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Prima lezione di filologia PDF

159 Pages·2012·1.347 MB·Italian
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Universale Laterza 926 Varvaro.indd 1 10/01/12 11.22 PRIME LEZIONI uLtIMI vOLuMI PuBBLICAtI Sociolinguistica Letteratura italiana di Gaetano Berruto di Giulio Ferroni Archeologia orientale Sociologia del diritto di Paolo Matthiae di Vincenzo Ferrari Grammatica Metodo storico di Luca Serianni a cura di Sergio Luzzatto Storia delle relazioni Psicologia della comunicazione internazionali di Luigi Anolli di Ennio Di Nolfo Relazioni internazionali Letteratura di Luigi Bonanate di Piero Boitani Filosofia morale Storia contemporanea di Eugenio Lecaldano di Claudio Pavone Sulla televisione Sociologia di Aldo Grasso di Arnaldo Bagnasco Filosofia Fisica di Roberto Casati di Carlo Bernardini Scienza politica Psicologia dell’educazione di Gianfranco Pasquino di Felice Carugati Storia moderna Retorica di Giuseppe Galasso di Bice Mortara Garavelli Medicina teologia di Giorgio Cosmacini di Giuseppe Ruggieri Varvaro.indd 2 10/01/12 11.22 Alberto Varvaro Prima lezione di filologia Editori Laterza Varvaro.indd 3 10/01/12 11.22 © 2012, Gius. Laterza & Figli Prima edizione 2012 www.laterza.it Questo libro è stampato su carta amica delle foreste, certificata dal Forest Stewardship Council Proprietà letteraria riservata Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari Finito di stampare nel gennaio 2012 SEDIt - Bari (Italy) per conto della Gius. Laterza & Figli Spa ISBN 978-88-420-9842-3 È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Varvaro.indd 4 10/01/12 11.22 Prima lezione di filologia Varvaro.indd 1 10/01/12 11.22 In questo volume ho riutilizzato, riadattandoli, qualche mio scritto precedente e alcuni seminari tenuti alla Federico II di Napoli e all’Istituto italiano di Studi storici. Sono molto grato ai colleghi e amici Giovanni Palumbo e Michael Ree- ve, che hanno acconsentito a leggere una bozza di questo volumetto e mi hanno dato suggerimenti preziosi, nonché a Paola Moreno, che mi ha fornito un esempio. Naturalmente la responsabilità di ogni errore rimane mia. Varvaro.indd 2 10/01/12 11.22 Filologia Per quanto si tratti di un grecismo colto di epoca rina- scimentale, la parola filologia ha nelle lingue moderne una gamma di significati alquanto diversi che è oppor- tuno identificare. Cominciamo dunque dai vocabolari. A dire il vero la definizione più concisa, ma non per questo meno adeguata, la dava già Immanuel Kant: «die philologie, die eine kritische kenntnisz der bücher und sprachen in sich faszt»1. Hermann Paul nel suo Deutsches Wörterbuch aggiunge che in origine la parola si riferiva alla cultura antica, ma già nel Settecento po- teva usarsi per le lingue e le letterature moderne. Il Trésor de la langue française è molto più analitico di altri vocabolari e distingue i seguenti significati, che commenta con citazioni: A. – Étude, tant en ce qui concerne le contenu que l’ex- pression, de documents, surtout écrits, utilisant telle ou telle langue. («La langue n’est pas l’unique objet de la philologie, qui veut avant tout fixer, interpréter, commenter les textes; cette première étude l’amène à s’occuper aussi de l’histoire 1 ‘la filologia, che comprende in sé una conoscenza critica dei libri e delle lingue’. Varvaro.indd 3 10/01/12 11.22 4 Prima lezione di filologia littéraire, des moeurs, des institutions, etc.; partout elle use de sa méthode propre, qui est la critique»: SauSSure) 2. [Sous l’infl. du concept allemand de Realphilologie] Étude des mots, des documents (écrits ou autres) et de tous les contenus de civilisation impliqués. («La philologie, en effet, semble au premier coup d’oeil ne présenter qu’un ensemble d’études sans aucune unité scientifique. Tout ce qui sert à la restauration ou à l’illustration du passé a droit d’y trouver place. Entendue dans son sens étymologique, elle ne comprendrait que la grammaire, l’exégèse et la critique des textes; les travaux d’érudition, d’archéologie, de critique esthétique en seraient distraits. Une telle exclusion serait pourtant peu naturelle.» renan, Avenir sc., 1890, p. 128). En partic. Étude scientifique d’une langue quant à son matériel formel et son économie. («On oppose [...] communément la philologie aux sciences littéraires qui ne relèvent pas de la grammaire ou de la linguistique. La philolo- gie, dans ce sens restreint, est l’étude des langues, des formes et de leurs emplois, l’étude aussi des divers procédés qui ont amené le développement des connaissances linguistiques et du langage parlé.» L’Hist. et ses méth., 1961, p. 450). E infine: B. [Surtout au XXe s.] Discipline qui vise à rechercher, à conserver et à interpréter les documents, généralement écrits et le plus souvent littéraires, rédigés dans une langue donnée, et dont la tâche essentielle est d’établir une édition critique du texte. Questa analisi molto sottile in realtà non mi pare che chiarisca quale sia il nucleo concettuale centrale di philologie. La definizione del senso B., che è quello più specifico, è esposta a numerose osservazioni critiche, che faremo più avanti. Varvaro.indd 4 10/01/12 11.22 Filologia 5 Per l’inglese cito l’Oxford English Dictionary, nella sua versione on line. Vi si distinguono tre accezioni: Love of learning and literature; the branch of knowledge that deals with the historical, linguistic, interpretative, and critical aspects of literature; literary or classical scholarship. Now chiefly US. Questa accezione più aderente all’etimo è documen- tata dal 1522. Viene invece indicata come obsoleta una accezione qualificata come «Chiefly deprecative», vale a dire: «Love of talk or argument», attestata nel XVII secolo. Infine c’è l’accezione più specifica, che appa- re nel 1716 ed è quella realmente viva oggi nel Regno Unito: The branch of knowledge that deals with the structure, historical development, and relationships of languages or language families; the historical study of the phonology and morphology of languages; historical linguistics. Segue il rinvio a Comparative philology. È chiaro dunque che in Inghilterra philology è dal 1700 sostan- zialmente quello che in Italia si chiama glottologia o linguistica e soprattutto la linguistica storica, in primo luogo per quanto riguarda fonetica e morfologia. La differenza balza agli occhi se compariamo que- sta definizione con quelle date dai vocabolari italiani. Comincio dal Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia, che come prima accezione dà: Disciplina che, mediante la critica testuale, si propone di ricostruire e di interpretare correttamente testi o documenti letterari; dottrina che studia l’origine e la struttura di una lingua, linguistica. Varvaro.indd 5 10/01/12 11.22

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