Le profezie sull'avvenire della nostra civiltà che Huxley formulò nel 1932 in Mondo nuovo sono riproposte e confermate in questo breve volume. In Ritorno al mondo nuovo il grande romanziere e saggista inglese constata che le previsioni di allora si sono avverate assai prima di quanto egli ritenesse: venticinque anni, e non sei o sette secoli, sono bastati per tradurre in realtà la sua sconcertante visione della società futura. Il grande successo riportato dal precedente romanzo fantastico-satirico (già pubblicato in Medusa), si è rinnovato per quest'opera acuta e brillante che si colloca nella produzione saggistica di Huxley. L'esame dei mezzi impiegati dalla élite al governo per ridurre l'uomo a un compiacente robot, è condotta dallo scrittore con impressionante obiettività. Ma questo grido di allarme, questa denuncia di un processo che accresce la forza dei poteri centrali a scapito della libertà dell'individuo e dell'etica democratica, è nello stesso tempo un appello e una sfida che Huxley rivolge agli uomini affinchè difendano tali valori contro le forze che minacciano di distruggerli.
(source: Anobii.com)