Description:Il romanzo storico di Harris, ambientato lungo la lussureggiante costa napoletana, si volge nel 79 d.C. a sole venti ore dalla mortifera eruzione del Vesuvio. La chiarezza della scrittura riferisce accuratamente la vita e la corruzione della florida società romana, ignara dell’imminente fine.Protagonista è l’ingegnere Marco Attilio trasferitosi da Roma a Misero, in qualità di responsabile dell’Acqua Augusta, in seguito alla misteriosa scomparsa del suo predecessore. La preoccupazione dell’ingegnere, causata da una serie fenomeni naturali che minacciano il flusso delle acque, si contrappone alla calma degli altri personaggi, tutti intenti a svolgere le loro abituali attività. L’impavido e onesto ingegnere si scontrerà presto con l’uomo più potente e corrotto di Pompei: Ampliato. L’individuazione dell’origine dei problemi dell’acquedotto alle pendici del Vesuvio porterà Attilio all’incontro con Plinio il Vecchio, l’erudito comandante della flotta imperiale. Tra i due, rappresentanti l’integerrimo spirito romano votato all’azione, si instaurerà un rapporto di immediata sintonia intellettuale. La trama è arricchita da una storia di corruzione, scoperta da Attilio e avente come protagonista Ampliato, che introduce nel romanzo un elemento giallo e al tempo stesso amoroso. Infatti, l’ingegnere sarà inevitabilmente attratto da Corelia, la sensuale e ribelle figlia dello spietato Ampliato.L’abilità di Harris sta nel mantenere sempre alta l’attenzione del lettore, già a conoscenza del tragico epilogo, attraverso una parsimoniosa ma costante introduzione di elementi narrativi. Alla base del libro c’è una duplice ricerca: storica sugli acquedotti romani e scientifica sui fenomeni vulcanici. Entrambe presenti all’interno del romanzo, hanno il merito di fornire informazioni puntuali per la comprensione degli avvenimenti e di non gravare sullo sviluppo narrativo. Attenta e precisa è la ricostruzione di Pompei tanto che il lettore riesce e percepirne la vita, i colori, gli odori. Questa grande protagonista del libro, bella è sensuale, è però macia al suo interno a causa della corruzione, del vizio e dell’unico grande dio che la domina: il dio denaro. Sarà, però, la natura , con la sua furia distruttrice, a portare la morte a Pompei tanto che la profezia della sibilla Biria, che vedeva nel futuro “una città famosa in tutto il mondo con le strade brulicanti di gente di ogni lingua”, appare drammaticamente esatta solo al lettore odierno.