"Roma bizzarra", "Roma venerabile", "Roma bambina", "Roma delle leggende", "Roma della realtà più cruda", "Roma dalle mille sfumature"... "Roma Califfa" è, e non può che essere, la Roma di Alberto Bevilacqua. Parmigiano di nascita, romano di adozione, l'autore tiene da tempo una rubrica fissa dedicata alla città di Roma sul quotidiano "Il Messaggero". Questo volume contiene una scelta dei suoi scritti più arguti e curiosi, arrabbiati e nostalgici, malinconici e ispirati. Si spazia dai ricordi di gioventù - quando l'autore, giovane cronista di nera al "Messaggero", muoveva i primi passi nella sua città d'elezione - alla Roma antica, dalla Roma medievale alla Roma del boom e degli anni gloriosi di Cinecittà, senza rinunciare ad alcune sulfuree incursioni nella Roma tormentata dei giorni nostri. Un itinerario fatto di luoghi, di incontri e conversazioni (con attori come Ugo Tognazzi o Alberto Sordi, registi come Orson Welles e Federico Fellini, scrittori come Giancarlo Fusco, Domenico Rea, Ennio Flaiano). Si compone così, sotto gli occhi del lettore, un ritratto vivo e inconsueto della Capitale, che è anche una sorta di involontario repertorio dei motivi più seducenti e forti della produzione letteraria di Bevilacqua.
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