redazione Marcello Dell’Utri Via Senato 14 - 20122 Milano Tel. 02 76215318 - Fax 02 798567 Consiglio di Amministrazione [email protected] Marcello Dell’Utri [email protected] Giuliano Adreani www.bibliotecadiviasenato.it Fedele Confalonieri Ennio Doris Direttore responsabile Fabio Pierotti Cei Gianluca Montinaro Fulvio Pravadelli Carlo Tognoli Servizi Generali Gaudio Saracino Segretario Generale Angelo de Tomasi Coordinamento pubblicità Ines Lattuada Collegio dei Revisori dei conti Margherita Savarese Presidente Achille Frattini Progetto grafico Revisori Elena Buffa Gianfranco Polerani Francesco Antonio Giampaolo Fotolito e stampa Galli Thierry, Milano Referenze fotografiche Saporetti Immagine d’Arte - Milano Immagine di copertina Diego Pettinelli,Costruzione del Teatro al Vittoriale(1937) Stampato in Italia © 2014 – Biblioteca di via Senato Edizioni – Tutti i diritti riservati L’Editore si dichiara disponibile a regolare eventuali diritti per immagini o testi di cui Reg. Trib. di Milano n. 104 del non sia stato possibile reperire la fonte 11/03/2009 Editoriale C i sono casi sui quali non si può perché riguarda la sfera dell’individuo e dei tacere e voltare la testa dall’altra suoi valori (fra i quali, innanzi tutto, la parte. Ci sono eventi intorno ai coerenza personale). Civile perché proclamare quali è doveroso manifestare una propria verità differenti dovrebbe aiutare a far opinione. Anche se potrebbe essere più comodo maturare e crescere, nella pluralità e nel far finta di nulla. Anche se potrebbe essere rispetto reciproco, il consorzio umano del più politically correct accettare, quale tutti noi facciamo parte. Manifestare la passivamente, l’idea corrente, per lo più propria opinione si rende ancor più necessario basata e costruita (del tutto in malafede) sul nei casi ove ci si trovi personalmente sentito dire, sull’approssimazione e sulla coinvolti, o ove si trovino coinvolte persone generale ignoranza... Cervelli all’ammasso direttamente conosciute. Individui con i quali che abbondano nel nostro disastrato e pavido si è avuto a che fare, con i quali si è lavorato, Paese. con i quali si sono condivisi idee e progetti, Esprimere, in modo garbato, il proprio momenti privati e pubblici, situazioni di parere, seppure contrastante con quello dei gioia e di sconforto. più, è un dovere morale e civile. Morale Tutto ciò premesso, sugli eventi occorsi in 4 la Biblioteca di via Senato Milano – luglio/agosto 2014 queste ultime settimane al presidente della tempo anche per me. Parlammo, ovviamente, Fondazione della Biblioteca di via Senato, al di libri, e in modo particolare di Aldo di là di tutto il clamore mediatico suscitato, si Manuzio. Quando mi salutò mi chiese se impone una chiara e netta espressione del conoscevo la rivista che da poco aveva iniziato proprio pensiero personale. Per ciò che mi a pubblicare, il raffinato «l’Erasmo», diretto riguarda, nessun giudice potrà mai da Carlo Carena. Risposi di sì, aggiungendo convincermi della veridicità di ciò di cui è però che mi mancavano i primi tre numeri. stato accusato il senatore Marcello Dell’Utri. Subito se li fece portare dalla segretaria, li La mia esperienza personale e diretta e la mise in una borsa e me ne fece dono. Mi mia consuetudine con lui mi dicono tutt’altro. accompagnò alla porta, dicendomi di tornare Mi raccontano di un’altra persona. Mi presto a trovarlo. Lo feci, a distanza di poche parlano di un uomo colto, mite, pacato, settimane: sentivo sintonia con quest’uomo pronto alla riflessione e all’introspezione. Ma che non mi aveva suscitato sentimenti di sempre con una parola, un sorriso, una timore o timidezza. In quella seconda battuta per tutti. Mi narrano di una persona occasione mi guidò personalmente nella visita tranquilla, nella rassegnata impotenza alla alla Biblioteca, mostrandomi alcuni dei pezzi propria sorte. Conosco Marcello Dell’Utri da più importanti del Fondo Antico, fra quelli quasi quindici anni, da quando - ventenne - conservati nell’allora Sala Serpotta. Gli capitai per la prima volta in via Senato. raccontai dei miei studi sull’utopia, sulla Benché molto impegnato lui trovò un po’ di nascita del pensiero politico in età Moderna e luglio/agosto 2014 – la Biblioteca di via Senato Milano 5 sulla storia del Rinascimento. Lui non solo organi d’informazione). Ma sento come mi invitò a frequentare liberamente la un’ingiustizia la sorte che qualcuno gli ha Biblioteca ma mi propose di avviare una assegnato. E vivo come ignobile crudeltà collaborazione. Mi propose anche di l’indegno spettacolo che tanta stampa e partecipare all’avventura del nascente televisione hanno suscitato attorno alla sua «Domenicale». Ovviamente accettai con persona. gratitudine ed entusiasmo. Ora, penso spesso ai tanti momenti Da allora tanto tempo è passato ma passati insieme. In particolare ce n’è uno che ancora oggi, ogni giorno, arrivando in spicca sugli altri. Una sera d’estate, sul lago Biblioteca, provo nei suoi confronti i di Como: parlavamo come sempre di libri. E medesimi sentimenti. Grazie a Marcello a un tratto lui recitò una terzina della Dell’Utri ho imparato, in modo più profondo Commedia, il passo in cui Dante si trova e più vero, non solo l’amore per i libri, per il al cospetto di Dio: «Nel suo profondo vidi sapere, per la cultura ma anche ciò che a esso che si interna, legato con amore in un sottende: il rispetto per la verità e per la volume, ciò che per l’universo si squaderna». libertà. Il rigore intellettuale e il giudizio Rimanemmo per dieci minuti in silenzio, a critico. La comprensione e la pietas. riflettere. In sottofondo solo il rumore delle Io non so se definire Marcello Dell’Utri onde del lago... un «prigioniero politico» o un «detenuto per reati d’opinione» (come si è letto su alcuni Gianluca Montinaro 6 la Biblioteca di via Senato Milano – luglio/agosto 2014 luglio/agosto 2014 – la Biblioteca di via Senato Milano 7 BvS: Grafica (cid:2) UNA CELEBRE RIVISTA E UN GRANDE INCISORE Le xilografie di Diego Pettinelli sulle pagine dell’«Eroica» LUCA PIVA Nel 2004 la Biblioteca di te il Vittoriale, intrattenne rap- via Senato acquisì la porti familiari con d’Annunzio e collezione completa collaborò ad alcuni dei suoi in- dell’«Eroica», la “Rassegna d’o- numerevoli progetti. Nel 1935 gni poesia” fondata nel 1911 a La incise le illustrazioni per una ra- Spezia da Ettore Cozzani, e da ra e preziosa edizione di Le dit du lui diretta fino all’ultimo nume- sourd et muet qui fut miraculè en ro uscito a Milano nel 1944. Per l’an de grace MCCLXVI ; dopo la l’occasione furono dedicati alla morte del Poeta incise le coper- rivista una mostra e un puntuale tine per un’edizione commenta- catalogo, che proiettarono un ta di tutte le sue liriche, pubbli- raggio di luce su tutto un mondo cata da Zanichelli fra gli anni di letterati e artisti che sembrava quaranta e cinquanta e, per lo essere stato avvolto dall’ombra stesso editore e quindi anche per di un tenace oblio. Fra gli altri va Airoldi, quelle di altri volumi di annoverato il pittore marchigia- argomento dannunziano. Sia no Diego Pettinelli, alla cui atti- pure in tono minore, Pettinelli vità di incisore «L’Eroica» dedi- Sopra: Adolfo de Carolis, Frontespizio raccolse l’eredità di De Carolis, cò tutto l’apparato iconografico (1917). Nella pagina accanto: Diego illustratore principe di d’An- del quaderno 274-275, datato Pettinelli, Autoritratto(1939) nunzio da Francesca da Rimini giugno-luglio 1941. (1902) sino al Notturno (1921), Nato a Matelica nel 1897 e in una continuità di risultati san- morto a Roma nel 1989, Pettinelli si formò presso cita dalla comune radice linguistica e dall’utilizzo l’Istituto di Belle Arti di Urbino. Fu allievo e colla- del medesimo strumento espressivo: il nero pro- boratore di Adolfo de Carolis, che coadiuvò nella fondo che imprime sulla carta la matrice lignea. realizzazione di importanti cicli di affreschi e del Un accento personale distingue le opere di Petti- quale sposò la figlia Adriana; al pari del suo mae- nelli da quelle del suo maestro: se infatti l’adesione stro fu un virtuoso nell’arte della xilografia. Fra il al più elevato modello rinascimentale manteneva 1926 e il 1936, veterano della Grande Guerra de- sempre le figure di De Carolis su un piano di altera corato di Croce al Merito, frequentò assiduamen- solennità, il suo allievo si rivolse invece alla franca 8 la Biblioteca di via Senato Milano – luglio/agosto 2014 eloquenza di modelli più interlocutori, come la che lo animava pochi anni prima, va a recuperare i scultura e la pittura musiva dell’ultima romanità e lontanissimi echi lotteschi diffusi in tante chiese del romanico, dove una classicità irrisolta agisce marchigiane, e si esprime con la voce smorzata che più da aspirazione che da norma, le fisonomie ap- basta a chi parla rivolto a sé stesso. paiono più rudimentali e talvolta giungono ad as- Quando, nel 1919, Pettinelli intraprese l’atti- sumere un ricercato sapore popolaresco. vità di incisore, la xilografia attraversava un perio- Il periodo di più intensa attività editoriale fu do di diffuso rigoglio. L’incisione su legno aveva per Pettinelli quello a cavallo fra gli anni trenta e accompagnato la prima fioritura dell’arte tipogra- quaranta, quando fornì tutte le copertine e le illu- fica fra quattro e cinquecento, per andare poi esau- strazioni per i mondadoriani rendo la sua stagione più feconda Annali dell’Africa Italiana, inter- nel corso del sedicesimo secolo, a pretando l’impresa coloniale in beneficio della più duttile inci- chiave di epopea, e per opere di sione calcografica su metallo. disparati argomenti, in partico- Nella seconda metà del diciotte- lare per conto dell’editore Zani- simo secolo era divenuta uno chelli che gli diede occasione di strumento di riproduzione obso- spaziare dai Lirici Grecia trattati leto, allorché la fortunata intro- di pratica militare, includendo duzione di un aggiornamento una Vita di Giacomo Leopardicu- tecnico la condusse a un nuovo riosamente tradotta in un’icono- periodo di inattesa fortuna: in al- grafia di sapore Strapaesano. Nel ternativa alla consuetudine, fino secondo dopoguerra Pettinelli si ad allora sistematica, di lavorare dedicò prevalentemente all’inse- tavole di legno di filo, fu speri- gnamento, presso l’Accademia mentato l’impiego del legno di di Belle Arti di Roma, al restauro testa - tagliato trasversalmente e, come sempre, a incidere e di- alla lunghezza del tronco - che pingere; la sua carriera di illu- offre una superficie più regolare stratore si interruppe brusca- e compatta, agevolando un inta- mente, così che le xilografie di glio di finezza paragonabile a quest’ultimo periodo, non com- quello che si ottiene sul metallo, parendo più sulle pagine di libri e e offrendo in aggiunta il vantag- riviste, rimasero diffuse in un gio di matrici poco meno che ambito più circoscritto: sola l’ec- inesauribili. Entro la fine del- cezione, il tribolato progetto di l’Ottocento questa innovazione un Piccolo Vangelo, intagliato en- conobbe un’imponente applica- tro la fine degli anni quaranta e zione nel campo della stampa in- parzialmente dato alle stampe dustriale, dando luogo a risultati solo nel 1975 dalla Editoriale commercialmente efficacissimi, Romana d’Arte. In questa serie ma di scarso o nullo valore esteti- di piccoli legni l’artista appare co. A partire dai primi anni del raccolto in una disposizione di Novecento ebbe luogo un risve- spirito molto diversa da quella glio dell’impiego artistico della

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