Coop è una rete di 86 imprese Il 2017 si chiude assai meglio di come si era annunciato. Pur non percettibile in Il Rapporto Coop da oltre un trenteni Rapporto Coop 2017 cooperative indipendenti che tutti i territori e gli stati sociali, c’è una piccola ripresa. L’occupazione migliora, nio indaga l’economia, consumi e stili complessivamente associano oltre 8,5 l’inflazione è bassa e restano ai minimi storici i tassi di interesse. I consumi delle di vita degli italiani e fa il punto milioni di soci consumatori, impiegano famiglie crescono, andando anche oltre la magra evoluzione dei redditi. Sembra sull’evoluzione del sistema distributivo 53.600 dipendenti e possono contare finalmente rafforzarsi la dinamica degli investimenti. E, al netto delle incognite gi Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi a livello nazionale ed europeo. g su una rete di 1.200 punti vendita geopolitiche e della prossima tornata elettorale, anche le prospettive per l’anno o Il Rapporto è curato dall’Ufficio Studi diretti presenti in quasi tutte 2018 sembrano improntate ad un cauto ottimismo. di dell’Associazione Nazionale le regioni italiane. Gravano comunque sul futuro del Paese i perduranti divari sociali, soprattutto ni Cooperative di Consumatori a Le cooperative aderenti a Coop generazionali, e la negativa dinamica demografica. Con questi tassi di natalità ali (Ancc-Coop) con la collaborazione 12,4msviilliuaprdpia dnio v uennd fiattet uarl adteot tdaig cliiroc ae tdriav e5r0s aa niln dii fsfiacrielme toe m20a mdeillilo’inmi mdii gmraeznioon ee .dovremo forse approcciare in maniera eli it spcriinencitpifiaclia s, onceile ctào rdsio r idceegrclia a encnoi,n doemlleica con una quota superiore al 18% del In questo contesto, si accentua la progressiva metamorfosi degli italiani. Disin- a d del panorama nazionale. mercato e possono vantare cantati rispetto alla religione e alle ideologie del passato sono alla ricerca di un vit Nel corso degli anni ha assunto collettivamente il ruolo di leader rinnovato sistema di valori e nuovi stili di vita. La salute diviene una vera e pro- di un rilievo nazionale e oggi si pone nazionale della grande distribuzione psir mia aonsisfeessstiao unne, dsioffpursaotu itnttoe rae tsasveo plae,r c lr’easmceb ilean ptera eti cgali sepffoertttiiv dae el pcaemr lbai apmrimenat ov oclltia- tili all’attenzione dell’opinione pubblica alimentare. s come un appuntamento fisso del matico. Gli italiani sono, poi, affascinati dalle nuove tecnologie digitali, le uniche e Con questi numeri Coop, ritenute in grado di creare valore e semplificare la vita quotidiana. Intelligenza mi dibattito politico-economico nazionale. è iumnpar ednedlleit opriiùa liim dpelo nrtoasnttrio r ipsaoerssee artificiale, auto a guida autonoma e domotica domestica sono oramai nel nostro nsu Il Rapporto è un contributo di analisi meig clioonrit eemsppeorireannzeea mdie angtger uegnaaz dioenllee iSmuml fraognintea rdioei fcuotunrsou.mi, la sostituzione dell’auto rimane il principale investimen- a, co ed irsitflreibsusizoionnee c hitea lCiaonoap m, lae,a sdoepr rdaetltluatto sociale della società italiana. to delle famiglie, ma il suo utilizzo negli spostamenti quotidiani si riduce repen- mi soggetto collettivo rappresentativo di tinamente a favore della mobilità dolce. Dopo l’auto, viaggi e vacanze, intratte- o Ogni giorno, Coop è fattivamente n oltre 8 milioni di consumatori, vuole nimento e cultura, estetica e benessere individuale sono i comparti di spesa in o impegnata nella difesa del potere c mettere a disposizione del dibattito più rapida crescita. E d’acquisto del consumatore, nella Il cibo, come sempre, rimane metafora del cambiamento degli italiani e oggi ne 7 pubblico nella consapevolezza che una tutela del suo benessere, e nella rappresenta al meglio la nuova identità e i nuovi valori. Gli si riconoscono cre- 1 migliore conoscenza di quello che si salvaguardia dell’ambiente. scenti contenuti terapeutici e di wellbeing. Contemporaneamente, esso è rappre- 20 muove attorno al consumo è uno dei Di recente Coop ha intrapreso un sentazione della propria identità e medium di comunicazione nei confronti del op modi per affermare e difendere il ruolo percorso per portare questi valori proprio contesto sociale di riferimento. Il cibo, in tv come sui social, è sempre più Co del consumatore nella società italiana. anche al di fuori del settore di presidio dibattuto e postato, proprio nel momento in cui è consumato con più austerità. o t storico della sua attività. r o In particolare nel corso degli ultimi p p anni Coop è stata protagonista a R dell’apertura di oltre 150 corner farmaceutici, è stato il primo operatore virtuale di servizi di telefonia mobile e si affaccia oggi sul mercato della distribuzione di carburanti, con oltre 50 stazioni di servizio a marchio Coop. Con le previsioni 2018 Coop è una rete di 86 imprese Il 2017 si chiude assai meglio di come si era annunciato. Pur non percettibile in Il Rapporto Coop da oltre un trenteni Rapporto Coop 2017 cooperative indipendenti che tutti i territori e gli stati sociali, c’è una piccola ripresa. L’occupazione migliora, nio indaga l’economia, consumi e stili complessivamente associano oltre 8,5 l’inflazione è bassa e restano ai minimi storici i tassi di interesse. I consumi delle di vita degli italiani e fa il punto milioni di soci consumatori, impiegano famiglie crescono, andando anche oltre la magra evoluzione dei redditi. Sembra sull’evoluzione del sistema distributivo 53.600 dipendenti e possono contare finalmente rafforzarsi la dinamica degli investimenti. E, al netto delle incognite gi Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi a livello nazionale ed europeo. g su una rete di 1.200 punti vendita geopolitiche e della prossima tornata elettorale, anche le prospettive per l’anno o Il Rapporto è curato dall’Ufficio Studi diretti presenti in quasi tutte 2018 sembrano improntate ad un cauto ottimismo. di dell’Associazione Nazionale le regioni italiane. Gravano comunque sul futuro del Paese i perduranti divari sociali, soprattutto ni Cooperative di Consumatori a Le cooperative aderenti a Coop generazionali, e la negativa dinamica demografica. Con questi tassi di natalità ali (Ancc-Coop) con la collaborazione 12,4msviilliuaprdpia dnio v uennd fiattet uarl adteot tdaig cliiroc ae tdriav e5r0s aa niln dii fsfiacrielme toe m20a mdeillilo’inmi mdii gmraeznioon ee .dovremo forse approcciare in maniera eli it spcriinencitpifiaclia s, onceile ctào rdsio r idceegrclia a encnoi,n doemlleica con una quota superiore al 18% del In questo contesto, si accentua la progressiva metamorfosi degli italiani. Disin- a d del panorama nazionale. mercato e possono vantare cantati rispetto alla religione e alle ideologie del passato sono alla ricerca di un vit Nel corso degli anni ha assunto collettivamente il ruolo di leader rinnovato sistema di valori e nuovi stili di vita. La salute diviene una vera e pro- di un rilievo nazionale e oggi si pone nazionale della grande distribuzione psir mia aonsisfeessstiao unne, dsioffpursaotu itnttoe rae tsasveo plae,r c lr’easmceb ilean ptera eti cgali sepffoertttiiv dae el pcaemr lbai apmrimenat ov oclltia- tili all’attenzione dell’opinione pubblica alimentare. s come un appuntamento fisso del matico. Gli italiani sono, poi, affascinati dalle nuove tecnologie digitali, le uniche e Con questi numeri Coop, ritenute in grado di creare valore e semplificare la vita quotidiana. Intelligenza mi dibattito politico-economico nazionale. è iumnpar ednedlleit opriiùa liim dpelo nrtoasnttrio r ipsaoerssee artificiale, auto a guida autonoma e domotica domestica sono oramai nel nostro nsu Il Rapporto è un contributo di analisi meig clioonrit eemsppeorireannzeea mdie angtger uegnaaz dioenllee iSmuml fraognintea rdioei fcuotunrsou.mi, la sostituzione dell’auto rimane il principale investimen- a, co ed irsitflreibsusizoionnee c hitea lCiaonoap m, lae,a sdoepr rdaetltluatto sociale della società italiana. to delle famiglie, ma il suo utilizzo negli spostamenti quotidiani si riduce repen- mi soggetto collettivo rappresentativo di tinamente a favore della mobilità dolce. Dopo l’auto, viaggi e vacanze, intratte- o Ogni giorno, Coop è fattivamente n oltre 8 milioni di consumatori, vuole nimento e cultura, estetica e benessere individuale sono i comparti di spesa in o impegnata nella difesa del potere c mettere a disposizione del dibattito più rapida crescita. E d’acquisto del consumatore, nella Il cibo, come sempre, rimane metafora del cambiamento degli italiani e oggi ne 7 pubblico nella consapevolezza che una tutela del suo benessere, e nella rappresenta al meglio la nuova identità e i nuovi valori. Gli si riconoscono cre- 1 migliore conoscenza di quello che si salvaguardia dell’ambiente. scenti contenuti terapeutici e di wellbeing. Contemporaneamente, esso è rappre- 20 muove attorno al consumo è uno dei Di recente Coop ha intrapreso un sentazione della propria identità e medium di comunicazione nei confronti del op modi per affermare e difendere il ruolo percorso per portare questi valori proprio contesto sociale di riferimento. Il cibo, in tv come sui social, è sempre più Co del consumatore nella società italiana. anche al di fuori del settore di presidio dibattuto e postato, proprio nel momento in cui è consumato con più austerità. o t storico della sua attività. r o In particolare nel corso degli ultimi p p anni Coop è stata protagonista a R dell’apertura di oltre 150 corner farmaceutici, è stato il primo operatore virtuale di servizi di telefonia mobile e si affaccia oggi sul mercato della distribuzione di carburanti, con oltre 50 stazioni di servizio a marchio Coop. Con le previsioni 2018 Rapporto Coop 2017 Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi Rapporto Coop 2017 Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi A cura di Ancc-Coop Copyright © Ancc-Coop Via Giuseppe Antonio Guattani 9 00161 Roma Il presente Rapporto è stato curato da Albino Russo, responsabile dell’Ufficio Studi Ancc-Coop e realizzato con la collaborazione scientifica di REF Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di IRI Information Resources, Demos e BeMyEye. Il gruppo di lavoro di REF Ricerche è stato coordinato da Donato Berardi. La prefazione è stata redatta da Donato Berardi (REF Ricerche) e Albino Russo(Ancc-Coop). Il Capitolo 1 è stato redatto da Fedele De Novellis (REF Ricerche). Nel Capitolo 2 i paragrafi 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 e 2.9 ed il Riquadro 2.2 e 2.5 sono stati redatti da Fulvio Bersanetti (REF Ricerche), i paragrafi 2.6, 2.7 e 2.8 ed il Riquadro 2.6 da Federica Maria Piazza (REF Ricerche), i paragrafi 2.10, 2.11 e 2.12 ed i Riquadri 2.1 e 2.3 da Nicolò Valle (REF Ricerche), il paragrafo 2.13 da Carlo Romagnoli (Ancc-Coop), il Riquadro 2.4 da Rosita Fattore (Ancc-Coop). Nel Capitolo 3 i paragrafi 3.1 e 3.3 ed il Riquadro 3.2 sono stati redatti da Fulvio Bersanetti (REF Ricerche), i paragrafi 3.2 e 3.11 da Fedele De Novellis (REF Ricerche), i paragrafi 3.4, 3.5 e 3.6 ed il Riquadro 3.1 da Federica Maria Piazza (REF Ricerche), i paragrafi 3.7, 3.8, 3.9 e 3.10 ed il Riquadro 3.3 da Nicolò Valle (REF Ricerche). Il Capitolo 4 è stato redatto da Fulvio Bersanetti (REF Ricerche), ad eccezione dei paragrafi 4.4 e 4.8 redatti da Federica Maria Piazza (REF Ricerche) e dei paragrafi 4.7 e 4.8 e del Riquadro 4.1 redatti da Nicolò Valle (REF Ricerche). Il Capitolo 5 è stato redatto da Albino Russo, ad eccezione del paragrafo 5.3 e del Riquadro 5.1 redatti da Federica Maria Piazza (REF Ricerche), del paragrafo 5.6 e del Riquadro 5.2 redatti da Nicola De Carne (Nielsen) e del paragrafo 5.9 redatto da Nicolò Valle (REF Ricerche). Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 Realizzazione editoriale: Agra Editrice srl Progetto grafico: Rosa Schiavello Foto di copertina: Shutterstock.com Stampa: 1 Sec Srl - Roma Tutti i diritti sono riservati a Ancc-Coop. Tutte le parti di questo libro possono essere riprodotte o utilizzata dandone comunicazione scritta a Ancc-Coop e al curatore del Rapporto, Albino Russo ([email protected]) 2 / Indice Prefazione 7 Capitolo 1. Il contesto economico L’economia globale traina la ripresa italiana 15 1.1 In sintesi 15 1.2 2017, un anno di ripresa dell’economia mondiale 16 1.3 I grandi flussi migratori, specchio delle diseguaglianze nel mondo 18 1.4 Europa a più velocità anche nella ripresa 22 1.5 Esclusione sociale e scelte politiche 26 1.6 Fattori trainanti e elementi di freno della ripresa italiana 31 1.7 I numeri del 2017 e le chances per il 2018 37 Capitolo 2. Le famiglie Le nuove identità degli italiani 43 2.1 In sintesi 43 2.2 Gli effetti della bassa natalità sulla demografia 44 2.3 L’Italia delle disuguaglianze 49 2.4 Le relazioni diventano fluide. È fuga dalle nozze 58 2.5 Nuovi lavori, nuovi lavoratori 62 2.6 Italiani in salute ma attenzione al futuro 71 2.7 Italiani e social: una passione controversa 80 2.8 La fascinazione per le nuove tecnologie digitali 89 2.9 Sono soft i nuovi valori degli italiani 93 2.10 Cambiano i codici estetici 98 2.11 Le paure degli italiani 101 2.12 Abbiamo perso il desiderio? 107 2.13 A ciascun territorio il suo primato 111 2 / 3 Capitolo 3. I consumi Gli italiani scelgono un nuovo modello di consumo 117 3.1 In sintesi 117 3.2 Rallentano i redditi, prosegue la crescita dei consumi 118 3.3 A sorpresa ripartono i consumi al Sud 121 3.4 I nuovi consumi delle élite 126 3.5 La casa resta centrale nelle scelte di investimento delle famiglie 135 3.6 Più smart la mobilità degli italiani 139 3.7 Torna positiva la spesa ma l’abbigliamento è sempre meno fashion 145 3.8 Lo smartphone è il device killer del mercato digitale 148 3.9 Più cultura nel tempo libero degli italiani 153 3.10 I viaggi al centro del nuovo modello di consumo 157 3.11 Consumi: le prospettive 2018-2019 167 Capitolo 4. Il Largo Consumo Confezionato Il cibo tra terapia e moda 173 4.1 In sintesi 173 4.2 Cambia la tavola degli italiani 174 4.3 In ripresa i consumi alimentari. Il meteo spinge le vendite 177 4.4 Il dettaglio dei reparti 182 4.5 Le molte Italie del cibo 189 4.6 Bio, integrale, pronto e di lusso: ecco il cibo che piace agli italiani 193 4.7 Più valore nel carrello degli italiani 202 4.8 Il cibo diventa terapia 205 4.9 Bar, pizzerie e ristoranti: il cibo è in compagnia (per chi può) 213 4.10 In Italia si spreca ancora troppo cibo 219 Capitolo 5. Il dettaglio La Gdo tenta la ripresa 223 5.1 In sintesi 223 5.2 Il dettaglio italiano alla prova della ripresa 223 5.3 Ecommerce in crescita: vale 27,5 miliardi 228 5.4 La Gdo si concentra sui formati più performanti 236 5.5 Assetti e dinamiche territoriali della Gdo 241 5.6 Nel 2017 la Gdo italiana tenta il rilancio 244 5.7 L’aumento delle referenze spinge le vendite 252 5.8 Che cibo che fa 256 5.9 Dopo un anno eccezionale, rallenta la crescita dei fatturati 259 Indice 4 / Indice dei Riquadri Riquadro 2.1 – Il grande puzzle della nuova società italiana 54 Riquadro 2.2 – Gig economy: l’Italia sposa il modello dei “lavoretti” 68 Riquadro 2.3 – Cresce la pratica sportiva degli italiani 77 Riquadro 2.4 – La nuova dieta mediatica degli italiani 85 Riquadro 2.5 – Generosi e amorali: la doppia identità degli italiani 95 Riquadro 2.6 – Ambiente, cibo, casa le parole del futuro degli italiani 105 Riquadro 3.1 – L’istruzione costa ma è l’investimento migliore 131 Riquadro 3.2 – I nuovi italiani si spostano in auto… purché condivisa! 143 Riquadro 3.3 – Trasgressioni in calo fra gli italiani 162 Riquadro 4.1 – L’ “italianità” nel bicchiere: acqua a km 0 e vino di qualità 197 Riquadro 4.2 – Food is (the new) fashion 211 Riquadro 4.3 – Andare al ristorante per vivere un’esperienza 217 Riquadro 5.1 – Efood: la location preferita sono le mura domestiche 232 Riquadro 5.2 – Cresce la sperimentazione nelle scelte di acquisto 248 Riquadro 5.3 – L’innovazione chiave dello sviluppo della Gdo 255 4 / 5 6 / Prefazione UN 2017 MIGLIORE DELLE ATTESE L’anno che è alle nostre spalle ha riservato sorprese positive, e si chiuso assai meglio di come si era annunciato. Una piccola ripresa, pur non percettibile in tutti i territori e gli stati socia- li, c’è stata. Sostenuta soprattutto dalle famiglie, ma anche dai primi segnali di risveglio degli investimenti. L’economia ha fatto segnare una inattesa accelerazione, mi- surata dalla progressiva revisione al rialzo della crescita del Pil. Le politiche economiche, i tassi di interesse quasi nulli, la bassa inflazione e il traino della ripresa globale hanno offerto esiti inaspettati, e alimentato la fiducia delle famiglie e delle imprese. I consumi delle famiglie hanno tenuto, andando anche oltre quanto l’evoluzione dei redditi avrebbe giustificato. Gli inve- stimenti sembrano ripartire sostenuti dagli incentivi fiscali, soprattutto quelli “Industria 4.0”, recentemente estesi al 2018. Lo stesso miglioramento delle condizioni di accesso al credito e il recupero del clima di fiducia delle imprese sono segnali che inducono a ritenere possibile una ripresa del processo di accu- mulazione. E anche il ciclo delle costruzioni sta iniziando una prima inversione di tendenza, grazie soprattutto alla ripresa delle erogazioni di mutui alle famiglie. Il mercato del lavoro ha proseguito il recupero, il numero degli occupati è tornato sui valori del 2007, sebbene il numero di ore lavorate sia ancora notevolmente inferiore, a testimo- niare una fisionomia nuova del lavoro, che fa crescente affida- mento su posizioni a tempo parziale, in parte volute, in esito ad una migliore possibilità di coniugare lavoro e vita privata offerta dai cosiddetti nuovi lavori, in parte subite, come conse- 6 / 7 guenza di un numero crescente di lavoratori involontariamen- te sotto-occupati e necessitati ad accontentarsi. L’economia ha messo a segno un buon andamento proprio mentre la politica, italiana e internazionale, è alle prese con le grandi questioni del futuro, non solo economico: i vincoli dei bilanci pubblici e la necessità di rilancio dell’economia, la crisi della classe media e la crescente instabilità e di un elettorato che sempre più spesso cerca rifugio in movimenti radicalizzati, le grandi migrazioni e la costruzione di nuovi equilibri geo- politici, l’antropizzazione del pianeta e il sempre più evidente cambiamento climatico. Grandi questioni che filtrano nel vis- suto quotidiano degli italiani e che ne condizionano i valori, le opinione e le scelte quotidiane. DEMOGRAFIA STAGNANTE E PERDURANTI DIVARI SOCIALI Le prospettive del Paese continuano ad essere condiziona- te da un declino demografico di cui probabilmente non sono stati ancora compresi appieno gli impatti di lungo termine. Secondo le proiezioni demografiche ufficiali tra 50 anni facen- do affidamento sulle sole nuove nascite vi saranno 20 milioni di italiani in meno. In questo senso l’Italia potrà avere lo stesso numero di residenti attuali solo con una incidenza della popo- lazione straniera che si porti oltre il 30%. Senza una urgente inversione dei tassi di natalità o il contri- buto dell’immigrazione l’Italia rischia una vera e propria “de- sertificazione demografica” con impatti epocali sulla struttura produttiva, sul presidio del territorio, sugli assetti sociali del Paese. Basti dire che la perdita nei consumi delle famiglie po- trebbe raggiungere i 130 miliardi di euro e che sarebbero messi a serio rischio le fondamenta dello stato sociale e la capacità di assicurare una copertura sanitaria e previdenziale a coorti crescenti di popolazione anziana. Visto da questa prospettiva il recente dibattito sullo “ius soli” dovrebbe essere affrontato con una vista più lunga e mag- giore pragmatismo nell’ambito di una più complessiva politica di programmazione demografica del Paese. Allo stesso tempo, negli anni della lunga crisi è cresciuta la povertà e si sono accentuati i divari sociali, che non corrono soltanto lungo la tradizionale direttrice nord-sud del Paese, ma lungo nuove fratture, tra aree export oriented e aree mar- ginali, tra centri metropolitani e provincia, tra occupati e non, tra persone in possesso o meno di un titolo di studio adeguato ad affrontare la trasformazione digitale, tra famiglie dotate di Prefazione 8 /
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