Raccolta di Agorà Il dibattito in Agorà 2005 - Giugno 2009 … il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la capitale? … ALCUNI ARGOMENTI LA STRATEGIA DI SHAHRAZAD – EDIALOGHI – CINEMA - PSICOTERAPIA E PSICOTERAPEUTI - COME SIAMO PIÙ CHE CHI SIAMO - COMMENSURABILITÀ E "TRADUCIBILITÀ" DEI CASI CLINICI - EMOZIONI NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA - SPLENDORE E MISERIA DELL'ERMENEUTICA - LO ZEN E LA MAIEUTICA - STORIA SOCIALE DELLA PSICOTERAPIA - IL PAZIENTE GRAVE E LA BRAVA STUDENTESSA - NATURA, QUALITÀ ED IMPORTANZA DELLA SUPERVISIONE - IL "BUON SUPERVISORE" INCORPORATO – PENSIERI COME SOPRAMMOBILI - “SALUTE E VERITÀ” - CLIENTE E COMMITTENZA - SERVIZIO PUBBLICO E ATTIVITÀ PRIVATA – IL TERAPEUTA COME ARTIGIANO – LA FASE DEI CONVENEVOLI NELLA SEDUTA – LA STANZA DEL TERAPEUTA, BION E IL SUO PENSIERO- “IL LIBRO DI PAROLE DI VITTORIO GUIDANO – LA QUALITÀ NEL MESTIERE DI TERAPEUTA –PAOLO CLEMENTE PROPONE: LA “TORDESILLAS” PSICOTERAPEUTICA E LA “MAGNA CHARTA” DEL CLIENTE - LETTERE DI CHI NON SCRIVE IN PUBBLICO E CARTEGGI - VISIONE STEREOSCOPICA E VISIONE MONOCULARE - VITO CAGLI 'LA CRISI DELLA DIAGNOSI” – BATESON ORAZIONE LAICA E COSTRUTTIVISTA AL COSPETTO DEL SACRO - SOGNI E SOGNI LUCIDI - LA PSICOTERAPIA DELLA “MAGNA CHARTA” - EPISTEMOLOGIA, FILOSOFIA E PSICOTERAPIE - LINA LUSSO, CHI È COSTEI? - METACOMUNICAZIONE DIALETTICA E BIZANTINISMI - LE SORPRESE EDITORIALI DEI “NOSTRI” GILDA BERTAN E ANTONELLA VENTURA - ENTRANO TRA I COLLABORATORI DI “PSICOTERAPIA E SCIENZA” - GUIDANO E I PROBLEMI DELLA SCUOLA - LE PSICOTERAPIE E LA SCUOLA - LA PSICOTERAPIA TRA ARTE E SCIENZA. VITTORIO GUIDANO INSEGNA "COME SI FA" LA PSICOTERAPIA COGNITIVA POST-RAZIONALISTA - L’INGANNO DI SAN TOMMASO - “UNO SPETTACOLO MOLTO TOSTO” - IL PEGGIOR USO IMMAGINABILE DELLA MANIPOLAZIONE - AMARCORD – SCUOLA DALLA PEDAGOGIA FORMATIVA ALL’AUTOPOIESI – FRAMMENTI DI RISULTA DA UNA RIFLESSIONE A TRE SULLA SENILITÀ - SENESCENZA: UN PROCESSO COMPLESSO - ANNO DI DARWIN (200° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA E 150° DELLA PUBBLICAZIONE DELL’OPERA ON THE ORIGIN OF SPECIES) - IMMAGINI DEL MASSACRO DI GAZA - MEMORIA DELLA SHOAH - IL SENNO RACCHIUSO IN UN'AMPOLLA ** 2005 Caro Luciano, ho letto la tua "Strategia di Shahrazad". Che dirti? che certamente sei bizzarro, e anche un po' saggio l'ammetto; detto più prosaicamente: sei un po' pazzo ma anche simpatico, e in certi momenti acuto. Ma può bastare un giudizio così sintetico e impressionista? Parecchi degli autori che citi li conosco, altri no (Guidano e Liotti): mi domando come mai hai scelto così drasticamente (forse non si può evitare) una cultura "americana", e del tutto ignorato la cultura, diciamo, di Lacan & co. (che non conosco molto, mentre invece trovo particolarmente ricco Foucault, che pure se non è analista è filosofo che gira attorno a tante cose di quelle di cui tratti anche tu, in maniera più storica e "istituzionale" e quindi a me più consona). Mi domandavo come mai, questo "tacito" che è il tuo oggetto di scelta, non venga poi fuori come mi sarei aspettato, ma viene fuori la sua impossibilità, le strategie per cercare di accerchiarlo e individuarlo e poi mi sembra che pur essendo la parte "teorica", spesso è un modo per parlare soprattutto a te stesso, più ancora che cercare di comunicare agli altri il tuo percorso. E che certamente sei più tormentato di quanto si possa immaginare possa esserlo un "ciclista" (la possibilità di legare gli sport anche ad attività speculative mi è parso un suggerimento interessante che dai). Non conosco il tuo direttore per sapere se ti vorrebbe scuoiare davvero; ma forse, senza attendere una esaltazione postuma limitatissima, puoi invece trovare interesse più diffuso, con molti dubbi, curiosità, ma anche piacere di immergersi in difficili e affascinanti percorsi ti abbraccio Marcello ** 2005 Caro Marcello, innanzitutto ti ringrazio per avermi letto e risposto: avevo interesse di scambiare dei feed back con persone che stimo al di fuori del ristretto gregge psicoterapeutico, un po’ perché avevo paura di aver sconfinato troppo, un po’ perché lo speravo (di aver sconfinato). Persone molto diverse non si sono sgomentate leggendo cose bizzarre ed hanno comunque riposto in modalità più “empatica” (in una particolare accezione di empatia) che semantica. Sulle tue osservazioni. Lacan e Focault sicuramente anche loro hanno qualcosa ,anzi molto, a che fare con quello che spesso ho chiamato l’ “oggetto del nostro studio”. Avrai però notato che ogni volta che ho citato un autore in realtà l’ho fatto rendendolo metafora di sé stesso, evitando di utilizzarlo, in modo scolastico, per definire un qualche “stato dell’arte”. L’oscurità del discorso è a volte un prezzo necessario per salvaguardare la complessità che vi è sottesa. Complessità che si sbroglia con una modalità di approccio con la quale viene completamente copovolta l’epistemologia corrente, in un senso che ho appreso conoscendo Bateson, attraverso i suoi scritti. Il “vivendo” precede ed è diverso dal vissuto (in quanto il vissuto, è già rielaborato, quindi necessariamente manipolato) è né semplice né complesso ma è inaccessibile (qui ci può apparire come “tacito”) al pensiero cosciente sensu strictiori: siamo costretti ad affrontarlo ricorrendo al discorso circolare anziché alla logica diretta. Potrei dire che l’ ”oggetto del nostro studio” non è il tacito, anche se il tacito ne è parte essenziale, ma potrebbe esserlo la “metafora che connette”. Mi limito a proporre: la metafora in definitiva può essere una sorta di “stele di Rosetta” nei confronti della lingua inaccessibile, ideogrammatica, del tacito. Purché ci si accontenti di limitarsi, nei confronti del tacito, a tollerare che: “questo "tacito" ... non venga poi fuori come mi sarei aspettato, ma viene fuori la sua impossibilità, le strategie per cercare di accerchiarlo e individuarlo”. ed accettare che: proporre domande, e riproporle continuamente con gradi di complessità sempre maggiore, permette di svariare tra tipi logici differenti e tra discipline diverse ed è di importanza vitale (a fini esistenziali, etici, politici eccetera), per evitare di “andare dove ti porta il cuore” e diventare magari un nazista, un unto del signore, uno squilibrato o, viceversa, trascurare ogni possibilità di riacquistare sintonia con la nostra natura animale, sacra, esito della avventura evolutiva della nostra specie. La superiorità gerarchica della domanda sulla risposta è saggia, vitale e rivoluzionaria. Il bambino che fa domande a mitraglia non cerca risposte, cerca una persona per lui significativa con cui condividere le sue infinite domande. Farsi domande è la nostra unica possibilità di vivere in prossimità con il libero giudizio (arbitrio è gia libero, ma contiene una accezione limitativa: il caso è accettato perché indipendente da noi, il giudizio libero mette in discussione l’autorità del potere). E' bene che il dubbio prevalga sulla certezza e l’ignoranza critica prevalga sulla sapienza fatua delle certezze. “e poi mi sembra che pur essendo la parte "teorica", spesso è un modo per parlare soprattutto a te stesso..." Avevo premesso: “È necessario concederci una pausa un po’ più lunga e chiamare in causa l’unico testimone per me possibile in quanto unico ad avere accessibilità alla monade che mi riguarda.” Unico testimone, in quanto un accesso ai confini del tacito è possibile solo in prima persona. "... più ancora che cercare di comunicare agli altri il tuo percorso.” Come soggetto gli altri possono leggere, guardare a un po' del mio percorso, ma non mi è possibile, anzi lo riterrei arbitrario, presentare questa lettura come termine di confronto. Il percorso soggettivo diviene oggetto esso stesso in quanto percorso, purché sia l’altro a fare il suo percorso, con le sue modalità, il suo spiegarsi i sui “vivendo”, le sue emozioni, il suo essere monade tra monadi che sanno, a questo livello, comunicare solo in metafora. Tornando un attimo alla psicoterapia, è forse proprio questo il vero nucleo centrale caratteristico del costruttivismo, o di alcuni costruttivismi, rispetto a tutte le altre concezioni, in primis la psicoanalisi, (civiltà morta che continua a fascinarci con le sue rovine... ). Per “vivendo” intendo qualcosa come l’esperienza dell’insieme dei "qualia" contemporaneamente afferenti istante per istante alla coscienza ed allo esperire. Ti ringrazio di aver riposto con intelligenza anche a domande che non ti ho fatto (esplicitamente) con domande significative e profonde. Non possiamo che cercare domande! Immagina che effetto farebbe sentirsi chiedere, ad esempio in occasione di un esame universitario, di proporre domande al Maestro ed essere poi valutati in base alla qualità delle proprie domande, anziché alla "giustezza" delle risposte apprese dal maestro! Ti ringrazio e ti abbraccio Luciano ============================================================ Cari amici, un invito per un interessante incontro che ho contribuito ad organizzare. Se potete fateci un salto! Cari saluti a tutti Giuseppe Lodoli INCONTRI «LECTIO MUNDI » Via Torelli Viollier 132/A - 00157 Roma e-mail: [email protected] sito web: www.indes.info/lectiomundi 2006 - VOLONTARI PER I DIRITTI UMANI NEL MONDO Gli incontri del 2006 sviluppano la tematica affrontata l'anno scorso sulla codifica dei diritti umani nei documenti ufficiali e la verifica del rispetto o delle violazioni di questi stessi diritti nel mondo contemporaneo.* Continuando questo percorso, l'attenzione si concentra ora sull' impegno volontario di quei gruppi che da tempo e sistematicamente operano in questo campo. Non si tratta ovviamente di una rassegna sulla galassia dell'associazionismo volontario ma solo di alcuni «incontri ravvicinati» con alcune forme di azione organizzata che presentano un particolare interesse, sia per l'estrema gravità delle situazioni in cui operano, sia per la forte accentuazione sul volontariato che ne caratterizza la struttura. Nei mesi precedenti ci sono stati gli incontri con una rappresentante di “Emergency” ( Gegia Adinolfi) e un esperto di “ Lega ambiente” (Massimo Serafini) che hanno illustrato gli scopi, le priorità e il modus operandi di queste associazioni rispettivamente nel soccorso alle vittime di guerra e nella lotta contro le devastazioni ambientali che generano morte e sofferenze incalcolabili per intere popolazioni su grandi territori. PROSSIMO INCONTRO: Martedì 14 marzo, alle 20.30 precise, a V.Viollier 132, ARGOMENTO: Vittime della tortura: guarire e testimoniare. L'impegno delle associazioni volontarie per assistere le vittime e denunziare la pratica di questo metodo barbaro e illegale, ancora oggi praticato in moltissime parti del mondo RELAZIONI : Dr. Andrea Taviani e Taha Omar Marif, mediatore linguistico-culturale, del gruppo “Medici contro la tortura” Sono in programma altri incontri mensili sui temi della pena di morte, le deportazioni, le nuove schiavitù contro donne e bambini, la soppressione della dissidenza nelle dittature. GLI INCONTRI SONO APERTI A TUTTI * - I testi delle relazioni svolte durante gli incontri di «Lectio Mundi» dal 2002 al 2005 sono disponibili sul sito dell'Associazione : www.indes.info/lectiomundi ============================================================ I miei complimenti! E' proprio un bel sito. Da visitare... "sia la precisione, sia la certezza, sono falsi ideali. Esse sono impossibili da raggiungere e perciò pericolosamente fuorvianti se vengono accettate acriticamente come guida" Karl Popper "the more human mankind becomes, the more civilized it is, the less there is some behaviour which is purely physical and some other purely mental" John Dewey "el tango argentino no es mas que un crisol de razas fusionadas por la nostalgia de los que tuvieron que dejar todo para comenzar de nuevo con los que no ten’an nada" Roberto Herrera Elisa P ============================================================ Caro Luciano, avevo già visitato il sito quando aveva un nome un po' più complicato dell'attuale e l'idea mi è subito sembrata stimolante. In particolare, mi incuriosisce il "laboratorio", ossia, se ho ben capito, uno spazio virtuale in cui scambiare opinioni, dubbi, spunti, critiche, strafalcioni clamorosi tra terapeuti più o meno esperti. Angelo ============================================================ La tua creatività si moltiplica. Sei in memoria: non sfuggirai! Complimenti! invierò contributi fondamentali... pigrizia permettendo. Luigi ============================================================ Dear all: I just received this notification of the tragic suicide of our friend and colleague Michael Mahoney. This is most disturbing. Mike was always so filled with love, ompassion, wisdom and humor. How empty our world feels at this moment with his loss. I am pasting below the notification from Professor Davison. Some of you may already have learned that our valued colleague and friend, Mike Mahoney, committed suicide a couple of days ago. Those of us who knew him personally feel this tragedy in ways beyond measure. Mike was as close to a Renaissance person as I have ever known, especially in this age of specialization. His intellect and creativity were huge and his articulateness uncommon. To say that he was and always will be a central figure in cognitive behavior therapy is an understatement. He was also a terrific person, a true Mensch, with a mischievous sense of humor that made every interaction with him as hilarious as it was edifying. This is colossally sad. Jerry Davison Gerald C. Davison, Ph.D., President, Society of Clinical Psychology (Division 12 of APA) ============================================================ Caro Luciano, seguo sempre con interesse le tue comunicazioni. Finalmente ho qualcosa anche io da sottoporti: se ti va fai un salto sul sito www.rivistadipsicologiaclinica.it: ieri è stato il giorno inaugurale. Un caro saluto, Pietro Stampa July 2, 2006 Mi chiamo Guido Sergio Coletti, sono dell'Argentina, l'anno scorso è deceduto mio figlio Guido, che soffriva una discapacidad profonda. In Argentina tutto quello che riguarda la discapacidad, è molto costoso e l'accessibilità è praticamente nulla. Per quel motivo ho lavorato a lungo, prima per mio figlio, ora per tutti i bambini handicappati della mia città, e adesso mi adopero perchè questo sia estensivo per tutto il mio paese, in beneficio di tutti glihandicappati, specialmente i bambini. Questo anno ebbi alcuni avanzamenti, per esempio, progettai giochi per piazze pubbliche, adattate per handicappati e generare un'integrazione e ridurre le differenze con gli altri bambini. Vi invio alcuni disegni. Mi piacerebbe che mi rispondano, stiamo cercando appoggio per continuare a sviluppare questo iniziativa, in tutti i posti possibili, dove ancora i bambini handicappati non possono godere di un diritto di tutti come è qualcosa di tanto semplice e gratificante come un Gioco. Sergio Coletti [email protected] ============================================================ Martedì, 11 luglio 2006 “il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la capitale? Qualunque cosa accada, rimani vicino al prete che conosce il cuore del Sutra del Loto, continua a imparare sempre più le verità del Buddismo e prosegui il viaggio della fede. Gli amici con i quali ammiriamo la fioritura dei ciliegi una mattina di primavera, sono spazzati via insieme ai fiori dal vento dell’impermanenza, lasciando di sé nient’altro che i loro nomi. Benché i fiori siano scomparsi, la prossima primavera sbocceranno ancora, ma quando rinasceranno quelle persone? I compagni con i quali componiamo poesie in onore della luna nelle sere d’autunno scompaiono insieme alla luna dietro le nubi dell’impermanenza. Solo le loro mute immagini rimangono nei nostri cuori. La luna è tramontata dietro le montagne a occidente e nel prossimo autunno noi comporremo per lei altre poesie. Ma dove sono ora i nostri compagni scomparsi? Persino quando la tigre dell’impermanenza ci ruggisce all’orecchio, noi non la sentiamo. Da “Lettera a Niike”, gli scritti di Nichiren Daishonin, Vol 4 Brando [email protected] in risposta a: Luciano Lodoli 10 luglio 2006 A: Sharing all the world Oggetto: Ancora una piccola poesia Cari amici vi invio una mia piccola poesia: (Bambini uccisi da...) DI TE Di te piccola creatura fragile al terrore di amare rinnegata resta la spoglia e resta il sangue incubo della follia di un minuto sulle vesti e nell’anima anche d’una madre miseramente triste. Spirito del tempo passa leggero fra la disperazione dei perdenti. Se qualcuno di voi ha qualche poesia, racconto, disegno o foto, propri o di altri, adatti allo spirito della pagina "poetica noetica" consultabile on line: http://www.psicoterapia.name/Poetica_noetica.html può inviarmele, sarò lieto di leggerle e prenderle in considerazione per pubblicarle. Cordialità a tutti Luciano
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