RELAZIONE sullo STATO dell’AMBIENTE in CAMPANIA 2009 a cura di Nicola Adamo, Caterina d'Alise, Pierluigi Parrella, Giuseppe D’Antonio, Silvana Del Gaizo, Giuseppe Onora(cid:415) , Ra(cid:299) aele Russo, Ferdinando Scala Regione Campania POR 2000 – 2006 Il volume con allegato CD Rom è stato realizzato con il contributo fi nanziario dell’Unione Europea Misura 1.1 – Proge(cid:425) o Repor(cid:415) ng Ambientale e Stato dell’Ambiente 2009 ©ARPAC via Vicinale S. Maria del Pianto, centro Polifunzionale, Torre 1 80143 Napoli [email protected] www.arpacampania.it Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodo(cid:425) a, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo senza previa autorizzazione di ARPAC Coordinamento editoriale ARPAC – servizio Comunicazione, informazione, educazione, urp Edi(cid:415) ng grafi co Consorzio STA – Protom SpA – Associazione Cultura e Formazione N. Adamo, C. d'Alise, P. Parrella, G. D’Antonio, S. Del Gaizo, G. Onora(cid:415) , R. Russo, F. Scala (a cura di). Relazione sullo stato dell’ambiente in Campania 2009. Arpac, Napoli, 2009. ISBN 978-88-96122-07-5 RELAZIONE sullo STATO dell’AMBIENTE in CAMPANIA 2009 Presentazione Con la realizzazione della “Relazione sullo stato dell’ambiente in Campania 2009”, Arpac completa il piano di comunicazione tecnico is(cid:415) tuzionale avviato cinque anni fa e conclude, in par(cid:415) colare, un peculiare percorso di di(cid:299) usione informa(cid:415) va intrapreso nel 2007 che ha permesso la realizzazione di un sistema stru(cid:425) urato di repor(cid:415) ng, sulla base dei da(cid:415) ambientali che l’Agenzia ha raccolto in ques(cid:415) primi dieci anni di a(cid:427) vità, fi nalizzato alla loro migliore organizzazione e al ra(cid:299) orzamento degli strumen(cid:415) di comunicazione e di(cid:299) usione informa(cid:415) va. Sono sta(cid:415) così realizza(cid:415) cinque volumi tema(cid:415) ci, due annuari dei da(cid:415) ambientali, l’Atlante intera(cid:427) vo cartografi co e il presente volume. Per favorire la più ampia conoscenza e di(cid:299) usione dei prodo(cid:427) realizza(cid:415) , sono sta(cid:415) organizza(cid:415) dieci con- vegni e workshop. Inoltre, l’azione di ascolto realizzata nella fase iniziale del proge(cid:425) o, a(cid:425) raverso la somministrazione di un ques(cid:415) onario mirato alla s(cid:415) ma dei fabbisogni informa(cid:415) vi, ha reso possibile una migliore interazione tra Arpac e gli stakeholder di riferimento. Non a caso la Relazione corona un tale complesso percorso proge(cid:425) uale. I volumi precedentemente edi(cid:415) , infa(cid:427) , hanno avuto un obie(cid:427) vo principalmente se(cid:425) o- riale, ovvero quello di di(cid:299) ondere informazioni esaus(cid:415) ve sulle singole tema(cid:415) che e rendere disponibile una grande quan(cid:415) tà di da(cid:415) puntuali e is(cid:415) tuzionali u(cid:415) li, principalmente, agli en(cid:415) e agli operatori della prevenzione ambientale. La Relazione sullo stato dell’ambiente rappresenta, invece, uno strumento di co- noscenza rivolto a un pubblico più ampio e si prefi gge l’obie(cid:427) vo di “raccontare” lo stato di fa(cid:425) o complessivo della realtà territoriale campana, a(cid:425) raverso l’analisi di numerose variabili ambientali. Variabili sulle quali oggi disponiamo di infor- mazioni più ricche e puntuali, anche grazie agli inves(cid:415) men(cid:415) che Arpac ha potuto e(cid:299) e(cid:425) uare con il cofi nanziamento dell’Unione Europea. Per citare soltanto alcuni esempi: le re(cid:415) di monitoraggio delle acque e della qualità dell’aria sono state ampliate e ra(cid:299) orzate; sono state realizzate numerose a(cid:427) vità di cara(cid:425) erizzazio- ne dei si(cid:415) contamina(cid:415) di importanza nazionale; la conoscenza della consistenza dei fl ussi di produzione e smal(cid:415) mento dei rifi u(cid:415) risulta decisamente migliore rispe(cid:425) o a quella di qualche anno fa e sono state avviate a(cid:427) vità a forte specializ- zazione, quali il Centro meteorologico climatologico e il laboratorio Diossine. Il risultato di tali inves(cid:415) men(cid:415) ha dire(cid:425) amente infl uenzato la capacità produ(cid:427) va dell’Agenzia, perme(cid:425) endo la realizzazione di una Relazione più ricca ed esaus(cid:415) - va, anche se un tale complesso volume non può che defi nirsi come un work in progress, che sempre più dovrà ampliarsi a inglobare ulteriori da(cid:415) , esperienze e programmi. V La necessità di tener conto degli aspe(cid:427) ambientali - in ogni se(cid:425) ore program- ma(cid:415) co ed economico - è ormai condivisa a livello internazionale, ed è stata resa ancor più forte in ques(cid:415) ul(cid:415) mi mesi dal deciso impegno degli Sta(cid:415) Uni(cid:415) d’America nel contrasto ai fa(cid:425) ori che infl uenzano i cambiamen(cid:415) clima(cid:415) ci e nel ra(cid:299) orzamento della cosidde(cid:425) a “economia verde” come motore di un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità. Strumen(cid:415) come la Relazione sullo stato dell’ambiente rappresentano il contributo che i se(cid:425) ori tecnici elaborano qua- le strumento di informazione generale, ma anche quale base conosci(cid:415) va sulla quale le is(cid:415) tuzioni, locali e sovralocali, possono poggiare per pianifi cazioni e programmazioni sempre più “ecologicamente sostenibili”. Nel concludere questa breve presentazione, desidero ringraziare tu(cid:427) i se(cid:425) ori e gli operatori dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, il cui lavoro quo(cid:415) diano - spesso di(cid:312) cile e complesso in un territorio quale quello campano - rappresenta il tessuto professionale e civile che ha reso possibile la realizzazione della Relazione sullo stato dell’ambiente in Campania 2009. Luciano Capobianco DIRETTORE GENERALE ARPAC VI Introduzione La “Relazione sullo stato dell’ambiente 2009” cos(cid:415) tuisce il documento conclusivo del proge(cid:425) o “Repor(cid:415) ng ambientale e stato dell’ambiente” realizzato da Arpac nell’ambito degli interven(cid:415)fi nanzia(cid:415) con la Misura 1.1 del POR Campania 2000- 2006 e fi nalizzato all’organizzazione e di(cid:299) usione delle conoscenze ambientali acquisite ed elaborate dall’Agenzia negli ul(cid:415) mi anni. Questo rapporto si propone di fornire un su(cid:312) ciente numero di elemen(cid:415) u(cid:415) li a una valutazione ad ampio raggio della qualità dell’ambiente in Campania. Le informazioni in esso contenute cos(cid:415) tuiscono un’importante fonte di conoscenza, sia per i sogge(cid:427) is(cid:415) tuzionali, che per quelli economici e sociali che vivono e operano nel territorio regionale. La le(cid:425) ura di ques(cid:415) da(cid:415) può consen(cid:415) re un u(cid:415) le indirizzo per tu(cid:425) e le a(cid:427) vità tese ad uno sviluppo sostenibile dell’economia e al miglioramento della qualità della vita in una regione ad alta cri(cid:415) cità ambientale come la Campania. In linea con i principali indirizzi europei e nazionali , il riferimento metodologico è rappresentato dal modello organizza(cid:415) vo delle informazioni ambientali DPSIR (Determinan(cid:415) /Pressioni/Sta(cid:415) / Impa(cid:427) /Risposte), indicato dall’Agenzia europea per l’ambiente. In par(cid:415) colare, l’esame di tu(cid:425) e le a(cid:427) vità umane susce(cid:427) bili di indurre modifi cazioni sull’ambiente e di quelle che in passato hanno contribuito alle sue modifi che, cos(cid:415) tuisce il punto di partenza per la comprensione dei principali aspe(cid:427) che cara(cid:425) erizzano la qualità della vita e delle risorse ambientali, oltre che per un o(cid:427) male defi nizione degli strumen(cid:415) da u(cid:415) lizzare nell’o(cid:427) ca di uno sviluppo sostenibile. Il rapporto si basa su una base di da(cid:415) derivante sia dalla realizzazione delle a(cid:427) vità rou(cid:415) narie dell’Agenzia, sia dalla concre(cid:415) zzazione degli altri proge(cid:427) a(cid:299) eren(cid:415) alla misura 1.1 del POR Campania, specifi camente a(cid:427) nen(cid:415) al monitoraggio delle matrici ambientali. Ques(cid:415) da(cid:415) sono sta(cid:415) integra(cid:415) dalle informazioni provenien(cid:415) da altri en(cid:415) o stru(cid:425) ure che, a vario (cid:415) tolo, operano in campo ambientale. In alcuni casi, per rendere più chiara la descrizione e tenuto conto della disponibilità dei da(cid:415) , sono sta(cid:415) u(cid:415) lizza(cid:415) degli indicatori in grado di rappresentare in forma sinte(cid:415) ca i fenomeni tra(cid:425) a(cid:415). Il volume è ar(cid:415) colato in qua(cid:425) ro par(cid:415) . Nell’ambito di ciascuna parte sono sta(cid:415) sviluppa(cid:415) diversi capitoli rela(cid:415) vi a specifi che tema(cid:415) che, correda(cid:415) in alcuni casi di schede di approfondimento che contengono la descrizione di aspe(cid:427) o studi specifi ci ineren(cid:415) alla tema(cid:415) ca tra(cid:425) ata. VII La prima parte è dedicata all’analisi del contesto territoriale, fi nalizzata a fornire una descrizione delle singole realtà provinciali. In par(cid:415) colare sono sta(cid:415) analizza(cid:415) elemen(cid:415) che cara(cid:425) erizzano il sistema insedia(cid:415) vo, quello produ(cid:427) vo e quello infrastru(cid:425) urale, facendo riferimento alle a(cid:427) vità antropiche responsabili dell’origine delle principali pressioni ambientali. Nella seconda parte, sono state analizzate le aree tema(cid:415) che alle quali a(cid:299) eriscono i principali fa(cid:425) ori in grado di infl uenzare la qualità della vita; in par(cid:415) colare sono sta(cid:415) presi in considerazione i fa(cid:425) ori contaminan(cid:415) o inquinan(cid:415) di origine antropica, comprese le radiazioni ionizzan(cid:415) e non ionizzan(cid:415) , ritenu(cid:415) signifi ca(cid:415) vi per la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente. La terza parte, in linea con il Sesto Programma d’azione per l’ambiente dell’Unione europea, è rela(cid:415) va alla valutazione delle problema(cid:415) che derivan(cid:415) dalle interconnessioni fra la ges(cid:415) one delle risorse naturali e quella dei rifi u(cid:415) . L’a(cid:425) enzione è rivolta prevalentemente a evidenziare gli e(cid:299) e(cid:427) prodo(cid:427) dalle a(cid:427) vità, produ(cid:427) ve e di consumo, cara(cid:425) erizzate da un uso non sostenibile delle risorse naturali e da una consistente produzione di rifi u(cid:415) , che rappresentano una delle principali fon(cid:415) di pressione sull’ecosistema. Nella quarta parte sono presentate alcune opportunità sulle azioni da intraprendere, nell’o(cid:427) ca di uno sviluppo sostenibile, al fi ne di contenere gli e(cid:299) e(cid:427) nega(cid:415) vi prodo(cid:427) sull’ambiente dalle a(cid:427) vità antropiche. In tale contesto è evidenziato il fondamentale ruolo della comunicazione di una costante e de(cid:425) agliata informazione ambientale che, favorendo una più di(cid:299) usa condivisione delle conoscenze sullo stato dell’ambiente, può fungere da volano per lo sviluppo di poli(cid:415) che ambientali condivise, avendo ben chiara la consapevolezza dell’incidenza sull’ambiente dei propri e degli altrui comportamen(cid:415) . Nicola Adamo DIRIGENTE SOSTENIBILITÀAMBIENTALE ARPAC VIII Autori e ringraziamen(cid:415) AGENZIA REGIONALE PROTEZIONE AMBIENTALE CAMPANIA Maria Grazia AQUILA Luigi AULICINO Dire(cid:425) ore GeneraleLuciano Capobianco Anna BALLIRANO Nicola BARBATO Dire(cid:425) ore Amministra(cid:415) voFrancesco Polizio Elina BARRICELLA Dire(cid:425) ore TecnicoMarinella Vito Antonio BASILE Sandra BOTTICELLI RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2009 Marcella BRUNO COMITATODIINDIRIZZOESUPERVISIONE Luigi CAPPELLA Nicola Adamo, Caterina d’Alise, Giuseppe D’Antonio, Silvana Del Gaizo, Carmelina CAPRIO Giuseppe Onora(cid:415) , Ra(cid:299) aele Russo, Ferdinando Scala Ra(cid:299) aele CIOFFI Beatrice COCOZZIELLO COORDINAMENTOESECUTIVO Caterina D’ALISE Giuseppe D’ANTONIO Caterina d’Alise, Silvana Del Gaizo, Pierluigi Parrella Silvana DEL GAIZO Maria Rosaria DELLA ROCCA DIREZIONEDEILAVORIMaria Rosaria Della Rocca Agos(cid:415) no DELLE FEMMINE COLLAUDODEILAVORIGiuseppe Avallone Claudio DELLE FEMMINE RESPONSABILEUNICODELPROCEDIMENTOFerdinando Scala Alfonso DE NARDO Giuseppe DE PALMA Le determinazioni anali(cid:415) che e i rilievi territoriali, che rappresentano la Rocco DE PASCALE base di da(cid:415) Arpac, sono sta(cid:415) realizza(cid:415) dal personale dei Dipar(cid:415) men(cid:415) Dario DI GANGI provinciali e dei Centri regionali, qui rappresenta(cid:415) a(cid:425) raverso i Tommaso DI MEO responsabili apicali: Gianluca ESPOSITO Maria Teresa FILAZZOLA DIRETTORIDIPARTIMENTIPROVINCIALI Gennaro GILIBERTI Annalisa GIORDANO Nicola Adamo (Avellino) Alberto GROSSO Vincenzo Mataluni (Benevento) Eduardo IMPARATO Luigi Aulicino (Caserta) Giovanni IMPROTA Alfonso De Nardo (Napoli) Patrizia LAMBIASE Giuseppe D’Antonio (Salerno) Emma LIONETTI Maria Cris(cid:415) na MANCA RESPONSABILIDIPARTIMENTITECNICI Maria Rosaria MARCHETTI Nicola Adamo (f.f. Avellino) Claudio MARRO Pietro Mainolfi(Benevento) Francesco MATARAZZO Giuseppina MEROLA Dario Mirella (Caserta) Agos(cid:415) no MIGLIACCIO Ferdinando Scala (Napoli) Luigi MOSCA Anna Maria Rossi (Salerno) Adolfo MOTTOLA Felice NUNZIATA RESPONSABILISERVIZITERRITORIALI Giuseppe ONORATI Elvira Rufolo (Avellino) Beatrice PAPA Elina Barricella (Benevento) Nunzia PULCRANO Agos(cid:415) no Delle Femmine (Caserta) Gianluca RAGONE Antonio Ramondo (Napoli) Antonio RAMONDO Brunella RESICATO Vi(cid:425) orio Di Ruocco (Salerno) Nunzia RICCARDI Anna Maria ROSSI DIRETTORICENTRIREGIONALI Ra(cid:299) aele RUSSO Marinella Vito (Crsc) Alessandra SASSO Giuseppe D’Antonio (Cria) Ferdinando SCALA Nicola Adamo (Crr) Eugenio SCOPANO Claudio SCOTOGNELLA Gennaro TORRE Autori Rosa Rita VARDARO ARPAC Salvatore VIGLIETTI Nicola ADAMO Marinella VITO Antonio AMBRETTI Agnese ANDRIUOLO IX
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