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Rivista di Studi Ungheresi - Nuova Seria, n. 16. (2017.) PDF

220 Pages·2017·4.72 MB·Italian
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Preview Rivista di Studi Ungheresi - Nuova Seria, n. 16. (2017.)

autori del numero Anno XXXI Patrizia Cremonini Archivio di Stato di Modena tamás Fedeles Università di Pécs ildikó Fehér Università Ungherese di Belle Arti R lászló GyaPay Università di Miskolc I V ibolya maCzák Accademia Ungherese delle Scienze-Università Cattolica Pázmány Péter I S lorenzo marmiroli Università di Szeged T matteo masini Agenzia ICE A Gilberto martinelli Regista cinematografico simona niColosi Professoressa di Liceo, Roma D anikó radvánszky Università Cattolica Pázmány Péter I 16 – 2017 Péter sárközy Università degli Studi di Roma “La Sapienza” S elisa zanChetta Università di Pavia T U D ibolya maCzák La compilatio classicista I lászló GyaPay Kölcsey e il Csongor e Tünde U anikó radvánszky «L’epoca della tonalità si è conclusa una volta per sempre» – Imre Kertész N matteo masini Storia della letteratura ungherese di Antal Szerb G elisa zanChetta C’era una volta o forse non c’era H Patrizia Cremonini Note sulle testimonianze dell’Archivio di Stato di Modena E R tamás Fedeles La fondazione e la breve storia della prima università ungherese E lorenzo marmiroli Suggestioni panslaviste, pangermaniste e turaniche nella «Nyugat» allo scoppio della Grande Guerra S I ildikó Fehér Opere d’arte ungheresi della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma Gilberto martinelli L’audiovisivo nello sviluppo delle relazioni italo-ungheresi 1 6 simona niColosi Relazioni tra Roma e Budapest durante l’era Andreotti – 2 0 1 7 € 12,00 RIVISTA DI STUDI UNGHERESI nuova serie, n. 16 Rivista di Filologia Ungherese, di Studi sull’Europa Centrale e di Letterature Comparate. Testata di proprietà dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Redazione presso il Centro Studi Ungheresi, Cattedra di Lingua e Letteratura Ungherese. 00161, Roma, via Carlo Fea 2. tel.: 06-49917252, fax: 06-49917307 Archivio digitale delle annate precedenti: http://epa.oszk.hu/02000/02025 Direttore responsabile: Armando Nuzzo Comitato scientifico: Antonello Biagini, Andrea Carteny, Armando Gnisci, Cinzia Franchi, Angela Marcantonio, Melinda Mihályi, József Pál (Szeged), Péter Sárközy, Franca Sinopoli, László Szörényi (Budapest), Paolo Tellina Rivista registrata presso la Cancelleria del Tribunale di Roma, sezione per la stampa e l’informazione, in data 9 maggio 2002, al no° 205. ISSN 1125-520X 16 – 2017 Copyright © 2017 Sapienza Università Editrice Piazzale Aldo Moro 5 – 00185 Roma www.editricesapienza.it [email protected] ISSN 1125-520X Iscrizione Registro Operatori Comunicazione n. 11420 La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi microfilm, film, fotocopie), nonché la memorizzazione elettronica, sono riservati per tutti i Paesi. L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti e/o delle foto. All Rights Reserved. No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopy, recording or any other information storage and retrieval system, without prior permission in writing from the publisher. All eligible parties, if not previously approached, can ask directly the publisher in case of unintentional omissions or incorrect quotes of sources and/or photos. Indice I. Letteratura Ibolya Maczák, La compilatio classicista. Aggiunte a questioni inerenti la creazione di testi ecclesiastici del XVIII secolo 7 László Gyapay, Kölcsey e il Csongor e Tünde 19 Anikó Radvánszky, «L’epoca della tonalità si è conclusa una volta per sempre» – Alcune connessioni tra la critica della lingua e la critica dell’ideologia nell’opera di Imre Kertész 35 Matteo Masini, Storia della letteratura ungherese di Antal Szerb 45 Elisa Zanchetta, C’era una volta o forse non c’era… fiabe popolari e mondo delle credenze ungheresi 93 II. Storia Patrizia Cremonini, Note sulle testimonianze dell’Archivio di Stato di Modena. Con riferimento alle relazioni Stato estense – Regno d’Ungheria 105 Tamás Fedeles, La fondazione e la breve storia della prima università ungherese 155 Lorenzo Marmiroli, Suggestioni panslaviste, pangermaniste e turaniche sulla rivista budapestina Nyugat allo scoppio della grande guerra (1914-1915) 166 III. Storia dell’arte Ildikó Fehér, Una collezione sconosciuta di opere d’arte ungheresi nel magazzino della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma 175 IV. Rapporti italo-ungheresi Gilberto Martinelli, L’audiovisivo nello sviluppo delle relazioni italo-ungheresi 195 Simona Nicolosi, Uno sguardo alle relazioni tra Roma e Budapest durante l’era Andreotti. 203 V. Necrologi Péter Sárközy, Un vero centro-europeo: Predrag Matvejević (1932-2017) 209 I LETTERATURA LA COMPILATIO CLASSICISTA. AGGIUNTE A QUESTIONI INERENTI LA CREAZIONE DI TESTI ECCLESIASTICI DEL XVIII SECOLO Ibolya Maczák L’avvento del classicismo nella letteratura ungherese è databile, con note- vole ritardo, solo alla seconda metà del XVIII secolo. Come in molti paesi euro- pei, anche qui vengono messe in risalto antiche tradizioni della cultura: accanto a molte traduzioni di autori antichi greci e romani, in Ungheria prende sopravvento la metrica classica, insieme all’uso di metafore aventi come soggetto temi inerenti la mitologia. Gli intellettuali ungheresi cominciano a volgere il loro interesse verso l’an- tichità da una parte, e verso ricordi e testimonianze del passato dall’altra, facendo sì che entrambi in interazione reciproca, favoriscano lo sviluppo del classicismo letterario. Si intensifica in questo periodo anche un interesse particolare per la sto- ria della letteratura ungherese e per la storia stessa del paese, il tutto testimoniato anche dalla scelta dei temi letterari. Il Classicismo porta notevoli cambiamenti nella letteratura ungherese, sia dal punto di vista del contenuto che da quello della forma. L’obbiettivo della nostra tesi è l’analisi di questi due cambiamenti, con l’aggiunta di un terzo, che riguarda propriamente la redazione, o meglio, la composizione in prosa, di stampo classicista, in comparazione all’usuale composizione in stile barocco dell’epoca. Visto che in merito al tema ancora non ci sono state ricerche, il nostro obbiettivo principale è la presentazione di questa evoluzione, partendo dall’analisi approfon- dita di un esempio letterario ungherese. Come oggetto della nostra tesi, sono state scelte prediche ecclesiastiche cat- toliche, poiché come documenti letterari poco analizzati, si presentano testimoni diretti dell’epoca, con la loro funzione di convertire, convincere e formare il pen- siero dei fedeli con lo strumento della predica. Le prediche ungheresi, come la maggior parte di quelle europee, sono nate con il processo chiamato compilativo. Il significato della parola compilazione è definito da Pápai Páriz Ferenc come furto, scippo, appropriazione, mentre Szenci Molnár Albert nel suo Dic- tionarium gli attribuisce il significato di furto, appropriazione indebita.1 Allo stesso tempo in entrambe le due opere, nella radice del termine “Compilare”, 1 Hargittay Emil, Pázmány és a kompiláció = Pázmány Péter és kora, szerk. Hargittay Emil, Pi- liscsaba, Pázmány Péter Katolikus Egyetem BTK, 2001 (Pázmány Irodalmi Műhely, 2), p. 251. RSU XVI - “Letteratura” si possono individuare le espressioni con minor tono peggiorativo (gyüjtöm) e (gyüvtöm).2 Il significato del termine “Compilatio” – secondo la terminolo- gia letteraria del passato – si può indicare anche come redazione, tecnica di composizione di un testo, un processo che vede la nascita di un testo da un’al- tro, passando dall’utilizzo di termini, all’adattazione secondo un ulteriore fine letterario.3 Le opere scritte con questa tecnica, secondo Hargittay Emil, non sono categorizzabili come intenzioni di trasmettere nuovi pensieri, nuove riflessioni, ma come opere che si incentrano sulla “trasformazione” di testi, su ristruttu- razioni letterarie che a loro volta pongono le proprie basi sulla tecnica della compilazione.4 Nelle raccolte di prediche dell’epoca barocca si possono trovare molte volte citazioni riguardanti l’uso di altri testi: ad esempio Illyes András arcivescovo transilvano nel 1690 scrive di aver compilato prediche dalla Bibbia, in latino, in ungherese, dai testi dei Padri della Chiesa, da scritti del cardinale Pietro Pázmány, dal gesuita Káldi Geörgy, cercando di recuperare belle testimonianze religiose riguardanti la redenzione.5 La tecnica della Compilazione è difficilmente rintracciabile in quei testi dove le fonti non specificano dei testi di base. In gran parte dei volumi contenenti pre- diche, nell’introduzione da parte dell’autore, si possono trovare citazioni: Telegdi Miklós afferma di non aver seguito né il pensiero suo né quello di altri pensa- tori dell’epoca, ma di essersi concentrato esclusivamente sulla trasmissione della parola divina. Padányi Bíró Márton allo stesso modo focalizza la sua tesi sulla trasmissione del verbo divino facendolo assomigliare alla fede, alla coltivazione del grano.6 Si considera nei suoi scritti come mietitore della tradizione apostolica, e del Vangelo. Parla di un anima che raccoglie il frumento derivante dalla Sacra Scrittura. Lukácsy Sándor considera luoghi comuni le sopracitate formule e afferma l’importanza del principio della discrezione, dell’umiltà, accompagnate da un essere attaccato alle tradizioni, tutti quanti elementi indispensabili nelle prediche.7 2 KecsKeméti Gábor, Prédikáció, retorika, irodalomtörténet: A magyar nyelvű halotti beszéd a 17. században, Universitas, Budapest 1998 (Historia Litteraria, 5), pp. 194-195. 3 Hargittay, p. 251. 4 Hargittay, p. 251. 5 illyés András, Megrövidittetett ige, az-az predikatios könyv, Nagyszombat-Bécs, 1691-1692, 2v). 6 Padányi Bíró Márton, Micae et spicae evangelico apostolicae: Avagy evangyéliomi kenyér morzsalékok és apostoli buzakalászok, Győr, 1756, c2r. 7 luKácsy Sándor, “Trombita, kürt, tanító vagyok”: Prédikátorok – hivatásukról, műfajukról, Irodalomtörténeti Közlemények, 1995, p. 281. 8

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mechanical, including photocopy, recording or any other information .. L'artista era uomo del suo tempo, viveva in un mondo che natural- Al ritorno in patria, Ady dichiarò guerra con Új versek a tutto ciò che gli . cel Proust, Aldous Huxley e sulle loro orme il nuovo romanzo francese e inglese.
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