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Presentazione standard di PowerPoint PDF

32 Pages·2014·2.22 MB·Italian
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Un recentissimo lavoro ha messo in evidenza un dato molto interessante Mucosa di individui sani: Mucosa di individui con Crohn: Presenza di Bdellovibrio Assenza di Bdellovibrio Bdellovibrio preda altri batteri Gram-negativi perforando la M.E. e moltiplicandosi nel periplasma potrebbe rappresentare un meccanismo di omeostasi del microbiota, al momento sottostimato Si stima che solo il 25% delle malattie colorettali abbia una base genetica evidente Questo suggerisce che la dieta giochi un ruolo importante attraverso la modulazione del microbiota Anche se i gruppi più rappresentati sono riconoscibili a livello di Phylum o di ordine La ricchezza di specie o anche di ceppi dotati di capacità metaboliche diverse è ampia I microrganismi sono in grado di sfruttare substrati diversi La presenza di una maggiore quantità di un substrato o di un altro Influenza la crescita relativa di specie,o anche di ceppi, più idonei a sfruttare al meglio i nutrienti disponibili + versatilità nutrizionale + efficienza lo stesso substrato può essere processato in modo diverso a seconda della quantità e della regolarità con cui viene fornito, dalla fisiologia e dall’ambiente in cui i microrganismi si trovano Componenti della Secrezioni dieta non digeriti dell’ospite Microbiota colonico Fattori intestinali Regolazione metabolica Tempo di transito Dinamiche di popolazione pH, osmolarità O 2 Nutrizione crociata Gas Metaboliti secondari (es. batteriocine) Metaboliti primari (acidi organici,H , CO , CH ) 2 2 4 Escrezione Substrati alternativi danno origine a differenti prodotti come risultato delle diverse vie di fermentazione Le specie cellulosolitiche come Ruminococcus Fibrobacter si attaccano al substrato Altri batteri usano poi i polimeri solubili forniti dai degradatori primari Ruminococcus fa parte del Phylum Firmicutes (Clostridiales) Cluster XIVa Fibrobacter (Diderma) appartiene al phylum Fibrobacteres/Acidobacteria Ruminococcus impiega un sistema di coesine e dockerine di superficie, che permettono a idrolasi di specificità diversa di trovarsi in rapporti di vicinanza spaziale stretta ScaA ScaB F. succinogenes non codifica dockerine ma ha un involucro cellulare molto flessibile che permette di superare i problemi sterici presentati dalla fibra di cellulosa, anche se le idrolasi si legano direttamente alla superficie senza legarsi tra loro A propionato e butirrato si può arrivare per vie diverse All’acetato si arriva non solo dalla fermentazione acetica, ma anche da un processo di respirazione anaerobia (acetogenesi) I degradatori primari sono relativamente pochi Roseburia: Firmicutes, Cluster XIVa Clostridiales C: cellulosa S: amido X: xilano Le analisi del genoma dimostrano la dipendenza dei commensali dai carboidrati complessi TRASPORTO DI CARBOIDRATI In Bifidobacterium longum e Bacteroides thetaiotaomicron almeno l'8% del genoma serve a FUNZIONI METABOLICHE CORRELATE τίο τίο 9 6,26 Mb 4,64 Mb 2,26 Mb 2 E. coli B. longum 1 B. thetaiotaomicron Metabolismo carboidrati complessi Dimensioni genoma

Description:
I microrganismi sono in grado di sfruttare substrati diversi in cui i microrganismi si trovano. + efficienza phylum Fibrobacteres/Acidobacteria.
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