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Ricerche filosofiche sulla essenza della libertà umana e gli oggetti che vi sono connessi PDF

242 Pages·1947·29.692 MB·Italian/German
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RICERCHFEI LOSOFICHE SULLA ESSENZA DELLA ' LIBERIAU MANA E GLIO GGETTCIH EV I SONOC ONNESSI (1809) ~ F.W .I . Schelling 23 SM 700 BE00001374 i Bal()TECA Ct,'lC•A1 J "aV.i:Jl"...,., Prima cdir.ionc Ti10lo dcll'opcra orig,aalc Pl,i{osophischc L'nrcr' ~uc/4ur,g~n üh~r da., Tl'c.,rn der meruch/icl,rn Fr~i/,('it und die damit zu.,wmmrnluingendrn Geg_r11uändr. lntrodux.ionc tradw:.ionc c notc a cura cli Susauna Dra~o Dei Boea. II 1cs10t cdcsco, oltrc ehe dnlla curatricc. catato revisionatoda.l Prof, Frie drich l.oew, gia doccnlc dcll'Uaivcmlä d, Monnco. I' R O \1 R 11. TA LETTE R A II I A R I S F. R \',\TA lstitulo Edi10ri1le ltaliano • Milaao, Via Piolti de Bionchi. G-1O• Stampalo in halia • Prin1cd in hal.1 NOTAI NTRODU'ITIVA - --- -- Osserva lo Sehelling, verso la '{ine delle res . . ehe, ehe un sistema della ra.gione deve P .e nti Rlcer le esigenze dello spirito con quelle del " umfica.re tutte senttmento morale con quelle del ™Us evcueorqretu,.e lllldee „t . . ..,. o tn e etto Ch e. quesd at o imperativo „ debba servire al filoso f o d.1 norma• e d1 gut , nessuno piu. , dd.e llo Seh. l.o ha senti·to profon- d amen t~ • ~ nessu~ piu 1 1u i ha mostrato di tener f ede a quest esigenza, ptegando e modificando le sue dott • tutte le volte ehe un pr~sagio interno, o una segnalaz~: e?munque p~en11:tf!-gh dal di fuori, lo ha fatto avvertito di lacune e insuffici~n~e nel suo pensiero espresso. Si deve a questa disposizione del suo spirito ehe egli ab bia potuto modificare tanto profondamer:te le sue ve dute dalla primitiva posizione assunta nel sistema del l' I dentitd, per far posto alle esigenze tenute vive nella. eoneezione cristiana dell' essere, e malamente o per nul la soddisfatte nella sua prima coneezione idealistiea, come anche nella dottrina fichtiana, e come, poco di po1, nel sistema dello Hegel. Alla eoncezione cristiana non era mai stato estraneo il suo pensiero, come del resto quello degli altri idea!i~ti ehe con lui compongono la grande triade del pensiero tedesco di questo periodo. Ma a lui i motivi del pensiero cristiano erano stati resi particolarmente famigliari, fin dai suoi primi anni di studio, dal padre. Questi infatti, uomo di studio e di chiesa, teologo, predieatore. profes sore moito versato nella conoseenza dei testi della Sacra Scrittura e nelle lingtie orientali, lo aveva ~olto pres~ iniziato agli studi biblici, e sotto questa influenza, ~n parte, lo Sch. aveva attraversato anche gl~ anni d! studto all'Universita di Tubinga, tanto da distmg~ersi al!ora particolarmente per la sua eonoscenza delle lmgue onen tali e per gli studi eritici sulla Bibbia, ehe egli conducev~ propugnando anche un nuovo metodo di esegesi. Le te~ di laurea si aggirano aneora intorno a q.uesti argomcn~~ 10 l'una trattando della supposta falsifieazio~e ehe g•n . cpistola pao1 ina, stico Marcione avrebbe fatto di una • ·nale l'altra rif erendosi al racconto del peeeat~ ongt ' QUale risulta dal terzo eapitolo della Genesi. 1 N fu, quindi ehe un ritorno a.H'a.ntieo orienta.mento, r:;rirsi ehe egli f ee~, d~l 1802 in poi, sempre piu pro~ fonda.mente, ai richia.mi eh~ gh _vennero. da.1 punto d, · t cristiano e la progressiva. nelaborazione della. sua fi;~:Ofiai n ser:.soc ristiano. I primi-indizi in quest? senso li trovia.mo nel dia.logo ~run_o, de! 1802, a. pr?posito del l'origine del fi7:ito. ~':: f?iustifiea.~ioned ~! fi:ntto, d~! sor gere dell'individ~a.hta. hbera e s~n_gol_ial ,n c~oscimento dell'aecidentalita ea.suale eon cui il singolo si muove en tro il tutto, incontrava gravi diffieolta. neUa dottrina. idealistica fichtiana del primo Sehelling, ·e l'a.pprofondi mento di questo problema, delle esigenze e]ie esso porta implicite e ehe l'idealismo non e in grado di soddisfare, doveva neeessariamente, come aecadde per lo Sch., in durre a battere altre strade per cereare di risolverlo. Nell'idealismo, preso eome base dell'essere il principio spirituale a.ttivo, tutto diviene espressione dialettica di questo principio. E tutto ha valore positivo eome mo mento di attuazione necessaria di tale principio, onde nella sua unitd rientrano dialetticamente tutte !e vi eende singole deU'essere eorporeo e anche del volere umano. L'idealismo ignora la molteplicitd, ehe non sia molteplieita. apparente, di elementi costitutivi deU'unitd, e ignora la vera antitesi, perehe il negativo fatto tale dal positivo nel suo realizza.rsi. Rieonosee a prima vista il singolo, l'opposto, ma al tempo stesso lo nega, perehe presenta la singolarita. sempre eomposta entro t'univer salitd, l'opposto sempre supera.to nel positivo, sorgente solo in funzione deU'atto ehe lo supera. Da. a! singolo e all'opposto una vita fittizia, perche ne ammette 1a sussistenza_ in una sola direzione, queUa. del singolo e entro l'1;Lmversalitd di eui espressione, detl'opposto automatteamente superato. Che fosse difficile, ma al tempo stesso essenziale a.1 pensa.re fi!osofico 1a deduzione de! finito, ehe anzi que sta deduzione dovesse costituire il cardine del pensare filosofi~o,l o_S eh. lo aveva. rilevato molto presto, e un'os servazione m questo senso la. troviamo gid in una delle Lettere sul dogmatismo e il criticismo, precisamente la II quarta, neU'ann.o 1795. A. ddormentatasi un poc o q ue- sta .v-reoccupa~ione n~g 1~ anni suceessivi, eeeo ehe ta ve~iamo riaff ior?'te, mst~~e .ad ~~ soluzione per ta ~nma ~~lta fu~:1 dello ~nto 1deahst1co del sistema det- 1 Iden_tita, e gia preeo'!izzante gti orientamenti futuri, nel dtalogo del 1802. L Assoluto, ehe egli non tarderci a chiamare Dio, si presenta o:a come rieco di tutte le Idee: e queste Idee, ehe nette R1cerehe sono gid diventate n Verba presso H Padre, sono un po', brunianamente le ragioni seminali deUe eose, L'infinita produttivitci 'ehe e non cieea, appunto perehe nel eoncretarsi si delinea seeondo questa infinita Ticehezza di Idee. Ora queste Idee, ehe naseono entro l' Assoluta e 1o esprimono, sor gono eon una loro libertd di seetta, per cui possono, o Timanere radieate neU'A ssoluto, nella sua infinita pro duttivitci, rappresentandone un momento ehe sempre si risolve, oppure svellersi dall' Assoluta e sussistere per se. In questo secondo caso, perdono ogni facoltci di mu tare, Tim.angono legate alla forma ehe rappresentano, costituiscono cioe it finito: e cosi nasce it mondo degli esseri particolari. n principio di libera iniziativa e di scelta nell'interno deUe Idee ne fonda l'origine. Nel Bruno si tratta di poco piu. di un cenno. Ma lo Sch. sa peva L'im,portanza deUa sua tesi, e non manca due anni piu. tardi di Tichiamarvisi, quando, eon l'artieolo Filo sofia e religione, si orienta deeisamente per la nuova via. Aveva lasciato da un anno l'ambiente fi.losofi.eoe lette rario di Jena, dove molte e eoncorrenti ispirazioni lo avevano aiutato a cogliere nell'essere della natura quel principio produttivo e creativo divino, ehe poi si rende comprensibile aU'uomo attraverso la creativitci artistie~. Ma questa sua prima fase speculativa porta!l~ con se. prezioso patrimonio ormai saldamente acquisito e ehe non verrd piu. abbandonato, una concezion~ ~~d~men tale: l'interpreta.zione della natura come attivita nstr~ ta in determinate eerchie onde lo spirito riconosce m essa se stesso , ma chiuso ~tro limiti. Ma ·o ndn.af i lad bealtta- taglia per sostenere questo punto, la lotta tn t esa. realtci e delta spiritualitd della natura, era stata bn1lan- III temente __e ond'!tt'?-, e ~u~i gH elementi utm aUo seopo erano gia stati nmessi in eampo. Su queste basi, o me gtio, :in:ianendo impregi:i,d!eate queste basi, nuovi pro blemi si profilavano all orizzonte, ehe i nuovi eontatti eon altri, diversi spiriti da quelli ehe formavano l'am biente romantieo di Jena, rendevano partieolarmente sensibiti e vivi. Nel 1803, se non prima, lo Seh. eonosee il Böhme eil suo seguaee Oetinger. Ne abbiamo testimo nianza nel suo epistolario, da eui risulta ehe in quel l'anno egli ebbe oeeasione di ineontrare il pastore Pre ziger, segua.ee e ammiratore di Oetinger, e eon lui parlo a lungo e eon entusiasmo dei due filosofi. N el medesimo anno esee uno scritto di K. A. Esehenmayer, medico e filosofo ehe lo Sch. molto apprezzava e eol quale aveva avuto pareechi scambi di vedute intorno alla filosofia delta natura, rimanendo da lui sensibilmente influen zato. Dai problemi di filosofia deUa natura, l'Eschen mayer aveva spostato iL suo interesse ai problemi reli giosi, e da questo nuovo punto di vista, giudieando la filosofia, e precisamente la filosofia nella forma ehe essa aveva assunto neUa dottrina schetlinghiana dell' Asso luta, intendeva dimostrare ehe essa ha dei limiti invali cabili, per cui non puö portare 1a mente a sentire quella realtd divina ehe soltanto la fede puö attingere. L'As e soluto della filosofia,diceva 1'Eschenmayer,non Dio, ma e, appunto, sempLicemente l' Assoluto, l'Identitd. L.Iden titd e il piu alto punto cui la speculazione possa giun gere, e costituisce al tempo stesso il ponte per cui si passa dal campo deUa speculazione al campo della fcde. L'estremo passo eompiuto dalla filosofia, ea nche il primo passo nel campo della fede: sul mondo aceessibile alla conoscenza, domina una lu.ce ehe l'avvolge e ehe viene soltanto daUa Rivelazione. La filosofia nel suo trapasso alla non-filosofia, era iL titolo dell'articolo nel qualc l'Eschenmayer non mancava di concentrare la .sua cri tica proprio intorno alla questione dell'origine del fi nito, osservando ehe lo Sch. non poteva deTivare il finito dal suo principio di 1d entitd, perche devono gid esser comprese nel principio delle differenze, affinche queste IV differenze si manif estino nelle cons _ . deUo Sch. allo scritto deH' Eschenmd'uen :e;,L a. nsposta J 804 Filosofia e relicrion . yer e • arttcolo de! • o• e, co11s1derato giust l base di partenza del nuovo orienta t ,amente a ° raggiungere la sua espressione ptu. _ men c te doveva . h Q ll h . ' ,cca e matura nelle R~cerc e. ue o c e dtce in quell'ar•; l S h f esa d ~1 1= - fil os~f i a e d ella possibilita ••de io ion c1lo u decr e . an edllia- concezione dell Assoluta '?uegli aspetti ehe per l'Eschen e ,nayer potevano essere mtuiti solo dalla fede, solo apparentemente una confutazione delL'Esche I · • l S h • · nmayer. n venta o c • 1!1egav erso il punto di vista del suo ob- biett_ore, a~teggiando le~germente il suo Assoluta in una ~mera dtv~rsa, ehe gh pennetteva di far posto a quelle esigen7e ~a.n~ sch~nmayer rivendicate. L' Assoluta e an cora l umta tdent1ca, m.a m essa lo Sch. introduce La possibilitii di un distacco, attraverso il possibile sepa rarsi deH'Idea, secondo le linee gid accennate nel Bruno. Qui, aU'idea del distacco aggiunge, in piu, l'idea di col pevolezza, di male inerente al distacco stesso, e su que sta base schizza le linee di quella concezione della sto ria e de Ha religione ehe sara conf ermata in seguito, e sempre piu rafforzata. Il termine estremo di questo di e stacco l' egoitci: ma da questo fondo ha inizio il pro cesso ehe costituisce la storia deU'umanitd attraverso cui si compie i1 ritorno in Dio. La storia ha questo significato, e Ia religione ne dd L'interpretazione ver~ presentando l'esistente originato da una colpa per cm e l'individuo si staccato da Dio, e descrivendo la via del ritomo attraverso la Redenzione. Le basi del nuovo orientamento sono onnai fissate. L' As solutq diviene Dio, il Dio della religione, e la realtd fi"!1ita e il processo per cui lo spirito, prima si s~cca da D10, e poi gradatamente ritorna a lui. I momenti della natura e della storia segnano Ie tappe di quest'« odissea dello spirito ». • z • punto Q uesto primo passo sulla nuova via ha asciato un oscuro da. illuminare, un punto di importanza f 0nd~ mentale come mai il finito si stacch1 dall'Assolueto , 7:- ' t· dest1- du cendosi appunto ad essere finito. La ques wne V nata a rimanere misteriosa e insolubile sulla_ bas~ degli. elementt di eui lo Seh. finora dispone: e in,Jattt egh stesso e diehiara ehe il distaeeo delle Idee daU Asso~uto un f atto misterioso: e, aeutamente aggiunge, la. eireosta.nza. stessa ehe esso deve aceadere libera.7!1-ent_ees,c lud! ehe se ne possa dare una ragione. Perö 11 m1ste:o, nei ter mini allora posti, si estende piu lontan? dt qu~nto to Seh. non voglia ammettere: esso infattt non nguard~ soltanto il m.odo come si possa intendere ehe le Idee, cm e aperta la possibilita di rima.nere in Dio o di sl;Parar sene, optino per 1a seconda via e non_ per l~ p7:ma -:- ehe sarebbe anche un mistero accettabtle e giustificabile come tale secondo 1a spiegazione ehe lo Sch. ne dd - esso risal~ piu oltre, e riguarda il sorgere medesimo di queUa possibilitd, non potendosi intendere come l' As soluto, in una espressione di se stesso, ehe dovrebbe essere altrettanto infinita quanto lui medesimo, per venga ad avere in se un principio di !imita.zione, sia pure solo eome possibile. La spiegazione ehe lo Sch. e tenta di dare di questo punto, infatti a.ssai discu.tibile. Negli anni sueeessivi, trasforma.ndosi piu decisamente il coneetto di Assoluta nel concetto di Dio, questo pu.nto troverd 1a sua soluzione. Qu.ella Iimitazione ehe l' Asso luto non poteva far sea.turire da se stesso, puö invece, e e anzi deve, originarla il Dio ehe vita, il Dio ehe amore per rendersi possibile eome vita e come amore. ' La prima defi:nizione di Dio come vita la incontriamo due anni ptii tardi, nel 1806. In qu.ell'anno, lo Sch. co nos~e p_erso~!m';Ttte Francesco Baader, ehe insegnava ne1~U m_versitad t Monaco dal 1796, diviene suo collega e ~ ~t;1nge eon lui in rapporti di stima e di cordiale amtetZta, ehe durano fino al 1812. La stima ehe lo Sch e e.~neepisee per i~ Baader in questi primi anni grande: e l mjtuen:z:ae he nceve da.He sue dottrine a.ssai notevole. ~ttrave!~o _al Ba.ader,e ntusia.sta ammiratore del Böhme si fa p1u mtenso it su.o interesse per la filosofia dei „ Boh~e e per 1a filosofia dell'Oetinger. Jaeopo Böhme Oe_tmgere_ Franeesco Baader, sono le tre figure verso l~ eu.i dottrine lo Seh. va debitore di gran parte dell'ispira- VI

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