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Profit uber alles! Le corporations americane e Hitler PDF

46 Pages·2008·10.504 MB·Italian
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Jacques R. Pauwels P r o t i i e r a es! Come la grande industria americana imparò ad amare ilfascismo e la guerra Traduzione di Silvio Calzavarini ., • LA CITTA DEL SOLE 3 In copertina: 30luglio 1938, il Vice-Console del Terzo Reich Fritz Hailer I N D I C E conferisce, su incarico di Hitler, la Gran Croce dell'Aquila Germanica a Henry Ford in occasione del suo sessantacinquesimo compleanno Questo articolo è stato pubblicato da Global Research Nota dell'editore p. 7 1'8 giugno 2004. Mentre l'America conduce la guerra in Ammiratori del Fììhrer 14 Medio Oriente, questo articolo incisivo èfrutto di ricerche accurate da parte di jacques Pauwels efornisce una comp Depressione? Quale depressione? 17 rensione storica delle relazioni fra guerra e profitto. Meglio Hitler di «Rosenfeld» 27 Blitzkrieg «rnade in USA» 36 47 L'aiuto americano ai sovietici ... e ai nazisti Edizioni Affari ... come al solito 54 i D • «LA CITTÀ DEL SOLE" Guerra uguale denaro 66 Via Giovanni Ninni, 34 80135 Napoli Niente bombe sulla Ford-Werke 77 Epilogo 89 ISBN 978-88-8292-409-6 , La Città del Sole Le Edizioni sono contro la ridu zione a merce dell'individuo e del prodotto del suo • mgegno. La riproduzione, anche integrale, di questo volume è, pertanto, possibile e grztuita, ed è subordinata ad autoriz zazione dell'editore soltanto a garanzia di un uso proprio e legittimo dei contenuti dell'opera. 5 Nota dell' editore Questo scritto, apparso su Global Research 1'8 giugno 2004, è una efficace e breve sintesi, con finalità divulga tive, del libro dello stesso Autore, Il mito della guerra buona, che, su base rigorosamente documentaria, dis trugge molte delle falsità che sono state insinuate e radi cate nell'opinione pubblica con riferimento a dichiaraz ioni e comportamenti che gli Stati Uniti hanno espresso prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Nel momento in cui, anzi, quegli stessi "campioni della libertà e della democrazia", i "liberatori" di ieri "esportano" oggi "la democrazia" in Iraq, in Afghani stan e in mezzo mondo, la lettura di uno storico, non mercenario e non revisionista, come Pauwels può es sere preziosa per comprendere le relazioni - di ieri e di oggi - tra guerra e profitto: verità terribili, che stridono , violentemente con credenze e luoghi comuni seminati a piene mani da media e politici interessati e avallate da altri "storici" fin troppo "disinvolti". Pauwels non soltanto ricorda al lettore le ben note simpatie dichiarate di Henry Ford - che è stato e resta quasi una icona sacra del capitalismo americano - per Hitler e per il nazismo, ma denunzia - documenti alla mano - come l'alta finanza e le grandi corporations degli Stati Uniti finanziarono l'ascesa al potere del nazional- 7 socialismo, l'aiutarono a riarmarsi e a preparare la guer GeneraI Motors. E poiché serviva anche la benzina per ra, lo sostennero nelle sue aggressioni e continuarono far spostare velocemente nella "guerra lampo" camion e a lavorare per lo sforzo bellico tedesco anche quando carri armati, ecco farsi avanti la Esso e la Texaco, pronte il proprio paese scese in guerra contro la Germania. a soddisfare anche quest'esigenza prima con laute for Tra gli estimatori e i sostenitori di Hitler c'era tutto niture di petrolio e, in seguito, dopo l'entrata in guerra il "Gotha" della finanza americana: Standard Oil, Gen degli USA, anche con la produzione in Germania di eral Motors, Ford, IBM, Coca-Cola, Du Pont, Union benzina sintetica. Poco importava che quei carri armati , Carbide, Westinghouse, GeneraI Electric, Goodrich, e i soldati, trasportati con quei camion mossi da quella J. Singer, Kodak, ITT, P. Morgan, etc. etc. benzina, sparassero anche contro i soldati americani: il I motivi di questa simpatia e di questo sostegno profitto era ùber al/es! E questo valeva, naturalmente, erano evidenti e, del resto, dichiarati: Hitler non aveva anche per tutte le altre corporations statunitensi che proclamato la sua crociata anticomunista? E, infatti, operavano in Germania. E pensate che i signori della • una volta preso il potere anche con questi aiuti, aveva IBM, comodamente seduti a Wall Street, avessero il eliminato fisicamente - uccidendoli o mettendoli in proprio sonno turbato dal fatto che, al di là dell' oceano, galera - i comunisti, aveva tolto di mezzo i sindacati le loro macchine e il loro know-how servissero alle SS e le loro fastidiose rivendicazioni, ridotto i lavoratori per selezionare gli esseri umani che dovevano essere tedeschi a una massa intimidita e sottopagata di ubbi avviati ai campi di sterminio e alle camere a gas?!? dienti esecutori, e - dopo l'inizio della guerra - aveva Business are business: e la guerra è certamente l'affare messo a disposizione degli industriali tedeschi e ameri più remunerativo che si possa immaginare, ieri come cani un esercito di schiavi rastrellati in tutta Europa. oggi. Prima e durante il conflitto garantisce gli enormi E, infine, Hitler aveva dichiarato di voler aggredire e profitti delle commesse; dopo consente di godere delle distruggere l'Unione Sovietica. Ai finanzieri americani spoglie del nemico, di spadroneggiare e di sfruttare dovevan q essere apparsi, rispettivamente, il caporale mercati ancora più ampi, magari anche sulla pelle degli austriaco come il messia del capitalismo e la Germania stessi "alleati". il nazista come paradiso terrestre. L'alta finanza statunitense è stata sempre maestra in In ogni caso i capitalisti americani non furono, quest't'arte" di mettere il profitto ùber al/es. Durante neppure allora, ammiratori e mecenati disinteressati: il la seconda guerra mondiale, mentre intascava profitti nazismo pagò sostegno e simpatia con i lauti profitti del enormi dalla collaborazione e dalla complicità con i riarmo prima e dello sforzo bellico poi. Alla Wermacht nemici del proprio paese e dei popoli di tutto il mondo, servivano camion, cingolati e altri mezzi motorizzati? aiutava "generosamente" anche i nemici della Germania Li fornirono - a prezzi molto convenienti - prima e per hitleriana con prestiti e quantità enormi di forniture tutta la durata del conflitto, le filiali tedesche di Ford e belliche. In tal modo raggiungeva un duplice scopo: 8 9 acquisiva facilmente da questi prestiti e forniture altri i popoli d'Europa potessero resistere vittoriosamente profitti astronomici, e, nello stesso tempo, indeboliva alle armate hitleriane e poi, addirittura, sconfiggerie. e asserviva gli "alleati" concorrenti che si coprivano Americani e britannici avevano sperato che i loro com di debiti nei suoi confronti. I classici due piccioni petitori tedeschi e gli odiati sovietici si scannassero tra con una sola fava. La Gran Bretagna, grazie a questo loro. Soltanto quando - a partire da Stalingrado -la ir meccanismo perverso, uscì stremata dalla guerra, eco resistibile controffensiva sovietica delineò con chiarezza nomicamente in balia dei finanzieri americani, costretta la "vittoria comunista", gli "Alleati" si decisero ad aprire a rinunciare, pezzo per pezzo, al suo impero coloniale il "secondo fronte" non potendo consentire che fosse e alla sua egemonia in vaste e ricche aree del pianeta l'Armata Rossa a liberare l'intera Europa. in cui - manco a dirlo - si affrettarono a sostituirla gli L'opera di Pauwels è, dunque, preziosa per ripris Stati Uniti, ormai unica superpotenza capitalistica. tinare la verità della storia, ma anche per farci com Non basta. Dopo la guerra la "generosità" dei "lib prendere il presente, al di là di quello che la retorica e eratori" venne in soccorso dei popoli - vincitori e vinti, gli stereotipi della propaganda cercano di ammannire indifferentemente - con aiuti economici e alimentari e che il fervore revisionistico di certi "storici" prova a che consentirono al capitalismo americano di accu benedire. E, allora, è possibile individuare e seguire un mulare altri profitti, di smaltire le scorte accumulate filo nero che congiunge le motivazione dei "liberatori" nel periodo bellico, di riconvertire in parte la propria della seconda guerra mondiale con gli "esportatori di industria e di insediarsi in posizione egemone nelle democrazia" dei giorni nostri. economie di mezzo mondo. È un caso che il nonno di Gorge W. Bush fosse uno Di fronte a tanto lucido cinismo non sorprende che dei finanziatori di Hitler? Oppure per il nipote il profitto Henry Ford chiarisse così la vocazione "liberatrice" degli è, come per suo nonno, sempre e comunque ùber al/es? USA: "Né gli Alleati, né l'Asse devono vincere la guerra. Sergio Manes Gli Stati Uniti dovranno fornire ai due campi i mezzi per continuare a battersi fino all'annientamento di tutti e due". Né stupisce che nel 1941 l'allora Vice Presiden te Harry Truman, con la sua grossolana franchezza, sin tetizzasse intenzioni e scopi dell'America dichiarando: "Se la Germania vince, dobbiamo aiutare la Russia, e se la Russia vince, dobbiamo aiutare la Germania, affinché possiamo ottenere il massimo vantaggio da entrambe". L'unica cosa che non era stata messa nel conto • da Ford, Truman & c., era che l'Unione Sovietica e lO Il Negli Stati Uniti la Seconda Guerra Mondiale è ge neralmente nota come la "crociata" nella quale l'America combatté eroicamente per la democrazia, la libertà e la giustizia contro la dittatura. Diversamente da altri con flitti che si ammette siano stati "cattivi", come le guerre indiane, quasi paragonabili ad un genocidio, o quello iniquo combattuto nel Vietnam, la Seconda Guerra Mondiale è largamente celebrata come la «guerra buona», ovvero quella in cui gli USA si batterono disinteressata mente dalla parte del «bene» contro il «male». Questa ter minologia risulta, in definitiva, giustificata dal momento il il che nazismo (ed anche militarismo giapponese) furono certamente, per usare l'espressione dello storico americano Howard Zinn, «u n nemico di una malvagità indescrivibile-'. LAmerica merita certamente considera , zione e rispetto per l'importante contributo offerto alla vittoria conseguita dagli Alleati ed ottenuta al prezzo di duri combattimenti, ma è veramente difficile sintetizzare il ruolo della grande industria americana nel conflitto con l'affermazione del presidente Roosevelt, secondo il Howacd Zinn , A Peoples History 01the United States, New I York, 1990, p. 398; cc. it. di E. ' Mannucci , Storia del popolo americano. Dal 1942 a oggi, 2005, Il Saggiarore, Milano. 13 ri. Esattamente come i loro omologhi in Germania, gli quale gli USA sono stati «l'arsenale della democrazia». Gli uomini d'affari americani erano seriamente preoccupati aereoplani, le navi, i carri armati, gli autocarri, le jeep e parvenu, riguardo a scopi e a metodi di questo rozzo gli altri mezzi che resero possibile la vittoria alleata, non la cui ideologia era chiamata Nazional Socialismo, il sarebbero probabilmente stati prodotti senza l'impegno cui partito si presentava come partito dei lavoratori e di proprietari e dirigenti della grande industria america alludeva minacciosamente a mutamenti rivoluzionari". Corporate America). na (la Quando, tuttavia, nel giugno Alcuni dirigenti d'alto profilo della grande industria 1944 del i soldati USA sbarcarono in Normandia e americana, come ad esempio Henry Ford, apprezza catturarono i primi autocarri tedeschi furono molto stu rono e s'entusiasmarono per Hitler, sin dall' inizio", piti nello scoprire che anche quei veicoli erano dotati di Precoci ammiratori di Hitler furono il magnate della motori prodotti da ditte americane come Ford e General stampa Randolph Hearst e Irénée Du Pont, alla testa Morors", Venne allora alla luce che la grande industria del trust Du Pont che, secondo Charles Higham, aveva USA si era in realtà comportata anche come l'arsenale già «seguito con passione la carriera del futuro Pììhrer del nazismo. nel corso degli anni Venti» e l'aveva sostenuto finan ziariamente", Solo alla fine, comunque, gran parte dei Ammiratori del Fùbrer capitani d'industria americani impararono ad amare il Ftìhrer, Hitler e Mussolini e il loro fascismo, nelle rispettive Spesso si suggerisce che il fascino di Hitler avesse varianti tedesca e italiana, si guadagnarono fin dall'ini a che fare con la sua personalità, ossia se ne fornisce zio il disprezzo di molti americani, ma l'atteggiamento una ragione psicologica. Si fa l'ipotesi che personaggi Corporate America dei leader della fu invece molto ambivalente. Nell' ambiente, Mussolini era stato molto ammirato per il colpo di stato che l'aveva portato al po Gabriel Kolko, «American Business and Germany, 1930 4 tere assieme ad «una rivoluzione giovane ed attraente.", 1941», The Wéstern Political Quarterly, 25, dicembre 1962, p. Hitler, d'altro canto, suscitava sentimenti contradditto- 714. Kolko riferisce dello «scetticismo dei giornalisti economici americani nei confronti di Hitler- motivato dal fatto che egli era «un non conformista sia quanto alle sue vedute politiche Michael Dobbs, «US Automakers Fight Claims of Aiding 2 che economiche». Nazis», The International Herald Tribune, 3 dicembre 1998. Neil Baldwin, Henry Ford and the [eus: The Mass Production 5 David F. Schmitz, «A Fine Young Revolution: The United 3 ofHate, New York, 200 l, in particolare le pp.I72-191; Charles Stares and the Fascist Revolution in Italy, 1919-1925,» Radical Higham, Trading with the Enemy: An Exposé ofthe Nazi-American History Review, 33, settembre 1985, pp. 117-138; ]ohn P. Dig Money Plot 1933-1949, New York, 1983, p. 162. gins, Mussolini and Fascism: The View from America, Princeton, Higham, op. cit., p. 162 New ]ersey, 1972. 6 15 14 di grande potere potessero non tanto aiutare, quanto Gillette, Goodrich, Singer, Eastman Kodak, Coca-Cola, piuttosto esprimere simpatia ed ammirazione per un IBM, ITT - aveva interessi in Germania. Inoltre, molti uomo che predicava le virtù del "primato del comando" uffici legali americani, compagnie finanziarie e banche e metteva in pratica quanto andava dicendo sia nel suo erano attivamente coinvolte in un' aggressiva politica di partito che in tutta la Germania. Anche se cita altri investimenti in terra tedesca. Tra questi il rinomato stu fattori, è essenzialmente in questi termini che Edwin dio legale di Wall Street Sullivan & Cromwell, le banche 1'IBM Black, autore del libro, del resto eccellente, t J.P'Morgan e Dillon, Read & Company, come pure la l'Olocausto, spiega il caso del presidente dell'IBM Tho Union Bank di New York detenuta da Brown Brothers mas J. Watson, che incontrò Hitler in diverse occasioni & Harriman. La Union Bank era strettamente collegata fu nel corso degli anni Trenta e affascinato dall'autorita- - all'impero finanziario ed industriale del magnate tedesco . rismo del nuovo capo di stato tedesco. E, tuttavia, con dell' acciaio Thyssen, il cui sostegno finanziario aveva la politica economica, piuttosto che con la psicologia, contribuito all' ascesa al potere di Hitler. Questa banca che si riesce a venire a capo in modo più comprensibile era diretta dal nonno di George W Bush, Prescott. Si e convincente delle ragioni per cui la grande industria dice che Prescott Bush fosse un entusiasta sostenitore di americana abbracciò Hitler. Hitler, cui fece affluire denaro attraverso Thyssen e che Nel corso degli anni Venti, grosse aziende statunitensi in ritorno ne ebbe cospicui guadagni con lo sviluppo di avevano fatto cospicui investimenti in Germania. 1'IBM grandi affari con la Germania nazista. Con questi profitti, aveva costituito una sussidiaria tedesca, la Dehornag, lanciò nei settore petrolifero il figlio, che molto più tardi anteriormente alla Prima Guerra mondiale. La Genera] divenne presidente degli Stati Uniti", Motors aveva acquisito negli anni Venti la più grande azienda automobilistica tedesca, la Adam Opel AG, Depressione? Quale depressione? mentre la Ford si costruiva una fabbrica affiliata, in se guito nota come Ford-Werke, a Colonia. Altre imprese All'inizio degli anni Trenta, tuttavia, queste attività americine avevano comprato partecipazioni strategiche oltreoceano delle grandi industrie americane avevano in aziende tedesche. La Standard Oil ofNew Jersey - oggi poco successo, dato che la Grande Depressione picchiava Ex:xon - sviluppò stretti legami con il gruppo tedesco IG Farben/. Agli inizi degli anni Trenta, un'èlite di circa venti tra i maggiori gruppi industriali statunitensi - tra cui Du 8Webster G. Tarpley e Anton Chaitkin, «The Hitler Project», Pont, Union Carbide, Westinghouse, GeneraI Electric, capitolo secondo di GeorgeBush: The Unauthorized Biography, Washington, 1992 e nel web all'indirizzo http://www. tarpley. net/bush2.htm; «Ali in the Family: The AppIe does not fall far Kolko, op. cit., p. 721 e sego 7 from the Bush», Press for Conversion, 54, agosto 2004. 16 17 particolarmente duro anche in Germania. Produzione e Nello stato hitleriano, i lavoratori «erano poco più che profitti erano precipitati, la situazione politica era estre servi cui era vietato non solo di scioperare, ma persino di mamente instabile, mentre si susseguivano scioperi e cambiare lavoro», spinti «a lavorare più duramente [e] più scontri nelle strade tra nazisti e comunisti, e molti teme in fretta» mentre le loro paghe «venivano deliberatamente vano che il paese fosse maturo per una rivoluzione "rossa" tenute molto basse-". Gran parte, se non tutte, le imprese come quella che aveva portato i bolscevichi al governo in in Germania, comprese le filiali tedesche dei gruppi ame Russia nel 1917. Sostenuto, tuttavia, dalla potenza e dal ricani, approffitarono appassionatamente di questa situa denaro di industriali e banchieri come Thyssen, Krupp e zione e tagliarono drasticamente i costi di manodopera. Schacht, Hitler salì al potere nel gennaio 1933 e non solo La Ford-Werke, ad esempio, ridusse il costo del lavoro la situazione politica, ma anche quella socio-economica dal 15% del volume d'affari nel 1933 all' 11 % nel 1938 10 • cambiò drasticamente. Subito le filiali tedesche delle Lo stabilimento d'imbottigliamento della Coca-Cola ad grandi industrie americane iniziarono a macinare profitti. Essen incrementò considerevolmente i suoi profitti grazie Perché? Dopo l'ascesa al potere di Hitler, i dirigenti delle al sistema nazista di maggior lavoro e stipendi più bassi Il. aziende americane con attività in Germania si accorsero, Nella Germania nazista i salari reali decrebbero rapida con immensa soddisfazione, che la cosiddetta rivoluzione mente, mentre - in modo corrispondente - aumentavano rispettava lo status quo socio-economico. La variante i profitti. Ciò nonostante non sorgevano problemi sinda teutonica del fascismo, come d'altronde ogni altra sua cali di alcun tipo dato che ogni tentativo di organizzare varietà, era reazionaria per natura ed estremamente utile uno sciopero scatenava un'immediata risposta armata per le finalità capitalistiche. Portato al potere dai princi da parte della Gestapo che finiva con licenziamenti ed pali uomini d'affari e banchieri tedeschi, Hitler ne favorì arresti. Questo fu quanto successe nello stabilimento gli interessi. La sua prima e più importante misura fu della GM a Rììsselsheim nel giugno 193612 Come scrisse • quella di sciogliere i sindacati e di mettere i comunisti e molti militanti socialisti in prigione e nei primi campi di Mark Pendergast, For God, country and Coca-Cola: the un concentramento, specificatamente allestiti per accogliere 9 authorized history ofthe great American 50ft drink and the company un gran numero di prigionieri politici di sinistra. Questo that makes it, New York, 1993, p. 221; tr. it. La vera storia della trattamento spietato non solo eliminò la minaccia di Coca-Cola, 1996, Piemme, Casale Monferrato (AL). un mutamento rivoluzionario - impersonato in gran Research Findings About Ford- Wérke Under the Nazi-Regime, lO parte dai comunisti tedeschi - ma privò di ogni capacità Dearborn, 2001, pp. 135-136, http://media.ford.com/events/ combattiva la classe operaia tedesca e la trasformò in una fw research.cfm. Gefolgschaft, "massa obbediente" priva di ogni potere - Pendergast, op.cit., p. 221. 11 • per usare la terminologia nazista - incondizionatamente a Reinhold Billstein, Karola Fings, Anita Kugler, Nicholas 12 disposizione dei suoi datori di lavoro, i Thyssen e i Krupp. Levis, Working /or the Enemy: Ford, Generai Motors, and Forced 18 19 ---- -- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - dopo la guerra l'insegnante e membro della resistenza antifascista della Turingia Otto jenssen, i direttori delle industrie tedesche erano lieti che «la paura del campo di concentramento rendesse gli operai tedeschi tanto docili ,I quanto i cani da passeggio-P.Proprietari e dirigenti delle • grandi industrie americane con investimenti in Germania non erano meno affascinati e se esprimevano apertamente la loro ammirazione per Hitler - come fecero il presidente della ITT Sosthenes Behn e il capo della General Motors, William Knudsen che pubblicamente paragonò Hitler ad fu «un miracolo del Ventesimo Secolo»- indubbiamente perché egli aveva risolto i problemi sociali della Germania in un modo che aveva giovato ai loro interessi". Hitler si accattivò la simpatia dei grandi industrial: Salone dell'auto di Berlino, 1936: Hitler ammira un modello Ford fabbricato in Germania americani anche per un' altra importante ragione: fece balenare davanti ai loro occhi una soluzione all'enorme problema della Grande Depressione. Il suo rimedio ers sible alle imprese presenti in Germania - incluse quelle di una specie di stratagemma keynesiano, ove gli ordini ds proprietà straniera - di accrescere in modo spettacolare parte dello stato stimolavano la domanda e ottenevanc la produzione e di far giungere i profitti a livelli senza che la produzione si rimettesse in moto. Ciò rendeva pos- precedenti. Quello che lo stato ordinava all'industria te desca erano, comunque, equipaggiamenti militari e fu subito chiaro che la politica di riarmo di Hitler avrebbe Labor d,uring the Second Wor!d Wtlr, New York, 2000, p. 25 inesorabilmente condotto alla guerra, dato che solamente Henry Ashby Turner jr., Genera! Motors and tbe Nazis: Th il bottino risultante da una guerra vittoriosa avrebbe alla Struggle for Contro! o/ Opel, Europei Biggest Ca rmaker, Nev fine consentito al regime di ripagare i conti salati che i suoi Haven e London, 2005, p. 23. fornitori gli avrebbero presentato. Il riarmo nazista si rivelò Citazione da Manfred Overesh, Machtergreifung von links 13 Tbùringen 194511946, Hildesheim, 1993, p. 6 4 . una meravigliosa finestra di opportunità per le filiali della grande industria americana. Ford rivendica che la sua Ford Citazione di Knudsen da Higham, p. 163. Vedi anch. 14 Volker Berghahn, «Writing the History of Business in the Thin Werke venne discriminata dal regime nazista per il fatto Reich: Past Achievements and Future Directions», in Francis R che il suo proprietario era straniero, ma riconosce che nella Nicosia e Jonathan Huener (a cura di) , Business and Industry i i seconda metà degli anni Trenta la sua filiale di Colonia Nazi Germany, New York e Oxford, 2004, p. 142 e sego 21 20 •

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