Q u a d e r n i a c p www.quaderniacp.it bimestrale di informazione politico-culturale e di ausili didattici della A s s o c i a z i o n e C u l t u r a l e P e d i a t r i www.acp.it ISSN 2039-1374 I bambini e il cibo maggio-giugno 2014 vol 21 n°3 Poste Italiane s.p.a. - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art 1, comma 2, DCB di Forlì - Aut Tribunale di Oristano 308/89 La Rivista è indicizzata in SciVerse Scopus Q u a d e r n i a c p Quaderni acp bimestrale di informazione politico-culturale e di ausili didattici della Website: www.quaderniacp.it A s s o c i a z i o n e C u l t u r a l e P e d i a t r i May-June 2014; 21(3) Presidente Paolo Siani 97 Editorial Mother did you know? Direttore Indirizzi Michele Gangemi Amministrazione Paolo Siani Direttore responsabile Associazione Culturale Pediatri Training better with less: Franco Dessì via Montiferru 6, 09070 Narbolia (OR) the FAD (distance learning) of Quaderni acp Direttore editoriale Tel. / Fax 078 57024 Michele Gangemi Giancarlo Biasini Direttore Italian paediatricians decide if they want Comitato editoriale Michele Gangemi to protect breastfeeding Antonella Brunelli via Ederle 36, 37126 Verona Sergio Conti Nibali e-mail: [email protected] Sergio Conti Nibali Luciano de Seta Ufficio soci 100 Formation at a distance (FAD) Stefania Manetti via Nulvi 27, 07100 Sassari Epilepsies in paediatrics: a diagnostic framing Costantino Panza Cell. 392 3838502, Fax 079 3027041 Giovanni Tricomi Laura Reali e-mail: [email protected] 110 Informing parents Paolo Siani Stampa Maria Francesca Siracusano Stilgraf My child suffers from epilepsy Maria Luisa Tortorella viale Angeloni 407, 47521 Cesena Stefania Manetti, Costantino Panza, Enrico Valletta Tel. 0547 610201, fax 0547 367147 Antonella Brunelli Federica Zanetto e-mail: [email protected] 111 Research letters Casi didattici Internet XXV meeting Italian Paediatrics Association FAD - Laura Reali La rivista aderisce agli obiet tivi di diffusione gratuita on-line della letteratura medica Collaboratori Red ed è pubblicata per intero al sito Francesco Ciotti 113 Forum web:www.quaderniacp.it Giuseppe Cirillo Infertile couples, medically assisted procreation Redazione: [email protected] Antonio Clavenna and child health Carlo Corchia Programmazione Web Pierpaolo Mastroiacovo, Carlo Corchia Franco Giovanetti Gianni Piras 118 Info Italo Spada PUBBLICAZIONE ISCRITTA 120 A window on the world Organizzazione NEL REGISTRO NAZIONALE Giovanna Benzi DELLA STAMPA N° 8949 Health in Cuba: a right for everybody, Progetto grafico a duty for each one © ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI Ignazio Bellomo ACP EDIZIONI NO PROFIT Enrico Valletta 122 A close up on progress LA COPERTINA The breaking of tolerance in autoimmune diseases “Amelia e la mamma”(1927). Ambrogio Alciati 1878-1929. Olio su tela. Non indicata la collo- cazione and its induction in transplantation medicine Federica Barzaghi, Rosa Bacchetta NORME REDAZIONALI PER GLI AUTORI.I testi vanno inviati alla redazione via e-mail ([email protected]) con la dichiarazione che il lavoro non è stato inviato contemporanea- 124 Learning from stories mente ad altra rivista. A slow course not always benign Per il testo, utilizzare carta non intestata e carattere Times New Roman corpo 12senza corsivo; il grassetto solo per i titoli. Le pagine vanno numerate. Il titolo (italiano e inglese) deve essere coerente Brunetto Boscherini, Patrizia del Balzo rispetto al contenuto del testo, informativo e sintetico. Può essere modificato dalla redazione. Vanno 127 Appraisals indicati l’Istituto/Ente di appartenenza e un indirizzo e-mail per la corrispondenza. Gli articoli vanno corredati da un riassunto in italiano e in inglese, ciascuno di non più di 1000 caratteri, spazi inclusi. HLA and celiac disease: to each one his own risk La traduzione di titoloe riassunto può essere fatta, se richiesta, dalla redazione. Non devono essere Enrico Valletta indicate parole chiave. Psychiatry (in paediatric care) betweeen diagnosis – Negli articoli di ricerca, testo e riassunto vanno strutturati in Obiettivi, Metodi, Risultati, Conclusioni. andexcess of diagnosis – I casi clinici per la rubrica “Il caso che insegna”vanno strutturati in: La storia, Il percorso diagnostico, La diagnosi, Il decorso, Commento, Cosa abbiamo imparato. Francesco Ciotti – Tabelle e figure vanno poste in pagine separate, una per pagina. Vanno numerate, titolate e 131 Vaccinacipì richiamate nel testo in parentesi tonde, secondo l’ordine di citazione. – Scenari secondo Sakett, casi clinicied esperienzenon devono superare i 12.000 caratteri, spazi Which vaccinations for children with diabetes? inclusi, riassunti compresi, tabelle e figure escluse. Gli altri contributi non devono superare i 18.000 caratteri, spazi inclusi, compresi abstract e bibliografia. Casi particolari vanno discussi Franco Giovanetti con la redazione. Le lettere non devono superare i 2500 caratteri, spazi inclusi; se di 132 Paediatrician among two worlds lunghezza superiore, possono essere ridotte dalla redazione. Female genital mutilation: – Le voci bibliografichenon devono superare il numero di 12, vanno indicate nel testo fra parentesi quadre e numerate seguendo l’ordine di citazione. Negli articoli della FAD la bibliografia va elen- a story seems enough to uncover a world cata in ordine alfabetico, senza numerazione. Valentina Venturi, Tamara Fanelli, Enrico Valletta Esempio 1):Corchia C, Scarpelli G. La mortalità infantile nel 1997. Quaderni acp 2000;5:10-4. 136 Book Nel caso di un numero di autori superiore a tre, dopo il terzo va inserita la dicitura et al. Per i libri vanno citati gli autori secondo l’indicazione di cui sopra, il titolo, l’editore, l’anno di edizione. 138 Movies Esempio 2):Bonati M, Impicciatore P, Pandolfini C. La febbre e la tosse nel bambino. Il Pensiero Scientifico, 1998.Un singolo capitolo di un libro va citato con il nome dell’autore del capitolo, 139 ACP Documents inserito nella citazione del testo. 141 Meeting synopsis Esempio 3):Tsitoura C. Child abuse and neglect. In: Lingstrom B, Spencer N. Social Pediatrics. Oxford University Press, 2005. 143 The world of postgraduate Per qualsiasi ulteriore dettaglio si invita a fare riferimento a uno degli articoli già pubblicati sulla Medical training in the family paediatrician rivista. office during paediatric residency – Gli articoli vengono sottoposti in maniera anonima alla valutazione di due o più revisori. La redazione trasmetterà agli autori il risultato della valutazione. In caso di non accettazione del Cristina Gagliardo, Salvatore Aversa, parere dei revisori, gli autori possono controdedurre. Naire Sansotta È obbligatorio dichiarare l’esistenza o meno di un conflitto d’interesse. La sua eventuale esistenza non 144 Letters comporta necessariamente il rifiuto alla pubblicazione dell’articolo. Quaderni acp 2014; 21(3): 97 Lo sai mamma? Paolo Siani Presidente ACP Lo sai mamma?è un Progetto nato alcu- azioni prettamente sanitarie. Pasquale solo per 3 schede è stata necessaria una ni anni fa e realizzato dal Laboratorio per Causa, nel 2007, ci ricordava che “un revisione più consistente. la Salute Materno-Infantile dell’Istituto genitore competente è anche capace di Lo sai mamma? non vuole essere un li - “Mario Negri” di Milano, in collabora- osservare il suo bambino e reggere il bro di ricette ma uno strumento, un aiuto zione con Federfarma Lombardia e ACP. disagio psicologico delle malattie inter- ai genitori a comprendere le nostre ricet- Oggi è anche un libro per le mamme e i correnti, con una riduzione delle consul- te e quello che sta dietro alle nostre ricet- papà, che raccoglie 48 schede in cui ven- tazioni per l’acuto banale”. te, come ci diceva il professor Pa nizon. gono affrontati argomenti sanitari (quali Questo libro è scritto da pediatri amici, L’iniziativa è anche una ulteriore prova la celiachia, il vomito, la congiuntivite) e amici tra di loro (che, come consuetudi- della possibile collaborazione e condivi- aspetti di carattere più generale (es. l’ali- ne in ACP, hanno svolto questo lavoro sione del nostro lavoro con altre associa- mentazione, i bambini e la TV, le tappe gratuitamente) e amici delle famiglie e zioni, gruppi, istituzioni. In questo della crescita), realizzate con rigore dei bambini. Progetto siamo partner del prestigioso scientifico, aggiornate secondo i più Sono state selezionate e aggiornate 48 Istituto “Mario Negri” che ci affianca e recenti dati della letteratura e scritte con schede. Alcune sono dedicate a consigli ci sostiene ancora una volta, dopo la un linguaggio molto semplice e facil- di carattere generale: alimentazione, igie- splendida esperienza della ricerca ENBe. mente comprensibile ai genitori. ne dentale, posizione per la nanna, sicu- Siamo convinti che solo il lavoro di Il Progetto è innovativo anche per la sua rezza in auto, in bici e in moto, bambini e squadra paga e noi stiamo provando a assoluta indipendenza da case farmaceu- TV. Altre, più specifiche, offrono infor- mettere nella grande squadra ACP dei tiche o altri sponsor. Finanziato da ACP, mazioni su alcune comuni malattie: la veri top player. esso vuole offrire ai genitori informazio- celiachia, la psoriasi, la stipsi, l’asma, le Ringraziamo il Pensiero Scientifico ni indipendenti (aspetto in genere non coliche, la congiuntivite, la febbre, il vo - Editore e il suo direttore, dottor Luca De scontato in Italia) e aggiornate, raccolte mito, la diarrea, l’impetigine, ma anche la Fiore, per aver reso possibile l’operazio- sotto forma di schede nel volumetto che depressione e i disturbi d’ansia. Due ne anche contenendone i costi. trovate allegato a questo numero di schede infine sono dedicate ai progetti Il libro potrà essere acquistato diretta- Quaderni acp. “Nati per Leggere” e “Nati per la Mu - mente online sul sito www.pensiero.it, Dare ai genitori informazioni corrette, e sica”, essendo sia la lettura ad alta voce oppure al prossimo Congresso Nazionale al tempo stesso semplici, e fornire stru- che l’ascolto della musica due interventi ACP a Cesena (con uno sconto per gli menti utili per la crescita dei bambini straordinari di supporto alla genitorialità. iscritti al Congresso). sono tra gli interventi di sostegno alla Tutte le schede sono state valutate da un Infine, tutto questo è stato reso possibile genitorialità che ACP ha sempre avuto gruppo di 9 mamme senza competenze in grazie al lavoro di Maurizio Bonati, ben presenti e che ha cercato di realizza- ambito medico-scientifico, con scolarità Antonio Clavenna, Michele Gangemi, re in questi anni in molti modi, nella con- media inferiore o superiore, con figli in Daniela Miglio, Mario Narducci, Aurelio sapevolezza che la promozione della età prescolare o scolare. Nova, Laura Reali, Federica Zanetto. funzione genitoriale è da considerare Il 94% delle schede è stato giudicato A tutti loro va il sincero grazie del- u “cura” al pari dell’informazione e delle dalle mamme facilmente comprensibile; l’ACP. Per corrispondenza: Paolo Siani e-mail: [email protected] 97 Quaderni acp 2014; 21(3): 98 Formare meglio a meno: la FAD di Quaderni acp Michele Gangemi Direttore Quaderni acp Si è appena conclusa la formazione a di - ha catturato l’attenzione e l’interesse anche no siamo, con tutti i pro e i contro della stanza (FAD) 2013 di Quaderni acp, che ha dei non soci. situazione, un unico popolo di medici». E registrato un alto numero di adesioni e un 5) Professionalità del provider ECM (Ac - ancora, «un congresso dovrebbe differen- riscontro molto favorevole da parte degli cademia Nazionale di Medicina) che rin- ziarsi da un altro, non fosse altro perché i iscritti. graziamo per la collaborazione e il suppor- partecipanti (i soci) sono diversi, i bisogni La valutazione positiva ha riguardato, per to fornito agli utenti. diversi, le ragioni societarie e associative la totalità degli iscritti, sia la rilevanza Riteniamo che vada continuata in ambito diverse» e «non importa solo di cosa si di - degli argomenti trattati che la qualità edu- ACP, e non solo, la riflessione sul futuro scute a un congresso ma anche come si e - cativa della proposta formativa. Un grazie della formazione tramite FAD, anche per spongono i contenuti e come ci si confron- a tutti per il ritorno indispensabile per veri- contenere la pletora di congressi caratteriz- ta» (De Fiore L, Bonati M. La fiera dei ficare la correttezza del percorso e per zati da modesta ricaduta formativa e spes- con gressi. Ricerca e Pratica 2010;26:3-8). testare l’utilizzo della FAD anche in conte- so costosi, sia in termini di iscrizione che di Concludiamo queste riflessioni in margine sti non usuali, come quello della pediatria spese di soggiorno. Anche il problema dei alla proposta FAD di Quaderni acp con di gruppo. Pensiamo che altri ambiti edu- costi e del ricorso a sponsor non disinteres- l’invito all’iscrizione al percorso 2014, che cativi potrebbero essere valutati per l’intro- sati potrebbe essere parzialmente risolto mantiene lo stesso titolo ma ha alcune duzione della FAD con conseguente “coo- con queste nuove metodologie formative, importanti novità: perative learning”. L’iniziativa ha anche purché di qualità. 1. maggiore interattività con la presenza di permesso alla rivista di contenere i costi a La capacità di scelta del singolo pediatra un tutor virtuale che aiuterà da un punto di carico dell’ACP, pur confermando la scelta resta infatti il criterio principale per evitare vista didattico. L’avvio di un forum con gli editoriale di assenza di sponsor. l’adesione a percorsi FAD qualsiasi e con iscritti è una preziosa risorsa da sfruttare Rimandiamo anche all’editoriale “La FAD modesta ricaduta dal punto di vista formati- per una crescita collettiva. di Quaderni acp: il perché di una scelta” vo. Il pediatra non può rinunciare a essere 2. Aumento dei crediti ECM (27) che po - (Qua derni acp 2013;20(1):1) per approf on - protagonista della propria formazione e alla tranno essere ottenuti per l’anno 2014 se il dire e ripensare al razionale di questa ini- costruzione del proprio portfolio con uno percorso sarà terminato entro il 31 dicem- ziativa di formazione, centrata su “Dia gnosi sguardo anche ai bisogni del sistema oltre bre 2014, o per l’anno 2015, se concluso entro la scadenza indicata (i crediti forma- e terapia delle patologie nell’area pe diatrica che del singolo. La creazione del professio- tivi ECM possono essere ottenuti anche in ambito territoriale e ospedaliero”. nista riflessivo secondo Schon resta un o - solo con la formazione a distanza). Anche il titolo di questo editoriale, “For - biet tivo oggi ancora troppo poco perseguito. 3. Costo invariato di 50 euro per i soci ACP, ma re meglio a meno”, vuole riassumere le In tale consapevolezza ci piacerebbe avvia- sempre in assenza di sponsor e pur con una caratteristiche di tale proposta formativa: re sulla Rivista un confronto vero con i let- maggiore interattività e incremento dei cre- 1) Scelta degli argomenti in base ai bisogni tori per sollecitare motivazioni, analizzare diti ECM. Tutto questo è possibile grazie formativi del target individuato (pediatri bisogni e ricreare la cultura dell’aggiorna- all’impegno degli autori e di tutta la reda- ospedalieri e di libera scelta). La costruzio- mento continuo affidabile e di qualità, che zione. Un grazie particolare va a Laura ne di percorsi assistenziali nel contesto rea - sia residenziale, sul campo o a distanza. In Reali per la costruzione dei casi didattici, a le permette di vedere i problemi da vari ambito ACP il recente percorso di ricerca Gianni Piras per l’assistenza tecnica e al punti di vista, compreso quello del bambino ENBe è un esempio di aggiornamento atti- Presidente e Direttivo ACP per l’appoggio e della sua famiglia. Gli argomenti di carat- vo, partecipato, collaborativo rispetto a costante alla nuova linea editoriale. tere clinico hanno permesso anche il riequi- prassi spesso consolidate e non sempre ap - 4. La rubrica “info genitori” di Quaderni acp librio tra la parte più pratica della rivista e propriate. Anche i congressi sono necessa- pubblicherà informazioni utili per i genitori la parte inerente ad aspetti di politica sani- ri alla vita delle associazioni e delle società riguardanti argomento e problemi clinici taria, peraltro ugualmente importanti. scientifiche che operano nel campo della oggetto del dossier. Anche questo è un ulte- 2) Percorso formativo basato su casi didatti- salute, come momenti di condivisione di riore passo in avanti nella gestione dei per- ci orientati alla riflessività e al problem sol- percorsi professionali ed esperienze perso- corsi assistenziali che non possono prescin- ving, piuttosto che a risposte mnemoniche. nali. Come scrive Atul Gawande in Salvo dere dal coinvolgimento attento e consape- La messa in pratica dei contenuti dei dossier complicazioni (Fusi Orari, 2005), «una vol - vole dei genitori e da una ricaduta corretta con l’ausilio dei casi didattici permette ai ta l’anno, tuttavia, c’è un posto pieno di della formazione nella pratica quotidiana. partecipanti di andare oltre la teoria. gen te che lo sa. Sono tutti intorno a te. Ar - Le norme per l’iscrizione alla FAD 2014 3) Assenza di sponsor. rivano e ti si siedono accanto. Gli organiz- sono indicate al presente link: http://www. 4) Basso costo per i soci ACP in rapporto zatori chiamano il loro convegno annuale acp.it/fad-acp. alla qualità dell’iniziativa e al numero dei “congresso dei chirurghi” e l’espressione Vi attendiamo numerosi anche per questa u crediti ECM erogati (18). Il percorso FAD mi sembra molto giusta. Per qualche gior- altra, nuova avventura insieme. Per corrispondenza: Michele Gangemi e-mail: [email protected] 98 Quaderni acp 2014; 21(3): 99 I pediatri italiani decidano se vogliono proteggere l’allattamento Sergio Conti Nibali (a nome del Gruppo Nutrizione dell’ACP) Pediatra di famiglia, Messina Preambolo re”, piuttosto che al molto più incisivo quando si parla di protezione, si fa riferi- “saper fare”. Alzi la mano (immagino di mento a politiche di difesa dei consuma- Al recente Convegno degli Argonauti a non vederne!) chi ha appreso durante il tori dal marketing e quindi, in definitiva, Palermo, Monica Garraffa ha presentato suo curriculum formativo come concre- alla messa in pratica di quanto già scritto i dati di una ricerca multicentrica nazio- tamente sostenere l’allattamento sin nel Codice di regolamentazione per la nale (le città interessate sono state Trie - dalla gravidanza, quali pratiche assisten- pubblicità dei sostituti del latte materno ste, Bergamo, Milano, Modena, Ancona, ziali lo favoriscono o lo ostacolano, dell’OMS; Codice citato in tutti i docu- Roma, Messina e Palermo, con il coordi- come aiutare una mamma in difficoltà menti, ma tuttora non applicato nella pra- namento dell’Unità per la Ricerca sui con l’allattamento. tica e solo molto parzialmente recepito Servizi Sanitari e la Salute Inter na - L’Italia ha tassi subottimali di allatta- nel D.L. 9/2009 n. 82. zionale dell’IRCCS “Burlo Garofolo” di mento sia per la prevalenza che per la Trieste) sull’influenza della pubblicità durata; negli USArecenti ricerche hanno La proposta delle formule di proseguimento e sulle stimato che bassi tassi di allattamento conseguenti scelte delle famiglie; le con- Dunque il punto è questo: assodato che il costano al Sistema sanitario 14,2 miliar- clusioni erano che le pubblicità delle for- sostegno e la promozione senza protezio- di di dollari/anno per malattie in età mule giocano con i dubbi e le incertezze ne non potranno mai raggiungere l’effet- pediatrica (inclusi 911 decessi); 733,7 delle mamme, che le aziende, per rag- to desiderato (livelli ottimali di allatta- milioni di dollari (costi diretti) e 126,1 giungere i loro risultati, nascondono al mento), e assodato che la protezione milioni (costi indiretti) per malattie delle pubblico il fatto che il latte di prosegui- deve passare attraverso l’applicazione donne prevenibili con l’allattamento al mento è un prodotto inutile per una totale del Codice (che, ricordiamocelo, seno; sono cifre da capogiro che potreb- mamma che allatta al seno, che la pub- viene firmato dal 1981 ogni anno con bero (dovrebbero) essere presentate ai blicità dei latti 2 funziona anche per l’impegno della sua diffusione agli ope- dirigenti della sanità, ai ministri e gover- effetto trascinamento sui latti 1, che la ratori sanitari e del suo rispetto da parte nanti da chi ha a cuore per davvero la maggior parte delle donne incinte e delle dei nostri ministri), se è vero che tutti i salute materno-infantile (e, quindi, dai madri, a prescindere dal livello di istru- pediatri italiani e le loro multivariate pediatri e dalle loro associazioni e zione, ha poca conoscenza dei diversi sigle che li rappresentano hanno a cuore società scientifiche); qualsiasi politico, tipi di formula per le diverse età e che i la salute materno-infantile, allora TUT - di fronte a questi numeri, ancor di più in professionisti sanitari continuano a esse- TE insieme queste sigle dovrebbero un periodo di revisioni e tagli alla spesa re obiettivi prioritari delle attività di chiedere con forza ai nostri politici un pubblica, si renderebbe subito conto che marketing. In estrema sintesi, dunque, le nuovo D.L. che recepisca dalla A alla Z bisognerebbe far qualcosa per migliorare ditte hanno aggirato la Legge che vieta la la situazione e per incentivare l’allatta- quanto scritto nel Codice. pubblicità dei latti 1 perché sanno che mento al seno; e chiederebbe aiuto agli Chi fa pubblicità ai sostituti del latte pubblicizzando i latti 2 ottengono lo stes- “esperti” del settore, che risponderebbe- materno ha capito molto bene che in ogni so risultato. ro, probabilmente, con i soliti discorsi caso, in qualsiasi parte del mondo, questa attività di marketing comporta sempre che occorre promuovere e sostenere l’al- L’importanza della protezione lattamento con la formazione dei pediatri una diminuzione della prevalenza e della dell’allattamento e degli operatori sanitari che si occupano durata dell’allattamento. Le tecniche di Alzi la mano quel pediatra o quel neona- del percorso nascita, che bisogna raffor- pubblicità sono svariate, e alcune di que- tologo (immagino una distesa di mani zare gli organici, trasferire più risorse per ste coinvolgono gli operatori sanitari e le alzate!) che non abbia appreso, nel corso l’assistenza al neonato, e così via. Tutto loro associazioni (sponsorizzazioni per dei suoi anni di specializzazione, la supe- giusto e sacrosanto, tranne che per un l’organizzazione di congressi, acquisto riorità dell’allattamento al seno rispetto a “dettaglio”; è ormai accertato che il di attrezzature, disponibilità a venire in - quello artificiale e i suoi vantaggi per la sostegno e la promozione servono a ben contro a “bisogni” di varia natura); anche salute dei bambini, che non abbia assisti- poco se non sono accompagnati da una per questi aspetti i pediatri devono deci- to a lezioni magistrali sulle sue proprietà seria politica di protezione. Protezione dere da che parte stare (salute o profitto). nutrizionali, che non abbia ascoltato da da cosa? I dati del mercato mondiale dei Chi ha veramente a cuore la salute mater- illustri professori che l’allattamento è cibi per l’infanzia descrivono cifre da no-infantile e vuole davvero contribuire una priorità di salute pubblica e che va capogiro (27 miliardi di dollari nel 2010 a ottenere tassi ottimali di allattamento sostenuto e promosso: fiumi di parolone del fatturato ricavato dalle formule per firmi una proposta di adeguamento della che molto spesso (sempre?) sono state lattanti e latti di crescita) e con il 10% Legge italiana al Codice dell’OMS. u confinate a nozioni, al limbo del “sape- speso in pubblicità; è chiaro, quindi che, L’ACP si impegna a scriverla. Per corrispondenza: Sergio Conti Nibali e-mail: [email protected] 99 Quaderni acp 2014; 21(3): 100-109 Le epilessie in età pediatrica: inquadramento diagnostico Giovanni Tricomi UO di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ASL Cesena FIGURA 1 Introduzione Il termine “epilessia” deriva dal verbo greco e<pilambánein ( ) che epilambánein significa “essere sopraffatti, essere colti di sorpresa”. L’epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato dal ripetersi di crisi epilet- tiche, eventi improvvisi, di durata varia- bile, derivanti da un’attività neuronale anomala. Un paziente con diagnosi di epilessia presenta una predisposizione, più o meno prolungata nel tempo, a presentare crisi epilettiche e peculiari aspetti di tipo neu- robiologico, cognitivo, psicologico e Figura 1a sociale correlati a questa condizione. Le crisi epilettiche si caratterizzano per un’ampia variabilità di sintomi derivanti dalla localizzazione delle popolazioni neuronali coinvolte e dal grado di coin- volgimento dei circuiti nervosi intercon- nessi. Una crisi epilettica si definisce sintoma- tica acuta o provocata quando si verifica durante una malattia sistemica o in stret- to rapporto temporale con documentato danno/processo patologico a livello cere- brale; si parla invece di crisi epilettiche Figura 1b sintomatiche remote o non provocate quando gli episodi critici si verificano in Tracciato EEG in veglia (a) e sonno (b) di una bambina con epilessia benigna dell’infanzia con punte centro- temporali (BECTS) o epilessia rolandica. Si noti come le anomalie localizzate a livello delle regioni centro-tem- assenza di fattori precipitanti o in presen- porali aumentino durante il sonno. La paziente presentava crisi epilettiche durante il sonno, nelle ore del mat- za di un danno non recente del sistema tino in prossimità del risveglio, caratterizzate da emissione di suoni gutturali, scialorrea e scosse tonico-cloni- che generalizzate. nervoso centrale. Una particolare condizione è rappresen- tata dallo stato di male epilettico, “situa- l’av vio tempestivo del trattamento (5-10 Epidemiologia zione nella quale una crisi epilettica minuti). Nel bambino le cause più fre- In Italia le persone affette da epilessia (generalizzata o focale, motoria o no) si quenti di stato di male convulsivo sono sono circa 500.000 con una prevalenza di prolunga per più di 20 minuti o nella rappresentate dalle convulsioni febbrili 4-8/1000/anno e un’incidenza di 24- quale le crisi si ripetono a brevissimi prolungate, dagli insulti acuti a carico del 53/100.000/anno. Si rilevano due picchi intervalli (inferiori al minuto), tali da sistema nervoso centrale e dalle malattie di incidenza interessanti, rispettivamente rappresentare una condizione epilettica neurologiche pregresse. il primo anno di vita (86/100.000) e l’età continua”. Accanto a questa definizione, La diagnosi di epilessia è definita dal- avanzata (incidenza sopra gli 85 anni richiamandosi al fatto che una crisi con- l’occorrenza di due o più crisi epilettiche pari a 180/100.000). L’incidenza dell’e- vulsiva isolata dura raramente più di 2-10 non provocate o sintomatiche remote, pilessia in Europa relativa all’età infanti- minuti e utilizzando un criterio operativo separate da un intervallo di tempo di le e adolescenziale è di circa 70/100.000. basato sull’importanza della rapidità del- almeno 24 ore. l’intervento, è stata recentemente a dot tata Esistono diversi tipi di epilessia, che pre- Classificazione in età evolutiva una definizione operativa sentano prognosi diverse. È quindi più La classificazione dell’International Lea - ( ) finalizzata al- corretto parlare di “epilessie” al plurale. gue Against Epilespsy (ILAE) del 2001 operational definition Per corrispondenza: Giovanni Tricomi e-mail: [email protected] a distanza 100 F A D formazione a distanza Quaderni acp 2014; 21(3) utilizza un approccio multiassiale: asse 1 FIGURA 2 (fenomenologia ictale o semeiologia), as se 2 (tipo/i di crisi), asse 3 (tipo di sin- drome epilettica), asse 4 (eziologia), asse 5 (comorbidità e problemi associati rela- tivi alle aree di funzionamento cognitivo, comportamento, tono dell’umore ed ef- fetti della condizione sulla qualità della vita). L’attuale classificazione delle epilessie continua a seguire un approccio multidi- mensionale, prendendo in considerazio- ne sia le caratteristiche delle crisi sia i fattori eziologici che prognostici, e i gran di progressi conoscitivi in ambito genetico e nelle tecniche di indagine, anche al fine di migliorare la pratica cli- nica e favorire la ricerca. Tracciato EEG di paziente con epilessia assenze del bambino (CAE), che si caratterizza per la presenza di una Le crisi epilettiche possono essere defi- scarica di punte-onde generalizzata, di ampio voltaggio, alla frequenza di circa 3 Hz. Durante questo esame nite focali o parziali quando l’attività una crisi di assenza viene indotta dall’iperpnea e in concomitanza della scarica di anomalie generalizzate. La elettrica neuronale anomala interessa una bambina presenta una perdita di contatto con l’ambiente circostante di breve durata (circa 6-7 secondi). regione cerebrale circoscritta di un emi- sfero; in questo caso la semeiologia del- FIGURA 3: CLASSIFICAZIONE DELLE EPILESSIE IN BASE A TIPO DI CRISI, EZIOLOGIA E PROGNOSI l’episodio critico dipende dalla localiz- zazione delle popolazioni neuronali CLASSIFICAZIONE IN BASE AL TIPO DI CRISI coinvolte e dal propagarsi della scarica Focali o parziali anomala ai circuiti nervosi connessi; i Generalizzate Indeterminate sintomi prodotti dalla scarica parossisti- CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL’EZIOLOGIA ca neuronale possono essere positivi o Idiopatiche negativi e manifestarsi con segni clinici Sintomatiche motori, sensoriali/sensitivi, psichici o Presunte sintomatiche (in sostituzione al vecchio termine “criptogenetiche”) vegetativi . Una crisi epilettica CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA PROGNOSI (figura 1) Sindromi epilettiche a prognosi eccellente (es. crisi neonatali benigne, epilessie focali benigne ecc.) focale può evolvere in una crisi genera- Sindromi epilettiche a prognosi buona (es. epilessia con assenze del bambino ecc.) lizzata. Sindromi epilettiche a prognosi incerta (es. epilessia mioclonica giovanile ecc.) Le crisi epilettiche generalizzate si carat- Sindromi epilettiche a prognosi infausta (es. epilessie miocloniche progressive ecc.) terizzano per manifestazioni elettro-cli- niche che coinvolgono in modo diffuso no età d’esordio, tipo di crisi, aspetti cli- Nelle epilessie a eziologia genetica le entrambi gli emisferi cerebrali fin dall’i- nici del paziente, caratteristiche EEG, crisi rappresentano il sintomo centrale di nizio dell’evento parossistico . storia naturale, storia familiare, sviluppo una condizione determinata genetica- (figura 2) Una crisi si può definire indeterminata psicomotorio/cognitivo, risposta alla mente . Non risulta sempre (tabella 2) quando le caratteristiche cliniche e terapia antiepilettica ecc. . La possibile identificare il gene mutato (tabella 1) semeiologiche non consentono un preci- diagnosi sindromica, definita dall’insie- responsabile e pertanto una causa geneti- so inquadramento . me delle caratteristiche della specifica ca può essere presunta sulla base di spe- (figura 3) Le crisi epilettiche in ciascun paziente condizione, è importante in quanto forni- cifiche caratteristiche cliniche, anamne- tendono a manifestarsi con le stesse sce al clinico strumenti fondamentali per stiche e dei dati provenienti da alcuni caratteristiche, ciò a espressione del fatto dirigere l’iter diagnostico, scegliere le esami strumentali. che il circuito neuronale coinvolto viene strategie terapeutiche e ipotizzare la pro- Nelle epilessie acquisite le crisi rappre- attivato con specifiche modalità anato- gnosi. Alcune sindromi epilettiche sono sentano il sintomo di una condizione mo-funzionali. più comuni rispetto ad altre (es. epilessia strutturale (es. sofferenza pre-peri-post- Il compito del clinico è di cercare di benigna con punte centro-temporali o natale; anomalie dello sviluppo corticale; ricondurre le crisi epilettiche che si BECTS, epilessia mioclonica giovanile o esiti di traumi cranici, stroke, infezioni manifestano in un paziente all’interno di JME) ed è pertanto importante conoscer- cerebrali e interventi neurochirurgici; una “sindrome epilettica” definita da un le perché di frequente riscontro nella pra- tumori cerebrali ecc.) o metabolica. complesso di sintomi/segni costantemen- tica clinica. Bisogna comunque tenere in considera- te associati e tali da determinare un’en- Le crisi epilettiche possono avere diver- zione che molte lesioni strutturali cere- tità unica e caratteristica. Le sindromi sa eziologia e le cause possono essere brali come le malformazioni corticali e le epilettiche sono definite in base alla pre- fondamentalmente ricondotte nell’ambi- malattie metaboliche hanno una causa senza di elementi specifici che riguarda- to di fattori genetici o fattori acquisiti. genetica (figura 4). 101 F A D formazione a distanza Quaderni acp 2014; 21(3) TABELLA 1: ESEMPI DI SINDROMI EPILETTICHE RAGGRUPPATE IN BASE ALL’ETÀ DI ESORDIO Sindromi epilettiche a esordio in epoca neonatale a una regressione psicomotoria con riduzione dell’attenzione visiva e dell’interazione e aumento dell’irritabilità. A seconda Crisi neonatali familiari benigne (BFNSs) dell’eziologia si distinguono forme “sintomatiche” (circa il 90%) Sindrome rara con esordio tipico a 2-3 giorni di vita. Sviluppo o “presunte sintomatiche”; sono state descritte delle forme gene- psicomotorio normale. Le crisi sono di breve durata (1-2 minuti) ticamente determinate (gene nelle femmine e gene e possono essere molto frequenti (fino a 20-30 al giorno). Molte CDKL5 ARX nei maschi). La sindrome di West è definita dalla combinazione crisi iniziano con un’attività motoria di tipo tonico con apnea, cui degli spasmi con un pattern EEG molto caratteristico, definito fanno seguito vocalizzi, movimenti oculari, segni autonomici, “ipsaritmia”. Le terapie più efficaci sono rappresentate dalla automatismi motori e clonie focali o generalizzate; non si verifi- somministrazione di ormone adrenocorticotropo (ACTH), o di ca stato epilettico. Le crisi si risolvono spontaneamente da 1 a 6 alte dosi di corticosteroidi per via orale o, nel caso di spasmi mesi dopo l’esordio. Circa il 10-14% dei pazienti svilupperà altri infantili sintomatici di sclerosi tuberosa, dal vigabatrin. tipi di crisi negli anni futuri. Familiarità positiva per episodi ana- loghi in epoca neonatale; studi di linkage hanno dimostrato Epilessia mioclonica benigna dell’infanzia (BMEI) mutazioni sui cromosomi 20q o 8q a livello di geni codificanti Condizione rara (rappresenta circa l’1% delle epilessie genera- per subunità dei canali voltaggio-dipendenti del potassio. lizzate idiopatiche). Esordio tra i 4 mesi e i 3 anni di vita. Le crisi miocloniche coinvolgono principalmente il capo, gli occhi, gli arti Crisi neonatali benigne (BNSs) superiori, il diaframma e più raramente gli arti inferiori (in que- Descritti casi sporadici. Crisi cloniche di breve durata che diven- sto caso possono causare occasionali cadute); le crisi miocloni- tano progressivamente più frequenti, associate a crisi di apnea e che possono verificarsi isolate o in brevi grappoli. Sviluppo psi- talvolta a stato epilettico. Il bambino nella fase intercritica è nor- comotorio nella norma. Rapporto maschi/femmine = 2:1. EEG male. L’età di esordio è tipicamente tra i 4 e i 6 giorni di vita (in intercritico normale; le crisi miocloniche hanno un correlato EEG passato definite come “ ). La prognosi, crisi del quinto giorno” di scariche di punta-onda o polipunta-onda. I farmaci utilizzati relativamente al rischio di ricorrenza di altre crisi in futuro e allo per il trattamento sono l’acido valproico o altri antiepilettici ad sviluppo psicomotorio, è buona. ampio spettro. Encefalopatia epilettica a esordio infantile precoce Epilessia mioclonica severa dell’infanzia (EIEE o sindrome di Ohtahara) Esordio generalmente nei primi 10 giorni di vita. La crisi tipica è (SMEI o sindrome di Dravet) Rappresenta probabilmente l’1-3% delle epilessie con esordio nel rappresentata da un movimento tipo spasmo tonico di durata primo anno di vita; esordio tipicamente tra i 5 e i 12 mesi con maggiore rispetto a quello tipico della sindrome di West. Queste ricorrenti episodi di stato epilettico in corso di febbre (crisi spes- crisi possono manifestarsi isolate o in grappoli con durata di ogni so focali/lateralizzate). I tipi di crisi che possono verificarsi sono singola crisi tonica da 1 a 10 secondi e una frequenza di questi le crisi cloniche associate alla febbre, le crisi miocloniche, le episodi variabile da 10 a 300 nelle 24 ore. Le crisi possono esse- assenze atipiche e le crisi focali complesse. Prima dell’esordio lo re generalizzate e simmetriche o lateralizzate; meno frequente- sviluppo psicomotorio è normale; dal secondo anno di vita si mente possono verificarsi crisi motorie cloniche focali con carat- verificano diversi tipi di crisi con prevalente componente mioclo- teristiche erratiche. Il più delle volte è presente una grave ano- nica (soprattutto a partire dai 18 mesi). Il calore (febbre o anche malia strutturale dello sviluppo cerebrale. L’EEG presenta un pat- un bagno caldo) rappresenta un fattore scatenante le crisi. L’EEG tern tipo “suppression-burst”. Prognosi negativa per lo sviluppo intercritico mostra anomalie generalizzate, focali o multifocali, e psicomotorio e aumentato rischio di mortalità. Possibile, per i può rilevare una fotosensibilità. Storia familiare di epilessia e/o bambini che sopravvivono, una futura evoluzione in sindrome di convulsioni febbrili nel 15-25%; in circa il 70% dei casi è pre- West o in sindrome di Lennox-Gastaut. Epilessia farmacoresi- sente una mutazione nel gene . I farmaci più efficaci sono stente. SCN1A l’acido valproico e il clobazam in associazione con lo stiripento- Encefalopatia mioclonica precoce (EME) lo; la carbamazepina e la lamotrigina peggiorano la sintomato- Esordio nei primi giorni di vita. Pattern EEG tipo “suppression- logia critica. Una evidente regressione dello sviluppo psicomoto- burst”. Si distingue dalla sindrome di Ohtahara per la presenza rio si manifesta tipicamente dopo circa un anno dall’esordio delle di un mioclono intenso ad alta frequenza e con caratteristiche crisi. Aumentato rischio di morte improvvisa (Sudden Unexpected migranti; possono verificarsi crisi focali di tipo clonico o crisi di Death in Epilepsy o SUDEP). tipo tonico. Spesso associata con malattie metaboliche (es. iper- Sindromi epilettiche a esordio in età pre-scolare glicinemia non chetotica). Epilessia con crisi mioclono-astatiche Epilessia con crisi focali migranti Condizione con caratteristiche non ancora ben definite a esordio (EMAS o sindrome di Doose) Condizione rara, leggermente più comune nel sesso maschile e nelle prime settimane di vita. Epilessia ad andamento rapida- familiarità positiva in circa un terzo dei casi. Esordio all’età di 2- mente ingravescente con crisi focali o multifocali caratterizzate 5 anni con frequenti crisi di caduta; le cadute possono essere da variabile (“migrante”) localizzazione del focolaio prevalente. causate dalle crisi mioclono-astatiche e/o dalle crisi atoniche. Le Forma farmacoresistente a prognosi negativa. crisi mioclono-astatiche, caratteristiche di questa condizione, Sindromi epilettiche a esordio in età infantile possono essere associate alle crisi atoniche, miocloniche e alle Spasmi infantili (ISs o sindrome di West) crisi di assenza; lo stato epilettico mioclono-astatico è comune. Età d’esordio in genere tra i 4 e i 6 mesi (più raramente posso- L’EEG può essere normale negli stadi iniziali e in seguito caratte- no verificarsi nel tardo periodo neonatale o dopo i 12 mesi). Le rizzarsi per rallentamenti a livello biparietale, scariche genera- crisi sono rappresentate dai tipici spasmi in grappoli che si veri- lizzate di punta-onda lenta e scariche di punta-onda irregolari ficano soprattutto in veglia; gli spasmi possono essere in flessio- associate alle crisi mioclono-astatiche. L’acido valproico è il far- ne o in estensione; un’alterazione cerebrale focale può determi- maco più efficace in quanto agisce contro le crisi miocloniche, le nare degli spasmi asimmetrici. Il periodo degli spasmi si associa crisi atoniche e le “assenze”; nei casi con crisi resistenti la lamo- 102 F A D formazione a distanza Quaderni acp 2014; 21(3) trigina a basse dosi in combinazione con l’acido valproico può Epilessia assenze con mioclonie palpebrali (sindrome di Jeavon) essere efficace; altri farmaci utilizzati nelle forme resistenti al trat- Esordio tra i 2 e i 14 anni con picco a 6-8 anni; di più frequen- tamento sono l’etosuccimide e le benzodiazepine. La prognosi è te riscontro nel sesso femminile. Crisi brevi (durata circa 3-6 variabile. secondi), spontanee o precipitate dalla chiusura degli occhi in Epilessie miocloniche progressive ambiente illuminato (non al buio); crisi caratterizzate da devia- Questa categoria comprende diverse forme di epilessia (es. epi- zione dello sguardo verso l’alto e retropulsione del capo con pal- lessia mioclonica con ragged-red fibers o MERRF, malattia di pebre che presentano clonie ripetitive con possibile associazione Lafora, malattia di Unverricht-Lundborg ecc.) che all’inizio pos- di compromissione dello stato di coscienza. L’EEG rileva brevi sono presentare caratteristiche simili a quelle presenti nella sin- scariche di punta/polipunta-onda generalizzate, di ampio vol- drome di Doose, ma che in seguito si differenziano da questa taggio a 3-6 Hz e fotosensibilità. forma per la presenza di rilevanti anomalie neurologiche e per il Epilessia benigna con punte centro-temporali ritardo/deterioramento dello sviluppo cognitivo. La triade pre- (BECTS o Epilessia rolandica) sente in questi pazienti è rappresentata da tipi diversi di crisi Rappresenta la più comune epilessia focale del bambino; età d’e- (incluse le crisi miocloniche), presenza di segni neurologici e sordio tra i 3 e i 13 anni; più comune nei maschi. Crisi focali che deterioramento progressivo. coinvolgono il distretto facciale/periorale, che possono evolvere Sindromi epilettiche del bambino con una secondaria generalizzazione; le crisi si verificano nell’80% dei casi in fase di sonno; le caratteristiche tipiche inclu- Epilessia assenze del bambino (CAE) Anche definita con il termine “picnolessia” (episodi critici che ten- dono una sensazione unilaterale di torpore/parestesie a livello dono a verificarsi molto frequentemente, da decine fino a centi- della lingua, gengive o guance, suoni gutturali o arresto del lin- naia di volte al giorno); le crisi si manifestano con improvvisa e guaggio, ipersalivazione, difficoltà di deglutizione o scialorrea breve perdita di contatto con l’ambiente circostante, associata a post-critica, movimenti involontari o contratture toniche della lin- mancanza di risposta agli stimoli esterni e all’interruzione delle gua o della mandibola, clonie interessanti una parte del volto. attività volontarie in corso (durata degli episodi di “assenza” L’EEG intercritico è caratterizzato dalla presenza di punte lente generalmente dai 4 ai 20 secondi); possono essere presenti pic- difasiche a livello delle regioni centro-temporali, che possono cole ipercinesie interessanti i distretti peri-orale e peri-oculare e/o avere localizzazione monolaterale e che aumentano in frequen- automatismi; le crisi sono in genere tipicamente scatenate dall’i- za nel sonno. perventilazione (una manovra, che può essere utilizzata in ambu- Se le caratteristiche cliniche e dell’EEG non risultano assoluta- latorio e che può evocare una crisi di “assenza” in più del 90% mente tipiche, è consigliabile effettuare un esame RM encefalo dei bambini con CAE, consiste nel far respirare profondamente il per escludere una forma di epilessia lesionale. Il trattamento con paziente per circa 3 minuti facendogli tenere le braccia distese in farmaci antiepilettici non è generalmente indicato a meno che le avanti e invitandolo a contare gli atti respiratori). Un EEG stan- crisi siano particolarmente frequenti e/o prolungate e tale condi- dard nelle forme tipiche è sufficiente per la diagnosi. Età di esor- zione crei disagio al paziente e ai familiari; nel 90% dei casi si dio tra i 4 e i 10 anni (picco di età tra i 5 e i 7 anni; più frequente ha una remissione dopo alcuni anni dall’esordio delle crisi e nelle bambine). Forte componente genetica con familiarità positi- soprattutto dall’età di 16 anni. In alcuni casi le anomalie presen- va in un terzo dei casi e rischio di ricorrenza nei figli di circa il ti in sonno sono molto rappresentate tanto che alcuni Autori par- 10%. Possono verificarsi, anche se raramente, crisi tonico-cloni- lano di uno spettro che collega l’epilessia benigna con punte che generalizzate, in genere molto tempo dopo l’inizio delle (BECTS) alla sindrome di Landau-Kleffner. “assenze” (di solito in adolescenza dopo la remissione delle Epilessia con parossismi occipitali “assenze”). L’EEG intercritico risulta normale; le crisi di assenza (CEOP forma di Panayiotopoulos) hanno un correlato EEG rappresentato da scariche di punta-onda Familiarità positiva per epilessia e anomalie EEG intercritiche in generalizzate e di ampio voltaggio a circa 3 Hz. I farmaci antie- parenti di primo grado. Età d’esordio con picco tra i 3 e i 5 anni. pilettici di prima scelta sono l’etosuccimide (non protegge da Le crisi tipicamente si verificano all’inizio del sonno; episodi cri- eventuali crisi tonico-cloniche generalizzate), l’acido valproico e tici caratterizzati da deviazione laterale dello sguardo e vomito, la lamotrigina; il trattamento con carbamazepina è controindica- spesso con alterazione dello stato di coscienza; le crisi possono to in quanto può aggravare l’epilessia. La prognosi relativamente avere una durata prolungata. Molti bambini non presentano più alla scomparsa delle crisi di assenza è molto buona (scomparsa crisi epilettiche prima del compimento dei 10 anni di età mentre delle crisi in genere prima dei 12 anni); c’è un aumentato rischio altri possono presentare solo 1-2 episodi nell’arco della vita. in età adulta di sviluppare crisi tonico-cloniche generalizzate. Sindrome di Landau-Kleffner (LKS) Epilessia con assenze miocloniche (EMA) Nota anche come afasia epilettica acquisita, si tratta di una con- Età d’esordio tra i 2 e i 13 anni. Prevalenza maschile. Il 50% dei dizione rara a esordio rapido (in un bambino precedentemente pazienti ha un normale sviluppo psicomotorio/cognitivo all’esor- normale), caratterizzata da sintomi che fanno apparire il bambi- dio. Le crisi tipicamente si caratterizzano per delle “assenze” a no che ne è affetto “come se fosse sordo”; si instaura, ad anda- inizio brusco con marcato mioclono ritmico e sincrono che inte- mento fluttuante e rapidamente progressivo, un disturbo della ressa simmetricamente gli arti; possono essere coinvolti bocca, comprensione del linguaggio con impossibilità a decodificare il mento, occhi e palpebre; le crisi durano tipicamente meno di un significato di alcuni suoni (agnosia uditiva, es. impossibilità nel minuto; in un terzo dei casi possono verificarsi crisi tonico-cloni- comprendere il significato di un telefono che squilla) e una afa- che generalizzate, “assenze” pure e crisi astatiche. C’è una fami- sia espressiva; possono essere presenti altri problemi cognitivi e liarità per epilessia nel 25% dei casi; molti casi restano a eziolo- comportamentali. L’età d’esordio è tra i 3 e gli 8 anni con rap- gia sconosciuta. Prognosi negativa per lo sviluppo cognitivo e il porto maschi/femmine di 2:1. controllo delle crisi. Il trattamento più efficace è rappresentato in Possono verificarsi crisi tonico-cloniche generalizzate, assenze genere dalla combinazione di acido valproico con etosuccimide atipiche e crisi motorie focali. L’EEG mostra frequenti scariche o lamotrigina. epilettiche soprattutto durante il sonno e a livello delle regioni 103 F A D formazione a distanza Quaderni acp 2014; 21(3) temporali. Si tratta di una encefalopatia epilettica in cui il fun- Sindromi epilettiche a esordio in età adolescenziale zionamento cerebrale viene compromesso dall’attività epilettica. I farmaci più comunemente utilizzati per il trattamento sono i cor- Epilessia assenze giovanile (JAE) Età d’esordio con picco a 12 anni, tipicamente in prossimità del ticosteroidi e le benzodiazepine; alcuni bam bini vengono sotto- periodo puberale. A differenza della CAE si verificano pochi epi- posti a intervento di chirurgia dell’epilessia. sodi di “assenza” al giorno e il grado di compromissione dello Epilessia con punte-onde continue nel sonno stato di coscienza sembra minore anche se le anomalie elettriche o stato epilettico elettrico in sonno (CSWS, ESES) tendono ad avere una durata prolungata. Circa l’80% dei Il termine stato epilettico elettrico in sonno (ESES) è sinonimo di pazienti presenterà crisi tonico-cloniche generalizzate mentre il punte-onde continue nel sonno (CSWS); esiste una sovrapposi- 15% manifesterà anche crisi miocloniche (meno intense di quelle zione tra l’epilessia con punte-onde continue nel sonno (CSWS) che si verificano nell’epilessia mioclonica giovanile). L’EEG e la sindrome di Landau-Kleffner (LKS) (la prima è definita da mostra anomalie generalizzate costituite da complessi punta- caratteristiche EEG, mentre la seconda da aspetti clinici); molti onda a 3 Hz, spesso indotte dall’iperventilazione; la fotosensibi- bambini con LKS presentano una forma di CSWS o una condi- lità è inusuale. Molti pazienti rispondono al trattamento con zione simile; la LKS può essere considerata un tipo di CSWS acido valproico anche se la prognosi, relativamente alla scom- con un focus epilettogeno a livello temporale e una conseguente parsa delle crisi a lungo termine, è meno buona rispetto alla regressione del linguaggio. La CSWS si caratterizza per la CAE. triade: punte-onde continue occupanti più dell’80% del sonno a onde lente, crisi epilettiche e regressione cognitivo-com - Epilessia mioclonica giovanile (JME) Esordio tra i 12 e i 18 anni. Le crisi sono di tipo tonico-clonico portamentale. L’età d’esordio è tipicamente tra i 4 e i 6 anni generalizzate e miocloniche, e si verificano tipicamente subito (range 1-11). dopo il risveglio; la coscienza è conservata durante le crisi mio- Possono essere presenti deficit nella memoria, regressione nelle cloniche; le crisi tonico-cloniche generalizzate sono spesso pre- funzioni cognitive e iperattività. I maschi sono più colpiti delle cedute da una serie di crisi miocloniche in crescendo; le crisi di femmine. Il primo evento parossistico è generalmente una crisi assenza si verificano in circa un terzo dei casi. Una storia di generalizzata in sonno (possono in alcuni casi verificarsi crisi oggetti che cadono dalle mani mentre si prepara la colazione è focali o focali con secondaria generalizzazione che possono tipica. L’eccessiva stanchezza, la carenza di sonno e l’alcol sono avere caratteristiche simili alla forma BECTS). potenziali fattori scatenanti. L’EEG tipicamente mostra scariche di L’evoluzione di questo tipo di epilessia si caratterizza per la pos- polipunte seguite da onde lente irregolari a frequenza compresa sibile comparsa di altre crisi come le assenze tipiche e atipiche, tra 1 e 3 Hz; le crisi di assenza hanno un correlato EEG di com- le assenze miocloniche, le crisi cloniche e atoniche, le crisi toni- plessi polipunta-onda a 4-6 Hz che rallentano fino a 3 Hz (que- co-cloniche generalizzate. Il trattamento si basa sull’utilizzo di ste scariche epilettiche sono molto meno regolari rispetto a quan- diversi farmaci antiepilettici (soprattutto benzodiazepine, acido to si vede nell’epilessia assenze del bambino o nell’epilessia valproico, etosuccimide o levetiracetam) e dei corticosteroidi; la assenze giovanile). I farmaci antiepilettici generalmente utilizzati carbamazepina può far peggiorare la sintomatologia critica; sono l’acido valproico, il clonazepam e il levetiracetam; la lamo- alcuni bambini vengono sottoposti a intervento di chirurgia del- trigina può causare un aumento delle crisi miocloniche ma risul- l’epilessia. ta essere efficace in combinazione con l’acido valproico; il trat- tamento con carbamazepina è controindicato. La prognosi per Sindrome di Lennox-Gastaut (LGS) quanto riguarda il controllo delle crisi è buona ma è in genere Questa condizione definisce una relativamente rara e grave sconsigliato interrompere il trattamento antiepilettico per l’alto forma di epilessia caratterizzata dalla presenza di crisi toniche rischio di ricorrenza delle crisi in assenza di terapia. (elemento sempre presente) o anche atoniche e crisi di assenza atipiche; in genere è presente una causa sintomatica individua- Epilessia con crisi tonico-cloniche generalizzate (GTCS) bile (nel 30% dei casi ci si orienta verso una “presunta sintoma- al risveglio Esordio in genere nella seconda decade di vita. La diagnosi di ticità”). L’EEG si caratterizza per la presenza di punte-onde lente questo tipo di epilessia è principalmente clinica e deve essere diffuse e parossismi di attività rapida. La prognosi per quanto sospettata quando si verificano crisi tonico-cloniche generalizza- riguarda lo sviluppo cognitivo, le caratteristiche comportamenta- te (GTCS) subito dopo il risveglio, in assenza di frequenti iperci- li e il controllo delle crisi è negativa. nesie di tipo mioclonico; le crisi possono essere facilitate dalla Epilessia con parossismi occipitali (CEOP forma di Gastaut) riduzione delle ore di sonno; frequenza delle crisi piuttosto Età d’esordio con picco tra i 7 e i 9 anni. Le crisi sono caratte- bassa. La prognosi è favorevole sia per la bassa frequenza delle rizzate da brevi sintomi visivi senza alterazione dello stato di crisi che per la buona risposta al trattamento (molti pazienti coscienza e sintomi post-critici che comprendono cefalea, nausea hanno una ricomparsa delle crisi dopo la sospensione di un trat- e vomito; alcune crisi si protraggono con movimenti di tipo versi- tamento antiepilettico efficace). Alcuni pazienti che hanno pre- vo, disturbi sensoriali, automatismi, clonie interessanti un emilato sentato in passato altre forme di epilessia (es. CAE) possono o diffuse. Questa forma di epilessia rispetto alla forma di avere un’evoluzione in questa condizione. L’EEG tipicamente si Panayiotopoulos ha una prognosi leggermente peggiore per caratterizza per la presenza di scariche di punta-onda o poli- quanto riguarda la scomparsa delle crisi. L’EEG ha caratteristiche punta-onda, irregolari, con frequenze comprese tra i 2 e i 4 Hz simili a quanto si riscontra nella forma di Panayiotopoulos e pre- (queste alterazioni non vengono tuttavia riscontrate in tutti i senta come elemento caratteristico anomalie epilettiformi a livel- pazienti con esami EEG di routine; in tal caso un EEG in sonno lo delle regioni occipitali che vengono soppresse dall’apertura può fornire informazioni diagnostiche aggiuntive); una discreta degli occhi (“fixation-off sensitivity”) e attivate dal sonno. percentuale di pazienti presenta fotosensibilità. 104 F A D
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