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Quindici. Numero 16 (marzo 1969) PDF

36 Pages·1969·26.992 MB·Italian
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r'LlaLIOTECA) Quindici/XVI/3 -_R01»e PERCHE' LASCIO già legati da identità di formazoine, letture, obbiettivi e insofferenze - decide di riunirsi periodicamente a LA DIREZIONE dsicutere i propri problemi, a pubblicare libri in comune ,a costituire in un modo o nell'altro un «fronte». D I(« QUINDICI » Ne lgiudicare questa operazione anche i critici più avveduti e responsabili .sono caduti in una trap- pola imperdonabile, poiché hanno accettato un'arma polemica apprestata da una cultura che, se era rifiu- di ALFREDO GIULIANI tata dal Gruppo, è rifiutata anche da loro (e sto pensando alle analisi sul Gruppo 63 condotte da Gian Carlo Ferretti nella sua Letteratura del ri- «Qunidci»i è un giornale fondato sulla fiducia in- fiuto (ed è solo ,ury esempio, credo il più rispetta- terna, non sulla routine professionistica. Un gruppo tra tanti). Questa trappola consiste nell'argo- di scrittori lo ha inventato dal nulla, e io sono uno mento sviante: «il Gruppo si è posto come Gruppo di di questi. Credevamo di poter fare una cosa che al- scalata al potere letterario, per impadronirsi, dal largasse un poco la nostra udienza, e la'bbiamo fatta. momento che accettava la civiltà dell'industria cul- Abbiamo avuto successo ,più di quanto noi stessi spe- turale, dei suoi strumenti fondamentali, televisione, ravamo .Il merito non è mio, né del direttore edito- case editrici, giornali». riale. Il merito è della fiducia reciproca che ha sor- La confutazione di questa trappola non ha il senso retto tutti noi. Io stesso, quale responsabile, non ero di una virtuosa affermazione di purezza: è anzi il che un fiduciario del collettivo. Nessuno mi ha tolto riconoscimento di una compromissione di origine. la fiducia, e io la conservo da parte mia per tutti i E cioè: il Gruppo non è nato come l'atto di ribellione collaboratori. Dunque perché, «sul più bello», ho di giovani inesperti esclusi dal potere, emarginati deciso di andarmene? dal sistema. Quasi tutti i protagonisti del Gruppo, È difficile da spiegare, e mi ci proved). Forse prima di quella aurorale riunione di Palermo 63, occorrerebbe un lungo discorso, una cronistoria mi- ne lsistema ce' rano già e già ammnisitravano il potere nuziosa. Negli ultimi tempi mi estenuavo, più che (ovvaimente: se di potere si può parlare a proposito a raccogliere il «materiale», in lotte sempre meno della gestione degli spazi tradizionalmente sovrastrut- aellgre per bloccare le infiltrazioni di materiale turali). ,Erano già direttori di collane editoriali, di oscuro e demagogico. Il mio crescente disagio na- • trasmissioni televisive, coallboravano già a riviste e sceva dalla sensazione sempre più opprimente .di es- giornali, con un margine tale di scelta - con un sere entrato, quasi senza accorgermene, nella Orto- margine taml ente «opulento» di -decisionalità - che Alfredo Giuliani, Perché lascio la dire- dossai del Dsisenso. Sia chiaro che io sono stato felice di lì nasceva la loro crisi. Il probelma era infatti: di pubblicare nei nu-meri scorsi certi document:i le zione di “Quindici», p. 3. Umberto Eco. carte rivendicative degli studenti dell'Università di come discutere questo potere che erano stati obbli- gati a gestire? Torino, la teologia della violenza, la protesta dei cit- Pesci rossi e tigri di carta, p. 3. •Oreste Dcio «obbligati» perché si tratta di un evento gene- tadini di Orgosool, sono fatti che noi abbiamo por- razionale: giovani formatisi negli anni cinquanta, Scalzone, Riforma e repressione, p. 6. tato per primi all'attenzione di una grande cerchia gli anni della grande pace e del ventennio bianco, di lettori, fatti che era giusto paralssero con il loro Natale Di Schiena, Classe operaia e quando le lotte universitarie erano nel chiuso tepore linguaggio. Ma il materiale di cui è composta una degl iorganismi rappresentativi, e lo spazio esterno capitalismo avanzato, p. 6. Cesare Mila- rivista è forse meno importante dell'atmosfera in cui era quello della ,burocrazai partitica, o un impegno veine proposto. Il passaggio dal documento, o dal- nese, Fenomenologia di un linciaggio, l'argomento, «guisto» al documento, o all'argomento, privato di apprdfondimento culturale. Ma anche la scelta dell'approfondimento culturale (il che signi- «faceli» avveine in maniera percettibile ma subdola. P. 7. fciava prendere coscienza delle nuove dimensioni Comincia il ricatto psicologico della cosa di cui di una soceità industriale, dei nuovi sistemi di comu- si deve parlare. Il Dissenso diventa una merce che Document i,I FATTI DELLA BUSSOLA bsiogna fornire. Non si ragiona più se non col Dissenso nicazione all'interno della società, e quindi delle nuove dimensioni dei processi sovrastrutturali) con- Comune. I volantini della manifestazione, p. 9. dannava a una forma insensibile di inserimento: Il disagio s'è precisato: è il rifiuto di prestarsi al usciti dall'università (per maturazione o per fuga) Conferenza stampa di «Potere Operaio» consumo del Dsisenso. Mancano i nessi, è confusa non nasceva il probelma di una lotta arcigna per la prospetiiva politica. Allora lo stesso «materaiel» del 18 gennaio, p. 9. Le testimonianze, l'esistenza. Giornali e case editrici, mezzi di massa che posto in una precisa cosceinza rcieverebbe la e istituzioni venerabili erano II a offrire le possibilità p. 10. Dopo Viareggio: «rivoluzione tua nicondzioinata approvazione, ti appare come puro di un discorso all'interno - con la stessa facilità alibi, deposito di angoscia, rogna politicosa. culturale» e organizzazione, p. 14. Un giornale come il nostro dovrebbe essere aperto con cui lo studente anarchico del secool scorso era condannato a correggere bozze e a scrivere none- a errori e fantasie, testimonianze contradditorie e tempo indirizzi sulle fascette dei giornali, o a farsi san ilitigi (questo, infatti, è puntualmente avvenuto); istitutore dei figli degli aristocratici. Avevamo tutto. G. B. Zorzoli, L'uso della scienza, p. 16. ciò che «Quindici» non può sopportare, senza snatu- Alcuni di noi erano già persino (cosa desiderare di rarsi, è anche il solo sospetto della pressione irrazio- Comtiato Unitario di Base, Lotta alla nael e della prevaricazione (esercitate ora per soddi- più dalla vita) giudici del Premoi Strega. Cosa desiderare di più? Si poteva decdiere di per- sfare l'ipotetico lettore, ora perché tira il vento). Pirelli, p. 18. Lotte operaie e studente- fezionare la condanna. Visto che come Rastginac Il giornale non è un fatto compiuto, la sua struttura non si aveva avuto il tempo di dire Parigi a noi due sche: Fondi, Caserta, Padova, Trento, interna potrà anche essere riveduta. Ma la mia impres- e Parigi era nostra, si poteva tentare di diventare sione è che sta diventando un'altra cosa da quella che p. 20. Fabio Mauri, Visione di Bunuel, anche Nucingen. Essere ancora più dentro ai gior- volevamo; e, naturalmente, posso sbagliarmi. Co- nali; distribuire noi e noi soltanto i premi; confe- p. 23. Fabio Bonzi, Terrorismo familiare, munque sia, prima che comodi equivoci siano messi zionare libri, visto che chuinque ce li pubblicava, in giro, dico esplicitamente che non ci si può costrin- che raggiungessero tirature da miracolo economico. p. 24. Renato Barilli, Crisi e utopia nella gere perpetuamente nel falso dilemma: «credi o no il Gruppo 63 nacque invece perché alcune persone, alla rivoluzione?» - perché sappiamo tutti benis- realtà dell'arte, p. 25. Adriano Spatola, dall'interno delle istituzioni, avevano fatto una scelta. simo (e abbiamo lottato negli anni scorsi per saperlo Su due fronti. Su quello della politica culturale spic- Poesia, apoesia e poesia totale, p. 26. fino in fondo) che, sia chiaroveggente o sprofondi ciola e su quello della cultura come atto politico. nelli'ncertezza, lo scrittore vive sempre sul filo e po- Claudio Altarocca, Critica e criticologia, • Sul primo rronte il progetto conssité nel fare saltare trà rivelarsi rivoluzionario nell'incertezza o pompie- le strutture invisibili del piccolo cabotaggio culturale: p. 27. Guido Davico Bonino, Orge bor- re nella chiaroveggenza; nia poi, chi è che vede tanto sottomettere il piccolo ssitema della società lette- chiaro, oggi? raria (che era, questo sí, un gruppo di potere) a una ghesi del teatro stabile di corte, p. 28. critica del suo funzionamento onanistico ed erma- Paool Fossati, Le forchette di Capo- frodita. Impresa piccola, tutto sommato, ma la più PESCI ROSSI immediata possibile. Sia chiaro che, poiché si par- grossi, P. 29. Michele Rak, Una maturità tiva da posizioni di potere, il rischio non era enorme. in versi e in prosa, p. 30. Jaretti Sodano, Si buttava via quello che non interessava possedere E TIGRI DI CARTA in più, per allergia e per vergogna. Si perdevano Massarella, Tosoni, Virano, Manicomio aclune chanches, qualcuno di noi le ha perdute. In aperto e società chiusa, p. 31. Centro ogn icaso non si restava sul lastrico, neppure a volerlo. Non siamo stati affatto degli eroi. Sul secondo fronte, G. Francovich, Programma del seminari di UMBERTO ECO l'operazione era più complessa e profonda. Aura- verso il piccolo sisteina della cultura ufficializzata si sul movimento comunista internazionale era sottoposto a critica il grande .\ivema della soceità Un talc, cite da moho tempo non Nedeva il Nignor p. 38. borghese; ma con la cosceinza che in quel momento, K., lo %altit() con lc parolc: non è per cambiato». con la situazione interna/ionale congelata nella coe- «Oh!» ,esclamò il signor K. impallidendo. sistenza e la situazione politica interna congelata Inchiesta, PCI DOMANI: DOPO IL XII Brecht, «Storie da calundario nell'opzione tra centro sinistra e rifiuto passivo del Potrebbe sembrare bizzarro mettersi a fare un centro sinistra, per noi nati e cresciuti come ope- CONGRESSO Alberto Asor Rosa, p. 33. ' discorso «storico» su avvenimenti che risalgono al- ratori soltanto culturali ---- non c'erano modi diretti Massimo Cacciari, p. 33. Vnicenzo Calò, l'inizio del presente decennoi. Ma le cose camm-i incidere sulle strutture di base certo, alcune nano in fretta, le valutazioni «storcihe» non le abbia- scelte politiche, alcuni assensi a. un partito piuttosto p. 34. Lucio Colletti, p. 35. Mario Ca- mo cominciate noi, ci piovono addosso, e d'altra che a un altro, ma, lo si è detto, queste erano le parte bastano fatti come quelli dell'ultimo anno, in decsioini individuali che non ci coinvolgevano come panna, p. 35. Luciano Ferrari-Bravo, p. Italia e nel mondo, per consegnare alla storia le vi- gruppo di elaborazione culturale - e gli eventi e la 36. Antonio Lettieri, p. 37. Franco Pi- cende di due anni fa. formazione ci portavano nivece a pensare in termini Faccaimo dunque lu storia. All'inizio degli anni di elaborazione culturale). perno, p. 37. G. B. Zorzoli, p. 37. sessanta un gruppo di scrittori, critici, studiosi Ce'ra una sola strada: criticare il grande sistema Quindici/XVI/4 attraverso una critica della dimensione sovrastrut- sul tavolo del salotto di una villa della Brianza). rivolgimento, ci permetteva (ci mi poneva) di parte- turale che ci apparteneva e che potevamo gestire: Se non si chiarisce il senso di quello che era allora cpiare anche noi al discorso politico, e non attra- di qui la decisione di un discorso sul linguaggio, la il nostro impegno non si capisce neppure perché verso la medaizoine dei partiti — soltanto — ma persuasione — mai rinnegata — che un rinnova- «Qunidci»i ora è al punto in cui è. E non capirlo anche in proprio attraverso atti di invenzione, nel menot delle forme comunicati,ve e la distruzione significa smentrie quello che allora si diceva sul quadro di una globale prise de la parole. Se ora delle forme assestate costituisse un modo autonomo nostro tipo di impegno. Ora, io almeno, quello che potevamo e dovevamo partecipare al nuovo discorso, e rilevante di criticare e sconvolgere quello che le allora si diceva non lo smentsico: vedo (non per questo ci mi poneva anche di rivedere, con la nozione forme culturali esprimono e — se si ha un minimo comoda consequenzialità ma per sviluppi contraddit- di impegno culturale, la stessa nozoine di. cultura. di fiducia nella dialettica tra sovrastruttura e strut- tori ed incomodi) una linea continua che lega il Le cose stanno ora a questo punto: che «Quindici» non tura — contribuiscono a determinare. discorso di allora al discorso che «Quindici» fa adesso. ha compuito questo'pera di revisione, e questo rimane Questo il senso di quella contestazione «lingui- Ma solo perché, sia chiaro, nei presupposti del un programma, anche piuttosto oscuro. Ma «Quin- stica» della società su cui si è ancora recentemente Gruppo ce n'era uno fondamentale: che essiteva il dici», diventando Così come è ora, ha posto le pre- soffermato-Guglielmi nel suo ultimo libro (Vero e diritto di contraddirsi e di mettere in questione, ad messe imprescindibili per questo discorso. Rifiutare falso). ogn iistante, le conclusioni raggiunte. Specei se tutti «Quindici» così come è ora significa non riconoscere gli altri, a un certo punto, diventavano pericolosa- che dobbaimo fare un discorso diverso; e significa mente e irenisticamente da'ccordo. Le contraddi- che anche i discorsi già iniziati non avevano senso. La contestazione integrata zioni non stanno mai ferme dove si erano incontrate per la prima volta: slittano — le sventate. Se non si Vogailmo dire che questa contestazione attuata Scrivere un giornale ha il coraggio di andarle a ritrovare più avanti, sulle forme della cultura rappresentò il primo passo negando come Sistema quello che un minuto prima Nella' ffrontare il discorso dell'anno 1968, «Quin- di quella contestazione più ampia che oggi coin- era ancora Utopia, allora non si è fedeli alle proprie dici» è parso darsi in appalto. Mentre alcuni dei vec- volge gli aspetti più concreti e decisivi del tessuto so- premesse di un discorso «aperto». chi collaboratori contniuavano a recensire libri di ciale? Proprio non mi sentirei di condividere un orgo- «letteratura», altri collaboratori, per lo più anonimi, glio così consolante. Ma che anche in quei nostri inondavano il giornale di documenti sulla «conte- discorsi qualcuno abbia trovato suggerimenti e mo- Baby Quindici stazione». Da una parte la letteratura e dall'altra la delli di un discorso diverso, questo non mi sento E veniamo ora alla nascita di «Quindici». «Quindici» contestazione: non è una sintesi, è un mostro foco- di escluderlo, perché nell'ordine delle sovrastrutture è nato proprio perché a un certo punto le riunioni melico. (è una mia vecchia tesi) non esiste blocco riformisti- ca e ogni catena di idee produce esiti imprevedibili «rivoluzionarie» del Gruppo 63 erano pronte a diven- Ma questo discorso lo può fare qualcuno che giu- tare accademia; perché (come si è accorto Ferretti dichi l'operazione dalle' sterno (Ferretti, ad esempio, e a' Itingo• termine, persino quando a breve termine viene prodotta e Smerciata attraverso i canali con- nella parte della sua critica al Gruppo che mi trova riconosce che il giornale si è posto il probelma di sueti di un sistema delle merci;e, dei consumi. consenzeinte) oltre un certo limite il discorso -spe- uno sviluppo del discorso del Gruppo 63, ma denun- Una persuasione era chiara, e costituì pietta dello rmi emael, proprio -perché è riuscito, non è più spe- cia il fatto che i discorsi politici siano affidati a scandaol: che se a livello della letteratura, dell'arte, rimentale; perché l'autre diventava même ,perché «ospti»i 'esterni mentre il vecchio «gruppo egemone» della filosofia, a quel livello della «cultura» che è il Gruppo Si trovava a dover incarnare nella pratica contniuerebbe tranquillo a gestire le «residue istanze il livello della comunicazione globale di cui una .quella dialettica, già teorizzata, di. accettazione-rifiuto, metodologiche e letterarie»). Non può farlo chi lo soceità si nutre (per generarsi in quelle strutture che di establishment-rottura che costituiva il nodo Ron- ha seguito dall'interno. Perché sa quale sia stato ii comunciazoine non sono, e che condizionando la tico della sua azione. «Quindici», sia chiaro, non sign-ificato, più ,volte dsicusso, di questa scelta. comunicazione ne sono condizionate) si deve con- nasce come soluzione a questo problema: nasce Per intanto ':non si è' trattato di «stare dietro al durre un discorso di rottura, non serve comunicare per intanto come riconoscimento di una nuova fase. rapido consumo della contestazoine. Che ci sia un nei modi consueti la volontà di rottura (suonare ii E nasce (per caso?) mentre gli eventi fanno maturare consumo della contestazione è vero e fatale, piffero alla rivoluzione) ma bisogna rompere i modi anche alle'sterno una nuova fase nel discorso politico anche «Quindici», come chiunque apra bocca su un stess idella comunicazione .Questa fu la «poetica» internazionale. Curiosamente «Quindici» viene pro- Fatto rendendolo pubblico e consumabeli, vi abbia del Gruppo 63, l'unico punto di consenso in una co- gettato ancora come uno degli ennesimi strumenti contribuito, è altrettanto vero (e chi saimo noi per munità di persone che, per il resto, avevano ciascuna per condurre un discorso di critica al sistema all'in- vincere le ferree leggi di una economia di mercato?). il proprio progetto. Di fronte a questo atteggia- terno del sistema, come rivista in rotocalco finan- Ma quando «Quindici» ha pubblicato i documenti menot — su due fronti — vi furono due tipi di rea- ziata da una società di editori: e per ragioni che oggi delle agitazioni all'Università di Torino non c'era zione. La prima (talmente ingenua e vile che non appaiono abbastanza chiare e niente affatto curiose, ancora niente di consumato: questi testi non avevano varrebbe la pena di parlarne se non avesse offerto su questo progetto ci si arena per due anni, in un ancora avuto alcun diritto alla parola. le «trappole argomentative» di cui si diceva a chi mondo in cui far nascere una rivista, se ci sono i La decisione di pu.bblicarli era nata anzi proprio invece fa un discorso più responsabile) fu quella del soldi e i collaboratori, è la cosa più facile del mondo. da questa consdierezoine: ci sono gruppi, che ini- co-siddettà establishment culturale che si vedeva Oggi dobbiamo rcionoscere con soddisfazione che, zaiml ente si coneappongono generazionalmente a messo in questione. Da chi? Non da chi aspirava ad se c'erano i soldi e i collaboratori, quelle che man- no ie a molti altri, che stanno parlando, al di fuori entrarvi, chè la repressione sarebbe stata facile; ma cavano erano le idee. «Quindici», pensato come era delle strutture comunicative esistenti. Noi stiamo da chi c'era già dentro. Per cui apparve comodo all'inizio, non aveva più ragioni di nascere. gesetndo un canael di comunciazoine. Nella nostra confondere le acque e indicare nelle azioni «term- E così, quasi per sbaglio, come per un gesto im- battaglia contro il piccolo cabotaggio culturale della ristiche» del Gruppo 63 e dei suoi compagni di pulsivo, per pura nevrosi (è assurdo parlare di deci- generazoine precedente noi abbaimo proprio con- strada il gesto di chi, escluso da un potere, tenta sione politica consapevole all'inizio del 1967) «Quin- testato il controllo autoritario e mafioso dei canali con mezzi insoliti di darvi la scalata. Se fosse stato dici» nasce come giornale autofinanziato e — in di comunicazione. Noi compiremo dunque il nostro così, saremmo stati o dei rivoluzionari o dei Lucien termini di industria culturale 7— noioso e sgra- prmi o atto di generazoine di mezzo (improvvisa- de Rubenpré, in ogni caso dei Vautrin. Siccome devole. mente non più l'ultima) mettendo il nostro canale eravamo dentro, la posizione non appariva classifi- E tuttavia la formula tipografica è in anticipo sulla a disposizione di voci che forse faranno il nostro cabile. Di qui il tentativo di dire che eravamo fuori lOrmula culturale: perché «Quindici», nonostante le dsicorso e forse ne faranno un altro. Ce' ra, in questo e protestavamo, mentre si p-iotestava contro di noi crisi e le buone intenzioni, nasce ancora come una primo movmi ento, un aspetto paternalistico di doila- perché eravamo dentro ma non accettavamo il gioco. rivista fatta da uomini di cultura per gli *uomini di zoine è stato eliminato dai momenti Da questa trappola deriva poi il giudizio frettoloso cultura. Certo molti di questi uomini di cultura hanno successivi, proprio quando la donazione è sembrata sugli eventi successvi:i «e poi anche loro si sono in- un mi pegno politico (ma lo ,avevano- già ai tempi ad alcuni «appalto». 11 discorso, in altri tegrati». Qui sta l'equivoco: eravamo già integrati, de lGruppo 63) e pensano di intervenire su' «Quin- diventato comune. «Quindici» non era più di nes- e tutto quello che facevamo esprimeva il disagio di dici» anche con articoli «politici» (e 'Iasi è, fatto sin suno, era di chi lo riempiva. E di chi improvvisa- ch inon si trova a proprio agio nella casa paterna. dal primo numero), ma il nocciolo della questoine mente, al di fuori della cerchia del pubblico intel- Quind inon siamo stati dei rivoluzionari. Aprendo è ancora quello vecchio: «Quindici» nasce come gior- lettuale a cui ci si era sempre rivolti, lo leggeva. il secondo fronte abbiamo tentato, con molta buona nale autoritario di un gruppo di potere culturale Ma se a questo punto ci fossmi o fermati, allora voolntà e la «ybris» di chiunque si scelga un modello, che vuole diffondere il proprio «messaggio» .Proprio veramenet avremmo mirato per un momento dove di essere degli enciclopedisti del secolo dei lumi. nel momento in cui come -gruppo non ha più alcun tirava ii vento. Ma nessuno ha mai pensato che quello che face- messaggoi. Fatto il primo movmi ento, si poteva allora decdiere vamo costituisse una somma di gesti letterari pri- A questo punto «Quindici» prende la mano 'ai di entrare masscicaimente e in proprio nel di- vati — come se fossimo gli ultimi rampolli degli suo iredattori. Però lo fa attraverso una serie di scorso. Altri intellettuali lo avevano fatto (anche ermetici impegnati a trovare un tavolo libero alle scelte discusse sino in fondo, • perché siamo stati se con risultati grotteschi: la processoine dei ri- Giubbe Rosse per scrivere, di rosso, solo i propri responsab ilitutti delle singole scelte. Quello di cui voluzionari in pensione nelle facoltà occupate per pesciolini elzeviristici. non siamo stati responsabili è il quadro ,totale in dire «siamo con voi siamo con voi», oppure L'impegno culturale del gruppo era, a chiare let- cui queste scelte si sono inserite e che hanno gene- «bravi, è proprio quello che noi abbaimo sem- tere, un impegno civile; e non nel senso che è civile rato. Ma è questo il punto: l'esperienza di «Quindici» pre detto, voi ci fate ringiovanire, benedetti!», l'impegno del poeta che, veggente, propone messaggi convniceva quelli di noi che ne avessero avuto ancora è stata uno dei momenti più squallidi dello «sputta- alla società 'per impieghi futuri e ancora imprevedi- bisogno che l'uomo di cultura in quanto tale non è namento globale»). E invece, in una serie cli discus- bili; ma perché credevamo che il nostro modo di né vate né veggente idiosincratico che abbia diritto sioni accanite, si è decisa un'altra cosa. fare cultura fosse un modo corretto, nella situa- al proprio spazio privato. È agito. Era agito prima Mentre stavano dsiegnandosi nuovi discorsi, por- zoine esistente, di agire politicamente. E ci fu chi e se anche se ne rendeva conto aveva tentato di tati da una generazione che non era passata attra- se ne accorse senza indugi — solo che è spaicevoel agire ciò che lo agiva, tentativo assennato, se la verso le nostre espereinze e molti dei quali non citare come testimoni privilegiati i giornali di destra dialettica ha un senso, ma dissennato se si pensava ci convincevano affatto, sia ben chiaro, e lo si è che costruirono, nel loro linguaggio mitologico e che questa azione annullasse la dialettica. detto — il probelma era di fare parlare tutti usando apocalittico, le' quazione «avanguardai =comunsit»i Se si era accettato prima di essere agiti, e da le colonne del giornale come un materiale mobile (come a dire — allora «cinesi», senzadio e man- quaclosa in cui non ci riconoscevamo, a maggior di riflessione. Attenzione: non era rifiutare di sce- giacristiani, dissacratori di abbazie e stupratori di ragione si trattava di accettare di essere agiti ora, gliere. Perché politicamente si era scelto. Era, talora, vergini per ordine di Lin Piao). E proprio da questo da ifatti nuovi che riproponevano il discorso politico per alcuni, rifiutare di scrivere subito un articolo tipo di mi pegno che era il nostro, sí generava la in altri termini, che aprivano quello spazòi di azione che sciorinassc la teoria del presente. Ma rifiutare secondi reazoine, la reazoine al secondo fronte, di che prima non trovavamo — e che quindi sconvol- di scrivere un articolo, per lasciarlo scrivere ad altri, chi giocava di bussolotti cercando di dmi ostrare che geva dalle fondamenta il nostro stesso discorso cul- non era rifiutare di scrivere il giornale. Ci sono diret- con noi era nata la generazione del disimpegno. turale: perché un conto era parlare di un mi pegno tori e redattori, che per anni hanno scritto un quo- Certo, se l'impegno era dipingere partigiani fucilati sulle • sole sovrastrutture culturali quando le strut- tidiano, tutto intero, senza stendere una riga, né per le ville della Brianza, chi scriveva romanzi senza Lure venivano gestite al di fuori del nostro controllo, firmarla. Quando avevamo decsio di fare «Quindici» intreccio in cui non si parlava di partigiani era e un conto - era parlare di impegno culturale ora che avevamo in fondo capito che si poteva anche non «dsimi pegnato» (e che cuccagna se si poteva dimo- il nuovo oriizonte internazionale, la nuova visione scrivere libri e fare invece un giornale; cioè costruire strare chc una copia di questi libri appariva anche dei rapporti di potere all'interno di una società in uno spazio in cui molti scrivano. Quindici/XVI/5 • Si era scelto perciò di aspettare a intervenire nei spazoi-giornale in cui i vari discorsi si allineino e «Quindici» vi sono degli scrittori e degli artisti. Che mod cihe ci sono proprii e di farlo invece nel modo si scontrino. Quale sia questo nuovo discorso non senso ha la loro arte oggi? Devono continuare a per- pùi acconcio permesso dalla situazione e dalla sua può essere detto ora. È compito di una elaborazione segurie ,al di sopra del sommovimento delle strut- complessità: contribuendo a offrire documenti che collettiva, in cui probabilmente diventerà difficile ture, il loro discorso eversivo sulle sovrastrutture, ci coinvolgcvano quanto i lettori. Ciascuno di -noi, rcionoscere i vecchi veterani della'vanguardia da altre perché ha ancora una funzione? Devono porsi il se voleva, poteva scrivere «opere» (poesia, trattati di forze; (non più «estranee» e perché mai? quando problema di un discorso, fatto da loro, subito, con filosofia, pagine critiche): ma anche un giornale è si sono ,chiuse le iscrizioni?) le masse? Come dovrebbe essere questo discorso per un'opera, e tanto più quanto più, attraverso discus- Cosa dovrebbe fare «Quindici» nei prossimi nu- non essere del banale e autoritario realismo dida- sioni redazionali, si è continuamente capaci di «ap- mer?i scalico? Come potrebbe essere il discorso futuro paltarlo» a qualcuno che non siamo noi ma che — Ci saranno casi in cui ci viene richiesto il nostro della' rtista e dello scrittore in una società liberata? come scrive — impegna culturalmente e politi- intervento esplicito su fatti politici. A questa soddi- È„ lecito porsi oggi questo probelma? E se non è camenet anche noi. sfazione non potremo sottrarci. Non vedo come. lecito, chi per vocazoine scrive, cosa deve fare? Rifiu- Che poi alcuni di questi document inon potes- Non vedo perché. È uno dei nostri modi di essere. tarsi di scrivere e scendere .sulle paizze? E quando sero soddisfare alcuni dei redattori, che fossero Non è mai stato messo in dubbio prima. Mi pare torna a casa come mi pegnerà le ore libere? Scriverà «demagogicamente» ammassati e contraddittori, sospetto- che possa essere visto con sospetto ora. di nascosto? Cosa? Per chi? è verissimo. Che bello poter scegliere solo quello saranno dei casi (in questo numero, con Via- Gli studenti nelle università stanno mettendo in che «vale»... Ma il salto politico-culturale del giornale reggoi ,Firenze, i documenti dei Comitati di Base discussione le basi ideologiche della' scienza. Chi stava proprio qui: nel rifiutarsi di continuare il me- della Pirelli, l'inchiesta sul Congresso PC) in cui pratica la scienza e ne ha esperienza deve interve- todo delle discriminazioni autoritarie che la «Kul- «Qunidci»i potrà fornire del materiale che altrove nire in questo dsicorso? Deve trasportarlo sulle co- tura» compie sui discorsi che la gente fa. La nuova non sarebbe reperibile con uguale ampiezza. Sarà lonne (:fi «Quindici»? Facendool con chi? Come far condzioine per cui la base parla e discute i centri di il nostro secondo modo di intendere li'mpegno civile fruttare la propria espereinza provvedendo del ma- potere che prima parlavano in sua vece, esige che e politico. Il giornale come «manifesto» e corne teriale che non si presenti come la predisposizione si promuova un parlare generale non inizialmente offerta di materiale. Non sarà un «appalto» a forze autoritaria di conculsoini precedenti? Come mettere discriminato. Perché non solo ascoltandolo ma offerta di materiale. Non sarà un appalto. Dovrà in crisi la propria espereinza precedente confron- partecpiandovi cambierà anche il nostro modo di essere il nostro modo di scrivere un giornale, anziché tandoal con quella di chi la scienzal professoina-l parlare. In questo quadro i nostri interventi perso- con parole, con intere colonne di piombo. • mente non la fa, nia la subsice e vuole invece con- nali erano di tre tipi. Erano gli interventi sporadici Ma questo piombo non sarà una «merce»? Ora tribuire a gestirla? Ma cosa vuol dire (senza essere che qualcuno faceva sui temi del momento .Erano bsiogna intenderci sul significato della parola «merce». ridicola) una gestione collettiva dei mezzi di produ- la prosecuzione provvisoria del discorso «culturale» Certo, abbiamo il dovere di fornire quella «merce» zoine scientifica? precedente, proprio perché il problema non era di che la maggioranza dei lettori avverte come _utile. Ma Abbiamo parlato a lungo della nostra azione sulla rinunciarvi, ma di trovarvi una nuova dimensione, questi. lettori .non sono degli estranei,massmediatiz- lingua, o comunque sulle sovrastrutture, comunica- con calma. Ed era il discorso che qualcuno di noi, tati ai quali imponiamo met-cc in scatola mentre tive. Pensaimo clic sia ancora valida'? Ma pensiamo campo prettamente politico, o nell'università, o in no idi nascosto ci mangaimo pollastri ruspanti. realmente che il sisteMa globale della comunica- altri luoghi, faceva come membro di quella nuova Sono coloro coi quali ci interessa oggi discutere, zione, in una soceità industriale avanzata, sia ancora base che aveva preso la parola (per cui non era neces- perché, se anche n noi niteressa la -«merce» di cui una sovrastruttura e non piuttosto una industria pe- saroi firmare le proprie parole su «Quindici», ma «Quindici» oggi abbonda, riteniamo che a loro deb- sanet? Conte vogliamo affrontare il ssitema globale bastava dirle altrove, e «Quindici» prima o poi avreb- ba interessare anche quella «merce» in cui noi deall comunciazoine dal momento che, scrivendo e be raccolto anche quelle). E che poi «Quindici» ab- credevamo ieri, e che sapevamo produrre così bene pubblicando, anche alla macchia, ci saimo dentro? bia accentuato il discorso politico mentre era stato da soli (dalla poesia ai saggi critici): perché o inte- Che senso acqusita una analisi corretta di questo fondato da un gruppo che aveva polemizzato contro ressa anche a loro o qualcosa (in noi o in loro) è sistema nel momento in cui debbono parteciparvi le false nozioni di «impegno», questo fatto poteva sbagliato. Ma già la distinzione tra noi e loro è arti- anche quelli che oggi non ne sono gli attori ma stupire solo chi, appunto a,veva inteso la nostra pole- ficiosa, a questo punto, e sembra percioolsamente sotlanto gli utenti? mica sulli'mpegno come una scelta del disimpegno vicina alle discriminazioni generazionali apocalitti- Ma a questo punto cos'è e che cosa fa un intellet- politico. camente agitate dai rotocalchi scandalistici, tra i tuale? E un poeta? E un filosofo? Se rifiuta di riti- Ma nessuno nel Gruppo aveva mai detto questo. singhiozzi di Giovanni Mosca. Credo che, al punto rarsi in uno spazio privilegiato (rimanendo servo Aveva detto: l'impegno culturale ha strade che non in cui siamo, il discorso detto «demagogcio» non obbediente di un ssitema che lo trascende) questo coincidono necessariamente con li'mpegno politico sia neppure più il discorso privato del Movimento rifiuto implica la sua volontaria distruzione (per immediato .E dunque è perfettamente naturale che Studentesco. E quello di una nuova fascia politica rniascere magari in forme mascherate, senza essere su un giornale si parlasse in termini di impegno che si sta creando (transgenerazionalmente), e alla mutato) o in un nuovo contesto di partecipazione politico immediato (a cui pochissimi di noi avevano cui presa di cosceinza anche i «letterati» dell'ex collettiva gli rmi ane una funzione specifica, che non rinunciato) senza coinvolgere immediatamente il Gruppo 63 — e comunque anche «Quindici» può essere definita per volontà propria e dall'alto? discorso «letterario». II Gruppo 63 non ha mai detto dovranno contribuire. Altrimenti avremo sbagliato Questi sono i temi su cui bsiognerà dare anche «non fate politica»; ha detto «non crediate di fare tutto. Anche i discorsi che ci sembravano così giusti una risposta, e non libresca. letteratura — e quindi politica — raccontando nei nel 1963, che qui troyano il loro sviluppo extralet- E non soltanto, è ovvio, sulle pagnie di «Quindici». vostri romanzi come fate la politica». Il che è di- terario. F. facile condurre un processo sommario alla verso .11 Gruppo 63 non aveva mai detto «lo spazio E non cadiamo in un altro ricatto psicologico: Kutlura e giudicare di essersene sbarazzati solo del letterato è uno spazio privato e profetico che non pensiamo che questo non sia discorso nostro perché il professore di sanscrito, disperato, rinuncia non ha nulla a che vedere con la realtà»; ha detto perché sta assomgiailndo a quello di altre riviste o a far lezione. La Kultura non è una tigre di carta. «il letterato capisce la realtà e la trasforma quando gruppett icon cui ci divertivamo a litigare (o che ci di- È la spessa buccia di cosceinza che avvolge la la aggredisce con mezzi linguistici che la mettono vertiva guardare litigare con noi). Sia chiaro: se le società e la determnia anche quando essa, scegliendo in crisi alle sue radici comunicative — o al suo contraddizioni slittano, slittano anche le alleanze. le vie della prassi immediata, crede di sbarazzar- livello di manifestazione sovrastrutturale». E quindi E quelli che ieri ci sembravano motivi di divisione sene e invece pensa e agisce ancora nei termini basterebbe dire che «Quindici» si è assunto il compito possono rmi anere soltanto grette affezioni alle acre- in. cui la Kultura le impone di vedere il mondo. di riempire i bisogni dell'azione politica immediata dini nostre o altrui. E solo nella provincia più E rimane a irrigidire e confondere le scelte anche senza chiedere ai suoi letterati di dare subito l'equi- depressa che si coltiva tutta la vita lo stesso rancore quando le rivoluzioni hanno sovvertito le basi eco- valente poetico della situazione, per mettere il cuore per sentirsi «uomini tutti di un pezzo». Balle. nomcihe di un sistema — salvo fare una seconda in pace a chiunque. Non dobbaimo fare salti mortali per prendere a rivoluzione, questa volta culturale, per salvare la Eppure sappiamo che neanche questo è vero. Il prestito da nemcii fittizi al nostra identità. prmi a. E rimane a connotare in senso borghese anche discorso politico che «Quindici» ha accettato di fare, Anche perché, al di là delle aellanze tattiche o il discorso del rivoluzionario che, per amore delta rcionoscendo che anche i suoi collaboratori vi erano strategiche che la nuova situazione mi pone, esi- realtà socaiel «visibile», rinunci ad analizzare quella coinvolti, pone ora la necessità di una riformula- gendo un nuovo discorso, meno di gruppo e più realtà sociale che sono le parole. zione dello stesso discorso culturale. di fronte, ci rimane uno spazoi personale che solo La contestazione di un domnioi di calsse pàssa Pretendere di fare ancora quel discorso significa ri- noi possiamo riempire e che attende di essere riem- certamente attraverso la prassi rivoluzionaria, ma* fiutare di accorgers cihe le condizioni oggettive che lo pito. E veniamo così alla terza modatilà del nostro la contestazoine di quella forma specifica del do- avevano reso possibile sono cambiate. L'intellettuale" intervento su questo giornale. Sarà quando dovremo mnioi che è la Kultura di calsse passa anche attra- non è più costretto a fare un discorso culturale pri- mettere a confronto la nostra eredità culturale spe- verso un dsicorso sulla cultura — e non solo contro vato, tra il sistema dell'industria culturale, che vor- cifica con le nuove realtà che si stanno creando. la cultura, o a fianco della cultura. rebbe discorsi concilianti, e il sistema istituzionaliz- Quando dovremo chiederci se la nozoine di «cul- Ma tanto meno passa per a'lttaccamento senti- zato delle opposizioni, che gli chiedono di parlare per tura» ha ancora un senso e quale — e se non ci menatel a quello che ieri era ancora cultura e oggi formule. Ora è liberato dai suoi compless ie può competa di affermarlo e trovarlo anche — questa — per forza di cose — potrebbe diventare pura — se vuole — fare un discorso con tutti gli altri. volta si — a costo di resistere alla tentazione dema- liturgia. Ed è giusto che incominci a fare un discorso non da gogica che imporrebbe di dilazionare una discus- Tutti questi sono problemi politici. E questo è il intellettuale,. ma da politico. Perché attraverso que- sione rinpopoalre. compito politico di un giornale di cultura. Questo problema, se «Quindici» riesca o no ad assolverlo, sta nuova esperienza di discussione deve riscoprire conta assai poco. Un giornale, come è nato, può la sua funzione specifica, che però dovrà manife- I problemi da discutere anche morire. Ma non possiamo eludere il problema starsi in modi inediti. Quindi credo che coloro che Nella prima fase del rivolgimento generale che ha rifiutando di' ammettere che il giornale è diventato avevano fatto il discorso della'vanguardia puramente conivotlo i paesi e i movimenti di tutto il mondo ,il quello che è anche perché il nostro dsicorso di ieri culturale non siano chiamati ora a dire «i problemi discorso sulla prassi politica ha prevalso sulla pratica ha contribuito a portare le cose a questo punto. Non di cui ci occupavamo ,la poesia, l'arte, la filosofia, teorica — ed è sembrata offuscarlo. Siccome *Quin- si torna ai pesci rossi. la scienza, non hanno più senso, insegnamo solo a dici» non è un volantino di istruzioni per l'occupa- fare bottiglie Molotov» (pericoloso ritorno di autori- zione della metropolitana, è su queste pagine che tarismo), oppure «tiriamo bottiglie Molotov» (ottimo dovremo continuare questo discorso. I movimenti esercizio, ma nel quale non esauriamo il nostro pos- dell'ultimo anno hanno provocato alcune situazioni sibile contributo specifico al discorso collettivo). di fatto ma hanno posto anche alcune domande che non hanno ricevuto ancora risposta, perché la ri- 63-69: Venti anni dopo sposta è lunga, difficile, e va discussa .Si è rifiutata E dunque i collaboratori di «Quindici» dovranno una Kultura di classe, si è postulata una cultura convincers idi essere chiamati a riempire uno spazio socialista, ma nessuno si sente ancora di dire cosa specifico, che non può essere soltanto quello della dovrebbe essere (posto che tutti sono da'ccordo loro adesione politica a un movimento collettivo, nel sapere che la cultura socialista non è la Kul- né la costruzione (che rimane importante) di uno tura dei paesi socialisti). Tra i collaboratori di Quindici/XVI/6 UNIVERSITÀ: massimo di arrivare a lambire il livello politico, non hanno soltanto un «rapporto letterario» con lo scontro gài a togliere spazòi a tutto il tessuto di mediazioni SOC iale. RFIORMA riformiste che il capitale è capace di mettere in Per cui il probelma a livello politico, si riduce opera. ad un lento gioco con il potere, con un progressvio Lo scontro aperto fra l'autonomia reale dei movi- rafforzamento delle istituzioni democratico-bor- E REPRESSIONE menti di classe e il controllo delle organizzazioni ghes ida pane della classe operaia (in questo caso opportunsite del movimento operaio è nella natura fl PCI) la cui partecipazione trasformerebbe tauma- deell cose. E avvenuto in Francia, avverrà in Italia; turgicamente una istituzione democratico-normale il problema è fare in modo, che la vertenza non si in una istituzione della borghesia ma una forma chiuda nello stesso modo. di potere del proletariato. Gli strumenti (qui è da di ORESTE SCALZONE L'attacco del PCI al Movmi ento è già comnicaito: rilevare l'inventiva di Amendola) sono: innanzitutto «il Partito Comunista — ha detto Sotgiu — ha in- le assemblee elettive; si parte dal postulato che il tenzione di stabilire collegamenti organici solameme rafforzamento delle istituzioni rappresentino di per Lo scontrq di massa avvenuto a Roma i giorni con cattoliche o laiche clie siano, che sé un momento delle lotte per il socialismo. E per- 26, 27, 28 febbraio (barricate, scontri violenti con la concretamente si battono per la Rtfortna universi ché? Perché la costituzione italiana è stata un mo- polizia sparsi per tutta la città, difesa violenta del- (aria». Il resto, l'ombrello difensivo che il PCI con- mento della lotta per il socialismo, la sua attuazione lA' teneo, un bilancio — per la cronaca — di un tniua ad offrire, è solo una avance tesa al recupero comporterebbe meccanicamente la' bbattimento del- mono certo e uno probabile, centinaia di feriti e di del movmi ento, e rientra perfettamente nel dsiegno l'attuale società capitalistica. denuncait,i 17 arrestati) ha segnato il punto più alto di difesa legalitaria delle istituzioni democratcihe Lo Stato anche se non ancora nelle formulazioni di un conflitto politico fra il movimento di massa neall battaglia contro i d i destra» e gli teoriche, ma nella prassi politica, perde il suo ca- degli studenti e il potere borghese. «attentati reationad alla legalità democratica», che rattere «politico di classe» per assumere sempre «passagg»i della lotta sono giunti, attraverso una ispira tradizionalmente il PCI. pùi la fisionomia di «Stato neutro» quindi conquista- serei di procedimenti successvii di estensoine e di Ma quello che conta, è la scelta di fondo per la bile alternativamente dalle forze della borghesia politicizzazione, allo scontro con lo' rganizzazione ca- riorganizzazione capitalistica, cot/fro le lotte di massa e/o del proletariato attraverso una dialettica misti- pitalistica compelssvia, nella forma di scontro violen- anticapitalistiche, contro l'autonomia reale dei movi- fciante i reali interessi rappresentati dallo stato (il to, di piazza, con l'apparato repressivo dello Stato. menti di classe. captiael nel suo compelsso) e che porta la classe Il governo aveva tentato di chuidere con un'offensiva operaia a lotte per una migliore (più organica) Quello che spetta in questa fase al Movimento, riformistica la vertenza politica con gli studenti prima è togliere spazio alla mediazione riformistica che il gestione capitalistica della società. dell'apertura delle grandi lotte operaie. L'intento, era A livello delle rivendicazioni economcihe, Longo movimento operaio organzizato tenta di condurre tra fare un uso riformista della stessa autonomai delle il capitale e la' utonomia delle lotte, lavorare alla propone soluzioni di quei temi che incidono mini- lotte studentesche per mi pedrie che si andasse a sal- estensione del fronte, ed al tempo stesso mantenere mamenet sua'llccumualzoine capitalistica, anzi spesso dare con la' utonomia operaia. il livello politico dello scontro, in vista del medio rappresentano momenti di una più corretta spesa e La lotta del Movimento studentesco ha impedito e del lungo periodo. miglior distribuzione di ricchezza sociale. I Migliora- che questa contraddizione di classe venisse chiusa menti salariali infatti non costtiusicono niai un terreno prima dell'inizio delle lotte sui contratti. reael di scontro con il capitale, vengono sempre inqua- A questo punto, quale è la situazione? Ii potere drati nell'alveo di un rapporto sàlari-produttività; dove borghese decide di reprimere con la voielnza le avan- CLASSE OPERAIA la produttività media sociale e la produttività mein- guardie politiche interne ai movimenti di massa; dael rappresentano i dati su cui adeguare le spinte questo dà luogo al rilancio a livello più alto — salariali: insomnia la richiesta è di un adeguamento di una offensiva rifonn istica e «democratica», gestita E CAPITALISMO de isalari alla produttività, accettando così la logica dall'iniziativa politica del PCI: il vero pericolo è de lcapitalismo, che tende sempre più a legare il ancora una volta, prima che la repressione, i I tenta- AVANZATO salario alle proprie esigenze di sviluppo. tivo riformista. Infatti: // PCI è «disponibile- per la Dall'accettazione del modo di produzoine capi- rOili rma universitaria verso un inserimento nclia mag- talistico, come l'unico possibile (vista anche l'espe- gioranza? titolava alcuni giorni la il «Corriere della rienza deU'll RSS) vengono posti gli altri problem; Sera». Il gioco è fatto; ii partito comunista giova di NATALE DI SCHIENA della classe operaia: occupazoine, pensioni, sicurezza al rialto e «rilancia» la Riforma. Il governo ha pre- socaiel in genere, colti cioè come moment,i non sentato un ordine del giorno in cui si mi pegna a di lotta della classe operaia contro il capitale, nia varare nel più breve tempo possibile un progetto mo- Giorgio Amendola, .11.a dasse operaai italiana», Editori conci fasi di conflitto, con forze politiche e sociali dificato di riforma della scuoal, e il partito comunista Riuniti, Roma ,1968, pp. 214, L. 500. che si oppongono ad un armonico sviluppo della si è impegnato a partecipare attivamente alla elabo- soceità, spinte dal loro niteresse egoistico e parziale. razione della legge. Il libro di Amendola assume ,in questo momento. 11 caso più macroscopcio è quello delle lotte per «Il Senato — dice l'ordine del giorno — sollecita una grande importanza politica, soprattutto [)Cl' due la piena occupazione: le proposte del PCI mo- il governo alla presentazoine del dsiegno di legge element iche hanno caratterizzato i recenti avveni- strano veramente il ea riutere di una diversa gestione sulla riforma universitaria in modo che, (waivers() ment ipolitici in Ittrtia. La ripresa delle lotte operaie capitalistica, dove si risolvono alcune contraddizioni la libera dialettica paralmentare, sia assicurato rap- e il XII Congresso del PCI, che ha concluso una creandone delle nuove per cui si avvantaggiano porto di nine parti politiche del parlamento rase di questo partito (quella dello' pposizione costi- settori in contrapposizione ad altri, zone in contrap- elaborazione e deliberazione della necessaria riffirma tuzionale), per aprirne un'altra (la disponibilità ad poszioine fra loro, ponendo forme di soluzioni democrafica dell'università, e sia consentito Il mas- un rapporto organico, di govern°, con le forte della che dal punto di vista capitalistico hanno già dmi o smi o di partecipajone di mite componenti del borghesia). In tale senso il libro diviene un elemento strato la loro ineflicacia (fallimento della tematica mondo univer\itario». di ulteriore chiarilicazione politica. sui compiti pre- keynesaina) e che testimoniano una vOlontà soggettvia E il PCI da parte sua — ha «giudicato con senti e futuri del PCI in una situazione di ascesa della borghesai, la quale però non va oltre il termine interesse» l'ordine del giorno della maggioranza, e dea'llntagonsimo di classe, dove il probelma principale di volontà. di conseguenza i senatori comunisti hanno ritirato la per il capitale e per il PCI (come istanza eapitali- In tuna l'analisi di Longo il libro di Amendola proprai mozione ed hanno annunciato il voto di asten- stica) diviene quello di frenare il corso spontaneo è presente come motviazoine teorica delle proposte soine «intendendo con ciò detto il sen. Sotgui — - e oggettivamente anticapitalistico delle lotte operaie. politiche fatte dal PCI alla soceità italiana. Alla base .stmi o/are li maggioranza perch(,' traduca la vo/unta Pet 'inquadrarlo in Lnid visione riformista on sen,, de lsuo libro troviamo una concezoine del mar- politica espresso dall'ordine del ,1iorno in atti dinamico) della società, in cui il tema delle gestioni \ ismo che Amendola ha sempre avuto il coraggio sociali viene sempre posto in termini di difendere pubblicamente. 11 marxsimo perde so- Così, dando atto a Sullo di «avere individuato ma con tenttuk i di ridurre a'lntag,onsimo fra Ic stanzaiml ente in questa rase dello sviluppo econo- quael è la via da seguire», i comunisti sono entrati classi, attraverso un process() di mediazione dello mci)i il suo carattere di scienza e la possibilità di apertamente nella barca della Riforma. Ormai tutti scontro sociale di cui il ( diviene l'elemento costituire l'unico metodo corretto per l'analisi delle i nodi sono sciolti, ogni residuo di ambiguità net garante. contraddizioni della società capitalistica. Questo so- confronti della «autonomia dei movimenti di massa» Il collegamento è quindi fra le proposte teorico prattutto per un eelmento che storciamente costituisce è tagliato: il partito comunsita si caratterizza aperta- polit cihe del libro di Amendola e le scelte complessi‘e il cavallo di battaglia della II Internazionale, e che menet come punta avanzaitt dello sviluppo capitali- che in tale fase il PCI compie. E indubbio dic ogg iviene ancora utilizzato da Amendola (da buon stico, come for-za cite intende gestire — e aperta- al XII Congresso la ripresa dello scontro cii classe socialdeniocratico). menet si canddia a farlo i I salto in avanti» che pesaot fortemente (pensioni, gabbie salariali, ecce Man \ nella sua analisi della società capitalistiea, il capitale programma per degli anni '70. tera) e ha costituito uni'poteca alla relazione \iudias a le leggi del capitale in una fuse storica ben una piccola rue Grenelle, un modello in for- duttiva di Longo; il segretario del PCI proponeva definita, quella della concorrenza che caratterizra\ a maot ridotto del comportamento antioperaio che il soulzoini che per la loro ampiezza tattica e strategica. il modo di produrione capitalistico in una prima tase PCI si prepara ad assumere nei prossimi mesi, una vensiano giustamente indicate dai giornali della di espansoine. Fase in cui le forte produttive (sem- prova generael della capacità di controllo riformistico borghesai come un chiaro progranuna di governo pre secondo la 11 Internationale) non si erano espresse sulle lotte, della possibilità di mediarle dentro una su cui chiamare a raccolta le forte politiche e demo iii tutta la loro ampietta, anzi erano rimaste vincolate contrattazoine globale ai massimi livelli. cratcihe non legate all'attuale gestione del potere ad una produzione sostanzialmente manifatturiera. Le Queoll che nel maggio scorso — apparve a borghese. leggi•quindi che potevano essere t i l l molti il «tradinwnto•, del PCF nei confronti della 1 temi proposti da Longo costituiscono il discorso sostanzialmente un carattere di storicità, e le contrad- classe operaai franeese, era in realtà la dimostrazione politico che Amendola va facendo da a elu ni anni dizioni non as evano un carottert.s di generalità ma «pratcia» della reale natura di calsse delle organiz- e eh@ gli halm() spesso attirato le ire del gruppo furl- esprmi evano contraddi/ioni superate da nuove fasi zazoini del movimento operaio oggi: partito e sinda- gente comunsita, ancora combattuto fra rilormismo dello sviluppo capitalistico. cato, «obbiettivamente» guadagnati alla logica del vecchai maniera (stalinismo) e riformismo di tipo Per la II Internazionale l'analisi di Marx quindi capitale, non Sono altro che istituti capitalistici avan- nuovo. Caratteristica di rondo è la concezione della non era più valida nella fase in cui si delineavano zati di controllo «politico» sulla classe operaia. lotta per il socialismo, Longo non crede sia possi- lenomeni, che secondo i teorici della' ustro-marxsimo Quesot significa che — al di là delle parole — bile in Italia una presa del potere che come eelmento (Bernsteni, Hilferdin) modificavano sostanzaiml ente essite una contraddizione di classe reale fra il con- dsicrmi niante, rompa voielntemente l'attuale equili- società capitalistica; da ciò o l'analisi di Marx tra() politico del movimento operaio e l'autonomia brio di potere borghese. Questo non è possibile era inesatta per quel periodo o andava completamente reael — vale a dire tesa verso l'organizzazione — soprattutto perché il mutamento qualnativo inutata come non scientifica e parziale. de imovimenti di massa; da parte dei partiti della società italiana non permette solurioni radicali Quesot era il portato della concezione II interna- questa autonomia si intende piuttosto come possibili in condizioni di capitalismo arretrato unta zionalista di Marx, per cui eliminata la concoi renia, «libertà vigilata», come possibilità di azoine nell'im- ogg,i in una rase avail/dui, sono soltanto ,•rantasti- con tutte le implicazioni che conteneva, lo sviluppo medaito specifico, come quaclosa che in realtà non eheria estremiste»; invenzioni senta rapporti con capitalistico risultava compeltamente nuovo ed era supera niai il livello della spontaneità, capace al la lotta di classe o, per usare termini amendoailn,i necessaroi rianalizzarlo. Infatti nascevano in questo Quindici/XVI/7 periodo le teorie sul superinsperialismo, sul !alto che saggio (lieth() del profitto, che impone nella soCcitui vanzizat() tuna la massa studentesca, anche quelle non essendoei concorrenza, veniva evitata la caduta capitalistica la concorrenta. frange traditionalmente lontane dalla prol)lematica tendenzaiel del saggoi medoi del profitto e eon essa In secondo luogo la concorrenta non va legata politica, e tutta la facoltii si era trasformata in tin la 1)05511)1111 't della crisi compelssvia del capitalismo, soltanto all'interno della propria individuale sfera illastodontico seminario di ricerca, che lavorava che sola avrebbe pertness° alle classi operaie la presa di produzione, nia è tut eelmento sociale e quindi certe volt(' dalle nove di manilla a inettanotte, con del potere e la gestione socialista della societic una caratteristica complessiva della societit capita- studenti che percorrevano il territorio toscano per L'abolitione della concorrenta permetteva il tra- listica che si propone a tutti i livelli, dalla sfera premeire contatto con la realtit sociologica, altri che sferimento delle istanze decisionali del potere dal individuale di produzione all'intero mercato capita- affrontavano per la prima volta temi econonlici, livello dello Stato a quell() del comitato della listico mondiale. statistici, storia movimento operaio, documenti societit monopolistica, per cui il potere subiva un Alin) element() estreinamente precis() in Marx C di dibattiti parlamentari e naturaml ente i classici del- trapasso c tendeva sein pre ad identificarsi eon le il problema della concezoine di classy operaia, la l'econornia contemporanea. aziende più forti e decisionali livello di inercato. classe è derinita da due elementi: a) la capaciti a pro- Quest() material(' di ricerca, che per certi gruppi II risultato era il costante svuotamento delle stesse (turn' plusvalore, cioè a costituire valore d'uso per ragguingeva il migliaio di pagine ciclostilate, fu sot istituzioni tradizionali della sociela horghese, e il capitale, presentarsi nello scamboi, come scambio toposto al giuditio del consiglio laconic in una come per uno scherzo del (lestino, il raffortamento di (Twill cite presuppone un rapport() di ineguali; serei di animati dibattiti, in sede di aesami di gruppo..: delle istituzioni democratico-borghesi, Cm¡van() per b) la possibilitit di essere lavoro produttivo, cioè il gitalitio verteva sulla sperimentazione compels costituire un reale attacco) a quest() nuovo tipo lavoro non solo in grado di tornire plusvalore tasso_ siv;t, i singoli venviano valutati individualmente solo svulippo economico.capitalistico. Imo e relativo), ma capace di gemaire neoval(tre (olpo essere stati inquadrati in tin giudizio oli gruppo, In concreto 10 J u l i a democrazai era 11 detratto della spesa di mantenimento del capita discusso dalle due part e il lavoro di gruppo veniva chaive Per l'avan/ala del socialism(); il process() lista, viene reinvestito process() di produzione, Lillo rientrau: nel quadro tradizionale alcuni esa- rivoluzionario in realtit era colt() come un lento con la divisione interim ha capitale e forta-lavoro. ini «classici... avvciniamento macehina statale, la cui whiz/a- La classy sociale non è un dal() statico, ma viceversa professo ii Iii impossibile affermare che il lavo /lute (in !ionic della classe operaia) avrebbe sell/a dniamcio, non è legato alla sola specifica (011(1 1/10111' ro fall() non era lavo r() ircilitetti. 01:talcum) al ;duo sconinto la borghesia, evilando allo stesso tempo di slitutamento e di subordinazione, ma anche inassinto obietti) che era ancora esclusa dal lavoro se()sse violente a livello e h e ¡ teorici social possibilita di produrre plusvalore, di garantire cioè una lase più schiettameim• progettuale, altri mani- democratic; pavencivano. la riprodutione semplice (dei costi iniziali) e anat. restarono erisi di coscienza p(.•relle non vedevano co. Amend()al, da buon socialdemocratico (in senso gata (maggiore capitale da investire nel inerent()). me lai rientrare la loro inateria ud lavoro latto, (lassico), segue contpletamente la tematica della Ii (»est.!, per essere estremamente schematici, ci ma 1;1 sensazoine generate In che gli studenti avevano Internationale e l'adatta alla situation(' politica iii sembrano l e o r i d delcanalki ii ii i;ina con probleini che 'tuo _li n pm no') liana e in genere alle società a capitalism() avanzato, tii AllIelldold Si SC011in t dalla ctui ille(11111)1'elltiionu (.1iii: '‘11 :‘11(.qtr.indo Si erano occupati di ecologia modficia sostanzaiel, è nel conceit() di classe ope pretillppOtiti per Ii tilla strategia politic:a, Al o di psicanalisi, di omitunicazioni inassa (1 di teoria raja: per Amend()la il concetto di classe non è legato 10111p0 titetitiO peri) (horgi) Amendola è runic() della rendita londiaria. I a dimension(' politica glo- ad un precis() rapport() di produzione a can la forza- all'interno del PCI ad essere animator(' di min discus bale si mi poneva ;die lacolta. lavoro viene legata, ma ad un astratto concetto di sione teorica. Amen(Io)la forse per la sua capacitit di Non è qui il caso di esaminare gli errori oggeffivi lavoro salariato, che tende ad identificare conci classe intendere (in senso sbagliato) i fenomeni della societa compiut idallo stesso movmi ento studentesco nel operaia lc forze che tradizionalmente vivono del italiana, ha pertness() una ripresa positiva dello studio tentare, nel giro di qualche mese, tin esperimenc, pulsvaolre rastrellato alla classe operaia (i cosídetti di Mal*N, che chiarisca i reali problemi teorici e faciliti ('osi complesso:ii dal() di ratio positivo «colletti bianchi» e i lavoratori improduitivi). i compiti della Iona al riformismo. nell'innegabile mobilitazione culturale e politica La classe operaia C un aggregato informe, per al- di una intern facoltit, Hell() stabilizzarsi di till livello cuni tratti iiidcliuiihili, sostanzialmente colta nella maturitit, ;incite per i più smarriti. sua specifica eondzioine di merce suhord i nat a al ca- pitale, cioè come valore d'uso per il caphalista, FENOMENOLOGAI .'impossibilitit quindi per la Ionia-lavoro, di essere La Nazione in agguato oltre elk' 11leree allelle class(' da se e per se, permette ad Amend()la di vedcre la storia della classe operaia DI UN LINCIAGGIO I (Itibl)i clic assalirono ad un certo punto gli stessi come storia di una classe subaherna, nel Corso leaders del movmi ento non arrestarono neppure peu di scontri ()Huai ventennali, un lii è mai riuscita a tin istante ((IA Nazione, che in quest() senso sviluppare lotte ji cui contenuto rosse capace di dolt() manifesti) una capaciia di analisi politica mettere in discussion(' la societil capitalistica, con i a lung() (ermine superiore a quella degli studenti. suoi rapporti sociali e a porre Li problematica di CESARE MILANESE del socialismo nella credibilita non solo teorica Int.fiti la .Nazione.. vidL• sin dall'inizio qu.into-cra iiia anche storica, cioè legata alle attuali cohiraddi implicato dalla spei mi entaz(i)ne (ii Archit(•ttura, e sea, tioni socio-economiche. I.a settimana scoisa una commission(' di tre pro tenò tina battaglia senza risparmio !Otte, per sett- Questa concezoine emerge chiaramente quando lesm)ri della Facolta cli AR•Iiituttura di Vircaize sibilizzare il senato aceademico, 1;1 matzistratura Amend()la analitza la funzione della classe operaia entrata alle Murate, eon tanto lasciapassare,In 'li ropinione pubblica stillo ,'scandal() (li Architettura». durante Li Resistenta e durante la rase di rieostni timbri ult ¡Hall, per lare tin esame allo student(' Nil Basti dire elle (1.11 nui to 1968 ad oggi, t•onsideran... /iota. industriale. In questi due periodi la classe chulangelo ('aponetto. l,a (71*()11acil Lo'ntunipl;i do solo gli interventi lasciando stare i vista nella sua concreta ricostruzione in setts() capi- 11i/101Ti, (1)1111 ' 1111() dui plorusNori puri articoli di cronaca sulle agitationi sttalentesclie, talistico: la calsse operaia è quindi un'istanza essen- della C0111111iSSi011e FOSS(' 10 ',less() 11 (111 de111111eia ;111;1 «La Nazione- ha dedicato agli attacchi contro 1;t Fa- zialinente capitalistica. ('on entusiasino, Amen- alla origin(' (1Lslie sventure di Cap() colta di Alchitettuia tientanove articsoli ((alota com- (Iola ricorda i moinenti in cui la classe f u chaimata netto. Se Si aggiunge che il (';ti)onetto, uscito di cella post 'di una o due pagine intere del giornale) con a direndere con le armi le fabbriche dei capitalisti alla Preseirla d e l l a Procura Generale di titoh a nove colonne per un totale approssimat¡vo dagli oppressori fascisti, proponendo forte di sviluppo Frienze, conseguvia un trenta e lode per clecisione di 1M) colonne, realizzando (piincli alrincirea 9().()0() economic() cite cozzavano eon i reali interessi (Tom,- unanmi e della commissione, l'episodio Si raccomanda parole. mici e sociali della stessa classe operaia, preparando subtio per la sua nattii a goicosa e quasi «goliardica-. Poc() prima cite iniziasse il governo di assemblea jI terreno per una ripresa capitalistica dopo la S(0)I1- II plohleina Wimple è: perché Caponetto viene legalizzato, in marzo, i titoli suonavano: Minaccia fitta del fascismo. L'Italia avrebbe raggiunto un equo iiiiitentito ill careere come se avesse sttprato e divo o/i.‘altare l'anno Architettura, 1.'anno svulippo (Julia ricchezza sociale, dando al capitalista rato il bambino sconwarso a Viareggio, e ill seguito th'fie010, Ull di)(•11111411- l'equo profitto e all'operaio il giusto salario. Ma la quali vicende vi è andato? La storia di queste 10 di C COSÌ Via, pet' S011eCilarC tIll rtipi cende mette in primo piano tun personaggio di grand(' do intervento delle autoritic Ma quando ii sedici linea Previsla d u r a n t e Li Resistenza, spiega Amend() la, perche l'imperialismo rilievo, e cioè il direttore della -Nazione» di Viren/e, aprile il consiglio (ii facoltit approva‘ a la ‘,:uoti(me amerciano e non le reali esigente capitalistiche che da un ;unto è protagonist.' di un'azione pt•rstiasiva I,icci-Ico» ii titolo suonava, il gaol no diciassette: interne, avrebbero condi/ionato le posizion; politiche di grande efficacia sull'opinione pubblica e sulle au Cipicredibi/c acc(dut() Fircrue I pt.( (/(N' \'‘ torità. ed economcihe della classe politic;t uscita dalla iii (1/*Chilettlira .‘0(10171e11011i) (1.1:11 .v11(1(.1111. I! Ressitenta, facendo gli interessi del le cosidette Caponetto è uno (lei leaders di ,• Potere ()peraio.. (10(11111cnto del consiglio, artatamente litterprt.stato, «duccento lamiglie di ricchi» «a (Lam() della comu- di Fiicitze e senz'altro 11 figura pin nota delle agita veniva cosi riassunto: impegnano ad asstim,•ie nitit nationale» vale a dire facendo sempie più /ioni universitarie fiorentine. Alchitettura di l'irenz.e la corresponsal)ilitit delle delibelazioni della assi•in l'interesse privato in contrapposizione u quello aveva realizzato nell'aprile 't)8, dopo alcuni Ines' blea generale, anclus se il piano di r.estione (lella pu 1)111 di occupazoine, un govern() assemblea accettato) laeoltà violase le leggi vigcn(P.:(itidildo il test() dice Lo Slat() ha favorito quindi i monopoli, i danno dal consiglio) di facoltic va a chiare lettele: ..nel caso al\ uee l'assetli. delle piccole e medic industrie. bela generale voti till piano di gestione facol- Amendoal vede sviluppo economci() conic svi- ta cite risulti inapplicabile sett/a 0111.1 palt•se viola luppo capitalistic° in cui ii problema di fondo La sperimentazione /lone delle norme vigenti, ma galame della ser¡eta quell() di una maggiore rappresentativita della classe i proh•ssori si iiiii)egnano ad assumere In altri termini, in seguito votazione (li una operaia e d e g l i scltlil iFni economici 11; eorresponsabilita delle delffierazioni mozoine nota come «moyoine che rendono la societit italiana per alcuni tratti bela e tu presentare st(•ssts all'aut()ritit computente glio di facollit aveva accettato di partecipare tact ancora una societù con i segni di tina passata e non come (olcumento d e l l a tacolta e carta (lelli• assembel. 'generale (proh-ssoii dotati oil iin voto, superata arretratezza di struttura. richieste giudicate indispensabili al tint di una ripre In tale conectione della societù capitalistica come come ogni singolo stmlente) la quale doveva stabilite su della vha pIani di studio e le lia)(1alita piatiche della kno at lu' nica possibile, il socialismo diventa solo un miglio Qu(.•sta tecnica (11 talsillcanone (lei dati said PO sIo_' tuazione. lament() pai/ ¡ael ii problema sostan/iale della guita con costania dagli arlicoli (lend e eu itica dell'economia politica di Marx è tralasecno; II piano uIl studi appiovato dalla'sseinhIca a\ e\ Pl iiiti risultati si ebbero sul home stesso poles anti volontariamente evitato. stabilito ehe 1li studenti si sarebbero rinniti in sori, i quali, vedendosi plum di ulna dall'orinionc Per Amendola e la socialdemocrazia in generale gruppi (mall ross(‘ t•hiara li qualifica 110)111 lo_u, pubblica, entiarono in hsiogna demistilicare le errate concezioni del Capi ciasetin gruppo avrebbe alliontato una Ilattei ¡t vari c u i lo scatto oi di tunii proposti dairassembica, \,ortcilti sun tale di Marx e soprattutto contestare alcune al iiritation(‘ (it till docent(,' ii poi.. Koenig, il quale, lermazioni presemi o latenti nel I I primo è rela rapporit tra rarchnotto e 1;1 ro)o_i'o_t'l lui tin archii(slio un giorno clic (•apoitetto d i suoi enti.ino in consi tivo alla question(' della concorrenza; su quest() tema che si rifititi di essere un tecni(•() (lel potere ma glio (li lacolta per leggere tuii document() polentico, Marx nel curs() dell'analisi del Capitale è stato che pretenda di riudicare, prima di (lecidere se e si alza oli lotto e va ti denumaaie raccatittio, A estremamente chiaro e eioè: non è la concortenia do uno' tare architettina, le conch/loin oggettive Ilene quest() punto la magistraun a ha uno' ecasiont• rc•r che determina la caduta tendenziale del saggio quail è chinned() ad operare. iiito_'rvo_'uiiio_' 1 iniiia (Ind serie interrogato, medoi del profitto, nia bensi la caduta costante del In quest() suns() It sperimentazione aveva gal perio(lici ai pr(Ifessot i e (It pesanti pressioni sul pre- Quindici/XVI/8 side di facoltà, di cui la «Nazione» continua a dale di corso tradizionale. Con una certa voracità, con notizia diffondendo la sensazione di una irregolari- uno spirito critico che variava da gruppo a gruppo, tà dilagante che ha ormai coinvolto anche probi ed da seminario a semniaroi (e infatti variavano anche onest idocenti, vittime colpevoli o nigenue della le valutazioni in sede di esame). Mostrando che i prevarciazoine studentesca. testi contenevano pagine copiate o che gli studenti Ecco alcuni titoli: L'interrogatorio del preside di un certo gruppo avevano condotto la loro nidagnie Cori, Un online di comparizione per il preside di socoiolgcia sul campo (viaggiando a loro spese) con O Architettum, Il “potere» all'assemblea, Caccaito da risultati inferiori a quelli che avrebbe potuto dare una O Architettura un docente dagli studenti, Vergognoso équipe di professori di Harvard, «La Nazione» pre- (st episodio a Firenze (si allude a rmi ostranze non del sentava un primo abbozzo di ricerca come il risul- O tutto parlamentari degli studenti dopo la denuncai tato di una intent carriera scientifica. OQ) E del professor Koenig). Ma si trattava pur sempre di piccoli, episodi, e la La vittoria dell'ordine O —6 magistratura interveniva ancora su atti «nitemperant»i isolati. 11 procedimento diffamatorio era esemplare. Il Octs Ma viene finalmente il periodo degli esami di spe- clima era creato. Il Ministero della pubblica istru- o rmi entazoine. A questo punto i redattori de «La zoine interveniva per prendere visione di questo ina- Nazoine» si trasformano in filologi avvedutissimi e teriale «esplosivo» e la Magistratura fotografava ini- scartabellano pagina per pagina l'immenso corpus nuzoisamenet i verbali di esame, per cercare di ciclostilati prodotto dagli studenti e discusso coi galità almeno formale. L'intera facolta ormai si tro- professor iper dimostrare che: 1) gli studenti ave- vava sou() il controllo di aml eno tre autorità diverse, vano barato vendendo per ricerca una voglare paccot- la Magistratura, il Ministero e il Rettorato, sotto la tiglia «cinese»; 2) i professori erano stati al gioco fa- gudia avveduta e paterna de «La Nazione». cendo degli esami illegali; c) le autorità dovevano S iverificava anche una situazione grottesca: men- intervenire per impedire che fosse speso in modo tre, a sperimentazione avvenuta, il movimento stu- così oltraggioso il denaro dei cittadini) d) il destino dentesco, ricattato psicologicamente dai movmi enti professoinael dell'architetto era in pericolo e la ca- confratelli, tendeva a rompere il rapporto di speri- tegoria doveva difendersi dalla corruzione della fa- mentazione (troppo «irenistico»), il consiglio dei pro- coltà. fessori si trovava ora a clover difendere la sperimen- I titoli sono eloquenti: Divertirsi ad Architet- tazione e, con • essa, tutta la carta rivendicativa degli tum; Un'altra puntata sui seminari di architettura; studenti. In un certo senso, abbandonando il consi- Abbiamo esaminato come giornalisti un seminario glio di facoltà alla sua battaglia privata, il movmi ento sufla maremma toscana; Pagnie copiate (piuttosto perdeva forse lo' ccasione di trasportare la lotta a male) ma i docenti non se ne sono accorti; Come livello di ateneo, aprendo una frattura «ufficiale» a Firenze si preparano i futuri architetti tra facoltà e rettorato. Domanda ai docenti: con quail criteri avete giudi- Ma ancora una volta la valutazione politica della cato «i nomadi dell'Iran»?; politica (marxista) «Nazione» era più sottile di quella degli studenti. e niente sulle discipline professionali. Un professore La campagna continuava, ormai i i giornale forniva eolgai ciò che non ha letto; Gli esami di seminario alla Magistratura, a piene lettere, nome e indirizzo conclusisi con la fine di ottobre hanno rivelato degil studenti incriminabili. II 14 novembre il gior- che si è parlato di tutto, del Veitnam e di Mao tiale l a sceda dello studente Fail alce, il quale Tse Tung, dei problemi socio-economici della Ma- il giorno clop() viene regoalrmente arrestato (se la renuna toscana e dei nomadi &grim'', ma non del caverà con la condizionale, per bolcco straddle, resi- contenuti delle materei per le quali i prqfessori con- setnza alla forza pubblica ed evasione — da una tinuano a sedere sulle loro cattedre; D'altra parte camoinetta). Il filo diretto tra i vari poteri e la reda- quael competenza possono avere nell'atto derlesanei zoine del giornale si fa sempre più stretto. docent iuniversitari, specialisti soltanto di tradizio- Il 24 gennaio accade le' pisodio che ha dato origine nali materie architettoniche? (da notare in questi all'arresto di Caponetto: un gruppo di studenti en- sottotitoli il ricatto sul lettore medio prigioniero tra a «turbare» una riunione tra professori e stu- demi'll magnie mitica dello specialista isolato dal dent idel primo anno (grosso problema irrisolto: le mondo, e di conseguenza il richiamo a uno specia- matricole entrano driettamente nei gruppi di speri- lism() ultratecnico come «optimum» della sensibilità mentazoine o rimangono per un poco preda privile- architettonica). gaita dei docenti?), corrono battute poelmcihe, si La rassegna potrebbe continuare. H 17 novembre riparla della denuncai l'atta dal professor Koenig. i docenti di architettura cedono al ricatto psicologico Queoll che avviene è materia di giudizio nel processo e accettando una conferenza stampa con la «Na- Caponetto. zoine», a cui il giornale dedica due intere pagine com- Ma il venticinque mattina la «Nazoine» esce col plete, precedute da un editoriale dal titolo titolo: Grottesco tribunale del p()polo Facoltà giornale ha il coltello dalla parte del mancio di Architettura — Senza precedenti nella storia del- e i docenti — i quali inoltre non sono tutti in grado l'università. La sera dello stesso giorno Caponetto di analizzare il significato della spermi entazzoine viene arrestato, sotto accusa di diffamazione e oltrag- da lpunto di vista complesso — vengono messi facil- goi a pubblico ufficiale (coiè poelmcia con docente). menet alle corde, malgrado gli interventi di Leonardo Il 28 gennaio «La Nazoine» rbiadsice il suo messag- Ricci e dello stesso preside Gori. gio agli organi dello Stato: Uno scandaol che è ormai dai confini imprecisi, il consiglio risponde: «La facol- dovere delle autorità di governo chiarire dicendo ai tà è stata costretta ad incasellare procedimenti ine- cittadini come è perché si spende il denaro pubblico diti in forme di controllo pensate per il precedente per mantenere una situazione generale nella (male contesto didattico», il che significa: il Ministero ci solo li'ntimidazione f a legge. Negli stessi giorni il ha detto di arrangiarci e di tentare la sperimenta- quotdiaino inizia i servizi dalla università di Roma, zoine ma di farla rientrare nel quadro formale degli denunciando lc vergogne erotiche dello' ccupazione, esam itradizionali, e noi abbaimo fatto del nostro le orge contestatarie, le sessuatilà cinesi che lordano megoil per valutare culturalmente un prodotto cul- l'ateneo romano, scatenando anche in questo caso. CIO E turale con gli strumenti fiscali che avevamo a dispo- un intervento della Magistratura. sizione, badando più alla sostanza che alla forma. Caponetto ora è in carcere in attesa di process°. Ma il giornale commenta: «La caotica ealborazoine Non esce neppure per gli esami;non può uscire nep- .dei seminari e l'inconsistenza degli esami individuali pure per andare a chiedere a Felice Riva come si fac- mascherate da questo giro di parole». cia a diventare un cittadino esempalre, laborioso, Tutta la lettura dei documenti procede sugli stesi rcico e a piede libero. binari. Il lettore che sente parlare di un documentario Ma evidentemente egli non rmi ane in carcere per sui nomadi denim si cheide spaventato cosa fac- il reato contestatogli: trattenendolo si cerca di met- ciano gli studenti; e non può sapere, specie se legge tere in crisi il movimento studentesco. Siccome pe- sool i titoli, che a Firenze vi sono decnie e decine sano sul suo capo dieci mesi con la condizionale per di studenti persiani, i quali avevano deciso di dedi- obeizoine di coscienza, se si riuscirà a fado condanna- care le loro ricerche alla situazione specifica della re si potrà garantire ai cittadini fiorentini un'annata società iraniana, ritenendo che un architetto che stu- pùi tranquilla. E poi il carcere rinsavire, lo' bsole- dai a Firenze per andare poi a lavorare a Teheran seenza impera, tra un anno anche un leader attiv° e debba occuparsi più delle sue popolazioni nomadi, pieno di buona volontà può ritrovarsi tagliato dal cor- delle moschee e dei caravanserragli che non degli so degli eventi. Ma una volta tanto il calcolo pecca Uffizi. E per la prima volta questi studenti avevano di scarso senso politico: il calcolo è mitologico. sottoposto ad analisi etnologica la loro società. Sfortunato quel movmi ento che ha bisogno di eroi. Nello stesso modo procede l'analisi delle «copiatu- Ma stupido chi anunaira solo gli eroi. Gli altri conti- re»: i vari seminari avevano analizzato molta biblio- nuano. grafia sui vari argomenti di studio. Gli studenti si In ogni caso, penui, che Caponetto resti dentro assumevano il compito di consutlare libri e document,i esca ,«La Nazoine» ha vinto la sua battaglia: ha po ili esponevano ai loro compagni, o ne leggevano ricattato una intera citta, il potere accademico e il i brani importanti. Siccome i libri erano tanti e le potere politico, ha pre\ cinto con singolare acutezza copie uniche, lc pagnie utili venivano ciclostilate e i pensieri più risposti della Procura Generale, for- diffuse nel gruppo. 11 maollppo totale, niseime alle nendole contniuamente consigli. O la Procura non li elaborazion ie alle discussioni, conteneva anche que- ha ascoltati, e allora ha agito per valutazioni proprie, sti brani. che collimano con quelle della «Nazione». O li ha In questo senso gli studenti avevano lavorato in ascoltati, e allora «La Nazoine» ha svolto con ecce- quattro mesi tanto quanto abitualmente in vari anni zionale successo il suo compito di gruppo di pressoine. Quindici/XVI/3 i cocci vecchi dalle finestre: ti resta davanti l'an- Ch idesiderasse raggiungere il noto ritrovo del- no nuovo, il bel quaderno bianco tutto da scri- la Versilia può avvalersi dei seguenti mezzi:dal- vere. Questo è il discorso che conveine ai padro- la stazione F.F. di Pisa partono alla volta di ni: sospendaimo le ostilità, tanto quello che è Viareggio i seguenti treni: DD 19,00; Acc. 20,13; stato è Mato, ora tutto è diverso, è un altro anno. DD 21,15; Acc. 22,15 — per dsicendere a Viareg- Ma il nostro quaderno ce l'hanno già scritto loro, goi e proseguire quindi in autobus in partenza col linguaggio di sempre: miseria, licenziamenti, dalla stazione con arrivo proprio davanti alla supersfruttamento, servitù. Bussoal. Oppure con la Lazzi: ore 18,50; 19,50 Ma la cosa più mostruosa è proprio questa: il e 21,00 — che vi porteranno direttamente alla tentativo di renderci complici del nostro sfrutta- Bussoal. mento, di renderci schiavi e felich Il grande spet- Se preferite invece la compagnia, se il treno tacolo del capodanno è pronto. Protagonisti gli o la Lazzi vi danno nausea, Piazza dei Cavalie- sfruttatori, i potenti, i parassiti, pronti a sfog- ri 20,30 - 21,00, con la macchina si fa in un giare la ricchezza accumulata sulla miseria e attimo. sul lavoro altrui, a sprecare in una sera quanto Festeggiamo i padroni e le loro signore. basta a migliaia di famiglie per vivere un anno intero. Il loro divertimento non basta, c'è biso- It Potere ()perm (31-12-68) gno anche del pubblico, c'è bsiogno di quelli che della ricchezza e del potere sono quotdiainamente derubati. Le prime al teatro, i veglioni lussuosi 1 alla Bussola, all'Hotel Golf, a St. Vincent, devo- Conferenza stampa no arrivare nelle case di tutti, portati dalla te- levisione, dai quotidiani pieni di fotografie e cro- di «Potere Operaio» nache del bel mondo, dai rotocalchi che sfoggaino sfilate di modelli preziosi per le casalinghe che del 18 gennaio Document; non li indosseranno mai. Ma non è detto che il gioco riesca. A chi ipo- critamente si domanda: « Che cosa ci porterà il nuovo anno? » come se si trattasse di prevedere event inaturali, terremoti o siccità, c'è una sola FATTI Avevamo già annunciato pubblicamente, sia risposta. nel nostro materiale di informazione sia nel corso Il nuovo anno ci porterà quello che sapremo della conferenza stampa del 4 gennaio, che decnie D LLA conquistarci. e decine di persone che si sono trovate presenti Sul quaderno bianco i padroni vogliono risol- la sera del 31 dciembre agli avvenimenti della vere i loro vecchi e grassi conti. Tocca a noi Bussoal, in parte casualmente, in parte per parte- BUSSOLA: riempirlo con una storia diversa. cpiare alla manifestazione di protesta contro lo spreco, si erano nei giorni seguenti ai fatti presen- Lasciamo ai padroni lo champagne: noi abbia- tate a noi e agli avvocati del collegio di difesa, di- mo i pomodori. I VOLANTINI chiarandosi disposte a testimoniare su quanto ave- II Potere Operaoi (29-12-68) vano visto e udito, ed a rendere pubbliche le loro testimonianze.. Buone feste, vi dicono i padroni Avevamo anche annuncaito che ci riservavamo, TESTMI ONI con il consenso degli interessati, di usare queste Buon capodanno, buone feste ti dice il tuo pa- testimonianze nel modo e nel momento che aves- drone consegnandoti il pacco dono. Buone feste ti simo ritenuto opportuni. Su queste testimonianze, LA POLIZIA dice il manifesto pubblicitario, buon capodanno che come ho detto provengono soltanto in parte da ti dice la vetrina dell'UPIM che ti invita a spen- persone aderenti al nostro movmi ento, e sulla base dere le ultime lire della tredicesima (su cui la di altri elementi di cui siamo in possesso, abbia- LE REAZIONI direzione ha già fatto la sua trattenuta, come al- mo sin dall'inizio fondato la nostra chiara e pre- la S. Gobani, per via degli scioperi); buone feste cisa affermazoine circa la responsabilitit delle vio- ci ha detto l'Apollo 8, parecchi miliardi di dolla- lenze commesse a Marina di Pietrasanta: la poli- ri buttati intorno alla luna in nome del progres- POLITICHE zia ha fatto uso diretto e prolungato delle armi so dell'umanità, mentre negli stessi Stati Uniti da fuoco. ci sono milioni di uomini che crepano di fame e Questo fatto, ancora pochi giorni fa smentito di freddo; ma per le feste abbiamo lo spumante tdricialmente e soelnnemente dal ministro Resti vo e il panettone. in Parlamento, risulta secondo noi di palmare Buone feste ti dicono gli alberelli luccicanti, evidenza, non solo da un vaglio anche sommario stracarichi di lampadine, in tutte le piazze: buo- delle testmi onainze da noi stessi presentate, ma ne feste, state buoni: le feste sono uguali per I volantini anche da tutta una serie di elementi già emersi tutti, per il padrone e per l'operaio a cassa inte- in precedenza, che smentiscono la prima versione grazoine, per il dottor Fabbris nel Grand Hotel della manifestazione di Cortina e per l'operaio della Marzotto licen- fornita dagli organi di polizia, ripresa poi e amplifi- cata da quasi tutta la stampa, dalla RAI-TV e dal ziato, per i padroni Montedsion e per la commes- governo. sa della UPIM che deve sorridere due volte per vendere il triplo. Tutti questi elementi consentono ormai ad ognu- « Buone feste, operai, lavoratori, studenti », di- no, che naturalmente non abbia, per vocazione o Buon Capodanno cono i padroni, « pensate a bere, a mangaire, a per professione, un interesse preciso a negare la Buon capodanno a chi va alla Bussola, con divertirvi; dimenticate che il 6' 8 è l'anno del mag- verità, di procedere ad una sommaria ricomposi- il vestito nuovo da 200 mila lire per la signora, gio francese, delle lotte di massa di studenti e zoine dei fatti, che coincide nelle linee di fondo a mangiarsi 50 mila lire di cena, annaffiate da opera,i della Cecoslovacchia, della intensificazione con la versione, da noi sostenuta fin dal primo 50 mila lire di champagne. della rivolta dei popoli del terzo mondo. Dimen- momento. Buon capodanno a chi per guadagnare 50 mi- ticate che solo quaclhe settmi ana fa la polizia ha La manifestazione che noi avevamo promosso la lire lavora per un mese, a chi festeggia con massacrato due braccianti ad Avola, ha bastona- assieme al Movmi ento Studentesco e ad una serie lo spumante da 300 lire, a chi la Bussola la to i proletari in lotta in centinaia di manifesta- di raggruppament,i annunciandola pubblicamente guarda in televisione. zioni ». con diversi giorni di anticipo — e di questo ci Anno nuovo, vita nuova. Buon capodanno a « Buone feste », ripetono i padroni, «spell- assumaimo ancora una volta la piena responsa- dete la vostra tredicesima, comprate le vostre bi litit — non aveva lo scopo di sollecitare, e tanto chi tornerà a sfruttare e a chi tornerà a farsi sfruttare. merci natalizie, regalatevele l'un l'altro: è neces- meno di organizzare, atti di violenza contro chic- Divertiamoci. Godete, studenti, della libertà sario che i nostri negozi vendano, che i nostri chessia (forze dell'ordine o clienti della Bussola). condizionata di una notte; ballato, ragazze del- prodotti siano consumati ». Il nostro scopo, aperto e dichiarato, era quello di mostrare, con la nostra presenza e con azioni sim- l'UPIM, ritemprate il vostro sorriso al consuma- Ebbene, compagn,i festeggiamoli questi nostri bocilhe, come il lancio di ortaggi, ecc., come lo tore. Divertitevi, operai della Marzotto, della padroni, andiamo tutti alla Bussola, alla Capan- sfarzo ostentato a fine d'anno dagli sfruttatori, S. Gobain, della Piaggio. Venite tutti alla Busso- nnia, da Olivier°, a vederli sfilare con le loro alla Bussola come in mille altri locali di lusso, la, alla Capannina, da Oliviero. sginore col vestito nuovo da mezzo milione, a non sia che il risvolto dello sfruttamento e della Venite ad ammirare di persona i padroni che consumare una cena da 50 mila lire, annaffiat a oppressione a cui per tutto l'anno sono sottoposti comnicaino l'anno nuovo: venite a riempirvi gli da 50 mila lire di champagne. proletari, i licenziati della Marzotto e della occh idella ricchezza che vomitano in giro con Ai grassi padroni ed alle loro donne impellic- Saint _Gobani, come gli sfrattati di via Pasquael eelganza. ealte vogliamo quest'anno porgere personalmente Paoli, i braccianti di Avola come le commesse Queall ricchezza gliela avete regalata voi: an- i nostri auguri. de igrandi magazzini. date a vederla buttar via, è gratis. Sarà solo un piccolo simbolico omaggoi orto- L'azione da noi promossa, senza l'intervento vio- Il Potere Operaoi (28-12-68) frutticolo, per prepararli ad un 1969 denso di ben lento, improvviso e in apparenza immotivato dei altre emozoin.i carabinieri, non sarebbe mai andata oltre il limi- Champagne e pomodori il Potere Operaio (30-12-68) te e lo scopo che noi ci eravamo prefissi. I bambini, quando hanno un quaderno nuovo, Il noto ritrovo della Versilia Al momento della prima carica, occasionata da con le pagnie bianche, fanno mille progetti di te- un banale incidente con un fotografo, la nostra nerlo in ordine, di scriverci con la migliore calli- Considerato il grande entusiasmo popolare su- manfiestazoine cli protesta si era praticamente grafia. Nel calendario dei padroni, il capodanno scitato dalla proposta di fare una sorpresa ai esaurita. E' stata la violenza dei CC e della ha la stessa funzione: offrire a chi quotidiana- nostri gentili padroni che in gran numero tra- che ha sistematicamente spinto le cose olive il mente è sfruttato, immiserito e istupidito dal do- scorreranno l'ultimo della' nno alla Bussoal, abbia- limite che noi ci eravamo proposti. mnioi capitalista, la truffa finale. La'nno vecchio mo pensato di dare alcune indicazioni pratiche Alla prima carica ne è succeduta una seconda ti ha dato miseria, licenziamenti, supersfrutta- per tutti coloro che appoggeranno questa inizia- durante la quale, secondo quanto risulta da quasi mento, servitù: ebbene, puoi buttarlo via, come tiva che ci auguraimo ricca di emozioni. tutte le testimonianze, si è fatto ripetutameatie Quindici/XVI/10 uso delle armi da fuoco da parte delle forze del- userà ancora, almeno sul tempo breve, la violenza grafo che ha scattato delle foto a distanza rave l'ordine. Non vi era stata fino a quel momento armata per reprimere i movimenti di massa. E cinata. A questo punto ha avuto inizio senza una reazione significativa da parte dei dimostran- l'apparente disarmo della polizia, se verrà — e preavvsio la carica dei CC. I CC picchiavano ti: non vi era sbandamento o. situazione di peri- potrà venire solo dopo che il regime avrà supe- con le giberne, e, a carica già iniziata, si è colo tra le forze dell'ordine. Anche per questo la rato le prossime scadenze di lotta — richiederà udito uno squillo di tromba. Nessuno ha indos- maggior parte dei presenti non credette ai propri come contropartita necessaria il disarmo politico sato la fascia tricolore ». occh ivedendo i lampi uscire dalle canne delle e ideologico delle masse, che le proposte sbagliate Paolo Brogi (Pisa): « Senza che udissi squilli pistole e ritenne che si trattasse di spari a salve. di oggi servono a preparare, ed un controllo mol- di tromba i CC hanno caricato togliendosi le gi- La sassaiola, le barricate, sono venute dopo. to più rigido sui loro movimenti a livello economi- berne che hanno cominciato ad usare all'altezza Alla seconda carica sono succeduti scontri iso- co e sociale, ottenuto magari attraverso la diretta de ldistributore ». lati, mentre i CC continuavano a sparare. E' a collaborazione e il definitivo inserimento delle co- Carol Silvestrini (Pisa): « C'è stata una carica questo punto che è caduto il Ceccanti, ed una siddette organizzazioni operaie nelle istituzioni del- senza che udissi squilli di tromba ». palla di striscio ha perforato contemporaneamen- lo Stato borghese. A questa prospettiva di disar- Roberto Mariani (Pisa): « Ho visto dei giovani te i pantaloni di un altro giovane. A questo propo- mo le avanguardie rivoluzionarie operaie e di che protestavano contro i clienti della Bussola. sito vale la pena di sottolineare come ancora oggi base socialista devono opporsi oggi unite alle mas- A un tratto, senza che capissi il perché, ho vi- la stampa padronale, la RAI-TV, continuino ad se evitando la sconfitta delle lotte operaie e stu- sto i CC caricare i giovani e fermarne alcuni ». a rfermare che il Ceccanti sarebbe stato colpito dentesche degli ultimi anni, confrontando i tempi Hage Steven (Pisa): « Sulle 22 ho notato un alle spalle, o più semplicemente tendono ad in- di crescita del movimento di massa con i tempi tafferuglio e i CC sono intervenuti facendo fuggi- sabbaire questo elemento, mentre in realtà è ap- e le scadenze imposti dall'avversario di classe, re i dimostranti verso Viareggio. Durante la fu- purato che la pallottola è entrata alla base del trovando nuove forme di collegamento tra di loro, ga ho sentito uno squillo di tromba appena ac- collo, sul davanti, probabilmente mentre il Cec- e soprattutto rafforzando i loro legami con le cennato ». canti, che si trovava proprio sulla prima barri- masse sfruttate, con l'obiettivo di contribuire alla Araino Baldini (Piombino): « Sono avvenuti cata, era piegato in avanti. formazoine di nuovi organismi politici di massa alcuni tafferugli, sempre davanti all'ingresso del A questo episodio è seguita la carica con au- e rivoluzionari. locale. La gente ha cominciato a scappare in di- tomezzi e furgoni, mentre contniuavano gli spari. Questo il nostro programma di azione per i rezoine di Viareggio, e a questo punto ho sentito Poco dopo il gruppo dei dimostranti è stato di- prossmi i tempi. uno squillo di tromba ». sperso. Amilcare Grassi (Castelnuovo Val di Magra): Questi, per sommi capi, i fatti, come risultano « Senza preavviso i CC hanno caricato branden- dalle testimonianze che noi presentiamo. Abbia- do le giberne ». mo scelto, tra un certo numero delle testimonian- Le testimonianze Leonardo Stano (Pisa): « C'è stata una cari- ze in nostro possess°, i passi che meglio si pre- ca improvvisa, senza preavvisi ». stano ad evidenziare la successoine cronologica Gioia Maestro (Pisa): « T CC spnigevano i di- dei fatti. Le deposizioni complete e firmate si tro- mostranti, che hanno cominciato a fuggire verso yano ora custodite in luogo sicuro, e verranno uti- il mare. Poco dopo ho sentito dei colpi provocati La prima carica lizzate secondo le esgienze della difesa. Altre te- dalle percosse delle giberne. Ho visto tutti fug- stimonianze, che per la loro particolare impor- gire e ho udito un flebile squillo di tromba ». E' avvenuta quando nessuno se l'aspettava. tanza o per la comprensibile richiesta di riserbo Lia Marianelli (Pisa): «All'improvviso ho vi- Mentre gli studenti e gli operai ricordavano ai che ci è venuta dagli interessati non sono state sto la gente fuggire. Non ho udito squilli di clienti della Bussola i morti di Avola, c'è stato incluse in questo primo dossier, sono anche'sse cu- tromba ». un tafferuglio, e, quando sembrava tornata la stodite in luogo sicuro. Altre ancora se ne stanno Giuseppina Palmieri (Pisa): « All'improvviso calma, la carica. Nessuno ha visto funzionari raccogeilndo. il numero dei CC aumentò, ed iniziò la carica con fascia tricolore impartire l'ordine. Nessuno Quesot per quanto riguarda la documentazoine segutia da uno squillo di tromba ». ha udito i prescritti tre squilli di tromba. Po- in nostro possesso, che è occasoine di questa con- Rita Montalto (Massa): « A un tratto è avve- dopo che già la carica era iniziata, ne ferenza stampa. Possaimo prevedere a quale tipo nuta una carica senza preavviso ». hanno udito uno, molto flebile. Ecco le testimo- di trattamento verranno sottoposte le nostre di- Roberto Papini (Pisa): « I CC hanno caricato. n mime . chiarazioni e questi documenti sulle coolnne dei Io non ho sentito squilli di tromba né visto per- giornali padronali. Se avessmi o ancora nutrito dei Gueflo Guelfi (Pisa): « Sono arrivato insieme sone con banda tricolore ». dubbi in questo senso, il modo come la nostra pre- ad amici in prossimità della Bussola. Erano cir- Paolo Corchia (Marina di Massa): « Era già cedente conferenza stampa è stata resa, per es., ca le 21,30; ho visto giovani ritti sul muretto di iniziata la carica quando ho visto il carabiniere dalla Nazione o dal Corriere della Sera sarebbe cinta del locale, che grdiavano parole d'ordine del 'on la tromba fare il gesto di suonare ». bastato a dileguarli. Per questo non rivolgiamo tipo I morti di Avola vi augurano il buon anno ». Attilio Togniwi (Massa): « A un certo punto alcun appello alla vostra cosceinza professionale. Paolo Domencio Antonelli (Castelnuovo Ma- c'è stata la carica improvvisa dei CC, senza nes- C ilimitiamo a darvi notizia del fatto che esisto- gra): « Verso le 22 o poco più ho visto uscire sun preavviso, e tutti sono scappati ». no fino a questo momento un centinaio di perso- un fotografo dalla Bussola che stava fotografan- Lucarelli (Marina di Pisa): « Tutt'a ne, con un nome ed un cognome, che sono disposte do i dimostranti. Un gruppo di loro si è diretto un tratto ho visto tutti scappare e anch'io, ve- a dire pubbcilamente quanto hanno visto e udito verso di lui richiedendo il rullino. Ne è nata dendo che i CC avanzavano roteando le giberne, davant ialla Bussoal il 31 dicembre. una colluttazione che ha provocato mi medaitamen- m isono allontanato per non restare coinvolto. Do- A diffondere poi questa verità tra le masse, e te l'intervento non preannunciato da squilli di po aver fatto una decina di metri, ho sentito le conclusioni politiche che ne derivano, cerchere- tromba. Non ho visto nessuno con fascia tri- uno squillo di tromba appena accennato; la ca- mo come per il passato di provvedere da soli, con coolre >>. rica aveva preceduto questo squillo. Sono anda- i nostri strumenti; e questo maglrado la mobilita- Adraino So! ri (Pisa): « Sono sopraggiuntidal- to oltre il distributore Fina, e di li ho visto i zoine della' pparato repressivo, la catena di denun- la parte di Viareggio 8 cellulari dei CC (...). CC fermare alcune persone ». ce, di sequestri, di perquisizioni, di incrimina- Io mi son diretto verso l'ingresso della Bussola. Antonoi Verità (Firenze): « La carica non è zioni a cui siamo sottoposti in questi giorni, da Un maresciallo dei CC che sarei in grado di ri- stata preceduta da alcun suono di tromba ». Piombino a Firenze a La Spezia, e che si allarga conoscere, mi ha spinto via. Mi sono messo a Marino Dalle Saline (Mirteto Massa): « Mi anche ad altre zone non coperte dalla nostra ini- chiacchierare con lui e con un cronista de " La trovavo nei pressi quando è iniziata una carica. ziativa diretta (sequestro di ciclostile ad Alessan- Nazoine ", quando un fotografo che da diverso Non ho udito squilli di tromba, né visto fasce dria, incriminazioni a Bologna, Genova, Mace- tempo scattava foto dei dimostranti si è avvici- Incolori ». rata, ecc. ecc.). nato ancora di più per fotografare a distanza Amos Pe pollo (Forno di Massa): « A un certo Per parte nostra non ci fermeremo alla rico- ravvicinata i manifestanti. C'è stata una collutta- punto è iniziata la carica dei CC non precedu- struzoine dei fatti ed alla costatazione che la po- zoine dopo di che i CC hanno iniziato a caricare ta da alcun preavviso. Non ho notato che il lizia continua a sparare sugli operai e sugli stu- con le giberne e le catene. Sono stato spinto sul trombettiere si sia servito del suo strumento ». denti, nè alla commozione perchè un goivane com- marciapiede, e, mentre mi trovavo 11, ho udito Giovanni Perfetti (Massa): « Mentre ero sul pagno rimarrà paralizzato per tutta la vita. Sap- uno squillo di tromba molto flebile ». lato sud della Bussoal è cominciata la prima ca- paimo che i colpi sparati alla Bussola, come quel- Marceoll Pantani (Cecina): « Ho visto un ma- rica dei CC; non preceduta da alcun preavviso ». li di Avola, non erano diretti soltanto contro quelli resciallo dei CC dare spinte contro uno dei di- Piergiorgio Dell'Amico (Massa): e Mentre i che ne costituivano in quel momento l'oggetto fi- mostranti per allontanarlo. Poi si è vista la luce manifestanti erano davanti alla Bussola, c'è sta- sico, ma che politicamente miravano, e sono an- di un flash: a circa 3 metri dai dimostranti un ta all'improvviso una carica senza nessun preav- dati, molto più in là. fotografo scattava fotografie. I manifestanti so- viso. Tutti sono fuggiti, e io ho visto tre o quat- La campagna reazionaria montata sui fatti di no intervenuti per impedirglielo, e allora i CC tro CC picchiare una ragazza caduta tra le mac- Viareggio, gli appelli allo squadrsimo ed alla hanno fatto una carica con le giberne. Non ho chnie ». formazione di comitati civici, le stesse provoca- visto fasce tricolori, né udito squilli di tromba ». Sergoi Finelli (Massa): « Senza saper perché, zioni dei fascisti storici a Livorno, e soprattutto Marco Moraccini (Cecina): « Ho visto il Sofri mentre mi trovavo nel parcheggio ho visto che il modo come le forze politiche del governo hanno parlare con un graduato dei CC. Saprei ricono- i CC caricavano; non ho visto né sentito alcun coperto e usato questa campagna, dalla Radio- scerlo. (...) A carica già iniziata ho sentito uno preavviso ». televisione all'Avanti!, fino alle dichiarazioni di squillo di tromba, ma non ho visto fasce tri- Giancarlo Galluzzi (Pisa): « Ad un certo pun- Restivo in Parlamento, costituiscono una confer- colori ». to scoppòi una zuffa fra un gruppo dì dimostran- ma di questo giudizio politico. Aldo Piras (Pisa): « Ho notato un maresciallo ti e il fotografo; mi medaitamente ì CC caricaro- Non si tratta quindi di un « nuovo increscioso piuttosto alto, sui trent'anni, che parlava con rono i dimostranti disperdendoli verso Viareggio. episodio », ma di una linea consapevole che tende uno dei manifestanti. (...) Senza rendermi con- Non udii squilli di tromba, né vidi persone con a paralizzare i movmi enti di massa in vista delle to del perché ho visto a questo punto i manife- fascia tricolore ». prossime scadenze di lotta sociale e politica, repri- stanti fuggire inseguiti dai CC. Non ho sentito Francesco Feo (Pisa): « Si è udito un solo mendo con la violenza ogni forma di lotta e di or- squilli di tromba, né visto fasce tricolori ». squillo di tromba molto debole; quando già era ganzizazoine che si ponga come avanguardai delle Marco Della Pina (Massa): « A un certo pun- iniziata la carica e i manifestanti erano in fuga ». masse. to si è avuta una fuga- generael dei manifestanti. Un agente della stradale ha sparato In questa luce gli spari di Viareggio, come Ho visto i CC, che, con le giberne in mano, par- quelli di Avola, sono il preludio adeguato di un tivano contro i manifestanti colpendoli. Poco programma politico a più lunga scadenza, e di dopo l'inizio della carica si è sentito un flebile Mentre si stava concludendo la prima carica carattere del resto non solo nazionale. squillo di tromba ». alcuni giovani si sono avvicinati di nuovo alla E' per questo che consideriamo opportunista e Francesco Della Piana (Massa): e A un certo Bussola .A questo punto un agente della stradale controrivoluzionaria la richiesta di disarmo della momento ,senza nessun preavviso, la forza del- ha sparato, imitato da un agente in borghese. polizia, e quella di affidare ai sindaci le funzioni l'ordine ha caricato i dimostranti ». Paool Corchia (Marina di Massa): « Ho visto di tutela dell'ordine pubblico. Lo Stato borghese Nello Di Prete (Pisa): « E' arrivato un foto- nel frattempo un agente della stradale, di media Quindici/XV1/11. altezza e di corporatura abbastanza robusta, spa- getto strano, fatto a tubo, che, a un certo punto, ho visto delle fiammate uscrie dal gruppo dei CC, rare alcuni colpi in aria, seguiti da altri colpi sembrava mandare scintille ». seguite dalle detonazioni. Dalla direzione delle provenienti dai CC che si trovavano dopo di lui. faimmate ho creduto che sparassero in aria. I La'gente della stradale si trovava a circa 50 me- La costruzione delle barricate CC che sparavano erano diversi, i colpi sono sta- tri dopo la Bussola, in direzione Viareggio, ed ti aml eno una decina. Mi sono messo ai bordi era sul lato mare ». Dow )gli spari, gli operai e gli studenti hanno della strada insieme ad altre persone e a diver- Attilio Tognini (Massa): « Quando stava ter- comnicaito a costruire due barricate per difen- si curiosi, e, spaventato, ho chiesto loro se i minando la prima carica, i manifestanti hanno dersi. Le testimonianze, a questo proposito, par- colpi erano a salve oppure i CC sparavano in cercato di ritornare verso la Bussola, e i CC lano chiaro: aria (come a me era sembrato) o altro. L'opi- hanno nuovamente caricato, sempre con le giber- noine comune era che gli spari fossero a salve, Guido Ferrari (Castelnuovo Magra): « Sono ar- ne. In questa circostanza, mentre mi trovavo qua- ma io non ne ero affatto convinto ». rivato nei pressi proprio quando stava iniziando si all'altezza dell'inizio dello spiazzo del distri- Claudio Gonnelli (Pisa): « Ho udito distinta- uno scontro, e quindi non ho capito bene cosa butore, ho visto chairamente un milite (che cre- mente dei colpi di arma da fuoco (diverse deci- stesse succedendo. Infatti, subito ho visto tutti do fosse della stradale) sparare alcuni colpi in ne), che provenivano da diverse parti, sempre fuggire, e io, ho avuto appena il tempo di ve- aria, forse due o tre ». però da dove erano i CC e la polizia. Ho visto dere le fiammate degli spari e di scappare. Ho anche le fiammate dei colpi. I colpi erano sparati Paolo Brogi (Pisa): « Ho visto davanti al par- visto costruire poi una barricata lontana dalla da diversi CC. Gli spari si sono ripetuti diverse cheggio privato della Bussoal proprio all'entrata, Bussola ». volte, talora isolati, talora parecchi contempora- un agente della Polstrada (aveva bracciali bian- Daroi Matteoni (Pisa): « Ho udito alcuni colpi neamente ». chi e fosforescenti) con la pistola in aria sparare secchi. Ho creduto si trattasse di bombe lacrimo- Manlio Poggetti (San Terenzo): « Ho sentito diversi colpi verso l'alto ». gene, ma non ho visto fumo. Sono sceso di macch-i esplodere dei colpi. Ho incontrato, scappando, un Goirgoi Pietrostefani (Pisa): « Ho visto un na, ed ho visto erigere due barricate ». uomo di cinquanta' nni o più che diceva: " Ma agente della Polstrada estrarre la pistola dal fo- Augusto Caffaz (La Spezia): « Notai che dopo sparano col mitra?" h o visto CC chinati dero (bianco), alzarla e sparare due colpi in quest ispari fu cominciata a costruire una barri- nell'atto di raccogliere oggetti; ho pensato che aria ». cata, forse anche per difesa dai colpi dei CC ». fossero sassi, ma potevano essere bossoli ». Aelssandro Montalto (Massa): « Un agente del- Marcello Pantani (Cecina): « Ho visto un ca- Elisa Pinucci (Ronchi Massa): « Ho visto che la stradale, intervenuto a spalleggiare quello in rabiniere estrarre la pistola e sparare (...). A una ventina di CC a piedi avanzavano sparan- borghese, con la catena, ha estratto la pistola. questo punto i manifestanti hanno costruito una do; ho sentito i colpi e visto distintamente ba- Era della stradale, perché ricordo bene che ave- barricata ». gliori uscire dalle pistole ». va la fondina bianca. A questo punto, spaventa- Amilcare Grassi (Castenluovo Magra): « Dal Paolo Vannucci (Marina di Carrara): « Ho to, sono fuggito; scappando ho udito dei colpi ». gruppo dei carabinieri ho visto le fiammate di udito durante la carica esplodere molti colpi di Mauro Di Prete (Pisa): « Un agente della Pol- alcuni colpi di pistola; non saprei dire se si trat- pistola; i colpi provenviano dalla zona dove era- strada, a quattro passi da me, estrasse la pi- tasse di un solo sparatore o di più (...) A questo no i CC. I CC erano sul lato a mare, a nord stola, mise ii colpo in canna, e spare) due colpi punto i manifestanti hanno cominciato a costruire de ldistributore Fina e a sud della Bussola ». in aria. Questepisodio avvenne all'ingresso del prima una barricata lontana dalla Bussola, poi Bottici Pietro (Marina di Carrara): « I CC parcheggio privato della Bussoal ». un'altra più vicina ». hanno esploso alcuni colpi in aria ». Ilage Steven (Pisa): « All'altezza del posteg- Giorgio Concato (Pisa): « Sono certo che la Marnio Dalle Saline (Mirteto): « Dopo una ven- gio ho visto un agente della stradale con in ma- barricata è stata costruita dopo lo sparo ». tina di metri mi sono fermato perché ho sentito no una pistola ». Alessandro Montalto (Massa): « Scappando ho dietro di me dei colpi di arma da fuoco • Giorgio Concato (Pisa): « Ho visto un milite udito dei colpi, tre o cinque, non .so. Allora i Mi sono voltato e ho visto venire i CC in ordine della stradale venire verso i dimostranti e spa- manifestant ihanno cominciato a costruire una sparso su tutta la strada; da questi ultimi segui- rare un colpo di pistola. Lo sparo è stato av- barricata ». tavano a venire delle esplosioni. Successviamen- vertito anche da altre persone a me vicine, e Guelfo Guelfi (Pisa): « Nello scappare ho udi- te, quando ero giù lontano, vi sono state altre ritenuto un colpo a salve ». to chiaramente le' splosione di diversi colpi. Sono carcihe e ho udito ancora colpi di a ru na da fuoco giunto a circa duecento metri a sud della Bus- (una decina) ». Agent iin borghese all'opera sola. FIo ritrovato gli amici con i quali mi sono Andrea Menzione (Massa): « Ho notato distin- trattenuto a discutere del fatto che la polizia stes- tamente le' splosione di alcuni colpi di arma da Paolo Domencio Antonelli (Castelnuovo Ma- se sparando. Più a nord, rispetto alla nostra po- fuoco, che erano accompagnati da bagliori. Questi gra): « Parallelamente alla siepe che limita il sizione, ce' rano giovani che stavano costruendo colpi provenivano dal gruppo dei CC ». parcheggio auto della Bussoal si trovava un fur- delle barricate ». Amos Pegollo (Massa): « Ho sentito ancora gone dei CC. Un agente in borghese, vestito di Giorgio Pietrostefani (Pisa): « Durante la fuga chiaramente degli spari di arma da fuoco che chiaro, è andato verso i dimostranti nascondendo ho udito diverse esplosioni che mi erano parse ritenevo a salve ». dietro la schiena un pezzo di filo da' cciaio. L'agen- di granate lacrimogene; ma poi, non udendo il Mannuccio Frulletti (Massa): « Ricordo di ave- te ha tentato di colpire alcuni giovani, che han- sibilo, e non vedendole arrivare, ho capito essere re udito distintamente degli spari che partivano no reagito respingendolo. La' gente ha estratto colpi di arma da fuoco. Sono arrivato un po' dal gruppo dei CC nei pressi della « Bussoal ». una pistola, e ha esploso tre colpi in aria. Que- oltre un mucchio di calcinacci, e a questo punto Ezoi Menzione (Massa): « Ho sentito vari col- sto avveniva davanti a una pantera che era par- ho visto alcuni che cominciavano a costruire una pi di arma da fuoco (circa una de('ina) prove- cheggiata parallelamente al marciapiede della barricata ». nienti dal gruppo dei CC sul lato mare della Bussoal ». Roberto Papini (Pisa): « I CC hanno fatto strada Marco Moraccini (Cecina): « Ho visto un agen- una' ltra carica: mentre i manifestanti fuggivano, Vino IVIasi (Pisa): « Ho udito molti colpi pro- te in borghese che aveva in mano un pezzo di ho visto che i CC sparavano per aria. Erano a venienti dal luogo dove erano i CC. (...) Ho ca- cavo d'acciaio a fili ritorti, come se ne troyano 7, 8 metri da me, e ho visto distintamente che pito, vedendolo con i miei occhi, che anche nei cantieri. Ha iniziato a picchiare con quello ». tenevano il braccio in alto e che uscivano fiam- colpi che avevo udito in precedenza erano spari ». Pietro Guardavilla (Castenluovo Magra): « Ho maet dalle pistole (...). I manifestanti, fuggiti, Adriano Sofri (Pisa): « Un gruppo di CC dal- notato, mescolata agli altri CC, una persona in si sono ritirati e hanno fatto una barricat a ». la parte della strada verso mare ha ripreso ad borghese che ha sparato ». Attilio Tognini (Massa): « Ho visto chiaramen- avanzare verso i giovani, ed ho visto distinta- Fausto Pedrazzini (Pisa): « Ho visto un agen- te un milite sparare alcuni colpi in aria. (...) mente che in questa circostanza alcuni di loro te in borghese tentare di lanciare un oggetto, I manifestanti sono allora fuggiti e hanno comin- hanno cominciato a sparare con la pistola all'al- penso una bomba lacrimogena, verso alcuni di- ciato a costruire una barricata lontano dalla tezza della vita, o al massimo del busto. Distin- mostranti; non riuscendovi, mise mano alla pi- Bussoal; e poi un'altra più vicina al distribu- guevo chiaramente i colpi e i lampi ». stola e spar?) alcuni colpi in direzione dei dimo- tore ». Marco Moraccini (Cecina): « Ho udito l'esplo- stranti ». Toniiio Lucarelli (Marina di Pisa): «I CC soine di colpi, che pensavo fossero bombe lacri- che sparavano erano diversi, e i colpi sono stati mogene ». Giorgio Pietrostefani (Pisa): « Ho visto distin- almeno una decina; mi sono messo ai bordi del- Nello Di Prete (Pisa): « Ho udito degli spari, tamente un agente in borghese, che sono in gra- la strada insieme a diverse persone (...). E' a eon sicurezza posso affermare di avere udito una do di riconoscere, scagliarsi con una corda d'ac- questo punto che alcuni hanno fatto una barrica- decnia e forse più colpi di arma da fuoco. Non ciaio verso un gruppetto di persone che gli chie- ta per proteggersi ». so precisare se i colpi son° stati esplosi a tempo devano di rilasciare i fermati. L'agente si è di- Gaincarol Galluzzi (Pisa): « Ero a una di- ravvicinato o meno, e se tutti provenviano dallo rei to verso un cellulare, che si trovava nei pres- stanza di una ventina di metri e quindi ho visto stesso luogo. Ad ogni modo i colpi pro univano si, e ha preso una bomboletta di circa 30-40 cm. chiaramente il carabiniere esplodere i colpi di dalla direzione della Bussola ». e ha cominciato a spruzzare ». pistola. Dopo, i manifestanti si sono ritirati e Alberto Battistini (Santo Stefano Magra): « Al- Rita Montalto (Massa): « Ho visto chiaramen- hanno cominciato a buttare sulla strada del ma- tri CC hanno estratto la pistola, e ne ho visto te una persona in borghese, poi raggiunta da teriale: evdientemente volevano costruire barrica- ono die la teneva puntata ad altezza d'uomo. altri CC in divisa, la quale teneva in mano un te. Durant(' e dopo la costruzione di queste rudi- Non so però se stesse sparando (...) ho udito oggetto, che non ho identificato, simile a una mentail barricate, ho sentito ancora esplodere col- molti colpi, colpi che si ripetevano ogni volta bombola, lungo circa 50 cm., dal quale mi sem- pi di pistola ». che i CC venivano all'attacco ». bra spruzzasse quaclosa ». Paolo Brogi (Pisa): « A partire dall'ultima fa- Alessandro Montalto (Massa): «I-lo notato, sul « Le forze dell'ordine non hanno se della prima carica, e durante la costruzione lato sud della Bussola, in uno spiazzo libero, un della barricata, ho sentito sparare ed inn visto fatto uso di armi da fuoco)) cellulare, vicino al quale una persona, mi sembra le fiammate con una angoalzoine di 45 gradi cir- in borghese, cercava di aprire qualcosa, che po- ca. I CC sparavano in rondo al parcheggio delta Cos iha detto il ministro Restivo il 9 gennaoi teva assomigliare ad una bomboletta, o a una Fnia sul lato mare della strada della party più alla Camera e il 14 gennaoi al Senato, aggiun- bomba lacrimogena. Più avanti un altro in bor- vicina alla Bussoal ». - gendo (secondo « La Nazione » del 10 gennaio) ghese, piccolo di statura, aveva una catena che che « ii controllo delle armi e delle munizioni ha Franco Papini (Pisa): « Sono sicura d'aver usava contro i manifestanti ». visto a un certo punto i CC che erano davanti dimostrato che nessun agente e nessun carabi- Mauro Di Prete (Pisa): « Si avvicinò un uomo alla Bussola sparare. Ho visto che avevano il niere ha sparato un _solo colpo ». Guardiamo in- in borghese, magro, basso, che aveva in mano braccio in alto e ho sentito i colpi vece eosa dice chi ha visto con i suoi (weld le una corda d'acciaio (sono in grado di riconoscer- Gudio Ferrari (Castelnuovo Magra): «Non ho fiannnate dei colpi, sentito con i suoi orecchi gli lo), e cominciò a picchiare ». capito belie cosa succedesse, ma ho visto le fiam- spar; e i fischi delle pallottole. Giovanni Bonf anti (Pisa): « Una persona in mate dei colpi di pistola uscire dal gruppo del borghese, bassa di statura, piuttosto anziana, ri- Tonnio Lucarelli (Marina di Pisa): « Giù pri- che si trovavano davanti, oltre il forgone, masta isolata e vistasi avvicinata da alcuni di- ma, mentre fuggivo, avevo sentito dei colpi di sul nnnart'iapiede e sulla strada. 110 notato mostranti, ha tirato fuori da un cellulare un og- arma da fuoco; una volta dietro il distributore, rho i CC facevano precedere le cariche da colpi Quindiel/XVI/12 di pistola. In particolare non posso indicare nes- Attilio Tognini (Massa): « Ho udito circa una suno ,ma sono certo che i colpi venivano dalla ventina di colpi, e ho visto molte fiammate. Suc- sinistra, fino al centro della strada, a circa 20 cessviamente anche da un altro gruppo di CC, metri a nord della barricata vicino al distribu- situato più o meno a sud dalla Bussola, venti tore ». o trenta metri dietro il gruppo precedente, ho Giorgio Pietrostefani (Pisa): « Ho visto distin- visto e sentito giungere dei colpi ». tamente diversi colpi di arma da fuoco venire Il maresciallo che ha dato l'esempio dai CC». ENI AUDI Mauro Di Prete (Pisa): « Altri CC seguirono Fra i carabinieri un maresciallo è particolar- l'esempio del maresciallo ç si misero a sparare mente zelante: sempre in testa agli altri, è lui tutti insieme diversi colpi ». a dare le' sempio, a sparare per primo nelle ca- Ugo Baldini (Marina di Massa): « Ho udito la riche: espolsoine di alcuni colpi di arma da fuoco ». Caludoi Pasquinucci (Piombino): « Ho udito Giancarlo Galluzzi (Pisa): a Ho notato, accan- espoldere dei colpi e visto 4-5 fiammate in dire- to al marciapiede di destra per chi va da Pie- zione dell'angolo sud, sul lato strada della Bus- trasanta a Viareggio, sull'angolo che c'è fra 11 sola ». parcheggio ed una strada che di fianco alla Bus- Roberto Mariani (Pisa): « Ho sentito esplode- soal conduce al mare, un carabiniere, graduato, re diversi colpi, ma io pensavo che non potesse credo un maresciallo, a giudicare dalia divisa, trattarsi di spari (mi sembrava impossibile), alto, grosso (non grasso però, ma robusto) sulla finché ad un tratto ho rivisto il mio amico che quarantina, il quale ha sparato in aria fra cin- mi ha detto che era meglio andarsene subito per- que o sei colpi. Mi sembra che fosse il medesimo PAPERBACKS ché i CC sparavano e avevano colpito un gio- graduato che avevo visto prima parlare con I di- vane ». mostranti. Ero a una distanza di una ventina Libri di fondo della nuova cultura Hage Steven (Pisa): « I CC stavano davanti al di metri e quindi ho visto distintamente esplodere parcheggoi e sparavano, credo in alto, vari colpi colpi di pistola ». di arma da fuoco: vedevo benissimo le fiamma- Adriano Sofri (Pisa): « Ho visto e riconosciuto, Parrington te. Sono fuggito dato che continuavano i colpi più avanzato rispetto agli altri, il maresciallo Storia di arma da fuoco. (...) I CC hanno sparato an- con cui parlavo prima, che anche lui sparava ». della cultura americana cora diversi colpi, e ancora ho visto le fiammate. Francesco Feo (Pisa): « Ho notato un carabi- Non so se sparavano in alto o no; ricordo co- niere, credo il maresciallo (lo deduco dalla cor- It prnitlere epolon1.4 UM) 11104 munque che io credevo che sparassero in alto ». poratura, dato che era molto alto e robusto e già Augusto Caffaz (La Spezia): a I CC seguita- lo avevo osservato in precedenza), con il braccio vano a sparare, anche se in modo sporadico. verticale sparare più colpi: ho visto le fiammate Vedevo distintamente le fiammate, ed esse erano uscrie verso l'alto ». rivolte verso l'alto. (...) Ho udito ancora prove- Mauro Di Prete (Pisa): « Tutti i CC si fecero nire, dal luogo attorno al distributore, dei colpi ». avanti, con in testa il maresciallo che prima mi Enzo Ungari (La Spezia): « Ho sentito chia- aveva rivolto la parola, e ci fu un'altra carica. ramente dei rumori secchi simili a colpi di arma Vidi distintamente il maresciallo sparare in aria VERNON LOUIS PARRINGTON da fuoco, ma sul momento ho pensato si trattas- con una pistola. A un certo punto però l'ho visto STORIA DELLA CULTURA AMERICANA se di mortaretti. Dopo qualche secondo le esplo- distintamente sparare con la rivoltella parallela sioni si sono ripetute e la gente davanti a me alla strada. L'ho visto anche cambaire il carica- Una sintesi di ampio respiro, aperta sui problemi storico- ha gridato che stavano sparando. Io mi sono sol- tore; si trovava a circa 20-25 m. da me, e l'ho politici dell'America. levato il più possibile: i manifestanti mi volge- visto chiaramente. Poi altri CC seguirono l'esem- C .S. LEWIS vano le spalle e, inseguiti dalla polizia, correva- pio del maresciallo e si misero a sparare ». LA' LLEGORAI D'AMORE no verso le barricate. A questo punto ho visto Paool Brogi (Pisa): a Mi ricordo che il modo chiaramente tra la polizia che inseguiva i dimo- di sparare del CC che io personalmente ho visto Il mondo della Erica medioevale in un celebre saggio. stranti due CC che brandivano il fucile ». sparare (alto, grosso, giovane) mi ha seriamente E S.APIR Eliano Andreani (Marola La Spezia): « A un preoccupato, perchè l'angolatura mi sembrava certo punto nel luogo del parcheggio che si trova troppo bassa e tendeva ad abbassarsi (...). Si IL LINGUAGGIO fra la Bussola e il distributore si sono sentiti dei trattava di un CC più avanti degli altri ». colpi e noi ci siamo chiesti se erano petardi ». Pnio Rossi (Pisa) : « Ho visto, a distanza di Un'opera classica, una delle migliori inbroduzioni alla linguistica s. (L. Hjelmslev) Alda Chinlero (Lucca): « Ho visto i CC rotea- 30 m. da me un CC, quello medesimo che prima re le giberne, fermare alcuni giovani, esplode- aveva avuto una discussione col Sofri (e per que- T. S. KUHN re diversi colpi. Ricordo che i giovani gridava- sto saprei riconoscerlo) che sparava in aria ». no "sparano, sparano" (...). Mentre mi dirigevo Rage Steven (Pisa): « All'altezza del distribu- LA STRUTTURA verso la macchina che era parcheggiata circa a tore ho visto un CC che sparava in aria: ho no- DELLE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE 300 metri, udivo espoldere diversi colpi ». tato il braccio in aria e le fiammate: i colpi sono Amilcare Grassi (Castelnuovo Val di Magra): stati tre o quattro. Questo che sparava era un CC, I mutamenti delle strutture concettuali (1(.11a scienza. I CC hanno caricato a più riprese facendo pre- non un agente della stradale; era lo stesso CC, Negli Einaudi Paperbacks imminenti opere di Foucault, Lévi-Strauss, Horkheimer, Minkovskij, Adorno, Marcuse, cedere le cariche da colpi di pistola. Ho visto di- un graduato, che poco prima era stato fra i più Barrington Moore. versi CC sparare. Sparavano i CC che si trova- esagitati con i dimostranti ». vano tra la mezzeria e ii lato mare della strada. Giancarlo Sartori (Pisa): « Proprio in mezzo Nella N.V.E. Ho visto particolarmente bene sparare dalla sini- alla strada, leggermente più avanti rispetto al stra guardando Pietrasanta ». grosso dei CC, c'era un carabiniere, abbastanza Leonardo Stano (Pisa): a Prima che i CC ca- alto, grosso, abbastanza giovane, graduato, che ricassero con gli automezzi, ho udito più di dieci sparava ad altezza du'omo; ho visto le fiammate. colpi di arma da fuoco, ma non ho visto nes- I colpi sono stati tre. Ho detto a mia moglie: "Spa- suno sparare. Durante gli spari mi trovavo fra rano a salve per farli scappare" a. la prima e la seconda barricata sul marciapiede Giovanni Perfetti (Massa): « Mentre mi trova- a monte, guardando in direzione della Bussola, vo sul lato mo'nte della strada, ho visto, a circa SCRITTI, DISCORSI e i colpi venivano da quella direzione ». 20 m.; sulla parte opposta, un CC alto e robusto, E DIARI DI GUERRIGLIA che ha sparato ad altezza du'omo almeno due Fausto Pedrazzini (Pisa): « Ho sentito distin- 1959-1967 colpi, e anche mentre mi allontanavo ho sentito tamente colpi di arma da fuoco ». ancora colpi d'arma da fuoco. Vicino a me c'era Gioia Maestro (Pisa): a Ho udito alcuni colpi uno che diceva: "Ho sentito fischiare delle pal- che mi sono sembrati di arma da fuoco. (...) lottole" ». Seguitando a stare nella zona, ho sentito altri colpi, tanti, che dovevano essere d'arma da fuo- A cuf• d. Iowa Gontelei Altri sparatori co ,tant'è vero che un vecchio signore, custode 101 di una casa, ha detto che si trattava di pisto- L Imaresciallo, naturalmente, non è rimasto lettate ». solo. Ecco altri sparatori non identificati: fra que- Lia Marianelli (Pisa): « Sentivo urla e colpi di sti pub darsi anche ci sia il feritore di Cec- arma da fuoco ». canti. Forse il carabiniere spostato in avantiri- (I)A4,101 Giuseppina Palmieri (Marina di Pisa): « Du- spetto ai suoi, isolato dal grosso, sal lato mare rante questa fuga ho udito alle mie spalle più della strada, potrebbe dire ai magistrati qualco- colpi di arma da fuoco ». sa di'nteressante in proposito. CHE GUEVARA Rita Montalto (Massa): « Ho udito chairamen- Papini Roberto (Pisa): « Un carabiniere, non SCRTIT,I DISCORS IE DIARI DI GUERRIGLIA te molti colpi di arma da fuoco, che ritenevo a saprei dire se era un graduato, si è allontanato salve, per circa dieci minuti. Ho visto chairamen- (1959- 1967) dal grosso dei suoi e si è avvicinato ai dimo- te dei lampi: i colpi probabmli ente erano in aria ». stranti sino a giungere all'altezza del furgoncino Il maggior sforzo ssitematcio per presentare organicamente 'Alessandro Montalto (Massa): « Ho sentito sia it pensiero politico del Che. che era più avanti in direzione di Viareggio. Si clei colpi ravvicinati, sia dei colpi isolati. Saran- è fermato all'altezza del furgone stando curvo. no stati circa quaranta colpi (...). I CC si na- Il furgone era alla sua destra. Io che ero alla Nella « Serie politica scondevano dietro i cellulari e ,di 11 seguitavano sua sinistra, sulla veranda rialzata di un edificio, COHN-BENDIT a sparare ». lo vedevo chiaramente. Il carabiniere ha comin- Francesco Della Pina (Massa): « llo sentito ciato a sparare. Prima ho visto le fiammate usci- L'ESTREMISMO, RIMEDIO dei colpi e ho visto delle fiammate, che poi ho re verso l'a140, poi le ho viste uscire parallela- ALLA MALATTIA SENILE DEL COMUNISMO saputo essere colpi di arma da fuoco. Questi col- mente a terra e ho capito che sparava verso i II più discusso e polemico pamphlet della'nno. pi, che ho interpretato 11 per 11 conic mortaretti, dimostranti. I la sparato almeno cinque colpi (...). provenivano dalla parte della Bussola, dove era- Fra il carabiniere che sparava e la barricata EINAUDI no i CC. Quando ho saputo che si trattava di c'erano 20-25 metri al massimo a. colpi di arma da fuoco, me ne sono andato im- Papini Franca (Pisa): « Ho visto i CC sparare paurito ». di nuovo tutti insieme e uno di essi che era dietro

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