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QualeStoria n. 1 2008 PDF

2008·2.7 MB·Italian
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comitatodiredazione:TulliaCatalan,PatrickKarlsen,GiulioMellinato,MonicaRebeschini,FabioTodero,Marta Verginella,AriellaVerrocchio direttore:TristanoMatta responsabile:GallianoFogar redattore:FabioTodero direzione,redazioneeamministrazione: IstitutoregionaleperlastoriadelmovimentodiliberazionenelFriuli-VeneziaGiulia 34136Trieste,SalitadiGretta38-telefax(040)44004 http://www.irsml.it Larivistanons’intendeimpegnatadalleinterpretazionieveduteespressedaarticolienotefirmatiosiglati.Nonsi restituisconoimanoscrittianchesepubblicati.Èvietatoriprodurreintuttooinpartegliarticolisenzacitarnelafonte. Incopertina: QUALESTORIA-BOLLETTINODELL’ISTITUTOREGIONALEPERLASTORIADELMOVIMENTODI LIBERAZIONENELFRIULI-VENEZIAGIULIA periodicosemestrale N.S.annoXXXVI,n.1 registrazionedelTribunalediTriesten.455del23.2.1978 quotediabbonamentoperil2008: ordinario30Euro;sostenitore60Euro;perl’estero41,5Euro. Costodiquestonumero15Euro;arretratiildoppio. Iversamentivannoeffettuatisu: -c.c.p.12692349intestatoaIstitutoregionaleperlastoriadelmovimentodiliberazionenelFriuliVeneziaGiulia -BANCOPOSTA H/07601/02200/12692349 -UniCreditBancaZ/02008/02230/5469067 PosteitalianeS.p.A.–Spedizioneinabbonamentopostale–70%–DCBTrieste Stampa:TipografiaAdriatica-Trieste Sommario 1918-2008:LaGrandeguerranovant’annidopo Introduzione FabioTodero 1918-2008:laGrandeguerranovant’annidopo 5 Studiericerche AngeloVisintin LaGrandeguerraalconfineorientalenellasto- riografiadegliultimiduedecenni 9 FabioTodero 1915-1916:laBrigataSassarisulCarsoattraver- soalcunefontimemorialistiche 55 MarinaRossi Echidalfrontebalcanico(1914-1918) 83 MarioBonifacio AspettidelLitoralenellaPrimaguerramondia- le:trastoriaememoriadeipadri 105 Documentieproblemi RobertoTodero «MioamatoecarissimoPino».Corrispondenze diunafamiglialealistanellaTriestedellaGran- deguerra 135 FabioTodero Storiadiunsoldato-contadino:ilgirodelmon- dodiSiroPellis 173 FrancoCecotti LetteredaShanghai(1915-1916) 201 FulvioSenardi Istantanee del fronte orientale. Un poeta a Przemisl(cid:1) 209 SilviaZettoCassano LaGrandeGuerrasecondoBertrandTavernier 219 Notecritiche FabioTodero La scelta della Patria. Giovani volontari nella Grandeguerra 227 «Qualestoria»n.1− giugno2008 1918-2008. La Grande guerra, novant’anni dopo diFabioTodero Sono passati trentacinque anni da quando l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelFriuli Venezia Giulia (alloraDeputazione per la storia delmovimentodiliberazioneitalianonellaVeneziaGiulia)hainiziatoapubblicarei risultati delle ricerche compiute dagli studiosi che ad esso fanno capo, prima sul «Bollettino»epoisullarivista«Qualestoria»,giuntaormaialsuo36°annodivita.Nel corsodiquestianni,unospazioimportanteèsemprestatodedicatoallericerchesulla Grandeguerra,chesisonospessosoffermatesuaspettiinconsuetiopocoesploratidel conflitto.AdaprirequestastagionedistudifuuninterventodiTeodoroSaladedicato alle violenze compiute dall’esercito italiano a Villesse, «Redenzione» e «conquista»: la guerra del ’15-’18 al confine orientale. I fucilati del 28 maggio 19151, che apriva uno squarcio nell’allora ben vivo «mito» della Grande guerra al quale i lavori di Mario Isnenghi,GiorgioRochat,EnzoForcella,AlbertoMonticone avevanodapocoinizia- toainferirecolpidecisivipermodificarel’immaginariocollettivosuuneventoancora assai presente nella memoria collettiva degli italiani e centrale nei percorsi formativi dellascuola–dell’obbligoenon–diqueglianni. Così, spigolando tra i tanti titoli di saggi ed interventi apparsi sulla rivista, non è difficileimbattersiintesticheanalizzavanoaspettipoconotioparticolarmenteproble- matici del conflitto – come ad esempio il lavoro di Tatiana Crisman sulla rivolta dei marinai dell’I.R. marina a Cattaro2–, o affrontavano tematiche sociali – penso in particolare agli studi di Lucio Fabi –, si volgevano con passione al recupero della memoria dei vinti della guerra, i tanti adriatici che avevano combattuto nelle file austro-ungariche,un’operaincuisisonodistintiMarinaRossiel’indimenticatoSergio Ranchi, mentre Marta Verginella si metteva sulle tracce della memoria dei soldati sloveni3.Larivistasiaprivapoianuoveproblematiche,comequelleletterarieodella storia culturale, quelle legate al tema dei caduti, del lutto, della storia militare, delle conseguenzedellaguerrasullapopolazionecivile–conPaoloMalnieFrancoCecotti –ecosìvia,inuncrescendodiesperienzedistudiocheandavanodiparipasso,quando non le anticipavano, con le nuove proposte della bibliografia sul conflitto, tema peraltroalcentrodell’articolodiAngeloVisintinpubblicatoinquestonumero. ——————————— 1Cfr.«Bollettino»,1975,n.1/2,pp.47-49. 2T.Crisman,Echidellarivoluzioned’ottobresullitoraleadriatico.LarivoltadeimarinaiaCattaro,«Qualestoria», 1988,n.3,pp.159-168 3Cfr.,adesempio,Esperienzediguerrenellescrittureautobiografiche.IsoldatislovenielaGrandeGuerra,«Quale- storia»,1991,n.1,pp.31-72. 6 Fabio Todero Né si può dimenticare il fatto che già in altre occasioni «Qualestoria» ha ritenuto opportunodedicareallaGrandeguerradeinumerimonograficichefacesseroilpunto suglistudisull’evento,offrendoauntempoalpubblicodeglispecialistieaquellodegli appassionati di storia, com’è nella sua tradizione, nuovi strumenti e nuovi spunti di riflessione.NescrivevaTeodoroSala: Al rinnovamento degli studi sulla Grande Guerra (che ha per centro il convegno di Roveretodel26-28settembre1985edacuiilnotolibrocollettaneoLaGrandeGuerra. Esperienza,memoria,immagini,acuradiDiegoLeonieCamilloZadra,IlMulino,Bologna 1986)«Qualestoria»offreduenumerimonografici:1914-1918Uominiinguerra.soldatie popolazioniinFriuli,sulCarso,aTriesteeoltre(n.1/2,1986)eLontanodallapatria,aiconfini delmondo.Diari, memorie,testimonianzedi internatimilitari e civilinellaGrandeGuerra (1914-1918)(n.3,1992).L’unocuratodaLucioFabi,l’altrodaMarinaRossi4. Aquestiduevolumiseneaggiunseunterzo,apparsonel1998,LaGrandeGuerra nell’IsontinoesulCarso.Contributiedocumenti(a.XXVI,n.1/2,1998),chesicollocava in una stagione di studi il cui panorama risultava ormai radicalmente modificato da quello, ancora largamente «sperimentale», nel quale era nato il primo di essi, e ora questonumero,natoinoccasionedel90°anniversariodellaconclusionediunconflitto che–èundatoormailargamenteacquisito–haveramenteinauguratoilXXsecolo. Come già anticipato, ad aprire questo fascicolo è un saggio di Angelo Visintin dedicatoall’analisidelpanoramadeglistudisullaGrandeguerranegliultimivent’anni che, non limitando lo sguardo ai lavori di interesse «locale», si schiude invece a orizzontipiùvasti.Aseguireiltestodiaperturadiunnumerodivisocomedatradizione nellesezioniStudiericercheeDocumentieproblemièunsaggio,elaboratodachiscrive questepagine, dedicatoallapresenzadellaBrigataSassarisulfrontecarsicoebasato sull’analisidialcuniscrittimemorialistici.Essocercadicapirecomeeinqualemisura tali testi abbiano contribuito alla nascita del mito di quell’esperienza – quello della Sassari, appunto – ma anche a cogliere altri aspetti della partecipazione delle genti sardealconflittosull’altipianocarsico. Gran parte di questo numero monografico peraltro, e non è certamente un caso dato il lungosilenzio che ha pesatosullevicende degliadriaticiin feldgrau,ma anche su quellaparte dellepopolazioni della Venezia Giulia o Litoraleaustriacoche erano tutt’altrocheinlineacontesiedidealidicarattereirredentistico,èdedicatoappunto allaguerracombattutadallenostregentitralefiladell’I.R.esercito.Sel’attenzionedi MarinaRossisiappuntasuunfrontelecuivicendesonostatecomplessivamentepoco indagate come quello balcanico, avvalendosi di fonti di provenienza giuliana tra cui ——————————— 4T.Sala,Unquartodisecolo,seviparpoco,inCatalogodellepubblicazionidell’Istitutoregionaleperlastoriadel movimentodiliberazionenelFriuliVeneziaGiulia(1958-1997),ac.diT.Matta,IntroduzionediT.Sala,IrsmlFVG, Trieste1998,p.13. 1918-2008. La Grande guerra, novant’anni dopo 7 spiccalatestimonianzadiuncorrispondentediguerratriestino,ilcontributodiMario BonifaciosisoffermasullevicendedellacittadinadiPiranoesuisuoiabitanticoinvolti dalla Prima guerra mondiale; intrecciando fonti d’archivio e di memoria, l’autore fa emergereledifficoltàdellavitaquotidianainunalocalitànonlontanadalfronte,icui abitantieranoimpegnatiacombatterenell’esercitoaustro-ungarico;iltesto,peraltro, sicollocainlineaconun’immaginetradizionaledeigiulianiinarminellefileasburgi- checuidaqualcheannosièaffiancataunadiversaletturadellaquestione. Particolarmentericca–fruttodiunaprecisasceltaredazionale–apparelasezione Documenti e problemi; ed è doveroso sottolineare come il ventaglio dei testi proposti in questo numero abbia potuto arricchirsi grazie alla proficua collaborazione con la Direzione dei Civici Musei di Storia ed Arte, che ha permesso la pubblicazione di documentied immagini provenientidalpatrimonioarchivisticodelMuseodelRisor- gimentodiTrieste. Ad aprire la sezione, largamente dedicata alla memoria degli adriatici inquadrati nell’I.R.esercitooltrecheadaltreproblematiche,èuncontributodiRobertoTodero, chepresentaunaraccoltaepistolaredi unafamigliatriestina;nellelettere,leincursio- ni aeree e, in genere, le ambizioni territoriali del Regno d’Italia sono rappresentate comeun’ingiustiziaecomefontedidolorie difficoltà:un’otticasicuramenteschierata efiloasburgica,chemetteinluceunatriestinitàpococonosciuta. Delleperipeziediun soldatodiFiumicelloparlainveceilmemorialediSiroPellis,unodeitantiuominidel Litoraleche,partitoperilfronteorientale,dovetteaffrontareunalungaodisseaprima dipoterritornarealpropriopiccolomondo,conservandoilricordodiesperienzeche loavevanoportatoaconoscererealtàlontaneedesotiche,certoassaidistantidallasua mentalità e dalle sue abitudini. Un altro tassello di storia individuale ci aiuta così a ricostruireunquadroampiodiesperienzeche,puravendosegnatomigliaiadipersone, fualungotenutoaimarginidellamemoriapubblica,nondiversamentedallelettereda Shangai presentateci da Franco Cecotti che ci offrono altre delicate schegge di vite profondamentesegnatedaquelconflitto. Anche se non ci parla direttamente di uomini del Litorale, il contributo di Fulvio SenardiciportaugualmenteinGalizia,terrachehavistoilsacrificioditantiadriatici, delle cui vicende la poesia dell’ungherese Géza Gyóni riesce egualmente ad essere emblematica,proprioinvirtùdelvaloreuniversaledellaliricaquando–comenelcaso inquestione– sitrattidioperedilivello.SilviaZettoCassano,infine,ciproponecon la problematicità che le è consueta una riflessione sulle opere cinematografiche di BertrandTavernierdedicateallaGrandeguerra.Ancheinquestocaso,seapparente- menteilcontenutodelsaggiorisultaeccentricorispettoalletematicheaffrontate,aben vedere i film di cui ci parla l’autrice sono tutt’altro che legati ad uno specifico nazionaleecisannoparlaredellaguerraedellesueconseguenzesugliuominiesulle donnechenesonostaticonivolticonillinguaggiouniversaledell’arte. Ilnumeroèarricchitodaimmaginiprovenientidaarchivipubblici(comequellodel CivicoMuseodelRisorgimento)eprivati;sitrattainognicasodiimmaginisullequali 8 Fabio Todero èpossibileriflettere,siacherispecchinolosguardoufficialesulconflitto,siachesiano il frutto dello sguardo soggettivo di chi ne è stato vittima, frammento di umanità proiettatainuna guerrachehamodificatoradicalmenteilcamminoumanopreluden- do,conlasuadosediviolenza,agliinfaustisviluppidellastoriadelsecolochedapoco cisiamolasciatiallespalle. Èinfinedoverosoringraziareildott.AdrianoDugulin,DirettoreAreaeCulturae Civici Musei di Storia e Arte del Comune di Trieste,e la dott.ssaAntonellaCosenzi, archivistadeiCiviciMuseidiStoriaedArte,perladisponibilitàelafattivacollabora- zionechecihannoofferto. «Qualestoria»n.1− giugno2008 Studi e ricerche La Grande guerra al confine orientale nella storiografia degli ultimi due decenni diAngeloVisintin Vent’annidopo Unricordo.Nell’autunnodel1988,inseguitoallapartecipazionealSeminarioGli studisullaguerraitaliana1915-1918,organizzatoaPadovadalCentrointeruniversitario di studi e ricerche storico-militari, lo storico Giorgio Rochat propose al compianto Antonio Sema e al sottoscritto di elaborare le nostre relazioni, in vista della loro pubblicazione su una rivista nazionale. Gli scritti comparvero l’anno successivo sulla «Rivista di storia contemporanea» con i titoli Il Friuli nella grande guerra e La prima guerramondialeelaVeneziaGiulia:lineamentistoriografici1.Leduerassegnestoriogra- fiche, partendo da un sentire e da linee interpretative non sempre convergenti, ma condiviseinunsincerospiritodicollaborazione,siponevanol’obiettivodifareilpunto su settant’anni di produzione letteraria e storiografica sul Primo conflitto al confine orientale,unsensibileluogod’incontrotrastoriografianazionaleeregionale. A vent’anni di distanza, dietro le sollecitazioni provenienti da più studiosi, mi apprestoadaffrontareunquadrostoriograficodivenutotantopiùcomplesso,ispessito dicontributiedarticolato,riccodiimplicazionididifficileproiezioneeppurepercorso dacostantidipensieroepermanenzeinterpretative.Ilcontestoterritorialeècircoscrit- to, come allora, all’Isontino, all’area triestina ed all’Istria (la Venezia Giulia delle rivendicazioni italiane, il Litorale nell’accezione asburgica): la principale linea ——————————— 1A.Sema,IlFriulinellaGrandeGuerra;A.Visintin,LaprimaguerramondialeelaVeneziaGiulia:lineamenti storiografici,in«Rivistadistoriacontemporanea»,n.3,1989.GliarticolistoriograficiaffiancavanoloscrittodiG.Corni, L’occupazioneaustro-germanicadelVenetonel1917-18:sindaci,preti,austriacantiepatrioti.Perunaconoscenzadel pregressostoriografico,cfr.,diautorivari,Lastoriografiamilitareitaliananegliultimiventianni,ac.diGiorgioRochat, FrancoAngeli,Milano1985;Bibliografiaitalianadistoriaestudimilitari1960-1984,FrancoAngeli,Milano1987;Guida allastoriamilitareitaliana,ac.diP.delNegro,ESI,Napoli1997,tuttepatrocinatedalCentrointeruniversitariodistudi e ricerche storico-militari (d’ora in poi CISRSM); G. Rochat, Gli studi di storia militare sull’Italia contemporanea (1914-45).Bilancioeprospettive,in«Rivistadistoriacontemporanea»,n.4,1989;B.Bianchi,Lagrandeguerranella storiografia italiana dell’ultimo decennio, «Ricerche storiche», n. 3, 1991; L. Garbini, A. Martellini, Le guerre del Novecento.Spuntieriflessionisullarecentestoriografia,in«Storiaeproblemicontemporanei»,n.9,1992;E.Fimiani,Le guerredelNovecento:alcuneconsiderazionistoriografiche,inibidem,n.12,1993. 10 Angelo Visintin dell’azionebellicael’immediataoprossimaretroviadelfronteitalo-austriaco;laparte geografica,d’altrocanto,conlacuistoriaritengodiaverepiùprofondadimestichezza. Glistudigeneralinellastoriografianazionaleeinternazionale Lesintesisulconflittomondiale,necessarioinquadramentoaglistudiparticolarie non di rado visioni d’assieme apportatrici di stimolanti novità, si sono arricchite, nel periododitempoconsiderato,dioperediconsistentetessitura,dopounlungoperiodo di torpore. Le scritture straniere sulla Grande guerra, soprattutto anglosassoni, mo- stranoinrealtàun’attenzionemarginaleallasituazionedellazonad’operazionimeri- dionale, rivoltecomesonoperlopiùagli accadimentidelfronteoccidentale,ed espri- mono in molte occasioni giudizi troppo sbrigativi o superficiali. Talora, riducendo il pesoquantitativoeilsignificatodell’interventoitalianoafattoredeltuttosecondario, ricorrono a tipizzazioni antropologiche sul soldato e sullacondotta di guerra italiani, riportatiaconsuetudinieadun’indolenazionale(ealcentrismodellorosentire)che sconfinanoinconsuntiluoghicomuni,seppureconditidibonomia.IvolumidiGilbert e Keegan, e, su un piano più ristretto, di Schindler ed altri, ripropongono queste forzatureoapprossimazioni2. UnarecentestoriageneraledellaguerradiDavidStevensonsifainvecenotareper l’attenzioneaifondamentidiglobalitàgeograficaedeconomicachecaratterizzanola scena del conflitto e alle scelte programmatiche e consapevoli, anche se non sempre chiarenegliobiettivi,deigoverniinlotta.Purnonscendendotropponellospecificodel casoitalianoedesagerandoanziilcontributoalleatodopoCaporetto,laricostruzione non incorre nelle urtanti grossolanità di giudizio di altri testi sullo spirito del popolo italiano. Inoltre l’impronta anglocentrica è di molto smussata, assieme al corollario della centralità della lotta «mortale» con lo storico nemico tedesco, a favore di uno sguardorealmentemondiale3. Osservazioni in parte simili si possono rivolgere a una pubblicazione di diverso costrutto ed indirizzo, che si avvale dell’apporto di alcuni dei migliori specialisti europei,tantodiscuolatradizionalequantodellanuovamatricestoriograficaafferente ——————————— 2M.Gilbert,Lagrandestoriadellaprimaguerramondiale,Mondadori,Milano1998;J.Keegan,Laprimaguerra mondiale.Unastoriapolitico-militare,Carrocci,Roma2000(pocoattentoallasituazionedelfronteitaliano,ilprimo; caratterizzatodaalcunigiudizitroppofrettolosi,senonfaciloni,sullarealtàitaliana,ilsecondo);S.Robson,Laprima guerramondiale,IlMulino,Bologna2002;N.Ferguson,Veritàtaciuta.LaPrimaguerramondiale:ilpiùgrandeerrore dellastoriamoderna,Corbaccio,Milano2002.Nonè,dettoperinciso,chelaproduzionedicasanostrasiastataesente dagiudizisommarisuglialtrifrontiecontendenti. 3D.Stevenson,1914-1918.LaGrandeGuerra.Unastoriaglobale,Rizzoli,Milano2004.Cfr.ancheK.Robbins,La primaguerramondiale,Mondadori,Milano1987.Venendoincontroallefinalitàdiausilioestrumentopropriedello scritto,milimiteròacitarepreferibilmente,quiealtrovenelsaggio,testistranieritradottiinitaliano,dipiùsemplice reperibilità.

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