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Resistenza e Rivoluzione (Scritti scelti, 1941-1944) PDF

321 Pages·1977·58.046 MB·Italian
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ENVER HOXHA RESISTENZA E RIVOLUZIONE (Scritti scelti, 1941-1944) introduzione di Luciano Menegatti Gabriele Mazzotta editore Storia e classe 16 © 1977 Gabriele Mazzetta editore Foro Buonaparte 52 - 20121 Milano ENVER HOXHA RESISTENZA E RIVOLUZIONE (Scritti scelti, 1941-1944) introduzione di Luciano Menegatti Gabriele Mazzotta editore Tutti i testi di Enver Hoxha contenuti nel volume sono tratti dagli originali presentati nelle Opere (tuttora in corso di edizione) pubblicate in lingua albanese per decisione del Co­ mitato centrale del Partito del lavoro d’Albania dall’istituto di studi marxisti-leninisti presso lo stesso Comitato centrale. Le traduzioni dei testi sono integrali e tengono conto delle specificità delle espressioni di lingua albanese; si è cercato di aderire il più fedelmente possibile agli originali scritti da Enver Hoxha. La scelta è stata effettuata considerando la necessità di dare al lettore una visione d’insieme dei problemi generali, affron­ tati da Enver Hoxha durante il periodo considerato, e una sin­ tesi degli aspetti particolari che venivano ponendosi nel pro­ sieguo della Lotta di liberazione nazionale. Questo lavoro è stato reso possibile dalla preziosa collabora­ zione prestata dai vari organismi interessati della Repubblica popolare d’Albania ai quali va il ringraziamento del curatore e dell’editore. INDICE Introduzione di L. Menegattt..............................................pag. 9 Cronologia storico-politica dal 1839 al 1944 ............ * 30 LA FONDAZIONE DEL PCA, L’ORGANIZZA­ ZIONE E LA CONDOTTA DELLA RESISTENZA CONTRO GLI OCCUPATORI ITALIANI (no­ vembre 1941 - settembre 1943)............................................... » 69 Lettera al CC della Gioventù comunista d’Albania in risposta all’indirizzo di saluto inviato in occasione della fondazione della « Gioventù comunista alba­ nese », il 23 novembre 1941............................................ » 71 Rapporto presentato alla I Riunione consultiva dell’attivo del PCA.............................................................. » 72 Articolo di fondo del primo numero di * Zèri i Po- pullit »...................................................................................... » 92 Il fascismo terrorizza Kosova. Bande di criminali fa­ scisti, organizzate da Mustafa Merlika, Kolë Bibë Mirakaj, Iliaz Agushi, Ferhat Draga e dai Kryezi uc­ cidono e disonorano i kosovari...................................... » 96 Circolare alle organizzazioni del Partito della regione di Tirana sul rafforzamento del Partito e dello spi­ rito rivoluzionario................................................................ » 100 Lettera al Comitato regionale del PCA per Korçë sull’atteggiamento net confronti del « Balli Kom- bëtar »...................................................................................... » 107 Lettera al Comitato regionale del PCA per Gjiroka- stër sull’atteggiamento nei confronti del « Balli Kom- bëtar »................................................................................... pag. 113 Le direttive d*Inetlelrnazionale comunista e la Lotta di liberazione nazionale...................................................... » 118 Lettera al Comitato regionale del PCA per Korçë sullo scioglimento del gruppo dello « Zjarri » e sull’educazione dei suoi membri.................................... » 137 Circolare per l’organizzazione d*Eeslelrcito di libera­ zione nazionale........................................................................ » 142 Circolare per la creazione dell’organizzazione antifa­ scista delle donne albanesi.................................................. » 145 Circolare per la liquidazione della frazione di Sadik Premte nell’organizzazione di Vlorë............................... » 148 Circolare per la denuncia dell’accordo di Mukje.... * 160 Relazione presentata alla II Conferenza di liberazione nazionale (di Labinot) sull’atteggiamento nei con­ fronti delle varie correnti fuori del movimento di li­ berazione nazionale.............................................................. » 163 LA GUERRA PARTIGIANA CONTRO GLI OCCU- PATORI NAZISTI FINO ALLA COMPLETA LIBE­ RAZIONE DELL’ALBANIA (settembre 1943 - novembre 1944)....................................................................... » 177 Direttive per la situazione creatasi dopo la capitola­ zione dell’Italia fascista...................................................... » 179 Lettera al Comitato regionale del PCA per Berat in cui si critica il suo atteggiamento opportunistico nei confronti del « Balli Kombëtar » e gli si inviano di­ sposizioni circa il rafforzamento dei Consigli di Libe­ razione nazionale.................................................................. » 189 Lettera a Ramadan Çitaku circa l’organizzazione della II brigata d’assalto, la denuncia dell’atteggia­ mento sciovinistico di V. Tempo nei confronti del PCA e l'atteggiamento passivo di S. Malëshova.... pag. 195 Lettera a V. Tempo in risposta alle sue calunniose accuse contro lo stato maggiore di gruppo della re­ gione Ji Dibër e il CC del PCA.................................... » 198 Direttive sul rafforzamento dei rapporti con l’URSS e sull’atteggiamento da tenere nei confronti del * Balli Kombëtar », del « Legaliteti » e delle missioni militari inglesi; sul rafforzamento del Fronte, dei Consigli e delFEsercito di liberazione nazionale, del Partito e delle altre organizzazioni antifasciste........................................ » 201 Lettera a Baba Mustafa Xhani sulla situazione bellica all’interno del paese, sull’atteggiamento di Abaz Kupi e sull’attività sabotatrice delle missioni militari inglesi..................................................................................... » 224 Lettera concernente la collaborazione della missione inglese con i capi della reazione contro la lotta anti- fascista del popolo albanese............................................ » 227 Lettera al compagno Nako Spiru sullo sganciamento dello stato maggiore generale dell’ELNA dall’accer­ chiamento e sul contrattacco dell’ELNA.................... » 229 Lettera al compagno Nako Spiru in relazione al su­ peramento delle difficoltà create dall’operazione ne­ mica d’inverno...................................................................... » 233 Lettera al compagno Mehmet Shehu in relazione alla salvaguardia dei principali quadri politici e militari » 238 Rapporto presentato al I Plenum del CC del PCA,. » 240 Rapporto al I Congresso antifascista di liberazione nazionale................................................................................. » 267 Risposta alla nota del generale Wilson, comandante dello stato maggiore alleato del Mediterraneo.......... » 281 Discorso pronunciato al 1 Congresso della Gioventù antifascista albanese........................................................... » 284 Rapporto presentato alla II Riunione del Consiglio antifascista di liberazione nazionale d’Albania.......... pag. 290 Discorso tenuto al I Congresso dell’organizzazione delle donne antifasciste albanesi.................................... » 308 Discorso pronunciato in occasione della giornata della proclamazione dell’indipendenza e dell’entrata del governo democratico a Tirana................................ >► 312 INTRODUZIONE di L. Menegatti L’Albania degli Anni Trenta, che vide il formarsi dei primi nuclei comunisti organizzati, viveva una condizione economica miserevole, che si aggravò ancora di più a seguito delle conseguenze della grande crisi economica capitalisti^ del Ventinove, è una realtà poli­ tica apparentemente stagnante, ma assai complessa, irta di contraddi­ zioni. Innanzitutto con la caduta del governo democratico del 1924 diretto da Fan Noli, Zog aveva potuto, in anni di repressione, rela­ tivamente stabilizzare il suo regime; l’Albania però pagava l’insop­ portabile prezzo di avere una parte dei suoi migliori uomini esuli all’estero, dove continuavano la battaglia per l’emancipazione della loro società dal regime semifeudale, senza però poter incidere diret­ tamente ed efficacemente sullo sviluppo di questa con il loro contri­ buto politico e intellettuale. In secondo luogo l’organizzazione del potere di Zog era talmente anacronistica rispetto a tutte - o quasi tutte - le rimanenti nazioni europee da divenire un serio ostacolo anche per il soddisfacimento delle più elementari esigenze di vita ci­ vile e culturale necessario al popolo albanese. Ai vertici dello Stato un monarca despota e una cricca corrotta agivano come se il popolo non esistesse che per essere vessato; nell’economia prevalentemente agricolo-pastorale i rapporti di pro­ duzione erano pressoché ovunque di tipo semifeudale; ma contem­ poraneamente questo popolo non accettava supinamente di essere cosi angariato e reagiva in modi differenti per classe di appartenenza, per condizione reale di esperienza e di maturità, determinati cioè dai rapporti di lavoro e dall’ambiente politico-culturale di cui erano espressione. La pur esigua classe operaia guidata in talune regioni da elementi comunisti si organizzava in società di mutuo soccorso e in embrioni di sindacati con cui conduceva dure lotte per il migliora­ mento delle proprie condizioni di vita; nelle campagne le proteste erano continue contro l’esosità dei prelievi fiscali e l’ingiusta riparti­ zione dei raccolti; artigiani e piccola borghesia mercantile erano strati combattivi nelle loro concrete rivendicazioni settoriali; gli am­ bienti intellettuali progressisti vivevano in un fermento crescente, consapevoli dell’arretratezza culturale e dell’isolamento in cui era te­ 9

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