Q u a d e r n i a c p www.quaderniacp.it bimestrale di informazione politico-culturale e di ausili didattici della A s s o c i a z i o n e C u l t u r a l e P e d i a t r i www.acp.it I bambini nella famiglia marzo-aprile 2010 vol 17 n°2 Poste Italiane s.p.a. - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art 1, comma 2, DCB di Forlì - Aut Tribunale di Oristano 308/89 La Rivista è indicizzata in EMBASE Q u a d e r n i a c p Quaderni acp bimestrale di informazione politico-culturale e di ausili didattici a cura della Website: www.quaderniacp.it A s s o c i a z i o n e C u l t u r a l e P e d i a t r i March-April 2010; 17(2) Direttore Internet 49 Editorial Giancarlo Biasini La rivista aderisce agli obiet t ivi di diffusione Too many defaults delay clinical trials gratuita on-line della letteratura medica in primary care Direttore responsabile ed è pubblicata per intero al sito Antonio Clavenna, Maurizio Bonati Franco Dessì web:www.quaderniacp.it e-mail: [email protected] H1N1: EU politicians are talking about it, Comitato editoriale in Italy no one speaks Maurizio Bonati Indirizzi Quaderni acp, Ediorial Board Amministrazione Antonella Brunelli Associazione Culturale Pediatri 51 Research Sergio Conti Nibali via Montiferru 6, 09070 Narbolia (OR) Expert witnesses: the reasons for a project Nicola D’Andrea Tel. / Fax 078 357401 Milena Marini, Silvia Pertici, Cristina Vallinoto, et al. Luciano De Seta e-mail: [email protected] 55 Research letters Michele Gangemi Direttore Oral ondansetron versus domperidone Stefania Manetti Giancarlo Biasini in gastroenteritis with light or moderate Laura Reali corso U. Comandini 10, 47521 Cesena dehydration:a retrospective case control study Paolo Siani e-mail: [email protected] Michelangelo Barbaglia, Giuse Ballardini, Francesca Siracusano Ufficio soci Luigina Boscardini, et al. Federica Zanetto via Nulvi 27, 07100 Sassari Postnatal depression: the pediatricians as actors. Cell. 392 3838502, Fax 079 3027041 An experience in AUSL of Cesena Collaboratori e-mail: [email protected] Carlotta Farneti, Massimo Farneti, Fosca Marrone Francesco Ciotti Stampa Giuseppe Cirillo 64 Forum Stilgraf Antonio Clavenna Premature birth: a public health problem viale Angeloni 407, 47521 Cesena Luisella Grandori Carlo Bellieni Tel. 0547 610201 Manuela Pasini e-mail: [email protected] 65 Review Italo Spada Notes on developmental psychopathology. Antonella Stazzoni QUADERNI ACP È PUBBLICAZIONE Natural history from infancy to young and adult age ISCRITTA NEL REGISTRO NAZIONALE Francesco Ciotti Organizzazione DELLA STAMPA N° 8949 Giovanna Benzi 68 Info © ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI ACP EDIZIONI NO PROFIT 70 A close up on progress Progetto grafico Pain in the child Ignazio Bellomo LA COPERTINA Franca Benini L’immagine riproduce “La famiglia Copley”, Programmazione Web John Singleton Copley (1738-1815), olio su 74 Learning from a case Gianni Piras tela. Washington, National Gallery of Art. A neonatal bullous dermatitis Massimiliano De Vivo, Federica de Seta, Roberta Kosova, Luciano de Seta QUADERNI ACP. NORME EDITORIALI.Sulla rivista possono essere pubblicati articoli riguardanti argo- 78 Keep an eye on the skin menti che siano di ausilio alla professione del pediatra: ricerche svolte nell’area delle cure primarie, casi clinici educativi, scenari clinici affrontati con metodologia EBM o secondo le modalità della medicina narrativa, revisioni A long lasting monolateral exanthem su problemi di importanza generale e di ricerca avanzata, schede informative per i genitori. Sono inoltre graditi Roberta Bonfanti, Patrizia Neri, Vittorio Tarabella articoli riguardanti aspetti di politica sanitaria, considerazioni sull’attività e sull’impegno professionale del pediatra, riflessioni su esperienze professionali. I testi devono pervenire alla redazione ([email protected]) via 80 Forasustainableworld e-mail o via posta su floppy disk in via Marginesu 8, 07100 Sassari. Devono essere composti in Times New Roman UN Conference on Environment in Copenhagen: corpo 12 e con pagine numerate. Le tabelle e le figure vanno inviate in fogli a parte, vanno numerate progressiva- a small step of a long walk mente, titolate e richiamate nel testo. Scenari, casi clinici, esperienze e revisioni non possono superare le 12.000 battute, riassunti compresi. Gli altri contributi non possono superare le 17.000 battute, salvo accordi con la Giacomo Toffol redazione. Le lettere non devono superare le 2.500 battute; qualora siano di dimensioni superiori, possono essere ridotte dalla redazione (chi non fosse disponibile alla riduzione deve specificarlo nel testo). Il titolo deve essere coe- 81 Vaccinacipì rente rispetto al contenuto del testo, informativo, sintetico. La redazione si riserva il diritto di modificare titolo e sot- A question of confidence totitolo dell’articolo. Gli AA vanno indicati con nome e cognome. Va indicato: Istituto/Sede/Ente/Centro in cui Luisella Grandori lavorano gli AA e l’indirizzo e-mail dell’Autore (indicato per la corrispondenza). Gli articoli devono essere corre- dati da un riassunto in italiano e in inglese dell’ordine di 500-800 battute. Il riassunto deve essere possibilmente 82 Farmacipì strutturato. Nel caso delle ricerche va necessariamente redatto in forma strutturata distribuendo il contenuto in intro- Cardiovascular medicines for children duzione, materiali e metodi, risultati e discussione (struttura IMRAD). La versione in inglese del riassunto può essere Antonio Clavenna, Filomena Fortinguerra modificata a giudizio della redazione. Alla fine del riassunto vanno inserite 3-5 parole chiave in italiano e in inglese; si consigliano gli AA di usare parole chiave contenute nel MESH di Medline. La traduzione in inglese di 83 Informing parents titolo, riassunto e parole chiave può essere fatta dalla redazione. La bibliografia deve essere redatta in ordine di citazione, tutta in caratteri tondi e conforme alle norme pubblicate nell’Index Medicus. Il numero d’ordine della Is spanking correct? citazione va inserito tra parentesi. Nel caso di un numero di Autori superiore a tre, dopo il terzo va inserita la Costantino Panza dicitura et al. 84 Books Esempio per le riviste e per i testi (1) Corchia C, Scarpelli G. La mortalità infantile nel 1997. Quaderni acp 2000;5:10-4. 86 Born to read (2) Bonati M, Impicciatore P, Pandolfini C. La febbre e la tosse nel bambino. Roma: Il Pensiero Scientifico Ed, 1998. 88 Movies Le citazioni vanno contenute il più possibile (entro 10 voci) per non appesantire il testo. Della letteratura grigia (di cui va fatto un uso limitato) vanno citati gli Autori, il titolo, chi ha editato l’articolo, la sede e l’anno di edizione. Il 89 Musical-mente percorso redazionale è così strutturato: a) assegnazione dell’articolo in forma anonima a un redattore e a un revi- At the beginning it was sound sore esterno che lo rivedono secondo una griglia valutativa elaborata dalla rivista; b) primo re-invio agli Autori, in Alessandro Volta tempo ragionevole, con accettazione o restituzione o richiesta di eventuali modifiche; c) elaborazione del mano- scritto dalla redazione per adeguarlo alle norme editoriali e per renderlo usufruibile al target dei lettori della rivista. 92 Meeting synopsis Deve essere dichiarata la provenienza di ogni fornitura di strumenti, attrezzature, materiali, aiuti finanziari utilizzati nel lavoro. È obbligatorio dichiarare l’esistenza di un conflitto d’interesse. La sua eventuale esistenza non comporta 94 ACP news necessariamente il rifiuto alla pubblicazione dell’articolo. La dichiarazione consente alla redazione (e, in caso di pubblicazione, al lettore) di esserne a conoscenza e di giudicare quindi con cognizione di causa quanto contenuto 95 Letters nell’articolo. Quaderni acp 2010; 17(2):49 Troppe inadempienze ritardano la sperimentazione clinica nel territorio Antonio Clavenna, Maurizio Bonati Dipartimento di Salute Pubblica - Istituto di Ricerche farmacologiche “Mario Negri”, Milano Parole chiave Ricerca. Sperimentazione. presentative del panorama nazionale per stata giustificata con la mancata attivazio- Area cure primarie. Comitati etici distribuzione geografica e contesto. La ne del registro degli sperimentatori nelle documentazione dello studio è stata inse- ASL che è previsto dal Decreto Mini ste - Il Decreto Ministeriale 24 giugno 2003 rita nell’OsSC il 20 marzo 2009. Nel riale del 10 maggio 2001 (sic!) “Speri- “Attuazione della direttiva 2001/20/CE periodo 30 aprile-12 maggio 2009è stata men tazione clinica controllata in medici- relativa all’applicazione della buona pra- inviata ai 9 CE di ciascuna delle 9 ASL na generale e pediatria di libera scelta”. tica clinica nell’esecuzione delle speri- previo accordo con la segreteria di cia- Un CE non aveva ancora discusso lo stu- mentazioni cliniche di medicinali per uso scun CE circa la documentazione richie- dio per problemi amministrativi inerenti clinico” (che recepisce una direttiva sta: numero di copie cartacee, oltre a al cambio del direttore sanitario della della Comunità Europea) prevede una quella su supporto elettronico, ed even- ASL (sic!). A tutt’oggi, do po oltre 10 tempistica per la valutazione della docu- tuale compilazione di un’apposita mo - mesi dall’inserimento della documenta- mentazione riguardante le sperimenta- dulistica locale. Il numero di copie carta- zione nell’OsSC, solo la metà degli 8 CE zioni cliniche da parte dei Comitati Etici cee richieste variava da 3 a 6; sei CE si è attivato e pronunciato. Per questa (CE). In caso di sperimentazioni multi- han no richiesto tre copie, uno ne ha ri - prima fase la segreteria dello studio ha centriche il CE del centro coordinatore chiesto 6, cioè una in più rispetto a quan- dovuto effettuare una media di 4 contatti deve esprimere il parere unico entro 30 to previsto dalla normativa. Sei comitati telefonici (range 2-8) con la segreteria di giorni dalla domanda. I CE degli altri etici su 9 hanno richiesto la compilazio- ciascun CE al fine di chiedere aggiorna- centri partecipanti devono fornire il pare- ne di moduli ad hoc. Il CE del Centro menti sull’iter valutativo. re sull’accettazione/rifiuto del parere coordinatore ha discusso lo studio il L’esperienza maturata ha fatto emergere unico entro 30giornidalla data di ricevi- 16 giugno 2009(30giorni dopo il ricevi- alcune difficoltà, solo in parte previste: mento. Il successivo DM 21 dicembre mento della documentazione), con pare- – la mancata attuazione di quanto pre- 2007 “Modalità di inoltro della richiesta re sospeso in attesa di due modifiche visto dal DM 10 maggio 2001 (la di autorizzazione all’Autorità competen- minime esplicative da apportare al mo - creazione del registro degli sperimen- te, per la comunicazione di emendamen- dulo di consenso informato e alle schede tatori delle ASL, previa istituzione di ti sostanziali e la dichiarazione di con- di raccolta dati. Il parere favorevole del appositi corsi di formazione dei medi- clusione della sperimentazione clinica e CE coordinatore è stato espresso il 4 a - ci su tutto il territorio nazionale) im - per la richiesta di parere al comitato go sto2009edè stato inserito, nei giorni pedisce di condurre una sperimen- etico” ha cercato di armonizzare e sem- successivi, nell’OsSC e una copia carta- tazione nell’ambito della medicina plificare la modalità di invio della do - cea è stata inviata al promotore dello stu- generale; manda di autorizzazione, dando impor- dio (il Laboratorio per la Salute Materno – la tempistica dei CE non è conforme a tanza alla trasmissione dei documenti per Infantile dell’Istituto Mario Negriin col- quanto previsto dalla normativa e via telematica attraverso l’Osservatorio laborazione con l’ACP e il CESAV) in l’impiego dell’OsSC ha contribuito Nazionale della Spe ri mentazione Clinica data 10 settembre 2009. solo in parte a rendere più agevoli le (OsSC). La tempistica della valutazione Questo primo iter, per l’approvazione del procedure dal momento che non tutti i delle sperimentazioni cliniche è però CE del Centro coordinatore dello studio, CE utilizzano questo strumento. lontana dal rispetto dei tempi previsti ha richiesto 4 mesi per essere espletato. Nelle intenzioni del promotore dello stu- dalla direttiva europea. Difficoltà ancora La copia cartacea del parere unico è stata dio l’arruolamento dei pazienti per lo stu- maggiori si incontrano per sperimenta- inviata dal promotore dello studioa tutti i dio sarebbe dovuto iniziare nel corso del- zioni nell’ambito della medicina genera- CE partecipanti in data 14 settembre l’ottobre 2009 in relazione alla stagiona- le. Ne è un esempio la domanda di auto- 2009. Va comunque sottolineato che, per lità del wheezing. Nonostante vi fosse rizzazione dello studio “Efficacia del il DM 21 dicembre 2007, l’inserimento teoricamente un periodo di tempo suffi- beclometasone versus placebo nella pro- dei dati del parere unico nell’OsSC garan- ciente per consentire la valutazione dello filassi del wheezing virale in età presco- tisce, per le sperimentazioni multicentri- studio da parte dei CE e tutte le procedu- lare” (ENBe), finanziato dall’AIFA nel- che, la comunicazione del parere espresso re organizzative fossero state apportate, l’ambito dei bandi di ricerca indipenden- ai CE collaboratori. A questo punto gli l’inizio dello studio è stato rinviato di un te 2007. ENBe ha lo scopo di valutare altri CE avrebbero dovuto pronunciarsi anno. Infatti, formalmente, dopo 10mesi l’efficacia del beclometasone nebulizza- entro 30 giorni secondo il Decreto del sarebbe possibile iniziare lo studio solo in to, farmaco da 30 anni commercializzato 2004. Invece 5 mesi dopo solo 4 degli 8 5delle 9 ASLinizialmente selezionate. in Italia e ampiamente prescritto ai bam- CE dei Centri collaboratori avevano bini, nella profilassi del wheezing virale. approvato lo studio, con un intervallo di Nota: Una precedente versione di questo Lo studio prevede il coinvolgimento di 26-151 giorni dalla disponibilità del articolo è stata pubblicata sul Sole24o- 36 pediatri di libera scelta di 9 ASL rap- Parere Unico.Per 3 CE l’inadempienza è reSa nità del 15-21 dicembre 2009. u Per corrispondenza: Antonio Clavenna e-mail: [email protected] 49 Quaderni acp 2010; 17(2):50 H1N1: nell’UE la politica ne parla; in Italia si tace Redazione diQuaderni acp(a cura) Parole chiaveUnione Europea. Pandemia consiglio d’Eu ro pa – ha concluso –deve potere avere un quadro completo occorre investigare su questi molto dannosi “non attendere 1 o 2 anni. Ha infine conferma- Nel più assoluto silenzio della stampa sensi”. to che non c’è stata alcuna influenza del - italiana il 26 gennaio 2010 a Strasburgo Un ulteriore contributo molto critico è la industria nella scelta e che gli attori si è tenuto una pubblica audizione, orga- stato dato dal Professor Ulrich Keil, della della decisione sono immuni da qualsiasi nizzata dal comitato “Social, Health and Università di Monaco e Direttore del conflitto di interessi e la dichiarazione di Family Affairs” sul tema “The handling “Centro collaborativo OMS per la Epi- pandemia è avvenuta all’unanimità. of the H1N1 pandemic: more transpa- demiologia”, quindi un collaboratore Il Dr Luc Hessel, della “European Vac ci - rency needed?” [1] . Era stata richiesta la dell’OMS. Keil ha fatto notare come in ne Manufacturers” ha ribadito che l’in- presenza di rappresentanti dell’OMS e realtà neppure il criterio, più volte richia- du stria ha ricevuto una regolare com- dell’industria farmaceutica. È stato chie- mato nella dichiarazione di pandemia, messa dai governi, che si è affrettata ad sto anche un dibattito in sede di As sem- del “nuovo” virus possa essere conside- accettare ed eseguire con efficacia e rapi- blea del Consiglio di Europa che si terrà rato valido. L’H1N1 non è nuovo, ma è dità con gli stessi criteri adottati per l’in- probabilmente in giugno o ottobre e conosciuto da decenni, tanto che in una fluenza stagionale. Lasicurezza dei vac- Paul Flynn, europarlamentare inglese del precedente campagna vaccinale condotta cini è stata dimostrata dalla loro sommi- gruppo socialista, è stato incaricato di nel 1976 contro un analogo virus di ori- nistrazione sicura in 38 milioni di cittadi- preparare un documento preparatorio per gine suinafurono notati effetti secondari ni europei. il dibattito in assemblea. come la sindrome di Guillain-Barré, che Solo alcune considerazioni. Anzituttobi - L’audizione è stata introdotta da Wolf- fecero sospendere la vaccinazione. Il sogna rimarcare il silenzio sull’audizione gang Wodarg, epidemiologo e già presi- principio di prudenza non è stato dunque da parte della stampa italiana e dei parti- dente della sottocommissione sulla salute osservato perché in effetti la sindrome tipolitici pure presenti a Strasburgo [2]. dell’Assemblea, che ha chiesto al rappre- che abbiamo conosciuto è sovrapponibi- Poi è da rilevare come, nonostante le sentante dell’OMS il motivo per il quale le quanto a gravità a quella del 1976. Per ripetute richieste,non sia stata data alcu- la definizione di pandemia è stata cam- rimanere in Germania si sono riscontrati na risposta alla domanda sul perché siano biata nel maggio 2009. Perché è da que- 186 decessi da H1N1 contro i circa stati modificati i criteri per la dichiara- sta modifica con passaggio da fase 5 a 10.000 della stagionale. Ha citato, ironi- zione di pandemia. Infine, risulta abba- fase 6 che è stato possibile trasformare camente, il parere del Dr Krause, del l’I- stanza sorprendente la dichiarazione del- una modesta influenza con pochi danni in stituto Robert Kock di Berlino, secondo l’OMS che, nei test in vitro,gli anticorpi una pandemia mondiale. Wodarg ha ri- il quale se si dovesse accettare il criterio esistenti e circolanti nella popolazione cordato come la definizione di pandemia della diffusibilità, in base al quale si è non reagivano con il ceppo H1N1, igno- rando quanto documentato in vivo: che dell’OMS sia stata in palese contrasto dichiarata la pandemia,la si dovrebbe di - coloro che erano protetti dagli anticorpi con quella usata dalle autorità sanitarie chiarare l’anno prossimo anche per una delle precedenti influenze stagionali non del suo Paese che prevede la presenza di “pandemia” di raffreddore con grande erano suscettibili all’H1N1. Questo getta un virus che non abbia mai circolato nella diffusibilità. Dal punto di vista etico – ha molti dubbi sull’attendibilità dei prossi- popolazione umana o che, comunque, concluso Keil – si è assistito a inappro- mi test per le prossime pandemie. abbia circolato tanto lontano nel tempo priata allocazione di ingenti risorse. da non avere lasciato immunità residua e Ha risposto, per conto dell’OMS Keiji Bibliografia che provochi tassi di mortalità che ecce- Fukuda, “Special Advisor OMS on Pan - [1] http://assembly.coe.int/ASP/NewsManager- dono quelli dell’influenza stagionale. de mic Influenza”,rimarcando come fos - /EMB _NewsManagerView.asp?ID=5209. Che è poi la precedente definizione se, e sia tuttora, impossibile predire con [2] La mozione presentata il 18 dicembre per una dell’OMS e le cui condizioni erano inesi- accuratezza l’eventuale impatto di una raccomandazione dell’Assemblea e che avevadato stenti per l’H1N1. Wodarg ha sottolinea- pandemia al suo insorgere. Ha ribadito origine alla riunione era stata firmata darappresen- to il fatto che non si è tenuto conto della che la “novità” del virus era dovuta alla tanti dei maggiori gruppi parlamentari:WODARG Wolfgang, Germania(PSE), ABURTO BASELGA precedente esperienza della stessa OMS componente animale e ha rivelato che,in Fátima, Spagna (PSE), AYVA Lokman, Turchia circa l’allarme aviariadel 2005/2006 che vitro, gli anticorpi esistenti e circolanti (PPE), CONDE BAJÉN Agustín, Spagna (PPE), si risolse in un nulla di fatto e ha chiesto nella popolazione non reagivano con il CZINEGE Imre, Ungheria (PSE), FLYNN Paul, il motivo della non pubblicazione dei ceppo H1N1. Ha poi contestato i con- U.K. (PSE), GROZDANOVA Dzhema, Bulgaria, contratti fra governi e industria per assi- fronti fra la mortalità dell’influenza sta- (PPE), HANCOCK Michael, U.K. (Liberalde mo- cra tici), HUSS Jean, Lussemburgo (PSE), MAR- curarsi i vaccini antipandemici. Ha la- gionale e quella da H1N1, in quanto i QUET Bernard, Monaco (Liberaldemocratici), men tato che non si sia tenuto conto del decessi per influenza stagionale sono McCAF FERTY Christine, U.K. (PSE), OHLSSON concetto di precauzione, usando adiu- ottenuti con criteri statistici, quelli da Carina, Svezia (PSE), ÜNAL Mustafa, Turchia vanti non sicuri e poco sperimentati. Il H1N1 con criteri di laboratorio, e che per (PPE), VOLONTÈ Luca, Italia (PPE). u Per corrispondenza: Redazione di Quaderni acp e-mail: [email protected] 50 Quaderni acp 2010; 17(1): 51-54 Testimoni esperti: il perché di un progetto MilenaMarini, Silvia Pertici, Cristina Vallinoto, Momcilo Jankovic, Giuseppe Masera Fondazione MBBM, Clinica Pediatrica dell’Università di Milano-Bicocca, AO San Gerardo, Monza Abstract Expert witnesses: the reasons for a project ObjectivesSince march 2007 in the Onco-Haematology Paediatric Centre of the San Gerardo di Monza Hospital the project “Expert witnesses” is active. The aim of the project is to make families able to manage oncological diseases through structured encounters between parents of sick children and other children that have in time recovered. Parents are able to confront themselves with “expert witnesses” looking at a real recovery from disease and at the same time cured now adults can use their experience in a more constructive way. Material and methodsIndividual encounters (social assistant or psychologist) with about 20 young people who agreed to participate. Small groups with periodical encounters (every 3 months) between expert witnesses and parents of children or adolescents with a recent diagnosis of leukaemia or lymphoma, managed by a social assistant or a psychologist. The experience was evaluated through a questionnaire given to parents and expert witnesses at the end of each encounter. Results Nineteen recovered children and adolescents with a medium age at the diagnosis of 8 years (range 3-16yrs), at the moment of the study the age range was 23-38 yrs (medium age 31yrs.). Diagnosis ranged from acute lymphoblastic leukaemia (78%), acute myeloid leukaemia (11%), lymphoma (11%) without therapy for at least 5 years. A total of six encounters were organized with the participation of 29 parents, 4 fathers and 25 mothers on a total number of 73 parents invited. The experience has been positively judged both by the recovered group able to look at their past experience in a constructive way and by parents who have been encouraged and able to better understand their children. Conclusions The project is still going on, at the moment it is positively considered, especially for the emotionally balanced atmos- phere that emerged from the various encounters and for the usefulness derived from it for all participants. Quaderni acp 2010; 17(2): 51-54 Key words Memory. Human relation. Psychological aspect. Cancer survival. Childhood cancer ObiettivoDal marzo 2007 presso il Centro di Ematologia Pediatrica dell’AO San Gerardo di Monza è attivo il progetto “Testimoni Esperti”, che prevede incontri strutturati tra genitori di pazienti che iniziano il percorso di cura per malattie onco-ematologiche e ragazzi guariti, con lo scopo principale di affrontare la malattia con la possibilità di guarigione. Gli obiettivi sono quelli di forni- re ai genitori dei pazienti all’esordio della malattia la possibilità di confrontarsi con “testimoni esperti” e di verificare personal- mente la realtà della guarigione, nonché di permettere ai ragazzi “guariti” di utilizzare in modo costruttivo la propria esperienza. Materiali e metodiIl metodo seguito ha previsto: colloqui individuali (assistente sociale/psicologa) con i ragazzi (inizialmente n. 20) che hanno dato la loro disponibilità e formazione di piccoli gruppi (2-3 ragazzi), incontri periodici (ogni tre mesi circa, gestiti da assistente sociale e psicologa, tra i testimoni esperti e i genitori dei bambini/ragazzi con esordio recente di malattia (leucemie e linfomi). La valutazione dell’esperienza è avvenuta attraverso questionari consegnati ai “testimoni esperti” e ai genitori alla fine dell’incontro, e con un momento di verifica con i “testimoni esperti” dopo ogni incontro. Risultati Al progetto hanno partecipato 19 ragazzi guariti, di età compresa tra i 23 e i 38 anni (età media 31), seguiti dal nostro centro in età pediatrica (età media all’esordio 8 anni - range 3-16 anni) per leucemia linfoblastica acuta (78%), leucemia mieloi- de acuta (11%), linfomi (11%), tutti in stop terapia da almeno 5 anni. Complessivamente sono stati organizzati 6 incontri, a cui hanno partecipato in totale 29 genitori, 4 padri e 25 madri, su un totale di 73 genitori invitati. L’esperienza è stata giudicata generalmente come positiva e utile sia dai ragazzi, che hanno sottolineato l’importanza di poter testi- moniare e rivivere in senso costruttivo la propria storia, che dai genitori che hanno trovato fonte di incoraggiamento per meglio capire e “accompagnare” il proprio figlio. ConclusioniIl progetto è ancora in corso; il bilancio è positivo, in particolare per il clima emotivamente sereno e favorevole emer- so nei vari incontri e per il senso di utilità e costruttività che ne hanno tratto i ragazzi e i genitori che vi hanno partecipato. Parole chiaveRicordo. Relazioni umane. Aspetti psicologici. Sopravvivenza. Tumori pediatrici Nel corso degli anni, come operatori “incontrare” e “toccare con mano” qual- Da qui ha avuto origine il Gruppo A - psico-sociali del Centro di Ematologia cuno che “ce l’avesse fatta”. scolto: genitori per i genitori, che dal Pediatrica dell’AO San Gerardo di Mon - In questa richiesta si legge un evidente 1997 operano nel Reparto di Ematologia za, ci siamo trovati molto spesso, per non bisogno di provare, nel concreto, quello pediatrica. Il semplice fatto che alcuni dire sempre, davanti alla richiesta da che in teoria sia medici che operatori genitori passati attraverso l’esperienza di parte dei genitori all’esordio, e a volte continuano a ripetere:che la guarigione è malattia siano ancora lì, disposti a parlar- anche da parte dei ragazzi più grandi, di possibile. ne, è la dimostrazione tangibile che è Per corrispondenza: Silvia Pertici e-mail: [email protected] 51 ricerca Quaderni acp 2010; 17(2) possibile superare efficacemente la fatica TABELLA 1: PROFILO DELLA POPOLAZIONE DEI “TESTIMONI ESPERTI” del percorso di cura e che la guarigione è una realtà. “Testimoni Esperti” 19 (6 ragazzi-13 ragazze) Il nostro Centro di Ematologia, nel mag- gio 2005, ha organizzato a Gazzada (VA) Età media 31 anni (range 23-38 anni) un incontro aperto a tutti i ragazzi guari- Età alla diagnosi 8 anni (range 3-16 anni) ti da leucemia, con lo scopo di ridefinire Diagnosi LLA (78%); LMA (11%); Linfomi (11%) i contatti e analizzare bisogni-richieste da parte di questa popolazione diventata Stop da almeno 5 anni numerosa. Nel corso di tale incontro chi era presente ha potuto rendersi conto TABELLA 2: PROFILO DELLA POPOLAZIONE DEI PAZIENTI della realtà e del vero significato della parola “guarigione”, reso più esplicito dur ante la consensus conference tenutasi Genitori 29 (4 padri; 25 madri) a Erice nel 2006, e della necessi tà/de si- Età dei bambini 7,5 anni (range 2-17 anni) derio di testimoniarne la realtà [1]. Diagnosi LLA (71%); Linfomi (18 %); LMA (7%); LPA (4%) Nel marzo 2007 è nato il progetto “Te sti- moni Esperti” con i “ragazzi guariti” che si sono resi disponibili per portare la pro- pria esperienza a chi ne faccia richiesta. ristiche di personalità del ragazzo e 5. Consegna dei questionari di valuta- Pertanto, sono state strutturate occasioni le sue risorse; raccogliere suggeri- zione ai “Testimoni Esperti” e ai di incontro tra i genitori che iniziano il menti per la proposta in atto, dispo- genitori alla fine dell’incontro. percorso di cura e i ragazzi che lo consi- nibilità personale e attese nei con- 6. Momento di verifica tra assistente derano ormai parte del proprio passato, fronti del progetto. so ciale, psicologa e i “Testimoni E- affinché la guarigione non resti un rac- 4. Lavoro sui dati raccolti per creare sperti”, al termine di ogni incontro, conto astratto,ma una realtà di vita. piccole unità operative (due o tre per permettere loro di meglio ela- ragazzi) con potenzialità comple- borare l’esperienza. Materiali e metodi mentari tra di loro. Ciò ha permes- Informazione di questa iniziativa è stata so da un lato di sfruttare le risorse Il Progetto si è articolato in due fasi: data a tutto il personale tramite e-mail. di ciascuno e dall’altro di non (cid:2) La prima fase, finalizzata alla costitu- Alla fine di ogni incontro è stata conse- escludere nessuno. zione di un piccolo gruppo di lavoro gnata una scheda di valutazione ai geni- di ragazzi guariti ha previsto [2-3]: 5. Successivo incontro di gruppo con tori presenti e ai “Testimoni Esperti”, tutti i ragazzi individuati per pre- 1. Presentazione della proposta “Te - per verificarne l’efficacia percepita e sentare il progetto definitivo, acc o - sti mo ni Esperti” a Gazzada nel cor - l’im pat to emotivo sui ragazzi guariti. gliere pro poste e suggerimenti, so del l’incontro con i ragazzi gua - con cordare il calendario. riti, te nutosi nel maggio 2005; tale Risultati incontro era stato organizzato dalla (cid:2) La seconda fase, più operativa, ha pre- I ragazzi guariti che hanno partecipato Clinica Pe diatrica invitando 130 visto: all’incontro di Gazzada erano 36, di que- ra gazzi seguiti in passato dal cen- 1. Organizzazione di incontri periodi- sti 20 hanno aderito al progetto “Te sti - tro. I partecipanti sono stati 36, e di ci, ogni tre mesi circa, gestiti da moni Esperti” (tabella 1). Tutti i ragazzi questi 20 hanno dato la propria assistente sociale/psicologa, presso che hanno dato la propria disponibilità disponibilità. la biblioteca del Reparto di Pe dia- hanno effettivamente partecipato al pro- 2. Telefonata (assistente sociale) ai 20 tria tra i testimoni esperti e i geni- getto, tranne un ragazzo che in seguito si ragazzi disponibili, di età superiore tori dei bambini/ragazzi che hanno è ritirato per problemi di lavoro. ai 18 anni e in stop terapia da alme- dovuto affrontare recentemente l’e- Complessivamente sono stati organizzati no cinque anni, per presentare loro sordio di malattia (leucemie e 6 incontri, a cui hanno partecipato in to- la proposta e invitarli a un incontro linfomi). tale 29 genitori di bambini/ragazzi all’e- individuale. 2. Informazione di questa opportunità sordio di malattia (tabella2)su un totale 3. Incontro individuale presso la Cli- ai genitori nel corso del colloquio di 73 genitori invitati. ni ca Pediatrica (psico loga/as si sten - d’e sordio con l’assistente sociale. Abbiamo chiesto ai “Testimoni Esperti” te so cia le) con ogni ragazzo; du - 3. Successivo invito telefonico alcuni di definire la propria esperienza al termi- rante tale in contro è stata sommini- giorni prima della data fissata. ne di ogni incontro, fornendo loro una strata un’in tervista semistrutturata 4. Coinvolgimento dell’animatrice di serie di aggettivi (figura 1 a,b). volta a:raccogliere elementi anam- gio co e delle volontarie ABIO per L’esperienza è stata generalmente defini- nestici e anagrafici; raccogliere da - in trattenere i pazienti degenti, al ta con aggettivi positivi (utile e gratifi- ti circa la storia di malattia, il ri- fine di facilitare la presenza dei cante),ma ne viene riconosciuto anche il cordo e il vissuto; cogliere caratte- genitori all’incontro. peso emotivo (commovente e difficile). 52 ricerca Quaderni acp 2010; 17(2) Non sono stati scelti in alcun caso agget- FIGURA 1: VALUTAZIONE DEGLI INCONTRI DA PARTE DEI “TESTIMONI ESPERTI” tivi negativi, a conferma del clima posi- tivo in cui si sono svolti gli incontri. a)L’incontro è stato: b)Perché: Tra le motivazioni fornite spicca la pos- sibilità che hanno avuto i ragazzi di testi- moniare (49%) il senso di utilità che ne hanno tratto, e anche la possibilità di riflettere e rivivere la propria storia. Il sollievo dei genitori al termine degli incontri, unitamente al desiderio di sape- re (28%), è dato dagli elementi che han- no maggiormente impressionato i ragaz- zi (figura1c); generalmente l’esperienza c)Cosa l’ha colpita di più: d)Utile ai genitori perché: è stata percepita come utile per i genitori (figura 1 d) soprattutto per la possibilità che questi hanno avuto di “toccare con mano” la realtà della guarigione (64%). Ai genitori abbiamo chiesto anzitutto come si percepissero rispetto alla malat- tia del figlio. La maggior parte si è defi- nita fiduciosa, ma anche spaventata (figura 2 a). I genitori hanno partecipato all’incontro prevalentemente per un desiderio e biso- FIGURA 2: VALUTAZIONE DEGLI INCONTRI DA PARTE DEI GENITORI DEI PAZIENTI gno di confronto (40%), ma anche per a)Come si definisce rispetto alla malattia del figlio: b)Partecipa perché: desiderio di conoscenza e bisogno di conforto (figura 2 b). L’esperienza generalmente si è rivelata molto utile per i genitori (81%), perché fonte di incoraggiamento (29%), ma soprattutto occasione per meglio capire il proprio figlio (35%) (figura 2 c). I genitori sono rimasti molto colpiti dalle testimonianze dei ragazzi, in particolare dalla positività e serenità di questi rac- c)Perché: d)Cosa l’ha colpita di più: conti, nonché dalla possibilità che i ragazzi guariti facciano poi una vita nor- male (figura 2 d). Discussione Ogni incontro ha avuto un suo particola- re funzionamento ed elementi caratteri- stici propri, legati al momento, ai parte- cipanti, ai ragazzi stessi; tuttavia si pos- sono individuare alcuni temi ricorrenti di particolare interesse. spunto di riflessione; è da citare l’esem- L’incontro ha permesso ai genitori di Una delle domande più frequenti fatte ai pio di una mamma che di fronte a un “ca pire un po’ meglio il proprio figlio”. Il “testimoni esperti” riguarda il “ricordo” guarito ormai trentenne ha esclamato: parlare con ragazzi guariti ha consentito di malattia. Spesso il genitore spera che “vedo già il mio T. tra 15 anni, qui a par- loro di dare voce a pensieri e paure che il figlio “dimentichi” la malattia una vol - lare al posto tuo”. Questa mamma ha solitamente non si possono o non si rie- ta cresciuto, soprattutto laddove si tratti così potuto identificare il proprio bambi- scono a condividere con il proprio figlio. di bambini in età molto piccola. no con un guarito (la speranza che divie- Chiedere al “testimone esperto” se ha Il trovarsi di fronte “ex-bambini” che ne concretezza) e,nel contempo, si è per- avuto dispiacere per i capelli, se provava invece hanno voglia di parlarne, e soprat- messa di pensare che un’esperienza trau- rabbia, se era spaventato, è per molti ge- tutto ne mantengono un ricordo positivo, matica possa diventare esperienza inte- nitori come parlare con i propri figli, in ha co stituito un importante mezzo di grata nel processo di crescita del proprio modo meno “allarmante”, in un gioco di cambiamento o per lo meno un valido figlio. continue identificazioni tra figli e guariti. 53 ricerca Quaderni acp 2010; 17(2) Gli incontri hanno indubbiamente avuto to, così come è strutturato, continuerà, un significato e una valenza psichica integrandolo con momenti specifici di anche per i testimoni esperti, che si sono incontro per i bambini/ragazzi in terapia. UNA BOMBA trovati nella condizione di poter usare in Una difficoltà certamente da rilevare è la DI RAGGI X senso evolutivo esperienze traumatiche fatica iniziale dei genitori a partecipare a [4-5]. Sappiamo bene che elementi non questi incontri. La maggior parte delle Da WONCA ITALIA elaborati possono avere lunghi strascichi persone che hanno partecipato era costi- riceviamo e volentieri pubblichiamo e costi psicologici alti nella vita di cia- tuita da genitori di pazienti già ricovera- scuno di noi. Lo sfruttare in senso positi- ti, e quindi già presenti in ospedale, men- Il Coordinamento delle Società vo eventi particolarmente dolorosi per- tre solo un’esigua percentuale è venuta Scientifiche dei medici e pediatri di mette una rielaborazione migliore non- appositamente per partecipare all’incon- famiglia che aderiscono a WONCA ché una riconciliazione con la propria tro. Questo evidenzia fatica delle fami- ha chiesto alle aziende che produco- storia. glie ad affrontare i primi tempi dell’esor- no le cartelle cliniche informatizzate, Un ultimo accenno va fatto all’importan- dio, con tanti impegni legati all’iter tera- in uso ai medici di famiglia italiani, za che tali incontri hanno avuto anche peutico e la richiesta di una ristruttura- di inserire un software che consenta il per gli operatori. Le testimonianze hanno zione familiare complessa e in tempi bre- calcolo automatico dell’esposizione indubbiamente fatto riflettere su alcuni vissimi [6]. alle radiazioni ionizzanti per ogni aspetti, per esempio: Un’ultima riflessione va alla motivazio- singolo paziente, al fine di aiutare il – il ricordo di malattia che il guarito ne che ha guidato e sostenuto i “Testimo- medico nella decisione di prescrivere porta con sé, indelebilmente, anche ni Esperti” lungo il percorso; tutti hanno una radiografia e informare il pa- quando sono passati parecchi anni partecipato mantenendo l’impegno preso ziente sugli eventuali rischi di una dall’esordio; in modo esemplare. Non solo. Una valu- nuova esposizione. tazione più “clinica” indica che le coppie – le domande che ogni genitore conti- Nelle ultime dec adi l’esposizione dei formate hanno ben funzionato, permet- nua sempre a porsi, al di là di ogni pazienti alle radiazioni per fini dia- tendo ai ragazzi di ben integrarsi tra loro. risposta già ricevuta, a indicare un gnostici è cresciuta enormemente, Infine, nell’ottica di una presa in carica bisogno continuo di rassicurazione e anche per l’avvento di nuove tecnolo- più efficace, non possiamo più ignora- rinforzo; gie: TAC, PET, Scintigrafia, An - re quanto espresso da un testimone – la constatazione degli effettivi cam- esperto: “Noi ragazzi siamo effettiva- giografia. Secondo le norme eur opee biamenti intercorsi negli anni relativa- mente guariti, sono i genitori che non e italiane ogni prescrizione di esami mente alle terapie e all’assistenza guariscono mai…”. u che comportino l’assorbimento di ospedaliera (sedazione per le procedu- radiazioni ionizzanti dovrebbe re dolorose, migliore sistemazione lo- rispondere al principio di “giustifica- gi stica, maggior presenza della scuola zione”, che impone di tener conto in ospedale), nonché alle diverse a - Bibliografia della reale utilità e non sostituibilità spettative attuali di genitori e pazienti. [1] Haupt R, Spinetta J, Ban I. Long term survivors dell’esame e del rischio connesso of childhood cancer: Cure and Care The Erice all’esposizione radiologica.La richie- Conclusioni statement. Eur J Cancer 2007;43:1778-80. sta di WONCA Italia si basa su uno [2] Bion W R. Esperienza nei gruppi. Roma, Ar- Il Progetto è attualmente in corso, per cui mando, 1961. studio, comparso sulla rivista on-line di volta in volta le riflessioni si arricchi- [3] Steinberg D. L’auto/mutuo aiuto. Guida per i Occhio Clinico, a firma di Ernesto scono di spunti ed elementi interessanti. facilitatori di gruppo. Trento, Erickson, 2002. Mola ed al. (http://www.occhioc lin i - [4] Laub D, Lee S. Thanatos and massive psychic Per ora è possibile tracciare un bilancio trauma: the impact of death instinct on knowing, co.it/cms/node/1305), che ha verifi- positivo di tali incontri, nella consapevo- remembering and forgetting. J Am Psychoanal cato la possibilità e l’utilità di calco- lezza dell’utilità di far incontrare in Assoc 2003;51:433-64. lare l’esposizione alle radiazioni reparto ragazzi guariti e pazienti in tera- [5] Layton B, Krikorian R. Memory mechanisms in ionizzanti dei pazienti, sulla base dei PTSD. J Neuropsychiatr Clin Neurosci, 2003;15: pia. In alcune occasioni ciò è già avve- 121. dati estratti da un database in uso nuto in modo del tutto estemporaneo e si [6] Axia V. Elementi di psico-oncologia pediatrica. presso i medici di famiglia.WONCA è rilevato estremamente utile. Il Proget- Carocci Faber, 2004. Italia ha chiesto al Ministero della Salute di svolgere, attraverso i suoi organi tecnici, un ruolo di coordina- mento al fine di far utilizzare moda- lità di calcolo comparabili, utilizzan- do tabelle di riferimento uniche. Giorgio Visentin Presidente WONCA Italia 54 Quaderni acp 2010; 17(2): 55-57 L’uso di ondansetron per os nel vomito semplice: studio caso-controllo retrospettivo con domperidone Michelangelo Barbaglia, Giuse Ballardini, Luigina Boscardini, Monica Gaggero, Pinuccia Foracchia, Luisa Orioli; Anna Pingitore*, Francesco Garufi**; Andrea Guala SOC Pediatria, *SOC Farmacia Ospedaliera, **SOC Direzione Sanitaria, Ospedale Castelli, Verbania ASL VCO-Regione Piemonte Abstract mente, per uso endovenoso, altera transi- Oral ondansetron versus domperidone in gastroenteritis with light or moderate toriamente l’ECG, con allungamento del dehydration:a retrospective case control study tratto QT. Attualmente non è registrato in Objective This retrospective case control study estimate the effectiveness of a oral Italia per l’uso in caso di vomito da ga- antiemetic drug (ondansetron) in the management of the gastroenteritis with light or stroenterite, perciò il suo utilizzo in que- moderate dehydration versus another antiemetic drug (domperidone). sto ambito è da considerare off label; il Materials and methods89 children with gastroenteritis and light or moderate dehydra- farmaco è in fascia A con nota 57, che tion treated with a dose of ondansetron versus 68 children treated with free use of dom- specifica “prescrizione a carico del SSN peridone. limitata al trattamento di nausea e vomi- Results Children’s group treated with ondansetron appears to be better hydrate by os to indotti da chemioterapia emetizzante e that intravenous, with NNT 2. radioterapia emetizzante” . Conclusions These results involve greater probabilities of domiciliary management In uno studio condotto in USA con l’a na- with sure biological, psychological, social and economic advantages. Ondansetron is lisi delle prescrizioni al momento della not dismissed from the AIFA for the use in the gastroenteritis, and it requires therefore dimissione dall’ospedale, l’on dan se tron of further studies of effectiveness and tolerability. fu utilizzato off label (secondo le indica- Quaderni acp 2010; 17(2): 55-57 zioni dell’FDA) nel 61% dei casi, ma il Key wordsVomiting.Gastroenteritis. Ondansetron. Domperidone suo uso nel trattamento del vomito nella gastroenterite si va diffondendo, rien- ObiettivoValutazioneospedalieracaso-controllo retrospettiva della efficacia di un an- trando anche in alcune linee guida ospe- tiemetico somministrato per via orale (ondansetron) nella gestione del vomito nella daliere straniere [2-3]. Peraltro l’uso dei gastroenterite con disidratazione lieve o moderata confrontato con un altro antieme- farmaci off label, cioè al di fuori delle tico orale (domperidone). indicazioni riconosciute dalle agenzie Materiali e metodiIn 89bambini, arrivati in PS nel periodo dall’1-1-2008 al 30-9-2008, statali predisposte, è di uso comune in affetti da gastroenterite con disidratazione clinicamente lieve o moderata è statavalu- pediatria e in particolar modo nella prati- tata la possibilità di reidratazione orale dopo la somministrazione di una sola dose di ca ospedaliera [4]. Tale uso è legato al ondansetron e la capacità di evitare una reidratazione endovenosa dopo una osserva- fatto che è molto più difficile effettuare zione di 4 ore.Il gruppo è stato confrontato con un controllo storico di 68 soggetti, con- sperimentazioni nei bambini rispetto agli secutivi (2007), con la stessa diagnosi di accesso e libero uso di domperidone. adulti; peraltro l’utilizzo dei farmaci off Risultati La riduzione assoluta del rischio di ricorrere alla reidratazione endovenosa è label è nella maggior parte dei casi sicu- pari al 46,9% con l’uso di ondansetron. Il gruppo di bambini trattati con ondansetron ro ed efficace, sostenuto da studi osser- riesce a essere maggiormente reidratato sia per via orale che per via endovenosa,con vazionali e da abitudini prescrittive di NNT 2,1 (2 DS 1,7- 3). lunga data. Conclusioni L’ondansetron si è dimostrato efficace (rispetto al gruppo di controllo Abbiamo valutato la somministrazione trattato con domperidone) nel favorire la reidratazione orale in corso di gastroenteri- di ondansetron per os nella gestione della te, con un risparmio economico nella gestione della patologia in PS pediatrico.Il far- reidratazione da gastroenterite con disi- maco non è licenziato dall’AIFA per l’utilizzo nella gastroenterite e necessita pertan- dratazione lieve o moderata presso un to di ulteriori studi di efficacia e tollerabilità. Pronto Soccorso pediatrico, con lo scopo Parole chiaveVomito. Gastroenterite. Ondansetron. Domperidone di valutarne efficacia e tollerabilità e la possibilità di proseguire una reidratazio- La gastroenterite rappresenta, nei mo- antiemetico, antagonista del recettore ne orale a domicilio evitando quella en- men ti di forte diffusione dell’affezione, della serotonina 5-HT3, utilizzato in dovenosa, con relativi vantaggi legati un notevole carico di lavoro per il pedia- campo chemioterapico, radioterapico e alla deospedalizzazione. Lo abbiamo tra. La difficoltà di una reidratazione nel post-operatorio. In commercio dal confrontato con il domperidone che è un orale per vomito è la maggiore causa di 1987, è presente sul mercato come far- antagonista dei recettori della dopamina. ricorso alle strutture ospedaliere. L’uso maco generico dal 2006. Non presenta La sua efficacia antiemetica è minore di antiemetici è controverso, anche in particolari effetti collaterali, non altera la rispetto alla metoclopramide,ma anche i relazione agli effetti collaterali che i far- motilità intestinale ma, riducendo la nau- suoi effetti collaterali sono inferiori in maci comunemente usati presentano [1]. sea, può mascherare l’ileo e la distensio- quanto ha una ridotta diffusione nel Tra questi l’ondansetron è un potente ne gastrica. Può causare diarrea e rara- SNC. La sua efficacia è soprattutto lega- Per corrispondenza: Andrea Guala e-mail:[email protected] 55 research letters Quaderni acp 2010; 17(2) ta a una accelerazione del transito del TABELLA: EFFICACIA DELLA TERAPIA CON ONDANSETRON VS DOMPERIDONE piccolo intestino con trascurabili effetti sulla motilità colica [5]. In letteratura mancano dati robusti sulla sua efficacia nel vomito, soprattutto in età pediatrica, anche se il suo uso è molto diffuso nella realtà italiana. Materiali e metodi Nell’ambito del PS pediatrico dell’o - spe dale di Verbania sono stati reclutati consecutivamente, dall’1-1-2008 al 30- 9-2008, 89 bambini (peso medio kg 19,1+12; età media 5+3,8 anni), affetti da gastroenterite con disidratazione cli- nicamente lieve o moderata. È stata valu- tata la possibilità di reidratazione orale dopo la somministrazione di una sola dose di ondansetron e la capacità di evi- tare una reidratazione endovenosa dopo una osservazione di 4 ore: dopo tale pe- riodo i bambini con interruzione del vomito venivano dimessi. Prima della somministrazione del farmaco è stato ri- chiesto ai genitori il consenso, specifi- cando l’uso off label del principio attivo. Questo gruppo è stato confrontato con un controllo storico (2007) di 68 bambini consecutivi (peso medio kg 16,5+6,2; età media 4,5 + 3,8 anni), con la stessa dia- gnosi di accesso e libero uso di domperi- done. Il reclutamento per sesso è stato considerato ininfluente nei due gruppi. L’end point misurato è la riduzione della reidratazione endovenosa nel gruppo di CER: Control event rate RRR: Relative risk reduction bambini con vomito trattati con ondanse- EER: Experimental event rate NNT: Number needed to treat tron per os. Le dimensioni del campione ARR: Absolute risk reduction OR: Odds Ratio sono state stimate con una valutazione preliminare su 24 trattati e 25 controlli, utilizzando un livello di significatività del 95% e una potenza dell’80%. Se con - soluzioni reidratanti del commercio dose media utilizzata è di 4 mg (€2,44). + do Kelsey et al. il campione necessario (ORS a 60 mEq/l di Na ) da parte dei Non è stata considerata la reidratazione per raggiungere una significatività stati- genitori,con la supervisione del persona- tramite sondino nasogastrico. stica deve essere di almeno 63 soggetti le infermieristico. L’uso off label del farmaco è stato appro- (31 trattati e 32 controlli); sono stati Una reidratazione endovenosa comporta vato in sede di Commissione Farma ceu - reclutati nel nostro studio 157 soggetti un ricovero o una osservazione breve in tica Interna dell’ASL VCO come dispo- (89 trattati e 68 controlli) (tabella)[6]. reparto. Il costo di una giornata di degen- sto dalla Regione Piemonte con DGR L’ondansetron è disponibile come so - za, determinato dal Controllo di Gestione 5-5740 del 23-4-2007. spen sione orale 4 mg/5 ml in flaconi da sulla base della reportistica aziendale e 50 ml, con costo al pubblico di € 59,92, del sistema di contabilità analitica calco- Risultati pari a € 1,19/ml e € 1,49/mg. Il costo lato per l’anno 2008 è di € 512. Nella Non sono stati opposti rifiuti alla sommi- alla farmacia ospedaliera dell’ASL è di definizione del costo sono stati conside- nistrazione orale dell’ondansetron da € 24,51 pari a € 0,49/ml e € 0,61/mg. Il rati i costi direttamente attribuiti, le quo - par te dei bambini, evidenziando una di- dosaggio in pediatria è stabilito in base a te di competenza dell’assistenza in fer- screta palatabilità e una buona aderenza fasce di peso (8-15 kg:2 mg; >15-30 kg: mieristica alberghiera, del personale me - terapeutica. 4 mg; > 30 kg: 8 mg). dico e della direzione sanitaria. Il co sto I risultati sono riassunti in tabella cui si La reidratazione per os è stata condotta di una dose di ondansetron per os va ria rimanda per i dettagli. La riduzione asso- con la somministrazione delle comuni da € 1,22 (2 mg) a € 4,88 (8 mg). La luta del rischio di ricorrere alla reidrata- 56
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