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Religiosità ed educazione religiosa PDF

33 Pages·2015·0.58 MB·Italian
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NUOVASECONDARIARICERCA Religiosità ed educazione religiosa: nuove linee di ricerca A cura di Maria Teresa Moscato (Università degli Studi di Bologna) I testi inseriti in questo secondo dossier provengono dal primo Seminario nazionale del Gruppo di Lavoro della Società Italiana di Pedagogia su “Religiosità e formazione religiosa”, tenutosi a Bologna nel set- tembre 2014. La costituzione di questo gruppo di lavoro intorno al tema della religiosità e della sua for- mazione appare esso stesso un significativo segnale della ripresa di interesse sull’oggetto religione in area pedagogica. Questo dossier contiene alcuni dei contributi presentati, nella loro versione definitiva, e in particolare quelli che più mettono a fuoco la situazione attuale degli studi pedagogici italiani sulla reli- gione, il loro quadro teoretico e le direzioni di lavoro aperte. I primi due contributi qui presentati sono di Maria Teresa Moscato (Università di Bologna) e di Pierpaolo Triani (Università Cattolica di Piacenza), al momento anche coordinatori del gruppo Siped. I due contri- buti si integrano nel configurare il primo obiettivo condiviso dal gruppo, e cioè l’individuazione di uno statusdella ricerca pedagogica in materia religiosa, in termini di quantità e qualità degli studi individuati. La Moscato ripercorre sinteticamente, nella prima parte del saggio, una ricognizione già effettuata degli studi esistenti intorno al 2010, ipotizzando le ragioni di quello che le appare “un lungo silenzio”, che ella ricollega allo stesso statuto epistemologico della pedagogia accademica per un verso, e per l’altro verso alla sensibilità “sospettosa” e “demistificante” della cultura scientifica occidentale post-Sessantotto. Nella seconda parte del testo l’Autrice ripercorre l’itinerario compiuto nell’ultimo triennio da un gruppo di pe- dagogisti bolognesi, sia nel precisare i lineamenti della religiosità come oggetto pedagogico, sia nel ri- costruire prospettive di indagine in chiave multidisciplinare, ed infine illustra le fasi della ricerca tuttora in corso. Il punto originale affrontato è il tentativo di definire la religiosità in quanto tale, e il suo dina- mismo nell’arco della vita, in chiave di “capacità” umana. Si tratta di un approccio pedagogico di tipo descrittivo-interpretativo, piuttosto che pratico-normativo, in una prospettiva che sembra sollecitare an- che un ripensamento della nozione di educazione in senso più generale. Il saggio di Pierpaolo Triani opera una ricognizione dettagliata ed analitica della produzione pedagogica apparsa fra il 2010 e il 2014 (si tratta prevalentemente di articoli su riviste specializzate), individuando le ragioni che concorrono alla “censura” della religiosità come oggetto di ricerca, e segnatamente della educazione religiosa, sulla quale continua a gravare il sospetto che essa limiti al fondo la libertà della per- sona, e che, per un altro verso, ogni «interpretazione che cerchi di comprendere il nesso fra processi edu- cativi e dimensione religiosa sia destinato a restare imbrigliata in posizioni “di parte” … che inficereb- bero la possibilità di un discorso ‘scientifico”». Triani rileva anche come l’analisi di una produzione specificamente pedagogica non possa in realtà pre- scindere dalla pubblicazione contemporanea di altri testi, non specificamente pedagogici, che tuttavia hanno rilevanza anche pedagogica, diretta o indiretta. Si tratta di ricerche sociologiche come di studi filosofici e teologici, testi di rilievo scientifico-teoretico, che, per la loro stessa apparizione, modificano la sensibi- lità e sollecitano l’interesse sociale intorno al tema. La bibliografia esaminata analiticamente e classifi- cata criticamente è indicata nel dettaglio, e il testo di Triani si propone dichiaratamente come uno stru- mento di lavoro per tutti i pedagogisti intenzionati a percorrere nuove direzioni su questo tema. Il saggio centrale del dossier, di Carlo Nanni, dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, entra diret- tamente nel merito di un dibattito ideale sulla funzione della religione nel processo educativo, sviluppando un contraddittorio pro/contro la religione che ripercorre schemi pregiudiziali che oggi possiamo definire 14 © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII NUOVASECONDARIARICERCA “tradizionali”. Si deve apprezzare che, lungi dal concludere su una posizione, Nanni formuli piuttosto l’esi- genza di un “supplemento di istruttoria”, o meglio di una diversa razionalità scientifica nell’analisi e nel confronto delle posizioni, anche fra diverse identità religiose e non religiose. Il saggio, quindi, segna la direzione potenziale del lavoro pedagogico ed esige una sua nuova razionalità metodologica. Focalizzando in trasparenza il tema della formazione religiosa, il contributo di Giuseppe Mari, dell’Uni- versità Cattolica di Milano, si colloca in prospettiva neotomista, affrontando alcuni aspetti di filosofia del- l’educazione. Il saggio ripercorre la fondazione teorica tradizionale del rapporto persona ed educazione, e quindi della fede, con diretto riferimento al pensiero tomista. Il saggio di Chiara Biasin, dell’Università di Padova, sviluppa viceversa uno sguardo comparativo fuori dai confini nazionali, analizzando il caso degli studi di lingua inglese sull’educazione cattolica, come ven- gono sviluppati da un Centro Studi di respiro internazionale, ospitato da un’università londinese. L’obiet- tivo della comparazione è quello di esplorare vie di affronto della ricerca sul tema, comprendere altri pos- sibili percorsi, evidenziare differenti strategie, sperimentate in contesti diversi. Contributi ●Maria Teresa Moscato,La religiosità come oggetto di ricerca pedagogica. Un percorso e una direzione di lavoro ●Pierpaolo Triani,La produzione pedagogica italiana sulla religiosità ●Carlo nanni,La religione risorsa educativa? A che patto? ●Giuseppe Mari,Educazione, fede e laicità alla luce del pensiero tomista ●Chiara Biasin,La ricerca sull’educazione cattolica nel Regno Unito © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII 15 NUOVASECONDARIARICERCA tate nel quadro dell’educazione religiosa diventerebbe lo sviluppo La religiosità di una qualità religiosa personale: si tratterebbe di “educare la re- ligiosità” e di “educare alla religiosità”, prima che ad una prassi ri- come oggetto tuale e/o ad una specifica correttezza dogmatica. secondo l’autrice, solo l’educare la religiosità può costituire concreto terreno di in- di ricerca pedagogica contro e di dialogo fra diverse identità religiose (o laiche) in una so- cietà divenuta sempre più multiculturale e multi-religiosa; può Un percorso e una direzione fornire e supportare un senso di cittadinanza universale, solidale an- di lavoro che oltre i confini dello spazio/tempo immediatamente percepibile; può infine fornire anche un elemento trasversale e un criterio di va- lutazione pedagogica per l’insegnamento delle religioni nella Maria Teresa Moscato scuola. se ne conclude che il tema appare di rilevante interesse per la ricerca pedagogica presente, bisognoso dunque di studi e ricer- che approfondite e di sviluppi ulteriori. Questo contributo, prodotto in occasione del primo incontro semi- This work, produced on the occasion of the first seminar of the nariale del Gruppo di lavoro della società Italiana di Pedagogia su Siped work team about Religiosity and religious education, ob- “religiosità e formazione religiosa”, rileva come l’oggetto reli- serves that the subject “religiosity/religious education” has almost giosità/ educazione religiosa sia quasi per nulla frequentato dalla pe- never been debated by Italian scientific pedagogy in the last dagogia scientifica italiana negli ultimi decenni, mettendo in rap- decades. This “silence” seems related to some inner characteris- porto questo “silenzio” con alcune caratteristiche interne della tics of current pedagogical research, and to the present positivis- ricerca pedagogica attuale, a loro volta in rapporto con l’orizzonte tic, scientist and pragmatist cultural horizon. culturale da tardo positivismo scientista e pragmatista in cui siamo In its second section, the essay proposes a definition of religiosity; inseriti. nella seconda parte, il saggio fornisce una definizione di such definition is the result of an itinerary of research carried on religiosità come esito di un percorso di ricerca condotto a partire dal since 2010 by a group of researchers from Bologna University, who 2010 da un gruppo di pedagogisti bolognesi (una ricerca empirica are currently carrying on an exploratory inquiry. esplorativa è in corso di elaborazione). The term “religiosity” is intended as a qualitative, global dimen- Per religiosità si propone di intendere una dimensione qualitativa sion, consisting in a combination of orientations, attitudes and deep globale, costituita da un insieme di orientamenti e atteggiamenti, e certainties, joined with a set of knowledges, defining motivations, di convinzioni intime e profonde, integrate a un sistema di cono- parameters of evaluation and ethical decisions of an individual. Re- scenze, tali da determinare costellazioni motivazionali, criteri di ligiosity, in such a perspective, is a sort of basic psychic energy, giudizio e scelte etiche della persona. si pensa quindi ad energie psi- which organizes itself, starting from developmental age, with over- chiche di base che, in primo luogo nel tempo dell’età evolutiva, si lappings and integrations. Thus, religious certainties are supposed strutturano sovrapponendosi e integrandosi fra loro. le convinzioni to be founded in psychic forces, like the Eriksonian “virtues” of religiose sarebbero dunque ancorate a forze psichiche, come quelle Ego, particularly confidence-hope, devotion/faith, care and wis- che nel linguaggio del neofreudiano erikson sono definite “virtù” dom. These psychic energies are generated by progressive and dell’Io: in particolare la “fiducia-speranza”, la “fedeltà/fede”, ma unconscious stratifications from the moment of birth, and are later anche la “cura”, e probabilmente la “saggezza”. Tali energie psi- canalized, during the whole life experience, by “important” adults. chiche strutturate e orientate si originerebbero per “stratificazione” Religiosity seems to be typically connected to a sort of “sense of successiva fin dagli inizi della vita, in termini originariamente del transcendence”, interpreted as the capability to create a relation- tutto inconsci, e verrebbero poi stimolate e canalizzate, nel corso ship with a divine person, as the result of a sociability sympathetic dell’esperienza vitale, dall’incontro di ogni nuovo nato con figure with the universal human experience and as the way a person in- adulte che entrano con lui in rapporti personali significativi. si ri- terprets space and time. leva che il “senso di trascendenza” sembra caratteristico della re- Religiosity places itself on many different levels of depth of the in- ligiosità, sia come capacità di mettersi in relazione ad una figura di- dividual experience (external, visible levels and inner ones, which vina, sia come esito di una socialità intrinsecamente solidale may be partially expressible). It is also distinguished by a specific all’esperienza umana universale, sia come concezione/ rappresen- dynamism (not necessarily evolutive). tazione dello spazio e del tempo. la “qualità religiosa” si collo- This kind of perspective involves the revision of some of our theo- cherebbe quindi a diversi livelli di profondità dell’esperienza sog- retical categories developed in the last forty years, conceived in an gettiva (livelli esterni, relativamente osservabili, e livelli interni, intellectual or procedural way; we have to elaborate a category of forse esprimibili e comunicabili, almeno parzialmente), e sarebbe “education” as a “dynamic process”. Thus, the purpose of reli- inoltre caratterizzata da un intrinseco e specifico dinamismo, evo- gious education (and of every action connected to it) would be the lutivo o involutivo. development of a personal religious quality: education would be Questa prospettiva comporta la revisione di alcune nostre catego- supposed to “educate religiosity” and “educate to religiosity”, be- rie teoriche, dominanti negli ultimi quarant’anni, di tipo intellet- fore educating to a specific ritual practice or dogmatic correctness tualistico o procedurale, lasciando emergere piuttosto una nuova (or within such practice and correctness). The Author thinks that concezione dell’educazione come “evento/ processo/ dinamismo”. only “educating religiosity” can build a real meeting and dialogue seguendo questa prospettiva, l’obiettivo di tutte le azioni proget- ground among different religious identities, in a multi-cultural and 16 © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII NUOVASECONDARIARICERCA multi-religious society. This kind of education could give support tropologica). Il fenomeno è anche in contrasto con una ri- to a sense of universal, supportive citizenship, and provide peda- presa di interessi per l’argomento religione da parte di un gogical criteria for teaching religions at school. Evidently, this sub- pubblico relativamente vasto. nel mondo occidentale la ject seems really considerable for current pedagogical research and ripresa di interesse del pubblico e di scrittura per i temi re- needs to be further examined. ligiosi appare stimolato dai fenomeni migratori, che hanno messo a più diretto confronto mondi culturali e identità re- ligiose inizialmente fra loro lontane. In Italia questo in- teresse è documentabile a partire dagli anni novanta in re- Il “silenzio” delle scienze pedagogiche lativo ritardo rispetto al nord europa. sulla religione C’è però da ricordare che la sparizione del tema reli- ho già rilevato, in precedenti occasioni, a partire dal gione dalla produzione pedagogica, almeno a partire da- 2011, in quali termini si possa parlare di un “silenzio” gli anni post 1968, si colloca in un quadro culturale do- della pedagogia scientifico-accademica italiana sul tema minato dalla secolarizzazione e dalle filosofie (e religione1: mi riferisco specificamente ad una letteratura pedagogie) “del sospetto”5, da cui deriva una sorta di di studio e di ricerca, collocabile o riconducibile alla pe- auto-censura pregiudiziale delle scienze umane nei con- dagogia accademica in senso proprio, o comunque di li- fronti dell’oggetto religione. le origini del pregiudizio vello accademico/scientifico, che deve essere distinta da sono interne già al quadro culturale di tardo-positivismo una produzione letteraria, sia pure di alto livello culturale, (scientista e pragmatista) nel quale le ultime generazioni che nasca invece nei contesti religiosi, anche con scopi di si sono formate. l’evoluzione socio-culturale dell’occi- formazione e di edificazione religiosa. dente post 1968 ha sovrapposto a uno scientismo, sempre anche sul piano della didattica, per quanto si rilevi una più tecnologizzato e materialista, le molteplici sfuma- ricca fioritura di testi dedicati all’insegnamento della re- ture, anche emozionali, determinate dagli approdi della ligione cattolica, manca una produzione didattico scien- scuola di Francoforte a una rinnovata sintesi fra Marx e tifica – a mio parere – che tematizzi l’oggetto specifico Freud con coloriture naturalistico spontaneistiche (anche dell’IrC come disciplina2. sembra inoltre che l’insegna- derivate da rousseau). anche nel loro progressivo “ap- mento della religione nella scuola (di qualunque reli- pannamento intellettuale” e banalizzazione progressiva, gione) possa prescindere dall’idea stessa di “religiosità” osservabile almeno a partire dagli anni ottanta, tutte que- e dal problema della sua formazione. In Italia sembra ad- ste prospettive permangono irreligiose, o espressamente dirittura che la didattica dell’IrC debba essere realizzata anti-religiose (perfino quando recuperano alcune cate- prescindendo totalmente dall’idea stessa di educazione re- gorie del religioso in ottica “spiritualista” e new age). ligiosa, che non dovrebbe riguardare gli insegnanti di re- non possiamo approfondire in questa sede queste affer- ligione, e proprio mentre si fanno molti discorsi sul- mazioni, limitandoci a rilevare che il pregiudizio nei con- l’educazione interculturale alla religiosità… Tali ambiguità, dal mio punto di vista, debbono essere ricon- dotte proprio alla debolezza (o assenza) della ricerca pe- dagogica sul tema, e quindi all’impossibilità di ancorare 1.M.T. Moscato, L’educabilità umana e la religiosità: genesi, intrecci, sviluppi, ad una prospettiva teorica specificamente pedagogica (al- in M. T. Moscato - r. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare,armando, roma 2012, meno come criterio) una serie di aspetti e indicazioni pp.130-203. M.T. Moscato, La religiosità e la sua formazione. Una prospettiva operative che vanno dalla catechesi in parrocchia all’in- pedagogica, «orientamenti pedagogici», vol. 60 n. 2 (352), aprile-giugno 2013, segnamento scolastico della religione, e perfino alle crisi pp. 327-342. 2.a parte qualche segnale di (meritoria) problematizzazione pedagogica su que- educative della famiglia. sti temi, come a. Porcarelli, La religione e la sfida delle competenze, seI, To- In concreto, parlando di produzione pedagogico accade- rino 2014. 3.Il lavoro svolto a partire dal 2010 da un gruppo di pedagogisti bolognesi su mica italiana, quando nel 2010, abbiamo avviato un pro- questo tema è documentato principalmente dai due volumi: M. T. Moscato, r. gramma di ricerca multidisciplinare sul tema del senso re- Gatti, M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei, cit. e F. arici, r. Gab- biadini, M. T. Moscato, La risorsa religione e i suoi dinamismi. Studi multidi- ligioso, ciò che ho rilevato sui temi religiosi è stata sciplinari in dialogo, Milano, Franco angeli, 2014. I singoli saggi sono indicati soprattutto un’assenza durata diversi decenni, con limi- fra i riferimenti bibliografici in coda a questo testo. tatissime eccezioni3. Questo quasi totale abbandono del 4.Per esempio, la situazione in Gran Bretagna, rilevata da Chiara Biasin in un con- tributo presente in questo dossier, evidenzia proprio la scelta dell’educazione cat- tema, nell’ultimo mezzo secolo, non ha eguali nella let- tolica come oggetto di ricerca scientifica pedagogica, in prospettiva internazio- teratura scientifica internazionale4, e non ha eguali nel- nale, ad opera di un Centro studi collocato in una istituzione accademica pubblica. 5.Parliamo di Marx, Freud e nietzsche come “maestri del sospetto”, in quanto l’area complessiva delle scienze umane, anche in Italia (ad hanno operato un processo di “demistificazione” delle pretese della ragione es. esiste una ricca fioritura di studi di matrice socio-an- umana di poter conoscere la realtà, esterna ed interna all’Io. © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII 17 NUOVASECONDARIARICERCA fronti della religione, nell’occidente contemporaneo, pre- mentata. Uno dei risultati di questa trasformazione in- senta matrici culturali osservabili e ben radicate, la cui ori- terna (che acuisce la frammentazione) è anche il fatto che ginaria diversità teoretica non impedisce una confluenza non discutendo più dei grandi temi il nostro linguaggio pregiudiziale “contro” la religione, soprattutto nelle sue non è univoco né condiviso: così si possono tenere con- dimensioni concrete e/o istituzionali: un simile pregiudi- vegni e seminari sulla formazione insegnanti senza mai zio anti-istituzionale (in questo caso anticlericale) si ri- esplicitare se esista una definizione pedagogica di “in- trova perfino nelle rappresentazioni di molti cattolici ita- segnamento”. non esiste un significato univoco condi- liani, per quanto legato o assimilabile a dibattiti e a viso, fra noi, neppure per i termini “educazione” e “for- concezioni specificamente politiche. mazione”. Ciò significa in concreto che il nostro Il “silenzio” scientifico coesiste, tuttavia, con rappresen- linguaggio non esprime categorie scientifiche (e nep- tazioni diffuse fortemente svalutanti e riduttive del feno- pure filosofiche) caratterizzanti e unificanti nell’affronto meno religioso, tendenzialmente assimilato a supersti- dei singoli problemi. Questo costituisce oggettivo impe- zione e ignoranza, nella migliore delle ipotesi identificato dimento allo sviluppo di un sistema organico di cono- con aspetti emozionali e irrazionali imbarazzanti, che ne scenze di tipo scientifico, e favorisce, nell’affronto resi- fanno un vissuto troppo intimo per essere perfino oggetto duo di temi di ampio respiro teoretico, derive retoriche di conversazione: può sembrare curioso che nessuno si o ideologiche o moralistico-esortative. vergogni oggi di parlare del proprio segno zodiacale e di Insomma, tendenzialmente (con le solite limitate ecce- forze ignote (interne ed esterne alla psiche) mentre una ri- zioni), non coltivando più la filosofia dell’educazione, noi gida (quanto implicita) censura sociale vieta di parlare di pedagogisti non studiamo più, e non facciamo effettiva- dio, della morte, del significato ultimo della vita …. mente ricerca, intorno a temi essenziali (come l’educabi- nel quadro specifico delle scienze pedagogiche, tuttavia, lità umana o il dinamismo della trasformazione adulta). e il silenzio sulla religione potrebbe essere messo in rap- l’esperienza religiosa costituisce appunto uno dei questi porto anche con alcune caratteristiche della produzione “temi essenziali” (però può accadere che qualcuno di noi pedagogica italiana post 1968, che qui ci limitiamo sem- scriva di “educazione religiosa interculturale”). plicemente ad elencare. la vera radice di questo come di altri nostri problemi pre- senti risiede, a mio parere, nell’aver abbandonato del Un primo elemento potrebbe essere individuato nel pre- tutto la prospettiva di una pedagogia come scienza de- supposto, apparentemente del tutto condiviso, di una scrittivo-interpretativa (e quindi intrinsecamente filosofica evoluzione storica positiva della ricerca pedagogica ac- nel suo impianto epistemologico), abbracciando come cademica, da una pedagogia “filosofica” ad una peda- dimostrata e irreversibile una concezione di essa come una gogia “scientifica”, che sarebbe per sua natura più spe- “teoria dell’agire educativo” (talvolta normativa, ma più cialistica, più concreta, più rigorosa in termini spesso solo pratico-operativa), costretta quindi a dipen- metodologici. Il più evidente risultato di questo ri-orien- dere di fatto da discipline e presupposti extra pedagogici, tamento è osservabile nella relativa sparizione degli in- con tutto quello che ne consegue in termini di ideologiz- segnamenti storico teoretici, a favore di una fioritura di zazione latente7. molteplici insegnamenti “di dettaglio”, ridefiniti dal- Un terzo elemento non secondario, per la produzione pe- l’ambito o dal problema di cui ci si occupa (dai musei alle dagogica italiana, oltre ai suoi limiti epistemologici interni comunità di recupero), o da obiettivi professionalizzanti di cui abbiamo già detto, è dato dai rapporti privilegiati specifici (educatori di strada o assistenti dagli anziani), (sebbene spesso impliciti) che una cospicua parte di essa piuttosto che dai fondamenti epistemologico/scientifici della disciplina stessa6. In questa linea anche le temati- intrattiene con la psicologia (o meglio con alcune scuole psicologiche). Con riferimento al tema religione, infatti, che affrontate da Convegni e seminari scientifici, di cui si può osservare un quasi totale silenzio anche della psi- è evidente il carattere sempre più specialistico e specia- lizzato. Per quanto questa tendenza possa accrescere la concretezza del discorso pedagogico, sempre tenden- zialmente accusato di astrattezza parolaia (con forti in- 6.G. Pinelli - M.T. Moscato - M. Caputo, Gli insegnamenti dell’area pedago- clinazioni alla retorica), appare egualmente vero che, gica tra professionalizzazione e riflessione pedagogica, in l. Galliani, (ed.) Il do- nella rinuncia ad occuparsi di “grandi temi” traspare una cente universitario. Una professione tra ricerca, didattica e governance degli Ate- nei, Pensa MultiMedia, lecce 2011, pp. 557-582. sorta di sfiducia nella stessa possibilità di affrontarli, 7.M.T. Moscato, Ripensare la pedagogia: passione, illusione, progetto, «edu- oppure una sfiducia preventiva nella possibilità di trovare cation science and society», Vol.3, n. 6 (2012), pp. 29-54. M.T. Moscato, L’educabilità umana e la religiosità: genesi, intrecci, sviluppi,in M.T. Moscato un consenso e una condivisione, dentro una comunità - r. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza reli- scientifico-accademica che appare ampiamente fram- giosa in prospettiva multidisciplinare,armando, roma 2012, pp.130-203. 18 © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII NUOVASECONDARIARICERCA cologia accademica italiana, o meglio della psicologia al ricordiamo che anche la socialità e il linguaggio appar- momento più scientificamente accreditata8. tengono certamente alla natura dell’uomo, ma questo non esclude la necessità di processi educativi che ne per- Il nostro percorso mettano lo sviluppo sul piano personale, e con livelli an- nel quadro di un silenzio e di una ridda “assordante” di che ampiamente differenziati. anche il linguaggio è del rappresentazioni riduttive, il ricercatore che decida di ri- resto inseparabile da un contesto storico-culturale: stu- mettere a tema di ricerca la religione deve necessaria- diare il linguaggio umano, in concreto, significa studiare mente cominciare con una ridefinizione del proprio og- uno o alcuni linguaggi nella loro fenomenologia. getto di indagine, badando di non essere egli stesso nel caso della religiosità, siamo certamente in presenza condizionato da rappresentazioni pregiudiziali di essa di una dimensione della persona e del suo modo di essere, (positive o negative). In area pedagogica una tale ridefi- che si colloca a diversi livelli di profondità dell’esperienza nizione è ancora più importante, nella misura in cui il pe- soggettiva (livelli esterni, relativamente osservabili, e li- dagogista non può limitarsi a guardare e analizzare solo velli interni, forse esprimibili e comunicabili, almeno comportamenti e condotte. occuparsi di religione in ter- parzialmente). si tratta poi di una qualità caratterizzata an- mini pedagogici chiama in causa l’educabilità e la for- che da un intrinseco e specifico dinamismo (del resto un mazione della persona, piuttosto che i suoi comporta- certo grado di dinamismo, una complessa polarità fra il menti esteriori. In questo senso intendiamo sottolineare permanere e il trasformarsi è una caratteristica propria l’uso del termine “religiosità”, piuttosto che religione, della personalità dell’uomo)13. come indicativo di una ridefinizione dell’oggetto stesso di In una prospettiva pedagogica più generale, il venire ricerca, ridefinizione e decisione cui siamo approdati “sotto i riflettori” del tema della religiosità comporta la re- come esito di un percorso di studio compiuto negli ultimi visione di alcune nostre categorie teoriche, dominanti tre anni9. negli ultimi quarant’anni, di tipo intellettualistico o pro- dopo il primo anno di lavoro, noi abbiamo scelto di con- cedurale. Capire in che modo, dentro un processo educa- tivo concreto, si formi la qualità religiosa, comporta di centrare l’attenzione sulla religiosità, perché essa costi- fatto una nuova concezione dell’educazione come evento, tuisce sempre una concretizzazione, dentro una confes- e, in prospettiva anche un probabile ripensamento delle sione religiosa definita, e dentro un orizzonte socio-storico preciso10, anche quando non si presenta con i caratteri de- categorie metodologiche che oggi utilizziamo in preva- finiti della fede (vale a dire di una ortodossia confessio- nale precisa). la religiosità (rispetto al “senso religioso” e ai suoi equivalenti) appare in qualche modo individua- 8.abbiamo individuato due sole cattedre di Psicologia della religione in Italia, bile ed indagabile sul piano razionale, sebbene per indi- una presso l’UPs di roma e l’altra presso la Cattolica di Milano (coperta per in- catori, e anche dovendo affrontare complessi problemi carico esterno). la società Italiana di Psicologia della religione, composta quasi esclusivamente da studiosi non accademici, privilegia, per quanto abbiamo metodologici11. potuto osservare, un approccio psicoanalitico che ne caratterizza la produzione a questo punto del percorso riteniamo di dover pensare e i metodi di ricerca (aletti, 2012). la ricerca internazionale si prefigura in te- mini diversi: si veda ad esempio, W. M. Gervais - a.K. Willard - a. norenza- piuttosto alla religiositàcome a una capacità umanaper- yan - J. henrich, 2011. Il riferimento di questi psicologi canadesi ad una “scienza sonale (che dunque si acquista e si sviluppa) e non tanto cognitiva della religione”, e la loro consistente e recente bibliografia interna- come a un contenuto intellettuale (sebbene essa preveda zionale di riferimento, evidenziano un quadro articolato di studi e ricerche psi- cologiche del tutto ignoti alla situazione italiana. Vedi anche: M. Moberg, 2013. anche dei contenuti intellettuali, in termini di credenze, Questo studioso finlandese applica allo studio della religione le categorie del- opinioni e concezioni). non si tratta neppure di una di- l’analisi del linguaggio, partendo dall’analisi di interviste in profondità. 9.Moscato, Gatti, Caputo, 2012. mensione emozionale ed affettiva (sebbene essa implichi 10.M.T. Moscato, L’educabilità umana e la religiosità: genesi, intrecci, sviluppi, anche una complessa dimensione emozionale ed affet- cit.; M.T. Moscato, La religiosità e la sua formazione. Una prospettiva peda- tiva), e neppure è riducibile ad una costellazione di at- gogica, «orientamenti pedagogici», vol. 60 n. 2 (352), aprile-giugno 2013, pp. 327-342. teggiamenti (sebbene essa determini un orientamento 11.r. Gatti, Raccontare l’esperienza religiosa: una ricerca esplorativa, in M.T. nella realtà che caratterizza l’intelligenza e la socialità Moscato - r. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei, cit. pp. 204- 257. della persona religiosa). In altre parole, l’uso del termine 12.Il paragrafo che segue dipende sostanzialmente da M.T. Moscato, Dinami- capacità (nel senso di un “diventare capace”) fa riferi- smi della religiosità e processi educativi, in F. arici - Gabbiadini - M.T. Moscato mento ad una qualitàdell’essere personale, che in quanto (ed.), La risorsa religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, F. angeli, Milano 2014, pp. 157-180, che contiene i presupposti della ricerca em- originariamente naturale, permane una possibilità per pirica cui si accenna di seguito. ogni persona umana. affermiamo però che la religiosità 13.r. Guardini, (1957), Le età della vita. Loro significato educativo e morale, Vita e pensiero, Milano 1986, p. 89; r. Guardini (1959), Il linguaggio religioso personale sia anche il presupposto e il supporto qualifi- in r. Guardini, Linguaggio - Poesia - Interpretazione, Morcelliana, Brescia 2000, cante di ciò che chiamiamo fede12. III ed., p. 21. © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII 19 NUOVASECONDARIARICERCA lenza. se, in ultima analisi, l’obiettivo di tutte le azioni Quanto appena detto significa anche, in altri termini, progettate nel quadro dell’educazione religiosa può essere che la dimensione religiosa personale non sarà separabile prefigurato nello sviluppo di una qualità religiosa perso- dal complesso delle qualità umane sviluppate, e d’altro nale, si tratterebbe di “educare la religiosità” e di “educare canto la formazione religiosa interviene a sua volta su alla religiosità”, prima che ad una prassi rituale e/o ad una tutte le altre dimensioni della persona e le connota con la specifica correttezza dogmatica. e tutte le nostre idee in- sua potenza. torno all’educare alla fede esigeranno almeno una veri- Ci sono, dunque, nella religiosità, alcuni elementi speci- fica. Per non dire che solo l’educare la religiositàpuò co- fici e caratterizzanti, relativamente costanti, necessaria- stituire concreto terreno di incontro e di dialogo fra mente trasversali anche a esperienze religiose diverse e a diverse identità religiose (o laiche) in una società divenuta confessioni diverse, sebbene la religiosità si presenti sem- sempre più multiculturale e multi-religiosa, fornendo an- pre concretamente e storicamente connotata, e mai astratta che un elemento trasversale all’insegnamento delle reli- o generica. a questi elementi dobbiamo prestare atten- gioni nella scuola. zione, nell’ottica educativa: in particolare, la religiosità comporta una costante apertura alla trascendenza e la La religiosità concreta e la sua formazione rappresentazione mentale di una relazione con la divinità, Intendiamo dunque per religiosità una dimensione quali- cui si attribuiscono un’immagine ed un “nome”; a tale di- tativa della persona, costituita da un insieme di orienta- vinità riconosciuta ci si riferisce con forme di culto spe- menti e atteggiamenti, e di convinzioni intime e pro- cifiche, a partire dalla preghiera. la religiosità presenta fonde, che intervengono perciò sulle costellazioni quindi una sua concretezza psicologica personale, che è motivazionali, sui criteri di giudizio e sulle scelte etiche sempre anche una concretezza antropologica e storica della persona stessa. non si tratta quindi solo di cono- condivisa: essa si avvale di specifici sistemi simbolici, lin- scenza, per quanto alcune conoscenze debbano necessa- guaggi, immagini, riti, e produce rappresentazioni di se riamente rientrare in essa: dobbiamo pensare piuttosto ad stessa che confluiscono a loro volta nell’apparato psichico dell’Io. In altri termini, la religiosità, ove presente, co- energie psichiche di base che, in primo luogo nel tempo stituisce sempre anche una componente identitaria asso- dell’età evolutiva, si strutturano sovrapponendosi e inte- lutamente rilevante. grandosi fra loro. le convinzioni religiose sono ancorate a forze psichiche che nel linguaggio del neofreudiano La ricerca esplorativa in corso erikson sono definite “virtù” dell’Io: in particolare la dalla fine del 2012 abbiamo avviato una nuova fase di ri- “fiducia-speranza”, la “fedeltà/fede”, ma anche la “cura”, cerca, con la costruzione e successiva somministrazione, che erikson attribuiva come compito di sviluppo alla me- su tutto il territorio nazionale, di un questionario di opi- dia età adulta, e probabilmente la “saggezza”, compito nioni e atteggiamenti con alcuni elementi di cultura reli- maturativo della vecchiaia. Ciò comporta che alcune giosa (31 item a scelta multipla)17. abbiamo assunto come componenti psichiche della religiosità costituiscano anche il substrato di altre importanti dimensioni della persona, come ad esempio le sue capacità sociali. Questo accenno al modello di sviluppo di erikson, che abbiamo utilizzato altre volte più ampiamente14, ci serve solo a comprendere 14.M.T. Moscato, Le teorie psicanalitiche e la loro antropologia implicita: una rilettura pedagogica, «orientamenti Pedagogici», vol. 55, n. 3 (327), maggio- che le energie psichiche strutturate e orientate di cui ci giugno 2008, pp. 413-434; ead., Senescenza e compiti maturativi: modelli psi- stiamo occupando si originano per stratificazione suc- canalitici e figure archetipiche, «Formazione psichiatrica e scienze umane», a. XXXII, n.2-3, maggio-dicembre 2011, pp. 45-66. cessiva fin dagli inizi della vita, in termini originariamente 15.M. aletti riferisce che d. Winnicott, invitato da una associazione di genitori del tutto inconsci15, e vengono stimolate e canalizzate, nel per parlare dell’educazione religiosa dei loro figli, li intrattenne lungamente par- corso dell’esperienza vitale, dall’incontro di ogni nuovo lando delle modalità con cui il lattante deve essere tenuto in braccio. Fra la sor- presa degli astanti, questo grande psicanalista dimostrò che le origini della “fi- nato con figure adulte che entrano con lui in rapporti ducia” di base, forza primitiva dell’Io su cui si innesteranno le energie psichiche personali significativi. denominate “speranza” e “fede”, hanno un’origine remota nell’esperienza cor- porea e psichica dell’essere “tenuti”, in una fase vitale di totale dipendenza dal- Il modello di sviluppo di erikson è stato già utilizzato, in l’adulto (M. aletti, Il senso religioso e la psicologia della religione. Decostruire relazione alla religiosità, da altri studiosi: ad esempio un concetto, elaborare un metodo, proporre strumenti, in M.T. Moscato - r. Gatti l’americano J. Fowler, pastore metodista e docente uni- - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei, cit.). 16.J. Fowler, Stages of Faith. The Psychology of Human Development and the versitario di teologia, ha elaborato un modello a sei stadi Quest for Meaning, s. Francisco, harper e row, 1981. J. Fowler (1984), Be- della trasformazione della religiosità (Fowler parla espres- coming Adult, Becoming Christian: Adult Development and Christian Faith(rev. ed. 1999), new York, Jossey Bass/ Wiley. samente della fedecristiana) nell’arco della vita, modello 17.dall’inizio di questa fase di lavoro il “noi” si riferisce ad una nuova équipe che ha un forte debito con erikson, e in parte con Piaget)16. composta da: Moscato, Caputo, Gabbiadini, Pinelli, Porcarelli. 20 © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII NUOVASECONDARIARICERCA ipotesi alcune categorie della religiosità desunte dalla RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI letteratura, nell’area delle scienze umane, cercando di individuare atteggiamenti e rappresentazioni che ne fos- AA.VV., Educazione cristiana e trasformazioni religiose. atti sero indicativi. Il questionario è stato pensato e formulato del XlII Convegno di scholé 2003, la scuola, Brescia 2004. direttamente in lingua italiana, perché abbiamo ritenuto, M. Aletti, Il senso religioso e la psicologia della religione. per diverse ragioni, di non poterci avvalere di alcune for- Decostruire un concetto, elaborare un metodo, proporre mulazioni che avevamo incontrato in ricerche straniere. strumenti, inM.T. Moscato - R. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in abbiamo invece tentato di verificare alcune categorie prospettiva multidisciplinare, armando, roma 2012, già formulate da studiosi italiani di altra area e da noi in- pp. 258-278. dividuate in letteratura. Il questionario è stato sottoposto F. Arici - R. Gabbiadini - M.T. Moscato (ed.), La risorsa in una prima formulazione a due gruppi di controllo (15 religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, anziani e 15 giovani) la cui identità religiosa ci era nota Franco angeli, Milano 2014. per altra via. successivamente, dopo una prima correzione F. Cambi (ed.), Laicità, religioni e formazione religiosa: una sfida epocale, Carocci, roma 2007. formale, lo abbiamo tarato su un gruppo di 40 catechisti F. Cambi, La religione nella formazione: un paradigma plurale. in formazione (marzo 2013) ed ancora revisionato sul E attuale?«studi sulla formazione», 2-2011, pp.7-17. piano formale. dal luglio 2013 abbiamo iniziato la som- M. Caputo, L’esperienza religiosa nella narrazione di sé. ministrazione, da noi sempre curata direttamente (con Scritture di studenti universitari, in M.T. Moscato - R. Gatti - tre sole eccezioni), in base ad una intenzionale scelta me- M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza todologica. sono stati raccolti circa 2600 questionari, ol- religiosa in prospettiva multidisciplinare, armando, roma 2012, pp. 45-69. tre a circa 380 soggetti di gruppi di controllo, in 60 som- M. Caputo - G. Pinelli, La religiosità come “risorsa ministrazioni collettive, distribuite sul territorio nazionale, transculturale”: narrazioni di giovani migrantiin F. Arici - R. da luglio 2013 a maggio 2014. Tutte le somministrazioni Gabbiadini - M.T. Moscato (ed.), La risorsa religione e i suoi sono avvenute in situazioni di formazione e/o di incontro, dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, Franco angeli, ed è stato sempre chiesto il consenso personale ai presenti. Milano 2014, pp. 191-222. L. Cavana, Senso religioso e spiritualità orientalein M.T. I gruppi di somministrazione erano sempre composti da Moscato - R. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e soggetti presumibilmente connotati religiosamente (si nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare, trattava di catechisti, insegnanti di religiose, studenti di armando, roma 2012, pp. 118-129. Facoltà Teologiche, docenti di scuole cattoliche). I gruppi L. Cavana, Buddismo e conversioni adultein F. Arici - R. di controllo presentano caratteristiche qualitative com- Gabbiadini - M.T. Moscato (ed.), La risorsa religione e i suoi parabili al campione (insegnanti, studenti universitari, dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, Franco angeli, Milano 2014, pp. 296-311. professionisti in formazione), ma ovviamente non sono re- J. Fowler, Stages of Faith. The Psychology of Human ligiosamente connotati in maniera previa, e sono gruppi Development and the Quest for Meaning, harper e row, raccolti in maniera occasionale. s. Francisco, 1981. I dati raccolti sono al momento (settembre 2014) in fase J. Fowler(1984), Becoming Adult, Becoming Christian: Adult di elaborazione e prevediamo di poter presentare la ricerca Development and Christian Faith,Jossey Bass/ Wiley, new York solo nel corso del 2015. si tratta chiaramente di una ri- 1999 II ed. W.M. Gervais - A.K. Willard - A. Norenzayan - J. Henrich, cerca di natura esplorativa, per quanto i dati siano nume- The cultural transmission of faith, “religion”, Vol. 41, n.3, sept. ricamente consistenti. Infatti, per quanto ci risulti, ciò co- 2011, pp. 389-410. stituisce il primo tentativo di verifica empirica di alcune R. Gatti, Raccontare l’esperienza religiosa: una ricerca caratteristiche della religiosità e della sua formazione esplorativain M.T. Moscato - R. Gatti - M. Caputo (ed.), operato da pedagogisti (anche se è multidisciplinare la let- Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare, armando, roma 2012, teratura di riferimento), sia pure con alcuni tentativi di rac- pp. 204- 257. cordo con la ricerca sociologica. R. Gatti, Problemi metodologici nell’analisi dell’esperienza religiosain F. Arici - R. Gabbiadini - M.T. Moscato (ed.), La Maria Teresa Moscato risorsa religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in Università di Bologna dialogo, Franco angeli, Milano 2014, pp.61-68. R. Gabbiadini, Religiosità e trasformazioni adultein F. Arici - R. Gabbiadini - M.T. Moscato (ed.), La risorsa religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, Franco angeli, Milano 2014, pp. 249- 271. R. Guardini(1934), Esperienza religiosa e fedein R. Guardini, Fede- Religione- Esperienza,Morcelliana, Brescia 1984. © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII 21 NUOVASECONDARIARICERCA R. Guardini(1957), Le età della vita. Loro significato educativo La produzione e morale, Vita e Pensiero, Milano 1986. R. Guardini(1959), Il linguaggio religiosoin R. Guardini, pedagogica italiana Linguaggio - Poesia - Interpretazione, Morcelliana, Brescia 2000, III ed. sulla religiosità P. Malavasi, Discorso pedagogico e dimensione religiosa, Vita e Pensiero, Milano 2002. resoconto di una prima M. Moberg, First-,second-, and third-level discourse analytic approaches in the study of religion: moving from meta- esplorazione theoretical reflection to implementation in practice, «religion», vol. 43, n. 1, January 2013, 4-25. M.T. Moscato, Le teorie psicanalitiche e la loro antropologia Pierpaolo Triani implicita: una rilettura pedagogica, «orientamenti Pedagogici», vol. 55, n. 3 (327), maggio-giugno 2008, pp. 413-434. M.T. Moscato, Senescenza e compiti maturativi: modelli psicanalitici e figure archetipiche, «Formazione psichiatrica e Quando si parla del rapporto tra riflessione pedagogica italiana e scienze umane», a. XXXII, n.2-3, maggio-dicembre 2011, dimensione religiosa, la prima impressione è di entrare in una zona pp. 45-66. d’ombra, dove gli studi e le ricerche sono rade. Quest’impressione M.T. Moscato, Il “senso religioso” come tema pedagogico, è fondata? Il tentativo di rispondere a questa domanda ha avviato «orientamenti Pedagogici», vol. 59, n. 1(347), gennaio/marzo l’esplorazione della produzione, nell’arco tra il 2010 e il 2014, dei 2012, pp. 97- 110. volumi in lingua italiana e degli articoli pubblicati sulle riviste pe- M.T. Moscato, L’educabilità umana e la religiosità: genesi, dagogiche in lingua italiana. si tratta di un’esplorazione ancora in intrecci, sviluppi,in M.T. Moscato - R. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in corso, di cui però risulta importante riportare i primi risultati, che prospettiva multidisciplinare,armando, roma 2012, permettono di cogliere una dinamica di fondo. Vi sono alcune pi- pp.130-203. ste di ricerca che risultano maggiormente definite e consolidate, M.T. Moscato, Ripensare la pedagogia: passione, illusione, molto meno frequente è lo sforzo di affrontare la questione del rap- progetto, «education science and society», vol.3, n. 6 (2012), porto tra religiosità, processi formativi ed educazione, dal punto di pp. 29-54. vista strettamente pedagogico, nella loro complessità, a partire da- M.T. Moscato, La religiosità e la sua formazione. Una gli aspetti fondativi. l’analisi condotta indica alcuni segnali di vi- prospettiva pedagogica, «orientamenti pedagogici», vol. 60 n. 2 vacità, ma evidenzia l’importanza di innalzare l’attenzione verso (352), aprile-giugno 2013, pp. 327-342. il tema. M.T. Moscato, Dinamismi della religiosità e processi educativi, in F. Arici - R. Gabbiadini - M.T. Moscato (ed.), La risorsa Speaking about the connection between the Italian pedagogical re- religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, flection and the religious dimension, the first impression is to be in Franco angeli, Milano 2014,pp. 157-180. front of a grey area, with a lack of studies and researches. Is that C. Nanni, voce “religione” in M. Laeng (ed.), Enciclopedia impression valid? The review of books and articles, written in Ital- Pedagogica, 6 Voll., la scuola, Brescia 1992, Vol. V, ian and published between 2010 and 2014, represents an attempt pp. 9912-9936. to answer the question. This investigation is still in progress, but the C. Nanni, Educazione cristiana e pluralismo religiosoin AA.VV., Educazione cristiana e trasformazioni religiose. atti first results allow to understand a basic dynamics. Indeed, some re- del XlII Convegno di scholé 2003, la scuola, Brescia 2004, cit. search lines are more defined and consolidated, much less frequent pp. 53-67. is the effort to deal with the link between religiosity, training C. Nanni, La religione: una risorsa formativa?in «studi sulla processes and education, in their complexity, from a pedagogical formazione», a. XIV, 2-2011, pp. 59-73 (dossier a cura di F. point of view, starting from the foundational aspects. The analysis Cambi). conducted points out some vivacity signs and also highlights the im- G. Pinelli, Il senso religioso come categoria filosofica e le sue portance of raising the attention towards the theme. aperture pedagogiche, in M.T. Moscato - R. Gatti - M. Caputo (ed.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare, armando, roma 2012, pp. 70-97. G. Pinelli - M.T. Moscato - M. Caputo, Gli insegnamenti dell’area pedagogica tra professionalizzazione e riflessione Premessa pedagogicain L. Galliani (ed.), Il docente universitario. Una Quando nel nostro contesto culturale si cerca di tematiz- professione tra ricerca, didattica e governance degli Atenei, zare, attraverso la prospettiva pedagogica, la dimensione Pensa MultiMedia, lecce, 2011, pp. 557-582. A. Porcarelli, La religione e la sfida delle competenze, seI, religiosa dell’uomo, emergono immediatamente molte Torino, 2014. resistenze. si ritiene, infatti, ingenuamente, che un di- scorso pedagogico sulla religiosità non può, alla fine, che articolarsi in un accompagnamento, più o meno diret- tivo, verso una specifica forma di religiosità. Così facendo 22 © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII NUOVASECONDARIARICERCA si sottovaluta il fatto che il propriumdella pedagogia del riflessione sulla formazione delle persone. Conducono in- religioso e della religione è innanzitutto lo studio dei: vece in un vicolo cieco nella misura in cui impediscono - processi educativi che concorrono al formarsi degli at- qualunque tematizzazione intersoggettiva. si rischia, infatti, teggiamenti, dei comportamenti, delle convinzioni di ca- in primo luogo, di non riconoscere la presenza e l’incidenza rattere religioso; della dimensione religiosa nel processo formativo delle cul- - dell’incidenza che la dimensione religiosa stessa ha sui ture e delle persone; inoltre, in secondo luogo, attraverso processi formativi dei singoli e delle culture. una debole elaborazione culturale si impedisce lo sviluppo a questa resistenza concorrono due fenomeni. Il primo è di una maggiore consapevolezza e comprensione del rap- la tendenza a leggere in modo spiccatamente privatistico porto tra aspetto religioso della vita umana ed educazione, la religiosità e il discorso sul divino, rendendo così que- delle sue caratteristiche e dei suoi nodi. sti temi sempre meno oggetto di dibattito pubblico e di l’aver circoscritto la religiosità ad un discorso privato, e confronto. Ciò che appartiene alla sfera ‘religiosa’ viene il sospetto in merito all’opportunità di renderla oggetto di considerato come qualcosa che può suscitare emozioni educazione e di riflessione pedagogica ha inciso forte- forti e, in alcuni casi, buoni sentimenti, ma viene consi- mente anche nel nostro paese. M.T. Moscato, in un testo derato, il più delle volte, non degno di una dialettica fon- del 2012, a proposito del rapporto tra pedagogia e reli- data razionalmente. gione osservava: “di fatto su questo tema la pedagogia ac- Così facendo però si perde di vista lo stretto rapporto che cademica italiana tace da oltre mezzo secolo con pochis- vi è tra scelte religiose e la vita individuale e sociale. e sime eccezioni (nanni, 1992; Malavasi, 2002; nanni, proprio alla comprensione della ‘razionalità’ di questo rap- 2004; loro, 2008). anche la bibliografia dei primi due te- porto, e quindi del discorso su di esso, nel 2011, ha dedi- sti appena citati conferma la trascuratezza, soprattutto cato un interessante studio r. audi, pubblicato in Italia, della ricerca pedagogica italiana, in rapporto tra reli- nel 2014, con il titolo “la razionalità della religione”. egli gione/educazione” (Moscato 2012a, p. 130). scrive nella prefazione al volume: “Una piena adesione a sollecitato da questa considerazione, molto netta e pre- una religione influenza tutti gli aspetti dell’esistenza. ri- cisa, sono andato alla ricerca di una conferma avviando chiede un certo sguardo sul mondo e condotta, atteggia- un’esplorazione della produzione dei volumi in lingua ita- menti ed emozioni determinanti. Tutto questo ha impor- liana e degli articoli pubblicati sulle riviste pedagogiche tanti implicazioni in ogni dimensione rilevante della vita. in lingua italiana nell’arco temporale tra il 2010 e il 2014. Tenendo presente ciò, esploro la relazione tra l’ambito re- si tratta di un’esplorazione ancora in corso, di cui però mi ligioso da un lato e quelli etico, estetico, politico e intel- sembra importante in questa sede riportare i primi risul- lettuale dall’altro” (audi, 2014, p. 15). tati, che permettono di cogliere comunque una dinamica Il secondo fenomeno è il diffuso sospetto educativo e pe- di fondo dello stato attuale degli studi pedagogici in or- dagogico nei confronti dell’educazione religiosa. Il so- dine al rapporto tra educazione e dimensione religiosa. spetto educativo consiste nel ritenere che ogni azione che mira a formare la dimensione religiosa della persona 1. Un primo sguardo rappresenti in fondo una limitazione della sua libertà. nella società contemporanea stiamo assistendo ad un ri- l’atteggiamento sospettoso è oggi alimentato dalla cre- torno di interesse verso la religiosità e la religione (Tay- scita della forma fondamentalistica delle credenze e delle lor 2007; Beck 2008), come fenomeno non secondario appartenenze religiose e dal ritorno del valore pubblico, della vita individuale e sociale. anche in Italia, negli ul- non tanto della dimensione religiosa, quanto delle reli- timi anni sono stati pubblicati diversi lavori che hanno gioni e di alcuni dei loro aspetti rituali ed istituzionali. avuto come oggetto l’appartenenza religiosa, la frequenza Il sospetto pedagogico consiste nel ritenere che qualunque ai riti, le credenze, le convinzioni religiose della popola- interpretazione che cerchi di comprendere il nesso tra zione italiana. processi educativi e formativi e dimensione religiosa sia non si tratta di studi pedagogici, nel senso che la loro pro- destinata a priori a restare imbrigliata in posizioni ‘di spettiva di studio non è il rapporto tra religiosità e pro- parte’, in presupposti ideologici che ne inficerebbero la cesso formativo della persona, ma i dati e le riflessioni che possibilità di un discorso ‘scientifico’. propongono offrono numerosi spunti per una riflessione I sospetti, educativo e pedagogico, attorno al rapporto tra propriamente pedagogica. si pensi allo studio sociologico dimensione religiosa e processo educativo possono essere di F. Garelli, Religione all’italiana. L’anima del paese salutari nella misura in cui costringono a fondare, articolare, messa a nudo, (Garelli, 2011) Il Mulino 2011; oppure si purificare continuamente, il discorso su dio e sull’espe- veda lo studio a più mani, di carattere interdisciplinare, cu- rienza religiosa, e a fondare in modo rigoroso e coerente la rato da a. Melloni, Rapporto sull’analfabetismo reli- © Nuova Secondaria - n. 5, gennaio 2015 - Anno XXXII 23

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adleriana (Ponziani 2012) e il contributo di M. aletti de- dicato a presentare il . camo, 2012), il maestro interiore (alici, 2012), il valore esemplare della .. U. Ponziani, Il bisogno religioso e la costruzione dell'identità personale nell'ottica della psicoterapia adleriana, in M.T. Moscato -.
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