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Per un sublessico vitivinicolo: La storia materiale e linguistica di alcuni nomi di viti e vini italiani PDF

256 Pages·1996·39.67 MB·Italian
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BEIHEFTE ZUR ZEITSCHRIFT FÜR ROMANISCHE PHILOLOGIE BEGRÜNDET VON GUSTAV GRÖBER FORTGEFÜHRT VON WALTHER VON WARTBURG UND KURT BALDINGER HERAUSGEGEBEN VON MAX PFISTER Band 274 THOMAS HOHNERLEIN-BUCHINGER Per un sublessico vitivinicolo La storia materiale e linguistica di alcuni nomi di viti e vini italiani MAX NIEMEYER VERLAG TÜBINGEN 1996 Die Deutsche Bibliothek - CIP-Einheitsaufnahme [Zeitschrift für romanische Philologie / Beihefte] Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie. - Tübingen : Niemeyer Früher Schriftenreihe Reihe Beihefte zu: Zeitschrift für romanische Philologie NE: HST Bd. 274. Hohnerlein-Buchinger, Thomas: Per un sublessico vitivinicolo. - 1996 Hohnerlein-Buchinger, Thomas: Per un sublessico vitivinicolo : la storia materiale e linguistica di alcuni nomi di viti e vini italiani / Thomas Hohnerlein-Buchinger. - Tübingen : Niemeyer, 1996 (Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie ; Bd. 274) ISBN 3-484-52274-7 ISSN 0084-5396 © Max Niemeyer Verlag GmbH & Co. KG, Tübingen 1996 Das Werk einschließlich aller seiner Teile ist urheberrechtlich geschützt. Jede Verwertung außerhalb der engen Grenzen des Urheberrechtsgesetzes ist ohne Zustimmung des Verlages unzulässig und strafbar. Das gilt insbesondere für Vervielfältigungen, Übersetzungen, Mikroverfilmungen und die Einspeicherung und Verarbeitung in elektronischen Systemen. Printed in Germany. Gedruckt auf alterungsbeständigem Papier. Satz: ScreenArt GmbH & Co. KG, Wannweil Druck: Allgäuer Zeitungsvertag, Kempten Einband: Heinr. Koch, Tübingen Prefazione L'idea per il presente lavoro e scaturita da tre passioni. Quando nel 1983 mi recai per la prima volta in Italia non sapevo ancora ehe questo soggiorno sarebbe stato 1'inizio di un grande amore e di uno stretto rapporto con questo paese. Durante gli anni successivi ho fatto la conoscenza di numerosi amici ehe hanno destato in me la passione per il vino della propria terra. E collegata inseparabilmente alFItalia la mia passione per la storia linguistica e la lessicografia ehe devo al mio maestro Max Pfister, a cui per primo esprimo la mia gratitudine per le sue vaste conoscenze di cui mi ha reso partecipe, per i suoi consigli, la sua pazienza e le sue disponibilita, presupposto importante per questo lavoro. Vorrei ringraziare sentitamente gli amici e colleghi Claudio Vela e Sergio Lubello per vari consigli e la rielaborazione linguistica. Senza il loro aiuto questa tesi di dottorato non sarebbe stata scritta in lingua italiana. Ci sono inoltre tanti amici e colleghi ehe mi hanno dato indicazioni rilevanti, fornito libri e fotocopie da manoscritti, dedicato tempo prezioso in archivi e biblioteche. Fra i tanti un particolare ringraziamento ad Anna Cornagliotti (Torino), Rosario Coluccia (Lecce), Alberto Zamboni (Padova), Michele Linciano (Lecce) e Francesca Sboarina (Verona). Non per ultimo sono riconoscente ad Attilio Carta, direttore della Biblioteca Internazionale LA VIGNA di Vicenza, ehe mi ha reso possibile la consultazione della Biblioteca, ed al suo collaborator Andrea Ditta per avermi proficuamente agevolato lo studio durante i miei due soggiorni vicentini. Thomas Hohnerlein-Buchinger A mia moglie Chris Indice 1. Introduzione l 1.1. Vite e vino nella ricerca lessicografica 1 1.2. Obiettivi del lavoro 3 1.3. Concezione del lavoro 4 1.4. Vite e vino nella storia economica, sociale e culturale della penisola italiana 5 2. La storia materiale e linguistica di alcuni nomi di viti e vini italiani 12 2.1. Canaiolo 12 2.2. Greco 19 2.3. Groppello 33 2.4. Lacrima 40 2.5. Lugl- 51 2.6. Malvasia 69 2.7. Marzemina/-o 87 2.8. Nebbiolo 96 2.9. Pignolo/-a 104 2.10. Razzese/Rossese 112 2.11. Ribolla 117 2.12. Sangiovese 124 2.13. SchiavaAo 134 2.14. Trebbiano 139 2.15. Vernaccia 156 2.16. Glossario storico ed etimologico di ulteriori nomi di uve, vitigni e vini italiani 173 3. Interpretazione del materiale 201 3.1. Tipizzazione delle fonti e la rilevanza nei vari stadi di sviluppo 201 3.2. Datazione delle denominazioni nella storia del vino .... 205 3.3. La formazione delle denominazioni 207 3.3.1. Analisi semantica 208 3.3.1.1. Denominazioni sulla base della percettibilitä sensibile .. . 209 VII 3.3.1.2. Denominazioni sulla base di particolaritä fisiologiche ... 212 3.3.1.3. Denominazioni ehe evidenziano una fase della crescita la maturazione 215 3.3.1.4. Denominazioni sulla base di tecniche della coltivazione . 215 3.3.1.5. Denominazioni sulla base di tecniche della vinificazione . 216 3.3.1.6. Denominazioni sulla base di toponimi 216 3.3.2. Analisi morfologica 217 3.3.2.1. I suffissi diminutivi 217 3.3.2.2. II suffisso -ese 219 3.3.2.3. II suffisso -aro/-ara 219 3.3.2.4. II suffisso -oso 219 3.3.2.5. I suffissi accrescitivi 219 3.3.2.6. II suffisso -asca 220 3.3.2.7. II suffisso -azza/-azzo 220 3.3.2.8. Denominazioni composte 220 3.3.2.9. Denominazioni di origine straniera 220 3.3.3. Conclusione 221 4. Appendice 223 5. Bibliografia 225 VIII l. Introduzione 1.1. Vite e vino nella ricerca linguistica L'Italia non viene considerata solo recentemente paese classico del vino. Indubbiamente questa reputazione si fonda su una tradizione vinicola ehe risale giä ai tempi precedent! alia colonizzazione greca dell'Italia meridio- nale. Quindi non stupisce se un patrimonio culturale di una tale rilevanza lascia tracce profonde nella coscienza e nella lingua di un popolo. Soprattut- to a partire dall'Alto Medioevo la storia culturale italiana testimonia in modo significative l'infiltrarsi della viniviticoltura nello spirito e nella lingua del popolo: un repertorio sterminato di document! e fonti letterarie ne riflette la grande importanza per la societä italiana. Forse in nessun altro paese questo sviluppo ha avuto conseguenze talmente vistose per il valore, anche linguistico, della viticoltura, come in Italia. Mentre pero gli storici e gli storici di economia negli Ultimi decenni si sono occupati sempre di piü di questo aspetto, la cultura della vite e del vino per la linguistica e particolarmente per la lessicografia continua fino ai giorni nostri ad essere un sujet di rilevanza secondaria. Certamente anche la linguistica dispone oggi di una serie cospicua di indagini per quel ehe riguar- da le culture regional! e locali della viticoltura e il loro influsso sulla lingua. Si tratta pero il piü delle volte di uno studio approfondito delle tecniche della viticoltura, della cura della vite, dell'attrezzatura per la vinificazione e solo in misura limitata dei nomi di viti e vini, proponendosi in tal modo piuttosto un microcosmo ehe un quadro panoramico1. E stupisce appunto questa man- canza di un quadro panoramico, se si tiene presente ehe fino a tempi recenti gran parte degli Italiani conosceva le viti e vini piü important! ma anche quelli meno noti del proprio paese ed era in grado di attribuirli alia regione di provenienza. Molti Italiani peraltro conoscono una gamma quantomeno 1 Una raccolta abbastanza ricca di materiale, ricavata in linea di massima dai lessici dialettali, e costituita dal lavoro di C. Dali'Armellina Vini ed uve nel dominio lin- guistico italiano, una tesi non pubblicata e discussa nell'anno accademico 1951/52 all'Universitä di Padova. Si tratta pero di una pura raccolta di attestazioni non inserite in un contesto di storia culturale e linguistica. Le proposte per le varie etimologie sono in parte false öd incerte, difetto da imputare al mancato esame delle fonti. Inoltre occupano molto spazio le osservazioni su nomi stranieri e sulle voci uva, vite, vino. l consistente di nomi regional! e locali di vini e viti, anche quando non ne sono direttamente esperti ed intenditori. Tuttavia risulta ehe queste cognizioni diminuiscono sempre piü poiche il vino non riveste piü un ruolo incontrast- ato tra le bevande piü diffuse, soprattutto nelle generazioni piü giovani. C'e da chiedersi pero se solo il cambiamento dei comportamenti consumistici abbia portato ad uno sviluppo del genere, oppure se anzi una certa superfi- cialitä linguistica accompagnata da una parallela riduzione del lessico non abbia favorito un decadimento del vino e della vite verso la stessa anonimitä propria medievale. Ed e giusto in questo aspetto ehe entra in gioco la responsabilitä del linguista, ehe in un tempo in cui i dialetti, veri e propri portatori e diffusori delle denominazioni vitivinicole sono in crisi, non si accontenti di promuo- vere un inventario del patrimonio in maniera archivistica. Anzi e piü ehe mai necessario tutelare questo patrimonio verbale e culturale come componente viva della propria storia e renderlo di nuovo accessibile e visibile proprio tramite la storia. Anche per la lingua italiana mi pare opportuno di eviden- ziare piu decisamente la molteplicita delle denominazioni vitivinicole come componente organica del lessico, colmando 1'evidente sproporzione fra 1'im- portanza storico-culturale e consumistica del vino da una parte e la sua non altrettanta rilevanza nel lessico dall'altra. Ovviamente quello ehe sostiene il Rezeau per la lessicografia francese vale anche per quella italiana: La place que les lexicographes consentent aux noms des vins dans les dictionnaires du francais n'est certainement pas ä proportion de la celebrite mondiale de beau- coup de ces vins et tres peu meme ä proportion de la place dans la langue de ce sous-ensemble du lexique, pourtant facile ä reperer, ä illustrer e meme ä dater, du moins pour les principaux d'entre eux2. Nell'Ottocento sono stati spesso i vocabolari dialettali a concedere uno spa- zio assai vasto ai nomi della vite (meno a quelli del vino) ed in parte questa tradizione prosegue nel Novecento. A questo proposito hanno un'importan- za esemplare il Tiraboschi, il Malaspina, il Cherubini, il Melchiori, il Casac- cia, il Di Sant'Albino per il secolo XIX e il VS, 1'NDC, il YDS, il DAM e il Rosamani per il secolo XX, senza parlare di numerosi piccoli vocabolari locali. Ma anche in questa tradizione di vocabolari si sta, in certi casi, com- piendo un lieve degrade di questa peculiaritä. Stupisce ehe in vari vocabolari dialettali non si riesca a trovare viti e uve tipiche della zona. Non di meno lascia perplesso il fatto ehe in numerosi vocabolari di data recente si riesca a reperire il nome della Malvasia, vite e vino ehe oggi in quasi tutte le zone vinicole italiane giocano un ruolo piuttosto inferiore, non corrispondente ad una storia di tutt'altro spessore. Nel complesso tuttavia se la tendenza dei vocabolari dialettali e quella di riflettere piu meno 1'oggettiva importanza della cultura vinicola, nettamente diversa si presenta la situazione dei voca- bolari italiani. Va constatato ehe la molteplicita reale delle denominazioni 2Cfr. Rezeau 115.

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